Pallanuoto. L'Ortigia vince in casa della Distretti Ecologici: 8-12

(c.s.) Un’Ortigia paziente esce indenne da quella che alla vigilia era considerata una trasferta molto pericolosa. La squadra di Piccardo batte 12-8 (stesso risultato dell’andata) la Distretti Ecologici, giocando abbastanza bene e sbagliando qualcosa in difesa solo nella prima metà di gara. I biancoverdi, comunque, anche quando sono andati sotto di un gol, sono sempre rimasti tranquilli, dando l’impressione di essere in grado, in qualsiasi momento, di dare l’accelerata decisiva, cosa di fatto avvenuta nella terza frazione. L’Ortigia inizia bene e sblocca il risultato con Ferrero alla prima occasione del match, ma i padroni di casa rispondono subito con Francesco Faraglia. Di Luciano, in controfuga, rimette la freccia, ma gli uomini di Mirarchi reagiscono, portandosi addirittura avanti con Spione (in superiorità) e Viskovic. Il parziale si chiude con il pareggio di Rossi, che sfrutta al meglio la superiorità numerica. Nel secondo tempo, il copione non cambia: l’Ortigia centra il gol del sorpasso con Ferrero, migliore in acqua oggi, ma i capitolini ribaltano nuovamente il risultato con l’ex Mirarchi e con Boezi, quindi ancora l’ottimo Ferrero agguanta il pareggio (5-5) con cui si va all’intervallo lungo. Nel terzo parziale, i biancoverdi crescono e mettono in mostra la loro forza. La differenza di valori in acqua adesso si vede, con i ragazzi di Piccardo più attenti in difesa e spietati in attacco, dove Cassia e due volte Ferrero (una su rigore) costruiscono l’allungo portando a +3 il vantaggio prima dell’ultimo parziale. Negli ultimi 8 minuti l’Ortigia controlla e disinnesca i tentativi avversari di rientrare in partita. Cassia e Velkic rispondono a Mirarchi, quindi lo scatenato Ferrero e Vidovic chiudono definitivamente i conti. Per i biancoverdi tre punti fondamentali e un altro piccolo passo verso i play-off. Da stasera si pensa già al big match di sabato, alla “Caldarella”, contro il Savona, oggi battuto a sorpresa in casa dall’Anzio.
Nel dopo partita, Stefano Piccardo, tecnico dell’Ortigia, non è soddisfatto di come la squadra ha iniziato il match: “L’approccio non è stato dei migliori, perché i primi quattro gol subiti sono frutto di errori individuali gravi. Ci eravamo detti di giocare una partita meno offensiva e più difensiva e invece abbiamo preso i primi quattro gol a causa della frenesia di attaccare. Insomma, non sono contento del modo in cui abbiamo iniziato, poi la squadra si è registrata, abbiamo trovato il bandolo della matassa in difesa, facendo bene il pressing e il rientro, giocando delle inferiorità numeriche ottime. E anche sull’uomo in più è andata bene, abbiamo sempre tirato dal palo, con ottime conclusioni, anche se la percentuale poteva essere ancora più positiva. Ad ogni modo sono contento perché, al di là degli errori, abbiamo chiuso la gara in controllo e abbiamo vinto nonostante avessimo alcuni giocatori non al meglio della condizione, come ad esempio Francesco Condemi, che ha stretto i denti e ha giocato con un dito malconcio”.
A fine partita, parla anche Filippo Ferrero, grande protagonista oggi con sei reti e tante pregevoli giocate: “All’inizio abbiamo faticato un po’ perché loro giocano solo zona a M, quindi per noi è sempre un po’ complicato attaccarla. Avevamo bisogno di trovare il ritmo e i giusti spazi. Questa fase di organizzazione offensiva ci ha portato inizialmente a concedere qualche contropiede e a trovarci lontani in difesa, poi abbiamo trovato le misure e abbiamo iniziato a difendere con più aggressività, a ripartire come sappiamo, a trovare più spazi e a fare le entrate nei tempi giusti, mettendo la partita in discesa”.
Il numero 7 biancoverde sottolinea l’importanza della vittoria, che aggiunge un altro mattoncino alla corsa per la conquista del terzo posto e dei play-off scudetto: “La loro vittoria sul Savona ci ha aiutato perché ci ha spinto a preparare la partita al 100%, con maggiore attenzione e senza sottovalutare l’avversario. Quella di oggi è una vittoria pesante, perché qui a Roma sono cadute tante squadre quest’anno. Era fondamentale vincere per continuare ad andare dritti per la nostra strada e procedere verso l’obiettivo”.




Pallanuoto: è di nuovo campionato, l'Ortigia chiede strada alla Distretti Ecologici

