Pugilato, medaglia d’oro per la siracusana Maria Nicolosi ai campionati italiani Junior

Una giovane siracusana conquista la medaglia d’oro ai Campionati italiani Junior di pugilato. Si chiama Maria Nicolosi e si allena da soli 4 mesi nella palestra delle Fiamme Oro di Boxe. Una storia di riscatto, impegno e passione. Sotto la guida di Diego Caldarella, Maria ha raggiunto un risultato che parla, come racconta anche il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, di “sport sano e inclusivo”.
Un debutto che è andato oltre ogni aspettativa, dunque, per la sedicenne siracusana . Un’esperienza, quella dei campionati di Roseto degli Abruzzi, che la proietta verso nuove mete sportive.
Grande soddisfazione tra i ragazzi allenati dall’assistente capo coordinatore della Polizia di Stato, Diego Caldarella, che ha ricevuto immediatamente le congratulazioni del nuovo Questore, Benedetto Sanna.
La palestra dove si allenano i giovani siracusani si trova all’interno dell’Istituto Scolastico Chindemi. Sono circa cinquanta, hanno un’età che varia dai 5 ai 22 anni. Quella palestra spesso svolge un ruolo sociale, dando una formazione ed un’educazione ai valori sportivi ai ragazzi del quartiere.
Non a caso, di concerto con l’amministrazione comunale siracusana, la Questura ha deciso di aprire la palestra proprio in un quartiere “di frontiera” dove forte è il disagio giovanile.




Un torneo di padel per Telethon, domenica 8 maggio a Siracusa

Anche quest’anno la campagna di primavera Telethon “Io per lei” è dedicata alle mamme. Un invito a sostenere la ricerca di Fondazione Telethon per compiere un atto di vera solidarietà, una scelta d’amore verso le mamme di bambini con una malattia genetica rara. Mamme che non si arrendono, infondono coraggio, guardano al futuro. Mamme che fanno di tutto per non far mancare niente e che insegnano ai loro figli che grazie alla ricerca realizzare sogni è possibile, anche con una malattia genetica rara.
A Siracusa la solidarietà va a braccetto con il padel. Domenica 8 maggio, festa della mamma, il centro sportivo Epipoli Padel ospiterà un particolare torneo con quota di iscrizione di venti euro. Tutte le somme raccolte saranno interamente donate alla Fondazione Telethon. Potranno partecipare ed iscriversi coppie maschili e femminili, senza limiti.

Foto dal web




Superbike, il netino Sallustro in Austria per il Campionato Europeo Velocità Salita

Anche quest’anno sarà il netino Salvo Sallustro il porta bandiera italiano del Campionato Europeo Hill Climb della FIM Europe per la categoria Superbike. Il primo round prenderà il via domenica 1 Maggio.

La tappa d’esordio di questa nuova stagione motociclistica si svolgerà in territorio austriaco,nel territorio del Landshaag, nel distretto di Urfahr-Umgebung che confina a nord con la Repubblica Ceca. Si tratta del tracciato più veloce e pericoloso d’Europa dove si raggiungono facilmente i 320 km/h. La pista, in particolare, parte dalle rive del Danubio per poi risalire la montagna sfiorando, al massimo della velocità, case e muretti.

“Il 2021 è stato un anno ricco di soddisfazioni-racconta Sallustro-  Abbiamo portato in patria il titolo di Vice Campione. Adesso siamo proiettati verso le gare intercontinentali per confrontarci con piloti del calibro mondiale, ma non perdiamo di vista il palcoscenico della gare su strada europee e nazionali. Cercheremo, con grande sacrificio ed allenamento, di non saltare nessun appuntamento e di competere alle massime prestazioni nella Superbike. Presto avremo il resoconto di questa apertura di stagione sul tracciato più veloce e pericoloso d’Europa”.

La tappa austriaca è tra le più insidiose del circuito europeo. Sarà un’anno molto duro. Tanti piloti che durante la pandemia si sono fermati adesso ritornano. La competizione sarà alta ma sia io che il mio team vogliamo tenere alta la bandiera azzurra e far valere-conclude lo sportivo siracusano-  il titolo di vice campioni. Inoltre, ci sono numerosi piloti italiani e questo è un bel segnale per tutto il movimento”.




