Intesa Regione-Camera di commercio italo-cipriota, Tamajo “Nuovi mercati per le imprese siciliane”

“L’interazione con il Mediterraneo rappresenta un’opportunità strategica da cogliere. Da molti anni la Camera di commercio Italo-Cipriota opera per favorire e supportare i processi di internazionalizzazione delle imprese italiane verso Cipro, attraverso un supporto tecnico e operativo destinato sia alle aziende grandi e medie, sia a quelle piccole e micro. L’obiettivo di questo protocollo è quello di favorire l’apertura delle realtà siciliane verso nuovi canali commerciali, attivando rapporti di collaborazione tra istituzioni e associazioni di categoria. A questo scopo si possono anche organizzare visite di delegazioni di imprese del territorio, rappresentative dei principali settori produttivi regionali”. Sono le parole dell’assessore Edy Tamajo, che commenta il protocollo di intesa tra l’assessorato regionale alle Attività produttive e la Camera di commercio Italo-Cipriota, firmato questa mattina nella sede di via degli Emiri a Palermo. A siglare l’intesa l’assessore Edy Tamajo, Giuseppe Marino e Federico Franchina, presidente e vicepresidente della Camera Italo-Cipriota, e il presidente dello sportello Sprint Sicilia, Tommaso Di Matteo.
L’obiettivo è quello di aprire nuovi mercati nel Mediterraneo per le imprese siciliane anche attraverso la collaborazione tra le istituzioni.
Per attuare il protocollo è stato istituito un comitato tecnico composto dall’assessore alle Attività produttive, dal responsabile dello Sprint Sicilia, dal presidente della Camera di commercio Italo-Cipriota e da altri due componenti per ogni ente.




Terna, in Sicilia autorizzati investimenti per quasi 2 miliardi

Sono 4, per un valore complessivo di oltre 1,8 miliardi di euro di investimenti, i nuovi interventi di Terna, la società guidata da Giuseppina Di Foggia, per lo sviluppo della rete elettrica in Sicilia autorizzati nel corso del 2023 dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dagli Assessorati regionali.
Il principale contributo al raggiungimento del risultato arriva dal ramo ovest del Tyrrhenian Link, la tratta dell’elettrodotto sottomarino che collegherà Sicilia e Sardegna, del valore di oltre 1,8 miliardi di euro. L’altro ramo dell’opera, quello che unirà Sicilia e Campania, era stato autorizzato nel 2022. Il collegamento in corrente continua di circa 970 km sottomarini e 1.000 MW di potenza è un’opera strategica per il sistema elettrico italiano, cruciale per il raggiungimento degli obiettivi di transizione energetica fissati dal PNIEC.
Gli altri interventi autorizzati interesseranno la Sicilia Orientale. In particolare, nell’area di Catania saranno realizzati un nuovo collegamento in cavo interrato, funzionale alla connessione della Cabina Primaria San Giorgio e un nuovo elettrodotto tra la Stazione Elettrica di Paternò e la Cabina Primaria di Belpasso; mentre una variante di tracciato alla linea elettrica Pantano-Priolo, permetterà il riassetto della rete locale a 150 kV nelle aree di Carlentini, Melilli e Augusta. La realizzazione di queste opere permetterà di demolire complessivamente oltre 20 km di linee aeree per un totale di 85 tralicci, consentendo di restituire ai territori e alle comunità locali quasi 70 ettari di terreno.
Con 23 interventi autorizzati per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, per un valore complessivo di oltre tre miliardi di euro di investimenti, Terna ha registrato un nuovo record, a conferma del ruolo centrale dell’azienda nel processo di transizione energetica del Paese e della costante collaborazione con le istituzioni. Il dato, infatti, è in crescita del 20% rispetto al 2022, quando il valore complessivo degli interventi autorizzati si attestò a oltre 2,5 miliardi di euro, e si è triplicato rispetto al 2021.




