Prezzi ridotti per Sc Siracusa-Modica. Stamattina test in famiglia

Partitella infrasettimanale al mattino per l’SC Siracusa. Il tecnico Strano ha fatto disputare ai suoi un test in due tempi da 35 minuti sul sintetico del Di Bari. Assenti Petrullo, Grazioso e Lentini. In rete Mastrolilli (2), Bonarrigo, Spampinato, Lo Pizzo e Miraglia.
Intanto Simone Lombardo punta il prossimo avversario, il Modica. “Ci abbiamo giocato contro più volte, è una squadra che conosciamo bene. Abbiamo l’obbligo di vincere. Sappiamo di non potere sbagliare. Siamo e saremo sempre sotto esame. Certo, siamo sfortunati sotto porta ma con la giusta cattiveria usciremo presto da questo momento grigio”. I prezzi dei biglietti per assistere domenica al match con il Modica sono stati ridotti. Dieci euro per la tribuna; 8 per la gradinata; 5 per la curva e i ridotti. Ingresso gratuito per donne e bambini.




Eccellenza. Verso Siracusa-Modica. "Momento sfortunato"

Domenica al De Simone va in scena per la seconda volta in pochi giorni la sfida tra SC Siracusa e Modica. L’ultima volta, in Coppa Italia, si sono imposti gli azzurri: un 2-1 che non ha però fruttato il pass per i quarti di Coppa Italia
Bonarrigo e compagni hanno ripreso ieri la preparazione. Lungo faccia a faccia negli spogliatoi, con il tecnico Strano a vestire i panni dello psicologo. Poi tutti in campo. Anche oggi, con una seduta tecnico-tattica e lavoro sulla forza. Lavoro differenziato per Giovanni Petrullo, comunque in via di guarigione dall’infiammazione al polpaccio destro. Assente per influenza Luciano Lentini.
“E’ un momento sfortunato”, prova a spiegare Miraglia. “In questo momento è così, la fortuna ci volta le spalle ma dobbiamo essere noi a cambiare registro. Dobbiamo stringerci e mettere maggiore impegno – ha detto il difensore azzurro –. E naturalmente fare risultato contro il Modica che è al momento una diretta concorrente. Avremo anche la possibilità di riscattare l’eliminazione dalla Coppa Italia. Mi aspetto una gara difficilissima ma resto dell’idea che questo Siracusa può vincere contro qualsiasi avversario”. Domani test in famiglia alle 10.30 sul sintetico del Di Bari, in via Lazio.




Serie D, Noto. Nervi tesi tra squadra e società. Venerdì possibile decisione a sorpresa

Più che un campionato, quello del Noto sembra un calvario. Non a livello di risultati o classifica, comunque brillanti. Il problema è tutto legato ad una situazione economica – e di riflesso societaria – mai troppo chiara. Tra attese, promesse e proclami il tempo passa e il clima nello spogliatoio granata si fa sempre più teso. Già un mese fa la squadra aveva annunciato di voler disputare un’ultima partita e dire addio alla quinta serie, perchè “il Noto è una scatola vuota” dissero. Poi deve essere successo qualcosa, un intervento esterno forse una promessa di ritrovata liquidità a breve e la squadra di Giancarlo Betta ha regolarmente proseguito il campionato.
Adesso si ritorna al punto di rottura. Nessun annuncio di ritiro, nessuna ultima partita e poi tutti a casa. La squadra si sta allenando regolarmente. Per ora. Ma venerdì potrebbe prendere una decisione definitiva sulla vicenda. I giocatori sono stanchi di vane attese e vuote garanzie. Mica facile prepararsi in questa atmosfera alla sfida con l’Agropoli, probabilmente la squadra meglio costruita del girone dove per far le cose per bene non si è badato a spese.
Il Noto, inteso come società, non sarebbe però alla canna del gas. Il presidente Storaci, insieme ai dirigenti, avrebbe recuperato delle somme. Un tesoretto di garanzia da usare come ultima ratio qualora non arrivassero fondi probabilmente da altri promessi. Certo che se si potesse contare sulle “promesse”, il Noto sarebbe una società ricca. Prima i soldi degli arabi, poi attesi erano quelli di non meglio precisati libici e poi la vox populi su petroldollari in arrivo a dicembre. Peccato che si trovino sempre con maggiore difficoltà quelli per le spese correnti.




