“Povero Ippocrate”: falsi invalidi per ottenere la pensione, in 52 rinviati a giudizio

Cinquantadue persone coinvolte nell’operazione “Povero Ippocrate” del febbraio 2019 sono state rinviate a giudizio dal gup del Tribunale di Siracusa. Per altre 3, invece, disposto il non luogo procedere.
L’operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo Telematico si era concentrata sull’erogazione di false pensioni di invalidità civile. L’attività di indagine aveva portato alla scoperta di quello che è stato ritenuto un “sistema” per attestare anche esami diagnostici in realtà mai eseguiti. Secondo quanto ricostruito anche attraverso diverse intercettazioni, in alcuni casi il falso invalido veniva istruito anche su come comportarsi durante la visita di accertamento davanti alla commissione Inps. In cambio, i medici avrebbero preso mazzette.
Tra gli indagati diversi medici, parenti dei falsi invalidi e gli stessi percettori del sussidio acquisito illecitamente. L’accusa è a vario titolo di truffa, corruzione e falso.




Scoperto a Siracusa un centro abusivo di scommesse online: multa da 50.000 euro

I funzionari dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli (ADM) di Palermo e di Siracusa, hanno effettuato un controllo presso un Centro Trasmissione Dati (CTD) con sede nel capoluogo aretuseo. Con un controllo incrociato con la Direzione Centrale Giochi di Roma, è stata scoperta una raccolta di scommesse effettuate in un locale senza l’autorizzazione rilasciata dalla Questura. Le giocate venivano registrate su un sito online per i giochi a distanza, senza alcuna concessione di ADM.
Al titolare dell’esercizio, denunciato all’Autorità Giudiziaria, è stata comminata una sanzione amministrativa di 50.000 euro, perchè consentiva ai giocatori di effettuare le scommesse anche su eventi sportivi diversi da quelli previsti nel palinsesto dei giochi approvato dall’Agenzia fiscale.
L’evasione dell’imposta unica dovuta sulle scommesse verrà calcolata successivamente, in base al volume delle giocate riscontrate.




Niente acqua nelle case, in strada le autobotti: l’insolito lunedì di Palazzolo Acreide

Sarà un lunedì particolare per i cittadini di Palazzolo Acreide. Il 10 ottobre, infatti, mancherà l’acqua in quasi tutte le case della cittadina montana. E questo perchè saranno avviate delle operazioni necessarie per il funzionamento della rete idrica, con la sostituzione di alcune valvole a saracinesca risalenti al 1961. Con l’occasione, una volta svuotate le vasche, saranno ripulite dai fanghi che si sono accumulati sulle pareti. Per completare l’intervento, una generale sanificazione.
A dare la comunicazione alla cittadinanza, nei giorni scorsi, è stato lo stesso sindaco di Palazzolo, Salvatore Gallo. Nelle ultime ore, per uno dei soliti cortocircuiti causati dai social, qualcuno aveva confuso la notizia, parlando di una Siracusa senz’acqua lunedì. Una circostanza subito smentita, ovviamente, da Siam.
Per cercare di limitare il disagio dei cittadini di Palazzolo Acreide, per tutta la giornata di lunedì saranno in servizio due autobotti per rifornire le famiglie, nei vari quartieri, e garantire le ordinarie necessità domestiche. Nelle prossime ore verrà attivato un numero dedicato, attivo per ogni segnalazione.

foto dal web




Lutto nell’imprenditoria: si è spento Enzo Terranova, il “papà” della camperistica siciliana

Ancora un lutto nell’imprenditoria siracusana. E’ venuto a mancare Vincenzo Terranova, Enzo per tutti. Aveva 71 anni. Partito dal nulla, è stato uno dei pionieri della camperistica siciliana, sino a creare una delle realtà più conosciute ed apprezzate del settore, a livello nazionale: Alfacaravan.
Era la sua creatura, seguita con passione in lunghi anni di crescita ed investimenti. Non a caso, tra i tanti messaggi di cordoglio sui social, sono in tanti a ricordare come sia stato lui a creare centinaia di “camperisti” siciliani.
Negli anni, l’ennesimo successo della sua carriera: la nuova sede centrale della sua azienda, da contrada Targia in contrada Spalla. Poche decine di metri di distanza, ma tutto un altro concept di vendita ed esposizione. In poco tempo, unanime il consenso per l’ennesima intuizione indovinata.
Camera ardente oggi dalle 15 in corso Gelone 117, di fronte alla chiesa di Santa Rita. I funerali sabato, alle 9.30, nella chiesa di San Salvatore, in via Necropoli Grotticelle.
Sarà il figlio Giuseppe a raccogliere l’importante eredità e continuare la felice tradizione familiare. A lui ed ai familiari, il cordoglio di FMITALIA e SiracusaOggi.it.




