Calcio, Serie C. Siracusa-Lecce, anticipo tv su SportItalia: si gioca il 10 novembre alle 20.45

Ci saranno le telecamere di SportItalia per la diretta di Siracusa-Lecce. La gara è stata scelta dall’emittente nazionale per l’anticipo tv della 14.a giornata del campionato di Serie C, girone C. Si giocherà allora di venerdì, in notturna, al De Simone. Fischio d’inizio alle 20.45 con diretta tv su SportItalia.




Pallanuoto, Serie A1. Vai Ortigia, arriva il momento del debutto: avversario Posillipo

Prima di campionato, domani, per l’Ortigia Siracusa che si appresta a vivere la sua 32ª stagione nella massima serie. Alla “Paolo Caldarella”, a partire dalle ore 15, arriva il Posillipo di Roberto Brancaccio e del team manager Carlo Silipo.
I biancoverdi si presentano in formazione tipo con tutta la rosa a disposizione di coach Stefano Piccardo. “Finalmente si inizia – commenta il tecnico ligure – È la prima di un campionato lungo. Mettiamo in acqua tutto lo spirito di un gruppo nuovo che si appresta a vivere un’avventura importante. Domani affrontiamo un Posillipo diverso da quello battuto in coppa Italia. Ci sarà Marziali, così come e il neo acquisto americano Ramirez. Dovremo essere bravi e concentrati nell’entrare subito in partita. Sarà un match lungo, molto nuotato e bisognerà evitare qualsiasi errore individuale. La squadra è pronta, comunque. E credo che sarà una bella partita”.
Grande attesa anche per Christian Napolitano. Il centroboa, tornato a casa dopo la lunga esperienza a Brescia, non nasconde l’emozione per il debutto in campionato. “Sono tornato a casa e vivo tutto con grande emozione – ammette – Possiamo puntare in alto per una stagione importante. Domani sarà una piccola battaglia ma non potremo concedere nulla: dobbiamo partire subito bene per essere protagonisti in questa stagione. Per fare questo dovremo giocare senza pensieri, coscienti che siamo un bel gruppo, compatto e con alternative valide in tutti i ruoli. Credo che per affrontare chiunque serva cambiare mentalità. Il nostro allenatore ci sta dando grande motivazione e sono certo che scenderemo in vasca convinti di poter dare il massimo contro ogni squadra. Per domani sono certo che ci sarà il pubblico delle grandi occasioni. Siracusa e l’Ortigia meritano il massimo e i nostri tifosi sono quell’arma in più che noi aspettiamo”.




Ippica. Tre corse impegnative arricchiscono il galoppo siracusano.

Ricco di onerosi impegni il convegno di galoppo in programma, sabato 21 ottobre, all’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. Una condizionata, un handicap discendente abbinato all’ippica nazionale e una Maiden riservata ai due anni, sono le corse principali. Partiamo con ordine. La prima corsa, il Premio Nasello, schiera sulla pista sabbia i 3 anni e oltre impegnati nella breve distanza dei 1200 metri. My Man è il favorito. L’allievo di Stefano Postiglione si adatta benissimo alla sabbia e presenta una buona forma. Gli leghiamo il compagno di scuderia Pretzel Logic, che mostra buona condizione. A far sorpresa potrebbero presentarsi sia Salar Glorious che Peppe’s Island. Per vivere l’handicap discendente sui 1400 metri della pista piccola, si dovrà attendere la quarta corsa. La competizione, abbinata all’ippica nazionale, registra diversi cavalli al rientro. Quindi molti i punti interrogativi. Schierata con possibilità di vittoria la scuderia dell’Alca Torre di Canicarao, che scende in pista con la regolare in Eblouis Moi e Alpe d’Huez; quest’ultima favorita anche se non ha brillato nell’ultima prestazione. Non sono esclusi dai giochi il pesante Zenas e il buon Time Trial. A rovesciare i pronostici potrebbe essere la numero 9, Martin Blonde, reduce da vittoria in compagnia meno impegnativa. Inizio convegno alle 15.05.




