Pallanuoto, A1. È festa Ortigia, battuta la Telimar nella sfida per l’Europa

L’Ortigia batte la Telimar Palermo in un’appassionante gara 3 e conquista il quinto posto che vale anche un pass per l’Europa.
Alla Caldarella è festa biancoverde. Il sette di Piccardo supera i palermitani per 10-6 e chiude così la sfida infinita con l’altra siciliana di A1.
Ciccio Cassia veste i panni del trascinatore, firmato quattro importantissime reti. Al resto pensa un Tempesti in formato insuperabile.




Pallanuoto. Ultimo atto tra Ortigia e Telimar Palermo: domani la grande sfida alla Caldarella

Ultimo atto tra Ortigia e Telimar Palermo. L’avvincente sfida, domani pomeriggio, alle 17.00 (diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Ortigia), alla piscina “Paolo Caldarella” di Siracusa, l’Ortigia ospita il Telimar Palermo nella terza e decisiva gara di finale play-off per il 5° posto del campionato di Serie A1. Dopo la bellissima vittoria e la convincente prestazione di mercoledì a Palermo, i biancoverdi potranno giocarsi questo importante obiettivo stagionale davanti al proprio pubblico. Non poteva esserci scenario migliore per concludere questa stagione dura e faticosa, sia a livello fisico che mentale. Gli uomini di Piccardo hanno riequilibrato la serie con una partita di grande livello, mostrando a tutti la forza del gruppo e la capacità di reggere la pressione che questa squadra ha quando gioca concentrata e al meglio. Malgrado l’assenza di Gallo e un Vidovic alle prese con un fastidioso problema fisico, l’Ortigia sa che, se ripeterà la prestazione vista mercoledì e, in parte, anche sabato scorso, avrà buone probabilità di farcela e di confermare il 5° posto conquistato nella regular season, che vorrebbe dire quinta qualificazione di fila alle coppe europee. Dall’altra parte, però, c’è un Telimar ostico, che ha voglia di rifarsi e che è sempre difficile da affrontare. Ad ogni modo, domani pomeriggio sarà una grande festa di pallanuoto, con gli spalti che si annunciano gremiti.

Alla vigilia, Stefano Piccardo, coach dell’Ortigia, spiega come la sua squadra dovrà approcciarsi al match, anche alla luce delle prestazioni offerte nelle due precedenti gare: “L’approccio alla partita dovrà essere sereno e consapevole. È una finale che dà l’accesso all’Europa, tra due formazioni che si equivalgono, sarà una partita decisa da chi compie meno errori. L’aspetto fondamentale sarà quello di mantenere ordine e concentrazione per quattro tempi. Fino a domani lavoreremo proprio su questo. Della vittoria a Palermo, sicuramente dovremo portarci dietro la consapevolezza della bella prestazione, ma anche quella di gara 1 che, a parte qualche errore, è stata buona ”.
Sul piano tattico, il tecnico biancoverde spiega che tipo di partita dovrà fare l’Ortigia per superare il Telimar: “Dobbiamo sfruttare al meglio le nostre caratteristiche, giocare il più orizzontale possibile e provare ad arginare quelli che sono i loro punti di forza, che sono molteplici. Non dimentichiamo che il Telimar è una squadra che, come noi, quest’anno poteva tranquillamente entrare nelle prime quattro. Dovremo bloccare il loro contropiede e il loro gioco in superiorità numerica, dove sono molto bravi. Inoltre, bisognerà fare molta attenzione ai loro centri, che ci hanno causato più di venti espulsioni nelle due partite. Quindi, in fase di arrivo, dovremo stare molto attenti alla posizione della nostra difesa e coprire subito le prime linee di passaggio, perché loro diventano pericolosi anche negli uno contro uno. Sarà una partita giocata punto a punto. Chi sarà meno nervoso, più ordinato e più equilibrato nelle situazioni di gioco potrà portare a casa il risultato”.
Infine, un appello ai tifosi: “Spero di vedere lo stesso spettacolo di gente visto a Palermo – conclude Piccardo – perché questo fa proprio bene al nostro sport. Rivolgo un invito a tutti, alla città, di venire a sostenerci”.
Alla vigilia, suona la carica anche Stefan Vidovic, grande protagonista nella vittoria di Palermo, nonostante i problemi fisici: “Per tutto quello che abbiamo vissuto in questa stagione, che è stata molto faticosa, queste partite per il 5° posto sono state tutte molto difficili. Però, alla fine, abbiamo trovato le energie per giocare. Vincere con una bella prestazione in gara 2 è stato molto importante. Abbiamo dimostrato prima di tutto di avere un grande cuore, di essere un gruppo unito, una squadra, una famiglia. A questo abbiamo aggiunto la tattica e il gioco. Per me è un onore essere parte di questo gruppo. Ora però dobbiamo dimenticare quello che abbiamo fatto e concentrarci solo sulla partita di domani. Ci aspetta un match molto difficile, come sappiamo, ed è bello giocare questo tipo di partite, soprattutto davanti ai nostri tifosi, che spero riempiranno la nostra piscina. Abbiamo bisogno del loro sostegno, vogliamo vedere una bella atmosfera, un bel momento di sport, rispettoso e festoso”.
Un accenno alle sue condizioni che gli hanno fatto saltare gara 1 per poi stringere i denti in gara 2: “Non sto bene fisicamente, ho ancora problemi e ringrazio tutti per il supporto ricevuto in questi giorni. Ora però devo pensare solo a sabato, quando saremo tutti pronti per giocare una bella partita, sperando di vincere e di finire questa stagione nel modo migliore”.