E’ già tempo di tornare in acqua per l’Ortigia. Domani pomeriggio, alle ore 14.00, scenderanno in vasca ad Ostia contro i padroni di casa della Distretti Ecologici Nuoto Roma (diretta streaming sul canale YouTube della squadra capitolina). Una trasferta insidiosa per gli uomini di Piccardo, che dovranno vedersela contro una formazione che sta vivendo un buon momento, è ottava in classifica ed è reduce dalla doppia vittoria contro Savona (in casa) e Anzio (fuori casa). L’Ortigia, in questa stagione, ha già affrontato due volte la squadra dell’ex Cristiano Mirarchi, allenata dal padre Maurizio Mirarchi: nel primo turno di Coppa Italia e nel girone di andata del campionato. In entrambi i casi, l’Ortigia ha avuto la meglio. In Coppa Italia, il divario fu ampio (11-3), perché i romani erano ancora in rodaggio e con un roster meno completo; in campionato, la gara fu più equilibrata, soprattutto nei primi due parziali, con i biancoverdi che alla fine vinsero 12-8. Per la partita di domani, coach Piccardo spera di recuperare almeno uno tra Francesco Condemi (ipotesi difficile) e Francesco Cassia (il cui infortunio occorso contro il Recco si è rivelato meno grave di quanto ci si aspettasse). Al di là di chi sarà in formazione, a Ostia servirà un’Ortigia concentrata, compatta e cinica per portare a casa tre punti fondamentali, anche in vista del big match di sabato 1 aprile, a Siracusa, contro il Savona.
“Ci aspetta una gara difficile, nella quale dovremo saper interpretare bene sia la nostra fase difensiva sia la ripartenza e l’attacco posizionato contro la loro zona a M. È un match importante, ne mancano cinque alla fine e sappiamo che saranno tutti fondamentali per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati all’inizio della stagione. Cercheremo di fare del nostro meglio”, l’analisi di Piccardo.
Anche Alessandro Carnesecchi, mancino dell’Ortigia, pone l’attenzione sul momento di forma dei romani e su come i biancoverdi dovranno affrontare questa difficile trasferta: “La Distretti Ecologici è una formazione molto preparata, cresciuta tanto nel corso della stagione e con una idea di gioco precisa. Sono infatti molto organizzati e ti concedono poco. Ma credo che alla fine tutto dipenda da noi. La differenza, in queste partite che rimangono, la fa la testa, la fanno le motivazioni rispetto agli obiettivi. Noi vogliamo arrivare terzi e giocarci al meglio delle nostre possibilità i play-off scudetto. Credo che si possa parlare tanto di tattica e tecnica, ma alla fine il fulcro è sempre l’aspetto mentale”.




Pallanuoto: l'Ortigia regge un tempo, la Pro Recco passa a Siracusa (15-5)

L’Ortigia torna a giocare nella sua Caldarella, ma di fronte si trova un Recco in solita forma schiacciasassi. Ai biancoverdi non riesce di ripetere la prova di Coppa Italia, quando ha messo in difficoltà i pluricampioni liguri. Finisce 15-5 per la Pro Recco, con poco purtroppo da aggiungere.
I biancoverdi reggono solo un tempo, poi iniziano a sbagliare tanto e a subire il ritmo e le accelerazioni dei liguri, non riuscendo mai a cambiare l’inerzia dell’incontro. L’approccio è positivo, con i padroni di casa che, con Vidovic, rispondono subito al primo squillo di Zalanki. Inoltre, anche quando lo stesso Zalanki e Fondelli allungano, i ragazzi di Piccardo non demordono e riescono a portarsi sul 3-3 con Di Luciano e Ferrero, sprecando poi anche l’opportunità di andare in vantaggio. La partita dell’Ortigia finisce poco dopo, quando Ivovic e Di Fulvio portano i campioni d’Europa sul 5-3 di fine primo tempo. I biancoverdi accusano il colpo e, tra il secondo tempo e la prima metà del terzo, subiscono un parziale di 5-0 che porta il Recco sul 10-3. Ferrero (su rigore) prova a scuotere i suoi, ma la squadra appare demoralizzata e sempre meno lucida, sia in fase difensiva che offensiva, naturalmente anche per via della qualità degli avversari. Younger, Iocchi Gratta e Aicardi fissano il punteggio sul 13-3. Nel quarto tempo, al gol di Gorrìa Puga rispondono Cannella ed Echenique.
L’Ortigia rimane terza, ma il vantaggio sulla quarta adesso si riduce a 3 punti. In casa biancoverde, dopo l’infortunio in settimana di Ciccio Condemi, c’è apprensione adesso anche per Cassia, che si è fatto male nel finale. Mercoledì si torna in acqua a Roma, contro la Distretti Ecologici, quindi, sabato 1° aprile, big match casalingo contro Savona.
A fine gara, il tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo, commenta così la prestazione dei suoi ragazzi: “Le sconfitte non sono mai piacevoli, ma è vero che loro hanno i giocatori più forti del mondo e lo hanno dimostrato. Quindi, merito al Recco. Ci fa piacere aver visto quelli che sono i nostri limiti contro certe squadre. Nel secondo e terzo tempo abbiamo sbagliato completamente l’approccio, e la loro transizione ci ha tagliato a fette. Arrivavano palle laterali sui loro centri e bisognerebbe essere bravi a non farli aprire già sulla transizione. Il primo e il quarto tempo, invece, sono state due buone frazioni da parte della mia squadra. Dobbiamo ripartire da lì. Adesso testa a mercoledì, perché a Roma ci aspetta una partita importante e poi penseremo a sabato, quando avremo un match ancora più importante. L’infortunio a Cassia? Non sono un medico e non posso fare diagnosi, verranno fatti degli accertamenti, ma temo che non ci sarà né mercoledì né sabato. Vedremo. Intanto voglio ringraziare la città e i nostri tifosi che sono venuti a sostenerci. È stata una bellissima sensazione”.
Stefano Tempesti, portiere biancoverde, pur riconoscendo la forza del Recco, sottolinea un aspetto molto importante relativamente alla sua squadra: “Sappiamo che è difficile per tutti giocare contro il Recco, ma se mostriamo già prima una sorta di timore reverenziale, partiamo in svantaggio. Abbiamo la consapevolezza che il Recco è forte, però dobbiamo capire che anche noi siamo fortissimi e che anche a noi non manca niente. Lo dimostra il fatto che abbiamo preso dei parziali e dei gol su errori che possono accadere con qualunque avversario, perché si tratta di errori individuali, non effetto di una squadra devastante che ti ha completamente schiacciato. Sono errori sui quali possiamo lavorare e sicuramente lo faremo questa settimana con il mister, perché non credo sia così ampio il divario che ci separa. Il Recco è forte, ma lo siamo anche noi. Possiamo perdere, ma c’è modo e modo di perdere, di approcciare una partita, di gestire determinate situazioni di gioco. Ora abbiamo due appuntamenti che decideranno un po’ la stagione. Già la trasferta di Roma sarà difficilissima, quindi adesso andiamo a passettini. D’altra parte, ci servono anche queste partite per crescere. Dobbiamo fare tesoro dei nostri errori e crescere mentalmente”.