Volley. Esordio amaro per l'Holimpia: all'Akradina passa la Pvt Modica

L’Holimpia Paomar Siracusa stecca la prima. All’Akradina passa la Pvt Modica con il punteggio di 3-1. Un risultato per certi aspetti bugiardo, visto che la squadra di mister Santino Sciacca, dopo un avvio stentato, era riuscita a rimettere su l’incontro e a giocare alla pari contro le modicane. Decisive per le ospiti le prestazioni del duo Scirè – Pirrone, autrici rispettivamente di 20 e 18 punti. Avvio shock per l’Holimpia che con una serie di errori in ricezione si trova immediatamente a dover rimontare uno svantaggio di 7-0. Sciacca corre ai ripari e rinforza la ricezione inserendo la Licata per la Matrullo e i risultati non tardano ad arrivare. L’esperta giocatrice siracusana dà la scossa alle compagne e le siracusane, nonostante il tabellone del punteggio segni il 20-10 per le ospiti, iniziano a macinare gioco. Modica allunga fino al 24-14, ma l’Holimpia non molla e riesce a ridurre lo svantaggio fino al 21-24, prima di un errore in battuta della Furlanetto che concede il primo parziale alle ospiti. Nel secondo set la squadra di Sciacca parte nuovamente a inseguire, agganciando le ospiti sul 5-5. Da qui in poi l’Holimpia innesta la sesta e con una bella prestazione corale riesce ad allungare nel punteggio fino al 17-10. Le ospiti accusano il colpo e non riescono più ad agguantare le siracusane che sia a muro, sia con una ritrovata Loddo pareggiano i conti (25-20). Il terzo parziale è il più piacevole, con le due squadre che vanno avanti punto a punto. L’Holimpia tenta una piccola fuga portandosi in vantaggio di due punti (9-7) e conservando le distanze fino a metà parziale (15-13). Il Modica recupera e la frazione si allunga fino ai vantaggi, con la Scirè che fa valere tutta la propria abilità consegnando alle ospiti il nuovo set di vantaggio. Nel quarto set l’Holimpia sembra reggere, ma poi paga il continuo dover rincorrere le avversarie. Il Modica guidato da mister Scavino piazza l’allungo finale a metà set (da 9-10 a 9-14). La partita si è ormai definitivamente indirizzata verso la squadra ospite che chiude agevolmente l’incontro sul punteggio di 2

“Fin quando le ragazze hanno seguito le direttive tecniche e quello che era stato preparato in settimana, abbiamo espresso un buon gioco e raccolto i frutti sperati – ha detto al termine della partita la team manager dell’Holimpia, Federica La Pira -. Quando invece, anche per inesperienza la squadra si adagiava e perdeva alcuni punti cardine, sono nati i problemi. Abbiamo giocato contro una squadra simile alla nostra e dispiace di non aver approfittato delle occasioni che ci si sono presentate davanti, ma restiamo fiduciosi in questo gruppo che però deve imparare a gestire meglio le emozioni e ad ascoltare il tecnico. ”

“Tolto l’approccio al primo set – ha detto mister Santino Sciacca – della gara salvo il temperamento messo in campo nei primi tre parziali, mentre il quarto è totalmente da dimenticare. Sono dispiaciuto perchè avevamo preparato la partita in un certo modo e le ragazze hanno rispettato i miei dettami solo in alcuni casi. Quello appena iniziato è un campionato complicato e i risultati di questo primo turno ne sono la prova. Spero solo che questa sconfitta non possa finir per pesare nel prosieguo della stagione”.




Calcio, Serie C. Siracusa, derby beffa: vince il Catania 1-0

Dopo il Matera, anche il Catania passa a Siracusa. Decide la rete nella ripresa di Mazzarani, in una partita segnata da un generale equilibrio. Siracusa volitivo e sfortunato nelle occasioni clou. Il Catania ha quella solidità che gli permette di resistere e aspettare l’episodio propizio. E una buona dose di malizia per tenere sempre alta la tensione, al limite della provocazione.
Primi 45 minuti senza troppe emozioni, segnati da un marcato possesso palla azzurro. Nella ripresa, il Siracusa continua a creare gioco ma si ritrova sotto alla prima occasione imbastita dagli etnei, al 62. La reazione è immediata e Parisi si divora una rete già fatta. Da lì in avanti, si gioca pochissimo. Gioco spezzettato, gara interrotta per qualche minuto per il lancio di un oggetto dalla curva e qualche pantomima. Il Catania rischia di raddoppiare al 78. Calcio di rigore per i rossazzurri, palla sul palo poi lo stesso Lodi corregge in porta. L’arbitro prima convalida ma dopo le proteste azzurre, si consulta con gli assistenti e giustamente annulla. Lo stesso giocatore non può toccare nuovamente il pallone in quella situazione. Siracusa generoso, chiude in avanti con Turati centravanti aggiunto e il portiere Tomei torre sui calci d’angolo. Meriterebbe almeno il pari che, però, non arriva. Il pubblico del De Simone comunque apprezza e applaude alla fine. Più che la sconfitta nel derby a preoccupare è il punto raccolto in tre giornate.




