Acque reflue in agricoltura, la Sicilia si adegua all’Ue. “Soluzioni per arginare la siccità”

(cs) Riutilizzare le acque depurate in agricoltura, cosi come nell’industria, per usi civili e ambientali. Una scelta, nel segno dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale, che potrebbe costituire una soluzione concreta alla scarsità di risorse idriche che sta mettendo in ginocchio le campagne siciliane. E’ questo l’obiettivo del decreto dell’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità, guidato da Roberto Di Mauro, sul riutilizzo dell’acque reflue che, in linea con la più recente legislazione europea e con la legge regionale numero 4 del 22 marzo 2022, amplia e disciplina le possibilità di impiego di questa risorsa secondo parametri di qualità e precisi standard di riferimento per ciascun ambito di riuso.
La Sicilia è tra le prime regioni in Italia a recepire la direttiva Ue in materia, anticipando anche la legislazione nazionale ancora ferma al 2003, e programmando così una risposta efficace al tema della sicurezza dell’approvvigionamento idrico. Si tratta, dunque, di un provvedimento innovativo, frutto di un anno lavoro congiunto con le università siciliane, le Ati (Assemblee territoriali idriche), i gestori del servizio idrico, Autorità di bacino, Arpa e Asl, che presenta enormi potenzialità: basti pensare che al momento nella regione la totalità delle acque depurate viene scaricata in natura (mare, fiumi, ecc..) e che il suo recupero potrebbe segnare una svolta.
“Il cambiamento climatico che sta stravolgendo il nostro ecosistema – dice il presidente della Regione Renato Schifani – impone scelte strutturali che non sono più differibili. Questo provvedimento, che recepisce le più recenti indicazioni europee in materia, va nella direzione giusta promuovendo un uso sostenibile e prolungato di questa preziosa risorsa, ma non è l’unica misura messa in campo per fronteggiare il rischio siccità: abbiamo finanziato, ad esempio, la realizzazione di 311 laghi artificiali, per 35 milioni di euro, e stiamo programmando gli adeguamenti necessari agli impianti esistenti. Tutti i Dipartimenti regionali sono al lavoro per soluzioni a lungo termine contro la siccità. Con i nostri fondi e con quelli del Pnrr – conclude il governatore – investiremo tutto quello che è necessario per garantire l’efficienza delle infrastrutture idriche e la sicurezza dell’approvvigionamento. Sin dal mio insediamento ho messo in chiaro che la cifra del mio governo è la concretezza e continuerò su questa strada”.
Il decreto, in particolare, disciplina l’iter autorizzatorio e fissa parametri precisi per ogni utilizzo cui andrebbe destinata l’acqua: l’Arpa, unitamente alle Asp, garantirà la conformità per il fine specifico. La produzione, lo stoccaggio, la distribuzione e l’utilizzo di quelle che in gergo vengono definite “acque affinate” saranno oggetto di un piano di gestione dei rischi che definisce i confini e le relative misure di prevenzione e individua in maniera univoca i ruoli e le responsabilità delle parti coinvolte e degli utilizzatori finali. Sarà, infine, il dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti ad approvare il piano di gestione dei rischi e autorizzare il riuso, acquisiti i pareri da parte di Arpa Sicilia, della Asp competente per territorio e dell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia.

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Agricoltura, per la siccità dichiarato lo stato di calamità naturale

(cs) Il governo Schifani, nel corso della seduta di giunta di questa mattina, ha dichiarato lo stato di calamità naturale da siccità severa nell’intero territorio regionale su proposta dell’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino. La Sicilia è l’unica regione d’Italia e tra le poche d’Europa in zona rossa per carenza di risorse idriche. Stessa situazione si ritrova in Marocco ed Algeria. Una condizione che sta danneggiando agricoltori e allevatori, già gravati dalle conseguenze dei fenomeni atmosferici anomali che hanno colpito l’Isola per tutto il 2023. L’allevamento degli animali è il settore più colpito per l’assenza di foraggio verde e la mancanza di scorte di fieno danneggiate dalle anomale precipitazioni del maggio dell’anno scorso.
Il governo regionale ha quindi incaricato l’Unità di crisi istituita di recente e ora integrata dai dirigenti dei dipartimenti Bilancio e Programmazione, di individuare possibili interventi strutturali da eseguire con urgenza per fronteggiare la carenza idrica, salvaguardare gli allevamenti zootecnici e le produzioni delle aziende agricole garantendo sufficienti volumi d’acqua.
“Ringrazio il presidente Schifani per l’intervento tempestivo – dice l’assessore Sammartino –. La Sicilia è l’unica regione d’Europa in zona rossa per carenza di risorse idriche. La situazione meteorologica degli ultimi mesi ha comportato una notevole diminuzione dei volumi d’acqua negli invasi impedendo una regolare irrigazione dei terreni per sostituire la mancanza delle piogge. Siamo consapevoli delle criticità e stiamo mettendo a punto tutti gli interventi necessari per sostenere e salvaguardare il comparto agricolo e zootecnico e i prodotti della nostra terra”.