Finale di Coppa Italia: vince il Recco ma l'Ortigia è nella storia

(c.s.) Una bellissima finale, giocata davanti a una meravigliosa cornice di pubblico e combattuta fino alla fine, con il Recco che vince di forza ed esperienza solo nel quarto tempo. L’Ortigia chiude con una grande prova questa indimenticabile Coppa Italia, che l’ha vista sfidare alla pari la squadra più forte al mondo. I campioni d’Europa iniziano subito bene il match, sbloccando il risultato alla prima azione con Aicardi. L’Ortigia difende bene, con grande attenzione e riesce a pareggiare in ripartenza con Di Luciano. L’equilibrio dura per quasi tutto il parziale, fino a quando Zalanki (in superiorità) e ancora Aicardi, dal centro, portano il punteggio sul 3-1. Nel secondo tempo, dopo il meno 1 di Ferrero su rigore, il Recco inizia a macinare gioco e ad aumentare la pressione, mettendo in mostra tutta la sua forza. Younger, Iocchi Gratta e Aicardi portano i recchelini al massimo vantaggio (+4). Il coach biancoverde Piccardo decide allora di chiamare il time-out per rimettere a posto le cose. E in effetti, nell’azione successiva, è Francesco Condemi ad accorciare: prima dell’intervallo lungo è 6-3 per il Recco. La terza frazione è spettacolare e scoppiettante e vede l’Ortigia crescere e aumentare la velocità. Vidovic centra il meno 2 con una gran conclusione dalla distanza, ma poco dopo Aicardi risponde dal centro. A questo punto si scatena Cassia: prima delizia il pubblico con una palombella che beffa Del Lungo e, dopo il nuovo allungo di Younger (su rigore), realizza una doppietta bellissima, con due bordate dalla distanza che valgono il 7-8 con cui si chiude il tempo. Negli ultimi 8 minuti, il Recco è spietato e anche un po’ fortunato, quando riesce ad allungare con la botta di Ivovic che sbatte sul palo e rimpalla sulla schiena di Tempesti. Gli uomini di Sukno prendono fiducia, Echenique piazza il +3 e, dopo il gol di Ferrero, sono Di Fulvio e Younger (entrambi in superiorità) a chiudere il match. Finisce 12-8. Vince il Recco, ma l’Ortigia esce a testa altissima.

A fine gara, parla capitan Christian Napolitano, visibilmente soddisfatto ed emozionato per il grande percorso dell’Ortigia: “Abbiamo giocato una finale contro la squadra più forte al mondo. Eravamo gasati perché ci tenevamo a fare bella figura, soprattutto davanti al pubblico di Genova, che era tutto per il Recco. Abbiamo fatto una bellissima figura. Penso che altre squadre non sarebbero riuscite a fare una partita così tirata. Sono felice perché usciamo a testa alta. Abbiamo perso ma sono orgoglioso di questo gruppo, del lavoro che abbiamo fatto, nonostante le difficoltà che viviamo tutti i giorni. Andiamo per la nostra strada. A 40 anni, ritrovarsi a fare la finale con il Recco, insieme a Stefano Tempesti, è un sogno. Tutti i giovani vorrebbero competere con questa squadra”.
Il capitano biancoverde ha una dedica speciale: “Siamo entrati nella storia. Non so se i siracusani ne sono consapevoli. Io dedico questo risultato ai siracusani che ci seguono e a Maddy Galeano e alla sua famiglia. Lei ci seguiva, era la nostra tifosa e questa è una mia dedica particolare. Abbiamo lottato con la squadra più forte del mondo, però ora ci dobbiamo ricaricare, visto che sabato c’è un’altra battaglia”.
Napolitano, infine, elogia la grande forza di questa squadra: “Sappiamo di essere un gran gruppo, ci manca solo una casa. Non voglio essere polemico, ma i nostri tifosi e la nostra piscina sono il quattordicesimo uomo in vasca. Abbiamo altri obiettivi, il campionato è lungo, mancano quattro mesi, siamo nella fase calda della stagione, questo è solo l’antipasto. Io faccio i complimentii alla squadra e faccio i complimenti anche al Recco, che ha vinto questa coppa. Secondo me è stata una bella gara. A questa medaglia ci sono molto affezionato. La dedico alla mia città”.




