Imprese, accordo Regione-Simest per internazionalizzazione. Tamajo “Aiutiamo le aziende a crescere”

(cs) Promuovere la presenza delle aziende siciliane sui mercati esteri attraverso la selezione e il monitoraggio di progetti meritevoli. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa tra assessorato alle Attività produttive della Regione Siciliana e Simest, la società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti che sostiene l’internazionalizzazione delle imprese italiane, che sarà firmato domani, martedì 12 marzo, alle 11 nella Sala Rossa di Palazzo dei Normanni.
“Il tema dell’internazionalizzazione delle aziende siciliane, attraverso studio e analisi – ha affermato l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo – è un argomento al centro dell’agenda dell’assessorato. Ho fin da subito accolto con piacere la possibilità di un accordo con la Simest, società strategica per lo sviluppo dell’export. I prodotti siciliani rappresentano segmenti importanti che crescono e che piacciono ai mercati esteri. Domani, alla presenza dell’amministratore delegato di Simest, Regina Corradini D’Arienzo, stipuleremo questa intesa che rappresenta un punto di partenza di una rinnovata politica di rapporti tra istituzioni regionali e nazionali che, siamo certi, sarà di grande aiuto per le aziende della nostra Isola”.
“L’accordo con Simest – aggiunge Tommaso Di Matteo, responsabile di Sprint Sicilia, Sportello per l’internazionalizzazione delle imprese siciliane – si inquadra nel lavoro di rafforzamento dei rapporti che stiamo portando avanti per incentivare l’utilizzo degli strumenti nazionali che possono favorire la presenza delle nostre realtà produttive nel mondo”.




Isole minori, Schifani e Tamajo “Elaborare iniziative per il territorio”

Un incontro tra l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo, il sindaco di Pantelleria Fabrizio D’Ancona, il commissario dell’Irsap Marcello Gualdani e il direttore nazionale di Agripesca Toni Scilla, con l’obiettivo di rilanciare con proposte concrete l’economia delle isole minori siciliane.
“Il mio governo – afferma il presidente della Regione, Renato Schifani – continua ad avere una grande attenzione alle necessità delle isole minori. L’obiettivo è quello di puntare a una maggiore crescita sociale ed economica di queste aree la cui condizione di insularità è al contempo un disagio da mitigare e una risorsa da valorizzare”.
Durante l’incontro, l’assessore Tamajo ha lanciato la proposta di “creare un tavolo tecnico con gli amministratori di tutte le isole minori, con compiti consultivi e propositivi per elaborare iniziative concrete per queste realtà. Le imprese sono fondamentali per lo sviluppo di una comunità e di un territorio e lo sono anche nelle isole minori, aree che non possono trovarsi in condizione di subalternità rispetto al resto del territorio regionale e nazionale. Il rischio del loro spopolamento è forte e come quello della perdita di preziose professionalità e per questo non possiamo continuare a guardare senza agire. La costituzione di un tavolo su questo tema permetterà di recepire istanze ed elaborare soluzioni”.




Migrazioni, Albano incontra delegazione da Europa, Medio Oriente e Nord Africa: “Importante fare rete”

“Si è trattato di un momento costruttivo di confronto e di scambio di conoscenze su come i processi migratori modellino le opportunità, gli atteggiamenti e i comportamenti degli individui, delle comunità e del governo in Italia e nell’Unione Europea. Siamo stati lieti di accogliere in Sicilia una folta delegazione di funzionari ed esperti di paesi stranieri perché attraverso la cooperazione possiamo mettere in atto le azioni politiche più adatte per affrontare le questioni legate alla migrazione. È importante fare rete, partendo da obiettivi comuni. La progettazione partecipata non è solo un buon metodo di lavoro, ma è anche quello che ci chiede l’Unione Europea nella fase di programmazione dei fondi comunitari”. Sono le parole dell’Assessore regionale alla Famiglia e alle politiche sociali, Nuccia Albano, dopo l’incontro, che si è tenuto in via Trinacria, con una delegazione del “Migration Policy Group” della Fondazione Friedrich Naumann per la Libertà, composta da 25 esperti e responsabili politici provenienti da Europa, Medio Oriente e Nord Africa. Alla riunione ha partecipato il dirigente regionale del dipartimento della famiglia e politiche sociali Letizia Di Liberti.
All’incontro hanno partecipato tra gli altri Evelin Hornyák, consulente politico senior del Parlamento europeo; Tomas Vytautas Raskevičius, membro del Parlamento della Repubblica di Lituania; Oriol Simó, assistente del capo unità, direzione generale Migrazione e affari interni (Dg home); Roger Albinyana, direttore generale dell’Istituto europeo del Mediterraneo (IEMed); Mamadou Lamine Ba, ex ministro dell’Ambiente, successivamente dell’Igiene, e infine della Pianificazione, dello Sviluppo e della Cooperazione internazionale del Senegal.