Il siracusano Daga ai mondiali di Break Dance: rappresenterà l’Italia a New York

E’ andato al siracusano Daniele Vergos, in arte Daga, il RedBull BC One, la massima competizione di Break Dance 1vs1, che si è svolta a Milano. E sarà lui a rappresentare l’Italia ai mondiali di New York.

Daga è l’allenatore di Davide Inserra, il dodicenne siracusano che il grande pubblico ha conosciuto grazie alla sua partecipazione a Italia’s Got Talent, apprezzatissimo dalla giuria e campione internazionale.

Quest’ anno l’organizzazione ho voluto ricordare le prime edizioni facendo un tuffo nel passato e scegliendo come location  lo storico Barrios. Un evento aperto a tutti, per rendere la Break Dance uno spettacolo che possa coinvolgere anche chi non è un appassionato.

Sul floor b-boy e b-girl provenienti da tutta Italia pronti a sfidarsi a suon di best per aggiudicarsi il prestigioso titolo, sicuramente il più importante cui un ballerino di breaking possa ambire.

Con la vittoria, Daga ottiene un riconoscimento prestigioso ma anche di grande responsabilità: rappresenterà l’Italia alla finale mondiale del prossimo novembre a New York.

Un opportunità importante per il tricolore italiano per testare concretamente la forza del nostro breaking in campo internazionale in prospettiva dei Giochi Olimpici Parigi 2024.

A convincere la giuria internazionale è stata la tecnica  del ballerino siracusano, premiato  per il suo stile tagliente e preciso, come una spada.

“Dedico questa vittoria -le parole di Daniele- a tutti coloro che mi supportano ogni giorno dice Daniele, in particolare alla mia compagna di vita Martina, alla mia famiglia (alzando le dita verso il cielo per ricordare chi non ha potuto assistere a questo successo), alla mia crew “Last Alive”.

Siracusa gli ha insegnato valori, racconta, “come l’umiltà e quella fame di sogni, da inseguire, perché quando a 32 anni mettersi in gioco con una scena Hip Hop che sta crescendo in maniera esponenziale, non é assolutamente facile e per questo il grazie più grande lo dedico a me stesso”.




Campionati studenteschi di atletica, che forza il Liceo Corbino: 5 ori e 2 argenti

Atleti siracusani protagonisti ai campionati regionali studenteschi di atletica su pista. Brilla forte la stella del liceo Corbino che ha chiuso al primo posto assoluto con la sua squadra maschile. Ma grandi soddisfazioni sono arrivate dalla pista, con ben cinque medaglie d’oro e due d’argento. Nei 1.000 metri femminili su pista, primo posto per Viviana Salonia; nel salto in alto maschile, primo posto per Paolo Padula; nei 100 metri ostacoli maschili, primo posto per Cristiano Spallino; nei 1.000 metri maschili su pista, primo posto per Samuele Pistritto; nel getto del peso femminile, primo posto per Gaia Meyringer.
La staffetta maschile 4×100 ha chiuso al secondo posto. Secondo gradino del podio anche per Erasmo Rametta, nel getto del peso maschile.
Questa mattina, gli studenti-atleti hanno ricevuto le congratulazioni della dirigente scolastica, Lilly Fronte, insieme al professore Enzo Vinciullo. Ringraziamenti ed un ulteriore premio per la loro ottima performance ai regionali studenteschi.