Nella nuova piazza Euripide la fontana non zampilla, “otturata” da inciampi tecnici e burocratici

Nella riqualificata piazza Euripide, c’è un elemento ancora fuori contesto: la fontana decorativa che non funziona e che ha preso le sembianze, piuttosto, di uno stagno maleodorante. “Non solo cattivo odore ma anche gli insetti ne hanno fatto loro ritrovo”, lamentano alcuni commercianti che si affacciano sulla nuova piazza in pietra bianca, ridisegnata dai lavori finanziati dal bando Periferie e avviati dal Comune di Siracusa.
Da giorni si sono moltiplicate le segnalazioni. Già all’indomani dell’inaugurazione, i tre getti d’acqua avevano smesso di zampillare. Insomma, che qualcosa non andasse in quella fontana era stato subito chiaro. Il problema originario è di ordine tecnico-burocratico: serviva un allaccio con linea elettrica dedicata e non con il “quadro” di cantiere. Questa mattina, dopo uno scambio di comunicazioni tra uffici, la richiesta del nuovo quadro elettrico.
Per la riattivazione della fontana, però, non sarà sufficiente.
Questa mattina, una squadra tecnica comunale deve esaminare due dei tre ugelli, vandalizzati nei giorni scorsi. Se i pezzi risulteranno ancora funzionali, si procederà con la pulizia e clorazione della vasca, in previsione della riattivazione della fontana. Ma se, invece, il danno non dovesse essere di poco conto, gli uffici comunali dovranno ordinare i nuovi componenti e curare la successiva riparazione, con prolungamento dei tempi.
Questo protrarsi dell’intoppo con la fontana finisce, purtroppo, per zavorrare il giudizio sui lavori condotti per rinnovare l’area. Sul dettaglio, non da poco, troppi scivoloni di burocrazia e tecnici. Sbagliare chiudere la vicenda come semplice “incidente”.




Servizio idrico a Siracusa, perdita sulla condotta per Bufalaro Alto: tecnici a lavoro

Una nuova perdita idrica individuata nella rete di Siracusa. Sulla condotta di adduzione DN 600 per Bufalaro Basso sono a lavoro i tecnici di Siam, la società che gestisce il servizio idrico, per procedere con la dovuta riparazione. “Potrebbe verificarsi una riduzione della portata idrica nelle zone di: Viale Tunisi, Mazzarona, Viale Zecchino, Grottasanta, Via Lentini, Santa Panagia e tutte le aree limitrofe alle suddette vie, spiega una nota diffusa dall’ufficio stampa. Ancora nessuna previsione sui tempi necessari per completare l’intervento. “Non appena sarà possibile, comunicheremo le tempistiche sulla conclusione dell’intervento”.

foto archivio




Presidio dei carabinieri in via Algeri: aperto nei locali ex Chindemi, in via Algeri

Un presidio dei Carabinieri all’interno dell’istituto comprensivo Chindemi di via Algeri. Come annunciato nei mesi scorsi, il Comune di Siracusa ed il Comando provinciale dell’Arma hanno sottoscritto un accordo, con il coordinamento della Prefettura. Due locali dell’edificio sono stati destinati ad ufficio con una presenza costante di carabinieri per il ricevimento dei cittadini e delle denunce. Il presidio è aperto da lunedì scorso, ma l’inaugurazione ufficiale, alla presenza delle autorità, avverrà alle ore 10,30 dell’11 ottobre prossimo.
L’iniziativa rientra in un più ampio progetto di recupero di una parte dell’immobile grazie a un finanziamento della Regione. Si tratta di fondi destinati alla lotta contro la dispersione scolastica attraverso la presenza delle istituzioni nei quartieri in cui il fenomeno raggiunge livelli allarmanti. Con le somme ottenute, il Comune ha recuperato la palestra, l’auditorium e alcune stanze, due delle quali sono state messe a disposizione dell’Arma mediante comodato d’uso gratuito, mentre e i rimanenti locali sono stati consegnati all’Istituto comprensivo.
Il presidio è operativo tutti i giorni feriali e la sua apertura rappresenta un potenziamento dell’azione delle forze dell’ordine, e specificatamente dei Carabinieri, nel quartiere, attraverso la presenza di militari e anche con un’attività di educazione perché l’Arma si è impegnata a realizzare progetti rivolti a minori per la diffusione della cultura della legalità e della sicurezza.
Il sindaco, Francesco Italia, e l’assessore al Patrimonio, Agata Bugliarello, esprimono soddisfazione «per un’intesa che contribuirà al recupero sociale di un quartiere non privo di criticità. Ringraziamo il prefetto, Giusy Scaduto, e il comandante provinciale, colonnello Gabriele Barecchia, per l’attenzione e la sensibilità con le quali hanno aderito al progetto che per noi significa soprattutto lotta alla dispersione scolastica. Un esempio di collaborazione virtuosa per l’affermazione della legalità anche nei contesti più difficili attraverso un’azione che non può non basarsi sull’educazione, la diffusione di modelli positivi e la presenza delle istituzioni tra i cittadini».

 




Lancia un involucro per strada e fugge: bloccato 23nne, rinvenuti hashish, crack e marijuana

C’erano 26 dosi di hashish, 4 di crack e due di marijuana all’interno dell’involucro rinvenuto dagli agenti delle Volanti in via Santi Amato, nel corso di servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto dello spaccio e del consumo di droga.

