Incendi 2023, via libera al decreto per i ristori: “Vicini alle famiglie, fino a 50mila euro per le prime case”

(cs) L’assessorato regionale dell’Economia ha pubblicato il decreto che disciplina l’accesso ai contributi straordinari della Regione Siciliana per i danni dovuti all’emergenza incendi dell’estate 2023. Il provvedimento fa seguito allo stanziamento da 2,9 milioni di euro previsto nella legge di stabilità approvata a gennaio ed è rivolto a quei cittadini che hanno subito danni al proprio patrimonio, immobiliare e mobiliare, a causa dell’eccezionale ondata di calore dello scorso anno. Sarà l’Irfis a emanare, entro i prossimi giorni, un apposito avviso con i termini e le modalità per la presentazione delle istanze di contributo.
“Con questo provvedimento – dice il presidente della Regione Renato Schifani – il mio governo manifesta vicinanza concreta a tutti quei cittadini che hanno subito danni durante quei terribili giorni della scorsa estate. Non potremo mai dimenticare le ferite inferte alla nostra Isola dalla furia criminale dei piromani, le vittime e il dolore di chi ha visto andare in fumo la propria casa. E proprio a loro, con questi contributi, vogliamo ricordare che non sono soli, che il governo regionale è al servizio dei siciliani, soprattutto, nei momenti di difficoltà”.
“Manteniamo l’impegno – dichiara l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone – a dare il giusto segnale di vicinanza alle famiglie colpite dall’ondata di incendi che causò gravissimi disagi all’intera Isola. Dopo aver stanziato le necessarie somme, daremo seguito all’erogazione di un aiuto che potrà arrivare fino a 50 mila euro nel caso di danni alla prima casa. Anche le eventuali abitazioni diverse dalla prima casa potranno comunque beneficiare di ristori. La Regione è al fianco dei cittadini”.




“Il ruolo e la funzione dell’organo di revisione degli enti locali”, i commercialisti siciliani all’Ars

Una buona presenza di commercialisti proveniente da tutta la Sicilia alla tavola rotonda avvenuta l’8 aprile 2024 presso il Palazzo Reale dell’Ars, sala Matterella e Pio La
Torre, promossa dalla Conferenza degli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della Sicilia e ANCREL coordinamento della Regione Siciliana.
Presenti il Presidente della Conferenza ODCEC Sicilia, Gaetano Ambrogio e il Presidente nazionale ANCREL, Marco Castellani, che hanno portato i saluti istituzionali.
La tavola rotonda ha visto partecipare i deputati Regionali On. Letterio Dario Daidone, On. Bernardette Grasso, On. Giusi Savarino, On. Martina Ardizzone, On. Mario Giambona. Hanno partecipato, anche, il magistrato presso la Corte dei Conti Dott. Giuseppe Vella, la coordinatrice ANCREL Tiziana Vinci, il Presidente ASAEL Matteo Cocchiara. Coordinatore e moderatore dell’incontro è stato il Consigliere ODCEC di Palermo Angelo Salemi.
Il tema dell’incontro ha riguardato “Il ruolo e la funzione dell’organo di revisione degli enti locali: il valore dell’indipendenza”. Nel corso della tavola rotonda è stato necessario ribadire il ruolo sempre più strategico e centrale che assume il commercialista all’interno delle istituzioni pubbliche. Sono state vagliate e condivise diverse proposte di modifica del quadro normativo attuale, fermi restando i capisaldi di indipendenza, professionalità e autorevolezza dei revisori presso gli Enti che devono essere considerati imprescindibili.
La Conferenza degli Ordini della Sicilia e ANCREL hanno condiviso con gli Onorevoli regionali e gli altri intervenuti proposte concrete su cui poter lavorare con l’istituzione di un tavolo tecnico.




