Come ridurre il peso delle bollette? Parola all’esperto: “Unica arma, limitare il consumo”

In tempi in cui il costo dell’energia elettrica fa paura, è possibile contenere i consumi ed ottenere un risparmio in bolletta? Si, secondo l’azienda siracusana Onda Più che si occupa di fornitura di energia in Sicilia ed in Sardegna. Per ottenere un sensibile risparmio, l’obiettivo di una famiglia deve essere quello di ridurre nell’immediato il consumo personale giornaliero di energia elettrica di almeno il 50%, specialmente nelle fasce orarie più critiche (tra le 7 e le 9 e tra le 19 e le 22), in modo da alleggerire in maniera concreta la propria fattura energetica. Non solo, come spiegano gli analisti dell’azienda siracusana, nel contempo si produrrebbe anche un ulteriore vantaggio, contribuendo a ridurre la richiesta di energia sul mercato internazionale. E questo, in una certa scala, può generare una consistente flessione dei prezzi.
In attesa di interventi governativi efficaci, “il dimezzamento dei propri consumi è l’unico strumento a portata di mano di ciascuno per contenere questa irrefrenabile escalation del costo dell’energia. Tutto ciò in attesa che vangano messe in campo misure strutturali di più ampio respiro”, spiegano da Onda Più.
Tra le misure suggerite ci sono lo spegnimento completo degli apparati che abitualmente teniamo in stand-by (come televisori e impianti di audiodiffusione, personal computer ed elementi a questo connessi, l’utilizzo di luci e punti di illuminazione nelle aree di stretto e immediato utilizzo, l’esclusione delle prese non utilizzate. Ma – soprattutto – quel che è richiesto è una particolare cura ai consumi energetici nelle fasce orarie di punta (dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 22), quelli che percentualmente incidono in maniera più significativa sulla bolletta energetica. Informazioni utili per raggiungere l’obiettivo della riduzione sensibile del consumo personale giornaliero di energia elettrica vengono fornite in questi giorni da Onda Più ai propri clienti, attraverso diverse piattaforme: dai social agli sms. La campagna di sensibilizzazione guarda però anche all’esterno, in una sorta di responsabilità sociale diffusa.
“Noi siamo impegnati in prima linea in questa azione di divulgazione di buone prassi comportamentali che, oggi come oggi, costituiscono la prima ed efficace arma per contrastare il continuo rincaro dei costi dell’energia”, osserva il ceo del Gruppo Eneron, l’ingegnere Luigi Martines. Al suo fianco il direttore generale di Onda Più, Luca Puzzo. “In questo momento storico, con un costo dell’energia che in alcune fasce orarie rischia di schizzare ai mille euro/megawattora, è indispensabile che ciascuno adotti responsabilmente politiche di contenimento dei propri consumi. Ciò avrà benefici riflessi anche sulla propria fattura energetica e, più in generale, su quella del Paese. Insomma, parafrasando il pensiero di Kennedy, è il momento che ciascuno di noi pensi a cosa può fare piuttosto che chiedersi cosa gli altri possano fare per noi”.

foto da: www.risparmiare-energia.com




Acquistati e posteggiati: dove sono i due nuovi bus elettrici comunali? “Cavilli, presto su strada”

