Il Siracusa riparte e ritrova Alma-gol, 3-1 al Castrovillari

Il Siracusa torna al successo e si rilancia in chiave play-off. Al De Simone gli azzurri superano per 3-1 il Castrovillari, prima vittoria dell’era Spinelli.
Dopo una meravigliosa coreografia dedicata dalla Curva Anna ancora ai cento anni del calcio a Siracusa, la parola passa al campo. Dopo la doccia fredda (emozionale) di Trapani, Russotto e compagni ritrovano certezze minuto dopo minuto. E ritrovano anche Giuliano Alma in formato cecchino: è suo il gol che rompe l’equilibrio, al 40. Il raddoppio arriva al minuto 48 con Russotto e la gara si mette decisamente in discesa al 70 con la terza reta azzurra, di Forchignone. Quasi indolore il rigore trasformato al 75′ da Loris per il Castrovillari.
Il Siracusa ricarica le batterie e conta le partite che mancano alla fine della stagione regolare, con l’obiettivo di blindare il secondo posto per l’ultimo assalto alla Serie C attraverso play-off e ripescaggi.




Pallanuoto, sconfitta in semifinale per l’Ortigia: contro l’An Brescia finisce 10-9

Sconfitta per l’Ortigia nella gara contro l’An Brescia, valida per le semifinali di Coppa Italia. Gli uomini di Piccardo giocano un’ottima gara, lottando fino alla fine, ma non riescono a replicare la vittoria dello scorso anno, perdendo di misura (10-9) la semifinale contro un Brescia cinico e capace di sfruttare ogni minimo errore. Fatale, per l’Ortigia, il parziale di 4-0 messo a segno dai lombardi tra la fine del secondo e la metà del terzo tempo. Per il resto si è vista una squadra che ha lottato alla pari sin dall’inizio. La formazione biancoverde parte forte, con grande qualità nel gioco, mettendo in difficoltà i bresciani al centro, dove Bitadze e Napolitano costruiscono il primo break che vale il 2-0. Gli uomini di Bovo, però, riescono a pareggiare in meno di un minuto con Dolce e Alesiani. La gara è equilibrata, l’Ortigia mette di nuovo la freccia con il tap-in di un ottimo Cupido e, dopo il pari bresciano, con Inaba, allo scadere. Nel secondo tempo, la squadra di Piccardo realizza subito la rete del doppio vantaggio con Cupido, ma i bresciani fermano subito il tentativo di fuga biancoverde, pareggiando grazie ai due gol a uomo in più di Irving e Del Basso. Due minuti dopo, Cupido, questa volta in veste di uomo assist, serve a Carnesecchi la palla del nuovo +1, ma gli uomini di Bovo sono abili a ribaltare la situazione, andando per la prima volta in vantaggio (7-6) grazie al sinistro di Manzi e alla ripartenza di Alesiani. Il vantaggio si allarga ancora nel terzo tempo, con la pregevole doppietta di Irving. L’Ortigia sembra in difficoltà, ma ci pensa Cassia, a un minuto dalla fine, con una potente conclusione dalla distanza, a tenere i biancoverdi dentro il match. Gli ultimi otto minuti sono intensi ed emozionanti: la doppietta di Cassia riporta in parità il risultato, ma Del Basso trova la rete del nuovo vantaggio bresciano. Le squadre sono stanche, gli schemi saltano e le speranze dell’Ortigia di allungare la gara fino ai rigori si infrangono sulla parata di Tesanovic sul tiro di Carnesecchi. Vince il Brescia, che domani contenderà il trofeo alla Pro Recco. Per l’Ortigia, finale per il 3° posto contro il Savona.
“Abbiamo fatto una partita strepitosa. Non ho assolutamente nulla da rimproverare alla squadra, posso solo fare i complimenti a tutti i miei giocatori. Sicuramente abbiamo commesso degli errori, perché nel terzo tempo abbiamo avuto un leggero calo, ma ci sta, perché non va dimenticato che ci sono anche gli avversari e che il Brescia è una squadra di altissimo livello. – commenta coach Stefano Piccardo – Questa partita l’abbiamo preparata in un certo modo, cercando di giocare il pallone velocemente sulle diagonali, perché sapevamo che, se avessimo fatto girare la palla lentamente, Tesanovic ci avrebbe mangiato. Quindi, sotto questo punto di vista, è andata come doveva. Abbiamo lavorato bene anche con i giocatori ai due metri, li abbiamo seguiti bene. Insomma, ripeto, nulla da dire alla mia squadra, che ha disputato un’ottima gara. Poi si vince e si perde, anche se oggi c’è da recriminare, perché ci sono stati tanti episodi dubbi. Ma preferisco non commentare l’arbitraggio. – continua – Contro Savona abbiamo giocato due partite di alto livello. Vediamo cosa riusciremo a fare domani. È una finale che mette in palio il terzo posto e le finali contano sempre, non vanno mai snobbate. L’anno scorso siamo arrivati secondi, quest’anno abbiamo la possibilità di arrivare terzi. Ci proveremo sicuramente”.