Infrastrutture, intesa Assessorato-Unioncamere. Aricò “Rilanciare la competitività delle imprese”

Un protocollo d’intesa firmato oggi dall’assessore Alessandro Aricò e Giuseppe Pace, presidente di Unioncamere Sicilia, che prevede un tavolo tecnico permanente tra assessorato regionale delle Infrastrutture e della mobilità e imprese siciliane, per avviare iniziative che diano maggiore competitività al tessuto produttivo dell’Isola.
“Uno strumento importante – dichiara l’assessore Aricò – che consentirà alle aziende di essere protagoniste dello sviluppo infrastrutturale della Regione, consentendo allo stesso tempo l’aggiornamento dei dati attraverso il quale l’azione dell’amministrazione potrà essere più veloce ed efficace. Le imprese siciliane sono un valore aggiunto che, attraverso le azioni condotte in sinergia con Unioncamere Sicilia, potranno trarre spunti importanti per il rilancio e lo sviluppo delle infrastrutture”.
“Unioncamere Sicilia – sottolinea Pace – ha realizzato un’indagine sulle carenze infrastrutturali dell’Isola e, in particolare, di quelle che sono percepite come un freno alle attività quotidiane delle imprese e dei loro piani di sviluppo. Nello studio abbiamo raccolto anche le indicazioni sulle opere sulle quali intervenire in maniera prioritaria. Abbiamo messo questi risultati a disposizione dell’assessore Aricò che li ha recepiti nell’ambito del protocollo d’intesa. Il lavoro del tavolo tecnico partirà dall’aggiornamento dei dati ed è nostro impegno primario, in qualità di “casa” di tutte le imprese siciliane, contribuire affinché le prossime programmazioni tengano conto delle esigenze espresse dagli imprenditori”.
Tra le azioni principali declinate nel protocollo d’intesa una rilevazione continua dei dati territoriali sul piano di fattibilità dei vari “nodi logistici” distribuiti sul territorio regionale; la promozione della mobilità sostenibile attraverso l’alimentazione alternativa, come ad esempio elettrico e idrogeno, e il trasferimento dal trasporto gommato a quello su rotaia; l’utilizzo di droni; una cabina di regia per l’aggiornamento dei dati condivisi.




Festa 8 marzo, le donne entrano gratis nei luoghi di cultura siciliani. Scarpinato “Gesto di rispetto”

«Questa iniziativa rappresenta un gesto simbolico per esprimere il nostro profondo rispetto e la gratitudine verso tutte le donne, il cui valore va ovviamente oltre il singolo giorno del 8 marzo. Un’occasione in più per riconoscere e celebrare il loro impegno e la loro forza”, sono le parole dell’assessore ai Beni culturali, Francesco Paaolo Scarpinato. Anche quest’anno l’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana aderisce all’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura per celebrare l’8 marzo, Giornata internazionale della donna. In questa occasione, i musei, i parchi archeologici e i luoghi della cultura della Regione accoglieranno gratuitamente tutte le donne, offrendo un’occasione per esplorare e valorizzare il ricco patrimonio culturale di cui dispone l’Isola.




Sequestrati 900kg di prodotti ortofrutticoli e sanzioni per 5mila euro. Controlli Noras a Pozzallo

Sequestrati 900 kg di prodotti ortofrutticoli e sanzioni per 5mila euro. Controlli del Noras a Pozzallo

“Ringrazio il personale del Noras del Corpo forestale – dice l’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino – per l’impegno continuo che mette nei controlli sulla qualità dei prodotti che arrivano dall’estero. Il governo Schifani mette al primo posto la salute dei consumatori ed è in prima linea per tutelare agricoltori e produttori dell’Isola”, sono le parole dell’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino, in merito ai nuovi controlli del Corpo forestale della Regione Siciliana sul grano estero in arrivo nei mercati dell’Isola.
Il Nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia (Noras) è intervenuto al porto di Pozzallo, nel Ragusano, su un carico da tremila tonnellate di una nave proveniente da Port-La Nouvelle, in Francia. I campioni di grano sono stati consegnati all’Istituto zooprofilattico della Sicilia per le verifiche sulla sicurezza alimentare.
Il Noras, a seguire, ha eseguito controlli anche nel Maas – Mercati Agro Alimentari Sicilia, a Catania, effettuando un sequestro di quasi 900 chilogrammi di prodotti ortofrutticoli ed elevando sanzioni per 4.800 euro.
“Il nostro obiettivo – dichiara l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Elena Pagana – è garantire a tutti i siciliani tracciabilità dei prodotti e standard elevatissimi di controlli e di qualità. Un’attività che svolgiamo senza soluzione di continuità e che vede la Regione impegnata per garantire la sicurezza degli alimenti e accrescere la fiducia dei cittadini”.