Beni culturali, avviata campagna di prevenzione incendi nei luoghi della cultura

Avvio della campagna di prevenzione e salvaguardia dagli incendi nei luoghi della cultura. E’ quanto ha predisposto l’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana, in vista della stagione estiva.
L’assessore Francesco Paolo Scarpinato ha dato mandato al dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali, a tutti i soprintendenti e ai direttori dei parchi archeologici, dei musei, delle gallerie, dei centri e delle biblioteche regionali, di mettere in atto tutti gli interventi necessari a garantire la sicurezza dei siti soggetti a rischio incendio.
“Considerando gli eventi critici dello scorso anno, caratterizzati da temperature elevate e incendi devastanti, stiamo avviando una serie di misure preventive per garantire l’integrità del nostro patrimonio storico e artistico. – dichiara Scarpinato – La tutela dei beni culturali deve essere una priorità fondamentale per tutti, per questo confidiamo anche nell’impegno e nella sensibilità di ogni singolo individuo”.




Antincendio, operai forestali assegnati esclusivamente al contrasto dei roghi

“Con questo provvedimento – dichiara l’assessore regionale al Lavoro Nuccia Albano – consolidiamo il contingente per il contrasto dei roghi e, allo stesso tempo, facciamo in modo che gli operai abbiano un solo datore di lavoro, ovvero il Corpo Forestale, dando così continuità alla loro opera. Si attuano, così, le norme sul rafforzamento delle misure antincendio per evitare, come già accaduto in passato, che nel periodo estivo, nel quale si registrano più incendi, il numero degli operai forestali sia esiguo e non riesca a sopperire alle centinaia di richieste di intervento che arrivano da tutta la Sicilia. Dobbiamo mettere in campo tutte le misure possibili per difendere e conservare il patrimonio boschivo e tutelare le aree protette della nostra regione, salvaguardando l’incolumità pubblica”, sono le parole dell’assessore regionale al Lavoro Nuccia Albano. Gli operai forestali, con garanzia occupazionale di 151 giornate lavorative, saranno assegnati esclusivamente alle attività antincendio del Corpo forestale. È quanto prevede una circolare del dipartimento regionale del Lavoro in seguito a un accordo con lo stesso Comando, il dipartimento dello Sviluppo rurale e le organizzazioni sindacali.
All’assegnazione degli operai provvederanno i Centri per l’impiego siciliani in base alle richieste presentate dal Corpo forestale e dal dipartimento dello Sviluppo rurale entro il 12 aprile, in modo da permettere la selezione entro il 17 dello stesso mese.




Infrastrutture ferroviarie, Regione e Webuild: “In Sicilia investimenti strategici per rivoluzionare i trasporti”