Cna Balneari, assemblea regionale a Siracusa, “Stabilità e valorizzazione per il settore balneare”

L’importanza di un percorso condiviso per la stabilità e la valorizzazione del comparto balneare. È quanto emerso dall’Assemblea Regionale dei Balneari di CNA Sicilia, che si è svolta ieri a Siracusa. Presenti l’onorevole Giuseppe Carta (presidente IV commissioneall’ARS), Guglielmo Pacchione, Presidente Regionale dei Balneari CNA, Cristiano Tomei, Coordinatore Nazionale, Sabina Cardinali, Presidente Nazionale Rosanna Magnano presidente territoriale CNA Siracusa e Gianpaolo Miceli coordinatore CNA Balneari Sicilia.
L’assemblea ha messo in evidenza l’importante attività di mappatura condotta dal governo nazionale, dimostrando la non scarsità delle risorse, fondamentale per nuove iniziative imprenditoriali e per sostenere l’argomentazione contro l’applicazione indiscriminata della direttiva Bolkestein in Sicilia. Questa posizione evidenzia la determinazione della Sicilia nel tutelare il settore balneare, anche alla luce del Decreto Milleproroghe del 2023 che posticipa la scadenza delle concessioni al 2025.
Inoltre, l’assemblea ha sottolineato la necessità di preservare e valorizzare la costa dell’isola, sempre più minacciata da fenomeni erosivi e dissesto idrogeologico. È stato evidenziato il ruolo dei balneari come custodi primari della conservazione costiera, attraverso un rapporto di collaborazione tra privato e pubblico, e l’importanza di spingere le amministrazioni comunali all’adozione dei piani di utilizzo del demanio marittimo.
“L’Assemblea dei Balneari CNA Sicilia si impegna a sostenere attivamente le iniziative legislative connesse al Decreto Milleproroghe nazionale e a mantenere un dialogo costante con le istituzioni locali per affrontare le sfide specifiche del territorio, dalla tutela della costa alla risoluzione di problemi burocratici, con l’obiettivo di inaugurare una nuova stagione per il comparto balneare, basata, come sempre, sulla valorizzazione di un sistema economico sostenibile e familiare”, si legge in una nota di CNA Sicilia.




147 nuovi autobus extraurbani in Sicilia. Schifani e Aricò “Investimento da 31 milioni”

“Con queste risorse contribuiamo a rinnovare il parco mezzi di decine di aziende del trasporto locale con mezzi nuovi e moderni per offrire maggiori servizi e sicurezza ai cittadini, e nel contempo contribuire al miglioramento della qualità dell’aria”. Sono la parole del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che commenta l’investimento di 31 milioni per 147 nuovi autobus sulla strade extraurbane siciliane dal prossimo anno.
La Regione, attraverso l’assessorato alle Infrastrutture, ha investito 31 milioni di euro, provenienti da fondi Pon del ministero delle Infrastrutture, relativi al programma “Infrastrutture e Reti” 2014-2020 – Asse IV del Programma “Potenziamento della mobilità regionale per la ripresa verde, digitale e resiliente”.
Sono venti, nel complesso, le aziende di trasporto pubblico locale che, in base alle richieste presentate un anno fa, potranno adesso beneficiare del contributo regionale e acquistare i nuovi autobus. Il dipartimento regionale delle Infrastrutture, infatti, ha finanziato per l’80 per cento l’acquisto degli autobus, consentendo alle società di trasporto pubblico locale di anticipare soltanto il 20% delle somme, anche sotto forma di fidejussione.
“Sono molto soddisfatto – afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò – perché si tratta di un provvedimento che ho fortemente voluto e per il quale un anno fa avevo presentato all’Ars la norma, poi diventata legge regionale, che ci ha consentito di anticipare le somme e di rispettare così i termini imposti dal ministero. In questo modo, non solo aiutiamo le aziende azzerando di fatto il costo d’acquisto dei nuovi autobus, ma contribuiamo a migliorare un servizio essenziale per la mobilità di migliaia di siciliani”.




Bus gratis per le forze dell’ordine in Sicilia, pubblicato il decreto

Anche quest’anno le forze dell’ordine potranno viaggiare gratuitamente, per motivi di servizio, sui mezzi di trasporto pubblico locale su gomma urbano ed extra urbano. Lo stabilisce un decreto dell’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò. Il provvedimento, valido dal 19 febbraio 2024, è rivolto a Polizia di Stato, Arma dei carabinieri, Guardia di finanza, Vigili del fuoco, Corpo forestale, Polizia penitenziaria, Polizia locale (municipale o provinciale), al Corpo delle capitanerie di porto – Guardia costiera, alle Forze Armate dello Stato (esercito, aeronautica militare, marina), al personale dell’Agenzia delle dogane e monopoli e al personale di Prefettura incaricato allo svolgimento di attività di polizia e/o di ordine pubblico.

