Siracusa, è finale play-off! Battuto 3-0 l’Acireale

Sarà Siracusa-Reggina la finale dei play-off di Serie D. Gli azzurri di Fernando Spinelli piegano l’Acireale 3-0 mentre la Fenice Amaranto (Reggina) si aggiudica il derby calabrese, passando 1-0 in casa della Vibonese. E il De Simone, dopo i quasi 4mila spettatori di oggi, si prepara per un nuovo record di presenze tra sette giorni.
Ci sono voluti 66 minuti per sbloccare la gara, lungamente dominata dal Siracusa. Ma nonostante almeno tre chiare occasioni da gol – di Maggio e Vacca le più nitide – nel primo tempo manca l’ultimo giro e il pallone sembra non voler entrare. Il primo tempo è un lungo monologo di Arcidiacono e compagni. Acireale quanto meno prudente, con la chiara volontà di allungare la partita per giocarsi il tutto per tutto nel finale.
Il Siracusa è bravo a non innervosirsi ed a continuare a costruire, senza concedere nulla all’Acireale. E quando nella ripresa Spinelli cambia modulo aumentando densità nella metà campo offensiva e capacità di palleggio, l’Acireale va in confusione. Su due svarioni arrivano a breve distanza uno dall’altro i primi due gol. Sul primo, Maggio approfitta dell’errore di Galletta in uscita per battere Zizzania. L’entusiasmo con maglia lanciata durante la corsa verso la curva Anna costa il giallo al capocannoniere azzurro arrivato a 18 reti in stagione. Proprio come Alma, lesto a capitalizzare il secondo errore della retroguardia granata, un mezzo pasticcio tra difensore e portiere, con la palla che rimane a metà strada e il 21 del Siracusa deve solo appoggiare in porta.
Sotto di due reti e con una decina di minuti da giocare, l’Acireale tenta il tutto per tutto. Girandola di cambi per un paio di occasioni per tentare di riaprire la gara: sulla prima, un rimbalzo sotto porta quasi beffa Lumia che riesce a smanacciare; sulla seconda, Tejo si fa soffiare la palla in area piccola, l’Acireale non capitalizza.
Distesi in avanti, gli ospiti rischiano di incassare la terza rete che arriva al primo minuto di recupero con Forchignone, al termine di una combinazione veloce degli azzurri. Poco prima, annullata la rete di Lo Faso.
Può bastare così, triplice fischio dopo sei minuti di recupero. La festa è tutta azzurra: il Siracusa vince bene, si guadagna una meritata finale ma soprattutto conferma il primo posto nella graduatoria per eventuali ripescaggi.




Impresa per l’Atletico Siracusa: batte l’Azzurra Francofonte e si regala la promozione

L’Atletico Siracusa compie l’impresa: batte l’Azzurra Francofonte e si regala la promozione in Seconda Categoria. Al “De Simone”, nell’ultima giornata della regular season, supera 2-1 la capolista Azzurra Francofonte e la scavalca di due punti, tenendo a distanza il Carlentini, cui non è bastato la rotonda vittoria interna sul Ferla per agganciare il primo posto. In Seconda Categoria ci va, e con pieno merito, la compagine dei tecnici Giorgio Colombo e Roberto Regina.
L’impatto degli aretusei sul match è buono ma la prima palla gol la costruisce l’Azzurra Francofonte. Al 16’, sul cross di Ville, Barone calcia ma il portiere Fontana respinge con i piedi. Al 27’ arriva il gol dei padroni di casa. Angolo di Di Natale e colpo di testa vincente di Sinatra. Passano tre minuti e l’Atletico concede il bis. Lancio per Napolitano, che resiste ad una carica avversaria, entra in area e gonfia la rete.
Nel secondo tempo i piani dell’Atletico Siracusa si complicano. L’arbitro infatti sanziona con il secondo giallo un intervento di Cocola a centrocampo su un avversario. Il tecnico Roberto Regina non la prende bene, dice qualcosa di troppo al direttore di gara, che gli mostra il rosso. E’ una ripresa di sofferenza per i padroni di casa che, però, al quarto d’ora, sfiorano il tris: punizione di Di Natale e palla sulla traversa. Passano 7 minuti e l’Azzurra riapre il match con il gran tiro di Vinci da 40 metri che pesca l’angolino alto e riaccende l’entusiasmo dei tanti sostenitori ospiti. L’Atletico si difende, cercando di non concedere nulla agli avversari e provando anche a ripartire. Nel terzo dei 4 minuti di recupero Bianca salva sulla linea la palla destinata alla rete colpita di testa in mischia da Pancari. Poi il fischio finale e la gioia sfrenata del team aretuseo per una promozione storica.
Una promozione sudata dai leoni in campo e vergata da quelli dietro la scrivania, come il presidente Enrico Abbruzzo, il suo vice Antonio Rinauro, il direttore generale Santo Motta, il dirigente Fabio Caracciolo, il segretario Peppe Graziano, il collaboratore Alessandro Saccuzzo e il main sponsor Davide Gambino. A contribuire al successo anche il responsabile dell’area tecnica Daniele Greco. Un sogno che si realizza per l’Atletico Siracusa.