Disabili gravissimi, dalla Regione arrivano 22,5 milioni di euro per il mese di gennaio

La Regione Siciliana ha erogato circa 22,5 milioni di euro per il pagamento dei contributi economici in favore dei disabili gravissimi per il mese di gennaio 2024. «Assicuriamo, così, il sostegno a migliaia di persone che vivono in condizione di grave deficit e che hanno bisogno di assistenza 24 ore su 24», ha detto l’assessore regionale alla Famiglia e alle politiche sociali, Nuccia Albano.
Le risorse, a valere sul “Fondo regionale per la disabilità”, saranno destinate a tutte le Asp dell’Isola sulla base della comunicazione del numero delle persone che hanno diritto al beneficio economico. I soggetti censiti al mese di gennaio risultano 14.100.

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Programma “Salvamare”, al via il progetto di pulizia dalle plastiche dei corsi d’acqua siciliani

(cs) Al via il programma di pulizia dalle plastiche dei corsi d’acqua siciliani per consentire la cattura dei materiali inquinanti prima che sfocino in mare. I fiumi individuati, le cui foci necessitano di un intervento prioritario, sono il Platani a Ribera nell’Agrigentino, il Simeto nel territorio di Catania, nel Ragusano i fiumi Ippari a Vittoria, Dirillo ad Acate ed Irminio a Scicli e, infine, nel Trapanese il Belice nel Comune di Castelvetrano.
Il programma, inserito nella cosiddetta legge “Salvamare”, proposto dall’Autorità di bacino della Presidenza della Regione Siciliana, ha già ottenuto l’approvazione del ministero dell’Ambiente e mette a disposizione circa 860 mila euro su base triennale. Questi fondi consentiranno di organizzare una rete di “trappole” per catturare la plastica presente nei fiumi, in modo da non inquinare i mari e non far pervenire sostanze pericolose alla fauna ittica con evidenti vantaggi anche per la catena alimentare.
A questo scopo, pertanto, l’Autorità di bacino, destinataria del finanziamento, ha convocato i rappresentanti dei Comuni e i soggetti gestori di riserve naturali interessate dai corsi d’acqua che diventano soggetti gestori dell’azione di pulizia. Il programma prevede, inoltre, l’organizzazione di alcune giornate di sensibilizzazione e raccolta attiva delle plastiche con il supporto delle associazioni ambientaliste e una parallela capillare attività formativa nelle scuole.




Bonus mutui, oltre 10.000 richieste in poche ore e qualche noia sulla piattaforma

«Secondo i report Irfis, alle 17 di oggi, sfioravano quota 11 mila le istanze inviate per ottenere il bonus caro mutui della Regione Siciliana. La piattaforma online sta gestendo al meglio il notevole flusso di richieste, con tempi d’attesa che si accorciano sempre più. Sono numeri che confermano il gradimento dei siciliani verso la misura di sostegno voluta dal governo Schifani per le famiglie, a contenimento dei pesanti rialzi dei tassi d’interesse patiti negli ultimi mesi. Ci sono ancora più di venti giorni di tempo per fare domanda e ci aspettiamo un’ulteriore crescita delle adesioni». Così l’assessore all’Economia Marco Falcone, commentando l’andamento delle richieste del ribattezzato bonus caro-mutui della Regione, gli aiuti a fondo perduto finalizzati all’abbattimento dell’aumento dei tassi di interesse su mutui a tasso variabile per l’acquisto della prima casa destinati ai residenti in Sicilia. Nel dettaglio, alle 17 di oggi, la piattaforma (clicca qui) conteggiava 7.178 istanze inviate a cui si sommavano 3.730 istanze in bozza.
Federconsumatori segnala però i problemi di accesso riscontrati da centinaia di utenti. “L’assalto al portale era sinceramente prevedibile – afferma il presidente dell’associazione, Alfio La Rosa – anche perché non è un fatto per nulla nuovo: dal COVID in poi, infatti, l’Italia ha scoperto che è possibile usare Internet per evitare le file agli sportelli, ma non ha ancora capito che adesso bisogna evitare le file ai server”. Federconsumatori confida che le risorse arrivano agli aventi diritto nel giro di un paio di mesi dalla chiusura delle istanze (data ultime 29 febbraio).




