Lavori in Traversa Palma, contrada Serramendola e via Lido Sacramento: ok all’affidamento

Affidati i lavori di rifacimento del manto stradale in alcuni tra i tratti del territorio comunale in condizioni particolarmente precarie. Uno stanziamento di 115 mila euro per il rifacimento delle sedi stradali di Cifalino, Traversa Palma, contrada Serrramendola e la bretella tra via Lido Sacramento e Contrada Milocca. Dopo l’approvazione del progetto, il Comune ha provveduto all’affidamento dei lavori, seguendo – consentendolo la cifra in campo- la via dell’affidamento diretto. Ad eseguire gli interventi sarà la ditta Floridiana Asfalti.




Controlli antidroga, arrestato 32enne: 65 dosi di cocaina in auto e mille e 500 euro in casa

Nella sua auto trasportava 60 dosi di cocaina. Un giovane di 32 anni è stato per questo arrestato dagli uomini della Squadra Mobile, impegnati ieri in un servizio antidroga nelle cosiddette piazze dello spaccio. L’uomo, già noto alla giustizia, nel pomeriggio si trovava in via Santi Amato quando è stato notato dagli uomini guidati dal Dirigente Gabriele Presi. Scattato il controllo, gli agenti hanno rinvenuto lo stupefacente, poi sequestrato.
L’attività investigativa si è poi spostato nell’abitazione del 32enne. In casa,  1.550 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio.
Infine, dopo le incombenze di legge, l’arrestato è stato sottoposto ai domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.




Elezioni: i nuovi 5 deputati regionali, come cambia la geo-politica della provincia di Siracusa

Avola (ma poi Sortino), Floridia, Rosolini, Melilli e Siracusa. Cinque città per cinque deputati regionali eletti. Questa volta il capoluogo non fa la voce grossa e nel nuovo scacchiere geo-politico del territorio aretuseo si ritrova quasi periferico. Se non fosse stato per l’elezione di Carlo Gilistro – che sul filo di lana, in casa Cinquestelle, ha superato l’uscente Giorgio Pasqua (di Priolo) – oggi la deputazione regionale non conterebbe nessun esponente di Siracusa città. E’ lui l’unico siracusano dello scoglio, un onore da cui – per citare la Marvel – derivano grandi responsabilità, specie per un “debuttante” della politica. Arriva a Sala d’Ercole dopo una lunga carriera da apprezzato medico pediatra e allergologo. Ha ideato e promosso le Feste Archimedee.
Da Sortino arriva Carlo Auteri. Imprenditore del settore della cultura e dello spettacolo, molto attivo anche tra Augusta e Noto, 44 anni, vanta esperienza da consigliere comunale. In Fratelli d’Italia approda anche dietro l’amichevole pressing dell’ex assessore regionale al turismo, Manlio Messina. Pur essendo il primo dei non eletti nella lista, si ritroverà a Palermo perchè Luca Cannata (eletto all’Ars ma anche alla Camera, ndr) opterà per Montecitorio, lasciando spazio proprio ad Auteri.
Da Floridia arriva Tiziano Spada, 33 anni, nato a Gibuti (Africa) e autentica sorpresa di questa tornata elettorale. In lista con il Partito Democratico, nonostante qualche veto iniziale, è riuscito a scalzare Gaetano Cutrufo – alla vigilia considerato il nome forte della lista – ed anche l’esperto Giuseppe Stefio, sindaco di Carlentini. Merito delle oltre 3mila preferenze conquistate proprio a Floridia. Spada è vicino al sindaco di Floridia, Marco Carianni. Lo ha sostenuto anche il neo senatore Antonio Nicita e per lui si è mossa anche Caterina Chinnici. E’ al primo, vero incarico politico di peso.
Dici Rosolini, dici Gennuso. Ma questa volta tocca al “figlio d’arte” Riccardo, 31 anni, che segue così le orme del papà, Pippo. Dentro Forza Italia è lui a macinare preferenze, premiato soprattutto dal dato elettorale della sua cittadina che finisce per marcare – nel quadro provinciale – il vantaggio su Edy Bandiera e Corrado Bonfanti.
Suona come una “rivincita” personale l’elezione di Giuseppe Carta. Approdato all’Mpa poche settimane prima del voto, dopo un fugace innamoramento con il Pd, si conferma un campione di preferenze pochi mesi dopo la rielezione come sindaco di Melilli – pochi mesi addietro – con Forza Italia ed una percentuale superiore al 70%.