Vigilia play-off per il Siracusa, sorpresa nel tifo: chiuso il gemellaggio con la Juve Stabia

Alla vigilia della semifinale play-off tra Siracusa e Acireale, con fischio d’inizio alle 16 domenica 12 maggio al De Simone, arriva la clamorosa notizia della fine della storica unione tra le tifoserie azzurra e della Juve Stabia.
Con una nota firmata dai gruppi del tifo organizzato (Curva Anna Ultras), si ufficializza quanto da una settimana sembrava essere solo un’indiscrezione. “Dichiariamo chiuso ogni rapporto di amicizia e fratellanza tra la Curva Anna e la Curva Sud della Juve Stabia”, la frase che cancella gli ultimi decenni di profondo legame con la tifoseria campana.
Ma cosa è successo? Il tifo organizzato azzurro parla di “tradimento” relativamente agli scontri della settimana scorsa in Campania, quando ultras napoletani hanno atteso il passaggio dei siracusani per dare vita a scontri e tafferugli su cui, discrete, si sono accese subito le attenzioni delle forze dell’ordine. La colpa dei tifosi della Juve Stabia? Gli ultras le riassumono così: non avrebbero avvisato, non avrebbero difeso (sui social) e non avrebbero preso posizione a favore dei siracusani. Logiche e dinamiche da tifo organizzato, fino alle estreme conseguenze.
La chiusura dello storico gemellaggio, nato nel nome di De Simone, sorprende tutti gli appassionati della maglia azzurra cresciuti nel solco della grande storia di calcio e amorea tra Siracusa e Castellamare di Stabia. “E’ stata una bellissima storia d’amore ma anche le migliori storie d’amore finiscono”, tagliano corto dalla Curva Anna. Il dibattito interno è stato acceso in questi giorni. Sino alla decisione finale, poco dopo avere festeggiato la promozione in B delle Vespe.
Adesso, occhi e cuore solo per il Siracusa. Siracusa-Acireale è il primo passo degli attesi play-off, in cui gli azzurri vogliono confermare il loro primo posto nella classifica ripescaggi, tenendo poi le dita incrociate affinchè si concretizzino quelle situazioni che potrebbero valere l’accesso alla Serie C, sebbene dalla strettissima porticina dei ripescaggi.
Su disposizione della Prefettura, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Catania. Una logica conseguenza del clima di guerriglia urbana che si scatenò in occasione della gara tra le due formazioni giocata in infrasettimanale.

foto archivio




Pallanuoto, la Pro Recco è troppo forte: l’Ortigia perde 11-18 alla “Paolo Caldarella”