Ippica. Tra i giovanissimi spicca Magica Grazia

L’apertura delle sei corse di galoppo di sabato 14 ottobre, all’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa, è prevista alle 15:30 ed è affidata ad un handicap discendente per cavalli di 2 anni. Si corre sui 1400 metri della pista piccola. Magica Grazia resta la favorita per regolarità, ma dovrà fare attenzione a Madammento e a Barby Cat, quest’ultima in grado di poter sfruttare la buona posizione nella scala pesi; per lei soltanto 56 chilogrammi e mezzo in sella. Sarà Difenditi, invece, in straordinaria forma, a fare l’andatura della condizionata, Premio Farsalo, caratterizzata dai 1900 metri della pista sabbia e con i 3 anni e oltre in pista. È la seconda corsa del convegno. L’allieva di Vincenzo Caruso, che preferisce correre dinanzi al gruppo, proverà a fare la sua andatura vincente, benchè dovrà vedersela con un nutrito campo partenti. Il compagno di training Samitri è temutissimo anche se al rientro. Non si può escludere Sopran Cosmic, in linea col numero 3 dello schieramento, ed è positivo nel periodo Special Rush. La sesta corsa, che chiuderà il convegno alle 18:15, è il Premio Cassandra. Sui 1700 metri in pista grande, tra i 3 anni e oltre al via, è atteso Borboun Club. Piace dopo il periodo positivo dimostrato su pista e benché sia carico al peso, 62 kg per lui. Ben posizionato, invece, North Ireland bene al rientro, mentre non possiamo non citare Ghja che è regolare nel periodo.




Calcio, Serie C. Siracusa-Catania, Lo Monaco punge: "Il derby? Quello con il Palermo"

Conto alla rovescia per il derby di sabato sera. Si gioca in notturna al De Simone e la sfida con il Catania rimane, per tradizione, una delle più sentite per la tifoseria azzurra. Più freddo l’approccio da parte rossazzurra. “Il derby è quello cn il Palermo”, ha detto in conferenza stampa l’ad del Catania, Pietro Lo Monaco, maestro delle provocazioni. “E’ un match con tasso di difficoltà altissimo, dobbiamo dimostrare carattere e determinazione”, ha spiegato prima di tornare a pungere il presidente azzurro. “Il derby non va accesso con dichiarazioni pittoresche ma Cutrufo non mi sorprende più. Rispondendomi così come ha fatto non so cosa gli sia passato per la mente”, dice dimenticando però di come in più occasioni abbia punto quasi ad arte.
Mentre in casa azzurra le dichiarazioni sono di tono soft e tutte improntante ad aspetti tecnico-tattici del derby, Lo Monaco mette le mani avanti e parla già dell’arbitro. Designato D’Apice di Arezzo. “Ha diretto il Lecce che ha sempre vinto e poi in questa stagione ha diretto gare dove hanno vinto le squadre di casa. Credo nella buona fede, ma questi dati mi fanno riflettere sul direttore di gara. In questo girone C succedono tante cose strane come l’anomalia della sosta”.
Parole dolci per l’allenatore del Siracusa, Paolo Bianco, ex giocatore rossazzurro. Al punto che l’ad del Catania indica la squadra azzurra come “concorrente per la serie B. Mi auguro che dopo il match di sabato il Siracusa voli e vinca più partite possibili. Hanno una squadra con molti elementi importanti e ripeto la ritengo una squadra competitiva”.




Calcio. Lettera di Paolo Giuliano: "chi mi accusa non mi conosce, ecco tutta la verità…"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera del vicepresidente del Siracusa, Paolo Giuliano. Uno scritto che arriva dopo alcune critiche mosse da una parte della tifoseria richiamando alla memoria fatti ed eventi che sembravano consegnati ormai al passato. Fatti ed eventi su cui lo stesso Giuliano aiuta a fare maggiore chiarezza con la sua lettera, pacata ma ferma nel respingere accuse piovute -pare – più per “sentito dire” che per reale conoscenza di quanto accaduto negli ultimi anni attorno al Siracusa, il suo Leone e Paolo Giuliano.


