Galoppo. Corse in ricordo di Nuccio Sortino all’Ippodromo del Mediterraneo

Due le competizioni più attese, sabato 11 settembre al Mediterraneo di Siracusa. Una Debuttanti porterà i 2 anni sui 1500 metri di pista piccola, mentre una Condizionata schiera cavalli di 3 anni e oltre sui 1800 metri della pista sabbia. Sono le due competizioni con maggiore dotazione al montepremi che arricchiscono il programma di un pomeriggio ippico siracusano che inizierà alle ore 16:45.

Le scuderie siciliane investono sui giovanissimi che già si presentano in 9 per concorrere nel Premio Memorial a ricordo del proprietario Nuccio Sortino, panificatore floridiano e membro dell’antiracket ucciso nel settembre del 2016 all’età di 49 anni. Secondo voci di scuderie sarebbero già ben preparati Run Gray Queen, The Rainbow Shadow e Secret My Love: ma nulla può essere dato per scontato.

Il Premio Aste Sga 2021, che vedrà la presenza anche del Presidente ANAC Mattia Cadrobbi a Siracusa, propone una Condizionata sui 1800 metri di pista sabbia che farà da scenario al rientro di Brasilian Jet e Deron Kit; prodigiosi 3 anni che hanno già fatto bene a Siracusa e che dovranno, però, impegnarsi sia contro un Empedocle reduce da ottimo successo sia guardarsi da un Canoeing che ha vestito i panni della pericolosa novità in campo e che è atteso in ulteriore progresso. Gli altri non sono esclusi di certo.

Un convegno che dovrà tenere conto anche di piste in erba bagnate da intermittenti precipitazioni registratesi in settimana per l’instabile meteo che insiste ancora sulla Sicilia. I cavalli amanti di terreni appesantiti potrebbero trovare pane per i loro denti.




Pallanuoto. Dopo 20 anni Abela dice addio all’Ortigia: “Scelta di vita”

Martino Abela non farà più parte della rosa del Circolo Canottieri Ortigia.

Dopo venti anni, il pallanuotista siracusano non giocherà,dunque, con la calottina biancoverde. Una decisione lucida ma non semplice, quella di Abela, che la società descrive come “uomo e atleta esemplare, che la società non può che rispettare, perché attiene agli obiettivi di vita, personali e professionali del ragazzo. Martino Abela è una bandiera di questo club, con il quale ha svolto tutta la trafila: dalle giovanili all’esordio in prima squadra, dalla Serie A2 al ritorno in Serie A1, dalla salvezza conquistata nel 2016 ai quattro grandiosi anni della gestione Piccardo, con il quarto e il terzo posto in A1, una semifinale e una finale di Euro Cup, il quarto posto in Coppa Italia e soprattutto la qualificazione e la prima vittoria in Champions. Una grande storia d’amore in biancoverde, che ha visto Martino distinguersi anche come allenatore. Un ruolo che lascia dopo l’ottimo lavoro svolto con i ragazzini dell’Ortigia, che con lui e con gli altri tecnici delle giovanili sono cresciuti fino a conquistare il quarto posto con la sua Under 18 e il primo scudetto della storia dell’Ortigia con l’Under 20 di Piccardo. A Martino, laureato in giurisprudenza e desideroso di misurarsi con il mondo del lavoro al di fuori dell’ambiente pallanuoto d’élite, diciamo grazie per tutto quello che ha dato al club e gli auguriamo il meglio, certi che si tratta solo di un arrivederci e consapevoli che l’Ortigia è e sarà sempre la sua casa e la sua famiglia, pronta a riaccoglierlo e a riabbracciarlo”.

