Ortigia, il cuore non basta: ma quanti applausi a questa squadra. Gara 2 e terzo posto al Brescia

L’Ortigia combatte e lotta fino all’ultimo minuto contro il Brescia, ma non riesce a centrare l’obiettivo: il successo che le avrebbe permesso di portare la serie a gara 3. I lombardi si impongono per 12-11 e conquistano il terzo posto finale. Gli uomini di Piccardo escono tra gli applausi del pubblico. Come in gara 1, è il Brescia a partire meglio portandosi sul 2-0, ma l’Ortigia, dopo un po’ di assestamento, ribalta il punteggio con le reti a uomo in più di Napolitano e Carnesecchi e il rigore di Ferrero. Nel secondo parziale, i bresciani sono più cattivi in fase offensiva e riportano il match in parità, per poi tornare avanti con il gol di Faraglia. A regnare, però, è l’equilibrio, perché i biancoverdi rispondono per due volte con un altro rigore di Ferrero e la palombella di Inaba e, quando Guerrato e Balzarini firmano il nuovo doppio vantaggio degli ospiti, restano agganciati con il mancino di Carnesecchi. Nel terzo tempo, gli uomini di Bovo accelerano e si portano sul +3 a metà frazione. Alla “Caldarella” serpeggia il timore che l’Ortigia si disunisca, ma i biancoverdi lo spazzano via grazie alla bella doppietta di Cassia che riaccende i tifosi. L’entusiasmo però non basta, perché nel finale di tempo il Brescia fissa il punteggio sull’11-9. Il match, però, resta aperto e imprevedibile anche quando, in avvio di quarto tempo, il Brescia allunga a +3 e poi spreca la superiorità che può chiudere i giochi. L’Ortigia, infatti, ne approfitta per rifarsi sotto: nel giro di un minuto, Cassia e una splendida palombella di Inaba portano i biancoverdi a una sola lunghezza. Si lotta fino alla fine e Piccardo si gioca l’ultima chance con il time-out mandando avanti anche Tempesti, ma senza esito. L’Ortigia chiude al quarto posto ma si gode, sotto la tribuna, il saluto dei suoi tifosi.
“Sono molto soddisfatto, anche se ora c’è rammarico, perché perdere non fa mai piacere. Abbiamo avuto un momento di flessione nel terzo tempo, abbiamo commesso qualche piccolo errore, però sono contento della prestazione e anche dell’annata. – ha detto coach Stefano Piccardo – Ritengo che questa sia una delle stagioni migliori degli ultimi anni, perché confermarsi nei primi quattro posti dopo aver cambiato sei giocatori non è affatto facile. La nostra migliore qualità è il fatto di compattarci, di essere resilienti dinnanzi alle difficoltà. I ragazzi hanno interpretato bene la stagione. Se dobbiamo fare un bilancio complessivo, è di sicuro molto positivo, perché siamo ormai fra le prime quattro o cinque squadre d’Italia e siamo ad alto livello anche con le formazioni giovanili. Sono molto fiero di quello che fa il mio club. Ora guarderemo cosa ci darà il mercato, vedremo come si muoverà la società”.
Nel dopo partita, parla anche Christian Napolitano, capitano dell’Ortigia, rammaricato per la sconfitta ma orgoglioso della squadra: “Innanzitutto, voglio fare i complimenti al Brescia che ha raggiunto la Champions League. Noi saremo un altro anno in Euro Cup e c’è un po’ di amarezza per non aver centrato la Champions, però io non ho nulla da rimproverare ai miei compagni, hanno fatto il tipo di gara che avevamo preparato. Secondo me abbiamo fatto una grande partita, sia a Brescia che qui. Questo campionato ha dimostrato che, tolto il Recco, le altre quattro o cinque squadre sotto sono allo stesso livello. Poi si può vincere o perdere. Ai ragazzi, pertanto, posso solo fare i complimenti per la stagione che abbiamo fatto, perché è stata un inferno totale. Spero che l’anno prossimo non sia così il campionato, perché altrimenti diventa difficile per noi vecchietti continuare. Ciò detto, tornando a noi, non è facile confermarsi dopo sette anni, soprattutto se hai un continuo ricambio e lanci tanti giovani. Siamo ancora una volta fra le prime quattro in Italia. Ormai tutte le squadre temono di venire a Siracusa ad affrontarci e questo mi rende orgoglioso. Da siracusano, ringrazio anche il pubblico che oggi ci è venuto a sostenere”.




