Medici stranieri in soccorso del sistema sanitario regionale: 16 pronti le Asp

Sono sedici i medici di diversa nazionalità selezionati e ritenuti idonei a seguito della procedura avviata a fine novembre dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato della Salute, per far fronte alle carenze di personale del sistema sanitario regionale. La graduatoria è stata perfezionata dalla commissione esaminatrice, istituita dal Dipartimento di pianificazione strategica dell’assessorato. I professionisti provengono da: Ucraina, Argentina, Cuba, Venezuela, Ecuador, Libia, Guinea.
«Questo – sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani – è soltanto l’inizio della strategia del mio governo di ricorrere a medici dall’estero per rimediare alla mancanza di personale sanitario, garantendo così il diritto alla salute ai siciliani. Stiamo percorrendo tutte le strade possibili, utilizzando gli strumenti straordinari messi a disposizione dallo Stato per colmare, nel breve periodo, i vuoti di organico che esistono in Sicilia, come in tutta Italia, in attesa della modifica del “numero chiuso” per l’accesso alle facoltà di Medicina».
Dopo un periodo di almeno un mese per la formazione linguistica, gli stessi – definita la posizione per il visto di ingresso – verranno immessi in servizio nelle aziende sanitarie dove è maggiormente avvertita l’esigenza di dirigenti medici. Nei prossimi giorni verranno esaminate altre 15 candidature.
«Si tratta – evidenzia il dirigente generale del dipartimento di Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino – di un primo radicamento nel territorio dell’Isola di medici di diverse nazionalità che scelgono la nostra regione per valorizzare le professionalità acquisite, consentendo specialmente ai piccoli presidi ospedalieri di potenziare l’offerta assistenziale in favore delle comunità assistite».




Turismo, Regione Siciliana da domani alla Bit con stand di mille metri quadrati

La Regione Siciliana sarà presente, da domani (domenica 4 febbraio) a martedì 6, alla Bit di Milano con uno stand di oltre mille metri quadrati e con lo slogan “Sicilia, oltre le attese: un’estate che non finisce mai”. Uno spazio di grande impatto visivo ed emotivo, progettato dallo staff dell’assessorato al Turismo della Regione caratterizzato da grandi ledwall e superfici a specchio: un ampio marketplace messo a disposizione dei visitatori per partecipare ad appuntamenti, incontri ed eventi che daranno risalto alle attrattive di un territorio in costante evoluzione, ricco di stimoli, prodotti e meraviglie naturalistiche che da anni ne delineano il successo. Saranno 62 le postazioni di lavoro a disposizione, occupate da 31 tra agenzie e tour operator, 29 strutture ricettive e 2 ristorative.
A sottolineare l’importanza che riveste l’appuntamento fieristico milanese nell’ambito delle politiche di promozione turistica della Regione, saranno presenti allo stand il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani e l’assessore al Turismo, Elvira Amata, impegnati lunedì 5 febbraio alle ore 12 in una conferenza stampa (padiglione 3, stand A15) che vedrà coinvolti media nazionali e internazionali ai quali saranno ufficialmente presentati gli importanti risultati, in termini di arrivi e pernottamenti, raggiunti nel corso del 2023, ma, anche, i nuovi obiettivi che si pone la Regione Siciliana: dalla competitività e valorizzazione delle imprese turistiche alla fruizione integrata e sostenibile delle risorse e dei beni culturali e naturali, dal turismo esperienziale e di prossimità alla diversificazione dell’offerta, ma soprattutto la destagionalizzazione dei flussi.
Una Regione che si presenta quest’anno alla Borsa internazionale del turismo con tutta la forza e la bellezza di un prodotto che è mare e terra, piccoli borghi e grandi città, che è set cinematografico (The White Loturs, I Florio, Taormina Film Festival) ma anche cultura ancestrale, terra a cui fare ritorno. Il turismo delle radici per la Sicilia riveste, infatti, un ruolo cruciale e ha un potenziale enorme. Le potenzialità di questo segmento turistico sono straordinarie: basti pensare al suo bacino di riferimento, che ammonta a circa 60 milioni di persone e alla previsione di una spesa annua che si aggira intorno agli 8 miliardi di euro.
Altro strumento fondamentale, per il processo di allungamento della stagionalità che la Regione ha abbracciato ormai da qualche anno, resta la cultura: la Sicilia accoglie nel suo territorio sette siti Patrimonio Unesco: la Valle dei Templi, il Barocco della Val di Noto, l’Itinerario Arabo-Normanno di Palermo Monreale e Cefalù e le Isole Eolie. A questi non si possono non aggiungere: il patrimonio artistico e culturale che porta la rete dei Teatri e delle Fondazioni lirico-sinfoniche della Regione, i grandi eventi quali il TaoBuk di Taormina, giunto alla sua quattordicesima edizione, il Sicilia Jazz Festival, il Taormina Film Festival. Ma anche “Le vie tesori”, il più importante circuito di promozione del patrimonio culturale e paesaggistico della Sicilia, che supporta tutto l’anno attività di racconto e di valorizzazione, con l’apertura al pubblico dei tesori dell’Isola, con un forte coinvolgimento delle comunità e la rappresentazione drammaturgica dell’Inferno di Dante che si tiene da anni in estate nella cornice senza eguali delle Gole di Alcantara.
Allo stand della Regione, per la prima volta saranno presenti sia l’Associazione dei Borghi più belli d’Italia in Sicilia, realtà che si occupa di tutelare, conservare, proteggere e promuovere il patrimonio artistico e culturale di 24 borghi appartenenti alle 9 province dell’Isola, che la Strada regionale delle ceramiche siciliane, ovvero le principali città della ceramica regionali, unite per divulgare e, al contempo, tutelare una delle arti locali più antiche, che si tramanda da generazione in generazione.




