Pallanuoto, l’Ortigia lotta ma perde: l’An Brescia vince gara 1

Il primo round per il terzo posto in campionato e la conseguente qualificazione alla prossima Champions League va all’An Brescia. Non riesce l’impresa all’Ortigia, che viene sconfitta a Brescia al termine di una partita strana, dove i biancoverdi vanno spesso sotto per poi reagire e rientrare in partita. I ragazzi di Piccardo hanno dovuto rincorrere a lungo gli avversari, arrivando un po’ stanchi poi in alcuni momenti decisivi, che potevano cambiare il destino del match. Un match che i lombardi iniziano meglio, portandosi sul triplo vantaggio a metà primo tempo. Uno schiaffo che scuote i ragazzi di Piccardo, capaci di rimettersi in carreggiata con le reti di La Rosa, Ferrero e Cassia (su rigore). L’equilibrio dura poco perché, sul rovesciamento di fronte, Lazic si inventa la beduina che chiude il tempo sul 4-3 per i padroni di casa. Il secondo parziale è ancora più vivace e nuotato, con tanto agonismo e con il Brescia che parte nuovamente bene, allungando fino a +3. L’Ortigia però non si abbatte, rifacendosi sotto con Bitadze (in superiorità) e Cassia (su rigore). I biancoverdi hanno anche l’occasione per pareggiare, ma sbattono su Tesanovic, e così il Brescia, con la girata di Gianazza ai due metri, si riporta sul doppio vantaggio. Stesso copione poco dopo: Cassia trasforma il suo terzo rigore personale, Gianazza risponde dai due metri. A metà gara è 8-6 per i bresciani. Nella terza frazione la partita si fa più spigolosa e nervosa: lo squillo di Alesiani vale il +3 per Brescia, che poi allunga ancora con Del Basso, espulso subito dopo la rete per aver esultato con insistenza in faccia a Tempesti. I biancoverdi mantengono i nervi saldi e Cassia accorcia ancora, tenendo in gioco l’Ortigia, che nel quarto tempo ci prova, si porta sul -2 e si regala più volte la possibilità di avvicinarsi ulteriormente. Tesanovic e qualche soluzione affrettata però impediscono la rimonta. Alla fine la spunta il Brescia e per i biancoverdi sarà obbligatorio vincere sabato pomeriggio, a Siracusa, per rimandare il discorso 3° posto a gara 3, sempre a Brescia.
“All’inizio abbiamo pagato il fatto che loro avessero più ritmo, perché hanno giocato una partita di Champions nei giorni scorsi. Nelle prime fasi, quindi, avevamo meno freschezza rispetto a loro, poi durante la gara abbiamo fatto un errore grave sul meno uno e un altro più avanti, quando potevamo andare a meno due e invece abbiamo concesso loro un gol facile mandandoli a più quattro. – ha detto mister Stefano Piccardo – Così abbiamo sempre rincorso e questo non ci ha aiutato. È stata una partita difficile, lo sapevamo, però la squadra è venuta qui, ha lottato, ha proposto gioco. Per noi giocare al livello del Brescia e delle prime, in questa annata, è già un grande risultato. – continua – Abbiamo fatto tante cose bene e nel modo giusto, ma siamo stati poco attenti dietro, prendendo troppi gol nella prima metà di gara. Purtroppo loro, se commetti anche il minimo errore, ti puniscono, ma l’idea di gioco era giusta. Alla fine, comunque, abbiamo perso di due gol, ce la siamo giocata fino alla fine. Adesso ci aspetta gara 2. Domani torneremo a Siracusa e nuoteremo un po’, dopodomani analizzeremo gli errori commessi e sabato saremo pronti per fare del nostro meglio”.
Nel dopo partita, parla anche Francesco Cassia, centrovasca dell’Ortigia, autore di quattro gol questa sera: “È stata una bella gara, abbiamo giocato a viso aperto, ci sono state anche tante espulsioni, tanti contatti, c’era una buona fisicità in acqua. L’andamento è stato un po’ particolare, perché prima andavamo sotto di due o di tre, poi recuperavamo, poi di nuovo sotto, e così via. Devo dire che siamo stati bravi a non mollare quando eravamo indietro, abbiamo tenuto la partita viva fino all’ultimo. Questi sono segnali positivi per il match di sabato, perché dobbiamo cercare di portare la serie a gara tre, Ora analizzeremo gli errori e proveremo a sistemare alcune piccole cose che forse non sono andate. Sicuramente, a Siracusa, dovremo arginare i loro centri e abbassare il numero dei gol a uomini pari”.




