La bottiglietta, sostituzione e trauma cranico: recupero flash per il giocatore del Licata

Non è passato inosservato il recupero in tempi record di Matteo Lanza. Il giocatore del Licata ieri era in campo dal primo minuto, nella gara giocata (e persa) dai gialloblu in casa del Portici. Proprio Lanza, domenica scorsa, era stato sfortunato protagonista di un gesto da condannare senza se e senza ma: nel corso del primo tempo della partita con il Siracusa, era stato raggiunto da una bottiglietta lanciata dal settore occupato dai tifosi azzurri.
Come si legge nel provvedimento del Giudice Sportivo – che ha inflitto tre punti di penalizzazione al Siracusa – Lanza, colpito dalla bottiglietta semivuota, “cadeva al suolo e dopo avere ricevuto i primi soccorsi veniva sostituito nel corso dell’intervallo e trasportato in ambulanza al Pronto Soccorso dove veniva refertato ‘trauma cranico’ con diagnosi di 7 giorni”.
Nonostante la prognosi di sette-giorni-sette, e una presumibile impossibilità ad allenarsi regolarmente in settimana a causa del trauma cranico che lo aveva costretto a lasciare il campo ed a ricorrere alle cure dei sanitari del locale ospedale, ieri è stato schierato dal primo minuto. Un recupero pieno lampo, sicuramente una buona notizia per il diretto interessato e di cui tutti sono lieti. Ma anche un fatto che lascia spazio a qualche interrogativo che – allargato – finisce per chiamare in causa il comportamento tenuto dalla società gialloblu e dallo stesso calciatore. Anche il Siracusa vuol vederci chiaro ed ha predisposto una integrazione al ricorso presentato contro la penalità inflitta segnalando la presenza in campo dal primo minuto dell’esperto giocatore del Licata. Fermo restando che tutta la vicenda parte da un gesto grave e da condannare, il cui responsabile ci si augura venga presto identificato e adeguatamente sanzionato.




Oro sfumato per 6 centesimi, argento dolceamaro per Irene Burgo

Un grande risultato per Irene Burgo, atleta delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, al Campionato Italiano di Fondo sui 5000 metri. Per la prima gara della stagione 2024, l’atleta siracusana ha conquistato l’argento in K1, con l’oro sfumato per soli 6 centesimi, e un altro secondo posto in K2, con un’altra collega delle Fiamme Oro, Irene Bellan.
“Peccato per l’oro perso in K1 per soli 6 centesimi. – ha detto Irene Burgo a SiracusaOggi – Molto importanti, tra tre settimane, saranno le gare di selezione a Milano.”
La rivincita ad Aprile quindi, con le gare di selezione che si terranno all’Idroscalo di Milano. Il 6 e 7 aprile la gara internazionale prevederà una selezione: il ripescaggio olimpico per l’Ungheria, per la prima classificata nei 500 metri, e per la Coppa del Mondo ed Europei.
“L’obiettivo principale è andare in Ungheria, ma se non dovessi riuscire voglio andarci il più vicino possibile e poi fare la Coppa del Mondo”, ha concluso Irene Burgo.




Successo toscano per la Pallamano Aretusa: 26-28 sull’Euromed Mugello

Vittoria per la Pallamano Aretusa contro l’Euromed Mugello, per 26-28. Ottimo risultato in Toscana per la possibile qualificazione alla Final Six di Chieti. Dopo il successo su Halikada, le ragazze di Sergio Vilageliu hanno sempre condotto il match, per poi rischiare la rimonta delle toscane sul finale della partita, concludendo la partita per 26-28.




Atletico Siracusa-Priolo B: al “Nicola De Simone” finisce 2-2

Al “Nicola De Simone” finisce 2-2 tra Atletico Siracusa e Priolo B. La diciannovesima giornata del campionato di Terza Categoria è stata una partita ininfluente, considerando che il Priolo B partecipa al torneo da fuori classifica. L’Atletico Siracusa sblocca il match nei minuti finali del primo tempo con Minnalà e raddoppiano, a inizio ripresa, con Di Natale. Gli ospiti accorciano le distanze con Rotul, per poi pareggiare con Duranti.
Per quanto riguarda la squadra under 17, sabato pomeriggio ha superato in casa con il risultato di 5-0 il Pianeta Floridia nella gara valida per la semifinale playoff del girone B provinciale. Sabato prossimo affronterà, sempre in casa, la Mediterranea che, nell’altra partita, ha sconfitto in trasferta il Noto 3-2. L’Atletico Siracusa è passato in vantaggio alla fine del primo tempo con Lo Bello. Nella ripresa sono arrivate le altre quattro reti, realizzate da Currieri, Vinci, Cappuccio S. e Corso. L’Atletico Siracusa ha mostrato un gioco fluido e spumeggiante e gli ospiti che hanno potuto ben poco per arginare la manovra avversaria.