Pallamano. L’Aretusa è in A2: a Rosolini il sogno diventa realtà

È Serie A2. L’Aretusa ce l’ha fatta, ha sconfitto Alcamo anche in gara nella bolgia del Pala Tricomi di Rosolini e si è regalata il sogno. Meritato, cercato, inseguito e voluto con tutte le forze per una squadra che non si è mai piegata nonostante qualche difficoltà lungo il percorso ma attraverso una stagione che ha visto gli aretusei sempre protagonisti. Proprio come Alcamo, a cui sono andati i complimenti per essere stato degno avversario ma che ha trovato di fronte un’Aretusa che ne aveva di più. Merito certamente del suo condottiero, quell’Andrea Izzi che dopo aver vinto scudetti al femminile 20 anni fa ha saputo trasferire tutta la propria esperienza ad uno dei gruppi più giovani del campionato se si eccettuano gli stranieri Gino Del Curto e Leone Almeida (quest’ultimo poi andato via qualche settimana fa), il portiere Ivan Sardo e il capitano Lorenzo Santoro (che è appena un 2001!). Per il resto una stagione da protagonisti per i due portieri Lorenzo (out per squalifica) e Giulio Carnemolla e per i vari Tito, Faraci, Infantino, Caramagno, i fratelli Marco e Lorenzo Santoro, Izzi, Brandino, Giuliano, Vasquez e Yatawarage, il capocannoniere aretuseo di grande prospettiva che però non si è potuto godere la festa a causa di uno stato influenzale.

La gara ha fatto storia a sè. L’Aretusa è partita forte, ha chiuso di cinque reti il primo tempo, ha attutito un comprensibile ritorno dell’Alcamo nella ripresa ma poi ha compiuto l’accelerata finale prima della grande festa.

“È il giusto premio a tutti questi ragazzi che hanno faticato una stagione con grande abnegazione – ha detto il tecnico Andrea Izzi -. Onore all’Alcamo che è stato un ottimo avversario ma siamo sempre stati avanti in questa gara tranne in alcune situazioni. Ma penso che nel computo delle due gare abbiamo meritato e ci godiamo un successo che inorgoglisce tutti noi”.

“Una gioia immensa – ha detto il capitano Lorenzo Santoro – che ci ripaga di una stagione giocata sempre al massimo e finalmente anche davanti al nostro pubblico dopo un anno a porte chiuse. Il calore della gente è stato fondamentale, non c’è sport senza pubblico e condividiamo con tutti loro questo traguardo”.

“Sono esausto ma felice – ha concluso il presidente Placido Villari – perché da settimane la tensione saliva per un risultato atteso ma non scontato. Anzi, complimenti all’Alcamo perché entrambi abbiamo dimostrato di meritare di giocarci la A2. E non è ancora finita. Dopo aver vinto il titolo regionale con l’Under 17 domenica scorsa adesso ci prepariamo per l’Under 15 e la Final Four di Messina”.




Festa Aretusa, è Serie A2: “Traguardo storico e voluto”

