“L’impresa e il suo contesto”, primo convegno nazionale: a Siracusa la seconda giornata

“L’impresa e il suo contesto”. E’ il tema di un convegno nazionale che approfondirà i temi della crisi della piccola impresa e l’impatto della pandemia: aspetti economici, giuridici e nuova finanza. Dopo un primo momento che si è svolto lo scorso 15 settembre a Firenze, domani sarà Siracusa ad ospitare la seconda giornata. Appuntamento a palazzo Vermexio, nel salone Borsellino di piazza Duomo. Inizio dei lavori previsto per le 15:00 con i saluti istituzionali e l’avvio degli interventi. Ad introdurre sarà il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Siracusa, nonché presidente della Conferenza degli Ordini della Sicilia, Gaetano Ambrogio.

Dopo il saluti del sindaco, Francesco Italia, si susseguiranno i relatori, moderati da Maria Lucetta Russotto,  Professore aggregato UNIFI e UNICAS (Contabilità, Banca e sistemi finanziari, Finanza e sistemi finanziari). Interverranno: Veronica Milone – Presidente Prima Sezione Civile Tribunale di Siracusa,  Giovanna Greco – Consigliere Segretario CNDCEC – Delegato Funzioni giudiziarie e ADR,  Aldo Campo – Consigliere CNDCEC – Delegato Economia e fiscalità del lavoro
Dott. Fabrizio Escheri – Consigliere CNDCEC – Delegato Innovazione e digitalizzazione degli
studi e delle imprese, Gianluca Montanini – Amministratore delegato Rete Aste,
l’avvocato Luca Rizzitano – Coordinatore Generale Asso Aste.
Di figure e ruoli dei commercialisti nella prevenzione e gestione della crisi d’impresa parlerà il referente OCC Commercialisti e  Presidente Osservatorio Internazionale ADR, Antonino Trommino, mentre l’avvocato Giulio Fortunato Tescione del Foro di Reggio Calabria si soffermerà sugli assetti organizzativi e l’accesso al credito bancario della piccola e media impresa .




“Grave carenza di personale in Psichiatria”: la Fpl Uil scrive all’Asp

“Grave carenza di personale medico ed infermieristico in psichiatria”.

A lanciare l’allarme è la Uil Fpl, che ha scritto al direttore generale dell’Asp, Salvatore Luci Ficarra.
“Ad oggi -protestano Eugenio Cosetta e Alda Altamore, segretario provinciale con delega alla Sanità e Segretario Generale Uil Fpl Siracusa- risulta sempre più difficile rispondere con immediatezza alla domanda di salute dei pazienti e delle loro famiglie  e questa insufficiente carenza di personale potrebbe far insorgere situazioni complicate che da sempre denunciamo. Parliamo -entrano nel dettaglio Cosetta e Altamore- di patologie difficili e delicate ove c’è una carenza oggettiva ed inequivocabile in tutte e tre i moduli Dipartimentali e questo comporta difficoltà organizzative e gestionali del personale presente, sempre numericamente deficitario e dunque soggetto a disagi facilmente comprensibili. Ciò ovviamente ha poi ricadute sul benessere psicofisico, sulle soddisfazioni professionali, funzionali e contestuali dei pazienti verso i quali viene seriamente messa a rischio la salute mentale”.

All’Asp, il sindacato chiede un incontro immediato, “al fine di condividere un percorso di solidarietà per azzerare ogni situazione riconducibile alla responsabilità datoriale, nella specie consistente nella grave carenza di personale medico ed infermieristico, per cui poter realizzare una risposta alle tantissime difficoltà”

Un problema che non riguarderebbe solo il capoluogo, ma anche strutture della provincia. Il personale in quiescenza non sarebbe stato sostituito. Per questo Altamore e Cosetta chiedono l’attivazione di meccanismi che consentano di far fronte a quella che definiscono una vera e propria emergenza.