Approfitto del garbato articolo del 30 settembre (Calcio, serie C Giuliano vicepresidente del Siracusa, i tifosi insorgono.) per fornire brevi precisazioni in merito a quanto letto, non avendo altrimenti un interlocutore definito cui rispondere se non nomi di fantasia, sigle generiche (vedi striscioni firmati Settore Gradinata), cori senza volto.
Di solito quando si è accusati bisogna conoscere l’imputazione per potersi difendere con cognizione di causa. Nel mio caso pur non essendo chiaro di cosa e perché sono accusato (insulti e basta) mi difendo lo stesso, dal nulla.
Per cominciare io ho acquistato qualcosa cui nessuno ha mai pensato per anni.
Quando? Nel mese di giugno 2013 ovvero ben dopo la gestione Salvoldi (chiaro che chi ha scritto che mi sono portato via il logo non sa di cosa parla dato che la società di Salvoldi ha usato sempre il logo della Marcozzi..).
Da chi e cosa? Dalla Curatela del Fallimento A.S. Siracusa S.r.l. il complesso aziendale costituito dal nome, dai simboli (maglia e colore compresi), dalle imprese e trofei sportivi acquisiti dal Siracusa 1924 (ma la Coppa Italia non mi è stata consegnata perché non rinvenuta dalla Curatela), nonché dal segno distintivo del Siracusa (Leone). Quindi non solo e non tanto il logo (che poi essendo un leone è stato lo stesso utilizzato sempre da tutti più o meno modificato), ma soprattutto il nome Siracusa 1924.
Ma, soprattutto, perché ho agito? Per evitare che, con la chiusura del fallimento, la storia del Siracusa venisse coperta da immeritato oblio, e quindi nome e logo non più disponibili, nell’indifferenza generale, compresa quella di chi oggi mi vuole colpire senza un motivo.
Come ho agito? Costituendo un’Associazione, stabilendo delle regole per blindare la gloriosa storia del Leone che ha lottato in B, per tenere distinto il piano della proprietà da quello dell’uso. Per evitare che un domani un altro fallimento potesse portare via con sé detta storia insieme ai proprietari pro tempore.
In seguito quando chiamato in causa, applicando quanto previsto dallo statuto dell’Associazione e dal provvedimento di assegnazione, ho dialogato con tutti: Sindaco, assessore allo sport e organi di stampa.
Nell’estate del 2013 ho dialogato anche con il presidente Cutrufo. E qui sono nati degli equivoci e dei malintesi chiariti poi con l’interessato, tanto è vero che oggi mi nomina vice presidente. All’epoca chiarii tutto anche con i leaders del Tifo Organizzato, che mi invitarono garbatamente ad un incontro durante il quale altrettanto garbatamente fornii tutte le delucidazioni del caso; semplicemente per rispetto del loro amore per la causa; lo stesso rispetto e considerazione, per non dire difesa a spada tratta, che ho manifestato in ben altre spiacevoli situazioni che oggi ovviamente nessuno ricorda. Li ho pure invitati, anche in altra occasione, a far parte dell’associazione e a fornirmi due nomi da inserire nel direttivo; mi sono poi stati indicati i due nomi, che custodisco gelosamente nella mia memoria, oltreché nei mei appunti, ma nessuno dei due si è mai presentato per formalizzare l’ingresso o alcuno mi ha più contattato in merito
Infine dopo aver consentito l’uso del logo per la stagione 2013-14, nonostante le infondate accuse già subite all’epoca (per cui mi rimprovero l’unico errore di non aver comunicato allora quel che comunico oggi), in seguito, come da prescrizione impostami dal Giudice, ho messo il complesso dei beni acquisiti a disposizione della cittadinanza (che è cosa diversa dai tifosi organizzati, per quanto io rispetti l’una e gli altri) tramite bando per l’uso pubblicato sul sito del Comune (e questa è storia che ha vissuto anche la Sua testata, Caro Direttore, fornendo ampie notizie e ragguagli); bando che, a fronte del grande interesse di oggi, nessuno all’epoca ha mai letto, per cui nessuno ha fatto richiesta. Da quel giorno non ho visto e sentito più nessuno (compreso il Presidente Cutrufo, libero di scegliere di non volerne disporre).
Preciso, perché costretto da idioti da tastiera e invidiosi senza nome, che non ho mai preteso un euro, non ho mai avuto intenzione di vendere, anche quando mi è stato richiesto ed ho risposto che la storia non ha prezzo, mai avuto intenzione di speculare, e che perseguirò in tutte le sedi opportune chi dovesse ancora affermare e divulgare tale clamorosa bugia. Come ieri ancora oggi sono pronto ad associare Tifosi e/o clubs e associazioni interessate, anche con ingresso nel direttivo, sempre nel rispetto del mandato di mettere il complesso dei beni a disposizione della Cittadinanza, come promesso e di fatto mantenuto con il Bando, affinché possano partecipare alle decisioni future perseguendo i fini di cui sopra, mettendomi anche da parte se il problema sono io.
E ciò perché, nonostante abbia sempre dato tanto alla causa su tutti i fronti, qualcuno, come anche Lei adombra Direttore, vuole cancellare dalla memoria quanto fatto di buono e si ostina a ricordare solo il mio sostegno alla gestione Salvoldi, fornito solo per amore della maglia e senza percepire alcun compenso, attribuendomi errori che non mi appartengono e accusandomi ora di aver fatto ciò di cui prima beneficiavano tutti, non solo Salvoldi (qualcuno che non ha letto evidentemente la mia ampia intervista dello scorso luglio). E che proprio i tifosi della Curva Anna, che mi conoscevano e che io conoscevo (parlo al passato perché forse alcuni di loro oggi frequentano altri settori o non frequentano più lo stadio) si siano ricordati di me per colpe che non ho e fatti inventati anziché per le tante cose che sanno che ho fatto con tanto di riscontri, sempre e solo per amore del Siracusa, mi amareggia tantissimo. Così come mi colpisce l’accanimento del Settore Gradinata, i cui componenti non conosco e non ho mai conosciuto, perché all’epoca dei fatti tale sigla non esisteva, ma mi contestano, inventando questioni economiche inesistenti, senza aver mai chiesto spiegazioni o visionato i documenti che ho messo e metto ancor più adesso a disposizione di chiunque voglia contattarmi (dato che io ho nome, cognome e indirizzo e non posso contattare nessuno, anche volendo, causa anonimato).
Caro Direttore, cosa ho sbagliato nella gestione della vicenda logo e cosa mi si contesta, mi creda, faccio fatica a capirlo per cui, se riesce, me lo spieghi Lei o me lo faccia spiegare da un accusatore in carne ossa dotato di prove.
Rimanendo il dubbio che qualcuno stia strumentalizzando la vicenda concludo con la speranza che gli altri tifosi, anche alla luce di quanto sopra spiegato, continuino a rispettarmi come io ho sempre rispettato loro mentre agli invidiosi dedico una frase di Seneca:
“Rallegriamoci delle cose che abbiamo senza fare confronti: mai sarà felice colui che si tormenta perché c’è qualcuno più felice.”