Artigianato: Cna Sicilia, mancanza di una legge quadro, ritardi e differenze interpretative delle norme

(cs) Mancanza di una legge quadro sull’artigianato, ritardi nei tempi di recepimento delle norme nazionali, differenze interpretative delle norme di settore tra istituzioni o enti territoriali della stessa Regione. Sono questi i punti salienti che emergono dall’Osservatorio sulla burocrazia, giunto alla sua quinta edizione, presentato stamani dalla Cna Sicilia a Palermo, presso la Sala Piersanti Mattarella di Palazzo dei Normanni.
“Serve una legge quadro – spiegano Piero Giglione e Nello Battiato, rispettivamente segretario e presidente della Cna Sicilia – sull’artigianato che faccia ordine sulla giungla di norme dentro la quale oggi le imprese artigiane sono costrette a districarsi. Chiediamo inoltre alla Regione Siciliana tempi più rapidi per il recepimento, sul piano della formazione professionale, delle norme di settore esitate dalla Conferenza Stato-Regioni. Le imprese siciliane non possono attendere anni”.
“E’ necessario – dichiara Francesco Cuccia, della Cna Sicilia – che le norme siano applicate allo stesso modo dagli enti territoriali in tutte le province. Basti pensare, ad esempio, che nel settore dell’autoriparazione il titolo formativo abilitante all’esercizio della professione viene riconosciuto da alcune Camere di commercio e da altre no”.
“Un capitolo a parte – dice Marco Capozi, responsabile del Dipartimento relazioni istituzionali e affari legislativi Cna nazionale – merita il tema della somministrazione dei prodotti delle aziende artigiane agroalimentari. Questa viene consentita nelle province di Agrigento, Ragusa e Siracusa, mentre negli altri capoluoghi di provincia è subordinata all’acquisizione di un’ulteriore licenza. Inoltre non si capisce per quale motivo la burocrazia abbia deciso che queste aziende non possano somministrare i propri prodotti con posate in acciaio e piatti in ceramica, ma soltanto usa e getta”.
“Anche sulla vendita di bevande alla spina – continua Capozi – c’è disomogeneità. Solo nelle province di Catania, Palermo e Ragusa le aziende agroalimentari artigiane possono venderle, previa acquisizione della licenza commerciale di esercizio di vicinato. Nelle altre province è assolutamente vietato. Così come è consentito alle aziende agroalimentari artigiane siciliane installare dei dehors nelle province di Caltanissetta, Messina, Ragusa e Siracusa, mentre nelle altre questa possibilità è subordinata all’acquisizione di licenze di natura commerciale”.
“Lo Statuto speciale – ha detto Giuseppe Verde, prof dell’Università di Palermo – non sempre ha rappresentato un’opportunità ma uno scudo difensivo per la Sicilia. E’ necessario che le norme nazionali e regionali siano armoniche. Su questo aspetto dò la mia disponibilità a trovare una soluzione”.




Intesa tra Regione ed Ente nazionale per il microcredito. Albano “Rafforzare opportunità occupazionali”

“Attraverso le azioni che deriveranno dal protocollo vogliamo favorire il sostegno occupazionale nei comparti ad alto potenziale competitivo e la messa in campo di incentivi mirati a riqualificazioni, ricollocazioni e assunzioni. Il governo Schifani sta mettendo in atto quanto possibile per sostenere e rafforzare le opportunità occupazionali mediante interventi di politica attiva del lavoro e anche l’accordo siglato oggi va in questa direzione”. Sono le parole dell’assessore regionale alla Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro, Nuccia Albano, sul protocollo d’intesa siglato questa mattina con Mario Baccini, presidente dell’Ente nazionale per il microcredito.
L’obiettivo è quello di rafforzare l’efficacia delle politiche attive per l’occupabilità attraverso l’implementazione di strumenti per l’impiego come la riqualificazione, la certificazione delle competenze, il reinserimento lavorativo e l’autoimpiego.
Il protocollo di intesa è parte di un progetto di supporto al dipartimento regionale del Lavoro che rientra nella riprogrammazione del “Piano straordinario per rafforzare l’occupabilità in Sicilia”, previsto nel quadro del Piano di azione e coesione (Pac) Sicilia 2007-2013 e mirato a fronteggiare l’emergenza occupazionale, con particolare riferimento a disoccupati adulti e lavoratori a rischio di espulsione dal mercato del lavoro. Le iniziative riguarderanno anche progetti di riqualificazione e ricollocazione di personale inserito in bacini di emergenza, in particolare Blutec, in eventuale sinergia con altri assessorati e con operazioni realizzate nel quadro degli altri strumenti previsti dalla politica di coesione o dal Pnrr, comprese le iniziative di cooperazione territoriale di interesse regionale.