Scuola: Rizza (Flc Cgil), “stipendi del personale Pnrr e Agenda Sud, ritardi inaccettabili”

“Sono inaccettabili i pesanti ritardi subiti dalle centinaia di lavoratori Pnrr e Agenda Sud della scuola che da mesi non percepiscono gli stipendi. Per questo abbiamo deciso di mettere i nostri uffici a disposizione di chi volesse intraprendere un’azione legale, attraverso il ricorso al decreto ingiuntivo”. Lo dice Adriano Rizza, segretario generale della Flc Cgil Sicilia.
“Più volte siamo intervenuti a livello nazionale – aggiunge – segnalando al Ministero la situazione diventata oramai drammatica e insostenibile, derivante dal ritardato pagamento degli stipendi ai supplenti temporanei, docenti, educatori e ata. È evidente che accanto a possibili problemi tecnici, non esiste la volontà politica di risolvere questa criticità”.




Caro mutui, dal 7 febbraio via alle istanze per il contributo

(cs) Sarà operativa dalle 10 di mercoledì 7 febbraio la piattaforma telematica dell’Irfis per presentare la domanda di contributo per l’abbattimento dei tassi di interesse dei mutui a tasso variabile, versati negli anni 2022 e 2023, per l’acquisto della prima casa.
«La Regione Siciliana ha messo in campo una norma contro il caro mutui e la Sicilia è la prima regione che interviene in maniera concreta contro il rialzo dei tassi di interesse dei mutui che ha colpito economicamente migliaia di famiglie – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani -. Le procedure sono già state avviate ed è nostra intenzione offrire un aiuto a quelle famiglie a basso reddito che hanno subito un aumento della rata del mutuo del 3 per cento, velocizzando i passaggi dalla presentazione delle domande alla liquidazione delle somme».
La misura regionale, votata dall’Ars, prevede una dotazione finanziaria per un totale di 50 milioni di euro di fondi dell’assessorato regionale dell’Economia e nella fase istruttoria sarà gestita da Irfis. La finestra per la presentazione delle domande di contributo sarà aperta fino al 29 febbraio alle 17. Quindi, a seguire, partirà la fase di valutazione delle pratiche che saranno esaminate caso per caso in base all’Isee 2023 o 2024, che non deve comunque superare i 30 mila euro per potere accedere al contributo.
La misura prevede una erogazione a fondo perduto proporzionale alla quota di interessi passivi (a tasso variabile) pagati negli anni 2022 e 2023 per i mutui prima casa per un massimo di 1.500 euro per anno. Ad essere interessati, secondo le stime, saranno circa 25 mila contratti di mutui. Potranno accedere tutti gli intestatari di mutui a tasso variabile per acquisto o costruzione della prima casa. Se si è cointestatari dei mutui, inoltre, sarà possibile presentare due domande distinte per due diversi contributi.
Le domande devono essere presentate dall’intestatario del mutuo o in caso di cointestazione, da ciascun cointestatario del mutuo per via telematica all’indirizzo https://incentivisicilia.irfis.it accedendo all’apposita piattaforma dedicata mediante SPID di livello 2 o Carta nazionale dei Servizi CNS. Nell’avviso aggiornato si evince che non occorre più la firma digitale (basta firma autografa sulla domanda, trasmessa, previa scansione digitale, in formato pdf allegando valido documento di riconoscimento) e che le domande sono esenti dall’imposta di bollo.
«Stare vicino alla famiglie – sottolinea l’assessore all’Economia, Marco Falcone – era uno dei principali impegni assunti dal governo Schifani. Lo stiamo mantenendo grazie a interventi come l’aiuto sul caro mutui, mai registrato finora, che ha visto uno stanziamento di ben 50 milioni di euro di fondi regionali. Il caro vita degli ultimi tempi richiede, in Sicilia come nel resto del Paese, misure di forte impatto per assicurare la tenuta dei bilanci familiari. La Regione sta facendo la propria parte».
«Irfis FinSicilia – dice la presidente Iolanda Riolo – conferma il proprio ruolo di braccio operativo finanziario della Regione Siciliana, questa volta affiancando le famiglie che sono state duramente colpite dall’aumento dei tassi di interesse negli anni scorsi. Siamo pronti ad accogliere e valutare nel minor tempo possibile le domande che arriveranno sulla piattaforma per poi procedere alle erogazioni dei contributi».