In campo neutro e senza pubblico, il Siracusa batte la Gioiese 2-0

Nella prima delle due gare a porte chiuse ed in campo neutro, il Siracusa ha battuto la Gioiese per 2-0. Al Meno Di Pasquale di Avola, la squadra azzurra è tornata in campo dopo la pesante punizione inflitta dal Giudice Sportivo per i fatti di Ravanusa. Cacciola ha cercato di isolare i suoi e tenere alta la concentrazione sul campionato ed un secondo posto da difendere, in attesa dell’esito del ricorso presentato dalla società del presidente Ricci e da cui dipenderanno anche le eventuali chance di ripescaggio collegate ai play-off.
Quanto alla gara, in un clima ovviamente surreale, bastano due situazioni da palla da fermo al Siracusa. Al 24′, lo specialista Aliperta trasforma in oro un calcio di punizione. Nella ripresa, al 53′ su calcio di rigore, mette la sua firma anche Maggio.
“Non era semplice. Una prova di maturità, vista la situazione”, dice al termine Cacciola, intervistato su Tris. “Da martedì inizieremo a preparare il prossimo appuntamento”.




Pallanuoto, sconfitta per l’Ortigia a Brescia: finisce 9-7

Sconfitta per l’Ortigia contro l’AN Brescia, che ha conquistato la partita per 9-7. Un incontro difficile per gli uomini di Piccardo, che hanno trovato un’avversaria forte e decisa, soprattutto in avvio. L’inizio della gara è stato equilibrato, ma gli uomini di Bovo dopo pochi minuti sono stati spietati ai due metri. Nel secondo tempo, l’Ortigia fallisce facilmente il gol del -1 e il Brescia ne approfitta andando sul 5-3 con Guerrato. Negli ultimi 8 minuti, l’equilibrio è ancora protagonista. L’Ortigia, dopo il -1 di Cupido, ha molte occasioni per pareggiare, ma un po’ l’imprecisione, un po’ i riflessi di Tesanovic dicono no all’attacco biancoverde. Così Guerrato, dalla distanza, mette dentro il sigillo del 9-7 finale. Il Brescia allunga a +4 in classifica sui biancoverdi, che rimangono quarti in classifica, con due punti di vantaggio sul Telimar e forse, con un po’ di precisione e fortuna in più, la partita avrebbe potuto conoscere un esito diverso.
“È stata una partita inizialmente complicata, perché nel primo tempo abbiamo preso due gol e un rigore dai due metri e sono quelli che ci siamo portati dietro per tutta la gara. L’inizio è stato quello che ha determinato il risultato. Siamo anche riusciti a riprenderli sul 6-6, ma abbiamo speso troppe energie e loro ci hanno fatto gol immediatamente, nell’azione successiva, con Alesiani, quindi abbiamo preso l’altra rete. – dichiara coach Stefano Piccardo – A quel punto, pur provandoci, non abbiamo avuto più la forza di riagguantarli. Abbiamo sbagliato un uomo in più, che abbiamo giocato male, ma devo anche dire che, secondo me, c’era un rigore sul palo su Condemi che avrebbe potuto cambiare completamente la partita. Ripeto, abbiamo perso ai due metri, con quei due gol e il rigore subiti nel primo tempo. – continua – Abbiamo sbagliato conclusioni abbastanza semplici dal palo, sicuramente Tesanovic è stato bravo, ma anche noi abbiamo sbagliato e due o tre volte l’abbiamo colpito. Questi errori, uniti ai due gol presi al centro hanno determinato il risultato. Ad ogni modo, la squadra sta giocando, siamo venuti a Brescia e abbiamo perso di due reti, in una piscina dove solo in una circostanza in questi anni siamo rimasti in partita. Va bene così. Adesso lavoreremo in vista dello Spandau e delle prossime partite. Questo è un passaggio che ci può stare. Questa sconfitta ci deve dare forza”.
Nel dopo partita, parla anche Francesco Cassia, centrovasca dell’Ortigia: “È stato un match molto combattuto, a un certo punto loro avevano allungato e noi siamo stati bravi a rimanere attaccati, a giocarcela fino alla fine. Certo, poi ci sono stati dei dettagli che hanno fatto la differenza e, a questi livelli, in questo tipo di incontri, i dettagli contano. Ora dobbiamo cercare di analizzare la partita, vedere che cosa non è andato e riprendere ad allenarci e aggiustare queste piccole cose, perché alla fine stiamo parlando di piccolezze. Dobbiamo riprendere il cammino e per farlo dobbiamo pensare innanzitutto a sabato prossimo e a cercare di passare il turno di Euro Cup. Poi, per il campionato, ogni partita ormai è decisiva, quindi saranno tutti scontri diretti e ogni gara sarà una finale”.




