Pressing dell’opposizione su Fabio Granata: “bene le scuse, ma ora deve dimettersi”

A distanza di 24 ore, non si placa la bufera che ha investito l’assessore comunale di Siracusa, Fabio Granata. Durante una cerimonia pubblica, ha reagito ad una insistente contestazione con uno spintone. Compresa l’entità del gesto, si è scusato poco dopo.
Il Movimento 5 Stelle di Siracusa, pur apprezzando le scuse, non le ritiene sufficienti. “Un amministratore pubblico non può comportarsi così, a maggior ragione se tra le sue rubriche ha la Legalità. Lo spintone ad un cittadino che lo contestava apertamente è un bruttissimo gesto che rischia di accendere ancora di più la dilagante rabbia sociale che delle parole inopportune e dei gesti dei personaggi pubblici si nutre. Le scuse pubbliche dell’assessore Granata sono umanamente apprezzate ed accolte, ma non tolgono un grammo alla gravità dell’accaduto”, recita la nota inviata alle redazioni. Poi la richiesta di dimissioni: “La politica, se vuole passare da buona politica, deve sapere fissare l’inamovibile paletto della responsabilità. E se pertanto Granata non ritiene di dover dimettersi, autonomamente e per rispetto dei cittadini, sia il sindaco Italia ad assumere provvedimenti consequenziali. Non si corra il rischio di giustificare certi comportamenti”.
Anche l’ex sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, non usa mezzi termini. Parla di episodio “tanto grave quanto vergognoso”. E poi, nel suo posto, continua: “Il goffo tentativo di trovare una giustificazione tirando in ballo i vigili urbani è ancora più grave, troppo spesso il corpo dei vigili urbani viene percepito dalla cittadinanza come un nemico, quando invece svolge solamente il proprio lavoro. L’amministrazione dovrebbe sostenerlo e proteggerlo non additarlo. Volendo entrare nel merito dell’episodio – prosegue Garozzo – noi insegniamo ai nostri figli fin da piccoli che le mani non si alzano mai. Chiedere scusa in questo caso non basta. E ritengo sia anche inutile chiedere le dimissioni, l’assessore è un nominato, un uomo di fiducia del sindaco; un sindaco che si rispetti deve dare il buon esempio, dovrebbe avvertire la responsabilità del ruolo sociale e culturale che ha in capo, non si comprende infatti come ancora non abbia rimosso l’assessore in questione, vicenda che oltre ad essere grave, diventa anche strana e molto singolare. Inutile che tentiate di convincerci che è tutto normale. Di normale non c’è un tubo”.
Tra i primi a chiedere le dimissioni, il movimento Civico4. “Il dissenso è alla base della democrazia, va rispettato da ogni amministrazione pubblica” , ha scritto Michele Mangiafico. “Lo spettacolo dato oggi, spintonando un libero cittadino e aggredendo la sua legittima rimostranza, non ha scuse né può limitarsi alle scuse. È normale che la gente, a fronte di servizi di base inesistenti, sia sempre più infastidita per la vostra bulimia di inaugurazioni. Dovete dimettervi per rispetto nei confronti della città e nella consapevolezza di come la state rappresentando”.
L’ex consigliere comunale di opposizione, Salvo Castagnino, scrive sui social di attendersi “sicuramente dimissioni o la revoca del mandato”. Interviene anche un altro ex consigliere, Salvatore Costantino Muccio: “quello che è accaduto ieri è paradossale, deplorevole in un paese democratico. Lo spettacolo a cui abbiamo assistito è diseducativo per i nostri figli, spero che chi di dovere prenda immediatamente subito le distanze dall’accaduto con provvedimenti chiari e netti contro ogni forma di violenza”.
Nel condannare ogni forma di violenza, è corretto anche condannare il ricorso alla contestazione come arma di provocazione e che il buon senso e la civiltà devono essere stelle polari di una intera comunità cittadina e dei suoi singoli componenti.




Pusher in via Santi Amato, denunciato 29enne sorpreso con cocaina, crack e hashish

Denunciato dalla Polizia un pusher di 29 anni, già noto alle forze dell’ordine. Gli agenti, durante i controlli quotidiani nelle piazze di spaccio, lo hanno sorpreso nei pressi di via Santi Amato, zona tristemente nota come supermarket della droga.
Al controllo, è stato trovato in possesso di 11 dosi di cocaina, una dose di crack e una di hashish. Con sè aveva anche 300 euro, somma ritenuta probabile provento dell’attività di spaccio. E’ stato pertanto segnalato per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
A Pachino, intanto, la Polizia ha condotto controlli anti-droga nell’area delle palazzine popolari di via Mascagni. In un deposito, rinvenuti e sequestrati 100 grammi di marijuana.