«Con questo provvedimento – dice il presidente della Regione, Renato Schifani – il mio governo vuole dimostrare vicinanza e sostegno a tutte le forze dell’ordine impegnate ogni giorno a presidio della legalità e dell’incolumità dei siciliani Uomini e donne che, con grande spirito di sacrificio e coraggio, svolgono un ruolo essenziale per la salvaguardia della convivenza civile e della pubblica sicurezza. Questa misura – aggiunge il governatore – si traduce in un vantaggio per tutti, poiché la presenza sui mezzi di questo personale è una garanzia contro eventuali situazioni di rischio».

«Un segnale importante – sostiene l’assessore Aricò – che rafforza la collaborazione della Regione con tutte le categorie delle Forze dell’ordine che ogni giorno lavorano in Sicilia per la sicurezza dei cittadini, ed allo stesso tempo consolida una collaborazione per i viaggiatori che si sentiranno più sicuri nel sapere che all’interno dei nostri mezzi di trasporto ci sono soggetti in grado di prevenire eventuali pericoli».




La Regione acquisterà agrumi per 7,5mln, diventeranno succhi per solidarietà sociale

La Regione Siciliana comprerà 7,5 milioni di euro di agrumi da trasformare in succhi da destinare a scopi umanitari e di solidarietà sociale. La norma pensata per sostenere il comparto agrumicolo, prevista dalla legge finanziaria di quest’anno, entra nella fase operativa con la pubblicazione dell’avviso rivolto alle organizzazioni di produttori (O.p.), ai trasformatori di agrumi e ai singoli agrumicoltori. I produttori, per il conferimento alle industrie di trasformazione dovranno fare riferimento alle O.p che, a tale finalità, sono autorizzate ad acquistare il prodotto dai non soci.
Gli interessati devono essere in possesso, alla data di presentazione della domanda, delle seguenti condizioni di ammissibilità: essere iscritti al registro delle imprese della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura (CCIAA); avere la sede operativa e legale nel territorio della Regione Siciliana; essere in regola con la certificazione antimafia. Ciascun prodotto e passaggio della filiera dovrà essere realizzato in Sicilia utilizzando solo ed esclusivamente materie prime prodotte sul territorio regionale.
Le domande, dovranno essere inviate, entro il 22 febbraio 2024 all’indirizzo di posta elettronica dipartimento.agricoltura@certmail.regione.sicilia.it
Questo il link dell’avviso pubblicato sul sito del dipartimento dell’Agricoltura.




Alla Sicilia 6,8 mld del Fondo di sviluppo e coesione. Fitto e Schifani “Al lavoro per definire accordo”

“Stiamo lavorando insieme per assicurare la rapida conclusione della fase di programmazione delle risorse e avviare così la realizzazione di interventi strategici per il territorio siciliano”. Sono le parole del ministro Fitto e il presidente Schifani, dopo il lungo confronto, avvenuto ieri sera a Roma, sull’impostazione del prossimo accordo che assegnerà all’Isola risorse per 6,8 miliardi di euro del Fondo di sviluppo e coesione.
Al netto di 1,3 miliardi di euro già previsti dalla legge per il ponte sullo Stretto di Messina, e degli altri 800 milioni per la realizzazione dei termovalorizzatori, le risorse saranno destinate a investimenti infrastrutturali significativi e strategici nei settori dei trasporti, dell’ambiente e a valorizzare la quota di finanziamenti europei.
La Regione, nei prossimi giorni, definirà la propria proposta, per sottoporla ai previsti pareri parlamentari e, successivamente, al confronto con le amministrazioni centrali. Un percorso che consente di disegnare la programmazione delle risorse Fsc destinate alla Sicilia in coerenza con il nuovo assetto ordinamentale introdotto con il decreto “Sud e Coesione”, che prevede un processo di condivisione tra governo regionale e quello centrale.

Sicilia avanti con programmazione Fsc per 6,8 miliardi, Fitto e Schifani: «Al lavoro insieme per definire accordo»




Aree montane, 19 mln per la Sicilia dal Ministero. Messina “Spinta per intervenire sui territori interni”

“Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto che è frutto di un impegno operativo dei miei uffici, riusciti a salvare preziose risorse che sarebbero andate perse. Queste somme ci permetteranno di dare un concreto segno di attenzione ai Comuni montani della Sicilia e di intervenire su territori fragili per contrastarne lo spopolamento, favorire la salvaguardia ambientale, migliorare la viabilità, aumentandone l’attrattività anche attraverso attività di valorizzazione socio-economica”. Sono le parole dell’assessore delle Autonomie locali e della funzione pubblica, Andrea Messina, che commenta i 19 milioni di euri assegnati alla Sicilia dal Fosmit, il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane. Il ministro degli Affari regionali, Roberto Calderoli, ha firmato questa mattina il decreto che predispone il trasferimento delle risorse alle regioni. All’Isola andranno 11 milioni di euro relativi al 2023 a cui si aggiungono altri 8 milioni per il 2022, che non erano stati ancora erogati. I fondi serviranno per finanziare interventi in difesa del territorio e per la promozione dell’habitat delle zone montane.
L’azione di coordinamento e di governance del fondo spetta all’assessorato regionale delle Autonomie locali e della funzione pubblica, in virtù della multidisciplinarietà e trasversalità degli interventi possibili.
Il Fondo per la montagna ha come obiettivo la promozione e la realizzazione di interventi per la salvaguardia e la valorizzazione delle aree montane con particolare attenzione agli aspetti relativi alla tutela e alla promozione delle risorse ambientali e alla valorizzazione delle potenzialità espresse dall’habitat dei territori. Tra le azioni previste ci sono la prevenzione dal rischio di dissesto idrogeologico, il potenziamento delle attività agro-silvo-pastorali, interventi di comunicazione e informazione sui temi della montagna per valorizzare le peculiarità delle aree interne aumentandone l’attrattività. Si potranno finanziare anche l’ottimizzazione dei consumi e la realizzazione di progetti di mobilità sostenibile, efficientamento energetico degli edifici pubblici, rigenerazione urbana e manutenzione della viabilità urbana.




La Corte dei Conti non parifica il rendiconto della Regione

La Corte dei Conti ha definito il giudizio sul rendiconto 2020 della Regione Siciliana, non parificando lo strumento finanziario. Presenti all’adunanza l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone, il ragioniere generale Ignazio Tozzo, il capo di gabinetto della presidenza della Regione Salvatore Sammartano.
«Abbiamo preso atto – afferma Falcone – della decisione della Corte dei Conti inerente a una fase finanziaria risalente ormai a un quinquennio fa e che non avrà conseguenze sulla tenuta finanziaria della Regione. Se è vero che il disavanzo al 2018 andava ripianato non in dieci ma in tre anni, è vero anche che la Regione, da allora ad oggi, ha posto in essere tutti i necessari correttivi e guarda ai propri conti con maggiore serenità. Ci adegueremo alle indicazioni dei magistrati nella revisione del rendiconto 2020, potendo disporre degli opportuni accantonamenti che mantengono in sicurezza i nostri bilanci. Ciò è avvenuto anche grazie al rapporto di leale collaborazione che abbiamo instaurato con la Corte dei Conti e che ci ha condotto assieme a risultati importanti: infatti, il rendiconto 2022 certifica il calo del disavanzo della Regione a soli 4 miliardi di euro. Dal 2021 ad oggi siamo cioè rientrati di quasi tre miliardi e, secondo le nostre previsioni, nel rendiconto 2023, in fase di predisposizione, rientreremo di altri 800 milioni di euro».




Boom export agroalimentare del sudest, Schifani “Lavoriamo per cargo a Comiso”

“I dati diffusi da Intesa Sanpaolo sui Distretti del Mezzogiorno e, in particolare, quelli sull’aumento dell’export per l’agricoltura della Sicilia sud-orientale confermano che avevamo visto bene. La realizzazione dell’area cargo e la trasformazione dell’aeroporto di Comiso in una realtà operativa a servizio dell’utenza iblea, fondamentale per la veicolazione dei prodotti agroalimentari siciliani in tutte le parti del mondo, rappresentano una scelta non più rinviabile. Fin dall’inizio di questa legislatura il mio governo lavora per superare le tante criticità connesse alla creazione del terminal e, in un’ottica di sistema, anche per il miglioramento della viabilità, dall’ammodernamento della Catania-Ragusa al completamento della Siracusa-Gela”. Sono le parole del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che commenta il report della Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. Un rapporto che certifica una crescita dell’export agroalimentare del sud-est del 37,8% pari a un incremento di 30 milioni di euro.
“Le potenzialità di crescita per quell’area – sottolinea Schifani – sono sotto gli occhi di tutti e per coglierle bisogna investire in infrastrutture. Se la performance è già positiva, figuriamoci quando ci sarà un’area cargo in grado di garantire i collegamenti con i mercati internazionali. È una sfida che i nostri produttori possono vincere, soddisfacendo la grande richiesta di qualità dei prodotti made in Sicily”.