Strutture sportive, l’Ortigia scrive al Comune: “Uniamo le forze per ottenere fondi Pnrr”

Con una lettera aperta, il Circolo Canottieri Ortigia tende la mano al Comune di Siracusa, andando oltre al contenzioso in atto dopo la burrascosa fine della convenzione di gestione della Cittadella dello Sport. A dispetto della contrapposizione in atto, la società sportiva porge il classico ramoscello d’ulivo invitando l’amministrazione ad “unire le forze, non dividerle”, per una ottimale gestione delle strutture sportive pubbliche. Fine ultimo? “Garantire la continuità delle attività sportive, agonistiche e amatoriali, e l’incremento dell’offerta di impiantistica”.
Ecco, allora, che la società del presidente Valerio Vancheri lancia la sua proposta “a beneficio di tutte le discipline e nell’ottica di una soluzione concordata e bonaria del contenzioso”: intercettare i fondi che il Pnrr ora mette a disposizione con bandi per le strutture sportive. “I tempi, tuttavia, incombono e manca la progettualità. Siamo pronti – spiegano dalla società sportiva – a rendere disponibile il nostro progetto di riqualificazione, già approvato in forma definitiva e dotato di parere tecnico favorevole del Coni. Progetto, è bene ricordarlo, già valutato come meritevole del massimo punteggio e del massimo contributo (pari a 500.000 euro dal Bando Nazionale Sport e Periferie 2018 della Presidenza del Consiglio dei Ministri), peraltro forse ancora recuperabile direttamente o con la partecipazione ai bandi per gli anni successivi”.
Esiste anche uno studio di fattibilità di un piano di efficientamento energetico, “concordemente proposto dal C.C. Ortigia alla società Enel X, già in fase di avanzata valutazione e che potrebbe essere attuato col risultato di un risparmio pari circa al 50% dei costi energetici di gestione”. Ed anche questo progetto allo stadio di fattibilità tecnico-economica viene messo a disposizione della città. A questo punto, dal Circolo Canottieri Ortigia attendono un cenno da Palazzo Vermexio, al di là delle recenti tensioni.




Pallanuoto. Forza Ortigia, tutta la stagione in una gara: a Trieste per i play-off

E’ la partita più importante della stagione per l’Ortigia. La pattuglia di coach Piccardo domani pomeriggio, a Trieste, alle ore 16.30 (diretta streaming su Waterpolo Channel – Eleven Sport) affronterà la Pallanuoto Trieste, nell’ultima giornata della regular season del campionato di Serie A1. La posta in palio è altissima, visto che è in gioco la qualificazione ai play-off scudetto.
Una partita difficile in una piscina storicamente ostica per l’Ortigia, contro i giuliani chiamati anche loro a vincere per mettersi al sicuro e centrare il passaggio alle semifinali. Tre squadre in lotta per due posti, all’ultima giornata.
L’Ortigia (terza a 36 punti) vincendo o pareggiando passerebbe come terza classificata. Anche perdendo potrebbe qualificarsi come quarta, ma solo se il Savona (quarto a 34 punti) perdesse a Palermo; altrimenti, in caso di successo dei liguri, sarebbe eliminata. Per il Trieste (secondo a 35 punti) discorso simile: se batte l’Ortigia si qualifica, ma potrebbe qualificarsi anche con un pareggio o con la sconfitta, in caso di contemporanea sconfitta del Savona. Ad ogni modo, i calcoli valgono poco. Domani l’Ortigia, così come le altre squadre, scenderanno in acqua per i tre punti. Sarà sicuramente un altro grande sabato di pallanuoto.
“Sappiamo benissimo che la vittoria ottenuta sabato (contro Palermo, ndr) è ininfluente se non diamo continuità di prestazione a Trieste, dove ci attende un impegno difficile, praticamente una finale”, taglia corto Stefano Piccardo. Il tecnico dell’Ortigia riconosce il valore degli avversari: “Storicamente abbiamo sempre fatto fatica contro Trieste, anche quando io allenavo i giuliani. La piscina è molto dispersiva, non è facile giocare, e poi Trieste è una squadra oggettivamente importante, con quattro giocatori stranieri di alto livello, italiani che sono nel giro della Nazionale, un portiere navigato di A1, due ottimi centroboa, una medaglia d’oro olimpica, Buljubasic, che marca al centro. È una formazione molto ostica, che ha velocità e contropiede. Tatticamente sono impostati molto bene, difendono bene sia il pressing che la zona. Basta guardare i risultati che hanno fatto in casa per rendersi conto della loro forza. Ricordiamoci che hanno messo sotto Palermo e Brescia. Solo Recco e Savona hanno vinto a Trieste. Poi, conoscendo i triestini, credo che domani ci sarà la piscina stracolma”.
Come vincere? “Bisogna cercare di essere profondi per tutta la partita, attaccare la linea dei due metri, riuscire a gestire bene la transizione difensiva, nuotare bene quando ritorniamo in difesa. Poi credo che queste sono partite che giocano i giocatori, noi diamo qualche indicazione tecnica, però le finali sono partite che giocano loro e devono essere a loro uso e piacere”.