Ortigia, sabato è obbligatoria la vittoria: alla “Caldarella” la gara 2 contro Brescia

È iniziata la vigilia di Ortigia-Brescia, con l’ultima partita della stagione alla “Caldarella”. È una partita decisiva, perché si tratta della gara 2 della finale per il 3° posto del campionato di Serie A1, in programma domani pomeriggio, alle ore 15.00, ancora contro l’AN Brescia di mister Bovo. Il successo dei lombardi nel primo confronto obbliga l’Ortigia a vincere, in modo da allungare la serie e portarla a gara 3, che si giocherebbe nuovamente a Brescia mercoledì 29 maggio. Non sarà facile, ma i biancoverdi hanno dimostrato di essere allo stesso livello degli avversari e di poter giocare alla pari, facendo però maggiore attenzione in fase difensiva, soprattutto sulla linea dei due metri, dove i centri lombardi hanno messo in difficoltà la retroguardia di Piccardo. Saranno fondamentali l’approccio e l’atteggiamento mentale. La fase iniziale del match sarà quella decisiva, considerato che il Brescia proverà a mettere subito distanza, anche per aumentare la pressione a carico dei biancoverdi.
“In gara 1, a fare la differenza sono stati soprattutto i gol a uomini pari, visto che ne abbiamo presi sei e quattro sono arrivati dalla linea dei due metri. Quindi, dal punto di vista difensivo, la cosa che dobbiamo fare è cercare di non prendere gol dai loro centri, che ci hanno fatto abbastanza male. – dice mister Piccardo – Poi, come tutte le serie di play-off, l’aspetto mentale sarà determinante. Domani, a mio avviso, sarà molto difficile l’inizio, perché Brescia cercherà di partire forte per chiudere subito il match. Dobbiamo ricordarci che abbiamo due possibilità: di vincere nei tempi regolamentari o, in caso di parità, anche ai rigori. Soprattutto, dobbiamo pensare di rimanere sempre in partita insieme a loro, visto che a Brescia siamo stati sempre a rincorrere. Inoltre, dobbiamo credere nel lavoro che facciamo e che abbiamo fatto durante l’anno e che ci potrà tornare utile. – continua – Domani sarà l’ultima partita in casa per questa stagione, mi auguro che vengano tantissime persone ad omaggiarci. Il supporto del pubblico è fondamentale, spero che ci sia la piscina piena di tifosi e che possa essere coinvolta tutta la gente di Siracusa, quella che sta vicino a noi. Sono sette anni che lottiamo ad alti livelli, ci meritiamo di avere almeno una volta la piscina piena. Se lo meritano i ragazzi, se lo merita il club per gli sforzi che ha fatto. Siamo la realtà al più alto livello sportivo in questa città e domani abbiamo assolutamente bisogno del nostro pubblico per portare Brescia a gara 3”.
Sebastiano Di Luciano, attaccante dell’Ortigia, crede nel terzo posto e nel fatto che i biancoverdi, aggiustando alcuni aspetti, possano battere il Brescia: “Veniamo da una discreta prestazione in gara 1, soprattutto in attacco. Sicuramente abbiamo pagato alcune disattenzioni difensive e fatto alcune conclusioni un po’ affrettate che ci sono costate care. Inoltre, non abbiamo giocato in modo eccezionale l’uomo in meno e abbiamo preso gol dai loro centroboa che dobbiamo assolutamente arginare. Domani, dunque, dovremo sistemare questi aspetti, prestando maggiore attenzione e migliorando anche le percentuali a uomo in più. Per il resto non siamo da meno rispetto al Brescia. Personalmente mi brucia tanto la sconfitta in gara 1, perché sono fermamente convinto che possiamo arrivare terzi. Domani sarà un’altra finale e sappiamo che abbiamo tutte le carte in regola per riuscire a portarli a gara 3”.
Anche l’attaccante siracusano fa appello ai tifosi: “Spero di vedere una tribuna gremita, mi auguro che il pubblico possa essere il nostro ottavo uomo in acqua. Per noi è fondamentale, perché la spinta dei nostri tifosi fa tanto e potrebbe aiutarci molto a vincere domani e a portare l’Ortigia alla terza e ultima partita”.