I Carabinieri arrestano due ladri di carrube, sorpresi con 200kg nascosti in auto

Due uomini di 34 e 47 anni sono stati arrestati dai Carabinieri di Priolo e posti ai domiciliari. Sono stati bloccati in flagranza di reato, sorpresi in un terreno di contrada Bondifè intenti a rubare carrube. Quando sono intervenuti i Carabinieri, i due avevano già raccolto circa 200kg di carrube che avevano già raccolto in dei sacchi, nascosti all’interno dell’autovettura.
Su disposizione della magistratura, sono stati posti ai domiciliari. I due uomini hanno precedenti per reati contro il patrimonio, lesioni e minacce.




Ambulatorio di pediatria a Melilli: “un servizio saltuario diventa adesso giornaliero”

In poche ore, scongiurato a Melilli il rischio di ritrovarsi senza attività di assistenza primaria di pediatria. Comprensibile preoccupazione tra le famiglie della cittadina, che hanno riversato sui social i loro timori. L’amministrazione comunale, di concerto con l’Asp di Siracusa, ha allora elaborato un intervento che garantisce di sopperire al disagio. “Il servizio saltuario di pediatria diventa adesso un ambulatorio giornaliero”, annunciano dal Municipio ibleo.
La richiesta di cambio medico di Assistenza Primaria può essere fatta, dal richiedente, all’Ufficio “Scelta e Revoca” dell’ASP del Poliambulatorio sito in Via “Martiri di Via Fani”. Nei prossimi giorni verrà pubblicato il calendario dettagliato, con i nomi dei medici che prenderanno servizio e degli orari di ricevimento.

foto dal web




Inedito “processo” ad Elio Vittorini traduttore, domani la consegna del premio letterario

Elio Vittorini non è stato un traduttore infedele, un imitatore, un “riscrittore”. Anzi, è stato un traghettatore della letteratura americana nel nostro Paese, in un momento storico assai particolare. E’ il responso dell’inedito “processo” alla scrittore e traduttore siracusano, andato in scena ieri sera, nella sede estiva del Circolo Unione. Verdetto assolutorio a larghissima maggioranza.
Un pubblico attento e anche incuriosito, ha assistito alle varie fasi del processo simulato. E’ stato il presidente dell’Associazione culturale Vittorini Quasimodo, Enzo Papa, a illustrare le ragioni dell’accusa, rappresentata dalla professoressa Anna Chiara Cavallari; a difendere il Vittorini traduttore è stato il professore Edoardo Esposito. A guidare la giuria popolare, in qualità di portavoce, è stato il blogger Giuseppe “Gingolph” Costa.
Accusa e Difesa hanno duellato avanzando le rispettive proprie ragioni, cercando, con le loro appassionate arringhe, di convincere il pubblico. I voti sono stati espressi dal pubblico con un cartoncino verde (per l’assoluzione) e con un cartoncino rosso (per la colpevolezza). Ha vinto il verde.
Il “processo” era uno degli appuntamenti nel programma della XXI edizione del Premio Letterario Vittorini che vivrà il suo atto finale sabato 10, in piazza Minerva.
Oggi doppio appuntamento, sempre in piazza Minerva. Alle 19, dopo l’intervento del sindaco Francesco Italia e dell’assessore alla Cultura Fabio Granata, saranno protagonisti i tre autori finalisti del premio: Carmine Abate, Massimo Maugeri e Nadia Terranova. Saranno intervistati, davanti al pubblico, da tre giornalisti: Anna Mallamo, caposervizio cultura della Gazzetta del Sud; Carmelo Maiorca, che recentemente ha pubblicato un lavoro nel quale ricostruisce la vita del Premio Vittorini attraverso le interviste ai diversi vincitori; Elvira Terranova, scrittrice e giornalista, che dialogherà con Nadia Terranova.
Subito dopo, incontro con Stefano e Tommaso Vittorini, nipoti di Elio, e Anna Steiner, figlia di Albe Steiner che con Elio Vittorini avviò l’esperienza del Politecnico. In collegamento video Alessandro Quasimodo. Questo incontro precederà la proiezione in anteprima nazionale del docufilm del regista siracusano Vittorio Muscia “Vittorini: Elio è di tutti”.
Domani sera a partire dalle 20, sempre in piazza Minerva, l’atto conclusivo con la proclamazione del vincitore/vincitrice del Premio Letterario Elio Vittorini 2022 e la consegna del Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi alla casa editrice Cavallotto di Catania.
La manifestazione è promossa dall’Associazione culturale Vittorini Quasimodo con l’Assessorato alla Cultura della Città di Siracusa e la Confcommercio Siracusa con il sostegno di altre associazioni e di partner sia pubblici che privati.




