Len Euro Cup, Ortigia ospite del Panionios. Sfida difficile per la quarta giornata

Difficile e importante sfida valida per la quarta giornata (la prima di ritorno) del Group Stage “D” di LEN Euro Cup per l’Ortigia. Giovedì sera, alle 19.30 (ora italiana), i biancoverdi saranno ospiti dei greci del Panionios (diretta streaming sul canale YouTube della LEN), in una piscina che sarà sicuramente piena di tifosi locali. Un ambiente caldo e un avversario durissimo, che nel match di andata, a Siracusa, ha dato filo da torcere agli uomini di Piccardo, arrendendosi solo nel quarto tempo, dopo aver rimontato fino a raggiungere il pareggio nel terzo parziale. La vittoria di misura ottenuta in casa non dà alcuna certezza all’Ortigia, che va in terra ellenica con l’obiettivo di cancellare il brutto stop interno con il Primorac e soprattutto di tornare da questa trasferta con un risultato positivo, che sarebbe pesantissimo in ottica qualificazione. I biancoverdi, che rispetto alla gara di andata saranno al completo, vogliono dare continuità alla bella prestazione offerta nell’ultima di campionato a Trieste e ritrovare punti e fiducia anche in Euro Cup.

Alla vigilia, mister Stefano Piccardo racconta come i suoi ragazzi si stanno preparando a questa trasferta difficilissima: “Nei giorni scorsi, la squadra ha lavorato, abbiamo rivisto la partita vinta a Trieste, ci siamo parlati, abbiamo analizzato le fasi del gioco che non sono andate bene, quindi ci siamo proiettati sulla sfida contro il Panionios. Credo che questa trasferta, insieme a quella che affronteremo a Kotor, sia indubbiamente la più difficile del girone, che ritengo essere uno dei più complicati di questa fase di Euro Cup. Giocheremo in una piscina molto calda, in cui ci saranno tanti tifosi, e contro una formazione costruita per arrivare in fondo a questa competizione. Una squadra che sul perimetro ha giocatori del calibro di Ukropina, Kopeliadis, Gkiouvetsis, Gounas, Moskov. E non dimentichiamoci che ai due metri può contare su Mourikis e Papakos. Sarà una bella partita e credo che si svolgerà in una cornice bellissima. Con i ragazzi parliamo spesso del fatto che vorremmo le piscine sempre piene, sia in casa che in trasferta”.

Il tecnico biancoverde spiega che gara si aspetta e cosa dovranno fare i suoi giocatori per arginare le qualità del Panionios: “Dovremo avere molta attenzione difensiva, cercando di essere il più orizzontali possibili durante il match, ed essere molto lucidi nelle diverse fasi del nostro attacco. Bisognerà essere bravi a difendere nel modo giusto la loro fase offensiva finale, quella del tiro, e ancor di più dovremo essere capaci di svolgere al meglio la prima parte della difesa in transizione, per poi piazzarci dietro e cercare di lasciare agli avversari le soluzioni di gioco meno congeniali. Infine, dovremo giocare una partita lunga, di attacco, sfruttando i secondi che avremo a disposizione, lavorando sempre con la linea di attacco sui due metri”.

Il centrovasca Francesco Cassia, si aspetta un match molto più difficile e duro di quello giocato a ottobre a Siracusa, ma è convinto che il gruppo abbia le qualità per tornare con un risultato positivo: “La partita di domani è molto importante perché può diventare fondamentale per passare il turno. Personalmente, credo che sarà una gara molto più dura rispetto all’andata, perché loro sono un’ottima squadra e possono contare su un fattore campo non indifferente, grazie a una tifoseria molto calda. Noi dovremo cercare di estraniarci il più possibile dal contesto che troveremo e restare lucidi, pensando solo a fare il nostro gioco e a nuotare per quattro tempi. La vittoria di Trieste ci ha dato sicuramente una bella iniezione di fiducia che, dopo l’ultima partita di coppa contro il Primorac, ci serviva. Sappiamo che ci sono sempre delle cose da aggiustare, ma siamo anche consapevoli di quello che siamo e valiamo. In Grecia, andremo con lo spirito di sempre, cioè scendendo in acqua con l’obiettivo di portare a casa il risultato”.