ELEZIONI REGIONALI, I VINCITORI: CANNATA, SPADA, GILISTRO, CARTA, GENNUSO

Pur nel clamoroso ritardo dei dati ufficiali, inizia a delinearsi il quadro degli eletti in provincia di Siracusa.
Il primo seggio è subito apparso sicuro per Fratelli d’Italia, con Luca Cannata che si conferma uomo forte del partito. L’ex sindaco di Avola, eletto anche alla Camera, opterà per Roma lasciando così il posto all’Ars al secondo nella lista di FdI, ovvero Carlo Auteri.
Nella tarda mattinata, a Floridia, fa festa Tiziano Spada. Il giovane esponente PD, sostenuto tra gli altri dal sindaco Marco Carianni, vince la competizione interna con Cutrufo e Stefio.
Nel primo pomeriggio può esultare anche Giuseppe Carta. Il sindaco di Melilli fa saltare il tappo della bottiglia in piazza Archimede, sotto la sede della Prefettura di Siracusa, dove ha seguito le ultime comunicazioni relative ad dati provinciali. Con l’Mpa, il sindaco di Melilli ha fatto il pieno di preferenze.
Per Forza Italia è il momento di Riccardo Gennuso, figlio dell’ex deputato Pippo. Superata la concorrenza di Edy Bandiera – deluso sui social – e Corrado Bonfanti.
Per il Movimento 5 Stelle il nome del deputato eletto è quello di  Carlo Gilistro che supera il deputato uscente Giorgio Pasqua. Il primo conquista il seggio all’Ars con circa 2.600 preferenze, staccando il secondo di circa 500 voti.

Notizia in aggiornamento




La Regione: mancano 226 sezioni, “errori dei Comuni o dati incompleti”. Ecco il motivo del ritardo

Mancano i dati di 226 sezioni in Sicilia. “Per errori dei comuni o per dati incompleti”, fa sapere il servizio elettorale della Regione. Di queste sezioni, ben 215 riguardano la provincia di Siracusa. E spiegano il clamoroso ritardo nella indicazione dei seggi e degli eletti
“A causa di dati incompleti e/o errati trasmessi da alcuni Comuni, l’Ufficio elettorale della Regione non può ancora procedere alla comunicazione definitiva della ripartizione dei seggi in tutta la Sicilia)”, spiega una nota della Regione Siciliana. In particolare, mancano ancora all’appello 226 sezioni (sulle 5.298 complessive) nelle seguenti province: Agrigento (2, nel capoluogo), Caltanissetta (2 a Villalba), Palermo (6 a Marineo), Siracusa (215 tra Avola, Lentini, Noto e nel capoluogo); Trapani (1 a Misiliscemi). Il dipartimento regionale delle Autonomie locali potrà pertanto riprendere l’aggiornamento del portale (elezioni.regione.sicilia.it) solo quando le prefetture valideranno i dati corretti e completi.
Fonti vicine alla Prefettura di Siracusa, poco dopo pranzo, in realtà rassicurano sull’allineamento dei dati. Mancherebbero all’appello solo una decina di sezioni.




Chi sono i deputati regionali eletti in provincia di Siracusa? Attesa più lunga del previsto