Contestato, l’assessore Granata risponde con uno spintone: è bufera. Civico4: “Dimissioni”

Doveva essere tutto sommato una cerimonia semplice e persino “noiosa”: la svelata della riqualificata lapide che ricorda la casa natale di Elio Vittorini a Siracusa, primo momento della nuova edizione del Premio letterario di respiro nazionale a lui intitolato.
A due passi da piazza Duomo, per la “svelata” erano intervenuti il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, l’assessore alla cultura, Fabio Granata, ed il presidente dell’associazione culturale motore del premio, Vincenzo Papa. Poche decine i presenti, tra loro un contestatore piuttosto acceso che non ha gradito l’intervento ed i meriti reclamati dai rappresentanti dell’amministrazione comunale. Al punto da interromperli più volte e senza accettare l’invito ad un confronto successivo. In una veloce escalation di tensione, a perdere il controllo è l’assessore Granata che prima manda a quel paese il contestatore e poi gli si avvicina per rifilargli uno spintone. La scena viene filmata e pubblicata da Siracusanews. Il primo cittadino divide i due e prova a portare a conclusione la cerimonia.
Ma l’accaduto non passa – e non può passare – inosservato. Sui modi ed i tempi della contestazione – sempre legittima – si può discutere, meno sulla reazione dell’assessore che peraltro ha anche la delega alla Legalità. Granata avrebbe ammesso poco dopo l’accaduto la sua “intemperanza” fuori luogo. Non esattamente delle scuse pubbliche che, invece, vengono richieste.
Anche se per il movimento di opposizione Civico4 non sono sufficienti. “Il dissenso è alla base della democrazia, va rispettato da ogni amministrazione pubblica e valorizzato da ogni classe dirigente illuminata, che trova nella critica le ragioni per comprendere i propri errori e modificare i propri percorsi”, dice Michele Mangiafico. “Lo spettacolo dato oggi, spintonando un libero cittadino e aggredendo la sua legittima rimostranza, non ha scuse né può limitarsi alle scuse. È normale che la gente, a fronte di servizi di base inesistenti, sia sempre più infastidita per la vostra bulimia di inaugurazioni. Dovete dimettervi per rispetto nei confronti della città e nella consapevolezza di come la state rappresentando”.




Il vaffa e la spinta, Fabio Granata: “Mi scuso con tutti per il mio comportamento”

Poche ore lo spintone finito sui social, arrivano le scuse dell’assessore comunale Fabio Granata. “Per storia politica e personale – afferma – so bene che il mio dovere è di rappresentare l’istituzione e il suo decoro, e dunque mi scuso con tutti, anche con quel cittadino, per il mio comportamento. Però va anche detto che la prevaricazione con la quale si cercava, in un’occasione di festa, di impedire lo svolgimento della cerimonia e agli altri di vivere quel momento non può passare in secondo piano e doveva essere interrotta. Io l’ho fatto, certamente con metodi non adeguati e me ne scuso. Le contestazioni verso le istituzioni sono sempre accettabili ma non devono degenerare nella prepotenza”.
Il sindaco Francesco Italia spiega che “la contestazione forse nasce da un fraintendimento. Eravamo lì non per rivendicare un importante intervento di recupero, che non c’è stato, ma semplicemente per dare il via al Premio da un luogo simbolico e davanti a una lapide restaurata per l’occasione dopo tanti anni. Questo era il nostro intento e questo è ciò che ho provato a spiegare a quel cittadino. Poi la risposta alla contestazione ha toccato un eccesso che andava evitato e per questo, come primo cittadino, mi assumo la mia responsabilità. Mi sono subito scusato dell’accaduto con i presenti alla cerimonia, con la persona intemperante e lo faccio con tutti i cittadini”.
Ci sarebbe anche altro per cui indignarsi, nel frattempo. Sotto la lapide restaurata era stata posta anche una ghirlanda di fiori. E’ stata rubata poco dopo la fine della cerimonia.




Mastello svuotato in strada? Un video solleva il caso. Tekra: “Grave, verificheremo”