Questo Siracusa fa innamorare, squadra vera dal cuore (azzurro) grande

Se c’è un’immagine che più di altre descrive e racconta l’entusiasmo attorno al Siracusa, non è l’esultanza di Alma o quella di Biccio Arcidiacono che con i loro gol hanno steso il Sant’Agata, riportando i leoni in vetta alla classifica. L’immagine più bella è quella marea azzurra che riempie e colora piazza Cuella, all’uscita del vecchio De Simone.
Tifosi veri e sani che fanno festa con la squadra, al termine di una partita che vale la decima vittoria consecutiva (undici contando anche Lamezia, ndr) e certifica lo stato di salute di Benassi e compagni.
Nelle ultime due partite giocate al De Simone, sono stati poco più di settemila gli spettatori paganti, abbonati inclusi. Numeri che da anni non si registravano a Siracusa.
Certo, vincere aiuta e il primato pure. Ma la verità è anche un’altra: questa squadra ha fatto tornare la passione. Perchè se giochi sempre col cuore – una volta si diceva “per la maglia” – i tifosi se ne accorgono e “corrono” insieme alla squadra. Cacciola ha i suoi meriti: ha dato un’impronta offensiva alla squadra, una manovra tra le le più efficaci del girone. Carattere e mentalità vincente – intesa come volontà di provare sempre a vincere, che accada o meno – fanno il resto. Il 3-2 con il Licata, d’altronde, dice bene di come questa squadra abbia un cuore che sostiene le gambe, quando anche sono molle.
Domenica c’è la trasferta di Ragusa, ennesimo crocevia di una stagione in cui il Siracusa è diventato protagonista prima del previsto. Il Trapani viaggia con i favori del pronostico e la Vibonese non la si scopre certo oggi. Tra le due big annunciate, il Siracusa è autentica sorpresa che però a pieno titolo, adesso, insidia i sonni che le due protagoniste annunciate ritenevano più tranquilli. Ecco, tra due settimane c’è lo scontro diretto tra gli azzurri ed il Trapani. Si giocherà al De Simone e mentre da sponda azzurra cresca la voglia di confrontarsi con la corazzata del presidente Antonini, a Trapani sembra emergere un certo nervosismo. Le risposte scomposte all’intervista del presidente della Vibonese, gli acquisti compulsivi per arricchire un organico già ricco di suo come fosse una collezione di figurine, il dirigente “esonerato”. Una squadra “serena” e convinta dei suoi mezzi si muove, solitamente, in modo diverso.
Il peso del dovere vincere a tutti i costi stanca ed è un boomerang di cui, per fortuna, il Siracusa del presidente Ricci non è destinatario. Gli azzurri non si vogliono mangiare tutti: giocano, si divertono e fanno innamorare i tifosi. Poi, a fine stagione, si faranno i conti. Intano correre, cuore sempre. Meglio se azzurro.




Campionati italiani Fisdir, il siracusano Cassibba conquista il podio

Una medaglia d’oro ed una d’argento.
Ancora un successo per Enrico Salvatore Cassibba, classe 2002, che è tornato sul podio, questa volta ai Campionati Italiani FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) di Categoria in vasta corta a Terni, disputati il 10,11 e 12 novembre scorsi.
Entrando nel dettaglio, Cassibba si è aggiudicata una Medaglia d’oro nei 50 mt e nei 100 mt rana ed una Medaglia d’argento nei 50 mt stile.




Siracusa, vittoria e primato: superato 2-0 il Sant’Agata

Missione compiuta: il Siracusa batte il Sant’Agata e raggiunge il Trapani in vetta alla classifica. Per la verità, anche la Vibonese è lì a quota 31, ma a differenza di Siracusa e Trapani ha giocato una partita in più.
Grande entusiasmo al De Simone, dove cresce la consapevolezza che questa possa essere una stagione importante. E tra due settimane sarà sfida al vertice con il Trapani atteso nella casa degli azzurri.
Benassi e compagni ci mettono più del solito a trovare la via della rete, anche perché di fronte trovano una squadra organizzata nelle coperture nei primi quarantacinque minuti. Nella ripresa, però, gli azzurri capitalizzano subito con il sempre più letale Alma che firma la rete del vantaggio. Cinque minuti dopo, raddoppia Arcidiacono e il finale di partita diventa decisamente più sereno per la squadra di Cacciola.
Triplice fischio e aggancio alla vetta completato. Dieci vittorie consecutive, con un Alma goleador in doppia cifra. Trentuno punti su 33 disponibili. Mica male per la matricola terribile Siracusa.