La semifinale scudetto va alla Pro Recco: Ortigia-Pro Recco finisce 11-18. Gli uomini di Piccardo ci hanno provato, con coraggio e a viso aperto, ma battere questo Recco, al momento, non è impresa possibile. I campioni d’Italia mettono in acqua la loro forza e rapidità ed espugnano la “Caldarella”, qualificandosi per la 18esima volta consecutiva alla finale scudetto. L’Ortigia gioca una buona partita, soprattutto a livello offensivo, ma soffre in difesa, in particolare a uomini pari, non riuscendo a contenere l’attacco dei recchelini. L’Ortigia, rispetto a gara 1, migliora le percentuali sia a uomo in meno che a uomo in più, ma fa fatica quando gli ospiti alzano il ritmo. Il gap del punteggio finale è frutto delle due devastanti fiammate del Recco: nel primo tempo, che è iniziato con un netto 3-0 e si è concluso con i liguri avanti 4-1; e in avvio di terzo tempo, quando un parziale di 4-0 porta Di Fulvio e compagni sull’11-4 e inibisce le speranze di rimonta dell’Ortigia, che aveva chiuso sotto di 3 reti (4-7) la prima metà di gara. I biancoverdi, comunque, reagiscono con orgoglio riducendo nuovamente lo svantaggio con la doppietta di Ferrero, autore di una bella prova, e il gol di La Rosa. Negli ultimi 8 minuti, le due marcature di Inaba, tra i migliori oggi, concretizzano un parziale di 5-1 e portano l’Ortigia sul 9-12. Il Recco, però, è paziente e attende il momento giusto per accelerare nuovamente. Lo scatenato Zalanki dà il via a una nuova fiammata ligure, con un parziale di 6-2 che spegne definitivamente il match. Finisce 18-11 per il Recco, ma l’Ortigia non ha sfigurato, soprattutto per quel che riguarda l’atteggiamento.
“Oggi abbiamo fatto bene in fase offensiva, producendo tanto gioco e segnando undici gol al Recco, che sono tanti. Male, invece, la parte difensiva. Purtroppo, a volte, giocare contro di loro ti porta ad arrivare stanco nei momenti in cui dovresti mettere il braccio e oggi, in tante occasioni, abbiamo preso gol per stanchezza e perché si va in fatica. Non dimentichiamoci, però, che il Recco, non più tardi di tre giorni fa, in Champions, ha doppiato i campioni di Croazia dello Jadran, battendoli 18-9. – sottolinea mister Piccardo – Quindi, dobbiamo comprendere bene di cosa stiamo parlando. La qualità dei loro giocatori è altissima. Ho chiamato time-out – ricorda Piccardo – per cercare, come si suol dire, di serrare i ranghi. E devo dire che è stato un time-out fruttifero, perché poi credo che abbiamo avuto un 5 a 1 di parziale a nostro favore, che contro di loro è tanta roba. Dispiace per le tante reti subite, perché 18 oggettivamente sono tante, però abbiamo cercato anche oggi di mettere tutto quello che avevamo dentro e di questo devo ringraziare i miei giocatori. Fin dove siamo riusciti fisicamente, abbiamo fatto quello che potevamo, poi c’è stata un po’ di confusione. Direi che sono comunque contento per quello che riguarda la mia squadra, mi è piaciuto l’atteggiamento”.
Il tecnico biancoverde mette nel mirino il prossimo importante impegno: la finale per il 3° posto contro la vincente della sfida tra Brescia e Savona: “Ora dovremo iniziare a lavorare per la finale per il terzo e quarto posto, dove cercheremo di giocarci le nostre chance. Abbiamo dimostrato con i risultati che con le altre squadre ce la siamo giocata alla pari. Poi si vince o si perde di un gol, però il livello tra le prime ormai è questo. Solo il Recco fa storia a sé”.