Pallanuoto. Una superba Ortigia batte il Telimar: esplosione di gioia alla Caldarella

Una vittoria bellissima, dopo una partita combattuta fino alla fine, con le giuste tensioni ma sostanzialmente corretta. Davanti a una tribuna colorata di biancoverde e più di 500 tifosi a supportare incessantemente la squadra, l’Ortigia sfodera una prestazione superba. E dire che la sfortuna, nel pre-partita, si era accanita nuovamente sul club siracusano, privo di Gallo e Giribaldi e con Klikovac che ha accusato un problema alla spalla ed è sceso in vasca stringendo i denti. In acqua, grande equilibrio da subito, con le difese attente e il primo gol che arriva solo dopo 5 minuti: è Basic a portare avanti gli ospiti. Irving raddoppia nel finale, ma una bordata di Ciccio Condemi, a una manciata di secondi dalla prima sirena, frena la fuga dei palermitani. Il secondo parziale è scoppiettante, con il Telimar che cerca di scappare e l’Ortigia che risponde due volte con lo scatenato Ciccio Condemi, per poi acciuffare il pari con Rossi. È Occhione a riportare avanti i suoi, ma uno stoico Klikovac pareggia a sei secondi dall’intervallo lungo. La terza frazione è sempre all’insegna dell’equilibrio e alla sirena sul tabellone è 7-7. Il quarto tempo è adrenalina pura. A metà frazione, dopo aver annullato una doppia superiorità, l’Ortigia subisce un gol sfortunato, su una conclusione di Occhione deviata. La “Caldarella” continua a spingere i biancoverdi, che non si arrendono e pareggiano con Cassia. A 20 secondi dalla fine, Piccardo chiama time-out per sfruttare l’uomo in più e preparare lo schema: Rossi va al tiro e infila il 9-8 che fa esplodere la tribuna di gioia. Il Telimar prova l’assalto finale, guadagnando addirittura una doppia superiorità, ma la difesa biancoverde alza il muro e conquista una vittoria pesantissima che vale il terzo posto. Ora testa a Trieste, dove sabato prossimo i ragazzi di Piccardo devono pareggiare o vincere per difendere la terza posizione e centrare i play-off. Il Telimar, invece, è matematicamente fuori dalla corsa alle semifinali.

A fine gara, parla capitan Christian Napolitano: “Questa partita l’abbiamo vinta soprattutto sul piano mentale, perché queste gare sono sempre sul filo di rasoio. Dispiace solo che non c’era Valentino. Questa è la vittoria del gruppo, per il lavoro che abbiamo fatto, per quello che è successo in Coppa Len, per come fatichiamo, perché ci alleniamo con l’acqua fredda da gennaio. Il mister ci stressa sempre, ma così ci fa crescere. Queste partite mi piacciono, perché sono dure e si decidono sull’uomo in più e uomo in meno e infatti abbiamo vinto con l’uomo in più e difendendo bene la loro ultima superiorità. Alla fine, abbiamo rimesso la chiesa al centro del villaggio. Dovevamo vincere, perché ci è stato tolto tanto e ci siamo ripresi tanto. Con questa vittoria, andiamo a Trieste con un risultato in più, anche se il Trieste è una bella squadra e dovremo fare un’altra bella prestazione. Per me le avversarie sono Trieste, Telimar e Savona. Siamo tutte allo stesso livello. Poi, i risultati possono cambiare. Come dissi tanto tempo fa, quando abbiamo subito la sconfitta a tavolino, forse c’è qualcosa di più grande che ci aspetta, non lo sappiamo. Lo dico sempre ai ragazzini che, anche se perdiamo delle partite, dobbiamo pensare sempre al futuro, a quello che costruiamo, giorno per giorno, mattoncino per mattoncino. Mio padre mi ha insegnato questo”.