Sono 7.000 i posti di lavoro stimati necessari nel complesso per realizzare i grandi progetti che Webuild ha in corso in Sicilia, con 1.700 persone già oggi impegnate nei cantieri, tra diretti e terzi. Obiettivo del gruppo, all’opera sugli otto progetti affidati da Rfi e Anas, gruppo Fs, è contribuire a rivoluzionare la mobilità sostenibile dell’Isola nei prossimi anni, in particolare sulla direttrice Palermo-Catania-Messina, creando in parallelo sviluppo e lavoro specializzato, con una formazione professionale specifica realizzata in collaborazione con la Regione Siciliana.
Sono i dati emersi questa mattina nell’incontro con la stampa a Palazzo d’Orléans, alla presenza del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, dell’amministratore delegato di Webuild Pietro Salini e del presidente di Rfi Dario Lo Bosco, per fare il punto sullo stato di avanzamento dei cantieri aperti nell’Isola e sulle attività formative messe in campo. Presente anche il presidente del Consorzio Eurolink, Gianni De Gennaro.
“Il rapporto della Regione Siciliana con il gruppo Webuild – dichiara il presidente della Regione, Schifani – è stato consolidato alcuni mesi fa con un protocollo d’intesa che assicura collaborazione reciproca, per curare la formazione dei giovani da immettere nel mondo del lavoro. Webuild sta realizzando interventi di importanza significativa, con investimenti attorno ai 12 miliardi di euro. Siamo convinti che saranno rispettati tutti i tempi previsti, che sono legati a un cronoprogramma di spesa dei fondi Pnrr. Quest’opera fa parte di un disegno strategico senza precedenti voluto dal governo nazionale e dal governo regionale. Stiamo vivendo una primavera che ci consentirà di accedere a un’estate di migliore fruibilità dei trasporti. Stiamo lavorando per inserire nell’accordo di programma del Fsc alcune infrastrutture che completino la rete viaria del nostro territorio, dando priorità ad alcune strade provinciali abbandonate negli ultimi anni dopo l’abolizione delle Province, affinché diventino capillari delle grandi arterie infrastrutturali».
“Il piano di investimenti che la Sicilia sta oggi vivendo è gigantesco e nessun’altra regione sta sperimentando un piano di questa portata – sottolinea Pietro Salini, amministratore delegato Webuild – Il gruppo è all’opera su gran parte dei progetti in corso, dai lotti della direttrice ad alta capacità Palermo-Catania-Messina all’autostrada Ragusa-Catania, e ci siamo attivati con programmi di formazione per assumere i tecnici di cui abbiamo bisogno in questa regione, come quelli che saranno in grado di guidare le grandi TBM che scavano le gallerie, grazie ai simulatori appositamente costruiti per il nostro centro di addestramento vicino Catania. Oltre alle iniziative di formazione, portiamo innovazione nella regione attraverso la fabbrica automatizzata per la costruzione dei conci per le gallerie siciliane a Belpasso, e con quella di Enna in prossima apertura. Vogliamo che la Sicilia sia territorio non solo di lavoro ma di lavoro di qualità ed innovazione per trattenere qui i talenti che questa regione esprime”.
“Rete Ferroviaria Italiana sta adottando un sostanziale cambio di passo nell’ottimizzazione del sistema ferroviario in Sicilia – dice il presidente di Rfi, Lo Bosco – con 17,6 miliardi di investimenti già finanziati. Insieme al presidente Schifani, in sintonia con il ministro Salvini, stiamo monitorando l’avanzamento dei cantieri che procedono secondo cronoprogramma. Una rivoluzione per la mobilità dell’Isola che offrirà la possibilità di riorganizzare il trasporto ferroviario delle merci e una maggiore intermodalità lungo l’intera direttrice Palermo-Catania-Messina. Finalmente vedremo viaggiare i grandi carri per le merci anche qui, un nuovo modo di concepire il trasporto in previsione della cerniera strategica che sarà il Ponte sullo Stretto che garantirà di connettere la Sicilia ai grandi corridoi transnazionali. Abbiamo pensato con l’ad di gruppo Ferraris e l’ad di Rfi Strisciuglio di realizzare un cantiere digitale parlante alla stazione di Palermo per dare un’informazione puntuale ai cittadini”.




Rifiuti, individuate le aree per la costruzione dei termovalorizzatori

“Individuate le aree per la costruzione dei termovalorizzatori a Palermo e Catania”. Sono le parole del presidente della Regione, Renato Schifani. Un nuovo passo in avanti, quindi, per la realizzazione dei due termovalorizzatori in Sicilia.
Il risultato è stato raggiunto nel corso di due riunioni convocate dal presidente della Regione, Renato Schifani, con gli amministratori dei Comuni e i tecnici degli uffici regionali interessati.
Il primo incontro, nei giorni scorsi, tra il capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Salvatore Sammartano, con l’assessore alle Politiche ambientali del Comune di Palermo, Pietro Alongi, il capo di gabinetto del sindaco, Sergio Pollicita, il presidente della Rap, Giuseppe Todaro, che hanno dato la disponibilità di un’area presso il sito di Bellolampo.
Oggi a Palazzo d’Orleans, invece, il vertice presieduto dall’assessore all’Energia, Roberto Di Mauro, con il vice sindaco di Catania, Paolo La Greca, l’assessore comunale all’Ambiente, Salvo Tomarchio, il commissario dell’Irsap, Marcello Gualdani, il commissario liquidatore del Consorzio Asi di Catania, Filippo Rasà, il capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Salvatore Sammartano, e l’esperto del presidente della Regione, Giovanna Picone. L’area individuata, che si trova all’interno del Polo industriale ed è di proprietà dell’Esa, è stata ritenuta idonea da tutti i presenti.
“Erano due verifiche fondamentali e propedeutiche – sottolinea il presidente Schifani, commissario straordinario per localizzazione e realizzazione degli impianti – per procedere prima della fine dell’estate, una volta approvato definitivamente il Piano rifiuti, all’affidamento delle due analisi tecnico-economiche che saranno poste a base dell’appalto integrato per la progettazione esecutiva e la costruzione. Il clima di collaborazione e di sinergia emerso nei due incontri con i Comuni di Palermo e Catania dimostra che la Sicilia è pronta ad accogliere i due termovalorizzatori che potrebbero definitivamente risvegliare la Sicilia dal letargo dell’emergenza rifiuti, ma nel rispetto dell’ambiente tutto”.




