Pallavolo, la Paomar Volley cede alla capolista Bisignano. Il vicepresidente: “Massima fiducia”

Nella quarta giornata del campionato di Serie B maschile, la Paomar Volley cede in casa alla capolista Volley Bisignano per 1-3. Capitan Pappalardo e compagni non riescono a fermare l’avanzata dei calabresi che continuano il proprio cammino in campionato a punteggio pieno e soli in testa alla classifica. Quattro vittorie su quattro giornate, sempre intascando il massimo della posta in palio per la squadra del presidente Amodio, che quest’anno ha voluto investire su nuovi acquisti importanti.
La Paomar parte meglio nel primo set , ma gli ospiti ristabiliscono l’equilibrio. La Paomar manca di incisività nel momento clou del parziale, nonostante l’ingresso positivo di Bazzano in banda e di Germano alla battuta, il primo set va al Bisignano.
Fino al quarto set è battaglia. I ragazzi di Peluso non mollano e l’inizio è equilibrato, ma qualche imprecisione manda di nuovo sotto i padroni di casa e i muri avversari neutralizzano ancora una volta la rimonta siracusana. La Paomar nulla può però contro il diagonale stretto a sfiorare la riga messo a segno da Bongiorno, che chiude set e partita sul 23-25.
Vicini a tener accesa la contesa e a portarla fino al tie-break, i ragazzi della Paomar hanno avuto il merito di non aver mollato fino alla fine e di aver espresso nel secondo set e per lunghe frazioni di gioco un alto livello di pallavolo a testimonianza di quanto il Girone H sia fortemente competitivo quest’anno e anche di quanto Bisignano meriti finora il primo posto.
“Non ho nulla da rimproverare alla mia squadra, che oggi contro una capolista agguerrita e ben attrezzata ha dimostrato di saper lottare e di crederci anche quando in svantaggio. – commenta il vicepresidente Giuseppe Carpinteri nel post partita – Questo per me è indice di carattere, che sarà fondamentale in questa stagione, dove ogni partita sarà una battaglia. Ci è mancato davvero poco per riaprire il match e sono sicuro che faremo tesoro anche degli errori commessi per fare meglio già dalla prossima. Ho massima fiducia nei ragazzi e nello staff. Vedo che l’impegno agli allenamenti è sempre massimo e il morale sempre alto, basterà acquisire certi automatismi e raggiungere alcune sicurezze perché la squadra prenda pian piano consapevolezza delle proprie potenzialità. Il campionato è lungo e imprevedibile, abbiamo ancora tanto tempo per divertirci!”.
Nella prossima giornata, domenica 24 novembre, la Paomar è attesa da Scalia Volley Sciacca, reduce anch’essa da sconfitta (contro Raffaele Lamezia) e a quota 7 punti in classifica.




Personalità e atteggiamento, Turati striglia il suo Siracusa. E sui fischi mastica amaro

Quei fischi del De Simone mister Marco Turati non li ha mandati giù. “Per me che ho giocato qua e amo tantissimo questa maglia, sentire i fischi della mia gente mi ha dato molto fastidio”, confessa al termine della partita vinta contro il Licata. Una gara dai due volti, con tanto Siracusa nel primo tempo e poi una ripresa sofferta. “Dobbiamo sottolineare che si tratta di una piccola minoranza. La curva Anna è al nostro fianco ed è stata fantastica. Se non basta essere primi, faremo di più”, aggiunge l’allenatore azzurro.
Certo, Turati non nasconde i difetti di questo suo Siracusa. E parla soprattutto di personalità e atteggiamenti superficiali da evitare. Tra colpi di tacco e qualche brivido, il secondo tempo ha fatto preoccupare i tifosi. “Dobbiamo migliorare tanto, voglio più personalità dai miei ragazzi”, mette in chiaro l’ex difensore. La squadra si è cullata sull’1-0? “Con il passare dei minuti non voglio dire che ci siamo accontentati però è mancata quella grinta nel continuare a farci dare la palla sui piedi. Noi non ci possiamo permettere di far tornare gli avversari in partita. Purtroppo per la prima volta nel secondo tempo, per la paura o per la tensione, è successo; ma non deve più accadere”.
Insomma, il primo a non essere contento è lui. “La mia squadra si deve togliere il vizio di non fare gol, perché è una delle caratteristiche più brutte per una squadra di calcio: quella di non concretizzare. Quando c’è da fare gol, bisogna metterla dentro”, analizza con riferimento alle tante occasioni dei primi 45 minuti. L’esclusione di Russotto? “Scelta tecnica. Ha grandissima considerazione da parte mia e mi dispiace moltissimo per non averlo schierato nelle ultime partite. C’erano molti spazi alle spalle, quindi ho scelto giocatori più di movimento come Longo e Di Grazia”.
Mercoledì, intanto, impegno infrasettimanale di Coppa Italia ad Enna. Domenica trasferta campana, per uno scontro diretto con la Scafatese che dirà qualcosa in più sulla reale pasta del Siracusa targato Turati.