Progetto Mission Innovation Smart Grid, energia pulita in bassa tensione in corrente continua

La “scommessa” da vincere è quella di incrementare l’utilizzo di energia elettrica “pulita” in bassa tensione in corrente continua, prodotta da fonti rinnovabili secondo un modello di
sostenibilità che non va più inteso e declinato solo in senso ambientale ma anche economico e sociale. Quella che appare oggi come una vera e propria sfida è stata rilanciata  dall’ing. Luigi Martines, ceo del Gruppo Eneron – al quale fanno riferimento Energit, società
sarda tra le più longeve operanti sul mercato libero dell’energia in Italia, e Onda Più, operativa in Sicilia – anche a Roma, nella Sala degli Affreschi  dell’Università La Sapienza, nel corso della tavola rotonda organizzata  nell’ambito del progetto Mission Innovation Smart Grid. Si tratta di
un’iniziativa di cooperazione globale nata a Parigi nel 2015 alla quale  aderiscono 24 Paesi (tra i quali l’Italia) e la Commissione Europea che ha lo scopo primario di accelerare l’innovazione tecnologica per la decarbonizzazione. E’ stato, dunque, un importante momento di confronto per verificare come dirigere la sperimentazione in modo da superare gli attuali limiti tecnici, normativi e di standardizzazione per la diffusione delle reti energetiche integrate (come quelle di distribuzione
ibride a corrente alternata e continua). L’ing. Martines nel corso del suo intervento alla tavola rotonda alla quale hanno dato i loro contributi tanti diversi autorevoli attori dell’intera filiera
dell’energia a cominciare dall’ENEA, dal CNR e passando per le principali Università italiane, ha illustrato i confortanti risultati conseguiti di recente con il progetto condotto a Cagliari che ha visto la realizzazione di un prototipo costituito da un piccolo impianto fotovoltaico con batterie di
accumulo per alimentare due differenti apparati utilizzatori (piccoli elettrodomestici) nativamente funzionanti a corrente continua. Il progetto ha previsto due step: nel primo gli apparati sono stati utilizzati (impiegando degli adattatori) alimentandoli a corrente alternata (secondo
cioè la modalità operativa oggi prevalente); nel secondo sono stati alimentati direttamente in corrente continua (come cioè prodotta dai pannelli fotovoltaici) evitando ogni passaggio intermedio. Dalla comparazione è emerso che il sistema a corrente continua consente un risparmio energetico rispetto al primo pari al 4%, dovuto al fatto che i dispositivi nativamente funzionanti in corrente continua non sono più alimentati in corrente alternata. “Micro grid come quelle oggetto
della nostra sperimentazione rappresentano uno strumento versatile e molto utile anche per sensibilizzare i cittadini al risparmio energetico e all’uso di energia prodotta da fonti rinnovabili e non inquinanti – ha commentato l’ing. Martines -. Tutto ciò nel segno di quella transizione
energetica col progressivo abbandono dell’energie fossili in favore di quelle rinnovabili che è oggi un’esigenza non più procrastinabile”.




Rapina e spaccio: 29enne in carcere, sconterà 5 anni e 9 mesi ad Augusta

Dovrà scontare ancora 5 anni e nove mesi di reclusione per rapina, spaccio di stupefacenti ed evasione.

Destinatario dell’ordine di carcerazione notificato ieri dagli agenti del commissariato di Augusta è un giovane di 29 anni. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato condotto in carcere.




Cannata-Auteri, il tandem siracusano di FdI all’incontro con il presidente Schifani

In attesa del completamento dello scrutinio eterno e della relativa proclamazione, a Palermo prosegue il giro di “consultazioni” di Renato Schifani, verso il nuovo governo. Il presidente in pectore ha incontrato i deputati regionali eletti di Fratelli d’Italia, guidati dai coordinatori regionali Giampiero Cannella e Salvo Pogliese. Con loro ha anche affrontato il tema degli assessori della giunta, con Fdi che chiede per sè quattro posti, in forza del risultato elettorale. L’idea di Schifani, invece, sarebbe quella di concedere tre assessorati al partito della Meloni, tanti quanti a Forza Italia. Tra i nomi “caldi”, anche quello dell’ex sindaco di Siracusa ed ex deputato regionale, Titti Bufardeci.
Curiosità, all’incontro di Palermo hanno partecipato anche i “siracusani” Luca Cannata e Carlo Auteri. Ma solo uno dei due siederà effettivamente all’Ars. Cannata ha vinto tre elezioni in un giorno, risultando eletto – lo scorso 25 settembre – all’Ars ed alla Camera dei Deputati (nell’uninominale e nel plurinominale). Carlo Auteri, invece, è il primo dei non eletti alle regionali, alle spalle dell’ex sindaco di Avola, nella lista di FdI. E proprio in virtù di quella che dovrebbe essere la scelta romana di Cannata, sarà lui a trovare effettivamente posto in sala d’Ercole e così si spiegherebbe la sua presenza ieri a Palermo.