Lo sfogo di Cutrufo, "nauseato dalle critiche". E la mano tesa a Salvoldi

“I risultati al momento non sono quelli che ci aspettavamo ma terminerò la stagione con l’obiettivo prefissato, cioè la promozione in serie D, anche se dovesse arrivare dai playoff. Devo però ammettere che lavorare con critiche costanti che piovono addosso non è facile e chiunque potrebbe snervarsi”. Il presidente dell’SC Siracusa, Gaetano Cutrufo, affida ad un lungo comunicato il suo pensiero dopo la sconfitta a San Gregorio. Più che i risultati, però, il problema sono per il massimo dirigente azzurro, le condizioni di un ambiente poco attento e per nulla incline ad aperture di credito.  “Oggi più che mai capisco Luigi Salvoldi quando in passato parlava di difficoltà nel fare calcio a Siracusa. Sono amareggiato per i risultati non all’altezza raggiunti dalla squadra ma forse più nauseato dalle critiche che vengono mosse alla società”, puntualizza ancora. Le pressioni di una piazza blasonata anche se “decaduta” non sono facili da gestire, neppure da parte di chi con entusiasmo si è tuffato in una nuova avventura sportiva. “In estate ho deciso di portare la squadra da Palazzolo a Siracusa pensando di costruire qui qualcosa di importante. Pensavo di ricevere quantomeno il consenso dei sostenitori azzurri che invece, eccetto una minima parte, hanno creato ostacoli e difficoltà fin dal primo momento”. Poi la dolorosa presa di coscienza: “sono solo”. “Quando è stato il momento di mettere mano al portafogli, chi mi doveva stare a fianco è scappato via. Gli sponsor? Sono il frutto di amicizie personali, il tessuto imprenditoriale locale evidentemente è sordo alla nostra causa. Senza che nessuno ce lo avesse chiesto abbiamo ridato dignità al terreno di gioco, lustro e un nuovo aspetto alla foresteria che in estate si trovava in condizioni di dissesto – ha aggiunto – e ad interventi realizzati (poco meno di 90 mila euro il totale, ndr), abbiamo anche accettato che l’amministrazione potesse riservarsi, alla conclusione della controversia con l’Us Siracusa, di scegliere una nuova forma di gestione dello stadio più confacente alle esigenze sportive della città senza che potessimo avere nulla a pretendere”. Sulle critiche che si sono scatenate in seguito ai risultati non soddisfacenti della squadra, il presidente dello Sport Club Siracusa ha poi aggiunto: “Per inesperienza ad inizio stagione avevo forse alzato troppo l’asticella. Ma sfido chiunque ad ammettere che il nostro non sia un organico di altra categoria”.  Quindi il ‘solitario’ Cutrufo torna ad aprire le porte a Luigi Salvoldi. “Qualora decidesse di ritornare a investire nel calcio, sarei ben felice di accoglierlo. Sarebbe un onore perché è l’unico che negli ultimi dieci anni ha dato lustro al calcio siracusano. Per lui le porte dell’S.C. Siracusa sono sempre aperte”.




Volley, B2. L'Holimpia schiaccia la capolista: 3-1

La festa, a fine gara, è più che giustificata. L’Holimpia Siracusa supera la capolista Castelvetrano, lascia solo un set alle trapanesi e manda in visibilio il pubblico del Palakradina. Finisce 3-1 ma non è stato semplice, specie in avvio, mettere a freno emozioni e lasciare libera la pallavolo che vuole coach Sciacca. Sull’1-1 (primo set Holimpia, poi Castelvetrano) il sestetto siracusano lascia solo briciole alle avversarie nel terzo e quarto periodo di gioco. Impossibile fare a meno di Chiavaro e Amore, ispirate da una attenta Noemi Spena in cabina di regia. Presto per sognare, la classifica è interessante. Adesso l’Holimpia vuole mettersi alla prova anche in campi “caldi” e lontano dal Palakradina. Attorno alla settima giornata sarà più facile capire se l’obiettivo è davvero la salvezza o se le siracusane hanno le carte per qualcosa in più.




Eccellenza. Il Siracusa perde a San Gregorio

La via della vittoria sembra ormai sconosciuta all’Sc Siracusa. Nuovo stop per la squadra di Strano, sconfitta a San Gregorio per 1-0. Gol partita di Consoli a dieci minuti dal termine, dopo una gara in cui gli azzurri hanno spesso avuto il controllo delle operazioni, senza mai concretizzare la superiorità. Difetto atavico di questa squadra, su cui riflettere e intervenire durante il mercato di riparazione, sperando che non sia troppo tardi. Almeno quattro le occasioni da gol nei primi quarantacinque minuti, tutte sprecate. Nella ripresa un salvataggio sulla linea e almeno un altro paio di buone chance per segnare una rete anche meritata. Ma nulla e recriminare su di un possibile rigore è poca cosa. Purtroppo, nel calcio esiste una legge non scritta: chi sbaglia troppo finisce per perdere. E così il San Gregorio da una lezione di concretezza: un tiro in porta, un gol. Vero è che il Siracusa era ormai sbilanciato in avanti, anche per via dei cambi. Ma poco cambia. Minuto 80, segna Consoli. E spinge l’Sc Siracusa ancora più indietro in classifica.