Attorno ai due bus elettrici acquistati mesi addietro dal Comune di Siracusa è nato un piccolo giallo. Che fine hanno fatto? Stando ad una recente nota stampa diffusa da Palazzo Vermexio ai primi di giugno, avrebbero dovuto rafforzare in estate i collegamenti con il centro storico, limitando l’uso di mezzi privati in prossimità della Ztl.
Ma qui due mezzi elettrici acquistati con circa 600mila euro del Collegato ambientale, sono rimasti fermi nel deposito comunale di via Elorina. Non per pigrizia o dimenticanza ma per una serie di cavilli burocratici che hanno rallentato, sin qui, la loro messa su strada. Ma stando all’assessore alla Mobilità, Enzo Pantano, mancherebbe ormai poco alla soluzione che ha sin qui reso impossibile un utilizzo produttivo dei due bus, lunghi circa 6 metri e di nuova generazione rispetto ai primi (e ‘rottamati’) bus elettrici comunali, attivi sino a qualche anno addietro.
Cosa ha bloccato sin qui l’impiego di quei due bus? Il piano del Comune di Siracusa era di affidarli in comodato d’uso gratuito all’Ast. Ma una simile fattispecie avrebbe configurato un danno erariale: il Comune acquista due bus con fondi pubblici e poi li mette a disposizione di una azienda terza. La soluzione trovata tra mille cavilli e formalità di non semplice interpretazione, prevede allora che l’Ast metta a disposizione gli autisti, senza costo per il Comune di Siracusa. Il duplice “scambio” (bus per autisti) mette al riparo da contestazioni contabili e può acquisire il visto di operatività. Palazzo Vermexio risolverebbe così anche il problema della mancanza di autisti in organico. In passato, si era semplicemente pensato di bypassare la questione affidando il servizio a società private. Una soluzione che, evidentemente, non ha convinto alla prova dei fatti.
In passato, quando il Comune di Siracusa aveva una sua piccola flotta di mezzi elettrici, gli autisti erano stati reclutati tra ex Util Service appositamente formati. Poi la “turbolenta” conclusione di quel contratto ed il passo indietro sul fronte della mobilità pubblica, con la lenta ed inevitabile dismissione di quelle navette risultate poco performanti sotto il profilo della manutenzione ordinaria.
Intanto, in queste settimane sono stati definiti, insieme ad Ast, i percorsi. In linea di massima, i due mezzi comunali sono destinati a rafforzare le linee di collegamento urbano tra Ortigia ed il resto della città sul modello delle esistenti linee blu e rossa. Ma in caso di necessità, potrebbero anche offrire supporto alle linee scolastiche urbane.

foto da rampini.it (la Rampini ha fornito i bus elettrici al Comune di Siracusa)




Salute, assistenza specialistica: l’Asp assegna nuove ore, anche nelle carceri

Più ore di ambulatorio specialistico nelle case di reclusione ed in diversi comuni del siracusano. Le nuove ore di specialistica sono state assegnate dall’Asp di Siracusa “con l’obiettivo di incrementare l’offerta sanitaria ai cittadini e renderla ancora più omogenea sul territorio”, spiega il dg Ficarra. Le procedure di assegnazione saranno operative dal mese di settembre.
Le ulteriori ore di specialistica si aggiungono ai servizi già esistenti e riguardano attività ambulatoriale di Cardiologia, Dermatologia, Endocrinologia, Ortopedia, Otorinolaringoiatria, Endocrinologia, Neurologia, Odontoiatria, Oftalmologia e Radiologia. In particolare nelle case circondariali sono state previste: a Siracusa, ogni 15 giorni, 1 ora di Cardiologia 1 ora di Ortopedia e 2 ore di Odontoiatria e 1 ora di Oftalmologia; ad Augusta 3 ore mensili di Endocrinologia.
Nel Distretto di Lentini sono state assegnate 4 ore settimanali di Dermatologia e 3 ore di Oftalmologia nel Poliambulatorio di Francofonte; nel Distretto di Noto sono state assegnate 6 ore settimanali di Dermatologia al Pta di Noto, 2 ore di Ortopedia e 2 ore di Otorinolaringoiatria a Rosolini; nel Distretto di Augusta sono state assegnate 2 ore, sempre settimanali, di Ortopedia nel PTA di Augusta, 4 di Otorinolaringoiatria, 8 ore di Radiologia.
Nel Distretto di Siracusa il potenziamento delle ore di specialistica ambulatoriale riguarda il comune di Sortino dove sono state assegnate 2 ore settimanali di Dermatologia, il PTA di Siracusa con ulteriori 6 ore settimanali di Ortopedia, 16 ore di Otorinolaringoiatria, 10 ore di Neurologia, 30 ore di Radiologia.
Al fine di potenziare l’assistenza specialistica in Endocrinologia nei comuni della zona montana sono state assegnate 10 ore settimanali di endocrinologia rispettivamente a Buccheri, Buscemi, Cassaro, Ferla e Canicattini Bagni. Sempre nella zona montana sono state assegnate, inoltre, 2 ore settimanali di Neurologia a Canicattini Bagni e 2 ore di Neurologia al PTA di Palazzolo.
Il direttore generale dell’Asp conferma poi che sono in corso di pubblicazione ulteriori ore di specialistica ambulatoriale relative al terzo trimestre 2022 che consentiranno una ulteriore presenza di assistenza specialistica in tutto il territorio provinciale.