L’ascesa di Luca Cannata, dentro Fdi siciliana, è ormai inarrestabile. Dopo la breve parentesi iniziale in Forza Italia e la seguente scelta di seguire Giorgia Meloni quando il partito non sfondava ancora il 5%, è lui oggi uno degli interlocutori più credibili, nell’Isola, nel partito di maggioranza relativa a livello nazionale. Lui si schernisce e vola basso. “Con Schifani abbiamo delle problematiche da affrontare con urgenza”, racconta Cannata a Siracusaoggi.it. “E tra queste, i servizi alla popolazione che vengono erogati dai Comuni, che in questa fase di difficoltà economica diffusa devono essere sostenuti per potere sostenere famiglie ed imprese”.
Carlo Auteri parla di “incontro emozionante. Ci aspetta tanto lavoro, con problematiche da affrontare e risolvere”.




Vertice al Comune per i lavori in corso in via Tisia: parcheggi, alberi e vivibilità. Tutte le soluzioni

Alberi si o a alberi no? La querelle sulla riqualificazione verde di via Tisia conosce una nuova puntata e – forse – la parola finale: alberi ni, “a zona”. Se ne è discusso nel corso di un vertice con il sindaco Francesco Italia, gli assessori Giuseppe Raimondo ed Enzo Pantano, il comandante della Municipale, Enzo Miccoli, ed ancora tecnici e funzionari comunali e – come parte interessata – rappresentanti dei commercianti di via Tisia e del Cenaco.
In realtà, la vicenda relativa agli alberi è stata solo una di quelle affrontate. Probabilmente, per l’opinione pubblica siracusana, è anche una delle più interessanti. Ma per chi vive e lavora nell’area residenziale e commerciale, sono altri gli aspetti importanti: la mancanza di spazi di sosta ed un traffico soggetto a costante “impazzimento”. E proprio questi due temi sono stati al centro del vertice, necessario per “salvaguardare” il corretto proseguimento delle operazioni di riqualificazione, senza condurre alla “desertificazione” dell’area.
Procediamo con ordine. Per quel che riguarda gli alberi, si va verso una “zonizzazione”. Saranno più numerosi nelle zone dove non ostacolano i sottoservizi – quindi nei pressi del liceo Quintiliano – e più radi nella parte opposta di via Tisia, dove invece trova posto (sotto ai marciapiedi ed alla strada) una aggrovigliata rete di cavi e tubi. Per la cronaca, un albero ogni sedici metri circa e quindi – indicativamente – all’inizio ed alla fine dei marciapiedi di ogni isolato. Per chiudere l’aspetto verde, si cambia anche per il realizzando spartitraffico centrale, dove adesso il mirto è preferito agli aranci amari ed agli oleandri.
Capitolo parcheggi. E’ sempre stato complesso trova agevolmente posto nella traffica zona commerciale. Ora, con i cantieri aperti, ancora di più. E le aumentate difficoltà allontano i clienti dai negozi che devono così fare i conti – oltre che con il caro bollette – anche con una sensibile riduzione del volume di affari. Il rischio di una serrata collettiva è dietro l’angolo. E sarebbe un ennesimo colpo per l’economia e l’occupazione locale, già asfittiche di loro.
Proprio per scongiurare una simile evenienza, dalla riunione è partita una indicazione chiara alla direzione dei lavori in corso: una parte del parcheggio accanto alla palestra Akradina, oggi utilizzato come deposito mezzi e materiali, deve essere liberata e messa gratuitamente a disposizione entro la fine di novembre. Questo per garantire una migliore vivibilità su via Tisia divenuta – senza posteggi – pressochè invivibile. Chi può, evita di passare. I clienti scarseggiano e qui fa sentire tutto il suo peso la scelta di far partire comunque i lavori senza prima avere garantito uno spazio alternativo per compensare i posti auto “scomparsi”. Un parziale mea culpa, con l’impegno ora assunto di riparare per il mese di dicembre (quando saranno anche temporaneamente chiusi i cantieri). Una decina di ulteriori posti auto saranno poi recuperati su via Damone.
Intanto, per rendere meno caotico il traffico su via Tisia specie in questi mesi di lavori in corso, è stato disposto un servizio quotidiano della Polizia Municipale, specie negli orari di punta. Una presenza che dovrà “aiutare” gli automobilisti di passaggio, rendendo fluida la sosta e “sciogliendo” gli ingorghi. Ricorso alla sanzione solo nei casi più estremi e non come prima opzione, quando la situazione lo permette.




