La siracusana Federica Buda va ForteForteForte: raggiunta la semifinale nel talent di Rai Uno

Continua con successo l’avventura di Federica Buda a Forte, Forte, Forte. Nella nuova puntata del talent di Rai Uno, la giovane siracusana si è guadagnata il pass per la semifinale. Pronti, via e dopo la sigla tocca subito a lei, in sfida contro la giovane ma decisa Maria Elena. Il primo “ostacolo” è l’intervista con un ospite del programma: Gigi D’Alessio. Seduto al piano, ascolta le domande e risponde. Poi si rivolge alle due ragazze: “siete fortunate perché c’è la Carrà che vi dà la possibilità di farvi vedere”.
Pochi minuti ancora e cominciano le esibizioni singole. La 22enne siracusana canta “Sono come tu mi vuoi” di Mina. Una coreografia su di un letto a baldacchino, in compagnia di un ballerino che la rincorre. Federica ha così modo di dare sfoggio di notevole sex appeal. Maria Elena, sua sfidante, risponde con Mercy di Duffy.
Ma non basta. E i giudici decidono di premiare Federica Buda. Gigi D’Alessio, giurato per una puntata, vota proprio per la siracusana. Che incassa anche l’ok di Philipp Plein (“è la più forte”) e di Joacquin Cortés.




Siracusa. Stagione Agimus, una serata dedicata ad Astor Piazzolla con Al Cuadrado quintet

Riprende domani, con Al Cuadrado quintet la stagione concertistica Agimus all’istituto Privitera, realizzata con il patrocinio del Comune. La serata sarà dedicata al compositore Astor Piazzolla con alcuni dei suoi brani più conosciuti accanto ad altri meno noti. L’ensemble amalgama la fisarmonica di Francesco Barberi, clarinetto di Ottavio Brucato, la chitarra di Filippo Paternò, il basso elettrico Franco Giaconia e il pianoforte di Giusi Cosentino, in una sorta di sintesi timbrica del tango tradizionale in cui ogni strumento è un solista con una forte carica espressiva.




Siracusa. Inda, ecco i nomi degli attori protagonisti della nuova stagione al Teatro Greco

