Pronto Intervento Sociale, una sala operativa per le emergenze: il progetto del distretto socio-sanitario D48

Si chiama “Pronto Intervento Sociale” ed è un servizio che mira a garantire nel Distretto D48, di cui Siracusa è comune capofila, “una risposta tempestiva alle persone che versano in una situazione di particolare gravità ed emergenza, per quello che concerne problematiche a rilevanza sociale, 24h/24 e 365 all’anno, attivando gli interventi indifferibili ed urgenti e i servizi competenti”.
Il progetto riguarda anche i comuni di Priolo, Floridia, Solarino, Canicattini Bagni, Sortino, Palazzolo Acreide, Buscemi, Cassaro, Ferla e Buccheri e viene finanziato nell’ambito dell’Avviso pubblico PrlnS-Progetti Intervento Sociale per circa 200 mila euro (Unione Europea e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali).
Un servizio rivolto ad una pluralità di target: minori, vittime di violenza, vittime di tratta, persone non autosufficienti, adulti in difficoltà.
Il progetto prevede la costituzione di una Centrale Operativa per il ricevimento di segnalazioni, l’attivazione di un primo servizio di assistenza “per i bisogni indifferibili e urgenti con intervento delle Unità di strada (UDS), una prima valutazione del bisogno, la documentazione dell’intervento e la relativa segnalazione ai servizi. Il servizio sarà attivabile dai servizi pubblici e privati sulla base di accordi territoriali e dovrà operare in maniera integrata con tutti i servizi territoriali .
La giunta comunale di Siracusa, retta dal sindaco Francesco Italia ha approvato nei giorni la relativa delibera, con cui si fa partire l’iter burocratico per la presentazione del progetto ai fini dell’ottenimento del finanziamento richiesto.

Foto dal web




Lentini al setaccio con il Reparto Prevenzione Crimine e l’occhio elettronico “Mercurio”

Servizi straordinari di controllo del territorio di Lentini, finalizzati alla prevenzione ed al contrasto della criminalità mafiosa e dei reati predatori ai danni di persone, abitazioni e attività economiche. Impegnati, la scorsa settimana, gli uomini del commissariato di Lentini con il Reparto Prevenzione Crimine di Catania, secondo un’ordinanza del questore di Siracusa. Sul campo, in tutto quattro pattuglie del commissariato di Lentini ed 8 del Reparto Prevenzione Crimine. Controllati numerosi soggetti, nonché numerosi veicoli, in sosta ed in transito, tramite il sistema “Mercurio”, costituito da una telecamera, installata sulle autovetture della Polizia di Stato, che permette la lettura ed il riscontro delle targhe dei veicoli con accertamento automatico tramite banca dati.
Complessivamente, sono state controllate 213 persone, 131 veicoli, 22 soggetti sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari ed eseguiti 2 fermi amministrativi e 1 ritiro carta di circolazione e contestuale sequestro del mezzo.
Nell’ambito dei controlli, sono state elevate 12 contravvenzioni al codice della strada, per un ammontare di 12.000 euro.
Infine, sono state effettuate anche una serie di perquisizioni personali e veicolari. In particolare, nel corso del servizio un lentinese di 21 anni è stato denunciato per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, poiché lo stesso non si fermava all’alt Polizia e, dopo un lungo inseguimento, veniva bloccato lungo la S.P. 16 Lentini – Scordia.




Terzo Ponte di Ortigia, Civico 4: “Il progetto c’è dal 2008 e non ha i costi indicati dal sindaco”

“Il terzo ponte di Ortigia annunciato dal sindaco Francesco Italia è, così come presentata, un’opera impossibile da realizzare”.

Michele Mangiafico, leader del movimento Civico 4 non crede che l’intervento annunciato, da finanziare con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, possa essere davvero concretizzato e ne spiega le ragioni tornando indietro nel tempo.

“L’intenzione dell’amministrazione comunale-ricorda Mangiafico-  è quella di  realizzare un ponte ciclopedonale ma che possa servire da via di fuga per Ortigia (e quindi anche per le auto) in caso di emergenza di Protezione civile. Questo significa realizzare un’infrastruttura che possa sopportare anche il peso del traffico automobilistico.Per l’opera pubblica “è stato affidato – spiega il leader del movimento- allo studio di progettazione dell’architetto padovano Lorenzo Attolico un incarico esterno di oltre 90 mila euro per un’opera di 700 mila euro, per un collegamento di circa 40 metri tra Riva della Posta e Riva Forte Gallo, ma un progetto esiste già dal 2007 e giace nei cassetti del Comune”.