Champions League di Calcio Balilla: per Siracusa è ottavo posto tra i “big” d’Europa

Ottavo posto per Siracusa all’European Champions League di Calcio Balilla. Dal 15 al 17 novembre, a Genova, la formazione di Francesco Moscuzza ha preso parte all’evento organizzato dalla Itsf (International table soccer Federation) in collaborazione con la Figest (Federazione italiana giochi e sport tradizionali) e con la Licb (Lega Italiana Calcio Balilla). Alla manifestazione internazionale hanno partecipato oltre 350 atleti, uomini e donne, provenienti da 17 Nazioni: Armenia, Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Svizzera, Slovenia e ovviamente Italia. Tre le categorie di gara: uomini, donne e senior. Il primo step del torneo è stato la fase a gironi, poi le gare ad eliminazione diretta: quarti di finale, semifinali e finali. Regole internazionali, non si frulla e zero contatto con il tavolo da gioco.
Con Francesco Moscuzza, in squadra sono stati protagonisti anche i siracusani Walter Santieri, Antonio Messina e Danilo Azzaro. A completare il roster altri cinque giocatori provenienti da Piemonte, Liguria e da Trapani.
“Ottavi come prima esperienza di club a livello internazionale per noi è un traguardo. – commenta Francesco Moscuzza – Soprattutto giocare con altre regole (quelle internazionali, ndr) e altri calcio balilla che noi non abbiamo”. Durante il torneo il Siracusa ha superato la squadra dell’Armenia, Repubblica Ceca e Danimarca.




Pallavolo, quarto successo in campionato per Melilli Volley: a Gioiosa Ionica finisce 3-0

Dopo la prima sconfitta stagionale di sabato scorso a Catania contro il Volley Valley, il Melilli Volley torna a vincere, superando 3-0 la Sensation Profumerie nella sesta giornata del campionato di serie B2 di pallavolo femminile e portandosi a 10 punti in classifica generale. A Gioiosa Ionica il tecnico Sciacca opta per lo stesso 6+1 di sabato scorso con capitan Minervini a smistare palloni per Vescovo, Isgrò e Marcello (opposto) e Natalizia libero. Chiara Miceli e Monzio Compagnoni sono le centrali. L’approccio al match delle ospiti è di ben altro spessore rispetto a quello di sabato scorso a Catania. Le siciliane sono determinate e cominciano a pieni giri. Vanno subito a segno con Isgrò, che realizza i primi due punti del match, poi le locali accorciano ma Monzio Compagnoni fa 3-1. Si continua così fino al 9-11 per le melillesi, che accelerano con Isgrò (pallonetto), Chiara Miceli (a segno anche con un paio di fast consecutive) e ancora con gli ace di Minervini, le schiacciate di Marcello e le giocate vincenti di una scatenata Isgrò. Vescovo realizza il 21-11 dopo un difficile recupero difensivo calabrese. Chiara Miceli (tre punti di fila) e Marcello (con una schiacciata delle sue) chiudono il set sul 25-12.
Al rientro in campo le padrone di casa si portano per due volte in vantaggio (3-2 e 4-3) e, con il punto in battuta di Grecea, vanno sul 5-3. Le siracusane però non si scompongono e, dopo l’errore in battuta di Chiara Miceli, che mantiene le avversarie sul più 2, Vescovo riporta le sue in parità (6-6). Si continua sul filo dell’equilibrio, poi il nuovo tentativo di fuga delle ospiti: Minervini e Monzio Compagnoni “murano” un attacco calabrese ed è 10-7 per Melilli. Sensation Profumerie reagisce e pareggia i conti con tre punti consecutivi. E’ solo un’illusione però, perché, con un parziale di 8-1, Melilli si allontana di nuovo e coach Sciacca decide di mettere dentro Bisicchia e Claudia Di Lorenzo per Marcello e Minervini. Proprio la 1 mette a terra la palla del 25-18 chiudendo in 25 minuti di gioco.
Anche il terzo set è a senso unico e, solo nella parte iniziale, le calabresi riescono a restare aggrappate al match. Poi Melilli scappa nuovamente e l’allenatore decide di inserire Mancino e Drago e poi anche Giorgia Miceli; le tre giocatrici forniscono il loro contributo al successo finale, con quest’ultima che realizza il punto del 25-18. Vittoria importante per Melilli, la quarta su 5 gare disputate e la prima in trasferta senza lasciare punti alle avversarie.