È Serie A2. L’Aretusa ce l’ha fatta, ha sconfitto Alcamo anche in gara nella bolgia del Pala Tricomi di Rosolini e si è regalata il sogno. Meritato, cercato, inseguito e voluto con tutte le forze per una squadra che non si è mai piegata nonostante qualche difficoltà lungo il percorso ma attraverso una stagione che ha visto gli aretusei sempre protagonisti. Proprio come Alcamo, a cui sono andati i complimenti per essere stato degno avversario ma che ha trovato di fronte un’Aretusa che ne aveva di più. Merito certamente del suo condottiero, quell’Andrea Izzi che dopo aver vinto scudetti al femminile 20 anni fa ha saputo trasferire tutta la propria esperienza ad uno dei gruppi più giovani del campionato se si eccettuano gli stranieri Gino Del Curto e Leone Almeida (quest’ultimo poi andato via qualche settimana fa), il portiere Ivan Sardo e il capitano Lorenzo Santoro (che è appena un 2001!). Per il resto una stagione da protagonisti per i due portieri Lorenzo (out per squalifica) e Giulio Carnemolla e per i vari Tito, Faraci, Infantino, Caramagno, i fratelli Marco e Lorenzo Santoro, Izzi, Brandino, Giuliano, Vasquez e Yatawarage, il capocannoniere aretuseo di grande prospettiva che però non si è potuto godere la festa a causa di uno stato influenzale.

La gara ha fatto storia a sè. L’Aretusa è partita forte, ha chiuso di cinque reti il primo tempo, ha attutito un comprensibile ritorno dell’Alcamo nella ripresa ma poi ha compiuto l’accelerata finale prima della grande festa.

“È il giusto premio a tutti questi ragazzi che hanno faticato una stagione con grande abnegazione – ha detto il tecnico Andrea Izzi -. Onore all’Alcamo che è stato un ottimo avversario ma siamo sempre stati avanti in questa gara tranne in alcune situazioni. Ma penso che nel computo delle due gare abbiamo meritato e ci godiamo un successo che inorgoglisce tutti noi”.

“Una gioia immensa – ha detto il capitano Lorenzo Santoro – che ci ripaga di una stagione giocata sempre al massimo e finalmente anche davanti al nostro pubblico dopo un anno a porte chiuse. Il calore della gente è stato fondamentale, non c’è sport senza pubblico e condividiamo con tutti loro questo traguardo”.

“Sono esausto ma felice – ha concluso il presidente Placido Villari – perché da settimane la tensione saliva per un risultato atteso ma non scontato. Anzi, complimenti all’Alcamo perché entrambi abbiamo dimostrato di meritare di giocarci la A2. E non è ancora finita. Dopo aver vinto il titolo regionale con l’Under 17 domenica scorsa adesso ci prepariamo per l’Under 15 e la Final Four di Messina”.

Il tabellino

Aretusa – Alcamo 32-27 (16-11)

Aretusa: Tito, Caramagno 5, L. Santoro 6, Infantino, Izzi 2, Sardo, Del Curto, Faraci 7, Brandino, Giuliano 2, Vasquez 2, M. Santoro 8, Carnemolla. All. Izzi

Alcamo: Saitta 3, Giacalone 4, Giorlando 5, Chrimatopoluos, Cicirello 11, Dattolo 3, Pizzitola, Trovato, Saullo 1. All. Randes.
Arbitri: Bocchieri e Campailla




Pugilato. Premiata la neo campionessa italiana Maria Nicolosi: coppa e un dono speciale

Maria Nicolosi, la neo campionessa italiana junior di pugilato (categoria 80+) p stata premiata questa mattina dal sindaco di Siracusa, Francesco Italia. A lei il primo cittadino ha consegnato una coppa ricordo. La cerimonia si è svolta in Sala Caracciolo.
Il sindaco si è intrattenuto con la neo campionessa e con il suo allenatore, Diego Caldarella, l’assistente capo della Polizia di Stato che l’ha scoperta e portata, in appena 4 mesi, a conquistare il titolo nazionale della sua categoria.
Ora Maria si concentra con la sua preparazione per gli Europei, che si svolgeranno nei prossimi mesi e ai quali l’atleta della Fiamme Oro parteciperà.
Il sindaco ha poi invitato Nicolosi al prossimo concerto di Elisa: l’atleta infatti ha confessato il suo amore per la musica e per la cantante triestina che si esibirà al Teatro Greco.




Pallamano Aretusa a un passo dalla A2: “Regaliamoci questo sogno”

Il quinto confronto stagionale, forse il più importante unitamente alla finale della Coppa Sicilia che vide entrambe protagoniste a febbraio a Palermo. Vinse l’Alcamo al fotofinish ai supplementari, così come l’Aretusa nel match di ritorno in campionato che portò la squadra di Izzi ad appaiare quella di Randes. Entrambe a braccetto a 30 punti finali nella regular season, a certificare il dominio delle due compagini rispetto alle altre della B maschile, che domani si ritroveranno di fronte per gara 2 della finale play off.