Calcio, Serie C. Il Siracusa strappa un punto al Monopoli: 1-1

Il Siracusa torna da Monopoli con un utile punto. In Puglia finisce 1-1, risultato giusto alla luce di quanto visto nell’arco di 90 minuti. Partita tattica più che spettacolare, tra due squadre che si sono segnalate per un buon avvio di stagione.
Poche le emozioni, a parte i gol. A passare in vantaggio è il Monopoli al 41 con un tiro a giro di Paolucci, dopo un errore in ripartenza degli azzurri. Nella ripresa un paio di buone occasioni per parte poi, nel finale, il Siracusa trova il meritato pareggio. All’82 Lele Catania trasforma il penalty dell’1-1. Gli azzurri tornano a far punti, buon viatico per il derby di sabato sera.




Pallanuoto, Serie A1. Coppa Italia, seconda fase: l'Ortigia cresce ma cede al Verona 12-8

L’Ortigia cede allo Sport Management Verona nella prima gara della seconda fase della Coppa Italia in corso di svolgimento a Bogliasco. La squadra dell’ex Valentino Gallo chiude 12 a 8 contro un sette biancoverde che, comunque, ha retto bene per gran parte del match. Fatale il parziale negativo del secondo tempo vinto dagli scaligeri per 4 a 1. Segnali confortanti, comunque, per i biancoverdi che, nonostante i carichi di lavoro della preparazione ancora pesanti per qualcuno, hanno mostrato di poter lottare ad armi pari.
“Buona partita la nostra – commenta un soddisfatto Stefano Piccardo – Non siamo ancora al top della forma e contro queste squadre non puoi concedere nulla. Nel secondo tempo abbiamo subito tre gol a uomini pari che ci hanno fatto male e ci hanno tagliato un po’ le gambe. I ragazzi sono riusciti comunque a reagire restando in scia ma contro avversari di questo calibro, se sei sotto di tre gol, è difficile risalire. Abbiamo comunque dimostrato di poter giocare la nostra pallanuoto e dobbiamo continuare a lavorare per portare tutta la squadra al meglio della condizione fisica”.