credits: Paolo Zeggio- Iren Genova Quinto




Vittoria per l’Atletico Siracusa, contro Più Forte Ragazzi finisce 6-1

Vittoria per l’Atletico Siracusa, che nell’anticipo della ventiduesima giornata del campionato di Terza Categoria, conquistai il match contro Più Forte Ragazzi per 6-1. L’equilibrio dura meno di dieci minuti, fino a quando gli ospiti non sbloccano il risultato grazie a uno sfortunato tocco sotto misura di Fedele, che inganna il suo portiere sulla sponda area di Sinatra che aveva raccolto un assist su punizione di Cocola. La gara è a senso unico ma, solo al tramonto del primo tempo e dopo aver fallito almeno altre tre opportunità, la squadra del presidente Enrico Abbruzzo trova il raddoppio con Napolitano al termine di un’azione personale.
La ripresa si apre con la marcatura di Pincio sugli sviluppi di un angolo battuto da Cocola. All’11’ Alì firma la prima delle sue 3 reti personali con un tiro cross da sinistra che si infila all’angolino alto. Gregorini su rovesciata prova a scrivere il suo nome sul tabellino dei marcatori, ma senza fortuna. E’ ancora il capocannoniere del campionato a incrementare il vantaggio ospite con una rete per nulla banale: imbeccato sul filo del fuorigioco, percorre una trentina di metri con la palla incollata al piede, si presenta solo davanti al portiere e lo batte senza difficoltà. Castro accorcia le distanze, ancora Alì le ristabilisce su assist di Essaoudy per la rete del 6-1, la numero 22 in campionato per il bomber aretuseo. L’Atletico Siracusa fa la voce grossa, il Carlentini secondo in classifica e prossimo avversario degli aretusei, è avvisato.




Pallanuoto, Coppa Italia: l’Ortigia batte il Quinto e vola in semifinale

Vittoria per l’Ortigia, che batte il Quinto giocando una buona partita sul piano del ritmo e della transizione offensiva, ma con qualcosa da rivedere sulla fase a uomo in più e sulla difesa a uomini pari. La squadra di Piccardo ha condotto sin dall’inizio e con un solo passaggio a vuoto tra terzo e quarto tempo. I biancoverdi partono bene, mostrando la giusta concentrazione e una buona condizione fisica. Il risultato lo sblocca Bitadze, che beffa Massaro dopo soli 90 secondi. I liguri provano a rispondere ma sbattono sulla difesa e sul solito Tempesti, fino a quando Panerai, dalla distanza, trova il pareggio. L’Ortigia nuota forte, gioca bene a uomo in meno e altrettanto la transizione offensiva: la doppietta di Cassia (in superiorità) e i gol di Ferrero e Bitadze, con in mezzo la rete di Niccolò Gambacciani, valgono il 5-2 di fine primo tempo. Nella seconda frazione, l’Ortigia sembra meno esplosiva e spreca tre superiorità di fila, ma va a +4 con la rete di uno scatenato Cassia. Il Quinto ha un buona reazione e riesce a dimezzare il gap, ma nel finale Cupido, da posizione 2, allunga sul 7-4. Nel terzo tempo, dopo la controfuga iniziata e concretizzata da Di Luciano, comincia una serie di rigori, tutti trasformati (Panerai, Inaba e Ferrero), che portano il punteggio sul 10-5 per l’Ortigia. A quel punto, la squadra di Piccardo si adagia un po’ e consente al Quinto di rientrare in partita con un parziale di 5-2, tra fine del terzo e inizio del quarto tempo, che mette Figari e compagni a meno due. Ad allontanare nuovamente i genovesi è Di Luciano che, con un tiro dalla distanza. segna un gol provvidenziale. Poco dopo Ferrero, con una bella conclusione, chiude ogni discorso. L’Ortigia vince 14-10 e si qualifica alla semifinale di Coppa Italia, in programma domani contro il Brescia.
“Sul piano del ritmo, la gara è andata come l’avevamo preparata, mentre abbiamo giocato male la superiorità numerica, soprattutto nel secondo tempo, quando ne abbiamo fallite tre di fila, addirittura sbagliando per due volte il passaggio. – ha detto coach Stefano Piccardo – Inoltre, abbiamo preso troppi gol, perché dieci son tanti. Domani, in semifinale, bisognerà tenere un passivo più basso, perché penso che la chiave saranno le reti subite. In ogni caso, va detto anche che il Quinto ha fatto un’ottima gara. In vista della semifinale di domani dobbiamo migliorare sicuramente la fase difensiva. Ciò detto, oggi abbiamo giocato anche degli sprazzi di buona pallanuoto, attaccando tutte le volte la profondità. Abbiamo fatto bene l’uomo in meno e la transizione offensiva, arrivando spesso con tanti uomini sulla prima linea. Sono contento di questo, però nei tornei a eliminazione diretta bisogna guardare ciò che non è andato bene, concentrarsi su quello e poi pensare alla prossima partita”.
A fine match, parla anche il centrovasca Francesco Cassia, autore di 4 reti e premiato come migliore in acqua: “Quella contro il Quinto è stata una prova positiva sotto alcuni punti di vista, ma come accade in ogni gara ci sono sempre delle cose da rivedere. Dobbiamo analizzare gli errori e cercare di lavorare meglio a uomo in più e su alcune fasi del gioco, però sul piano dell’atteggiamento, a mio avviso, abbiamo fatto una grande partita. Poi, è vero che abbiamo avuto un piccolo calo, sul finire del terzo tempo, forse per via di un po’ di stanchezza, però siamo stati bravi a non mollare, a non farci prendere dal panico e a rimanere in controllo del match. Mi riferisco proprio a questo, quando parlo dell’ottimo atteggiamento che abbiamo avuto e mantenuto fino alla fine”.