Pallanuoto, cuore e orgoglio non bastano all’Ortigia: la Pro Recco passa 14-11

L’Ortigia cade a Recco, ma al termine di una gara della quale si sono rivisti sprazzi della versione migliore della squadra di Piccardo.
Una partita non semplice, considerata la differenza di valore tra le due formazioni e il momento di difficoltà dei biancoverdi, a cui si è aggiunto anche il caso Bitadze che ha scosso la vigilia, togliendo a Piccardo uno dei due centroboa di ruolo. La gara parte subito in salita per l’Ortigia che, pur non giocando male e nonostante le parate di un ottimo Tempesti, subisce la forza offensiva dei liguri che si portano sul 4-0. I biancoverdi restano compatti e continuano a giocare con ordine e semplicità, riducendo le distanze tra la fine del primo e l’inizio del secondo tempo. Il terzo tempo è divertente e molto equilibrato, con i padroni di casa che allungano subito a +7, ma Inaba, con un tiro potente, li avvisa che l’Ortigia è ancora in acqua. Negli ultimi otto minuti, la squadra di Piccardo cresce, difende con grande attenzione e attacca con qualità, realizzando un parziale di 4-2 a proprio vantaggio, impreziosito da una splendida azione in superiorità conclusa ai due metri da La Rosa. L’Ortigia, alla fine, perde con onore e resta al terzultimo posto in classifica, ma i segnali di ripresa ci sono, così come i presupposti per risalire in classifica e guardare al futuro con maggiore fiducia.
Al termine del match, parla l’attaccante Sebastiano Di Luciano, che commenta la buona prestazione offerta dall’Ortigia: “Oggi abbiamo fatto una buona prova contro quella che, probabilmente, è ancora la squadra più forte al mondo. Nei giorni scorsi ci siamo detti che dovevamo resettare tutto e ricominciare dalle cose più semplici. Contro il Recco non abbiamo forzato e abbiamo giocato tutte le azioni offensive fino alla fine, aspettando il passaggio al centro, guadagnando tante espulsioni e giocando a volte anche un discreto uomo in più. Questo è un aspetto positivo emerso oggi: la capacità di giocare con pazienza e di essere pronti a chiudere le ripartenze avversarie. In poche parole, le basi, quelle che ci sono mancate fino a questo momento. La prestazione, dunque, nel complesso è stata buona, anche se ancora commettiamo qualche errore, ma quello di oggi per noi è un punto di ripartenza”.
“La squadra – conclude Di Luciano – deve prendere un po’ di fiducia, dobbiamo giocare come abbiamo sempre fatto in passato, pensando che, a volte, buttare la palla nell’angolo non è una cosa umiliante, ma il modo per rientrare in difesa e riorganizzarsi. Bisogna tornare a fare le cose che ci contraddistinguono. A partire dalla prossima partita in casa in campionato, cominciano le vere battaglie e dobbiamo darci una smossa, riprenderci, avere continuità e iniziare a portare a casa i punti che ci servono per iniziare la risalita”.