Pallanuoto, ultimo atto per l’Ortigia: contro il Brescia per il terzo posto

Si avvicina l’ultimo atto per l’Ortigia di una stagione lunga e faticosa. Un momento importante, perché mette in palio un obiettivo prestigioso: il terzo posto in campionato e la conseguente qualificazione alla prossima Champions League. A contendersi la posta, l’Ortigia di Stefano Piccardo e il Brescia di Alessandro Bovo. Due squadre che quest’anno si sono già affrontate più volte, tra Serie A1 e Coppa Italia, dando vita sempre a partite belle e combattute. Il bilancio è leggermente favorevole ai lombardi, che hanno vinto due volte (9-7 in campionato, nel Round Scudetto, e 10-9 in semifinale di Coppa Italia), mentre i biancoverdi hanno dominato il match della Regular Season, chiuso con un netto 7-3. Adesso si gioca una finale al meglio delle tre partite, anche se ne potrebbero bastare due qualora una delle due formazioni dovesse imporsi sia in gara 1 sia in gara 2. Si comincia domani sera, con gara 1 in programma alle ore 20.00, a Brescia, dove l’Ortigia cercherà di fare l’impresa in una piscina difficilissima e contro un avversario determinato a portare a casa il primo punto della serie. Gli uomini di Piccardo sono consapevoli della forza dei bresciani, che hanno trionfato in Coppa Italia, spezzando il monopolio del Recco, ma anche del fatto che l’Ortigia, quando gioca al meglio, può battere chiunque. Gara 2 prevista sabato 25 maggio, alle ore 15.00, a Siracusa.
“I giocatori stanno bene, abbiamo cercato di lavorare un po’ sul piano fisico, visto che una pausa così lunga tra una serie e l’altra di play-off è insolita. Abbiamo lavorato per non perdere il ritmo partita e speriamo di averlo fatto bene. – ha detto Stefano Piccardo – Sarà un match complicato, come sempre contro Brescia. Loro hanno un sistema difensivo di altissimo livello, sia a uomini pari che a uomo in meno, in più hanno Tesanovic, uno dei migliori interpreti del ruolo. Durante le tre gare precedenti, abbiamo avuto sempre delle difficoltà nel far gol e nel proporre azioni pungenti per la loro difesa. Pertanto, dovremo essere più cattivi in fase offensiva e poi riuscire a reggere i loro uno contro uno perché, soprattutto nella seconda partita, ci hanno fatto male ai due metri con Lazic e Gianazza. – continua – Se dovessimo riuscire a prenderci questo terzo posto, sarebbe la terza volta nelle sette stagioni sotto la mia gestione. Questo dà la dimensione di quanto sia cresciuto il club in questi anni e del lavoro che è stato fatto. La squadra sa che è un appuntamento importante, per i giocatori e per il club, visto che abbiamo la possibilità di arrivare di nuovo terzi e qualificarci alla Champions League. Credo ci sia consapevolezza e tanta voglia di confrontarsi. Poi, ci sono tante motivazioni, come la possibilità di giocarsi un posto nei 13 che saranno convocati per i Giochi di Parigi. Ci sono tanti duelli all’interno di questa sfida, che ormai da due anni è sentita sia da una parte che dall’altra”.
Il portiere dell’Ortigia, Stefano Tempesti, che di vigilie importanti ne ha vissute tantissime, si fa portavoce dello spirito del gruppo: “Siamo pronti, sia dal punto di vista fisico che mentale, consapevoli che avremo di fronte la squadra che ha vinto la Coppa Italia e che dà il meglio di sé quando è sotto stress. Affronteremo questa serie di play-off, sapendo che saranno due o tre battaglie, perché abbiamo dimostrato di essere a quel livello e di poter essere competitivi con questo Brescia. Pensiamo che il terzo posto sia alla nostra portata. Sfideremo la sola formazione che quest’anno è riuscita a battere la Pro Recco, ma non per questo avremo timori reverenziali nei confronti di una squadra che ha dimostrato di avere grandi alti ma anche grandi bassi. Tocca a noi metterli il più in difficoltà possibile”.
“La gara di domani – conclude Tempesti – sarà fondamentale, perché se riuscissimo a ribaltare il fattore campo, poi potremmo giocarci il tutto per tutto e chiudere la serie alla Cittadella. Il nostro obiettivo, comunque, è quello di portare a casa il risultato, che sia in due o in tre partite. Dovremo cercare di limitare i loro punti forti, quelli che ci hanno fatto male sia in Coppa Italia sia in campionato, a Brescia, quando ci hanno messo in difficoltà. Anche se le partite alla fine sono state tutte equilibrate, tranne quella dell’andata, dove con il 7-3 li abbiamo messi sotto. Ma non succederà più, ora mi aspetto gare combattute, nelle quali gli episodi determineranno il risultato”.




