“A Siracusa sindaco dileggiato perchè gay, fatto grave”: denuncia social di turista ragusano

Emanuele Micilotta è un attivista Lgbtq di Ragusa, da anni nel direttivo locale di Arcigay. In visita con alcuni amici a Siracusa, questa mattina, è rimasto profondamente amareggiato da una vicenda che lui stesso ha raccontato con un video denuncia sui social. “Siamo usciti da un parcheggio a pagamento e abbiamo chiesto ad un signore informazioni su orari ztl, strisce blu, costi e biglietti. E questo tizio chi ha risposto che ‘non c’è bisogno di nulla perchè abbiamo il sindaco puppo‘.”. Per chi non conoscesse il dialetto siciliano, quella espressione viene utilizzata come epiteto volgare e dispregiativo di un omosessuale.
I ragazzi restano esterrefatti. Non contento, il signore in questione insinua che basterebbe dell’intimità maschile per non pagare nulla a Siracusa.
“E’ assurdo come possa ancora accadere un fatto del genere nel 2022. Capite bene che c’è ancora bisogno di sensibilizzare. L’ignoranza resta diffusa ed è di base – dice nel video Micilotta – soprattutto nella fascia delle persone dai 50 anni in sù. Molte persone ci dicono che non servono manifestazioni come i pride e che dobbiamo finirla con bandiere e sceneggiate. Evidentemente, non è così. Questo fatto è increscioso”.

Alessandro Bottaro Fontana è il presidente di Stonewall Siracusa, associazione storicamente in prima linea per i diritti Lgbtq. “Per fortuna la stragrande maggioranza dei siracusani è molto diversa dal ‘signore’ in questione.
A nome personale e di Stonewall Siracusa, la mia e nostra solidarietà al sindaco Francesco Italia. Come presidente di un’associazione lgbt, lo invito ad attivare sinergie e protocolli educativi, con l’istituzione Comune di Siracusa, per arginare con la cultura certe derive”.




Asili nido comunali operativi da lunedì. Nuovi finanziamenti per altri poli per l’infanzia

In netto anticipo rispetto al passato, da lunedì 5 settembre riapriranno gli asili nido comunali a Siracusa, per un totale di 288 posti. Le attenzioni al mondo della scuola dell’infanzia, però, non si fermeranno qui. L’amministrazione comunale ha infatti ricevuto il decreto di finanziamento, per 6 milioni di euro, da investire nella costruzioni di due poli per l’infanzia a Cassibile ed in contrada Carrozziere. “Gli uffici sono già al lavoro per la predisposizione delle procedure di gara che dovranno portare all’appalto e all’aggiudicazione dei lavori entro marzo del prossimo anno”, ha spiegato il sindaco, Francesco Italia.
Il primo cittadino, insieme ai responsabili delle politiche sociali, ha anche annunciato il finanziamento con fondi del PNRR (oltre 6 milioni di euro) per due nuovi asili nido e di una nuova scuola per l’infanzia. Sorgeranno nell’area nord della città.
“Investire sugli asili nido vuol dire investire sulle famiglie. Al mio insediamento mi sono trovato a gestire una situazione disastrosa che però non ci ha scoraggiati. Abbiamo lavorato per un nuovo bando per la gestione degli asili improntato alla qualità del servizio ai piccoli, con notevoli risparmi e nominato un dec che verifica costantemente le attività svolte. In questi anni abbiamo progettato anche il futuro dei servizi per le nostre famiglie: un lavoro che grazie all’impegno degli uffici ci ha portati, nell’arco di poco più di un anno, al finanziamento di 5 nuove opere per oltre 12 milioni di euro”, ha detto in conferenza stampa il sindaco Italia, presentando il quadro di novità.
Una volta realizzati, gli asili nido raddoppieranno l’offerta per le famiglie permettendo di passare dagli attuali 288 posti comunali a 688. Nel dettaglio, il primo dei nuovi finanziamenti riguarda un nuovo asilo nido in viale Epipoli (1.820.000 euro). Fornirà 100 nuovi posti. Il secondo finanziamento (4.485.000 euro) è destinato invece alla costruzione di un polo dell’infanzia che sorgerà in via Teofane. Il progetto prevede la realizzazione di una scuola dell’infanzia (finanziata per 2.665.000 euro) che incrementerà di 150 unità i posti della fascia 3-5 anni; ed un asilo nido per 100 nuovi posti (finanziato per 1.820.000 euro).
Le nuove opere saranno costruite in legno e intonaco, con avanzati criteri antisismici, e saranno in tutto simili: un solo piano fuori terra, un corpo centrale per i servizi comuni e le classi disposte lateralmente. L’esterno è concepito come spazio pubblico con verde, giochi e orti didattici per favorire l’apprendimento e la socializzazione. In applicazione dei principi del PNRR, grande attenzione è rivolta all’efficienza energetica sfruttando al massimo la luce naturale durante il giorno e puntando alla completa autonomia dei plessi.
La dirigente del settore Adriana Butera ha anche comunicato l’imminente avviso pubblico di offerta formativa per i minori fino a 17 anni compiuti. Le famiglie con Isee fino a 30mila euro potranno presentare istanza per ottenere un bonus di 200 euro a figlio da spendere per lo svolgimento di attività sportive e culturali entro la fine dell’anno.