Il gol di Candiano vale tre punti, ma che fatica: Siracusa-Licata finisce 1-0

Il “Nicola De Simone” si conferma il fortino del Siracusa seppur con tante difficoltà: gli azzurri, contro un buon Licata nonostante le diverse assenze, tornano alla vittoria. La gara valida per la dodicesima del girone I di Serie D finisce 1-0. A decidere il match è la rete di Maiko Candiano.
Alle prime battute della partita gli uomini di mister Turati appaiono determinati a conquistare un risultato importante dopo il deludente pareggio contro la Castrumfavara. Gli azzurri nel corso del primo tempo sprecano diverse occasioni da gol, ma a sbloccare il match è Maiko Candiano al 26’. Marco Palermo entra in area, palla rasoterra e gol con il brivido del numero 17 azzurro, che svirgola il pallone ma fortunatamente gonfia la rete. Candiano raggiunge quota quattro gol nella classifica cannonieri. Gli ultimi dieci minuti del primo tempo si chiudono con due grandi occasioni per gli azzurri, ma il punteggio resta invariato: 1-0.
Nel secondo tempo sono poche le occasioni per gli uomini di Turati. Il Siracusa amministra, seppur soffrendo a centrocampo, contro un buon Licata che gioca con ritmo e voglia. Al 70’ arriva un’altra occasione per il Siracusa con Mattia Puzone, che sfiora il palo della porta difesa da Rossi. Dopo l’occasione dell’esterno azzurro, l’1-0 rimane in bilico. I ragazzi allenati da mister Marco Coppa mantengono la lucidità e la concentrazione per cercare di conquistare il gol di pareggio. Il Siracusa, che ha sprecato tanto nel corso della partita, ha rischiato in qualche occassione abbassando molto la difesa e facendosi schiacciare dall’attacco del Licata. Alla fine del match si registrano alcuni fischi dei tifosi azzurri, dopo un’importante occasione del Licata alle ultime battute della partita.
Il Siracusa, con tanta fatica, porta a casa tre punti fondamentali che valgono il primato della classifica, condiviso con la Scafatese a 26 punti. Il girone I di Serie D continua a confermarsi combattuto e avvincente: pochi punti dividono Scafatese (26), Siracusa (26), Reggina (24), Vibonese (23) e Sambiase (20).