Tennis, il siracusano Giovanni Conigliaro semifinalista agli Internazionali BNL d’Italia under 16

Una settimana memorabile al Foro Italico per Giovanni Conigliaro, semifinalista alla prima edizione degli Internazionali BNL d’Italia under 16 – circuito Tennis Europe – organizzata dalla FITP durante gli IBI.
Prestazione da sottolineare ai quarti di finale contro la testa di serie numero 1 del torneo: il quinto al mondo della classifica Tennis Europe, Jan Sadzik.
“Giovanni ha ricevuto una wild card dal settore tecnico della FITP e ha avuto la possibilità di giocare in un’atmosfera unica, sugli stessi campi di un Master 1000 di fianco ai grandi campioni”, scrive TC Match Ball Siracusa.
Presente a Roma il mister Antonio Massara che fa parte del team diretto dal TN Nico De Simone con Pino Maiori Alessandro Ingarao, Feliciano Di Blasi (mental coach) Seby Garofalo (fisioterapia) e Fabio Buzzanca (nutrizionista).




Il Siracusa vince i play-off, battuta la Reggina 2-1. La festa è azzurra

Il Siracusa batte la Fenice Reggio Calabria 2-1 in rimonta e vince i play-off di Serie D. La festa è tutta azzurra al De Simone, con quasi cinquemila spettatori che hanno seguito gli oltre sei minuti di recupero con il fiato sospeso. All’ultimo secondo, la grande paura con il tiro di Relenus esce di un nonnulla. Anche la dea bendata tifa Siracusa e allora triplice fischio e abbracci, con il presidente Ricci che fatica a trattenere l’entusiasmo.
Il gol vittoria lo firma Sarao, a due minuti dal 90, con una ripartenza micidiale del Siracusa. In mezzo, un penalty reclamato e non concesso, alcune sgroppate da una parte e dall’altra e un primo tempo in cui gli azzurri partono con il freno a mano tirato.
Il gol del vantaggio ospite, al 22 con Mungo, insieme al mezzo pasticcio che quasi costa il raddoppio, suona come una sveglia. Gli uomini di Spinelli guadagnano metri e occasioni, fino all’incocciata del solito Maggio che rimette i conti in pari. Prima dell’intervallo, parapiglia davanti alla panchina calabrese con un rosso per parte. La ripresa inizia dieci contro dieci, allora. Ci sono più spazi ma anche energie da dosare per gli eventuali supplementari. La squadra amaranto è quadrata e prova ad impensierire la retroguardia azzurra. Un atteggiamento che espone inevitabilmente alle ripartenze. E proprio una di queste permette a Sarao di incrociare e alzare le braccia al cielo.
La festa si sposta all’esterno, in piazza Cuella. Il Siracusa vince e ora aspetta quelle che saranno le decisioni federali. Per un eventuale ripescaggio, la formazione azzurra è lì in prima fila.