Canneti, vegetazione e ora anche spazzatura abbandonata: chi controlla il Pisimotta?

Ci siamo occupati ieri delle zone delle cosiddette case sparse, sorte nei pressi di fiumi o torrenti come il Cifalino, il Mortellaro che scorre accanto alla provinciale per Ognina e Fontane Bianche e la stessa fonte Ciane: tutte aree che hanno capito da vicino, un anno fa, quanto grave possa essere, in certe situazioni, il mix di incuria e degrado quando arriva la stagione delle piogge. La vegetazione cresciuta senza controllo e le montagne di spazzatura ed ingombranti riversate ai cigli delle strade o nei vicini campi stanno generando situazioni al limite.
Oggi ci occupiamo del canale Pisimotta, che sbocca in via Elorina. Alcuni residenti ci hanno segnalato con preoccupazione le condizioni dell’area, specie in previsione delle precipitazioni che contraddistinguono i mesi di settembre ed ottobre.
“Erbacce e canneti ne ricoprono a vista una ampia parte, senza parlare della spazzatura abbandonata su strada o nei terreni vicini. Una discarica a cielo aperto”, lamentano chiedendo l’intervento delle autorità competenti. Secondo altre segnalazioni, poi, lo sbocco a mare del canale sarebbe parzialmente occluso da sabbia e questo genererebbe acqua stagnante e puzze. Una fattispecie, questa, che andrebbe verificata e confermata dagli enti preposti.
Il Pisimotta è di competenza del Consorzio di Bonifica 10. Sul sito dell’ente regionale, l’ultimo bando disponibile per la “manutenzione straordinaria e pulizia degli argini e dell’alveo dei canali Pisimotta e Regina (compresa tra la foce e 200 mt. circa a monte della via Elorina)” risale al 2019. Nell’ottobre del 2021, invece, si è conclusa la conferenza dei servizi per la manutenzione ordinaria dei canali allaccianti Pantanelli, Pisimotta e Regina. Non sono però presenti sul sito aggiornamenti circa l’affidamento dei lavori o il loro effettivo svolgimento.




Rifiuti abbandonati nelle piazzole di sosta, Autostrade Siciliane: “Fototrappole e denunce a raffica”

Il Consorzio delle Autostrade Siciliane li definisce “ecovandali”.

Sono i cittadini, incivili, che arrestato la corsa della loro auto nelle piazzole di sosta e scaricano sacchi di rifiuti per poi ripartire. Le immagini parlano anche di automobilisti che prima di ripartire urinano per poi riprendere la loro marcia. Le tipologie di rifiuti abbandonati sono svariate, da quelli urbani non differenziati a casa ai materiali ingombranti di ogni genere. Si tratta di un fenomeno ormai diffuso in tutta Italia, ma che in Sicilia registra allarmanti dati di crescita.