Furto di fari a led e pannelli solari : due arresti ed una denuncia

Un furto singolare quello scoperto dagli agenti del commissariato di Avola e che ha condotto all’arresto di due persone, due uomini di 41 e 38 anni e alla denuncia di un  giovane di 25.

I poliziotti hanno intercettato l’auto a borde della quale viaggiavano. L’hanno perquisita, rinvenedo 4 fari a Led, alimentati da pannelli solari rubati poco prima in un’abitazione privata di contrada Oscirò.
Dopo aver ricostruito l’accaduto, il quarantunenne e il venticinquenne sono stati tratti in arresto, mentre il trentottenne è stato denunciato per il reato di furto in abitazione.




Hashish in auto, giovani bloccati dalla Squadra Mobile

In auto con hashish. Due giovani sono stati bloccati dalla polizia, nel dettaglio dagli agenti della Squadra Mobile, durante un servizio finalizzato al contrasto dello spaccio e del consumo di stupefacenti.

Immediata la sensazione dei poliziotti che i due giovani avessero qualcosa da nascondere. Il nervosismo che mostravano, infatti, lasciava pochi spazi ai dubbi.

Perquisita l’auto a bordo della quale viaggiavano, gli agenti hanno rinvenuto alcune dosi di hashish, riconducibili ad un intento di consumo personale.

Al conducente è stata ritirata la patente. Entrambi sono stati segnalati all’Autorità in quanto assuntori.




Incendio deposito rifiuti, nuove analisi: naftalene in atmosfera. Attesa per il valore diossina

Arpa Sicilia ha inoltrato quest’oggi ai Comuni di Siracusa, Melilli, Priolo ed Augusta una breve comunicazione con i risultati degli esami di laboratorio eseguiti sui campioni prelevati con canister, durante il rovinoso incendio della settimana scorse nell’impianto rifiuti Ecomac. Sono stati utilizzati quattro canister, attivati in altrettanti punti “strategici” mentre nel cielo da Augusta a Siracusa si stagliava l’impressionante nube nera. E’ stato utilizzato anche un quinto canister, quello della Protezione Civile di Priolo. Nella comunicazione di Arpa si fa riferimento ai dati “relativi all’attività svolta presso la Darsena prospiciente la Capitaneria di
Porto di Augusta, in data 25/08/2022”. Non senza qualche sorpresa, considerando il volume di materiale plastico in fiamme, ancora nessun valore relativo a diossine. “Non si evidenziano valori di concentrazione di inquinanti singolarmente rilevanti ed univocamente correlabili all’evento. Unico inquinante potenzialmente correlabile con l’evento e con la presenza di ‘fenomeni di fumosità grigiastra’ visibili in lontananza, nei luoghi dell’incendio, è rappresentato dal naftalene, presente in concentrazione pari a 25,5 µg/Nm3”.
Non stupisce, allora, che l’assessore all’ambiente del Comune di Siracusa, Giuseppe Raimondo, parli di dati “incompleti” e che “forniscono un quadro parziale della situazione”. Non una critica diretta, ma certo una richiesta di uno sforzo maggiore rivolta all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente: “Ringraziamo Arpa per la solerzia e la professionalità con cui ha monitorato l’evento, ma non è abbastanza”. Raimondo
“Non siamo ancora in grado di esprimere un nostro parere cosa si è sprigionato nell’aria dopo il rogo alla Ecomac. I dati finora in nostro possesso sono incompleti e forniscono un quadro parziale della situazione. Ringraziamo Arpa per la solerzia e la professionalità con cui ha monitorato l’evento, ma non è abbastanza”. Per chiarire prima che possa nascere un caso, i tempi per la caratterizzazione della diossina in laboratorio sono piuttosto lunghi, circa una settimana. Quindi ancora qualche giorno e si dovrebbe anche conoscere questo fondamentale parametro. “Leggendo i rapporti di prova forniti dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ritengo opportuno attendere l’esito delle analisi delle sostanze come le diossine, furani e PCB, elementi che scaturiscono dalla combustione della plastica. Qualora i dati del monitoraggio ambientale dovessero manifestare incrementi significativi – dice Raimondo – auspichiamo che l’Azienda Sanitaria Locale faccia un report con gli eventuali effetti sulla salute umana”.