Pallanuoto, Coppa Italia: l'Ortigia batte il Posillipo 15-11 e vola in semifinale

L’Ortigia centra la semifinale di Coppa Italia, superando il Posillipo per 15-11. La squadra di Piccardo ha sempre dato l’impressione di poter controllare in ogni momento la partita, ma ciò nonostante ha lasciato spazio al Posillipo, che nel terzo tempo è anche riuscito a passare in vantaggio.
Ottima la partenza dei biancoverdi, che alla prima azione guadagnano un 5 metri, realizzato da Ferrero. La difesa dei ragazzi di Piccardo è impenetrabile e tiene lontani i campani, mentre in transizione offensiva le ripartenze sono molto efficaci. Velkic (in superiorità) e Francesco Condemi (rigore) segnano l’allungo su un Posillipo che appare frastornato e perde pure per infortunio il suo portiere Spinelli. I campani, però, sono bravi a reagire sfruttando per due volte l’uomo in più con Picca e Stevenson, con in mezzo il poker di Francesco Condemi (scelto come MVP). Il secondo parziale si apre con l’immediato gol del Posillipo, che vale il meno 1. I napoletani crescono e iniziano a creare qualche problema all’Ortigia, che però ripristina il doppio vantaggio con Rossi, autore di una grande partita. Dopo il botta e risposta Mattiello-Francesco Condemi, è ancora la squadra di Brancaccio a centrare il bersaglio e ridurre al minimo il distacco (6-5) con Julien Lanfranco, prima dell’intervallo lungo. Il terzo è un tempo dai due volti: il Posillipo riesce a pareggiare e poi, dopo il nuovo vantaggio di Andrea Condemi, agguanta ancora il pari e addirittura ribalta il risultato andando sull’8-7. L’Ortigia si scuote ed esce con forza, con un poker di reti (Andrea Condemi, Cassia, Rossi, Napolitano) che fissano il punteggio sull’11-8 per i biancoverdi. Gli ultimi 8 minuti non riservano sorprese: Saccoia riavvicina il Posillipo, ma Ferrero, Rossi e Napolitano mettono al sicuro la vittoria. La partita scorre fino al risultato finale: 15-11 per i biancoverdi, che passano in semifinale, dove domani (ore 21) incontreranno la vincente di Brescia-Trieste.
Nel dopo partita, l’allenatore biancoverde, Stefano Piccardo, è soddisfatto a metà della prestazione dei suoi. “Abbiamo cominciato la partita molto bene, soprattutto i primi tre minuti, poi una serie di errori individuali ci hanno innervosito e abbiamo cominciato a giocare malissimo in certe fasi. Ad esempio, abbiamo fatto male l’attacco posizionato e anche la difesa in inferiorità numerica. Il problema è stato proprio questo. Il nervosismo ci ha portato a complicare la partita e a renderla difficile in un certo momento, poi per fortuna questa squadra ha qualità e riesce a fare dei parziali di due o tre gol e a portare via la partita. Ogni tanto dovremmo leggere meglio certe situazioni, cosa che a volte non facciamo, forse perché siamo presi dalla fatica. C’è ancora tanto da lavorare. In ogni caso, soddisfatto della vittoria, adesso aspettiamo di sapere chi affronteremo in semifinale”.
A fine gara, Francesco Condemi, nominato MVP, miglior giocatore del match, analizza la prova della sua squadra: “Premetto che è meglio vincere giocando male, piuttosto che perdere giocando bene. Detto questo, ci sono stati dei momenti nei quali dovevamo solo mettere la palla in rete e invece abbiamo sbagliato, ma anche per merito del Posillipo, che è una squadra ben organizzata e sta giocando un’ottima pallanuoto ultimamente. Devo dire che noi riusciamo a produrre molto gioco in attacco, mentre in difesa stiamo subendo un po’ troppi gol. Oggi abbiamo concesso molto sul loro uomo in più, sicuramente dovremo avere maggiore attenzione. Intanto però ci godiamo la vittoria e stasera vedremo chi sarà la nostra avversaria domani”.
Riguardo al riconoscimento ricevuto a fine partita, Condemi non si esalta e si concentra sul gruppo: “Questo premio non è mai personale, ma della squadra. Se la squadra gioca e vince, poi il singolo esce. Oggi tocca a me, la prossima volta a un mio compagno. È normale”.