Pallanuoto, si ritorna in piscina per la gara 2: l’Ortigia sfiderà la Pro Recco

A una settimana della gara 1, conquistata dalla Pro Recco con un punteggio di 12-5, l’Ortigia si prepara ad affrontarsi la sfida di ritorno. Domani pomeriggio, alle ore 15, alla “Paolo Caldarella” di Siracusa, si gioca infatti la gara 2 di semifinale dei play-off scudetto. I biancoverdi sfideranno i liguri, campioni d’Italia e d’Europa in carica, con il sogno di batterli e portare la serie a gara 3, ma anche con la consapevolezza di avere di fronte quella che, al momento, è giustamente ritenuta la squadra più forte al mondo. La partita di andata ha dato buone indicazioni a coach Piccardo, soprattutto per quel che riguarda il gioco a uomini pari, ma ha messo anche in evidenza la straordinaria forza dei recchelini, capaci di accelerare e di far male in qualsiasi momento e, soprattutto, spietati nel fondamentale della superiorità numerica. L’Ortigia sarà al completo e proverà a ripetere la buona prestazione messa in acqua in gara 1, cercando di giocare con la stessa intelligenza e lucidità e di migliorare la difesa a uomo in meno, nella speranza anche che il Recco sia meno preciso e implacabile rispetto a sette giorni fa. Il fattore campo, contro i liguri di Sukno, pesa meno, sia per la forza del loro collettivo, sia per l’abitudine a giocare in un impianto all’aperto, ma sicuramente una “Caldarella” piena, malgrado l’orario scomodo in un giorno feriale, potrebbe dare un contributo importante.
“Dopo la gara di Recco abbiamo lavorato bene, con un solo giorno di riposo, domenica. Abbiamo analizzato il match di gara 1, provando un po’ di rammarico per le dimensioni del risultato, perché siamo convinti di avere giocato una buona partita. – ha dichiarato mister Stefano Piccardo – Detto questo, siamo con il roster al completo e siamo pronti per domani. La Pro Recco viene da un sabato di Champions nel quale ha strapazzato i campioni di Croazia, direi che è un biglietto di presentazione importante. Avremo di fronte la squadra più forte al mondo, lo dicono i risultati, e quindi dovrà essere innanzitutto una festa dello sport, perché non credo che domani, in altri sport qui a Siracusa, sia previsto l’arrivo della formazione più forte a livello mondiale. Ripeto, sarà una bella festa sportiva da vivere in Cittadella- continua – Dovremo affrontarli con rispetto, sapendo quali sono le nostre caratteristiche e cercando di sfruttarle al massimo. Spero che ci sia una cornice di pubblico importante, che ci aiuti nei momenti di difficoltà, poiché loro sono veramente implacabili quando vanno avanti, allungano il divario e ti schiacciano con il gioco. Questo sarà un aspetto difficile, come lo è stato in gara 1 e com’è ogni volta che giochiamo contro di loro”.
Alla vigilia, parla anche il centrovasca Filippo Ferrero: “Abbiamo lavorato sull’uomo in meno e su quello che è andato male nella scorsa partita, perché in inferiorità abbiamo preso una percentuale abbastanza brutta. Dobbiamo provare a essere un po’ più mobili e reattivi, attenti alle coperture, vale a dire la cosa più difficile contro di loro. Spero che sia un match giocato, nel quale, come in gara 1, dovremo essere bravi a evitare controfughe. A Recco, questo è stato l’aspetto più positivo, abbiamo arginato le loro ripartenze. Dovremo mantenere questa attitudine e migliorare la nostra tenuta a uomo in meno, oltre a fare bene anche l’uomo in più, perché è sempre difficile segnare a loro”.
“Da parte loro – conclude Ferrero – mi aspetto una gara simile a quella di sette giorni fa. La loro forza, al di là dei fondamentali, secondo me è la pazienza. Sono veramente eccezionali nell’aspettare sempre il momento giusto della partita per fare il gol o lo strappo decisivo o la giocata utile in quel momento. Dobbiamo provare ad avere la stessa pazienza anche noi, cercare di fare gol all’ultimo secondo dei venti a disposizione, come fa il Recco. Da parte nostra, mi aspetto uno spirito battagliero, perché è nelle nostre caratteristiche. A nessuno di noi piace perdere, nemmeno contro una squadra fortissima come la Pro Recco”.




Campionato S3, a Marina di Ragusa buoni piazzamenti per le piccole atlete dell’Eurialo Siracusa

L’Eurialo Siracusa ha partecipato con tre squadre alla tappa territoriale di Marina di Ragusa del campionato nazionale S3, ottenendo onorevoli piazzamenti. Su 28 formazioni, infatti, le piccole aretusee, allenate da Nuccia Fava e Sibilla Zampollini, hanno raggiunto il decimo, quattordicesimo e diciassettesimo posto nella classifica finale.
Al torneo non hanno potuto partecipare le atlete che, pur rientrando in età, avevano fatto registrare delle presenze in campionati federali. Pertanto, le ragazzine dell’Eurialo che hanno partecipato ai campionati Under 13, 14 e 16 e Seconda Divisione non sono potute scendere in campo. Una giornata di sano divertimento collettivo e lo scopo principale della Federazione, la promozione di questo sport, è stato raggiunto. A vincere il titolo territoriale di secondo livello è stata la Green Sport Modica e quello di primo livello il Giarratana volley.
Ieri in campo anche la squadra di Seconda Divisione, che ha battuto in trasferta 3-0 l’Antares Ragusa nella partita di andata della finale per il nono posto. Domenica prossima la gara di ritorno a Siracusa.
Per quanto riguarda il campionato under 13, si disputerà a Siracusa mercoledì 15 maggio con inizio alle 17 la seconda fase del triangolare che vedrà affrontarsi Eurialo, Akrai e Angelo Custode. La prima classificata si qualificherà per la final six di domenica 2 giugno, mentre la seconda potrebbe avere chance di ripescaggio, visto che si qualificheranno le prime dei 4 raggruppamenti e le migliori due seconde