Valentina Banci sarà Medea nella tragedia diretta da Paolo Magelli ,  Sebastiano Lo Monaco vestirà i panni di Agamennone nell’”Ifigenia in Aulide” di Federico Tiezzi. La Fondazione Inda ha ufficializzato i primi nomi degli attori protagonisti nel cinquantunesimo ciclo di spettacoli classici in programma dal 15 maggio al 28 giugno al Teatro Greco di Siracusa, confermando alcune indiscrezioni già trapelate nelle scorse settimane. Valentina Banci, attrice della compagnia stabile del Metastasio di Prato, diplomata alla Bottega teatrale di Vittorio Gassman, è per la prima volta a Siracusa.  Ha collaborato in produzioni di Giorgio Albertazzi, Alberto Di Stasio, Jon Andrea Tombre e Simon Boberg e ha fondato con un gruppo di artisti toscani l’associazione culturale “Kulturificio”. Ha lavorato anche in tv sia per Rai che Mediaset.  Sebastiano Lo Monaco, attore floridiano, ha lavorato in teatro con Salvo Randone, Adriana Asti e Annamaria Guarnieri e interpretato testi come “Enrico IV”, “Sei personaggi in cerca d’autore” e “Cyrano de Bergerac”  . Per Lo Monaco quella di quest’anno sarà l’ottava partecipazione alle rappresentazioni classiche dove in passato ha interpretato personaggi come Edipo ed Eracle. Ha recitato anche in alcuni film tra i quali “Festa di laurea” di Pupi Avati e “I Viceré” di Roberto Faenza.
Tra i protagonisti del cinquantunesimo ciclo di spettacoli classici ci sarà anche Marco Guerzoni, che ha esordito come cantante-attore al Teatro Nuovo di Milano in “Backstage il grande sogno” di Shel Shapiro, Gianni Minà e Sergio Bardotti. Nel 2001 è entrato a far parte del cast di “Notre Dame de Paris” di Riccardo Cocciante interpretando il ruolo di Clopin, il capo della Corte dei Miracoli. Guerzoni sarà l’araldo degli egizi nella tragedia “Le Supplici” di Eschilo diretta da Moni Ovadia. Il regista sarà anche uno dei protagonisti dello spettacolo perché interpreterà Pelasgo, re di Argo.
“Ifigenia in Aulide” vedrà Francesca Ciocchetti e Debora Zuin nel ruolo delle corifee. Ciocchetti è un’attrice romana diplomata all’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico” e specializzata al centro “Santa Cristina” diretto da Luca Ronconi. Per il maestro Ronconi ha portato in scena opere di Goldoni, Čechov e Shakespeare. Ha vinto il “Premio Eleonora Duse” come attrice rivelazione e il “Premio nazionale della critica”. Nel 2014, nella stagione del centenario dell’Istituto nazionale del dramma antico, è stata una applauditissima Elettra in Coefore-Eumenidi. Debora Zuin, attrice diplomata al Piccolo Teatro di Milano, ha lavorato con Luca Ronconi in “Atti di guerra” e “Specchio del diavolo” e con Giorgio Strehler in “Madre coraggio di Sarajevo”. Ha vinto il “Premio Virginia Reiter” e il “Premio Eleonora Duse” come attrice emergente. Ritorno al Teatro Greco anche per Francesca Benedetti che sarà la nutrice in “Medea”. Nata a Urbino e diplomata all’Accademia nazionale d’arte drammatica, ha iniziato a recitare in Ifigenia in Tauride per la regia di Orazio Costa Giovangigli e ha una vastissima esperienza nella prosa televisiva e radiofonica della Rai.
E’ arrivato martedì a Siracusa, intanto, Paolo Magelli che insieme allo scenografo Ezio Toffolutti, ha effettuato un sopralluogo Teatro Greco. Questa mattina, invece, il regista è stato impegnato nelle audizioni per assegnare i ruoli di Giasone, Creonte, del corifeo e della corifea. “Non vedo Medea come una maga cattiva ma come una donna coraggiosa che ha voluto unire due mari – ha dichiarato Magelli -. E’ una tragedia di grande attualità che ripropone situazioni con le quali conviviamo oggi e credo che il teatro sia proprio uno di quei luoghi nei quali porre delle questioni e non dare delle risposte”.




Siracusa. Inda, il regista Tiezzi anticipa: "Ecco che Ifigenia in Aulide vedrete"

Primi passi a Siracusa per Federico Tiezzi, che dirigerà “Ifigenia in Aulide” con la traduzione di Giulio Guidorizzi nell’ambito del cinquantunesimo ciclo di spettacoli classici al Teatro Greco, in programma dal 15 maggio al 28 giugno prossimi. “Uno spettacolo con moltissimi riferimenti all’arte visiva- lo presenta il regista, che venerdì ha incontrato gli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antica, mentre questa mattina, con lo scenografo, Paolo Bisleri, ha effettuato un sopralluogo nell’antica cavea.  “Per me è il primo lavoro al Teatro Greco di Siracusa – ha dichiarato Tiezzi – ed è una opportunità importante. Sono davvero contento che sia capitata l’occasione di poter lavorare in questo splendido scenario e con un testo che più che una tragedia è una tragicommedia. Uno degli aspetti che mi sembra più interessante è come un’opera molto razionale finisca con un fatto di sangue”. Tiezzi sottolinea anche come la vicenda descritta da Euripide “sia una sorta di prequel di Agamennone perché quanto avviene in questa tragedia porterà alla vendetta e al sangue nella famiglia maledetta degli Atridi”. Ci saranno riferimenti a diversi artisti, da Anselm Kiefer a Jannis Kounellis e  Henrik Ibsen. “Sotto certi aspetti – continua  Tiezzi – questo dramma di Euripide anticipa il dramma borghese di fine ‘800. Nella mia testa è come se Euripide fosse in qualche modo un precursore di Ibsen con l’inferno che ogni personaggio vive”.