Si tratterebbe di un progetto approvato dal Genio Civile nel 2008 e riguarda un ponte di collegamento tra le stesse rive oggi individuate: 42 metri di lunghezza ed un costo all’epoca calcolato in circa 4 milioni di euro.

Scettico, dunque, Mangiafico, sui costi di cui oggi parla l’amministrazione comunale e preoccupato che in futuro possano emergere ulteriori spese, “a gravare sulle tasche dei cittadini”.

“Mancanza di memoria storica, distacco dalle reali esigenze della città, assenza di dialogo e confronto con le forze politiche e l’opinione pubblica  – le accuse di Civico 4- nonchéeccessivo attaccamento ad iniziative autoreferenziali nelle quali la gente non coglie sostanza e concretezza. La storia di questo “ennesimo” terzo ponte cittadino tradisce, – conclude Mangiafico -come tante altre, le ragioni del fallimento dell’Amministrazione comunale uscente, certificato – appena qualche giorno fa – dal deludente risultato elettorale in città del candidato del sindaco nella competizione regionale”




Ladro seriale di auto: arrestato uomo di Augusta, disposti i domiciliari

I Carabinieri della Stazione di Augusta hanno arrestato un uomo, già noto alla giustizia, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dall’Autorità Giudiziaria di Messina.
L’uomo è stato ritenuto il responsabile di una serie di furti aggravati in concorso, di autovetture e parti di esse, commessi prevalentemente nel 2019 nella provincia di Ragusa.
Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato posto ai domiciliari come disposto dall’autorità giudiziaria peloritana.




A Cassibile una targa commemorativa per Filippo Munafò: mercoledì la cerimonia

Una targa commemorativa in ricordo di Filippo Munafò, un benefattore di Cassibile, sarà scoperta dal sindaco Francesco Italia mercoledì 5 ottobre alle 10.30 presso la slargo di via degli Ulivi, angolo via Nazionale.
Otre al sindaco saranno presenti i familiari e una delegazione di docenti e studenti dell’istituto “Falcone-Borsellino” che si esibiranno con alcuni brani musicali.
La figura del Munafò è legata al suo gesto di generosità nei confronti del Comune di Siracusa: la donazione di alcuni lotti dei suoi terreni permise infatti la realizzazione di alcune strade che migliorarono e resero più sicura la viabilità a Cassibile.

foto via Nazionale, da google maps




Nozze regali in Ortigia, al Duomo si sposa la principessa Oettingen di Baviera

A questa stagione vip e grandi eventi di Siracusa mancava solo il matrimonio regale. Ed eccolo arrivato: questo pomeriggio, ha pronunciato il fatidico “si” la principessa di Oettingen di Baviera. Ha scelto la Cattedrale di piazza Duomo e la suggestiva atmosfera di un tipo greco divenuto basilica cristiana.
Emozionata, in abito lungo senza spalline, ha posato all’uscita per le tradizionali foto di rito. Gli ospiti internazionali, molto di sangue blu, hanno “occupato” la Marina di Siracusa, dove trovano posto diversi yacht che rubano l’attenzione.
Insomma, pur tra mille problemi e contraddizioni, il lato glamour di Siracusa continua a richiamare il belmondo.
Cerimonia celebrata in inglese, poi un aperitivo in piazza Duomo prima della festa a Palazzo Beneventano del Bosco. Wedding planner di Roma hanno curato l’evento.




Lunedì l’ultimo saluto a Luca, le indagini: si affievolisce l’ipotesi di un’auto pirata

Saranno celebrati lunedì 3 ottobre i funerali di Luca Centofanti, il 14enne che ha perduto la vita in seguito al tragico incidente di via Algeri, a Siracusa. Nella chiesa di San Corrado Confalonieri, alla Mazzarona, alle 15.30, una intera comunità si stringerà intorno alla famiglia, al papà Sergio, alla mamma Elisa, ai due fratelli ed alla sorella.
Sul fronte delle indagini, starebbe perdendo peso l’ipotesi di un’auto pirata. Subito dopo l’incidente mortale si parlò di una vettura fuggita dopo l’impatto. Immediate scattarono anche le ricerche della Polizia. Ma secondo diverse fonti, gli ultimi elementi raccolti starebbero raccontando una storia diversa, in cui non vi sarebbe spazio per una vettura pirata e neanche per un’auto parzialmente coinvolta, magari attraverso una manovra pericolosa.
Nei giorni scorsi, la Municipale ha ascoltato il 16enne che era sullo scooter insieme allo sfortunato Luca. Se l’è cavata con qualche frattura e diverse ecchimosi. In diversi momenti, anche a causa del forte shock emotivo a cui è stato sottoposto, gli investigatori hanno sentito il ragazzo, ed hanno parlato di dichiarazioni “utili” alle indagini.
Proprio il 16enne è stato iscritto nel registro degli indagati. Un atto dovuto, spiega anche il suo legale, come primo passo nell’inchiesta aperta dalla Procura che ipotizza la fattispecie di omicidio stradale. Nel punto in cui è avvenuto l’incidente non ci sono telecamere di videosorveglianza pubblica. Sull’asfalto, poche tracce utili e comunque nessuno che lascerebbe intuire chiaramente una dinamica con il coinvolgimento di un altro mezzo.