Le bollette fanno paura: caro energia, indagine Cna Siracusa. “Costi raddoppiati per le imprese”

Tema di stringente attualità, il caro bollette spaventa famiglie ed aziende. Cna Siracusa ha condotto una indagine sull’aumento dei costi energetici, con particolare riferimento a quelli delle forniture elettriche. Circa 150 imprese associate sono state “utilizzate” come campione per monitorare l’andamento.
Si tratta di aziende della ristorazione e pubblici esercizi, imprese di produzione e servizi, piccoli commercianti e strutture più energivore, manifatturiere e di servizi. In termini complessivi, il 45% degli intervistati registra nel 2022 un aumento pari al doppio rispetto al 2021. Il 50% addirittura dichiara un aumento del triplo delle utenze energetiche. Solo il 5% del campione dichiara un aumento non sostanziale.
A denunciare il maggiore aumento sono ristoranti, bar, aziende alimentari come panifici e simili oltre alle imprese di produzione in genere. I servizi alla persona, gli uffici e i piccoli esercizi di commercio si attestano su valori doppi delle utenze che comunque rimangono insostenibili per il conto economico delle piccole imprese.
Allo stesso campione è stato poi chiesto se ha sviluppato nell’ultimo quinquennio investimenti in energie rinnovabili, per differenziare l’approvvigionamento energetico. Solo il 28% ha risposto positivamente e in molti casi si lamentano difficoltà burocratiche come motivazione per non aver investito.
Tra le imprese che non hanno svoltato verso le rinnovabili, il 70% dichiara di volerlo comunque fare: fotovoltaico per il 70%, il 20% per il solare termico.
“Si tratta di dati devastanti – afferma Rosanna Magnano, presidente Cna Siracusa – ed è urgentissimo prendere provvedimenti a salvaguardia dell’economia reale. Non possiamo sostenere un dibattito sterile in campagna elettorale ed è necessario che non si aspetti il nuovo esecutivo per tamponare una situazione pericolosissima. Servono azioni che partendo da subito proseguano con il prossimo governo.”
Cna Siracusa chiede un tetto al prezzo del gas. “Sarebbe auspicabile una decisione a livello europeo ma la gravità della situazione impone interventi rapidi ed efficaci e quindi, anche l’introduzione di un massimale al prezzo del gas su base nazionale”. Non guasterebbe poi un segnale sulle rinnovabili “per favorire la realizzazione di piccoli impianti è necessario estendere gli incentivi anche alle Pmi, prevedendo un credito d’imposta del 50% dell’investimento iniziale almeno per un triennio”.




Contrada Tivoli e le altre: servizi, pulizia e discariche. Civico4: “Sono aree invisibili?”

Contrada Tivoli è “invisibile agli occhi dell’amministrazione comunale”. E’ Civico4 ad alzare ancora una volta la voce, dal fronte dell’opposizione. La contrada periferica, fuori dal perimetro urbano di Siracusa, viene assunta a paradigma delle condizioni delle cosiddette “case sparse”.
“In queste aree – dice Michele Mangiafico – non risulteranno mai sufficienti i sorrisi d’ammiccamento, serve piuttosto una grande opera di integrazione territoriale, a cominciare dai servizi scippati. Ci riferiamo, ad esempio, al servizio di trasporto scolastico di cui contrada Tivoli beneficiava fino al precedente quinquennio amministrativo. Ma non solo. Anche la semplice linea dell’Ast, che un tempo esisteva e serviva questa contrada, non fa più parte delle linee del trasporto urbano, in barba ai proclami sui nuovi mezzi propagandati dall’amministrazione di Palazzo Vermexio”.
Civico4 si sofferma soprattutto sul problema della pulizia dei canali di deflusso delle acque meteoriche. “La zona in questione, peraltro, è stata anche tra le più colpite dagli eventi alluvionali del medicane dello scorso autunno e, quindi, una delle aree più a rischio con l’approssimarsi della stagione delle piogge”.
Mangiafico cita la determina dirigenziale 3084 dello scorso 11 agosto, relativa a pulizie di canali di raccolta delle acque: “non ha riguardato contrada Tivoli, dove sono urgenti interventi già in questi giorni, in cui sono riprese in maniera preoccupante le precipitazioni atmosferiche”. Un problema aggravato dalle discariche abusive di rifiuti. “Allarmante soprattutto la situazione su strada Benalì, dove uno striscione mostra l’indignazione di una città insofferente e desiderosa di decoro e di pulizia”.