A caldo, ha parlato anche Francesco Condemi, uno dei migliori in acqua oggi: “Sono felice per la prestazione di gruppo, perché per me le prestazioni individuali vengono solo se la squadra gioca bene. L’importante è aver portato questi tre punti a casa. Siamo riusciti, con l’esperienza delle scorse partite col Telimar, a mantenere la calma nei momenti cruciali del match, perché siamo stati sempre sotto, abbiamo preso un gol brutto che alla fine ci poteva tagliare le gambe, e invece siamo stati più bravi e abbiamo vinto. Questi siamo noi, non abbiamo detto nessuno che Filip aveva male alla spalla, anzi lui non lo voleva neanche dire, ma si vedeva che era sofferente. Siamo un gruppo, abbiamo fatto una crescita esponenziale dall’inizio dell’anno, però l’errore più grosso che possiamo commettere ora è dire che il campionato è finito. Non è così, perché dobbiamo ancora passare per Trieste”.

Infine, due parole sul meraviglioso pubblico che  ha tifato dal primo all’ultimo secondo: “Vedere il pubblico così numeroso, un pubblico veramente impeccabile, a me riempie di gioia – conclude Condemi – perché è il nostro ottavo uomo. Quando uno si gira, magari dopo un gol, e vede tutti che esultano sportivamente, è bellissimo. Dovrebbe essere sempre così, è un bene che finalmente si possa fare”.

Foto: Maria Angela Cinardo – Mfsport.net




Pallanuoto. Ortigia-Telimar: gara decisiva per le semifinali scudetto (e per il ricordo dell’Euro Cup)

Non è di certo solo un derby. E’ una partita fondamentale, e non solo per tutto quello che è accaduto a gennaio in Euro Cup. Per l’Ortigia, quella contro il Telimar è la prima di due gare decisive per l’accesso alle semifinali scudetto. Domani, alle ore 15.00, in una piscina “Paolo Caldarella” che sarà piena di tifosi biancoverdi, Napolitano e compagni scenderanno in acqua con l’obiettivo di vincere e riconquistare il terzo posto, al momento occupato dal Savona, distante appena un punto e domani a riposo. Riuscirci significherebbe andare a Trieste, sabato prossimo, a difendere la terza posizione e la qualificazione ai play-off. Le parole d’ordine, in casa Ortigia, sono lucidità, gioco, fisico e testa, pensando solo a fare bene e lasciandosi alle spalle polemiche e rabbia per il torto subito a gennaio. Dal canto loro, i palermitani, battuti nettamente in finale di Euro Cup dal Sabadell (che l’Ortigia aveva peraltro sconfitto ai gironi), saranno vogliosi di riscattare la bruciante delusione e soprattutto di rimanere agganciati alla speranza play-off, visto che una sconfitta e la contemporanea vittoria del Trieste sul Salerno li estrometterebbe matematicamente dalla corsa.

In casa biancoverde, coach Stefano Piccardo sottolinea il valore della partita e la pericolosità dell’avversario: “A seconda dei periodi dell’anno, tutte le partite sono importanti. Questa lo è perché è la penultima di un girone di campionato che dà accesso a un piazzamento che noi a inizio stagione sognavamo. Possiamo provare ad arrivare nelle prime quattro, giocarci le nostre chance fino alla fine. Il Telimar è una squadra difficile tecnicamente da affrontare, è allenata molto bene, ha tre stranieri di altissimo livello, che hanno avuto un rendimento pazzesco, oltre a tre ragazzi nel giro del progetto tecnico di Campagna. Dovremo cercare di preoccuparci innanzitutto della nostra difesa, di come sapremo difendere nel corso dei quattro tempi. Negli ultimi confronti, il Telimar ci ha messo in difficoltà, quindi dovremo fare un buon lavoro difensivo ”.