Campionati Italiani Esordienti 2024, in Sardegna i judoka dell’Associazione Centro sportivo siracusano

Si svolgeranno il 25 e 26 maggio i Campionati Italiani Esordienti 2024 al Ceopalace di Olbia. In gara i migliori judoka provenienti da tutta Italia. Dopo gli ottimi risultati in campo Regionale, rappresenteranno Siracusa, alla loro prima esperienza in campo Nazionale, Riccardo Alfieri categoria 55Kg, Genovese Davide, Gianmarco Di Pace categoria 50Kg e Sofia Vaccarella categoria 57Kg femminile. Allenati dai tecnici Cristian Di Caro e il Maestro Roberto Dell’Aquila.




Primi lavori di manutenzione per il De Simone: terreno di gioco, bagni e acqua calda

Tempo di lavori per lo stadio comunale De Simone, a Siracusa. Non si tratta però di quegli interventi che potrebbero essere necessari per adeguare l’impianto ai fini della domanda di ripescaggio in Serie C. Palazzo Vermexio è destinatario di un finanziamento regionale di 339.500 euro da impiegare per la manutenzione straordinaria di alcune parti del campo di gioco in erba sintetica, dei servizi igienici destinati agli spettatori, del piazzale di pertinenza retrostante la tribuna e dell’impianto di produzione acqua calda sanitaria a servizio degli spogliatoi e locali igienici all’interno della tribuna centrale.
Nel dettaglio, il tappetino erboso nei pressi delle due aree piccole presenta zone in avanzato stato
di usura con la presenza di piccole zone affossate. Sono stati allora previsti lavori di sostituzione del manto in erba sintetica deteriorato, con la posa in opera di un analogo ma nuovo tappetino omologato.
I bagni destinati agli spettatori sono in condizioni precarie, per usare un eufemismo. Alcune parti in cemento armato sono ammalorate, si registrano distacchi di intonaci, danni ai rivestimenti ed alla pavimentazione. E poi anche porte rotte, sanitari danneggiati, impianti idrici e fognari non più funzionanti. Un disastro, insomma. Soprattutto i servizi igienici a servizio della tribuna centrale e laterale. E’ stato allora predisposto un intervento di manutenzione straordinaria che prevede la realizzazione “di tutte le opere edili necessarie sia interne che esterne senza alterare l’aspetto e le finiture attuali, nonché la posa in opera di nuovi infissi interni ed esterni e la sostituzione degli impianti idrici, fognari ed elettrici esistenti”, come si legge nella relazione tecnica che accompagna il progetto.
Un problema che è costato anche qualche incidente diplomatico con le squadre ospiti è la mancanza di acqua calda negli spogliatoi. “Allo stato attuale i locali destinati a spogliatoi e servizi igienici degli atleti ed arbitri, posti sotto la tribuna centrale, sono serviti da un impianto di produzione di riscaldamento acqua sanitaria con sistema a boiler elettrico. Tale sistema ad oggi risulta obsoleto e sottodimensionato”, spiegano i tecnici del Comune. Per ovviare al problema, è necessario sostituire l’impianto con uno più efficace ed efficiente. E la soluzione è stata individuata nell’installazione “di un impianto di produzione di acqua calda sanitaria del tipo pompa di calore a scambio diretto refrigerante/acqua, garantendo la massima igienicità del circuito sanitario che lavora sempre separato dall’acqua tecnica, eliminando il problema della legionella, maggiore affidabilità del
sistema e manutenzione semplificata”.