Zes Unica, Schifani “Il mio governo al lavoro per far fruttare questa opportunità”

“Lo sportello unico digitale per le attività produttive nella Zes unica del Mezzogiorno può essere un’occasione imperdibile di rilancio dell’economia delle regioni del Sud. E la Sicilia è pronta a coglierla, facendo la propria parte per impiegare al meglio le risorse a disposizione”.  Sono le parole del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, sulla Zes Unica.
“La sburocratizzazione e la semplificazione delle procedure – ha aggiunto Schifani – possono spianare la strada per gli imprenditori che vogliano localizzare in una delle regioni del sud le loro imprese e creare così sviluppo e nuova occupazione. Il mio governo ha portato avanti una interlocuzione proficua con il ministro Fitto per far sì che la Sicilia possa sfruttare al meglio le opportunità che si apriranno da questo momento, con le sue specificità. Continueremo a lavorare al massimo delle nostre possibilità per creare infrastrutture e condizioni per favorire le nostre imprese e rendere il nostro territorio attrattivo per nuovi investimenti”.



Sanità, la giunta approva nuova intesa Regione-università su formazione e assistenza

(cs) Partecipazione degli atenei alla programmazione sanitaria regionale, cambiamenti negli assetti organizzativi per le aziende ospedaliere universitarie, differente sistema di finanziamento. Sono alcune delle novità contenute nel nuovo protocollo di intesa tra Regione Siciliana e università di Catania, Messina e Palermo per l’attività assistenziale e quella formativa che ha ricevuto oggi l’apprezzamento della giunta e verrà firmato successivamente.
“Questo schema – dice il presidente della Regione, Renato Schifani – è frutto del dialogo costante portato avanti dal governo con tutti i soggetti che fanno parte del sistema sanità in Sicilia. La nuova visione punta ad adeguare i servizi alle esigenze dei cittadini, attraverso una formazione in linea con l’evoluzione degli standard di qualità. Per il conseguimento di questi obiettivi il rapporto con le università è fondamentale”.
“Il nuovo protocollo – afferma l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo – deriva da un percorso di aggiornamento del precedente che ci è stato chiesto dalle università e rappresenta la base per un rilancio delle azioni di formazione dei medici, presenti e futuri, e di tutto il personale sanitario. Un nuovo modello nel quale Regione e atenei collaborano sia per il miglioramento delle attività didattiche e di ricerca sia di quelle assistenziali, considerandole inscindibili. Una cooperazione che si concretizzerà anche attraverso lo scambio di informazioni su reciproche aree di competenza. Non è un caso che l’accordo (che avrà la durata di 3 anni) fissi il principio della partecipazione delle università alla programmazione sanitaria regionale”.
L’intesa, tra l’altro, individua le strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate nelle quali svolgere le attività cliniche e di formazione, necessarie per garantire le funzioni delle aziende ospedaliere universitarie come sede di corsi di laurea e specializzazione.
Semplificate le procedure di nomina dei direttori generali delle aziende ospedaliere universitarie: saranno scelti da una terna che il rettore proporrà alla Regione e i requisiti dovranno essere quelli previsti dalla normativa per le analoghe figure delle altre aziende sanitarie regionali.
Il protocollo introduce anche un nuovo assetto organizzativo, a partire dall’introduzione dei “Dai”, dipartimenti ad attività integrata, come modello esclusivo di gestione dell’azienda ospedaliera universitaria e che potranno anche avere carattere interaziendale. L’organizzazione dipartimentale dovrà avere dimensioni in grado di favorire consistenti economie e adeguate risposte assistenziali, formative e di ricerca. I Dai potranno essere organizzati per aree funzionali; per gruppo di patologie, organi o apparati, intensità di cura; per particolari finalità assistenziali, didattico-funzionali e di ricerca.
La dotazione complessiva dei posti letto delle aziende ospedaliere universitarie è determinata dalla Regione, d’intesa con i rettori, in fase di rimodulazione della rete ospedaliera.
Per l’individuazione delle strutture assistenziali complesse (che rappresentano le articolazioni dei dipartimenti) l’amministrazione terrà conto di parametri come il numero di docenti, studenti, assistenti e della disponibilità di laboratori. Semplificata anche in questo caso la nomina dei responsabili.
Cambia il sistema di finanziamento: le aziende ospedaliere universitarie saranno classificate nella fascia dei presìdi a più elevata complessità e di conseguenza sarà applicata una tariffazione equivalente. Inoltre, è prevista un’ulteriore integrazione del 6 per cento in funzione di peculiari attività di formazione e ricerca.
Infine, la formazione degli specializzandi e del personale sanitario sarà definito sulla base delle esigenze rilevate dalla Regione.