Pallanuoto. Final Eight di Coppa Italia, impegno a Genova per l'Ortigia

Ortigia pronta alla Final Eight di Coppa Italia. Accantonato momentaneamente il campionato, dove occupa saldamente il terzo posto in classifica, la squadra sarà a Genova da domani a domenica. Un obiettivo importante, una competizione che mette in palio il primo trofeo del 2023. I biancoverdi, che hanno nel quarto posto il miglior risultato in questa coppa, hanno voglia di fare bene e di arrivare il più lontano possibile, anche per scrollarsi di dosso tutta la fatica di una situazione, quella legata agli allenamenti e alla chiusura della Caldarella, che è diventata pesante. Il primo ostacolo da superare è il Posillipo, che gli uomini di Piccardo sfideranno domani pomeriggio, alle ore 15.00, nel match che aprirà il tabellone dei quarti di finale (diretta streaming su Waterpolo Channel-Eleven Sports). I napoletani, che in queste settimane hanno salutato il ritorno di Pino Porzio come direttore tecnico accanto a coach Brancaccio, sono in un ottimo momento di forma, certificato dalla vittoria esterna di sabato, proprio a Genova, contro il Quinto, che è valsa il decimo posto attuale, a due sole lunghezze dall’ottava posizione. L’Ortigia, un mese fa, ha già sconfitto i campani alla “Scandone”, al termine di una partita molto combattuta. Ecco perché quello di domani sarà un match tutt’altro che semplice per i biancoverdi, che sono chiamati a tirar fuori tutto il loro carattere e la loro qualità. In palio c’è la semifinale contro la vincente di Brescia-Trieste. Alla vigilia, Stefano Piccardo, tecnico dell’Ortigia, parla dell’obiettivo del club in questa coppa e della condizione dei suoi giocatori: “Il nostro primo obiettivo è quello di cercare di competere al meglio e di migliorare il quarto posto, che è il traguardo massimo raggiunto nella storia del club in Coppa Italia. Questa è una competizione molto importante per come è sviluppata e per il periodo dell’anno in cui arriva. Spero che sia una vetrina prestigiosa per tutto il movimento. Per quanto riguarda il gruppo, stiamo lavorando con impegno, abbiamo avuto Cassia fuori per qualche giorno per il problema al ginocchio, ma da ieri è abile e arruolato, quindi dovremmo essere al completo. I ragazzi hanno voglia di giocare bene questa Final Eight, soprattutto a Genova, che è un po’ la culla della pallanuoto”.
Il tecnico biancoverde mette in evidenza le insidie del match con il Posillipo: “Credo che la crescita esponenziale del Posillipo, specialmente nelle ultime tre settimane, sia sotto gli occhi di tutti. Hanno una rosa importante e sono convinto che questo sarà un quarto di finale molto difficile. Dovremo cercare di non ripetere gli errori commessi a Napoli nel match di campionato, evitando quindi di essere troppo nervosi in certe situazioni e cercando di leggere bene ogni fase. Poi, dovremo difendere e avere un’idea difensiva sui loro esterni e sui loro centri: questo sarà un aspetto molto importante. Sono convinto che, in queste partite secche, chi sbaglia meno porta a casa il risultato”.
A 24 ore dal match, parla anche capitan Christian Napolitano, che conferma la volontà della squadra di centrare un obiettivo storico: “Vogliamo arrivare il più lontano possibile, anche se sappiamo che non sarà facile, perché le avversarie sono tutte competitive e perché siamo in una fase particolare della stagione, visto che siamo già oltre la metà del campionato. Da un lato c’è la stanchezza di questo momento della stagione, dall’altro ci sono le difficoltà che noi stiamo vivendo, anche se questo non deve incidere ma anzi ci deve spingere ad andare tutti insieme a caccia del miglior obiettivo possibile. Noi lavoriamo ogni giorno duramente, nonostante tutti gli ostacoli, perché non abbiamo mai fatto un anno così nella nostra vita. Ci troviamo ad allenarci in piscine non idonee per noi, una situazione terribile, che però non deve essere un alibi”.
Napolitano, pur non cercando alibi, sottolinea però il peso della situazione della Caldarella, da tanti punti di vista: “Credo che anche tra i nostri tifosi ci sia molto malumore per questa situazione. A mio avviso, l’Ortigia non ha mai avuto una squadra così forte. Malgrado tutto, infatti, siamo terzi in A1 e puntiamo ai primi 5 posti, siamo in Final Eight di Coppa Italia. A Siracusa la gente ama la pallanuoto e vorrebbe vederci giocare in casa. Non tutti possono venire a Catania. Noi siamo stanchi, non ce la facciamo più, a volte rientriamo tardissimo la sera. Non vediamo l’ora di poterci nuovamente allenare e giocare a casa, così come non vedono l’ora i ragazzi delle giovanili e le loro famiglie”.
Il capitano biancoverde, infine, si concentra sulla sfida dei quarti contro il Posillipo: “Sarà una partita difficilissima, perché loro si stanno ritrovando, hanno riabbracciato Pino Porzio in panchina e l’effetto di questo ritorno sui giocatori è evidente. Adesso sono più squadra. Sono certo che quella di domani sarà una bella battaglia”.