Il Siracusa Calcio femminile vince la Coppa Italia Eccellenza: 2-1 inflitto al Palermo

Il Siracusa Calcio femminile vince la Coppa Italia Eccellenza. La partita, giocata allo stadio Mazzola di San Cataldo, ha visto la squadra di Luciano Buda vincitrice sul Palermo, conquistando la finale per 2-1. La protagonista del match è stata Lucrezia Rizzo, con una doppietta che ha permesso alle leonesse di portare a casa la coppa.




Pallanuoto Ortigia, grande sfida in campionato: affronterà l’AN Brescia

Dopo la buona prestazione in Euro Cup, a Berlino, contro lo Spandau 04 Berlin, l’Ortigia, domani pomeriggio in campionato, dovrà affrontare i vice-campionati d’Italia dell’AN Brescia. Al centro natatorio “Mompiano” di Brescia, per la squadra di Piccardo sarà uno scontro diretto, con le due squadre distanti tra loro di un solo punto: : i lombardi, infatti, sono terzi con 31 punti, l’Ortigia al quarto posto a quota 30.
“Abbiamo un paio di giocatori che hanno accusato dei problemi fisici durante la settimana, in particolare Ferrero e Cupido. Ad ogni modo, abbiamo cercato di lavorare al meglio, preparando una delle partite più difficili del campionato. Contro il Brescia sarà un match due volte più arduo rispetto a quello di Berlino. Dovremo giocare molto bene sia in superiorità che in inferiorità numerica, perché sono due situazioni di gioco che loro svolgono molto bene, e poi dovremo avere resistenza difensiva sulle loro transizioni, nelle quali hanno molta velocità e riescono ad arrivare molto forte sulla prima linea. – ha sottolineato mister Stefano Piccardo – Infine, bisognerà cercare di avere un buon controllo sui loro centri, ossia Lazic, medaglia d’oro olimpica, e Gianazza, ragazzo in grande ascesa, che andrà guardato con particolare attenzione. A livello di statistica – continua Piccardo – va premesso che il Brescia ha perso in casa solamente con la Pro Recco, cioè contro la squadra più forte al mondo. È indubbiamente vero, però, che il gap fra noi e un certo tipo di formazioni, compreso il Brescia, in questi anni si è ridotto, ma quella di domani rimane una partita molto complicata. Loro non sono la squadra dell’andata, anzi penso che vorranno renderci pan per focaccia e riscattare quella sconfitta subita a Siracusa. Sarà una gara difficile, da giocare tatticamente nel modo giusto. Dal punto di vista del risultato, questo è quel tipo di partite nelle quali tutto può succedere”.
Alla vigilia della partita parla anche l’attaccante dell’Ortigia, Yusuke Inaba: “Sappiamo che questo match è molto importante per continuare la strada verso i play-off scudetto e per la classifica, visto che loro si trovano un punto sopra di noi. Di sicuro non dobbiamo pensare all’andata e alla gara vinta da noi, perché la partita di domani sarà molto diversa e non sarà per niente facile. Noi veniamo da gare ben giocate, ci stiamo allenando tanto e ci sentiamo pronti per scendere in acqua e giocarci le nostre possibilità. Il Brescia ha giocatori di esperienza e giovani preparati, quindi per noi sarà fondamentale l’approccio, dovremo partire subito forte, cercando di fare meno errori possibili”.