Lutto nella pallanuoto, è morta Barbara Bufardeci

Lutto nel mondo della pallanuoto. Si è spenta Barbara Bufardeci, “mamma del Setterosa”.
Dopo una malattia, che nell’ultimo periodo si era sempre più aggravata, la vice presidente del Circolo Canottieri Ortigia e team manager della nazionale femminile è morta nella sua casa di Catania, dove aveva fatto ritorno consapevole del peggioramento delle sue condizioni di salute.
I funerali di Barbara Bufardeci saranno celebrati domani pomeriggio alle 16:00 presso la Chiesa di San Salvatore, a Siracusa.
Profondo il cordoglio dell’Ortigia, che affida ai social il ricordo dell’amatissima vice presidente.
”E’ una domenica di indescrivibile dolore- l’annuncio della società sui social- Ci ha lasciati la vice presidente dell’Ortigia e team manager della Nazionale di pallanuoto femminile. Barbara è stata una donna formidabile, forte instancabile, punto di riferimento per chi è cresciuto nell’Ortigia è ha avuto la fortuna d’incontrarla. Mamma di Andrea Negro, ex atleta dell’Ortigia, ma anche mamma adottiva per tanti atleti, che con lei sotto il suo sguardo e il suo sorriso gentile, sono cresciuti. Per tutti noi Barbara è stata una grande amica, sempre presente, da dirigente, da team manager della nazionale femminile e ultimamente da vice presidente della società.Con lei perdiamo un pezzo di noi, della nostra famiglia, del nostro cuore. A Barbara dedicheremo ogni momento importante per i colori biancoverdi che amato profondamente”.
A quello del Circolo Canottieri Ortigia si affianca il ricordo della Federazione Italiana Nuoto. Un aneddoto, in particolare, per parlare di Barbara Bufardeci, un giorno importante, il 28 luglio scorso,quando il Setterosa è tornato sul podio mondiale battendo l’Australia per la medaglia di bronzo. Subito dopo quella partita la squadra raggiunse Barbara Bufardeci. “Tu lo sapevi, tutti lo sapevano- il racconto- Un lungo abbraccio scioglie la tensione e stringe i cuori. La mamma del Setterosa ci ha lasciati, ciao Brarbara”.




Pallanuoto. Dopo il derby con il Telimar, Ortigia pronta alla sfida di Trieste

(cs) Calendario impegnativo per l’Ortigia che, dopo il derby casalingo contro il Telimar, è già in partenza per Trieste, dove la attende un’altra partita molto difficile. Domani pomeriggio, alle ore 15.30, presso il polo natatorio “Bruno Bianchi” di Trieste, i biancoverdi scenderanno in acqua contro la formazione di coach Bettini, attualmente seconda in classifica insieme al Savona, a meno tre punti dalla capolista Recco e con tre di vantaggio sul Brescia e quattro sull’Ortigia, quinta. Una trasferta su un campo in cui storicamente la squadra di Piccardo fa fatica, anche se nell’ultima visita, in occasione della gara di Euro Cup, circa venti giorni fa, i biancoverdi sono riusciti ad espugnarlo con una vittoria di misura. Domani, però, si tratterà di campionato, il contesto è diverso e anche il modo in cui l’Ortigia arriva a questo match. La squadra di Piccardo, dopo la pesante sconfitta contro il Primorac, ha fornito buoni segnali di ripresa contro il Telimar, soprattutto in fase difensiva. Contro i palermitani è mancata un po’ la gestione di certi momenti della partita, soprattutto in fase offensiva, ma la prestazione è stata positiva e il risultato di parità è il frutto di un match, che nel complesso, è stato molto equilibrato. L’Ortigia dovrà ripartire dall’atteggiamento e dall’approccio della gara contro il Telimar, per sperare di tornare da Trieste con un risultato positivo e magari sfatare anche in campionato il tabù della “Bruno Bianchi”. Il match sarà trasmesso, in chiaro, sul canale Vimeo della Pallanuoto Trieste (vimeo.com/pallanuototrieste).