Pallanuoto, Serie A1. Ortigia rullo compressore a Bologna, 16-5 alla De Akker

L’Ortigia conquista tre punti importanti a Bologna, superando la De Akker per 16-5. Grande prestazione degli uomini di Piccardo, che hanno messo in evidenza la loro superiorità, mettendo in acqua ritmo, grinta e attenzione a ogni fase di gioco. Difesa perfetta e attacco impeccabile: nulla hanno potuto i bolognesi, che non sono riusciti a ripetere la bella prova dell’andata. L’Ortigia approccia subito il match in modo positivo: i ragazzi di Piccardo, infatti, sono aggressivi e concentrati e, dopo una breve fase di studio, iniziano a spingere. Ferrero apre le danze e, dopo il pari di Baldinelli, Vidovic e Francesco Condemi firmano il primo allungo. La De Akker fatica a bucare il muro difensivo dell’Ortigia, mentre i biancoverdi sprecano un paio di opportunità in attacco, con Pederielli che dice di no a Napolitano. Il secondo parziale è un monologo dell’Ortigia, perfetta in difesa, abile in ripartenza e spietata in avanti. Il gol di Di Luciano, la doppietta di Francesco Condemi, con in mezzo la rete di Rossi e, infine, la bella girata di Napolitano firmano il + 7 (8-1) di metà gara. Risultato in cassaforte e partita che, di fatto, finisce qui, perché l’Ortigia, nel terzo tempo, va in controllo e amplia ulteriormente il distacco, rispondendo alla rete iniziale di Cocchi con i gol di Di Luciano, Ferrero e Francesco Condemi. Negli ultimi 8 minuti, il copione non cambia, con i biancoverdi che vanno subito in gol con una conclusione potente e precisa di Ferrero. A questo punto, le difese si rilassano un po’, i padroni di casa riescono ad andare a segno tre volte, l’Ortigia aggiunge un altro poker di reti a quella iniziale di Ferrero. Il finale è 16-5 grazie a una prova di forza e personalità. Biancoverdi sempre terzi in classifica, a + 3 sul Telimar, ma ora a +5 sul Savona (pari a Catania) e a +7 sul Trieste (pari contro la Distretti Ecologici).
Nel dopo partita, Francesco Condemi, centrovasca dell’Ortigia, analizza la vittoria e il modo in cui è stata affrontata sul piano delle motivazioni: “Prima di questo match ci siamo detti che il campionato non si gioca negli scontri diretti, ma prevalentemente in queste partite qui. Negli scontri diretti, infatti, può succedere di tutto, l’importante è non perdere punti per strada. Quella di oggi è una vittoria pesante perché, come si è visto in questa giornata di campionato, è molto più facile perdere punti in questo tipo di gare, che pertanto è fondamentale vincere. Sapendo che il Bologna è una squadra ostica, che in casa ci ha fatto faticare parecchio, ci siamo detti che dovevamo venire qui e imporre subito il nostro gioco, con determinazione. È andato tutto bene. Siamo molto soddisfatti di questa vittoria, ma ora pensiamo subito alla gara con il Quinto, che è molto importante per noi, sia per quello che è accaduto all’andata sia perché è un match che dobbiamo vincere assolutamente per continuare il nostro cammino. Pensiamo partita per partita”.
Il giovane talento biancoverde rimarca l’ulteriore passo in avanti compiuto dalla squadra a livello di mentalità e maturità: “In qualche partita passata è capitato di scendere in acqua poco concentrati e si è visto. Il punto è proprio questo: quando noi entriamo in acqua e siamo subito attenti, giochiamo mani addosso dal primo momento, nuotiamo, senza cercare scuse per la situazione che stiamo vivendo, ma adattandoci, siamo una squadra pazzesca. Appena abbassiamo un minimo il livello di concentrazione, invece, diventiamo mediocri. Quando giochiamo con questa applicazione e concentrazione, come abbiamo fatto oggi, siamo difficili da battere”.
Anche la condizione fisica inizia a crescere, nonostante le tante difficoltà a lavorare e allenarsi per bene: “Non siamo ancora al top della nostra condizione – conclude Francesco Condemi -, però lavoriamo duramente e quando ci alleniamo, sia in palestra che in acqua, ovunque andiamo, che sia Noto o Catania, diamo sempre il massimo. Credo che su questo nessuno possa dire nulla, perché stiamo facendo del nostro meglio, andando ovunque possiamo trovare degli spazi e adeguandoci a tutte le situazioni che ci troviamo davanti”.




Pallanuoto: che sfida tra Ortigia e Telimar Palermo! Gara intensa, finisce 8-8

Finisce in parità (8-8) l’emozionante sfida siciliana tra Ortigia e Telimar Palermo. Biancoverdi ancora in esilio a Nesima (Catania), incrociano ancora una volta i cugini palermitani con cui ingaggiarono lo scorso anno una sfida continua su cui pesa il mancato beau gest del Telimar in EuroCup.
E’ stata una partita combattuta, dura, giocata con grande intensità. Un’altalena continua di emozioni, con due squadre che hanno nuotato tantissimo e lottato fino all’ultimo secondo. L’Ortigia entra in acqua un po’ contratta e nervosa, mentre il Telimar parte meglio e sblocca immediatamente il risultato con una bella azione conclusa da Giorgetti. L’Ortigia difende bene, anche a uomo in meno, ma non riesce a sfondare. Ci pensa Cassia, ancora una volta autore di una bella prova, a trovare il pari con una conclusione rabbiosa. Nella successiva azione, però, i palermitani si riportano subito avanti ancora con Giorgetti, in superiorità. Nel secondo parziale, c’è ancora più equilibrio: Tempesti e Jurisic parano tutto, le difese si chiudono, ma a 3’34 dalla fine è Francesco Condemi, con l’uomo in più, a cogliere il pareggio con un tiro forte e preciso. Nel terzo tempo, la partita si accende: Hooper riporta avanti il Telimar, ma Cassia e Ferrero ribaltano il punteggio. Passa pochissimo e Irving rimette in parità la gara, quindi ancora Cassia, con una palomba astuta, porta i biancoverdi sul +1. Il Telimar non si scompone e, con Del Basso e Giorgetti (entrambi in superiorità), rimette la freccia. Nel finale, però, Ferrero si inventa una palomba che fissa il 6-6 di fine parziale. Gli ultimi minuti sono da thriller: al 7-6 di Ferrero risponde subito Del Basso, quindi Napolitano, di forza e astuzia, sigla il gol dell’8-7. Un minuto dopo, Jurisic compie il miracolo su Rossi e, nel rovesciamento di fronte, Irving segna il gol del definitivo 8-8. Alla fine, c’è un po’ di tensione fuori dalla vasca, ma si spegne subito. Un punto che soddisfa di più l’Ortigia, che tiene il Telimar a tre punti di distacco (con scontro diretto a favore dei biancoverdi) e allunga a + 4 sul Trieste.
Nel dopo partita, coach Stefano Piccardo è soddisfatto della sua squadra e dello spettacolo offerto da questo bellissimo derby: “Penso che la Sicilia due squadre così di alto livello non le abbia mai avute. Oggi per me è stata la partita più bella del campionato, per intensità e ardore agonistico. In una gara così è inevitabile che ci siano degli errori individuali che solitamente non vengono commessi, però siamo contenti del risultato contro un’ottima formazione, allenata bene. Sono molto contento, perché i ragazzi hanno risposto alla grande in un periodo di difficoltà estrema. Analizzeremo il match certamente, perché abbiamo sbagliato tante situazioni nelle quali solitamente ci comportiamo in maniera diversa, ma devo fare complimenti alle due squadre. È stata una bellissima sfida”.
Il tecnico biancoverde si sofferma poi sulle difficoltà che entrambe le formazioni stanno vivendo riguardo alla situazione delle rispettive piscine: “Siamo una squadra giovane che, come tutte, ha bisogno di allenarsi per essere performante. Purtroppo questa è la situazione della Sicilia. a Palermo hanno problemi logistici, l’Ortigia è la terza squadra in Italia e non ha una piscina. Il Telimar per fortuna ha una piscina esterna in più, noi domani non sappiamo ancora dove ci alleneremo. Nonostante ciò, queste due squadre rappresentano al momento è l’eccellenza della pallanuoto italiana, perché essere fra le prime quattro in classifica significa essere nell’eccellenza della pallanuoto italiana”.
Alla domanda se il pareggio è più utile all’Ortigia che al Telimar, Piccardo risponde con grande sincerità: “Nello scontro diretto abbiamo un vantaggio, avendo vinto all’andata e pareggiato al ritorno. Ma il campionato si gioca su 26 partite, e ne mancano ancora 11, quindi è un discorso che non porta a tanto. Dobbiamo solo pensare a sabato, visto che ci aspetta una trasferta difficilissima a Bologna. Certamente, mettere punti in cascina è utile, ma dobbiamo continuare e cercare di arrivare alla pausa in una buona situazione, sperando che nel frattempo riaprano la piscina permettendoci di lavorare. Ciò di cui abbiamo più bisogno adesso è fare un ciclo di lavoro e di allenamenti importanti”.