Lavori a Sacramento, le perplessità di L&C: “Un errore solo la parete in cemento armato”

“Con una barriera in cemento armato si verrebbe a creare una diga nei confronti delle acque che arrivano da monte, spostando ma probabilmente non risolvendo il problema”. A lanciare l’allarme sui prossimi lavori in via lido Sacramento, nel tratto franato, è l’ex assessore comunale Carlo Gradenigo, presidente di Lealtà&Condivisione.
“Serve uno studio geologico prima di realizzare la parete a sostegno della falesia”, spiega. E poi suggerisce: “creare due dreni profondi per favorire il deflusso delle acque, innestare delle gabbionate di massi sugli stessi pali al posto del muro di cemento (impermeabile) potrebbero essere solo alcune delle soluzioni, già sperimentate per il consolidamento di fronti soggetti alla combinata azione del mare a valle e delle acque di infiltrazione a monte, che proprio nel mare trovano il loro recapito finale”.
Secondo Carlo Gradenigo, sarebbe “un errore” continuare a guardare solo all’erosione del mare “lì dove è chiaramente indicato dai diffusi canneti e dalle stesse mappe geologiche un flusso di acque di falda superficiali, che in alcuni tratti sfocia in vere e proprie sorgenti causando il distacco e lo scivolamento a valle dello strato argilloso sovrastante”.
Per questo, come già fatto in passato, Lealtà&Condivisione chiede che “venga fatta chiarezza e reso pubblico il progetto nell’interesse comune”.

In foto, un sopralluogo della Protezione Civile nella zona di via lido Sacramento oggetto prossimamente di lavori




Deiezioni per strada, microchip, guinzaglio:ordinanza del sindaco, multe fino a 17 mila euro

“Pugno di ferro” contro i comportamenti inadeguati da parte di proprietari di cani a Siracusa.

Un’ordinanza firmata ieri dal sindaco, Francesco Italia dispone una serie di misure straordinarie per contrastare, da una parte il randagismo, dall’altra il mancato rispetto di una serie di regole di buon senso e di educazione civica ma che sono anche norme la cui violazione arriva a toccare, in talune circostanze, l’ambito penale.

In campo la polizia municipale, le forze dell’ordine, la Forestale, i servizi Veterinari dell’Asp e le Guardie Zoofile autorizzate dalla prefettura. Saranno loro a vigilare e a sanzionare tutti i proprietari che non si atterranno a quanto disposto.

Primo aspetto: obbligo di registrazione e di microchippatura del proprio cane entro i primi due mesi di vita. A questo va aggiunto l’obbligo di conduzione al guinzaglio, ad eccezione delle aree create appositamente e destinate, dunque, agli amici a quattro zampe, affinchè possano correre liberamente.

Obbligo, poi, di raccolta delle deiezioni. Quando, cioè, il proprio amico peloso sporca la strada, occorre immediatamente ripulirla con il materiale apposito, che occorre avere sempre con sé quando si è in giro con il cane.

Fin qui, in realtà, non ci sarebbe nulla di nuovo. Quello che cambia davvero è l’aspetto legato alla vigilanza ed al controllo, oggi in pratica assente, per una serie di ragioni ben note e per la carenza di organico della polizia municipale (in tal caso entrerebbe in azione la squadra Ambientale).

Per chi contravviene alle regole, sanzioni fino a 520 euro in caso di cani tranquilli. Se si tratta, invece, di cani aggressivi, la cifra aumenta e varia dai 2.887 ai 17.325 euro.