Bollette quintuplicate, il Comune pronto a misure drastiche: rubinetti chiusi la notte

Costi dell’energia quintiplicati in un anno e il Comune di Sortino potrebbe essere costretto a spegnere, nelle ore notturne, le pompe di sollevamento, normalmente attive h24, e che garantiscono l’erogazione idrica.

A paventare una decisione di questo tipo è il sindaco, Vincenzo Parlato, che esprime tutta la sua preoccupazione per gli aumenti esponenziali registrati. Numeri chiari quelli di cui parla e riguardano le bollette a carico del Comune nei mesi estivi: Luglio, Agosto e Settembre.

Conti alla mano, il primo cittadino di Sortino mette a confronto le bollette dello scorso anno con quelle del 2022.

“Ho invitato proprio ieri chi non l’avesse ancora fatto- racconta Parlato- a montare dei serbatoi, a mettere da parte riserve d’acqua perché con questi costi, sarò costretto a spegnere le pompe nelle ore notturne. In tre mesi abbiamo pagato gli stessi costi che prima corrispondevano, a parità di consumo, ad un anno”.

Tradotto in cifre, se a Luglio del 2021 il Comune ha pagato una bolletta di 32 mila euro, a luglio 2022 ne ha pagati 158 mila. Ad agosto 2021: 44 mila euro, mentre ad Agosto 2022 il costo è stato di 210 mila euro. Infine settembre, il mese appena trascorso costa all’amministrazione comunale 170 mila euro. L’anno scorso era, invece, costata 35 mila euro.

“Da ottobre- ricorda Parlato- ci sarà un rincaro del 60 per cento. Il problema non è più spegnere la luce, ma ipotecare la casa comunale e darla all’Enel- tuona- Stiamo facendo tutto il possibile, ma non basterà nulla, perché il costo dell’energia è insopportabile, per le famiglie come per gli enti locali, che non possono nemmeno rateizzare perché si avvalgono di contratti differenti rispetto a quelli dei privati  Se i governi, Nazionale e Regionale non daranno subito una risposta- l’amara considerazione del sindaco di Sortino- non arriveremo a dicembre. Servono interventi veri, seri, sulla stregua di quanto sta facendo la Germania, con il suo scudo da 200 miliardi di euro per le famiglie e le imprese”.




Siracusa. Caro energia, allo studio un piano di risparmio dei comuni: “Luci spente da mezzanotte”

Luci spente da mezzanotte in poi.

E’ una delle ipotesi al vaglio dei sindaci di diversi comuni della provincia di Siracusa per ridurre gli effetti negativi del caro energia, che tanto sta pesando, non solo sulle famiglie e sulle imprese, ma anche sugli enti locali.

Il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare mette in evidenza le enormi difficoltà dei Comuni a sostenere costi esorbitanti. “Una situazione drammatica- fa notare- che rischia di mandare gli enti in dissesto ovunque. Per questo- prosegue- abbiamo avviato un percorso, un’idea che intendiamo sottoporre alle forze dell’ordine ed alla prefettura, che condurrebbe i comuni alla decisione di spegnere le luci pubbliche in determinate zone, precisi orari e apposite modalità, così da ridurre i costi, altrimenti insostenibili. E’ chiaro che tutto questo va studiato nei minimi dettagli- dice ancora Di Mare- E’ facile comprendere che una luce spenta in una particolare zona può comportare problemi aggiuntivi. Per questo va pianificato tutto con la massima attenzione. Non possiamo però restare con le mani in mano. Le sole pompe di sollevamento costano ad Augusta, con gli attuali costi energetici, 700 mila euro al mese. L’anno scorso eravamo alla metà”.

Nel caso di Augusta, anche il centro storico potrebbe essere incluso nel piano di risparmio, con via Principe Umberto in cui solo alcuni lampioni potrebbero restare accesi dopo  l’una di notte.

Valutazioni ancora in corso, in attesa di arrivare alla proposta da sottoporre infine, con gli altri comuni impegnati in questo approfondimento, al prefetto, Giusi Scaduto.