Stato di calamità per la siccità, Campo (M5s): “La Regione non cerchi scuse, ha colpe enormi”

Crisi agricoltura, martedì Schifani insedia Unità di crisi a Palazzo d’Orleans

Il governo regionale ha istituito l’Unità di crisi sull’agricoltura con l’obiettivo di fronteggiare le gravi difficoltà che il settore sta vivendo in Sicilia, come nel resto d’Europa. A presiederla sarà l’assessore regionale al ramo, Luca Sammartino. La prima riunione è prevista per martedì 6 febbraio alle 15 a Palazzo d’Orléans, alla presenza del presidente della Regione, Renato Schifani. Ne faranno parte, oltre all’assessore, i dirigenti generali dei dipartimenti Agricoltura, Attività sanitarie ed osservatorio epidemiologico (Dasoe), Acqua e rifiuti e Protezione civile, oltre al segretario generale dell’Autorità di bacino.
Questi i principali compiti assegnati alla Commissione: ricevere le segnalazioni delle aree più colpite (ad esempio gli allevamenti senza acqua) e richiedere l’eventuale intervento della Protezione civile, coinvolgendo anche i Comuni; individuare la necessità di deroghe e provvedimenti che derivano dallo stato di crisi, che bloccano altri percorsi come, per esempio, l’agricoltura biologica; inglobare le strategie di adattamento climatico dell’agricoltura nei bandi del Piano strategico della Politica agricola comune (Psp), analizzando gli effetti del Pnrr e valutando la cancellazione di sussidi ambientalmente dannosi (come quelli su gasolio agricolo, meccanizzazione elettrica, acque reflue, ecc). La Commissione è aperta al confronto con le associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e rappresentanti del settore agricolo.
«Siamo vicini al mondo dell’agricoltura – dice il presidente Schifani – che rappresenta un settore chiave dell’economia, con grandi potenzialità, soprattutto in Sicilia, regione che vanta eccellenze che ci vengono riconosciute in tutto il mondo. Siamo consapevoli che i problemi che attanagliano gli agricoltori spesso hanno cause endogene. Le politiche europee, infatti, non sono state all’altezza di valorizzare le produzioni italiane, soprattutto quelle meridionali, e la globalizzazione ha fatto il resto. Ma – continua Schifani – come governo regionale siamo pronti a fare tutto ciò che è necessario per affiancare gli agricoltori e gli allevatori in quella che speriamo possa essere un’inversione di tendenza, a livello nazionale ed europeo».
«Ringrazio il presidente Schifani per la tempestività d’intervento – aggiunge l’assessore Sammartino – La costituzione dell’Unità di crisi ci consentirà di monitorare al meglio le aree più colpite e di approntare risposte rapide ed efficaci e di confrontarci costantemente con associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, produttori e imprenditori agricoli. Davanti a una sfida decisiva per la salvaguardia e il rilancio del comparto agricolo e zootecnico serve, infatti, una risposta corale».