Pallanuoto, A1. L'Ortigia sfida il Telimar Palermo nel turno infrasettimanale

Un turno infrasettimanale importante, quello che attende l’Ortigia. Domani pomeriggio, alle ore 15.00, a “Nesima” (diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Ortigia), i biancoverdi affronteranno il Telimar Palermo, nel match valido per la seconda giornata di ritorno del campionato di Serie A1. Un derby di alta classifica, con una posta in palio che va ben oltre i tre punti, dal momento che domani una vittoria potrebbe valere doppio nella corsa verso le semifinali scudetto. Le due squadre, infatti, si trovano staccate di soli tre punti, con l’Ortigia terza a quota 33 e il Telimar quarto, in compagnia del Trieste, a quota 30. Per un gioco del destino, in contemporanea con il derby siciliano, i triestini saranno chiamati alla proibitiva trasferta in quel di Recco, dove le probabilità di uscire indenni non sono altissime. Insomma, è chiaro che con questi incroci di calendario, una vittoria nel derby potrebbe avere un peso molto importante a questo punto della stagione. L’Ortigia potrebbe allungare a +6 su entrambe le terze (a meno di clamorose sorprese a Recco), mentre il Telimar potrebbe agganciare proprio i biancoverdi in terza posizione e staccare i triestini. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per una grande partita di pallanuoto, a maggior ragione se si tratta di un derby come questo, molto sentito, come è noto, da entrambe le società e dai loro rispettivi ambienti.

Alla vigilia del match, il tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo, fotografa la condizione dei suoi giocatori e sottolinea l’importanza di questa partita: “Un derby Ortigia-Telimar di questo valore non si è mai giocato in Serie A1. Si sfidano quelle che attualmente sono la terza e la quarta forza del campionato italiano. Non siamo mai stati tutti e due insieme così in alto in classifica in un punto simile della stagione, e penso che questa sia una gran cosa per tutto lo sport siciliano. Peccato solo che si giochi nell’infrasettimanale e che questo match non si possa disputare a Siracusa. Ciò detto, la squadra sta bene, a meno di imprevisti dovrei avere tutti a disposizione, malgrado le condizioni di Cassia che ha ancora qualche problema al ginocchio”.

L’allenatore biancoverde si aspetta dai suoi una prestazione molto diversa da quella offerta a Bogliasco e li invita a non fidarsi del risultato dell’andata, quando l’Ortigia travolse (16-8) i palermitani: “Abbiamo analizzato quanto successo a Bogliasco e siamo consapevoli che contro il Telimar non si potrà giocare in quel modo. Ho detto ai miei giocatori che nella partita di andata li abbiamo trovati in un momento per loro difficile e lo testimonia il fatto che, in quella occasione, per la prima volta è venuto fuori uno scarto così importante tra noi e loro. Negli ultimi anni, infatti, le partite tra Ortigia e Telimar si sono chiuse sempre con vittorie o sconfitte di uno o due gol al massimo. Quella di domani sarà una gara molto impegnativa. Li conosciamo bene e abbiamo estremo rispetto del loro sistema di gioco, quindi cercheremo di tirare fuori il nostro meglio e dare il massimo”.