La XVI edizione di Regatta ESCP si prepara a navigare le acque di Ortigia

La XVI edizione di Regatta ESCP 2024 approda sulle coste di Siracusa dal 16 al 19 maggio 2024. Saranno presenti più di 350 partecipanti provenienti da 30 paesi differenti e oltre 30 imbarcazioni. Per 4 giorni, gli studenti dell’ESCP – École Supérieure de Commerce de Paris – la più antica Business School del mondo, si trovano a dar vita all’evento velico.
“ESCP Business School da sempre sostiene e promuove con entusiasmo la Regatta in quanto si tratta di un’esperienza davvero unica per i nostri studenti. Non solo è un momento di divertimento e networking, ma anche un’importante opportunità di crescita personale. Oltre alla competizione sportiva, la Regatta rappresenta per gli studenti, sia come partecipanti che come organizzatori, l’occasione ideale per mettere in pratica le loro doti di lavoro di squadra, abilità strategiche e capacità di leadership in un contesto informale e stimolante. Un’esperienza formativa a 360 gradi che arricchisce il loro percorso di studi”, dichiara il prof. Francesco Rattalino, Dean for Academic Affairs & Student Experience di ESCP Business School.
Per il secondo anno consecutivo, l’evento si svolgerà in uno dei luoghi più suggestivi della Sicilia: l’Isola di Ortigia. “La città è stata fondata da uomini arrivati dal mare; dal mare sono cominciate la sua crescita economica e la sua espansione nel mondo antico; attraverso il mare è diventata sintesi di popoli, culture, tradizioni. Questa millenaria storia, che nel mare e nelle attività ad esso collegate trova uno dei suoi momenti più qualificanti, ha permesso a Siracusa di diventare da qualche anno uno degli attrattori turistici più importanti della Sicilia e il protagonista di primo piano in termini di arrivi come anche di presenze, con gli oltre 1 milione di pernottamenti nel 2023. Numeri destinati a crescere con gli appuntamenti internazionali di questo anno, tra i quali rientra sicuramente questa XVI edizione di Regatta ESCP” sottolinea Francesco Italia, Sindaco del Comune di Siracusa – Ortigia che assieme ad Ivan Scimonelli, in qualità di Consigliere Comunale quale legame con l’amministrazione Italia supportano l’evento.
Le quattro giornate sono caratterizzate da attività basate sui valori fondanti di networking, divertimento, sostenibilità e educazione. Con l’obiettivo di rendere ogni edizione un’esperienza unica nel suo genere, ogni attività è stata ripensata al fine di trovare un punto di incontro fra le aspirazioni dei partecipanti e l’eredità storica dell’associazione.
In un’epoca in cui la consapevolezza ambientale è più importante che mai, la Regatta ESCP si impegna a promuovere pratiche sostenibili, dimostrando che è possibile coniugare divertimento e spirito competitivo con il rispetto per il nostro pianeta.
“La Regatta è molto più di un semplice evento sportivo: si tratta di opportunità educative uniche, possibilità di networking preziose e contributi alla crescita di un business sostenibile. É l’ambiente ideale dove crescere umanamente e professionalmente, insieme a persone che condividono la stessa passione per la vela e un obiettivo comune di proteggere i nostri mari”, sottolinea Alessandro Fusaro, Project Manager dell’evento.