Siracusa. La Fondazione Inda alla Bit di Milano, ufficializzati i nomi degli scenografi

“Un’esperienza di identità senza raffronti all’origine della civiltà occidentale”. Così il soprintendente della Fondazione Inda, Gioacchino Lanza Tomasi ha descritto le rappresentazioni classiche al Teatro Greco alla Bit di Milano, la Borsa Internazionale del Turismo. Lanza Tomasi ha presentato , nello stand della Regione Sicilia, il cinquantunesimo ciclo di spettacoli classici nel corso della conferenza organizzata dall’assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo guidato da Cleo Li Calzi. Un incontro “doppio”, utilizzato per presentare il cartellone di Siracusa, ma anche quelo del Teatro Massimo di tPalermo. Ufficializzati i nomi dei tre scenografi delle opere in scena dal 15 maggio al 28 giugno prossimi. La Fondazione Inda punta quest’anno su “La trilogia del mare” , con le tragedie “Le Supplici” di Eschilo per la regia di Moni Ovadia e le scene di Gianni Carluccio, “Ifigenia in Aulide” di Euripide diretta da Federico Tiezzi e le scene di Paolo Bisleri, “Medea” di Seneca con la regia di Paolo Magelli e la scene di Ezio Toffolutti.
“Poeti, drammaturghi e filosofi accorsero a Siracusa 25 secoli fa – ha detto Gioacchino Lanza Tomasi – Eschilo vi fece rappresentare “I Persiani” e “Le Supplici” mentre un secolo dopo Platone tentò di instaurarvi la democrazia. Siracusa era l’America del mondo antico e la memoria dei grandi tragediografi e dei filosofi è ancora viva tra le pietre di un luogo unico al mondo dove ogni anno si ripete la magia di spettacoli che iniziano al tramonto e si chiudono all’incedere della notte”. La partecipazione alla Bit di Milano rientra nell’ottica del rilancio dell’Inda in chiave internazionale. “L’Istituto- osserva il sovrintendente- è una risorsa importante, non solo per Siracusa, perché crea un importante indotto economico e attira ogni anno migliaia di spettatori. Sotto questo punto di vista è fondamentale il lavoro portato avanti in sinergia con la Regione -conclude Lanza Tomasi- per l’organizzazione di questo incontro in una delle più importanti fiere del turismo a livello internazionale”.




La storia di Mbye, migrante sbarcato a Siracusa oggi dj reggae a Napoli

Storie di migranti, storie di giovani “normali” in mezzo a quell’intricato fenomeno della tratta di uomini su per il Mediterraneo. Mbye Ousman è uno di loro. Ha 27 anni, è originario del Gambia e nell’estate del 2013 è sbarcato sulle coste siracusane. Era partito dalla Libia, insieme a tanti altri migranti. L’arrivo a Siracusa, poi il trasferimento a Selinunte. Sempre con il suo sogno nel cassetto, lui giovane musicista: diventare un deejay.
Adesso è a Napoli e suona la sua musica reggae dancehall nei locali. “Ho fatto anche un cd reggae che è dedicato a ogni immigrato – racconta a Castelvetranonews.it – Chi vuole può seguirmi su youtube basta scrivere DjT10. Voglio ringraziare tutte le persone italiane che continuano a sostenere la mia musica”.




Siracusa. Inda, "Le Supplici" prendono forma. Sopralluogo di Ovadia al Teatro Greco