Alla vigilia, mister Stefano Piccardo sottolinea la difficoltà della trasferta, allontanando il ricordo della vittoria ottenuta a Trieste il mese scorso: “Una partita di campionato è diversa da una di Euro Cup, sono due contesti differenti. Andiamo in una piscina tradizionalmente ostica per noi, visto che in campionato non ricordo nostre buone prestazioni a Trieste. Veniamo da una partita contro il Primorac, in cui non abbiamo giocato bene, e poi da quella contro il Telimar, rispetto alla quale sono contento di come la squadra ha giocato. A Trieste troveremo una formazione che, nelle prime sei partite, ha perso una sola volta, ha quattro punti di vantaggio in classifica su di noi e notoriamente in casa perde molto di rado”.

Su cosa manchi all’Ortigia per riuscire a imporre con più sicurezza la sua forza, il tecnico biancoverde è molto chiaro: “Ci manca l’amalgama, ci manca giocare partite insieme e vivere certi momenti di difficoltà che si hanno in tutte le stagioni. Però io sono contento della risposta che la squadra ha dato dopo la sconfitta contro il Primorac, perché mercoledì, contro il Telimar, i ragazzi hanno giocato bene, malgrado alcuni errori in fase offensiva. Sappiamo di dover continuare a migliorare attraverso il lavoro quotidiano e la comprensione degli errori commessi, analizzando le situazioni in cui potevamo fare meglio e cercando di crescere giorno dopo giorno. Non conosco altri modi per elevare la qualità del gruppo che peraltro è stato rivoluzionato rispetto allo scorso anno. Inoltre, bisogna tener presente che mercoledì abbiamo pareggiato in casa contro un’ottima squadra, quindi non è che abbiamo buttato via la prestazione. I ragazzi hanno giocato e prodotto tanto”.

Alla vigilia, parla anche Sebastiano Di Luciano, attaccante dell’Ortigia, che elogia il Trieste, ma ribadisce quello che è l’obiettivo dei biancoverdi: “Affrontiamo il Trieste con il massimo rispetto e la consapevolezza che è una delle prime quattro forze del campionato, una squadra completa, con una rosa lunga e tanti giocatori di qualità. Ci sono individualità che spiccano, ma la loro forza è il gioco collettivo, sono una formazione ben organizzata e in più possono contare sul fattore campo, che sanno sfruttare molto bene. Andiamo lì con il massimo rispetto, ma sapendo anche che possiamo fare bene e giocarcela fino alla fine, come avvenuto in Euro Cup”.

Di Luciano, inoltre, ritorna sul derby, quindi esprime ottimismo per il futuro: “La prestazione difensiva è stata buona, ma gestendo meglio alcune situazioni potevamo portare a casa la vittoria. In attacco, però, abbiamo sprecato molte occasioni. Merito però anche del Telimar che ha fatto un’ottima gara. È stata una bella partita, combattuta e, secondo me, alla fine, il pareggio è stato giusto. Ciò detto, pian piano noi dobbiamo riacquistare fiducia nei nostri mezzi e giocare come sappiamo, coscienti di quello che dobbiamo fare in ogni fase di gioco. Presto i risultati arriveranno. Forse in questi anni, portare a casa i tre punti era diventata un’abitudine, ma non si può sempre vincere e momenti così possono capitare, ci sta. Sono certo che torneremo a prenderci i tre punti”.