“Tutti i vantaggi del Parco degli Iblei”: nove associazioni scrivono ai sindaci

Lettera aperta ai sindaci dei comuni che rientrano nel territorio dell’istituendo Parco degli Iblei. A firmarla, un gruppo di nove associazioni (Natura Sicula, Legambiente, Acquanuvena,Sicilia Antica, Un’Altra Storia Sicilia, la Brigata Rosa, Gruppo Ad Gentes, Wwf Sicilia Sud Orientale, Federescursionismo Sicilia).
“Gli Iblei – si legge nella lettera- sono già un parco dal punto di vista fisico. In esso vi ricadono ben 16 Siti di interesse comunitario per una superficie complessiva di 27.847 ettari.; 5 sono le riserve naturali per una superficie pari a 4913 ha.; vi sono inoltre circa 21.000 ha di boschi demaniali e privati; 2 geositi; 9 siti archeologici di aree complesse di notevole rilevanza e qualche decina di siti archeologici di entità minore. Infine buona parte dell’intera zona, risulta sottoposta a vincolo idrogeologico e in gran parte a vincolo paesaggistico, e in virtù di questo è vigente dal 2012 il piano paesaggistico degli ambiti 14 e 17. Non istituire il parco significherebbe soggiacere alle limitazioni già imposte dalle leggi e dai regolamenti di riferimento, senza sfruttare i vantaggi che il parco comporta”.
Secondo le associazioni, a favore del parco “concorrono anche fattori di natura economico-sociale, tali da conseguire enormi vantaggi, alcuni immediati, altri a medio e lungo termine. Il parco avrebbe sicuramente maggiore capacità di attrazione di fondi pubblici, a cominciare da quelli europei, ma anche opportunità di ricerca e studio collegati ai centri nazionali e internazionali che potranno attrarre giovani ricercatori ambientali”.
Per le nove associazioni, “è evidente che le aziende agricole, che negli ultimi PSR sono concepite non solo come luoghi di produzione di beni materiali ma come entità multifunzionali, capaci di offrire servizi per il benessere collettivo e gli agricoltori concepiti come i custodi dell’ambiente e del territorio, potranno svolgere efficacemente questi ruoli solo se inseriti all’interno di un’area protetta che, attraverso la stesura condivisa di un regolamento elaborato dalla comunità del parco, ne dichiari gli obiettivi correlati alla vocazione dei singoli siti e individui gli strumenti attraverso cui raggiungerli”.
I firmatari della lettera indirizzata ai sindaci suggeriscono poi attività per la diversificazione dell’offerta turistica, elevandone la qualità e aumentando i flussi .
Positivo, secondo le associazioni, il riscontro con un parco ben reclamizzato e che,  per l’effetto psicologico,induce sul consumatore il quale, consciamente o inconsciamente, la sensazione di genuinità”.
L’idea è quella di un parco che favorisca una cultura  imprenditoriale e di microaziende.
Infine un chiarimento rispetto alle preoccupazioni espresse. “Questo Piano-fanno presente le associazioni-  riconoscendo il valore primario della naturalità dell’area iblea, non è mai stato in contrasto con i principi istitutivi del nuovo Parco Nazionale bensì ne potenzia l’identità rafforzandone le potenzialità culturali ed economiche di tutte le attività imprenditoriali compatibili con lo sviluppo sostenibile del territorio”.
L’invito rivolto ai sindaci è quello di “accogliere favorevolmente la perimetrazione e zonizzazione proposta dall’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente e dal MITE, che nulla aggiungono a quelle già preesistenti all’interno delle aree naturali protette e dei boschi, per consentire una rapida conclusione dell’iter istitutivo del Parco Nazionale degli Iblei”.




Si è spento Antonino Pupillo, l’uomo che seppe reinventare il Moscato di Siracusa

Si è spento a 72 anni Antonino Pupillo. Agronomo ed imprenditore è stato soprattutto un agricoltore illuminato. A lui si deve infatti la coraggiosa scelta di tornare a vinificare il Moscato di Siracusa in anni in cui altri vitigni, non autoctoni, sembravano dovessero dettare legge. Con caparbietà e lungimiranza, ha riportato ad alti livelli un prodotto fino ad allora considerato di nicchia.
La sua azienda agricola di contrada Targia si è poi distinta negli anni anche per la qualità di altri prodotti, spesso premiati in occasione di fiere ed appuntamenti di settore. Una eredità importante, raccolta adesso dai figli Sebastiano e Carmela.
Questa mattina, fino alle 13, camera ardente allestita presso la chiesa di Santa Maria Assunta, in contrada Targia, all’interno di quell’azienda che ha saputo modellare e far crescere e che adesso conta sulla guida sicura dei figli.