A vedere e rivedere quel filmato ripreso da una telecamera di videosorveglianza privata, sembrerebbe che un operatore ecologico in servizio a Siracusa svuoti un mastello in strada, sotto auto in sosta. E’ accaduto questa mattina.
Le immagini non fugano, però, ogni dubbio. Fuori dall’inquadratura, il netturbino allunga un braccio per portare via con sè un sacco, insieme a quelli che si vede raccogliere. Potrebbe aver svuotato lì dentro quel mastello? Il movimento non parrebbe congruo, roba quasi da Var.
Nessuno su questo episodio ha voglia di scherzare. Men che meno il direttore di Tekra, la società che gestisce il servizio di igiene urbana a Siracusa. Andrea Dal Canton è fermo. “Stiamo verificando con attenzione”, si affretta a dire. “Dal poco che si vede, non è una cosa che possiamo giustificare. E’ un gesto che non comprendiamo e che rischia di danneggiare il lavoro di tutti. Vogliamo accertare cosa è accaduto”, spiega alla redazione di SiracusaOggi.it. Fonti interne all’azienda parlano di prime ammissioni di responsabilità, ma non c’è conferma.
Non sarebbe il primo episodio simile ed esisterebbero altri filmati a testimoniarlo. Ma il direttore Dal Canton smentisce: “mai successo nulla di simile. Alle volte magari gli utenti vedono far cose agli operatori che non comprendono, ma che hanno una logica nell’organizzazione del lavoro”.
Solo una nota a margine e per correttezza: perchè l’indifferenziato all’interno del mastello non era contenuto dentro un sacco?

Il video:




Illuminazione pubblica accesa in pieno giorno? Nuovo gestore e “qualche disservizio”

Luci accese anche in pieno giorno: cosa sta succedendo nel capoluogo? La risposta sta tutta in una data: 1 settembre 2022. Dallo scorsa settimana, infatti, è divenuto operativo il nuovo appalto per la gestione degli impianti, affidato alla società ENEL-X. L’affidamento del servizio segue la “Convenzione per l’affidamento del Servizio Luce e dei servizi connessi per le Pubbliche Amministrazioni” attivata lo scorso dicembre dalla Consip S.p.A. con la società Enel Sole Srl.
Servizio complesso che prevede il passaggio di consegne relativo alla fornitura di energia elettrica, gestione e conduzione degli impianti, manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti e successivamente riqualificazione energetica, innovazione tecnologica e di adeguamento normativo. Gli uffici comunali competenti parlano di “autentica rivoluzione”. Uno dei passaggi chiave sarà il passaggio di tutti gli impianti dagli attuali e vetusti corpi illuminanti alle nuove componenti a led.
Si tratta di un appalto che presenta notevoli complessità ed al momento si notano più i “casi” strani come gli impianti accesi di giorno o spenti nelle ore serale. Decine le segnalazioni. “E’ fisiologico che si manifesti qualche disservizio, soprattutto in fase di avvio”, spiegano gli uffici impegnati a dialogare in questi giorni con il nuovo gestore per le operazioni di manutenzione (che richiedono accensione anche in pieno giorno, ndr) e di risoluzione di eventuali problemi e disservizi.
A proposito, per segnalare criticità nella propria zona come impianti spenti o luci da sostituire, è operativo il numero verde 800901050. Il cittadino che effettuata una segnalazione riceve un codice identificativo che gli permetterà di tracciare l’iter della richiesta ed i tempi di intervento. “Una modalità diffusa di controllo che dovrebbe consentire una più rapida entrata a regime dell’appalto e quindi, in definitiva, un rapido innalzamento del livello del servizio fornito alla cittadinanza”, confida l’assessore ai servizi, Giuseppe Raimondo.




Barriere soffolte in mare e parete per rinforzare la falesia: lavori per via lido Sacramento

“Entro la prossima estate, consegneremo via lido Sacramento in perfette condizioni ed in sicurezza”. E’ l’impegno assunto dall’assessore comunale Enzo Pantano. Il responsabile della Mobilità e della Protezione Civile assicura che nell’anno in corso partiranno i lavori per rinforzare la falesia su cui poggia il tratto di strada che corre accanto al mare. Intanto, da ottobre dovrebbe scattare la chiusura al traffico, fino a lavori ultimati.
Il moto ondoso ad i recenti fenomeni atmosferici estremi, hanno causato il cedimento della sede stradale in due punti della trafficata via, nell’area sud del capoluogo. L’asfalto è scivolato pericolosamente verso il mare, sottolineando il dissesto idrogeologico in atto. Per correre ai ripari, i fondi di Protezione Civile stanziati per l’emergenza verranno ora impiegati per creare una parete che eviti il degrado ulteriore della falesia che mette a rischio, in prospettiva, la stessa tenuta della strada.
Non solo, nel progetto è previsto anche l’utilizzo di barriere soffolte da posizionare in mare, a circa cento metri dalla falesia. Si tratta dei moderni frangiflutti, ovvero strutture modulari in cemento armato, posate e accostate sul fondale marino, lungo una linea continua, parallela al litorale. La loro funzione è quella di dissipare l’energia del moto ondoso, in modo da limitare l’erosione delle coste.
Per tutta la durata dei lavori, il tratto interessato dai lavori dovrà essere chiuso al traffico. Per ovviare ai prevedibili disagi, Palazzo Vermexio ha trovato l’intesa con i residenti per ottenere la riapertura della traversa privata nota come “Mora Mora” che sarà asfaltata nelle prossime settimane.

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