Crocierismo, asse Catania-Pozzallo: presidente AdSP incontra sindaca di Modica

(cs) Un asse tra il porto di Catania e quello di Pozzallo per far crescere i numeri del turismo crocieristico nella Sicilia orientale, che già nel 2023 ha registrato maggiori presenze di navi nei due scali rispetto al passato. Il presidente dell’Autorità del Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale (AdSP) Francesco Di Sarcina ha incontrato la sindaca di Modica (RG) Maria Monisteri per concordare una sinergia tra l’ente e l’amministrazione comunale con l’obiettivo di promuovere insieme strategie turistiche alla luce delle numerose attrazioni che offre la cittadina modicana, come altri centri del Ragusano. “Un confronto proficuo in cui abbiamo discusso alcune azioni da mettere in campo per l’area interessata dal porto di Pozzallo – ha spiegato l’ing. Di Sarcina – il crocierismo può rappresentare una risorsa preziosa per incrementare le presenze turistiche in questi territori e creare un collegamento costante e proficuo con Catania è fondamentale”.
Nei mesi scorsi proprio nel Ragusano si era tenuto il Fam Trip (gita di familiarization), importante appuntamento promosso dall’AdSP per i tour operator crocieristici che scoprono i migliori itinerari da proporre ai crocieristi: una duegiorni all’insegna del barocco, dell’archeologia, della degustazioni di vini, tour del cioccolato modicano e prodotti tipici con il coinvolgimento di aziende locali e pasticcerie, ma anche trekking e natura. “Massima collaborazione da parte nostra – ha sottolineato la sindaca Monisteri – per fare rete sia con l’Authority che con gli altri comuni della zona ragusana al fine di sfruttare al meglio le nostre bellezze artistiche e del nostro patrimonio storico – culturale”.




Infrastrutture, indagine Unioncamere: la Sicilia in ritardo, alta velocità è priorità

Dopo gli incontri presso le Camere di commercio di Palermo-Enna, Trapani, Agrigento e Caltanissetta, si è conclusa, con i confronti svoltisi ieri e oggi presso le Camere di commercio del Sud-Est Sicilia e di Messina, la presentazione dell’indagine di Unioncamere Sicilia e Uniontrasporti sulle priorità infrastrutturali delle imprese siciliane, realizzata nell’ambito dell’indagine nazionale di Unioncamere sull’intero territorio italiano.
La struttura regionale ha svolto il lavoro nell’ambito del “Progetto Infrastrutture” di Unioncamere Sicilia, finanziato dal Fondo di perequazione 2021-2022 di Unioncamere nazionale. Progetto che, oltre all’indagine, prevede la redazione di un “Libro bianco sulle infrastrutture”, che è in corso, e di un “Progetto strategico” complessivo sui Nodi logistici interconnessi, di cui è già stata realizzata la mappa interattiva, e che saranno presentati nel loro complesso, con gli aggiornamenti, in un prossimo evento regionale.
L’indagine ha misurato l’indice Kpi di qualità delle infrastrutture, che in Sicilia è pari a 81,2, inferiore alla media nazionale e all’indice del Sud Italia, che sono entrambi 83. La Sicilia è quarta fra le Regioni del Sud dopo Campania (107,7), Puglia (97,2) e Abruzzo (86,7). Le province di Agrigento e Ragusa sono i territori più penalizzati. Quanto a energia e digitale, l’Isola, con indice Kpi pari a 80,5, si conferma al di sotto della media nazionale. Anche in questo caso i territori più in sofferenza sono quelli di Agrigento e Ragusa.
Le imprese siciliane per il 38% registrano un fatturato fino a 500mila euro, oltre il 52% vende solo nel proprio territorio, meno del 27% nel resto della regione, il 24% anche in altre regioni italiane; solo il 3% esporta e solo il 5% effettua approvvigionamenti dall’estero.
In Sicilia l’85% delle spedizioni avviene solo su mezzi gommati, il 3% via gomma-mare o ferrovia. Quasi la metà delle imprese considera mediocre o scadente la condizione di autostrade e strade, il 63% quella delle ferrovie e il 22,5% quella dei nodi logistici; il 34,7% è insoddisfatto degli aeroporti e il 38,6% dei porti. Va meglio, ma non molto, per le reti a banda ultralarga e per quelle a 4G e 5G.
Fra i quindici principali interventi infrastrutturali strategici programmati in Sicilia, le imprese hanno indicato come priorità per le loro esigenze l’Alta velocità Palermo-Catania e Catania-Messina, l’itinerario Palermo-Agrigento, la velocizzazione della Catania-Siracusa, il collegamento del porto di Palermo con le autostrade.
Valutate queste priorità, il “Progetto strategico” di Unioncamere Sicilia punta, a favore degli operatori del trasporto merci, sul miglioramento dell’efficienza della rete viaria e ferroviaria della Sicilia mediante la realizzazione di 13 Nodi logistici interconnessi a servizio dei produttori certificati e degli operatori logistici e spedizionieri certificati, da gestire anche grazie ad una App specifica. Unioncamere Sicilia ha già realizzato la mappa interattiva di questi 13 Nodi, attorno ai quali nasceranno Comunità energetiche rinnovabili.