Così Autostrade Siciliane ricorre alle foto-trappola ed è pronta ad incrementarne il numero, anche sulla Catania-Siracusa-(Gela)

Incrementato, inoltre, il numero di interventi di raccolta, di pulizia e disinfestazione. Le immagini registrate dalle “video-trappole” disseminate sulla A18 e sulla A20 non lasciano dubbi sui gesti incivili e ritraggono chiaramente le targhe dei mezzi e gli autori che vengono segnalati e denunciati alle autorità. Abbandonare rifiuti in autostrada non è infatti semplicemente un gesto di maleducazione, incuria, inciviltà verso un bene comune, ma un atto illegale che dal 2015 è giuridicamente inserito tra i reati all’ambiente, all’articolo 256 del “Testo Unico Ambientale”. Per l’abbandono di rifiuti oltre all’obbligo del corretto smaltimento è previsto anche l’arresto da sei mesi a un anno e un’ammenda che può variare tra i 775 ai 38.734 euro.

Autostrade Siciliane ha già sporto decine di denunce e per i prossimi mesi ha in programma di intensificare ulteriormente gli investimenti sulle aree di sosta con un numero maggiore di interventi di bonifica e l’aumento delle video-trappole distribuite sulle autostrade Messina-Palermo, Messina-Catania e Siracusa-Gela.




Divieto di balneazione ad Avola, il sindaco: “Dati falsati, oggi nuove verifiche”

Nuovi accertamenti, probabilmente a partire da oggi, ad Avola dopo il divieto di balneazione temporaneo imposto dall’Asp a seguito dei campionamenti effettuati nei giorni scorsi nelle acque di due punti del lungomare.

La vicenda ha suscitato polemiche, seguite da un chiarimento del sindaco Rossana Cannata, secondo cui si sarebbe trattato di dati falsati dal nubifragio che si è abbattuto su Avola nei giorni immediatamente precedenti a quello dei campionamenti dell’Asp.  Una considerazione che si basa anche su quanto emerso dai dati raccolti dal laboratorio di cui si avvale il Comune.

“Ovvio che dopo piogge così abbondanti- ha detto Cannata- in mare vada a confluire tutto quello che il temporale trascina, con la violenza, peraltro di un nubifragio, che si è abbattuto sul nostro territorio per due giorni”.

Secondo quanto appurato dall’amministrazione comunale, peraltro, il 25 agosto, giorno successivo a quello del campionamento, i parametri sarebbero già rientrati nei limiti previsti dalla normativa.

“Falso, inoltre- chiarisce la prima cittadina- che il nostro depuratore presenti malfunzionamenti. Sono soltanto parole di chi utilizza ogni occasione per denigrare. Dati alla mano, pertanto, smentisco che possano esserci delle anomalie nell’impianto. Funziona correttamente, senza ombra di dubbio”.

Per oggi è previsto una nuova verifica. Il Comune e l’Asp approfondiranno la questione con accertamenti che, secondo le previsioni del sindaco Cannata, serviranno a restituire serenità ai cittadini ed ai turisti che hanno scelto Avola per le loro vacanze.

I due punti di balneazione presi in esame, secondo il calendario regionale stabilito per la stagione 2022, sono Mare Vecchio e Loggia.

 

 

 




Stagione venatoria al via il 18 settembre. Sanzioni per chi “anticipa”, niente preapertura