 




Il devastante incendio di Augusta, i dati Arpa su diossine: “quattro volte il valore guida”

L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (Arpa) ha finalmente concluso gli esami di laboratori su diossine e furani sprigionatosi dal rovinoso incendio dello scorso agosto, all’interno di un deposito di trattamento dei rifiuti. In fiamme, per quasi 24 ore, materiale plastico e cartone. Una grande nuvola nera si levò da Augusta, sospinta poi dal vento verso Priolo e Siracusa, dove i sindaci avevano prudenzialmente invitato la popolazione a tenere porte e finestre chiuse.
Secondo quanto riportato nel bollettino Arpa, pubblicato anche sul sito dell’agenzia regionale, i valori di diossina e furani superano di oltre 4 volte il valore guida indicato dall’Organizzazione mondiale della Sanità per gli ambienti urbani e del 50% il valore guida per le aree industriali (459 fg/m3 effettivamente rilevato rispetto ai valori guida di 100 e di 300 fg/m3). Un dato che l’Agenzia regionale di protezione ambientale considera “coerente con i fenomeni di combustione ancora attivi”. Le associazioni ambientaliste, Legambiente e Natura Sicula, balzano dalla sedia ed evidenziamo come manchi ogni riferimento agli eventuali “rischi per la salute delle popolazioni e sull’opportunità di indagini ambientali su acque superficiali e sotterranee, suoli, pascoli e prodotti ortofrutticoli e di origine animale di competenza delle autorità sanitarie”.
Secondo diverse fonti, i campionamenti sarebbero stati effettuati nei territori di Melilli e Priolo e limitati nel tempo. “Nessun prelievo tramite canister è stato dunque effettuato nella zona di Augusta – accusano – malgrado sia probabilmente questa la cittadina più colpita dalla nube nera sprigionatasi dal rogo, come pure comproverebbe l’analisi del campione aria prelevato il 25 agosto presso la Darsena e nel quale è stata accertata una elevata presenza di naftalene correlabile all’incendio”.
I rilievi di Arpa su diossine e furani da inizio settembre sarebbero stati trasmessi alle autorità competenti: Asp, Prefettura, Protezione civile, Vigili del fuoco nonché i Comuni di Siracusa, Augusta, Priolo e Melilli. “Ad
oggi, tuttavia, nessuno dei sindaci è intervenuto per informare direttamente i propri concittadini, né a mezzo stampa o social né attraverso la sezione informazioni ambientali dei rispettivi siti istituzionali”, lamentano da Legambiente e Natura Sicula.
“Del pari non si è data alcuna notizia di eventuali controlli su terreni, corpi idrici e prodotti alimentari di origine vegetale e animale. L’Agenzia per la Protezione Ambientale (APAT) ci ricorda che i tempi di persistenza delle diossine negli strati superficiali del suolo sono stimati con un’emivita pari a 9-15 anni, mentre l’emivita stimata per gli strati più profondi è di 25-100 anni. Occorre quindi che campionamenti ed analisi perdurino nel
tempo”.
L’assenza di tali indagini ambientali – sostengono le due associazioni – “appare in contrasto con il protocollo di intervento descritto nelle Linee guida SNPA (Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente) per la gestione delle emergenze derivanti da incendi, che pure vengono richiamate dalla stessa Arpa nella missiva su
diossine e furani inviata alle autorità locali”. In queste Linee guida, tra l’altro, si evidenzia l’opportunità in seguito ad un incendio di “prelevare un campione di acque reflue/rifiuti liquidi prima della loro immissione nelle caditoie interne all’azienda o in quelle delle strade adiacenti” nonché di effettuare “campionamenti su
matrici che coinvolgono la filiera alimentare diretta (frutta, verdura, cereali, ecc) e indiretta (foraggi), finalizzati alla ricerca di inquinanti persistenti (metalli, diossine, IPA) potenzialmente originati dall’evento”. Si tratta di campionamenti che, come sottolineato nelle stesse Linee guida, “sono in genere di competenza della parte sanitaria”, dunque delle Asp e dei sindaci.
Tutte ragioni che spingono Legambiente Augusta e Natura Sicula a pressare l’Asp di Siracusa per avviare “una indagine ambientale e sanitaria che, a partire dalla vicenda Ecomac, analizzi approfonditamente e costantemente tutte le matrici ambientali, l’attuale stato di disagio e i rischi e gli effetti sulla salute umana che la presenza di queste pericolose sostanze comportano e ciò al fine di attuare misure di risanamento, di prevenzione
e di tutela della collettività”.