Campagna di scavi nell’antica Abakainon: i rinvenimenti e la struttura urbana dell’antica città

Un viaggio nella storia alla scoperta dell’antica città di Abakainon, i cui resti si trovano nel territorio di Tripi, borgo sui primi rilievi dei Nebrodi nel Messinese. Verrà presentato domani, sabato 6 aprile, alle 9,30 nella sala convegni dell’hotel “Rosa dei Venti” nella frazione Campogrande del Comune di Tripi, il risultato delle campagne di scavo archeologico effettuate in contrada Piano dal 2019 al 2024, che hanno fornito importanti nuovi dati per la ricostruzione e la conoscenza dell’impianto urbano di Abakainon, centro siculo-greco, successivamente romanizzato, fra i più importanti del territorio.
All’incontro saranno presenti gli assessori regionali ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, e al Turismo, sport e spettacolo, Elvira Amata; il sindaco di Tripi, Michele Lemmo; la soprintendente ai Beni culturali di Messina, Mirella Vinci; Giuseppe Natoli, sotto la cui direzione sono state condotte le attività, e Giuseppe Giordano, prorettore vicario dell’Università di Messina.
Le indagini sono state effettuate grazie alla sinergia tra la Soprintendenza di Messina e l’amministrazione comunale. Anche le campagne di scavo hanno visto la piena collaborazione tra le due istituzioni, attraverso un finanziamento comune che ammonta complessivamente a circa 460 mila euro.
“Gli scavi condotti ad Abakainon – sottolinea l’assessore ai Beni culturali, Scarpinato – aprono una preziosa finestra sul passato e consentono di comprendere la storia e la struttura urbana dell’antica città, fornendo preziose informazioni sulla vita e sulle tradizioni dei suoi abitanti”.
Nel corso degli scavi sono stati rinvenuti: una stoà porticata di età ellenistico romana, realizzata da grosse mura a doppia cortina di blocchi squadrati, messi in opera a filari isodomi, che consente di identificare lo spazio con l’agorà/foro della città; una sepoltura ad inumazione relativa a un individuo adulto di sesso maschile, deposto in una fossa terragna; un pentanummo di Giustiniano I, forato e usato come ciondolo, rinvenuto in prossimità delle costole, che permette di datare la sepoltura fra la seconda metà del VI e il VII secolo d.C., quando l’area era già in disuso.




Cinque teatri greci siciliani dichiarati “monumento nazionale”: c’è il Teatro Greco di Siracusa

Il Teatro Greco di Siracusa è stato dichiarato “monumento nazionale”. L’importante riconoscimento è stato destinato ai teatri greci di Tindari, Segesta, Agira e Hippana, a Prizzi. “Sono orgoglioso e soddisfatto per l’inclusione tra i monumenti nazionali dei teatri greci di Tindari, Siracusa, Segesta, Agira e Hippana, a Prizzi, come previsto dal disegno di legge approvato dalla Camera. Questo riconoscimento non soltanto celebra la ricca storia e l’importanza culturale di queste istituzioni ma riflette l’importanza della Sicilia come monumento a cielo aperto. Queste designazioni contribuiranno a preservare e valorizzare il nostro straordinario patrimonio storico e artistico per le generazioni future”. Sono le parole dell’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, che commenta l’approvazione alla Camera dei deputati della proposta di legge che dichiara “monumento nazionale” 408 teatri italiani. Nell’elenco, anche 47 siti siciliani tra i quali figurano i cinque gestiti dall’assessorato. Il testo dovrà adesso essere approvato dal Senato.