Volley, B2. L'Holimpia sfida la capolista

C’è grande entusiasmo in casa Holimpia. La prova al debutto in B2 ha lanciato segnali positivi, oltre le più rosee aspettative. E già c’è chi sogna un traguardo più ambizioso della semplice salvezza. Prova a fare da pompiere il coach, Santo Sciacca. Sa che l’entusiasmo è spesso arma a doppio taglio e quindi ha lavorato sulla testa delle sue ragazze per rimanere ancorate alla realtà. La sfida al Castelvetrano primo in classifica fornirà maggiori informazioni sui reali obiettivi. Oggi alle 19.00 appuntamento al Palakradina. Le trapanesi hanno cinque punti ed hanno concesso alle avversarie solo due set in due partite. Spena e compagne sono vogliose di “provarsi” con le prime della classe. E confidano ancora sul supporto di un pubblico numeroso.




La beffa brucia, ma il Siracusa guarda già a San Gregorio

Sc Siracusa subito in campo dopo l’impegno di ieri sera in Coppa Italia. Niente strascichi alla ripresa degli allenamenti. La sensazione è quella di aver subito una autentica beffa ma conforta la prova complessiva in ottica campionato.  Hanno lavorato oggi a parte Federico Bufalino e Giovanni Petrullo; lavoro defaticante per  i calciatori che sono scesi in campo ieri sera. Resto del gruppo impegnato con Strano in partitelle a tema e lavoro tattico. Domenica azzurri di scena a San Gregorio.




Calcio, il Siracusa batte il Modica ma dice addio alla Coppa Italia

Un bel Siracusa come forse, dall’inizio della stagione, non si era mai visto. Una vittoria che non basta per proseguire l’avventura di Coppa Italia. Allo stadio “Nicola De Simone” gli azzurri hanno battuto il Modica. Due a uno, a fronte dell’uno a zero dell’andata. Una beffa, a pochi minuti dal fischio finale. Un risultato che premia un Modica praticamente inesistente, ma “graziato” da un calcio di punizione battuto da Filicetti e deviato in rete dalla barriera. Prova eccellente degli azzurri che passanno in vantaggio con una doppietta di capitan Bonarrigo salvo subire la più classica delle docce fredde, al minuto 83’.Qualche novità in campo per il Siracusa rispetto al match di domenica scorsa contro la San Pio X. Tra i pali va Fornoni; linea di difesa composta da Lombardo, riconfermato, Chiariello, Matinella e Miraglia; a centrocampo si rivede Figura, al rientro dall’infortunio; al suo fianco c’è Calabrese, mentre gli esterni sono Montalbano e Napoli. La coppia d’attacco è Bonarrigo-Spampinato. In avvio di match solo Siracusa e tanto Spampinato; l’attaccante azzurro è protagonista di quattro ghiotte occasioni da rete create in appena 14’ minuti. Reparti stretti, difesa e centrocampo attenti, è il fraseggio stretto Bonarrigo-Montalbano e la velocità di Spampinato a mettere in enorme difficoltà il Modica. Il gol è nell’aria e arriva meritatissimo al 27’ con una vera e propria perla di capitan Bonarrigo al termine di un’azione corale. Napoli ruba palla in mezzo al campo, assist per Spampinato che serve il fantasista azzurro che s’invola in area e con un pallonetto delizioso supera De Miere. Nei minuti finali del primo tempo accenna ad uscire la testa il Modica: al 43’ cross di Sella e destro al volo di Sangiorgio, alto sopra la traversa. Pronti via, ad inizio ripresa arriva immediato il raddoppio del Siracusa: contropiede lanciato da Calabrese, conclusione di Montalbano respinta da De Miere, sulla controbattuta arriva prima Bonarrigo che viene atterrato in area da Pianese; per l’arbitro Bonaccorso è calcio di rigore. Dagli undici metri il capitano azzurro sigla il due a zero. Ti aspetti la reazione del Modica e invece è ancora il Siracusa padrone del campo. Spampinato in serata di grazia vuole e cerca il gol con insistenza ma è sfortunato due volte: al 59’ passaggio filtrante di Figura, conclusione dell’attaccante azzurro che colpisce la traversa; un minuto dopo, serpentina tra due avversari e palla fuori di un soffio. Girandola di cambi da entrambe le parti: per il Siracusa, esce Spampinato per Mastrolilli e un esausto Figura per Lo Pizzo. Per il Modica dentro Brancato e Donzuso per Liistro e Sangiorgio. All’83’ arriva la doccia fredda: la punizione di Filicetti deviata dalla barriera inganna Fornoni ed è la rete decisiva.




Corsa su strada. Il 10 novembre c'è la maratonina Città di Archimede

Di corsa per le vie di Ortigia: appuntamento con la quarta  edizione della maratonina “Città di Archimede”, organizzata dall’Asd Archimede di Siracusa con il Patrocinio del Comune. Poco meno di 22 chilometri con arrivo e partenza nei pressi di piazza Pancali con un primo record da batterre. Gli organizzatori contano di superare al via, il 10 novembe, la soglia dei 600 partecipanti. La corsa su strada si sviluppa lungo un circuito cittadino pianeggiante ed è valida come sesta prova del Grand Prix Sicilia di maratonine.