Tasse auto, sconti della Regione al via dal 5 febbraio, “straccia bollo” sino al 1° luglio

È in vigore da ieri il decreto dell’assessore regionale all’Economia Marco Falcone, che disciplina le modalità di accesso allo sconto del 10 per cento sul Bollo auto per gli automobilisti siciliani in regola con i pagamenti. L’agevolazione sarà attiva da lunedì 5 febbraio. Il decreto formalizza anche la proroga dei pagamenti delle tasse automobilistiche in scadenza oggi, 31 gennaio: coloro che hanno già versato il bollo, e non hanno annualità pregresse pendenti, potranno ottenere agli sportelli Aci il rimborso dello sconto del 10 per cento a loro destinato. Chi invece non ha effettuato il pagamento al 31 gennaio, potrà comunque fruire dell’agevolazione e pagare senza sanzioni e interessi entro il 29 febbraio 2024.
Entrerà in vigore nelle prossime settimane, invece, l’ulteriore sconto per i contribuenti che volessero avvalersi della domiciliazione bancaria del Bollo auto: la Regione è impegnata a definire con i diversi istituti bancari le modalità attuative dell’agevolazione. Infine, il decreto dell’assessorato all’Economia definisce anche i criteri per beneficiare nella nuova finestra “straccia bollo”, ovvero il saldo degli arretrati senza interessi né sanzioni, estesa dalla Regione fino al primo luglio 2024.
«Manteniamo l’impegno sul Bollo auto assunto in Finanziaria – afferma l’assessore Marco Falcone – lavorando per una fiscalità che agevola il cittadino, senza aggravi, tendendo la mano a coloro che vogliono mettersi in regola. Tutti i siciliani potranno usufruire degli sconti introdotti dalla Regione, anche coloro che hanno pagato a gennaio ricevendo un rimborso agli sportelli. Estendiamo inoltre la misura assai apprezzata dello “Straccia bollo”, recuperando introiti e dando ai cittadini una nuova possibilità di mettersi in regola. Ringraziamo in particolare il nostro dipartimento delle Finanze e l’Automobile club d’Italia per il proficuo lavoro svolto nell’interesse dei contribuenti».
SCONTO DEL 10%. I proprietari dei veicoli, sia persone fisiche sia giuridiche residenti o con sede in Sicilia, possono usufruire dello sconto del 10% sulla tariffa ordinaria della tassa automobilistica regionale 2024 purché in regola con le annualità precedenti. Da lunedì 5 febbraio sarà possibile pagare nelle delegazioni Aci, nelle agenzie di pratiche automobilistiche autorizzate, nei tabaccai e negli uffici postali, dichiarando di avere già adempiuto ai pagamenti pregressi. Chi ha già provveduto al versamento a tariffa piena può chiedere all’Aci il rimborso del maggior importo corrisposto. Sarà la Regione a verificare, per ogni beneficiario, la regolarità dei pagamenti delle annualità precedenti. Per fruire dello sconto sul Bollo, i versamenti devono avvenire entro i termini previsti per ciascuna scadenza dei periodi tributari, altrimenti la riduzione non è ammessa.
“STRACCIA BOLLO” E REGOLARIZZAZIONE TASSE PREGRESSE. Possono saldare le tasse automobilistiche pregresse senza sanzioni né interessi sia le persone fisiche sia quelle giuridiche. Rientrano nell’agevolazione le posizioni debitorie degli anni 2016-2017-2018-2019-2020 già iscritte a ruolo, a esclusione delle somme già versate all’Agenzia delle Entrate, e gli importi dovuti per gli anni 2021 e 2022 non ancora versati. È possibile mettersi in regola, entro il primo luglio 2024, esclusivamente nelle delegazioni Aci o nelle agenzie di pratiche auto autorizzate. I pagamenti non sono rateizzabili e la ricevuta del versamento attesterà la regolarizzazione della posizione tributaria. Per facilitare ulteriormente l’accesso all’agevolazione, la Regione ha esteso la sospensione massiva dell’attività di riscossione dei ruoli coattivi del Bollo fino al 31 agosto 2024. Nel caso di somme già iscritte a ruolo, sarà la Regione a registrare lo sgravio sulla piattaforma dell’Agenzia delle entrate-Riscossione. In caso di contenziosi in corso, l’adesione all’agevolazione sarà considerata come manifestazione della volontà di rinuncia alla causa tributaria.