“Chi è diventato deputato regionale in provincia di Siracusa?”. Ancora alle 9 del mattino un dato certo e definito non c’è. Il clamoroso ritardo nello spoglio nelle 422 sezioni provinciali riverbera nello smarrimento degli stessi candidati che chiamano le redazioni giornalistica per sapere se si hanno novità.
Ancora una volta, operazioni a rilento nel siracusano con i presidenti di seggio nella bufera. Già nella serata di ieri l’ufficio elettorale del Comune di Siracusa aveva capito le difficoltà dai seggi, con dati mancanti o riportati in maniera non corretta. Funzionari e dirigenti si sono mossi in soccorso di questo o di quel presidente di seggio, fornendo chiarimenti e indicando il da farsi.
Il problema, però, non è limitato al solo comune capoluogo, dove eppure già le amministrative del 2018 avevano fatto suonare qualche campanello d’allarme, guardando alla guida delle operazioni di spoglio ed alla fase di verbalizzazione dei risultati nei vari seggi. Le “buste” elettorali di Francofonte sono arrivate in tribunale, a Siracusa, solo alle 6 di questa mattina. Nella tarda notte quelle di Augusta. Insomma, difficoltà distribuite a nord ed a sud mentre le altre province hanno quasi completato spoglio e le comunicazioni nella notte, fornendo una indicazione più o meno definita di eletti e delusi.
L’unica certezza “siracusana” è l’elezione di Carlo Auteri, secondo nella lista di FdI alle spalle dell’asso pigliatutto Luca Cannata che opterà per il seggio romano. Si libera così il seggio per il secondo in lista, ovvero – come detto – Auteri. Alle due di notte, lo stesso neo deputato regionale pubblica una foto sui social per ringraziare gli elettori. Per il resto, grande incertezza. Un seggio al M5s di Siracusa (Gilistro o Pasqua?), un seggio per De Luca (Ferro o Fiumara?) e per gli altri due seggi provinciali bagarre tra Pd (Spada, Stefio o Cutrufo?), FI (Gennuso, Bandiera?), Prima l’Italia (Vinciullo o Cafeo?) ed Mpa (Carta o Bonomo?).
Una serie di punti interrogativi francamente sorprendente a venti ore dall’avvio delle operazioni di spoglio. Sul sito del servizio elettorale regionale, alle 9.30 sono 120 (su 422) le sezioni scrutinate in provincia di Siracusa.
Le principali criticità, secondo fonti che provengono dagli uffici elettorali comunali, avrebbero riguardato l’attribuzione dei voti di lista regionale e quelli al candidato presidente. Due dati differenti e con un impatto diverso sul computo delle percentuali per l’attribuzione dei seggi su base provinciale. Nella tarda notte finalmente sarebbero state risolte le problematiche, con i dati caricati e trasmessi alla Prefettura. A metà mattina attesi i dati ufficiali. A quasi 24 ore dall’avvio dello spoglio.




“Lei non vota qui…”: cambia la residenza, cambia la sezione ma l’elettore non lo sa

Erano andati al seggio per votare ma, una volta all’interno del seggio, hanno scoperto di non “esistere” nel registro elettorale di quella sezione, eppure indicata nella loro tessera elettorale. Sono decine le segnalazioni ed i racconti di questo tipo, raccolti dalla redazione di SiracusaOggi.it. Cosa è accaduto?
Succede che chi ha cambiato residenza nelle settimane scorse, non ha ancora ricevuto il talloncino adesivo che riporta la nuova sezione in cui votare. Rimasti fuori dall’ultima revisione dinamica, figurano votanti altrove negli elenchi ma senza che la stessa comunicazione della variazione sia ancora arrivata al loro domicilio. Ironizzando, si potrebbe dire “votanti altrove a loro insaputa”.
“Ci è stato impedito di esercitare il diritto di voto”, ruggisce qualcuno. Fonti vicine all’ufficio elettorale del Comune di Siracusa spiegano, però, che non c’è stata alcuna lesione di diritti. Sarebbe bastato – indicano – raggiungere l’ufficio elettorale di San Giovanni e richiedere il duplicato della tessera elettorale. Questa avrebbe certamente riportato la giusta sezione, in base al nuovo indirizzo di residenza. In diversi, però, avrebbero piuttosto preferito tornare a casa dal seggio “sbagliato”, senza la benchè minima volontà di ritrovarsi in fila a San Giovanni e poi – magari – anche nella nuova sezione. Quanti voti andati perduti così? Difficile dare un dato certo. Al momento – nel solo capoluogo – è verosimilmente corretto parlare di qualche decina.




Il senatore Nicita festeggia a Siracusa e il Pd adesso incrocia le dita per Glenda Raiti

L’occasione della “chiusura” del comitato elettorale di Antonio Nicita in corso Gelone a Siracusa, si trasforma in occasione per far festa al neo senatore. Rientrato ieri da Roma, dove era volato per impegni lavorativi, ha trovato amici torici e sostenitori ad attenderlo. Nel suo primo intervento da candidato eletto, ieri pomeriggio, Nicita ha già preannunciato una opposizione rigorosa ed attenta. E con un post sulla sua pagina social ha difeso la condotta di Enrico Letta.
Ad attenderlo impazienti, tra gli altri, il presidente provinciale del Pd, Paolo Amenta. E poi quel Bruno Marziano che è stato uno dei perni della corsa elettorale di Antonio Nicita. Pur se “sfasciato” (parole di Amenta su FMITALIA) il Partito Democratico siracusano riesce comunque a portare a casa l’elezione di un senatore e di un deputato regionale, il giovane Tiziano Spada. Proprio Marziano, scherzando, si lascia sfuggire un “forse non siamo così sfasciati” che da ancora una volta la misura delle distanze tra anime e correnti. In ogni caso, nulla rovina la festa. Una festa che potrebbe addirittura diventare ancora più ampia se, in base alle decisioni di Barbagallo, dovesse aprirsi uno spazio verso Roma anche per Glenda Raiti.