Atletica, Matteo Melluzzo sei nella storia: 10.13 al Roma Sprint Festival

Matteo Melluzzo vola e ritocca ulteriormente il suo miglior tempo. Lo sprinter siracusano al Roma Sprint Festival ha fermato il cronometro in batteria sui 100 metri a 10.13. Cresciuto nella Milone Siracusa e oggi atleta delle Fiamme Gialle, allo Stadio dei Marmi di Roma ha scritto la storia: Matteo Melluzzo è l’atleta siciliano più veloce di sempre.
Solo qualche giorno fa, al Meeting Internazionale di Savona, lo sprinter delle Fiamme Gialle aveva fermato il cronometro, sempre sui 100 metri, a 10.21.
Il velocista siracusano, migliorando ancora il personale sui 100 metri, è diventato l’ottavo italiano più veloce di sempre.
A vincere la batteria è stato Marcell Jacobs in 10.07. Ha preceduto Chitiru Ali, secondo in 10.11, e Matteo Melluzzo terzo in 10.13.
Adesso lo sprinter siracusano mette nel mirino il Grifone Meeting ad Asti. “Mi confronterò con Filippo Tortu e Samuele Ceccarelli. Una sfida (quella contro i compagni di nazionale, ndr) per vedere se la condizione è migliore rispetto agli altri e riuscire magari a prendermi un posto in Nazionale nella staffetta. Mi sto ritagliando il mio spazio per correre almeno la batteria di qualificazione per Campionati Europei di Atletica Leggera che si svolgeranno a giugno a Roma e poi chissà”, aveva detto pochi giorni fa alla redazione di SiracusaOggi.it.




L’Eurialo Siracusa under 13 si qualifica alla Final Six

Due vittorie e qualificazione alla Final Six per l’Eurialo Siracusa. Ultimo atto del campionato under 13 comitato Monti Iblei di pallavolo femminile, grazie ai successi conseguiti ieri pomeriggio alla palestra di via Asbesta contro Angelo Custode Priolo e Akrai Palazzolo. Nella prima gara le ragazze allenate da Raffaele Moscuzza e Sibilla Zampollini hanno impiegato una cinquantina di minuti scarsi per avere la meglio sulle priolesi, battute in due set 25-12, 25-11. Punteggi larghi in un match dove l’equilibrio è durato solo fino al 7-7 del primo parziale Poi le verdeblù hanno preso il largo, rintuzzando anche il timido tentativo di reazione ospite che ha caratterizzato l’alba del secondo set, con le priolesi avanti 3-1 prima di essere riprese e poi definitivamente staccate.
L’Angelo Custode ha sfidato subito dopo l’Akrai, perdendo 2-1 (25-21, 16-25, 18-25). Nella terza e ultima partita della giornata, l’Eurialo non si è fatta sfuggire la grande occasione di prendersi il primo posto e, dunque, il pass per la fase finale. Nel primo set ha sofferto e, sotto di 4 punti, sul 15-19 ha dimostrato grande carattere, operando una rimonta che ha consentito alla formazione del vicepresidente Salvo Corso (presente insieme al tecnico della prima squadra Luca Scandurra) e compagne di vincere 27-25. Nel secondo parziale ha completato l’opera, imponendosi 25-18. Domenica 2 giugno a Canicattini e Palazzolo la Final Six, che vedrà protagonista anche la squadra aretusea.