Abela ha spiegato la sua decisione come “una scelta di vita, non sportiva, altrimenti avrei continuato qui. È una scelta di cambiamento, per misurarmi anche fuori da quella che è la pallanuoto. In questi anni ho svolto un percorso parallelo di studi e ora ho voglia di vedere cosa so e posso fare anche in questo altro percorso che mi sono costruito. Una decisione che prendo a malincuore, con tanta tristezza ma anche consapevolezza. Lascio una famiglia, una casa nella quale sono stato per venti anni, per trasferirmi a Catania dove spero di fare un percorso altrettanto bello fuori dall’ambiente pallanotistico, in quella che sarà la mia vita futura”.
La pallanuoto, però, per fortuna non la abbandonerà, anche se gli comporterà un minore impegno in termini di tempo e pressione: “Grazie al presidente Marotta ho raggiunto l’accordo con l’Acese, una squadra di Catania che milita in serie B, che mi permetterà comunque di giocare, di non abbandonare del tutto questa passione. Sarà una sfida anche questa, che mi permetterà di conoscere un nuovo contesto e di avere più tempo da dedicare allo studio o alla professione che riuscirò a intraprendere”.
“Quando ho comunicato la decisione ai miei compagni – racconta Martino – ho visto tristezza e amarezza, sia in quelli più vecchi sia in quelli che sono arrivati l’anno scorso, con i quali abbiamo legato, a dimostrazione di quanto questo gruppo sia unito da un rapporto fraterno. Stessa reazione, anche se in maniera diversa, hanno avuto i ragazzini quando ho detto che non li avrei allenati quest’anno. Però tutti hanno capito il mio punto di vista e hanno accettato la mia scelta, sperando, così come tutta la società, che fino alla fine potessi cambiare idea”.
Martino lascia l’Ortigia e la pallanuoto che conta, dopo una stagione piena di gioie, sia come atleta sia come allenatore: “È stata una stagione fantastica, nonostante le limitazioni. Mi sono tolto tante soddisfazioni personali, così come ce le siamo tolte insieme con la squadra, con tutti i tecnici e i ragazzi. Se dovevo dare un arrivederci, credo che questo sia stato il modo migliore”.
Infine un pensiero sulla stagione dell’Ortigia e un saluto ai tifosi: “L’Ortigia è un grande gruppo e credo che saremo competitivi e ci giocheremo le nostre chance con tutti. Ai tifosi dico solo ‘Sempre forza Ortigia’. È stato tutto bellissimo, continuerò a guardare l’Ortigia, di presenza e se non potrò lo farò in streaming. Il mio cuore è sempre qua”.

 




Pallanuoto. Si dividono le strade dell’Ortigia e di Massimo Giacoppo, il capitano ai saluti

È iniziata la seconda settimana di lavoro per l’Ortigia, che ha ripreso ad allenarsi per la nuova stagione. Il club biancoverde ha infatti iniziato lunedì scorso la preparazione in vista della stagione 2021/2022 che la vedrà impegnata su tre fronti: campionato, coppa Italia ed Euro Cup. Agli ordini del confermatissimo coach Stefano Piccardo, la squadra sta svolgendo un doppio lavoro tra palestra e piscina. Ancora assente Vidovic, che ha usufruito di una settimana di riposo in più, dopo gli impegni olimpici, e che rientrerà dopodomani, e i cinque giovani Under 20 impegnati con la Nazionale di categoria di Angelini. Presente il neoacquisto Filip Klikovac, insieme a lui anche il giovanissimo Leo Cassia, campione d’Italia Under 20, che il tecnico ligure ha al momento aggregato alla prima squadra. Non ci sono più invece Niccolò Rocchi, passato al Savona, e Massimo Giacoppo, che non fa più parte della rosa dell’Ortigia.
Il club biancoverde, infatti, annuncia ufficialmente di non aver rinnovato il rapporto con il suo ex capitano. Dopo cinque anni di intensa collaborazione, è giunto dunque al termine il rapporto tra il Circolo Canottieri Ortigia e Massimo Giacoppo. Nell’ambito di una operazione di ringiovanimento, la società intende puntare sul gruppo che ha conquistato il titolo italiano Under 20, per lanciare un programma tecnico a lungo termine, lasciando libero un atleta di indubbio valore, come Giacoppo.
Si chiude così un percorso intenso e di crescita comune, dentro un quinquennio che ha segnato la storia del club, con il quarto e il terzo posto in campionato, il quarto posto in Coppa Italia, la finale di Euro Cup, la qualificazione alla Champions League e la prima vittoria, i primi punti, in quella che è la massima competizione europea e mondiale a livello di club.
Giacoppo è stato il capitano di un’Ortigia che ha lanciato tanti giovani talenti, sui quali la società oggi ha scelto di puntare con decisione. A Massimo auguriamo il meglio per la sua vita personale nonché per quella sportiva e professionale e gli auguriamo di continuare a coltivare le sue ambizioni ed il piacere di mettersi ancora alla prova.
Mister Stefano Piccardo, intanto, ha già scelto il nuovo capitano dell’Ortigia, che sarà Christian Napolitano. Vice capitano sarà invece Stefano Tempesti.