Al mister fa eco l’attaccante Sebastiano Di Luciano, che mostra come il gruppo sia già concentrato sul match di domani: “A Bogliasco abbiamo offerto una brutta prestazione che però abbiamo già analizzato e archiviato rapidamente. La fortuna di giocare ogni tre giorni sta proprio in questo, vale a dire nella possibilità di lasciarsi alle spalle quello che è stato e pensare subito alla partita successiva. Quello di domani, come sappiamo, è un derby molto sentito. Sicuramente loro non sono la squadra che abbiamo affrontato a Palermo, vivono un momento di forma migliore rispetto a quando li abbiamo battuti all’andata, stanno esprimendo una buona pallanuoto. Conosciamo i loro punti di forza, sono bravi nelle ripartenze e quindi dobbiamo cercare di limitarli in questo, inoltre giocano molto bene le situazioni in superiorità facendo girare molto velocemente la palla. Per questo dovremo essere molto attenti in fase difensiva quando saremo con l’uomo in meno”.

“Per portare a casa i tre punti – conclude Di Luciano – dobbiamo giocare tutti uniti, da squadra, senza individualismi, perché per battere il Telimar devi essere una corazzata e per esserlo bisogna essere pronti ad aiutarsi l’un l’altro in ogni fase di gioco, in ogni situazione, cosa che purtroppo ci è mancata a Bogliasco”.




Tour de force per l'Ortigia: 3 partite in 7 giorni per tracciare la strada verso i play-off

L’Ortigia, terza forza del campionato, si prepara ad affrontare l’inizio del girone di ritorno che prevede un vero e proprio tour de force, almeno fino alla sosta di marzo. Si comincia domani, con la trasferta a Bogliasco (ore 15.00, diretta streaming sulla pagina Facebook del Bogliasco), poi mercoledì in casa contro il Telimar e quindi sabato, a Bologna, contro il De Akker.
Piccardo è consapevole dell’importanza di queste prossime tre partite nella corsa dell’Ortigia verso i play-off scudetto. I biancoverdi stanno ritrovando condizione e hanno sfruttato la settimana per recuperare gli acciaccati. Domani però, ancora una volta, non saranno al completo, perché mancherà uno dei due centroboa, Velkic, volato in Serbia per un problema personale. Contro il Bogliasco, all’andata, l’Ortigia vinse in modo piuttosto netto. Oggi i liguri, ultimi in classifica, sono impegnati nella lotta per non retrocedere e in casa daranno il massimo per cercare di impensierire i biancoverdi. Il pronostico, naturalmente, è tutto a favore dell’Ortigia, che cerca anche altre indicazioni positive sulla crescita della condizione fisica e del gioco, in vista del derby di mercoledì contro il Telimar, che sarà già uno snodo fondamentale nella lotta per l’accesso ai play-off.
Alla vigilia del match, il coach dell’Ortigia, Stefano Piccardo, parla delle condizioni dei suoi ragazzi e della sfida di domani contro i liguri: “Questa settimana abbiamo cercato di recuperare un po’ di condizione fisica, allenandoci anche a Catania, motivo per cui voglio ringraziare la Nuoto Catania che ci sta ospitando. Anche per domani la scelta dei 13 è obbligata, in quanto Velkic è dovuto tornare in patria per un problema personale. Affronteremo il Bogliasco consapevoli che non avremo di fronte la stessa squadra che abbiamo incontrato in casa all’inizio del campionato. Loro sono invischiati nella lotta per non retrocedere e quindi si giocheranno tutte le loro chances. Conosco l’ambiente, sono ligure, so che ci sarà tanta gente, perché loro sono una società che porta sempre tanto pubblico a vedere la pallanuoto. Sarà bello confrontarsi in una piscina storica come quella di Bogliasco”.
Il tecnico biancoverde sottolinea l’importanza delle tre partite in sette giorni che, a partire da domani, attendono la sua squadra: “Si apre un trittico fondamentale, una settimana importantissima per noi per cercare di arrivare nelle prime quattro del campionato”.
Alla vigilia parla anche Stefan Vidovic, il quale mostra grande rispetto per gli avversari, rimarcando la necessità di affrontarli con la giusta attenzione: “Ci attendono tre partite ravvicinate e dobbiamo giocarle al meglio. Non importa chi siano le avversarie, noi abbiamo lo stesso rispetto per tutte. Che si tratti della prima in classifica o dell’ultima, giochiamo sempre per provare a vincere. Lo faremo anche contro il Bogliasco, che come detto rispettiamo, anche se abbiamo vinto con ampio margine all’andata, perché sono sicuro che la partita di domani sarà totalmente diversa. A Bogliasco non è mai facile giocare, ma noi ci presentiamo concentrati e con grande voglia. Si tratta di un match importante, come lo saranno tutti quelli che dovremo giocare in questi mesi, perché vogliamo mantenere il terzo posto fino alla fine, è il nostro obiettivo”.
All’orizzonte, intanto, si intravede la prossima sfida di campionato, contro il Telimar: “Ora pensiamo solo al Bogliasco – afferma l’attaccante montenegrino – poi penseremo al Telimar, al derby di Sicilia, una partita sempre bellissima da giocare. Il Telimar, peraltro, adesso è in forma e ha fatto ottimi risultati nelle ultime partite, anche se penso che tutto dipenderà prima di ogni cosa da noi. Intanto, però, ci concentriamo sulla sfida di domani, che sarà difficile e che rappresenta la nostra priorità”.