Case vacanza a Brucoli, insorgono gli ambientalisti: “progetto di cementificazione”

Insorgono gli ambientalisti contro la realizzazione di un insediamento turistico nel territorio di Augusta. La giunta comunale, lo scorso 25 agosto, ha deliberato il via libera alla realizzazione, approvando lo schema di convenzione urbanistica per il rilascio del permesso a costruire. Interessata un’area di circa un ettaro (10.000 metri quadri) in contrada Bongiovanni, nella frazione di Brucoli. Il progetto prevede, secondo quanto si apprende, la realizzazione di ben 3.136 metri cubi con sei unità immobiliari, divise tra strutture commerciali e ricettive (case vacanza) con annesso parcheggio.
Il comitato Salvare Augusta non ci sta. “L’intervento edilizio ricade in una zona di paesaggio agrario che il Prg Calandra vincola alla realizzazione di attrezzature pubbliche per la residenza, escludendo tuttavia l’edificabilità per buona parte di essa. In quest’area è inoltre vietato ogni intervento di trasformazione e movimentazione terra, trattandosi di una porzione di territorio che il piano paesaggistico assoggetta a vincolo di tutela 2 e dichiarata di notevole interesse pubblico dalla Regione siciliana già nel 2008”.
Per il comitato ambientalista, si tratterebbe di “ennesimo attacco alle zone F” con l’amministrazione comunale rea di aver ignorato “la richiesta di moratoria che era stata formulata nel mese di maggio dai cittadini e dalle associazioni del coordinamento civico Salvare Augusta, con la quale si chiedeva di sospendere il rilascio di nuovi permessi alla realizzazione di interventi edilizi nelle zone di interesse comune, nell’attesa del Piano Urbanistico Generale (PUG)”.
Gli ambientalisti attaccano l’amministrazione e parlano di “progetti di cementificazione del territorio per fini speculativi privati” che “erodono le ultime zone di interesse generale e di valore paesaggistico, archeologico e ambientale sopravvissute alla scriteriata espansione urbanistica degli ultimi 50 anni”.
Salvare Augusta chiede pertanto la revoca della deliberazione, in attesa di ulteriori iniziative e azioni legali “per scongiurare l’aggravarsi di un irreversibile consumo di suolo a danno del paesaggio, dell’ambiente e della qualità di vita dei cittadini”.




Piazza Euripide: stele per il ricordo della Lacrimazione e delle parole di papa Francesco

E’ stata “svelata” questa mattina in piazza Euripide, a Siracusa, la stele commemorativa della Lacrimazione della Madonna. Nella riqualificata area, sono stati il sindaco Francesco Italia, l’arcivescovo, Francesco Lomanto, e il rettore del santuario della Madonna delle Lacrime, padre Aurelio Russo, a scoprire l’opera con cui si completa il rifacimento della piazza della Borgata.
​Nella nuova lapide, viene riprodotto fedelmente il contenuto di quella originaria, che rimarrà custodita al Santuario e viene anche rinnovato il ringraziamento alla Madonna e l’affidamento di Siracusa alla sua “protezione materna”.
Questo il testo integrale: “In questa piazza per quindici anni, dal 19 settembre 1953 al 29 agosto 1969, la Madonna delle Lacrime, accogliendo le suppliche di moltitudini oranti ha dispensato segnalatissime grazie , richiamo materno a conversione e santità di vita, pegno soavissimo d’amore del suo cuore immacolato e addolorato per Siracusa, per l’Italia, per il mondo”.

Oltre alla stele, scoperta una targa in marmo nella quale sono state riprodotte le parole dedicate da papa Francesco alla città, in occasione del primo incontro con una delegazione dell’amministrazione comunale in piazza San Pietro. Queste le parole del pontefice: “Siracusa, la città della Madonna che piange e di Santa Lucia che protegge gli occhi. Anche i miei”. Lo disse nell’ottobre del 2019.
La stele originaria era stata collocata il 29 agosto del 1971 ed era stata rimossa prima dell’inizio dei lavori.
Piazza Euripide, dal 19 settembre del ’53 al 29 agosto del ’68, fu luogo di pellegrinaggio per i fedeli che volevano pregare davanti al quadro del miracolo.