Quando con lo sport si diventa grandi: il Siracusa Basket è promosso in serie C

L’impensabile possibile, quando con lo sport si diventa grandi. È la storia del Siracusa Basket che ha conquistato l’inaspettata promozione in serie C. Un grande girono di ritorno che ha permesso l’accesso, e la vittoria, ai play-off del Girone B di Divisione Regionale 1, con la conquista della serie C. Con il successo in due gare sull’Azzurra Pozzallo (84-78, 85-89), i ragazzi di mister Giuseppe Bonaiuto riportano la città di Siracusa in serie C dopo sette anni di assenza. Per il Siracusa Basket è la prima promozione nella categoria. Negli ultimi tre anni ha disputato sempre i play-off di D/DR1. Tra l’emozione e lo stupore, Giuseppe Bonaiuto alla redazione di SiracusaOggi.it ha raccontato l’impresa: “E’ una squadra di giovani e il nostro obiettivo iniziale era quello di provare a fare un bel campionato e tanta esperienza. – sottolinea il mister – Abbiamo solamente due over e tanti ragazzi, tutti di Siracusa e uno di Augusta”.
Una vittoria inaspettata costruita passo dopo passo e con un gran girone di ritorno, con l’82% delle vittorie complessive. “Abbiamo affrontato tante squadre molto più attrezzate di noi, ma la nostra tanta voglia di fare l’impresa è stata determinante”, continua orgoglioso Bonaiuto. “Ringraziamo tutti i tifosi che ci hanno sempre accompagnato al Pala Akradina”.
Una promozione in Serie C e “la necessità di capire quali miglioramenti si possono apportare alle strutture”. È questa la richiesta di Bonaiuto, che spera di avere un incontro con l’Amministrazione comunale: “Il Pala Akratina può ospitare solo 200 persone e per una serie C nazionale diventa un problema. Chiederemo la disponibilità del PalaLoBello (struttura della Cittadella dello Sport, ndr), ma adesso abbiamo bisogno anche del sostegno del Comune per un campionato impegnativo, come quello della serie C”.
Un traguardo che Giuseppe Bonaiuto vuole dedicare alla compagna, Elisabetta Caracò, “per il supporto costante” e ai “tifosi, che ci hanno accompagnato per tutto il campionato. Un pensiero anche alla mia famiglia, che mi sostiene da sempre”, conclude Giuseppe Bonaiuto.
Adesso il Siracusa Basket si giocherà il titolo regionale di Divisione Regionale 1 contro il Capo Asd, vincente del Girone A.




Pallamano, l’Aretusa chiude al terzo posto le Final Four Under 17 regionali

L’Aretusa chiude al terzo posto le Final Four Under 17 regionali. Il responso dopo la due giorni di Marsala, durante le quali i ragazzi di Sergio Vilageliu avevano affrontato Il Giovinetto Petrosino nella prima semifinale, uscendo sconfitti 36-34 al termine di una gara con diversi capovolgimenti di fronte, e l’Albatro nella finale per il terzo e quarto posto. Anche in questo caso, è stata una partita molto tirata, risolta nel finale (38-35), grazie ad alcune decisive parate di Lorenzo Mascali e due reti in extremis realizzate da Di Martino e Della Bina che hanno fatto pendere l’ago della bilancia dalla parte rossoverde. E’ stata come sempre una esperienza importante per tutto il gruppo presieduto da Placido Villari, momento di confronto con altre importanti realtà del movimento pallamanistico siciliano.




L’Atletico Siracusa vince per 6-2 contro la Rari Nantes: il campionato si deciderà nell’ultima giornata

Nella penultima giornata di campionato di Terza Categoria, l’Atletico Siracusa vince contro la Rari Nantes per 6-2. Le sorti del campionato, quindi, si decideranno nell’ultima giornata a Siracusa contro l’Azzurra Francofonte, capolista del torneo con un solo punto di vantaggio sugli aretusei. Un finale di campionato tutto da scrivere, con tre squadre che sognano di brindare subito alla Seconda Categoria. Una sola brinderà, per le altre due (Azzurra Francofonte e Carlentini, ndr) ci sarà comunque un’altra opportunità, quella dei playoff.
Al “Bianchino” l’Atletico Siracusa ha sciupato almeno tre limpide occasioni nel primo quarto d’ora ed è stata punita dal gol di Garofalo. La reazione però non si è fatta attendere. Pincio si è procurato il rigore che, a metà tempo, Rizza ha trasformato e, 5 minuti dopo, ancora Pincio ha propiziato la rete del vantaggio ospite “apparecchiando” per Napolitano: cross basso delizioso e Rari Nantes ribaltata. Italia ha fatto tris con un bel tiro da fuori area, Pincio ha rimpinguato il bottino atletista approfittando di un’amnesia difensiva avversaria e, prima dell’intervallo, Sbriglio ha accorciato le distanze.
In apertura di ripresa ecco il doppio timbro di Essaoudy ma una menzione particolare merita il portiere Carrubba. E’ rimasto quasi inoperoso per tutto il match e, nell’unica occasione che ha avuto per dimostrare il suo valore, ha compiuto un grande intervento, deviando in angolo il rigore potente e preciso calciato da Sbriglio, che avrebbe potuto rendere meno pesante il