Siracusa-Reggina, caccia al biglietto per la finale play-off con vista sui ripescaggi

Si va verso il tutto esaurito al De Simone per la finale play-off tra Siracusa e Reggina. Sold out tribuna centrale e curva, limitate disponibilità di tagliandi residui per gradinata e tribuna laterale. Il colpo d’occhio sarà degno dell’occasione.
Non sarà una finale inutile, sebbene la gara in sè non metta nulla di concreto in palio. Ma vincere – e il Siracusa lo sa bene – significherebbe mettersi alla spalle una contendente importante nell’ipotetica corsa per il ripescaggio. E un’ulteriore vittoria confermerebbe, secondo diversi calcoli, quella media punti complessiva che porrebbe la società del presidente Ricci davanti a tutti per un eventuale ripescaggio.
Il Siracusa ha il vantaggio di poter giocare per due risultati su tre. In caso di parità al termine dei novanta minuti, spazio ai supplementari. Niente rigori, dovesse rimanere il punteggio di parità anche dopo l’extratime, vince la squadra meglio classificata al termine della stagione regolare e quindi il Siracusa.
Chiarito che la prima cosa da fare è badare a vincere e così continuare ad accarezzare il grande sogno, ci sarebbe poi da attendere il regolamento per i ripescaggi. Secondo ricorrenti indiscrezioni, si va verso una formula che – in caso di mancate iscrizioni in Serie C – da precedenza alle Under 23 della Serie A (dopo Atalanta e Juve toccherebbe al Milan quest’anno). Subito dopo, dovrebbe toccare alla vincitrice play-off serie D con il migliore punteggio (e quindi al Siracusa). Una eventuale terza casella andrebbe a vantaggio di una retrocessa dalla C.
Tornando alla partita, la Reggina arriva a Siracusa carica a mille dopo aver eliminato la Vibonese e sulla scia di un buon girone di ritorno. Sarà una partita diversa, per tante ragioni, rispetto a quella vinta al De Simone dagli azzurri in stagione regolare. Finì 1-0 con rete di Alma.




Atletica, Matteo Melluzzo ritocca il suo miglior tempo: 10.21 al Meeting di Savona

Personal best per Matteo Melluzzo al Meeting Internazionale di Savona. Lo sprinter siracusano ha fermato il cronometro in batteria sui 100 metri a 10.21. Si è così migliorato di 4 centesimi nonostante un +1,6 di vento. Melluzzo ha tagliato il traguardo davanti al cubano Jenns Fernandez (10.22) e Jeerome Blacke (10.34).
“Sono molto soddisfatto, soprattutto perché le condizioni atmosferiche non erano delle migliori. Sapevo che avrei fatto bene ma non mi aspettavo il personale. Nonostante mi sia qualificato alla finale con il terzo miglior tempo e abbia vinto la mia batteria, ho preferito non rischiare, considerando le condizioni difficili”, dice Melluzzo a SiracusaOggi.it commentando la prova.
Matteo Melluzzo, cresciuto nella Milone Siracusa, oggi è un atleta delle Fiamme Gialle. Nel mese di aprile ha registrato al Firenze Sprint Festival il suo miglior esordio stagionale con un tempo di 10.27. Poi la convocazione in staffetta azzurra 4×100 per il Mondiale di Nassau (4 e 5 maggio).
Adesso lo sprinter siracusano mette nel mirino il Roma Sprint Festival (sabato 18 maggio), a cui parteciperanno anche Marcell Jacobs e Filippo Tortu. Poi sarà ad Asti, per il Grifone Meeting, il 23 maggio. “Mi confronterò con Filippo Tortu e Samuele Ceccarelli. Una sfida (quella contro i compagni di nazionale, ndr) per vedere se la condizione è migliore rispetto agli altri e riuscire magari a prendermi un posto in Nazionale nella staffetta”, sottolinea. “Mi sto ritagliando il mio spazio per correre almeno la batteria di qualificazione per Campionati Europei di Atletica Leggera che si svolgeranno a giugno a Roma e poi chissà”, conclude fiducioso Melluzzo.