Idrogeno verde, impianto da 10MW in Sicilia con il cuore siracusano del Gruppo Eneron

Il Gruppo Eneron, con a capo il siracusano Luigi Martines, compie un nuovo e decisivo step lungo quel virtuoso percorso intrapreso da tempo. Con le controllate Onda Più ed Energit – capillarmente presenti in Sicilia e Sardegna – il gruppo si conferma una prosumer company, ossia un’organizzazione capace di intervenire tecnologicamente sui consumi energetici dei singoli utenti per generare energia sul territorio, affrancarsi dalla rete e incentivare una nuova cultura del consumo improntata ad efficienza e piena sostenibilità e basata sul risparmio e sull’economia circolare.
Ha infatti iniziato a muovere i primi passi il nuovo progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di idrogeno verde da 10 MW che sorgerà nella zona industriale di Belpasso, in provincia di Catania. La messa in esercizio è stimata tra la fine del prossimo anno e i primi mesi del 2026. L’impianto avrà una capacità di produzione di circa 850 tonnellate /anno di idrogeno (stima prudenziale effettuata sull’utilizzo del 60% del tempo di lavorazione effettivamente disponibile).
Tecnologia all’avanguardia per quanto riguarda i diversi “moduli” che comporranno l’impianto che richiederà materialmente per il loro completo assemblaggio tra 4 e 6 mesi di lavoro – a valle della conclusone completa del complesso iter autorizzativo – con l’impiego in fase di costruzione di una cinquantina di unità lavorative (tra diretti e indotto). Il progetto richiederà un investimento complessivo di circa 14 milioni di euro.
Oltre all’idrogeno verde dall’impianto “uscirà” nelle fasi di produzione anche ossigeno, che ha già un proprio mercato di riferimento ben consolidato con diverse applicazioni a cominciare da quella in ambito sanitario. La scelta finale del sito all’interno della zona industriale di Belpasso, maturata a conclusione di un’intesa attività di scouting, è stata determinata dal riscontro dell’esistenza di ogni idonea caratteristica a cominciare dalla disponibilità di adeguate risorse idriche e dalla presenza di importanti attività industriali energivore che, potrebbero ricevere l’idrogeno verde prodotto direttamente e senza ulteriori lavorazioni grazie a pipeline dedicate. L’altra attuale modalità di distribuzione all’utente finale è invece tramite autobotti (in forma liquida). “Lo scenario della produzione di idrogeno verde è connotato già oggi da una forte capacità attrattiva dell’Italia che dispone di una capillare e diffusa rete di distribuzione del gas che in una fase successiva potrà essere anche utilizzata per portare l’idrogeno verde sino all’utente finale – ha commentato l’ing. Luigi Martines, CEO del Gruppo Eneron –. A ciò si aggiunga che il nostro Paese punta entro il 2030 a investire 10 miliardi di euro per l’installazione di 5 GW e che analoga straordinaria attenzione la riscontriamo già oggi anche nella Regione Siciliana che intende realizzare una filiera dell’idrogeno verde e a fare della Sicilia un hub del Mediterraneo. Il Gruppo Eneron, forte anche delle specifiche professionalità e competenze delle quali dispone, in questo scenario si pone come soggetto sviluppatore e programmatore sino alla completa costruzione dell’impianto”.