Pallanuoto, scatta la Final Eight di Coppa Italia: l’Ortigia va a Genova per affrontare il Quinto

La Coppa Italia si avvicina alla sua fase decisiva e l’Ortigia lavora per farsi trovare pronta. Domani pomeriggio, alla piscina “Marco Paganuzzi” di Genova, scatta la Final Eight della coppa nazionale, con i quarti di finale che vedranno impegnate le otto formazioni che si contenderanno il trofeo. L’Ortigia scenderà in acqua alle ore 18.00 contro il Quinto. Sulla carta, i biancoverdi sono favoriti, in virtù della distanza in classifica in campionato, con i liguri che hanno chiuso la regular season con 11 punti di distacco dall’Ortigia. Nell’unico confronto stagionale in Serie A1, i biancoverdi hanno già vinto a Genova, con una prestazione convincente. Le partite secche, però, quelle che determinano l’eliminazione diretta, sono un’altra cosa. Gli uomini di Piccardo, dunque, dovranno stare attenti, perché il Quinto è una squadra insidiosa, con giocatori esperti e desiderosi di fare l’impresa davanti ai propri tifosi. Sarà fondamentale, quindi, non sbagliare approccio e mantenere alta la concentrazione per tutti e quattro i tempi, giocando al meglio. In palio c’è la semifinale contro la vincente della sfida tra Brescia e Trieste.
“La squadra si è riposata qualche giorno e poi ha ripreso a lavorare in vista di questo impegno. Abbiamo in mente la Coppa Italia dell’anno scorso. che è stata una parentesi entusiasmante che rimarrà nella storia del club. Ricordiamoci però che per noi, negli anni passati, è stato già un successo partecipare alla nostra prima Final Eight, che giocammo a Bari e in cui finimmo quarti. – sottolinea mister Stefano Piccardo – L’anno scorso, a Genova, è stato il nostro exploit, un momento indimenticabile. Questa Coppa Italia va affrontata come una manifestazione importante, che mette in gara le squadre più forti d’Italia. È una vetrina prestigiosa, soprattutto con questa formula, un evento molto bello al quale spero partecipi tanto pubblico. Riguardo ai nostri obiettivi, dobbiamo cercare di giocare a pallanuoto nel miglior modo possibile ed essere la miglior versione di quello che possiamo proporre in base alle nostre caratteristiche – continua – Sarà una partita difficilissima, perché è un match da dentro o fuori e perché per il Quinto, che anche quest’anno organizza la fase finale di questa coppa, il passaggio del turno è un obiettivo stagionale importante. Loro sono una squadra che, anche se la classifica in campionato ha detto diversamente, a mio avviso avrebbe dovuto essere nel gruppo del Round Scudetto. Non a caso, hanno vinto con due giornate di anticipo il Round Retrocessione. Siamo ben consci della difficoltà di questo impegno, si tratta di una partita secca e dobbiamo far tesoro dell’esperienza accumulata in questi anni, perché a volte le partite secche ci hanno fatto male, non ultima la sfida contro lo Spandau. Dovremo andare a giocare questa Final Eight consapevoli di quelle che sono la nostra forza e le nostre debolezze. Spero che sia una bella competizione, con una grande cornice di pubblico, perché il nostro sport ha bisogno di passione durante questi eventi. Mi auguro che ci sia molta gente, perché ci sono tutti gli ingredienti per una bella manifestazione di pallanuoto”.
Alla vigilia dal match, parla anche il difensore Lorenzo Giribaldi: “Le ultime due partite in campionato ci hanno dato molta fiducia. Il nostro obiettivo in Coppa Italia è quello di provare nuovamente a giocare una finale. Stiamo lavorando molto perché vogliamo confermarci e continuare questa striscia positiva. Nel gruppo c’è la giusta tensione, perché si tratta di partite a eliminazione diretta ed è fondamentale prepararle al meglio, con coraggio e senza la paura di vivere queste emozioni. Penso che gli unici che possono farci male…siamo noi stessi. Sappiamo che, se giochiamo al meglio delle nostre possibilità, possiamo affrontare chiunque. Con il Quinto sarà una vera e propria battaglia, loro sono un avversario da non sottovalutare, inoltre giocano in casa e hanno dalla loro il fattore campo. Tatticamente, sarà fondamentale gestire al meglio le situazioni a uomo in più e a uomo in meno e tenere il ritmo alto”.