Avola. Festa per l’oro olimpico Busà: il sindaco lo accoglie in aeroporto

L’oro olimpico Luigi Busà torna a casa e il sindaco di Avola, Luca Cannata, sta preparando una festa dopo il trionfo a Tokio del karateka. Oggi il primo cittadino lo accoglierà in aeroporto al rientro dal Giappone e domani alle 21 a Palazzo di Città consegnerà la benemerenza all’atleta. “Questo successo olimpico di Busà è la dimostrazione che il sacrificio paga e i risultati arrivano – ribadisce Cannata – Grande uomo, un grande atleta, il più forte del mondo . Adesso vogliamo festeggiarlo e celebrarlo in città”.




Olimpiadi, Luigi Busà è medaglia d’oro: Avola in festa

È l’avolese Luigi Busà a regalare la nona medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo. Dopo avere vinto tutto il possibile nel karate fino a 75kg, specialità kumite, Busà si è andato a prendere il titolo olimpico alla prima assoluta per questa arte marziale tra i cinque cerchi.
Un oro bellissimo, atteso ma non scontato. Sul tatami di Tokyo, la sfida per l’oro è con l’avversario di sempre, Aghaiev, l’azero che si contende con l’avolese il tetto del mondo ad ogni competizione.
Luigi Busà si conquista il punto di vantaggio e riesce a difenderlo fino alla fine, in un combattimento duro e spettacolare, saggio delle sue qualità. Dopo c’è spazio solo per la festa. La sua e quella di Avola, sua città natale.




Olimpiadi di Tokyo, Burgo-Beccaro terzi nella finale B del K2 1.000 metri

Terzo posto nella finale B del K2 1.000 metri per Samuele Burgo in coppia con Luca Beccaro. Si conclude così l’avventura olimpica del 23enne siracusano che, con i suoi ampi margini di miglioramento, può già iniziare a pensare a Parigi 2024, anche se bisognerà lavorare su nuove distanze alla luce delle novità che investiranno il mondo della canoa e del kayak.
Semifinale quasi impossibile per la coppia italiana che ha sofferto il passo degli avversari. Negli ultimi 200 metri il tentativo di rimonta che, però, non li ha portati oltre il quinto posto in 3:20.591, a 2.351 dal quarto posto che valeva il passaggio in Finale A.
Nella finale di consolazione, terzo posto con 3:22.408 dietro agli equipaggi di Russia e Slovacchia.