L’Aretusa ha il match ball per il salto in A2 avendo vinto all’andata ma l’Alcamo venderà cara la pelle per provare a portare il confronto a gara 3 con la “bella” che tornerebbe a disputarsi in terra trapanese in virtù del fatto che la squadra di Randes ha un +2 in differenza reti nei confronti diretti con l’Aretusa. Una differenza sottile e impercettibile, ovviamente, per l’equilibrio che ha sempre contraddistinto questo confronto e domani alle 18 a Rosolini (si giocherà al Pala Tricomi per la nota indisponibilità degli impianti di Siracusa a ospitare il pubblico) un match con il pubblico delle grandi occasioni.

“Sarà molto bello vivere queste emozioni – sottolinea l’esperto portiere aretuseo, Ivan Sardo – ho 36 anni e gioco a pallamano da una vita e la presenza del pubblico ha sempre regalato adrenalina in più. E’ il bello di ogni sport e aver giocato negli ultimi tempi senza, è stato davvero deprimente. Detto questo, da qualche anno questo movimento sta tornando a far entusiasmare e noi siamo ovviamente parte in causa con un gruppo collaudato che vuole regalarsi un sogno, quello di approdare in A2. Non sarà facile, conosco benissimo Alcamo e chi la compone, hanno qualità ed esperienza per cui sarà difficile ma stimolante allo stesso tempo. Occorre esperienza, questo sì, ma anche tanta voglia e consapevolezza dei mezzi, senza caricare eccessivamente questo incontro, specie per i più giovani che compongono il gruppo”.




Brrrr, l’acqua è fredda in Cittadella. L’assessore Firenze: “Caldaia da sostituire, interverremo”

La temperatura dell’acqua della piscina Caldarella della Cittadella dello Sport è fredda, troppo fredda. E anche l’acqua delle docce, negli spogliatoi, non pare riuscire a diventare almeno tiepida. Sono state decine, nelle ultime settimane, le segnalazioni alla nostra redazione. Genitori di giovani sportivi e sportive hanno tutti raccontato la stessa situazione.
Non nega il problema l’assessore allo sport, Andrea Firenze. Da qualche tempo, la gestione della struttura sportiva è tornata al Comune di Siracusa, in coda ad un contenzioso con l’Ortigia. A fare i capricci è la solita caldaia. “Nel corso di questo ultimo anno, gli impianti tecnologici delle piscine sono andati deteriorandosi sempre più”, spiega a SiracusaaOggi.it l’esponente della giunta Italia. “Purtroppo i problemi sono all’ordine del giorno e comprendo le lamentele. Stiamo cercando di risolvere ma diventa improrogabile l’acquisto di una nuova caldaia e in generale un adeguamento di tutto l’impianto. Ne ho parlato anche con il sindaco – spiega ancora l’assessore allo sport – e ci siamo ritrovati sulla necessità di risolvere con una certa urgenza questa problematica”.




E’ di Siracusa l’arbitro-eroe Fabio Franzò: massaggio cardiaco per salvare una vita

Si, chiamatelo pure eroe. L’arbitro siracusano Fabio Franzò ha letteralmente salvato la vita del portiere lettone Kapustins durante la partita tra Casertana e Rotonda, campionato di serie D. L’estremo difensore era rimasto a terra privo di sensi, dopo un scontro di gioco con un altro calciatore. Il difensore De Foglio si è accorto subito della gravitò della situazione, ed ha evitato che il portiere soffocasse con la lingua riflessa. Ma è stato l’arbitro Franzò a praticare il massaggio cardiaco sul portiere del Rotonda, in terra e privo di sensi.
Fabio Franzò, 27 anni, arbitro dal dicembre del 2013 e appartenente alla sezione Aia di Siracusa, appassionato di caltisthenics, è assistente di sala operatoria presso la clinica Villa Salus di Siracusa. Sul campo di calcio ha trasferito, quindi, le sue competenze mediche che hanno permesso di guadagnare quel tempo necessario per l’intervento dei sanitari e la corsa in ambulanza in ospedale.