Ricci campione di stile, dopo la sconfitta i complimenti social al Trapani

Con il fair play che lo contraddistingue, all’indomani della sconfitta a Trapani, Alessandro Ricci si è congratulato con la società granata per la promozione anticipata in Serie C. Il presidente del Siracusa ha indirizzato un messaggio al suo omologo Valerio Antonini, estendendo il pensiero all’intero club granata. Lo ha fatto anche attraverso i canali social del Siracusa. Il presidente Ricci ha inoltre voluto ringraziare il pubblico presente al Provinciale “per l’accoglienza ricevuta”.
Nonostante l’amarezza, il massimo rappresentante della società azzurra non ha perso il suo stile. Ed è già pronto a caricare i suoi in vista del finale di stagione, in cui anche per il Siracusa di Fernando Spinelli potrebbe esserci spazio per la gioia. La porticina del ripescaggio c’è, ma si deve passare dai play-off e da un secondo posto da difendere con le unghia e con i denti. Passata la sfida delle emozioni con il Trapani, inizia adesso un altro percorso per Russotto e soci.




La Genovese Eurialo Siracusa vince e mantiene la C: contro WeKondor Catania finisce 3-0

La Genovese Eurialo Siracusa centra l’obiettivo della permanenza in serie C di pallavolo femminile. Decisiva la vittoria conquistata ieri pomeriggio sul campo della WeKondor Catania nell’ultima giornata di campionato, che condanna alla retrocessione diretta le etnee, mandando ai playout l’Aurora Siracusa. Le ospiti si sono imposte con il punteggio di 3-0 e i tre punti conquistati hanno consentito loro di scavalcare la Cyclopis, battuta in casa dalla Green Sport Modica. Playout evitati e categoria mantenuta.
“E’ il giusto premio per una stagione difficile – commenta il vicepresidente Salvo Corso – con vicissitudini varie che hanno riguardato soprattutto il roster, visto che abbiamo dovuto sopperire all’assenza di alcune atlete che, per motivi diversi, sono andate via e non è stato facile rimpiazzarle. Chi le ha sostituite, ha dato il massimo, dimostrando attaccamento ai colori sociali, così come chi è rimasto. Il gruppo si è compattato nei momenti più difficili e ha saputo reagire alle difficoltà. Alcune partite le abbiamo perse 3-2 dopo essere state in vantaggio 2-0 per mancanza di esperienza e per la stanchezza fisica e mentale ma siamo arrivati alla gara decisiva consapevoli delle nostre qualità e di avere a disposizione una chance che non potevano fallire. Abbiamo giocato con grande autorevolezza e determinazione e abbiamo vinto con pieno merito. Festeggiamo così la salvezza e siamo anche contenti di avere indirettamente aiutato l’altra squadra siracusana, dandole un’ulteriore possibilità per mantenere la categoria. Ci godiamo questa salvezza – termina Corso – frutto dei sacrifici di tutto il gruppo. Un traguardo meritato al termine di una stagione difficile. Complimenti a tutti, alle nostre giocatrici, al tecnico Scandurra e a tutti coloro i quali hanno contribuito, anche fuori dal campo, al raggiungimento dell’obiettivo”.