Il coach dell’Ortigia, poi, parla di come gestire la pressione, viste le tante tensioni seguite alla vicenda della semifinale di Euro Cup: “È normale che ci sia nervosismo, come prima di ogni partita importante. Si cerca di gestirlo nel miglior modo possibile, attraverso il lavoro e la ripetizione delle cose che serviranno per affrontare gli avversari. Le tensioni fanno parte di ogni disputa sentita. L’errore che non dobbiamo commettere, però, è quello di giocare una partita solo di ardore. Dovremo piuttosto giocare una partita tecnicamente giusta, con i movimenti corretti. Ritengo che questa, proprio per incroci di partite che ci saranno all’ultima giornata, non sia assolutamente decisiva, perché poi noi dovremo passare per Trieste e loro dovranno vedersela con il Savona. Spero che sia una gara giocata, di buon livello. con l’atmosfera di sport bellissima che abbiamo visto a Recco sabato scorso”.

Piccardo confida nel supporto dei tifosi biancoverdi: “Spero che il pubblico ci sostenga e che venga numeroso, perché la squadra lo merita per il cammino che ha fatto finora. È una partita di cartello che vale il terzo o il quarto posto in Italia a una giornata dalla fine. Direi che ci sono tutti gli ingredienti per partecipare a un bello spettacolo di sport”.

Oltre al tecnico, alla vigilia ha parlato anche il mancino Valentino Gallo: “Sono due squadre che si conoscono bene. Ormai c’è anche una rivalità che è aumentata nel corso degli anni, per vari motivi, soprattutto per il fatto che il Telimar ha cambiato la propria rosa, diventando più competitivo rispetto all’anno scorso e a due anni fa. Sarà una bella partita da giocare a viso aperto, un match molto importante perché la posta in palio è alta. Sono gare belle da giocare, quelle che ti mettono anche un po’ di stress. Questa è una partita che ha un sapore diverso. Come forza dell’organico siamo la terza squadra d’Italia, almeno sulla carta. Contro una formazione così organizzata e schematica come la loro dovremo stare bene fisicamente e tecnicamente e prepararci a dovere, proprio come stiamo facendo. Speriamo che tutto vada bene e che ci sia un sacco di pubblico a guardarci e a tifare per noi”.




Atletica, il siracusano Melluzzo in raduno con i big della staffetta d’oro

Tra i 9 velocisti azzurri in raduno a Roma, c’è anche lo sprinter siracusano Matteo Melluzzo. Partecipa alla stage dedicato alla preparazione delle staffette azzurre e sogna un posto tra i sei che saranno convocati, tra titolari e riserve, per mondiali ed europei di atletica.
“Va tutto bene, esperienza ok. Facciamo a rotazione sui cambi, ovvero tutti riceviamo e passiamo il testimone e si sta cercando di creare la squadra più competitiva possibile”, spiega a SiracusaOggi.it proprio Matteo Melluzzo. Poco distante, c’è il campione olimpico Marcell Jacobs che con il velocista siracusano vanta una consolidata amicizia.
Al raduno, con Jacobs (Fiamme Oro) e Melluzzo ci sono anche i campioni olimpici Lorenzo Patta (Fiamme Gialle), Fausto Desalu (Fiamme Gialle) e Filippo Tortu (Fiamme Gialle) e poi Chituru Ali (Fiamme Gialle), Giovanni Galbieri (Aeronautica), Davide Manenti (Aeronautica) e Wanderson Polanco (Atle. Riccardi Milano 46). Tutti presentni alla chiamata dell responsabile della velocità azzurra, Filippo Di Mulo.
Primo appuntamento, i Mondiali di Eugene, negli Stati Uniti dal 15 al 24 luglio. E poi gli Europei di Monaco di Baviera, in Germania, dal 15 al 21 agosto.




Tennistavolo, a Melilli torneo regionale: in palio la qualificazione ai Campionati Italiani

Fine settimana all’insegna del tennistavolo a Melilli. Il palasport della cittadina iblea ospita l’ultimo torneo regionale valido per la qualificazione ai campionati italiani. Fino a domani, domenica 27 marzo, impegnati un centinaio di atleti provenienti da ogni parte della Sicilia: si sfidano sui dodici tavoli posizionati sul parquet della struttura sportiva di Melilli.
Ad accoglierli per il saluto di benvenuto, il sindaco Giuseppe Carta ed il presidente regionale della Fite, Giuseppe Gamuzza. Siracusano, Gamuzza è anche responsabile della Vigaro, società di tennistavolo del capoluogo. “I campionati italiani saranno a giugno a Rimini. Qui abbiamo in gara atleti dalla terza categoria alla sesta, quindi rappresentati ragazzi e ragazze di tutte le età”.