Olimpiadi: l’avolese Luigi Busà è la stella del karate, a Tokyo insegue l’oro

I favori del pronostico sono tutti dalla sua parte: Luigi Busà, “Il gorilla di Avola”, si prepara al debutto in una Olimpiade dopo aver già dimostrato al mondo il suo valore. Il due volte campione del mondo e tre volte campione europeo inizierà la sua avventura sul tatami di Tokyo sabato 6 agosto, quando in Italia saranno le 3 del mattino. E nella patria delle arti marziali, vorrà regalarsi l’unico titolo che manca nella sua ricca collezione. “Sono molto contento che il karate sia alle Olimpiadi perché lo aspettiamo da troppi anni. È uno sport fantastico”, ha ripetuto a più riprese durante l’attesa olimpica, dal 2020 al 2021. Karateka tra i più popolari al mondo, non nasconde il sogno: “vincere una medaglia a Tokyo”. La sua specialità è il kumite (-75kg).
Luigi Busà compirà 34 anni ad ottobre. Ma il regalo potrebbe arrivare con qualche mese d’anticipo. Tutta Avola fa il tifo per lui.




Olimpiadi di Tokyo, Burgo ci riprova: è semifinale nel K2 in coppia con Beccaro

Sono ancora i giorni di Samuele Burgo alle Olimpiadi di Tokyo. Il siracusano, già protagonista nel K1 1.000 metri, ha conquistato oggi la semifinale nel K2 1.000 insieme a Luca Beccaro.
E’ la specialità su cui i due hanno curato tutta la preparazione pre-olimpica. C’è però voluto il passaggio dal quarto di finale per ottenere la qualificazione in semifinale, dopo una batteria di qualificazione chiusa al quarto posto con un sorprendente ritardo di oltre 16 secondi dagli ungheresi. Brugo e Beccaro si sono ampiamente ripresi nel quarto di finale, chiudendo al terzo posto con il tempo di 3:12.667. E così domani sarà semifinale a Tokyo.




Olimpiadi di Tokyo, risultato dolceamaro per Burgo in K1: ma è tra i top 10 del mondo

“Che soddisfazione Samuele Burgo! Il siracusano vince con una rimonta spettacolare la Finale B del K1 1000 metri a Tokyo 2020. A 23 anni è nella “Top 10” mondiale!”. Così la Federazione Italia Canoa e Kaya festeggia l’impresa di Samuele Burgo che ha sfiorato l’accesso alla finale A, mancato per pochi decimi.
“Ma appena 2 ore dopo ho vinto con grande cuore la finale B che mi ha fatto chiudere il K1 ai miei primi giochi olimpici al 9.o posto. Ho veramente superato me stesso. Ci credo e ci ho creduto dall’inizio. Non mi stancherò mai di ringraziare chi fa le nottate per seguirmi. Oggi spero ne sia valsa la pena! Adesso però tutte le energie passano al nostro K2 che sarà pronto a tutto”, commenta Samuele Burgo sulla sua pagina Facebook.
Agli amici che lo sostengo da Siracusa lascia trapelare un pizzico di amarezza. “Fossi stato nell’altra semifinale, sarei andato in finale…”. Tutta benzina per il K2, sua vera specialità. Si torna infatti a gareggiare e competere. Samuele Burgo ancora protagonista alle Olimpiadi di Tokyo.




Olimpiadi, il siracusano Samuele Burgo in semifinale nel k1 1.000 metri

Comincia bene l’Olimpiade di Samuele Burgo. L’atleta siracusano, nelle prime ore del mattino in Italia, ha centrato l’accesso alla semifinale del k1 1000 metri. Una grande rimonta lo porta a chiudere al secondo posto il quarto di finale dopo che non era riuscito a centrare subito in batteria uno dei due posti diretti per superare il turno. Aveva, infatti, chiuso la seconda batteria al terzo posto, dietro Balint Kopasz (Ungheria), primo in 3:39.084, ed Agustin Vernice (Argentina), secondo a 1.346.
Ma Samuele si prende la sua semifinale con una grande prova ai quarti, chiudendo al secondo posto con uno sprint incredibile. Prima di lui, solo il belga Artuur Peters (3:45.712). Per Samuele Burgo ritardo di 0.281, eliminando Roman Anoshkin (ROC), terzo a 0.86.