Siracusa e Acireale, lungo post partita sui social. E striscioni incrociati con la Juve Stabia

Mentre il Siracusa si prepara alla finale play-off di domenica prossima, tiene banco la polemica via social con l’Acireale, in una sorta di lungo post-partita. I granata sono stati sconfitti per 3-0 al De Simone ma al loro presidente, Di Mauro, non sono andate giù alcune cose extra campo: docce fredde e ospitalità in un “gabbiotto”, su tutte.
“Francamente, il giorno dopo, dal presidente dell’Acireale Di Mauro mi sarei aspettato delle scuse e non una lettura surreale di quanto visto al De Simone. Delle scuse per tutte le offese che ha rivolto alla mia persona e alla mia famiglia (degli eventuali aspetti disciplinari se ne occuperà chi ha il compito di farlo ed era presente)”, dice un piccato Ricci, perdendo il suo usuale aplomb.
Ma Ricci sottolinea: “Quello che Di Mauro chiama ‘gabbiotto’ è in realtà uno skybox, di 50 metri quadrati, dove abbiamo avuto il piacere di ospitare, tra gli altri, i presidenti Antonini e Caffo con tutti i loro graditi accompagnatori. Riguardo ‘all’impossibilità di garantire sicurezza’, nello skybox esattamente accanto a quello destinato alla dirigenza dell’Acireale c’erano i quattro inviati (due giornalisti e due tecnici) arrivati da Acireale: uno di loro ha ritenuto di dover pubblicamente ringraziare la nostra società e in particolare il nostro ufficio stampa per l’accoglienza e l’assistenza. Se un problema c’è stato negli spogliatoi con le docce, chiediamo scusa. Vede? Non è così difficile”, chiosa il presidente del Siracusa.
Risposta da sponda Acireale pochi minuti dopo la pubblicazione del post di Ricci sui social azzurri. “Le scuse per l’episodio delle docce sono accettate. L’augurio è quello di incontrarci presto, in condizioni che facciano onore a entrambi. Lasciamo alle spalle simili fatti e guardiamo al rispettivo futuro”, chiosa Di Mauro. Una lettura invero parziale di quanto esposto da Ricci nel suo comunicato, con aspetti “caldi” non citati o chiariti dall’omologo acese.
Ma ad agitare il mondo del tifo azzurro è soprattutto il recente “trauma” della cancellazione dello storico gemellaggio con la tifoseria della Juve Stabia. I rispettivi gruppi organizzati si sono dedicati striscioni poco lusinghieri. Ma in molti sperano che si possa ritrovare spazio per il dialogo, per non cancellare un’amicizia trentennale.




Calcio femminile, promessa mantenuta: il Siracusa è in serie C. “Orgogliosi delle nostre ragazze”

Il Siracusa calcio femminile è in Serie C. “Abbiamo mantenuto la promessa”, commenta con orgoglio il presidente Aziz. Allo stadio “T. Carone” di Ragalna, in provincia di Catania, le ragazze di Luciano Buda hanno sfidato la Giovanile Rocca, conquistando la partita con il risultato finale di 3-1. La tripletta di Lucrezia Rizzo ha steso la Giovanile Rocca. “Tanta emozione, le nostre ragazze sono delle leggende. Un risultato ottenuto con costanza, grinta e fame. Questa promozione è per la nostra comunità. Siamo strafelici”, commenta ancora emozionato Aziz. Dopo lo spareggio conquistato è tempo di guardare al futuro e alla prossima partita, che vedrà il Siracusa in trasferta a Cosenza per la Supercoppa nazionale.