Entra nel vivo la fase preparatoria del nuovo ciclo di spettacoli classici al Teatro Greco. Questa mattina Moni Ovadia, regista della tragedia “Supplici” ha effettuato un sopralluogo nell’antica cavea, per cominciare ad immaginare la messa in scena dell’opera di Eschilo. “Il mio – ha detto il regista, ma anche interprete de “Le Supplici”, nel ruolo di Pelasgo, re di Argo- sarà uno spettacolo in musica con l’utilizzo di diverse lingue, il siciliano e il greco su tutte, e uno sguardo forte alla dimensione scura del Mediterraneo”. Con Moni Ovadia, questa mattina, c’erano il sovrintendente della Fondazione Inda, Gioacchino Lanza Tomasi, il componente del Cda, Walter Pagliaro , lo scenografo Giovanni Carluccio e la costumista Elisa Savi. Gli attori, queste le prime anticipazioni, utilizzeranno il greco di Eschino, ma nella pronuncia dei giorni nostri. “Perché non dobbiamo dimenticare- spiega il regista- che si tratta del linguaggio della democrazia e che la Grecia, che oggi è un paese martoriato, che soffre, ha dato tantissimo a tutto il mondo. Ci saranno parti in italiano e sto pensando -prosegue l’artista – anche alla possibilità di introdurre qualche piccola parte in arabo”. Le musiche saranno curate dal cantautore ennese Mario Incudine, che sarà anche assistente alla regia, “un giovane sapiente e un grande artista”. Proprio la musica sarà protagonista assoluta di una versione dell’opera di Eschilo che promette di regalare grandi emozioni. “Penso a uno spettacolo deflagrante – continua il regista –, a una tavolozza di suoni ed espressioni che si misceleranno tra loro all’interno di una rappresentazione tutta musicale”. In scena si affronterà un tema di grande attualità: le donne che rivendicano la propria autonomia rispetto a gli uomini che, al contrario, tentano di prevaricare.Ma anche la storia di un re che consulta il popolo. “Parleremo- conclude il regista- di accoglienza e libertà, perché non c’è libertà se non si può accogliere e non c’è accoglienza senza libertà”.




La siracusana Federica Buda supera anche la terza puntata di Forte Forte Forte (Rai Uno)

Il programma non convince e gli ascolti non esaltano, ma Federica Buda si conferma talento tra i più interessanti tra quelli in gara a Forte Forte Forte. La trasmissione di Raffaella Carrà è entrata nel vivo con la terza puntata, la prima del talent vero e proprio dopo le audizioni. Tra i 14 concorrenti usciti indenni dal casting finale, coloratissima, c’è anche la 22enne siracusana. Per lei non è un problema superare la “prova” e ci riesce raccogliendo dalla giuria 4 F senza mai rischiare l’eliminazione. “Anche questa è andata”, commenta Federica sul suo profilo Facebook dove ormai diventa per tutti “un gran bel animaletto”, come con dolcezza l’ha definita Raffaella Carrà.




Siracusa. Stagione Agimus, il "duonovecento" all'istituto Privitera

E’ per domani alle 18, all’istituto musicale “Privitera”, l’appuntamento con il secondo evento del 2015 per la stagione concertistica Agimus, realizzata con il patrocinio del Comune di Siracusa. Per l’occasione si esibirà “duonovecento”, composto dai messinesi Carmelo Quagliata al sassofono e Roberto Oppedisiano al pianoforte. Il programma prevede alcune tra le più importanti composizioni destinate a questo organico nel secolo scorso, tra le quali il celebre “Scaramouche” di Darius Milhaud, tre pezzi di Astor Piazzolla e la bellissima Suite Hellènique di Pedro Iturralde. Da segnalare anche la prima assoluta di “Novecento” del siracusano Roberto Salerno, brano recentemente edito dalle Edizioni Map. Il concerto vedrà anche le proiezioni multimediali a cura del prof. Antoni Laganà.




Agrigento chiama Siracusa: chiesta in "prestito" una produzione targata Inda per la Valle dei Templi

La Fondazione Inda ha un elevato numero di estimatori al di fuori di Siracusa. E non mancnao i “corteggiatori”. Alla lista si aggiunge Agrigento con la sua Valle dei Templi. Il deputato regionale Lillo Firetto, che è anche presidente del Distretto Turistico Valle dei Templi di Agrigento, è stato ricevuto questa mattina a Palermo da Gioacchino Lanza Tomasi, neo soprintendente della Fondazione siracusana. Insieme hanno verificato la possibilità di inserire anche la Valle dei Templi di Agrigento nel circuito degli spettacoli del cinquantunesimo ciclo di rappresentazioni classiche che scatterà il 15 maggio a Siracusa. “E’ una eventualità opportunamente accarezzata anche dal Parco Archeologico e dai suoi vertici – spiega Lillo Firetto – che potrebbe aprire la Valle dei Templi nell’ambito di più vasti circuiti culturali”.
Lo scorso anno la Fondazione Inda, con una delle sue produzioni, ha “inaugurato” anche il teatro antico di Pompei.