Pallanuoto, finisce in parità il derby tra Ortigia e Telimar Palermo (7-7)

Finisce in parità (7-7) l’atteso derby siciliano tra Ortigia e Telimar. Un pari che, per come si è sviluppato l’incontro, va bene più ai palermitani che ai biancoverdi. Questa volta, a differenza del match del primo turno di Coppa Italia, è la squadra di Baldineti a rimontare un ampio svantaggio, riuscendo ad acciuffare il pari definitivamente nella fase finale del match, grazie a un ottimo Occhione.
Ma la gara era iniziata nel migliore dei modi per l’Ortigia, concentrata, veloce e precisa in entrambe le fasi, spinta da Inaba, migliore in acqua per i biancoverdi. La doppietta del giapponese e le reti di Cassia e Napolitano, con tre superiorità su quattro realizzate, portano la squadra di Piccardo sul 4-0. Il Telimar è in difficoltà e riesce a trovare il gol solo nel finale di tempo con Woodhead. All’intervallo lungo si va sul 5-3 per l’Ortigia. Ma nella terza frazione sono i palermitani a partire molto bene, sorprendendo in due occasioni i biancoverdi. Finale di gara con evidente stanchezza da una parte e dall’altra. Ferrero segna il +2 in superiorità, poi l’Ortigia non riesce a chiuderla e il Telimar ne approfitta, trascinato da Occhione che, con una doppietta fissa il punteggio sul 7-7. Nell’ultimo minuto di gioco, un’occasione a uomo in più per parte, l’ultima in mano ai biancoverdi, ma entrambe non vengono giocate bene. L’Ortigia rimane un punto avanti in classifica, ma perde un po’ di terreno dalle prime.
Il centrovasca biancoverde, Luca Cupido, è lucido nell’analisi. “C’è rammarico, non tanto per gli ultimi secondi a uomo in più, quanto per i primi due tempi, quando potevamo andare sul 6-1. Lì non abbiamo segnato e abbiamo anzi subito due gol sulle azioni successive. Quindi, invece di chiudere la partita subito, l’abbiamo riaperta. Nella seconda parte del match, una volta che loro sono rientrati, la gara è diventata più equilibrata. Loro potevano segnare sul loro ultimo uomo in più, noi su quello successivo, alla fine è stata una partita che potevano vincere entrambe le squadre. Sicuramente, noi dobbiamo imparare a gestire i vantaggi larghi che costruiamo, così come dobbiamo evitare di subire svantaggi importanti. Oggi, però c’è stata molta aggressività da parte della squadra e questo ci sarà utile nella gara di sabato a Trieste”.




Calcio, anche la squadra femminile del Siracusa viaggia forte: obiettivo promozione in C

Grande entusiasmo attorno al Siracusa di mister Cacciola. Ma quello che forse molti tifosi non sanno è che esiste anche un Siracusa Women, la squadra femminile. E pure le azzurre – come i loro colleghi uomini – veleggiano nella parte alta della classifica, dopo le prime giornate di campionato. Per la verità, sono attualmente in vetta.
Militano in Eccellenza ed inseguono la promozione diretta in Serie C (nel calcio femminile non c’è la Serie D) già sfiorata la scorsa stagione, quando vennero sconfitte in finale dal Catania.
Anche il Siracusa calcio femminile ha casa al De Simone, dove si allena e disputa i suoi incontri casalinghi. Pur rimanendo nell’ambito societario guidato da Alessandro Ricci, la sezione femminile azzurra ha come presidente l’imprenditore Aziz. La guida tecnica è affidata a mister Luciano Buda. E da qualche settimana si è avvicinato alla compagine anche l’imprenditore siracusano Ciccio Midolo, da venti anni agente Fifa.




Marinella, da Canicattini alla Maratona di New York. “Ho coronato un sogno”

Ha coronato un sogno inseguito da tanti anni, da quando, innamorata della corsa, ha iniziato a girare in lungo e in largo la Sicilia e le altre regioni italiane ottenendo risultati di grande prestigio. Marinella Barbagallo, atleta di Canicattini Bagni, domenica 5 novembre 2023 è stata tra i 55 mila partecipanti alla 52esima edizione della Maratona di New York.
Tesserata con l’ASD Placeolum, è partita da Staten Island all’ombra del ponte Verrazzano, con il pettorale 10237. Con la grinta e la determinazione di sempre, attraversando le strade della grande Mela – da Brooklyn al Queens passando per Manhattan e Bronx – ha tagliato il traguardo a Central Park fermando il cronometro a 3 ore e 22 minuti netti. Un tempo che le è valso nella sua categoria il 14.o posto su 2248 partecipanti.
Il sindaco Paolo Amenta ha voluto inviare un messaggio di congratulazioni. “Complimenti vivissimi a Marinella Barbagallo, atleta di grande talento e successo, per questa nuova impresa nella corsa più famosa e prestigiosa al mondo. Un impegno che come sempre Marinella ha affrontato con grande passione e orgoglio, portando a New York il nome di Canicattini Bagni. A lei le congratulazioni di tutta la comunità canicattinese”.