Rabbia Ricci, “Stagione compromessa da un manipolo di soggetti. Questo non è tifo”

“Ciò che è accaduto domenica scorsa a Ravanusa è quanto di più distante possa esserci dal nostro modo di intendere il calcio. Con l’aggravante che il comportamento di un manipolo di soggetti potrebbe aver compromesso la nostra stagione e la possibilità di ripescaggio in Serie C. Una vicenda che ci ha portato a una serie di riflessioni, prima fra tutte quella che il nostro impegno, i nostri sacrifici, possono essere spazzati via, in una domenica, da chi non dimostra alcun interesse nei confronti del Siracusa. Ma il ripetersi di questi episodi a cui purtroppo assistiamo dal 13 novembre 2022 ci porta anche a una seconda riflessione sul nostro stesso impegno futuro nel Siracusa Calcio. Il calcio non finisce a Siracusa. Anzi. Il progetto sportivo, l’impegno economico e tutte le attività di programmazione non possono essere condizionati da persone che con lo sport non c’entrano nulla.
È stato uno spettacolo indegno nel giorno in cui, ancora una volta, la squadra ha conquistato una vittoria importante rendendo fieri i nostri tifosi. Quelli veri. Per noi il calcio è un’altra cosa. Per noi il calcio non può essere questo. La città di Siracusa, il Siracusa Calcio, non meritano di essere messi all’indice in tutta Italia. Noi siamo un’altra cosa e oggi, con ancora più forza, chiediamo al tifo organizzato di emarginare quei pochi individui che non condividono quei valori di rispetto, di appartenenza e di lealtà che sono patrimonio dello sport e di questa dirigenza. Vergognatevi!”.
Dura la nota del presidente del Siracusa Calcio, Alessandro Ricci, nei confronti della propria tifoseria, o parte della stessa, dopo i provvedimenti del Giudice sportivo, che ha inflitto alla società aretusea la squalifica del campo di gioco per due gare, giocando quindi a porte chiuse, un’ammenda di 4 mila euro e 3 punti di penalizzazione in classifica. Un provvedimento arrivato dopo i fatti accaduti durante Licata-Siracusa, nello specifico al 40’ del primo tempo l’arbitro ha fermato la partita per alcuni minuti, dopo che il tesserato del Licata Calcio, Matteo Lanza, è stato colpito da una bottiglietta.
Una decisione, quella del Giudice sportivo, che potrebbe costare caro al Siracusa Calcio anche nella possibilità di ripescaggio in Serie C.




Siracusa, batosta del Giudice Sportivo: 3 punti di penalizzazione e due turni di squalifica

Continua Licata-Siracusa. Dopo la vittoria di domenica del Siracusa per 5 a 0, questa volta la mano pesante è quella del Giudice sportivo, che infligge al Siracusa Calcio la squalifica del campo di gioco per due gare, giocando quindi a porte chiuse, un’ammenda di 4 mila euro e 3 punti di penalizzazione in classifica.
Una doccia gelata per i leoni, che devono fare i conti con i fatti accaduti alla fine del primo tempo della partita. Nello specifico, “intorno al 40’ minuto del primo tempo, – scrive in una nota il Licata Calcio, che ha anche presentato ricorso – l’arbitro è stato costretto a fermare la partita per alcuni minuti, poiché dal settore occupato dai tifosi ospiti venivano lanciati una serie di oggetti in campo, tra cui anche dei fumogeni. Una bottiglietta ha quindi colpito in testa Matteo Lanza, calciatore gialloblu classe 2005”. L’ esterno ha provato a continuare la partita, ma a fine primo tempo è stato costretto a fermarsi a causa di continui giramenti di testa. Il calciatore è stato poi trasportato in ambulanza in ospedale.
Le motivazioni del Giudice sportivo: “Squalifica del campo di giuoco per due gare effettive – campo neutro – porte chiuse – decorrenza immediata – ammenda € 4.000,00 e 3 punti di penalizzazione in classifica: SIRACUSA CALCIO 1924 Per avere propri sostenitori in campo avverso, introdotto e utilizzato materiale pirotecnico ( 5 fumogeni e 5 bombe carta) che veniva lanciato sul terreno di gioco e sul campo per destinazione, nonché lanciato sul terreno di gioco due bottiglie di acqua semipiene una delle quali colpiva un calciatore avversario alla testa. Quest’ultimo cadeva al suolo e dopo avere ricevuto i primi soccorsi veniva sostituito nel corso dell’intervallo e trasportato in ambulanza al Pronto Soccorso dove veniva refertato “trauma cranico” con diagnosi di 7 giorni. In seguito all’episodio le Forze dell’Ordine si posizionavano con assetto difensivo di fronte al settore occupato dai medesimi sostenitori che, nel corso dell’intervallo venivano allontanati dall’impianto sportivo. Sanzione così determinata in applicazione dell’art.10 comma 2 del CGS e del minimo edittale della penalizzazione di punti in classifica pari a quelli conquistati sul terreno di gioco”.