Schifani riceve il presidente del Coni Malagò a Palazzo d’Orléans

(cs) Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha ricevuto oggi pomeriggio a Palazzo d’Orléans il presidente del Coni, Giovanni Malagò, accompagnato dal presidente siciliano Sergio D’Antoni. Nel corso del cordiale incontro Malagò ha espresso apprezzamento per la misura di promozione dello sport a favore dei giovani siciliani (bonus palestre) voluta dal governo Schifani. Inoltre, ha annunciato al governatore l’organizzazione in Sicilia a fine settembre del Trofeo Coni Estivo, dedicato agli atleti under 14, sottolineando il risultato ottenuto dall’Isola che ha sbaragliato la concorrenza di altre regioni candidate ad ospitare la manifestazione. Il presidente Schifani ha donato a Malagò una medaglia raffigurante il gonfalone della Regione.




Schifani riceve il neo console di Tunisia a Palazzo d’Orlèans

(cs) Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ha ricevuto questa mattina in visita di cortesia, a Palazzo d’Orléans, il nuovo console di Tunisia a Palermo Mohamed Ali Mahjoub. Il diplomatico era accompagnato dal vice console Aymen Lamti.
Nel corso dell’incontro, che si è svolto in un clima di grande cordialità, è stato ribadito il valore dei legami culturali ed economici tra i due popoli. Il presidente Schifani ha donato al console una medaglia raffigurante il gonfalone della Regione e ha ricevuto un libro sul museo del Bardo di Tunisi.




Bocciata la riforma delle Province, maggioranza sotto e governo nella bufera

Giornata turbolenta per la maggioranza a Palermo. Il governo regionale è andato sotto, numericamente, nel voto segreto sull’articolo 1 del DDL sulle Province. Opposizioni all’attacco. “Il parlamento regionale ha sfiduciato palesemente per la seconda volta il presidente Schifani presente in aula. La prima volta con il disegno di legge che salvava gli ineleggibili, ed oggi con l’altro suo cavallo di battaglia ovvero la restaurazione delle province regionali e delle relative poltrone. Se fossi il Presidente Schifani trarrei le dovute considerazioni da questa ennesima bocciatura. La maggioranza di destra non esiste più e non rappresenta i siciliani”, dice il deputato regionale Nuccio Di Paola (M5S).
Dalla maggioranza, fa sentire la sua voce il presidente dei deputati di Forza Italia Stefano Pellegrino. “I siciliani hanno perso oggi una grande opportunità per ridare dignità e rappresentanza istituzionale all’ex province, che ormai da anni, dopo una scelta scellerata del governo Crocetta, versano in stato di gravissima crisi in termini di servizi per i cittadini e i territori. Non può che dispiacere che una norma di alto valore istituzionale sia stata bocciata, trincerandosi dietro scuse false come quella che si sarebbe trattato di una mossa pre-elettorale. Ad essere uscita oggi sconfitta da Sala d’Ercole è la democrazia e la rappresentanza democratica dei siciliani, che dovranno continuare a subire i danni della cancellazione degli Enti di area vasta.”
“Oggi a Sala d’Ercole con il no al ddl province è stata scritta una brutta pagina della politica siciliana: le ripicche e i piccoli interessi personali hanno prevalso sulla necessità di restituire ai siciliani enti funzionanti ed eletti democraticamente” lo afferma Francesca Donato, europarlamentare e vice presidente nazionale della Democrazia Cristiana.
“Esprimiamo piena delusione per un disegno di legge che avrebbe consentito il voto democratico per le nostre province, ormai da troppo tempo lasciate in balia dell’assenza di politica e di governo delle cose”. È quanto dichiarano unanimemente i deputati del gruppo Popolari e Autonomisti, on. Giuseppe Castiglione, on. Giuseppe Lombardo, on. Giuseppe Carta, insieme all’assessore on. Roberto Di Mauro, all’esito della seduta d’aula che ha registrato la bocciatura del testo che avrebbe reintrodotto l’elezione diretta degli organi delle province siciliane.
“Sono sotto gli occhi di tutti – proseguono i deputati – le condizioni drammatiche in cui versano tutte le strutture scolastiche e le opere infrastrutturali in generale di competenza delle ex province e soltanto il ritorno alle elezioni democratiche degli organi può determinare un’effettiva inversione di rotta su questi fronti”.