Forestali, inserimento nelle graduatorie entro il prossimo 15 maggio

I lavoratori che prima del 31 dicembre 1990 hanno intrattenuto rapporti di lavoro a tempo determinato con l’amministrazione forestale regionale, anche con l’espletamento di un solo turno, e che non hanno mai presentato istanza nei modi e nei termini previsti dalla legge, potranno inoltrare una richiesta di nuovo inserimento nelle graduatorie entro il prossimo 15 maggio. Lo prevede una nota del dirigente generale del dipartimento Lavoro, Ettore Foti, in applicazione della legge regionale dello scorso 31 gennaio inerente le disposizioni in materia di rapporto di lavoro con l’amministrazione forestale.
L’attribuzione dei punteggi dovrà avvenire dopo l’acquisizione di valida certificazione rilasciata dall’amministrazione forestale per la verifica del numero di turni effettuati fino al 31 dicembre del 2015 e di estratto contributivo rilasciato dall’Inps per la verifica degli anni di iscrizione negli elenchi anagrafici. Eventuali istanze presentate successivamente a tale data potranno essere prese in considerazione in occasione dell’aggiornamento successivo fissato per il 15 novembre 2024.
“La circolare – dichiara l’assessore alla Famiglia, politiche sociali e lavoro, Nuccia Albano – è necessaria anche in considerazione del fatto che risulta pressoché impossibile censire esattamente i potenziali aventi titolo senza un impulso dei diretti interessati. I Centri per l’impiego procederanno, quindi, all’aggiornamento, nelle relative graduatorie distrettuali, dei punteggi dei singoli lavoratori che ne facciano richiesta, con inserimento prioritario in caso di vacanza di organico, in coda a ciascun contingente fino al successivo aggiornamento”.




Archeologia, copertura del teatro di Eraclea Minoa: ecco l’idea vincitrice

Una sorta di “tetto-giardino” per coprire i resti dell’antico teatro di Eraclea Minoa, nell’Agrigentino. È questo il fulcro del progetto che ha vinto il concorso di idee indetto dal Parco della Valle dei Templi con il coinvolgimento dell’Ordine degli architetti di Agrigento. L’obiettivo è quello di proteggere l’area dagli agenti atmosferici e dall’azione del tempo, ma anche non ostacolare la vista dell’antica cavea, valorizzandola attraverso percorsi accessibili a tutti.
La commissione valutatrice ha decretato vincitore lo studio Cellini di Padova, guidato dall’architetto romano Francesco Cellini.
Il progetto vincitore del concorso di idee prevede, inoltre, una sorta di “cavea verde” sopra le rovine concepita come una struttura completamente reversibile. Una sorta di tetto-giardino schermato dai raggi ultravioletti del sole con un sistema di copertura a travi di protezione in acciaio corten che permette di apprezzare le strutture del teatro ellenistico. Nella parte bassa sono disposte tre file di gradinate, per un totale di circa 200 posti per gli spettatori, che saranno ospitati su strutture temporanee amovibili. Previsti anche il riallestimento dell’Antiquarium, la sistemazione degli ingressi all’area archeologica e al parcheggio, gli spazi per gli uffici amministrativi e servizi al pubblico, un nuovo bookshop, un punto ristoro, l’illuminazione a led per la fruizione notturna.
“Dopo decenni di oblio abbiamo finalmente intrapreso il percorso di valorizzazione di uno dei siti più incantevoli, ma anche più fragili e compromessi della Sicilia – ha dichiarato l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – Abbiamo optato per un restauro che rispetti pienamente l’integrità del sito, ma, soprattutto, che protegga il teatro dagli effetti del tempo e dall’azione dell’uomo”.
“Il Parco Valle dei Templi sta lavorando da tempo a un progetto risolutivo che assicuri la conservazione e la fruizione del sito – ha detto il direttore Roberto Sciarratta – Tre anni fa, con fondi del parco, abbiamo anche eseguito interventi manutentivi di somma urgenza e realizzato uno studio propedeutico sui luoghi e sullo stato dei monumenti”
Da più di trent’anni la copertura, particolarmente invasiva, impedisce al pubblico il godimento dei resti archeologici, alterando i punti di vista da terra e da mare, dello straordinario contesto paesaggistico, che fa da cornice alla città antica. Oltre a produrre un pesante impatto visivo, la tensostruttura richiede interventi sempre più frequenti di manutenzione.