La stagione venatoria in Sicilia si aprirà il 18 settembre. Ma in queste prime giornate di settembre vengono segnalati da residenti in più zone di Siracusa (Isola, Terrauzza, Arenella, Fanusa e persino Villaggio Miano) possibili colpi di doppietta, arma tipica del cacciatore.
Dalla Polizia Provinciale, che ha competenze in materia venatoria, il comandante Angelotti ricorda che “quest’anno non c’è pre-apertura della caccia, con provvedimento del 31 agosto, con cui la Regione si è uniformata ai provvedimenti cautelari dei Giudici amministrativi sospendendo la preapertura, la caccia alla Tortora, la caccia al coniglio e la caccia all’alzavola nel ATC TP2”.
Cosa succede a chi viene sorpreso a caccia prima dell’apertura ufficiale della stagione venatoria? “L’esercizio della caccia in questo periodo di sospensione costituisce reato, con la sanzione accessoria della sospensione del porto di fucile fino a tre anni disposta dal Questore. Le associazioni venatorie farebbero bene a informare puntualmente tutti i cacciatori per evitare tali sanzioni”, aggiunge Angelotti.
Può però accadere che si faccia confusione tra suoni “simili” e che quei botti ricollegati empiricamente alle doppiette siano invece dovuti ai cannoni scaccia-uccelli a gas, comuni in agricoltura. Producono detonazioni a salve, allo scopo di allontare dai campi seminati delle aziende agricole gli uccelli nocivi. L’intervallo tra le detonazioni è regolabile e, se particolarmente ravvicinato, potrebbe richiamare le classiche “doppiette”.




Origini siciliane per Madonna? Il genealogista: “Solo omonimia, nessuna parentela con Noto”

“Solo omonimia, non esiste nessuna parentela tra la famiglia Ciccone di Noto e la famiglia Ciccone di Pacentro”. Il genealogista professionista Fabio Cardile smonta così l’entusiasmo del sindaco della cittadina barocca siracusana che, nei giorni scorsi, aveva donato alla popstar Madonna (Madonna Louse Veronica Ciccone all’anagrafe) l’esito di una ricerca condotta tra Archivio di Stato e Anagrafe di Noto e che aveva portato alla conclusione che il ramo italiano della famiglia della regina del pop avesse avuto origini netine, prima che abruzzesi.
In realtà, spiega Cardile, “il Nicola Ciccone nato a Noto nel 1882 fu solo un omonimo del Nicola Ciccone, bisnonno di Madonna, nato a Pacentro nel 1867”.
Il genealogista catanese – che di recente si è occupato di Jill Jacobs, Travolta e Chiara Ferragni – è sicuro. “Non vi è mistero che Gaetano Ciccone, nonno della popstar, provenisse dalla città abruzzese di Pacentro e che da lì nel 1920 emigrò negli Stati Uniti. Si potrebbe ipotizzare che qualche suo parente prossimo o lontano si fosse trasferito a Noto in tempi antecedenti, ma non fu così”, racconta anche attraverso il suo seguito blog.
“Le poche famiglie Ciccone che vivevano a Noto alla fine del 1800 (compresa quella della nota professoressa Mariannina, ndr) discendevano tutte da un unico capostipite che si chiamava Francesco e non aveva un cognome. Nei documenti ufficiali, infatti, veniva indicato come proietto cioè figlio di genitori ignoti. Francesco nacque a Noto nel 1806 circa e vi morì molto giovane nel 1833. I suoi figli vennero registrati con il cognome Ciccone”. Da qui la conclusione del suo studio: “omonimia, ma nessuna parentela tra la famiglia Ciccone di noto e quella di Pacentro”.




Premio Vittorini, dall’8 al 10 settembre la kermesse letteraria nazionale in piazza Minerva