Pallanuoto. Match di prestigio per l’Ortigia con i campioni d’Europa della Pro Recco

Sfida di prestigio, ultimo scoglio prima delle due gare decisive contro Telimar (a Siracusa, il 2 aprile) e Trieste (in trasferta, il 9 aprile). L’Ortigia è in partenza per la Liguria, dove domani mattina, alle 12.00 (diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Ortigia), affronterà i campioni d’Europa della Pro Recco, capolista indiscussa in serie A1. Per i biancoverdi un match da sfruttare per confermare i progressi nel gioco e nell’atteggiamento che si sono visti sia contro Brescia in coppa Italia, sia contro il Salerno, nello scorso turno di campionato, con l’Ortigia che è risalita al terzo posto in classifica. Vincere contro la squadra di Sukno, che all’andata si impose nettamente a Siracusa, è impresa ardua, ma fare una bella partita, cercando di rimanere in gioco il più a lungo possibile, sarebbe importante per poter affrontare con fiducia le due partite conclusive della regular season, nelle quali l’Ortigia si gioca la possibilità di accedere alle semifinali scudetto.

A Recco, intanto, ci si prepara per il Tempesti Day, un modo per il club ligure di accogliere e celebrare Stefano Tempesti, che con la calotta del Recco ha vinto tutto. Un match che per il numero uno dell’Ortigia è sempre emozionante da vivere: “Quando ritorno a Recco – afferma Tempesti – è sempre come tornare a casa. Perché io ho la fortuna di vivere in due posti meravigliosi. Vivo a Siracusa e poi, quando non sono a Siracusa, vado a Recco. Per me Recco è casa, il luogo in cui trovo affetto e amore. Il fatto di aver lasciato un bellissimo ricordo di me e di aver lasciato una sorta di eredità in quella città e in quella società è qualcosa che mi riempie di orgoglio. Anche i tifosi appena mi vedono mi fanno sentire uno di loro, stessa cosa la società, a partire dal presidente fino a tutti i ragazzi. Ogni volta è sempre una festa e di questo sono orgoglioso perché vuol dire che in 16 anni ho fatto qualcosa di buono e lasciato un bel ricordo”.
Parlando della partita, il portiere biancoverde spiega l’atteggiamento che la sua squadra deve avere nell’affrontare i Campioni d’Europa: “Andiamo a Recco con l’obiettivo di fare punti, di mettere in difficoltà la squadra più forte del mondo e riuscire a portare a casa un risultato positivo. Se così non fosse, sarà per noi comunque il miglior allenamento possibile in vista delle altre due partite che ci aspettano. Indipendentemente da quel che sarà il risultato finale, che sia a noi favorevole o meno, non andremo lì come agnelli sacrificali. L’atteggiamento da parte nostra dovrà essere quello di non andare lì già sconfitti o cercando di limitare i danni, ma di andare a giocarci la partita. Ormai è questa la mentalità che deve avere la nostra squadra, che è cresciuta e maturata, che ha ancora tanta strada da fare, ma che deve affrontare tutte le partite per cercare di fare risultato”.
Alla vigilia del match parla anche il coach dell’Ortigia, Stefano Piccardo, che fa il punto sui suoi ragazzi: “Andiamo a casa dei campioni d’Europa, che credo quest’anno abbiano perso una sola partita contro lo Jug e, per di più, in formazione rimaneggiata. L’ultimo precedente con loro è stato la partita in casa, a gennaio, e ci ricordiamo il male sportivo che ci fecero. Pertanto dobbiamo cercare di migliorare la prestazione che abbiamo fatto all’andata, ben sapendo che è una squadra che va affrontata in maniera intelligente, senza scoprirsi troppo, altrimenti ti possono fare veramente male.”.
“A Recco – conclude il tecnico biancoverde – ci portiamo la consapevolezza di essere cresciuti rispetto all’inizio di gennaio. Il lavoro fatto in questi due mesi è stato ottimo e speriamo di mantenere questa condizione. Sicuramente ci portiamo dietro un po’ di fiducia rispetto al periodo precedente. Questo è fisiologico. La squadra sta bene, faremo un avvicendamento tecnico in formazione, con l’ingresso di Giribaldi nei 13 e con Cassia che starà fuori. Stiamo lavorando bene. In settimana, malgrado i problemi con la caldaia, ci siamo allenati abbastanza bene. Cercheremo di essere un ottimo avversario per la Pro Recco”.