Lo stupefacente è stato rinvenuto dai poliziotti dopo avere notato la presenza di un giovane, già conosciuto alle forze di polizia, e che alla vista degli agenti avrebbe gettato via l’involucro, tentando di allontanarsi per sottrarsi al controllo.

Il tentativo è risultato vano. I poliziotti hanno recuperato l’involucro ed hanno bloccato il 23enne, denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.




L’interrogatorio di Pippo Gianni, respinte le accuse: “Mai minacciato, politica per il territorio”

Come aveva già anticipato il suo legale su SiracusaOggi.it, Pippo Gianni non si è avvalso della facoltà di non rispondere e – durante l’interrogatorio di garanzia – ha fornito ai magistrati di Siracusa la sua versione dei fatti. Il sindaco di Priolo, attualmente sospeso dalla carica in applicazione della Severino, ha respinto le accuse di minacce e concussione, spiegando come il suo operato fosse mirato non all’ottenimento di benefici personali ma all’interesse dei suoi concittadini.
Il suo avvocato, Ezechia Paolo Reale, ha già lasciata trasparire la volontà di presentare ricorso al Riesame sulla misura cui è attualmente sottoposto il suo assistito.
Secondo le accuse, sfruttando i suoi poteri da sindaco della cittadina industriale a nord del capoluogo, Pippo Gianni avrebbe minacciato controlli presso alcune impianti industriali se non avessero acconsentito all’assunzione di persone indicate o, in un caso, all’assegnazione di un appalto ad una ditta priolese.
Come fa sapere il suo legale, Gianni ha negato di aver minacciato i dirigenti delle aziende che operano nell’area industriale ma ha invece ammesso di aver chiesto assunzioni e commesse, a vantaggio di operai e ditte priolesi e sempre qualificati, a tutela dell’occupazione della sua comunità. Ha, infine, rigettato l’accusa di aver chiesto ad un’azienda, in merito ad un appalto del Comune, un contributo per una squadra di calcio locale.
Poco più di 90 minuti di confronto, poi Gianni ha fatto rientro nella sua abitazione dove si trova ristretto ai domiciliari. Pronto il ricorso al Riesame per chiedere di rivedere la misura cautelare a cui è sottoposto.




Lo spoglio infinito: convocati i presidenti di seggio, 42 sezioni ancora in cerca di risultato

Almeno due presidenti di seggio sono stati convocati dall’Ufficio elettorale centrale, in Tribunale a Siracusa. Devono spiegare i numeri ed i dati riportati nei verbali arrivati dalle loro sezioni. Lo confermano alcune fonti accreditate presso l’ufficio centrale.
Tra verifiche e controlli, è uno spoglio infinito che sta ritardando la proclamazione degli eletti per “colpa” di 48 sezioni in tutta la Sicilia. E di queste, 42 nella sola Siracusa. Una proporzione “monstre”. I presidenti di seggio e la loro preparazione al centro delle critiche pubbliche, alla luce di un dato che pare segnalare un problema ben preciso nel sistema elettorale in particolare di Siracusa, già gravato dal precedente delle elezioni amministrative del 2018. Le verifiche in corso stanno comunque riguardando tutte le 422 sezioni della provincia per capire se davvero il “problema” sia solo il capoluogo.
Al momento, a carico dei due presidenti di seggio convocati in Tribunale non sarebbe stata mossa alcuna contestazione. Dovranno però chiarire cosa è successo e perchè i loro verbali non siano stati compilati in maniera chiara e completa. Non è escluso che, nei prossimi giorni, vengano convocati altri presidenti delle 42 sezioni ancora senza risultato a Siracusa.
Sul sito del servizio elettorale regionale, a 12 giorni dalle elezioni, campeggia intanto l’avviso: “A causa di dati incompleti e/o errati trasmessi da alcuni Comuni, l’Ufficio elettorale della Regione non può ancora procedere alla comunicazione definitiva della ripartizione dei seggi in tutta la Sicilia. In particolare, mancano ancora all’appello 48 sezioni (sulle 5.298 complessive) nelle seguenti province: Agrigento (2, nel capoluogo); Caltanissetta (2 a Villalba); Siracusa (43 tra il capoluogo e Lentini); Trapani (1 a Misiliscemi). Il dipartimento regionale delle Autonomie locali potrà pertanto riprendere l’aggiornamento del portale (elezioni.regione.sicilia.it) solo quando i comuni trasmetteranno i dati corretti e completi”.
All’indomani del caos nello spoglio, l’Ufficio elettorale della Regione Siciliana aveva spiegato che “i verbali dei Comuni relativi alle sezioni mancanti sono stati trasmessi dalle Prefetture ai Tribunali competenti che effettueranno un nuovo scrutinio, il cui verbale di esito verrà inviato direttamente all’Ufficio centrale regionale presso le Corti d’Appello”. Una volta che il conteggio dei voti sarà completo, l’Ufficio centrale regionale proclamerà il presidente della Regione e il primo dei candidati alla Presidenza non eletti e stabilirà la soglia del 5 per cento valida per l’attribuzione dei seggi all’Assemblea regionale siciliana.