E’ iniziato il conto alla rovescia per la XXI edizione del Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini e della terza edizione del Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi.
Da giovedì 8 a sabato 10 settembre i principali appuntamenti della manifestazione si svolgeranno in piazza Minerva, nel cuore di Ortigia, centro storico di Siracusa.
Una scelta dettata dalla volontà di assicurare un sempre maggiore coinvolgimento del pubblico, dopo il buon risultato dello scorso anno all’Antico Mercato. Questa è allora la nuova “scommessa” dell’associazione culturale Vittorini-Quasimodo insieme all’assessorato alla Cultura del Comune di Siracusa ed a Confcommercio, promotori della manifestazione con la collaborazione della Fondazione INDA, della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di
Siracusa e con il sostegno di altri partner pubblici e privati.
A contendersi la vittoria della XXI edizione del Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini saranno (in mero ordine alfabetico) Carmine Abate con “Il cercatore di luce” (Mondadori); Massimo Maugeri con “Il sangue della montagna” (La nave di Teseo); Nadia Terranova con “Trema la notte” (Einaudi). La parola adesso passerà alla Commissione di valutazione, presieduta dal professore Antonio Di Grado, che si riunirà a ridosso della cerimonia finale per scegliere il vincitore o la vincitrice: al voto dei singoli commissari, in questa fase conclusiva, si sommerà quello espresso dal Comitato studentesco dei lettori, individuato su scala nazionale tra gli studenti degli ultimi due anni di istituti superiori di vari indirizzi, segnalati direttamente dagli Istituti scolastici.
Giochi invece già fatti per il Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi che la commissione quest’anno ha assegnato alla casa editrice Cavallotto di Catania. Anche la consegna di questo premio avverrà nel corso della serata conclusiva sabato 10 settembre in piazza Minerva.
“Quest’anno lo sforzo compiuto dall’Amministrazione Comunale per sostenere il Premio Vittorini e il Premio Lombardi è stato maggiore con l’obiettivo di contribuire di accrescere sempre di più il credito di cui già gode questo che è uno dei più importanti e qualificati appuntamenti legati al libro del panorama nazionale”, spiega l’assessore alla cultura, Fabio Granata. “Portare il premio in piazza, all’immediata portata di chi vorrà condividere con noi
questa idea, ci è sembrata la cosa più naturale perché la cultura non è un affare per pochi iniziati ma uno splendido percorso da fare tutti assieme”.




Picchiata per anni fino a sfregiarle il viso: condanna per un 58enne violento con l’ex

In più occasioni, per anni, ha maltrattato e picchiato l’ex convivente, arrivando a sfregiarle il viso, causandole profonde cicatrici.

I carabinieri di Ortigia hanno arrestato, su Ordine dell’Autorità Giudiziaria, un uomo di 58 anni, già noto alla giustizia, accusato e condannato per  atti persecutori, messi in atto tra il 2016 ed il 2021, dopo l’interruzione della relazione sentimentale.
Al termine delle indagini condotte dai Carabinieri e del procedimento penale è arrivata per l’uomo la condanna.
Rintracciato ed arrestato dai militari della Stazione di Ortigia, dovrà espiare la pena di 6 anni di carcere.




Covid, diminuiscono i casi in Sicilia, la provincia di Siracusa seconda per incidenza

Diminuisce il numero di nuovi casi Covid in Sicilia ma la provincia di Siracusa resta tra i territori maggiormente colpiti nell’isola.

Il nuovo bollettino regionale è relativo alla settimana che va dal 22 al 28 agosto, con un’incidenza  pari a 10.747 (-7%) e un valore cumulativo di 224/100.000 abitanti. Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Messina (339/100.000 abitanti), Siracusa (248/100.000), Trapani (247/100.000) e Agrigento (232/100.000). Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra i 70 e i 79 anni (297/100.000 abitanti) e tra i 60 e i 69 anni (277/100.000). Anche le nuove ospedalizzazioni sono in lieve diminuzione.

Per quanto riguarda la campagna vaccinale i dati fanno riferimento alla settimana dal 24 al 30 agosto. Nel target 5-11 anni i vaccinati con almeno una dose si attestano al 26,33%. Hanno completato il ciclo primario 69.812 bambini, pari al 22,75%. Gli over 12 anni vaccinati con almeno una dose si attestano al 90,72%, mentre la percentuale di quanti hanno completato il ciclo primario è pari all’89,40%. I vaccinati con dose aggiuntiva/booster (terza dose) sono 2.760.768 pari al 72,29% degli aventi diritto.

Dal 13 luglio la vaccinazione in quarta dose è stata estesa agli over 60 anni e alle persone ad elevata fragilità over 12, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo). Dal primo marzo sono state effettuate complessivamente 100.925 somministrazioni di quarta dose di cui 46.939 a soggetti over 80.