Pallanuoto. L’Ortigia riparte dopo lo stop in Euro Cup, arriva il Telimar

Giornate di analisi per l’Ortigia dopo la sconfitta di Euro Cup contro il Primorac. La squadra ha osservato gli errori compiuti e ragionato soprattutto sull’ultimo tempo. Senza drammi,la squadra si è rimessa al lavoro per i prossimi due impegni di campionato: in casa contro il Telimar e a Trieste contro i giuliani. Si comincia con il derby, che si giocherà domani pomeriggio, alle ore 15.00, alla piscina “Paolo Caldarella” di Siracusa. Una partita sentita e difficile, contro una squadra che è staccata in classifica di un solo punto. I biancoverdi e i palermitani si incontrano per la seconda volta in stagione, dopo essersi incrociate nel primo turno di Coppa Italia. In quell’occasione, il Telimar aveva messo in grande difficoltà l’Ortigia che, nei primi due tempi, aveva offerto una prestazione molto negativa, salvo poi svegliarsi e giocare una seconda metà di gara straordinaria, con la rimonta, il sorpasso e la vittoria finale. Per la sfida di domani, rientrano gli americani, quindi Piccardo potrà contare su Luca Cupido, mentre il Telimar dovrebbe ritrovare Hooper e Woodhead. Ci sono tutti gli ingredienti per assistere, come sempre, a una bella sfida di pallanuoto, intensa, combattuta e dall’esito imprevedibile.

Coach Stefano Piccardo, la vigilia, riparte dall’analisi del match contro il Primorac e rassicura sulla condizione dei suoi giocatori: “La squadra sta bene, ci siamo allenati e ora ritroviamo anche Cupido, che domani sarà della partita. Abbiamo rivisto la gara contro il Primorac e ci siamo focalizzati più che altro sul quarto tempo, che è stato tremendo, perché abbiamo preso un parziale pesante, passando da meno 2 a meno 6 in pochi minuti. Abbiamo analizzato tutti gli errori, dando il giusto e necessario spazio alla riflessione, alla comprensione delle ragioni per le quali siamo arrivati a fornire una prestazione di questo tipo”.

Il tecnico dell’Ortigia spiega come si reagisce a una sconfitta di questo tipo e sottolinea l’importanza di dover subito affrontare un match molto tosto: “Partiamo dal presupposto che abbiamo perso una partita in coppa dopo aver fatto un ciclo di gare difficili. Quest’ultima purtroppo ha avuto più risalto. Sono periodi che possono capitare e si affrontano con coesione e lavoro, ripartendo dalle cose semplici e cercando, all’interno di un processo di crescita, di non ripetere più gli errori commessi. Noi adesso dobbiamo lavorare per migliorare la qualità del nostro gioco. Ben venga che si giochi subito una sfida di alto livello come quella contro il Telimar, perché è un derby che in questi anni ha sempre deciso l’ingresso nelle prime tre o quattro squadre d’Italia”.

“Il Telimar – conclude l’allenatore biancoverde – è un super avversario che sicuramente ha tante armi per metterci in difficoltà. Non dimentichiamo che, quest’anno, l’unica volta che ci siamo incontrati, stavamo perdendo 7-2 nei primi due tempi. Sicuramente per affrontarli bisogna avere profondità sulla linea dei due metri, riuscire ad attaccare bene le loro zone in movimento e non esporsi ai contropiedi, come spesso ci succede contro di loro, che hanno profondità, hanno nuoto e giocatori che attaccano la linea dei due metri fino in fondo. Questo è un aspetto molto importante, da prendere in considerazione”.

credits: Maria Angela Cinardo – Mfsport.net