Più Artigianato, Giglione (Cna Sicilia): “Aiuti ed estensione dell’agevolazione all’autotrasporto”

“Esprimiamo grande soddisfazione per l’innalzamento del massimale dell’aiuto concedibile a 300 mila euro e per l’estensione del contributo anche alle imprese del settore dell’autotrasporto”. Sono le parole di Piero Giglione, segretario di Cna Sicilia, che commenta le novità relative all’avviso “Più Artigianato”, pubblicato sul sito web della Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane siciliane (Crias).
“Più volte – spiega – avevamo auspicato questi correttivi. L’aumento del massimale consente alle imprese una maggiore capacità di investimento a beneficio della loro competitività, mentre il coinvolgimento del settore dell’autotrasporto va a sanare una stortura che fino a ieri penalizzava un settore strategico per lo sviluppo dell’artigianato. Riteniamo che questo avviso – conclude Giglione – rappresenti una valida ed efficace opportunità per le imprese artigiane dell’isola che vogliono crescere”.




Palermo, Villa Belmonte nuova sede del Cga per la Regione Siciliana

«Oggi si concretizza l’impegno assunto un anno fa dal mio governo che ha dato una vigorosa spinta di accelerazione ai lavori di recupero di Villa Belmonte, per diventare nuova prestigiosa sede del Consiglio di giustizia amministrativa. Questa struttura sarà in grado di soddisfare le esigenze degli uffici per garantire il diritto e dovere della giustizia di essere amministrata in luoghi accoglienti e adeguati, per una maggiore funzionalità a tutela degli interessi legittimi dei cittadini». Lo ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani, inaugurando oggi la nuova sede del Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana nell’ottocentesca Villa Belmonte, nel quartiere Acquasanta a Palermo.
Ad aprire la cerimonia inaugurale, durante un momento di sospensione della prima udienza, il presidente del Cga Sicilia, Ermanno De Francisco, che «ha ringraziato l’Amministrazione regionale per l’efficienza e per la celerità con cui sono stati consegnati i locali, in cui – ha sottolineato De Francisco – è stata ripristinata la presenza della bandiera siciliana, accanto a quella italiana ed europea»
«Viviamo una giornata storica per Palermo, per la Regione e per il mondo della giustizia amministrativa in Sicilia – ha detto l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone -. Avevamo preso l’impegno a portare il Cga a Villa Belmonte entro febbraio 2024 e così è stato, dando nuova vita a un bene monumentale di straordinario valore storico e artistico. Le attività del tribunale trovano oggi una sede prestigiosa, valorizzando l’edificio di proprietà regionale che da anni attendeva di essere recuperato. Con un lavoro di squadra che ha visto in prima linea anche lo stesso Cga e il presidente De Francisco, gli uffici del dipartimento Finanze e del Drt: oggi la Regione scrive una pagina di rigenerazione ed efficienza».
La struttura, che si sviluppa su tre elevazioni, occupa complessivamente una superficie di circa 600 metri quadrati. La Regione Siciliana ha investito circa sei milioni di euro per i lavori di recupero e adeguamento dell’intero edificio e per il restauro degli affreschi e dei materiali lapidei, oltre alla manutenzione generale dell’immobile. Il trasferimento degli uffici del Tribunale nella nuova sede sarà graduale. Villa Belmonte è un immobile di proprietà della Regione, rimasto per anni inutilizzato e in stato abbandono, che è stato sottoposto ad una serie di interventi di adeguamento e recupero a cura del dipartimento Finanze e del Dipartimento regionale tecnico. La dimora storica, realizzata agli inizi dell’Ottocento in stile neoclassico per volere di Giuseppe Ventimiglia, principe di Belmonte, è stata dichiarata monumento nazionale dal 1949.