Caso doping nell’Ortigia, Andria Bitadze positivo al clostebol: sospeso

Andria Bitadze, centroboa del Circolo Canottieri Ortigia, è risultato positivo al Clostebol, uno steroide anabolizzante e sostanza vietata dalla World Anti-Doping Agency (WADA), dopo il controllo antidoping effettuato al termine della gara di Serie A1 contro il Brescia il 27 ottobre scorso. Secondo quanto riporta l’Ansa, il giocatore georgiano è stato sospeso in via cautelare dal Tribunale Nazionale Antidoping. Il controllo è stato disposto dalla NADO Italia. Il provvedimento arriva in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping “per la violazione degli artt. 2.1, 2.2 (sostanza riscontrata: Clostebol metabolita). La causa dovrebbe essere riconducibile all’utilizzo di una pomata per curare un problema dermatologico. “Bitadze, ragazzo pulito e onesto, la cui buonafede non è in discussione, avrebbe applicato una pomata (un farmaco da banco) per curare un problema dermatologico, commettendo la leggerezza di non consultare né informare lo staff medico della società”, scrive in una nota l’Ortigia.
Continua quindi la fase delicata dell’Ortigia dove anche il calendario assume un suo peso specifico. Il doppio impegno campionato-coppe europee ha portato i biancoverdi a giocare ogni tre o quattro giorni, togliendo energie e, soprattutto, non dando il tempo al tecnico Piccardo di recuperare i giocatori che man mano si sono infortunati. In campionato, poi, l’Ortigia si è dovuta già misurare con Brescia e Savona e, adesso, si prepara ad affrontare l’ennesimo impegno durissimo nel posticipo della 6ª giornata di Serie A1. Domani pomeriggio, infatti, alle ore 15.00, i biancoverdi scenderanno in acqua a Sori per affrontare la Pro Recco Waterpolo, che occupa il primo posto in classifica insieme al Brescia e che, al netto del cambio di società, rimane la corazzata di sempre. Gli uomini di Piccardo scenderanno in acqua per provare a dare il proprio meglio e lo faranno di certo con meno pressione rispetto a uno scontro diretto. Un’occasione anche per trovare risposte sul piano del gioco e dell’atteggiamento mentale.
Alla vigilia Stefano Tempesti ritiene la sfida in Liguria contro la sua ex squadra una situazione ideale per ripartire: “Penso che il Recco sia la formazione migliore da affrontare in questa fase, perché sarebbe stato un guaio, in un momento per noi di difficoltà come questo, giocare contro una diretta concorrente per le posizioni che ci competono. Invece, affrontare adesso il Recco, oltre a essere uno stimolo grandissimo, visto che giochiamo contro la squadra più forte del mondo, ci permette di vivere una partita nella quale il peso psicologico è tutto loro. Noi, infatti, giocheremo con la massima serenità questo match, che alza il nostro livello e in cui non ci sarà la pressione di dover fare per forza risultato, di dover puntare ai tre punti, come sarebbe stato con altri avversari. Per noi ora c’è solo da imparare e crescere come squadra”.
Il portiere biancoverde indica la strada che l’Ortigia deve seguire per cacciare via la crisi e risalire: “Fondamentalmente, quando le cose si complicano, bisogna partire dalle cose semplici. Nei momenti di difficoltà, quando perdi fiducia e tutto sembra andare male, le uniche chiavi per ripartire sono il lavoro e la semplicità, avendo chiaro in testa che, se prima eravamo una squadra, nel giro di qualche settimana o di un mese, non possiamo esser diventati persone che hanno dimenticato come si gioca a pallanuoto. A volte, le situazioni sono fatte di episodi, di concatenazioni di eventi che ti portano ad avere una mancanza di fiducia e di lucidità nei momenti importanti, e questo determina risultati negativi. Un sassolino così può diventare una valanga. Allora bisogna fermarsi, respirare e ripartire dalle cose semplici, dalla fiducia nel mister, nel lavoro e nella certezza che, così come eravamo forti prima, lo saremo anche dopo, consapevoli ovviamente del fatto che qualcosa va cambiato. La semplicità, ripeto, è la chiave della rinascita in questo momento. Significa partire dalle basi e da lì costruire la confidenza per andare avanti. La partita contro Recco è la situazione migliore che si potesse creare. Da una sfida come questa possiamo iniziare a ricostruire il nostro percorso ”.




Pallavolo, terza trasferta consecutiva per Melilli Volley: a Marina di Gioiosa Ionica per tornare a fare punti

Terzo impegno consecutivo in trasferta per Melilli Volley, atteso domani, domenica 17 novembre alle 18, a Marina di Gioiosa Ionica dalla Sensation Profumerie per la sesta giornata del campionato di serie B2 di pallavolo femminile. L’obiettivo è quello di tornare a far punti dopo la prima sconfitta stagionale di sabato scorso a Catania contro il Volley Valley. “C’è tanta voglia di riscatto – dice il vicepresidente Salvo Corso – dopo la sfortunata prestazione della scorsa settimana. Le ragazze hanno ormai assorbito quel ko e scenderanno in campo con il chiaro intento di fare bottino pieno. In settimana, nonostante allerte meteo e avverse condizioni climatiche, hanno lavorato duro agli ordini dei nostri tecnici Santino Sciacca e Luca Scandurra, che hanno curato ogni dettaglio nella preparazione al match. Sappiamo bene che non sarà una partita agevole, sia perché giochiamo fuori casa ma anche per il fatto che affrontiamo una squadra con il morale alto dopo aver ottenuto la prima vittoria in campionato. Le insidie non mancheranno, ma dovremo essere bravi a superare le difficoltà che questa partita potrà riservarci”.