Vittoria per l’Atletico Siracusa e terzo posto aritmetico: contro Città di Priolo finisce 2-0

L’Atletico Siracusa conquista il match contro Città di Priolo e corre verso la finale playoff del campionato di terza categoria.
Finisce 2-0 al “De Simone” per gli aretusei e ora sono 17 i punti di distanza tra le due squadre, con la terza della classe (l’Atletico, ndr) che può già mettere nel mirino la vicecapolista Carlentini, avanti di soli 4 punti e ospite tra due settimane a Siracusa in uno scontro diretto che potrebbe aprire nuovi scenari.
Ieri intanto la squadra del presidente Enrico Abbruzzo ha fornito un’altra prova di maturità, dimostrando di saper soffrire e stringere i denti contro un avversario che le ha creato non poche difficoltà, specie nel primo tempo. I padroni di casa hanno resistito e, nella ripresa, hanno trovato la porta con due reti che sono vale la vittoria. Tra i protagonisti del successo il portiere Fontana e l’attaccante Di Natale.
Nella prima frazione il Città di Priolo costruisce la palla gol più clamorosa al 37’ quando Tomaselli calcia da due passi ma trova sulla sua strada un grande Fontana, che gli chiude lo specchio della porta e ne trattiene in gola l’urlo del gol.
Il portierone di casa si ripete a inizio ripresa quando devia sul legno la conclusione da fuori area di Latina. Al 25’ Pincio si procura il rigore che un glaciale Cocola realizza spiazzando il portiere avversario. Nell’ultima azione della partita, Kanwi serve a Minnalà la palla del 2-0. L’Atletico Siracusa fa festa con i suoi numerosi tifosi. Da ieri il terzo posto è aritmetico e il secondo non è poi così lontano.




Siracusa, niente da fare. Al Trapani basta Balla per festeggiare

Non era onestamente possibile chiedere di più al Siracusa attuale. A Trapani gli azzurri hanno provato a tenere, soffrendo, come i granata all’andata. E c’erano anche riusciti per i primi quarantacinque minuti, non senza brividi. Come in occasione della rete annullata ai padroni di casa per un fallo sul portiere del Siracusa, poi ancora Lamberti protagonista con una gran parata al 29′ quando tutto il Provinciale stava già gridando alla rete. Il Siracusa si fa vedere dopo venti minuti di apnea, con un tiro da fuori di Vacca che chiama al plastico intervento l’estremo granata.
Nella ripresa, dopo quattro minuti, il tiro dalla distanza di Balla che inganna Lamberti – sino a quel momento uno dei migliori tra gli azzurri – e che consegna la matematica della promozione al Trapani. Praticamente il game over di serata. Il doppio cambio Sarao-Forchignone per Maggio e il poco ispirato Alma non produce grossi effetti, se non un paio di calci d’angolo per il Siracusa. Vince il Trapani e può far partire la sua festa. Al Siracusa, per ora, tocca fare da spettatore. Ma c’è ancora il treno dei play-off per sperare in una possibile promozione. Serve però tornare a fare risultato e ritrovare quella brillantezza che è venuta meno nelle ultime settimane.
A Fernando Spinelli non si potevano chiedere miracoli. In panchina non si è praticamente mai seduto. In piedi dall’inizio alla fine e forse anche con la tentazione, ad un certo punto, di entrare in campo per dare una mano al Siracusa, in difficoltà particolare sulle seconde palle. Può succedere quando il tuo avversario è questo Trapani schiacciasassi. Le partite importanti per Russotto e compagni sono quelle che mancano da qui alla fine, per riprendere sprint e correre verso i play-off.




Vittoria per la Pallamano Aretusa, a Scicli finisce 31-26

Vittoria per la Pallamano Aretusa nella Serie b maschile. A Scicli la squadra di Vilageliu ha conquistato il match con un punteggio di 31-26. Il primo strappo della partita è arrivato al 25’ quando l’Aretusa ha piazzato un doppio break mettendo un po’ di distanza dall’avversario che, tuttavia, anche nella ripresa ha risposto colpo su colpo, rendendo il finale di gara non semplicissimo anche se poi i ragazzi di Vilageliu sono riusciti a portare a casa il successo.
“È stata una partita difficile sotto l’aspetto fisico, anche perché si scivolava parecchio sul campo. Noi però continuiamo a lavorare per migliorare soprattutto in difesa, mentre sono soddisfatto della fase offensiva dove abbiamo sviluppato gioco con tanta velocità e con gli schemi giusti. La fase offensiva ad oggi rimane il nostro punto forte”, ha detto mister Vilageliu.