Prestigiacomo, il giorno dopo: “Ho perso ma non è una bocciatura. Resto in campo con FI”

“Mi devo arrendere ai numeri. Il mio seggio non è scattato”. Inizia così il lungo messaggio di Stefania Prestigiacomo, affidato ai social poche ore dopo la mancata rielezione. Due volte ministro, curriculum da politico di razza, in Parlamento dal 1994 e – al di là di simpatie e antipatie di parte – comunque determinante per la provincia di Siracusa in tutte quelle vicende che sono approdate a Roma, dal nuovo ospedale alla Camera di Commercio.
A corredo del suo post, Stefania Prestigiacomo sceglie una foto con Silvio Berlusconi. E proprio al presidente di Forza Italia rivolge un ringraziamento. “In un giorno non facile per me, ha saputo farmi sentire la sua vicinanza e darmi la carica”. Un pensiero alla famiglia e poi la promessa: “Io resto in campo, al servizio dell’unico partito in cui ho militato, un partito che mi ha dato tanto e a cui ho dato tanto e con il quale intendo proseguire il mio impegno”.
In poche righe presenta poi la sua analisi del risultato. “Ho conquistato 107.000 mila consensi per Forza Italia nel collegio plurinominale del Senato della Sicilia orientale, 3000 in meno dei voti del collegio della Sicilia occidentale dove è scattato il seggio. Nella mia circoscrizione sono stati determinanti i consensi del messinese Cateno De luca che in Sicilia orientale ha preso da solo il 17% dei voti. In Sicilia occidentale il 7%. Peccato tantissimi voti del tutto inutili, buttati via. Voti contro più che voti per costruire. E poi c’è stato il ritorno demagogico dei Cinquestelle che hanno incassato il voto dei percettori del reddito di cittadinanza”, analizza la Prestigiacomo a cui il partito ha chiesto una candidatura di sacrificio in un collegio “difficile”, forse mancandole di rispetto per il rango stesso della candidata.
“Penso di avere fatto il mio dovere, ma non è bastato e ovviamente sono molto dispiaciuta che non sia scattato il seggio per il quale ho combattuto una battaglia politica tenace, faticosa ma di una fatica bella. Oggi voglio ringraziare di cuore innanzi tutto i sostenitori e i militanti di Forza Italia Siracusa, Catania, Messina, Enna e Ragusa, con i quali ho vissuto la più bella e difficile campagna elettorale che mi ha regalato tanta umanità e passione politica. Faccio politica da tanti anni e so che nelle elezioni si vince e si perde. Ho perso, ma non mi sento bocciata come qualcuno troppo frettolosamente stamane ha scritto. Anzi mi sento cresciuta”.




L’incidente negli impianti Lukoil: stabile l’operaio ustionato, scioperano i metalmeccanici

Sarebbero stabili le condizioni dell’operaio rimasto ustionato ieri mattina mentre lavorava all’interno degli impianti Lukoil Sud. Il lavoratore dell’azienda metalmeccanica Ro.Da, è stato trasportato in ambulanza a Palermo, dove sarebbe stato stabilizzato, sebbene la prognosi resti riservata.

Intanto questa mattina, come annunciato ieri, subito dopo l’incendio divampato sotto un ponteggio, i metalmeccanici della zona industriale siracusana hanno incrociato le braccia. Ferme anche le autobotti. E’ ancora presto per parlare di percentuali, ma si tratterebbe di adesione massiccia.

Una delegazione delle organizzazioni sindacali,  Fim Cisl – Fiom Cgil – Uilm Uil , con i segretari Angelo Sardella – Antonio Recano – Giorgio Miozzi, è stata ricevuta in prefettura.

La richiesta dei sindacati è quella di riattivare il tavolo che dal 2018 non si riunisce. Il prefetto è stato sollecitato a farsi carico di una situazione particolarmente delicata, “non solo per ragioni di sicurezza- fa presente Recano- ma perché il confronto deve essere costante anche su altre variabili da cui potrebbe dipendere il futuro lavorativo di migliaia di famiglie: dalla questione sanzioni alla vicenda, in questo caso tutta locale, Ias-. Non dimentichiamo che questo potrebbe avere ripercussioni serie anche in termini di ordine pubblico”.