Pallanuoto, continua la crisi dell’Ortigia: contro il Vouliagmeni finisce 11-6

Continua la crisi dell’Ortigia. Terza sconfitta consecutiva per la squadra di Piccardo, che cade anche in Euro Cup sul campo del Vouliagmeni, al termine di una prestazione negativa, soprattutto nella seconda metà di gara. Decisivo infatti il terzo tempo, con il parziale di 4-0 costruito dai greci in meno di 4 minuti e con la squadra di Piccardo che è praticamente uscita dal match. Continua, dunque, il momento negativo per l’Ortigia, che però ha ancora tempo e margine anche per quel che riguarda la qualificazione agli ottavi.
Nel dopo partita, parla coach Stefano Piccardo: “La prestazione nella seconda parte di gara è stata pessima, abbiamo perso le distanze, ci siamo aperti sia nel gioco difensivo che in quello offensivo, ci siamo esposti ai contropiedi, alle troppe palle dentro. Nel terzo tempo siamo caduti clamorosamente, dopo aver giocato bene nei primi due. Dopo i gol subiti ad inizio parziale, ci siamo disuniti, perché forziamo troppo in attacco e non ci accorgiamo che ci sono dei momenti nei quali invece non bisogna forzare, ma provare a giocare la palla tutti e 30 i secondi, lavorando per il centro. Oggi abbiamo tirato male tantissime volte, in questo momento tiriamo spesso quando non dobbiamo farlo, quando ci sono doppie o triple coperture. Alla fine poi sui contropiedi rimaniamo troppo lunghi e o ci mettono la palla dentro o ci troviamo 3 contro 2”. Il tecnico biancoverde affronta le ragioni della crisi e spiega il modo in cui si può uscire da questo momento non semplice: “Da allenatore, sinceramente, dico che ci sono periodi, durante una stagione, in cui capita di perdere delle partite e di vedere la squadra che smarrisce fiducia. In questi casi, bisogna solo riconquistare fiducia nelle piccole cose, abbiamo assolutamente bisogno di fare un risultato e di riprenderci, perché adesso, appena andiamo sotto, abbiamo questa frenesia di voler andare a concludere. Ciò significa che siamo impauriti e che non accettiamo il fatto che possiamo andare in svantaggio, che le partite si debbano giocare punto a punto fino all’ultimo secondo e che l’azione bisogna giocarla tutta senza affrettare. Per questo poi acceleriamo e commettiamo errori micidiali. Ripeto, nei primi due tempi abbiamo giocato bene, poi all’inizio del terzo tempo ci siamo sciolti mentalmente. Al momento siamo deboli nella testa”. Il discorso qualificazione, comunque, è ancora aperto: “Adesso il Vouliagmeni ha 3 punti, deve giocare con Panionios e BVSC e deve farne 6, mentre a noi ne bastano 3. Se però arriviamo a pari merito passa il Vouliagmeni. Quindi, inutile fare calcoli. Adesso dobbiamo solo pensare al campionato. Il nostro unico pensiero deve essere quello”.




Salvo Montagno lascia il Siracusa. “Divergenza di vedute, giusto dare mano libera a Ricci”

Scossa nel mondo azzurro, l’ad del Siracusa Salvo Montagno si è dimesso. Nel suo comunicato parla di “ragioni pressanti relative alla sua attività imprenditoriale” e annuncia anche la cessione delle quote societarie. Nel giro di qualche settimana, Ricci deterrà quindi il 100% della società del Leone.
La notizia ha sorpreso i tifosi, spiazzandoli. E c’è anche chi vi ha letto il segno di una rottura tra i due ex sodali. Salvo Montagna è il presidente dell’ultima rinascita ed anche l’uomo che ha portato a Siracusa Ricci. “Nessuna rottura. Solo una divergenza di vedute per cui ho deciso di fare un passo indietro”, spiega Salvo Montagno raggiunto dalla redazione di SiracusaOggi.it. “Amo questa maglia da sempre e non voglio creare problemi nella gestione del Siracusa. Alessandro è giovane ed ha le sue visioni, io sono anziano e magari sono legato ad idee più vecchie. Ho ritenuto giusto dare campo libero a lui, un innamorato di Siracusa e del Siracusa. Ha fatto investimenti importanti ed ha grandi piani”, racconta ancora Montagno.
“Non abbiamo litigato, questo voglio specificarlo. Siamo e saremo amici e ci vedrete insieme allo stadio. Abbiamo solo visioni diverse di gestione, è giusto mettere lui nelle condizioni di lavorare al meglio delle sue possibilità”, conclude Montagno.
Sui social del Siracusa è apparsa nelle ore scorse una foto che vede insieme Ricci e Montagno, con una frase del presidente: “Grazie Salvo, sarai sempre un amico”. Messaggio coinciso e sintetico.