Pallanuoto, l’Ortigia lotta ma perde: l’An Brescia vince gara 1

Il primo round per il terzo posto in campionato e la conseguente qualificazione alla prossima Champions League va all’An Brescia. Non riesce l’impresa all’Ortigia, che viene sconfitta a Brescia al termine di una partita strana, dove i biancoverdi vanno spesso sotto per poi reagire e rientrare in partita. I ragazzi di Piccardo hanno dovuto rincorrere a lungo gli avversari, arrivando un po’ stanchi poi in alcuni momenti decisivi, che potevano cambiare il destino del match. Un match che i lombardi iniziano meglio, portandosi sul triplo vantaggio a metà primo tempo. Uno schiaffo che scuote i ragazzi di Piccardo, capaci di rimettersi in carreggiata con le reti di La Rosa, Ferrero e Cassia (su rigore). L’equilibrio dura poco perché, sul rovesciamento di fronte, Lazic si inventa la beduina che chiude il tempo sul 4-3 per i padroni di casa. Il secondo parziale è ancora più vivace e nuotato, con tanto agonismo e con il Brescia che parte nuovamente bene, allungando fino a +3. L’Ortigia però non si abbatte, rifacendosi sotto con Bitadze (in superiorità) e Cassia (su rigore). I biancoverdi hanno anche l’occasione per pareggiare, ma sbattono su Tesanovic, e così il Brescia, con la girata di Gianazza ai due metri, si riporta sul doppio vantaggio. Stesso copione poco dopo: Cassia trasforma il suo terzo rigore personale, Gianazza risponde dai due metri. A metà gara è 8-6 per i bresciani. Nella terza frazione la partita si fa più spigolosa e nervosa: lo squillo di Alesiani vale il +3 per Brescia, che poi allunga ancora con Del Basso, espulso subito dopo la rete per aver esultato con insistenza in faccia a Tempesti. I biancoverdi mantengono i nervi saldi e Cassia accorcia ancora, tenendo in gioco l’Ortigia, che nel quarto tempo ci prova, si porta sul -2 e si regala più volte la possibilità di avvicinarsi ulteriormente. Tesanovic e qualche soluzione affrettata però impediscono la rimonta. Alla fine la spunta il Brescia e per i biancoverdi sarà obbligatorio vincere sabato pomeriggio, a Siracusa, per rimandare il discorso 3° posto a gara 3, sempre a Brescia.
“All’inizio abbiamo pagato il fatto che loro avessero più ritmo, perché hanno giocato una partita di Champions nei giorni scorsi. Nelle prime fasi, quindi, avevamo meno freschezza rispetto a loro, poi durante la gara abbiamo fatto un errore grave sul meno uno e un altro più avanti, quando potevamo andare a meno due e invece abbiamo concesso loro un gol facile mandandoli a più quattro. – ha detto mister Stefano Piccardo – Così abbiamo sempre rincorso e questo non ci ha aiutato. È stata una partita difficile, lo sapevamo, però la squadra è venuta qui, ha lottato, ha proposto gioco. Per noi giocare al livello del Brescia e delle prime, in questa annata, è già un grande risultato. – continua – Abbiamo fatto tante cose bene e nel modo giusto, ma siamo stati poco attenti dietro, prendendo troppi gol nella prima metà di gara. Purtroppo loro, se commetti anche il minimo errore, ti puniscono, ma l’idea di gioco era giusta. Alla fine, comunque, abbiamo perso di due gol, ce la siamo giocata fino alla fine. Adesso ci aspetta gara 2. Domani torneremo a Siracusa e nuoteremo un po’, dopodomani analizzeremo gli errori commessi e sabato saremo pronti per fare del nostro meglio”.
Nel dopo partita, parla anche Francesco Cassia, centrovasca dell’Ortigia, autore di quattro gol questa sera: “È stata una bella gara, abbiamo giocato a viso aperto, ci sono state anche tante espulsioni, tanti contatti, c’era una buona fisicità in acqua. L’andamento è stato un po’ particolare, perché prima andavamo sotto di due o di tre, poi recuperavamo, poi di nuovo sotto, e così via. Devo dire che siamo stati bravi a non mollare quando eravamo indietro, abbiamo tenuto la partita viva fino all’ultimo. Questi sono segnali positivi per il match di sabato, perché dobbiamo cercare di portare la serie a gara tre, Ora analizzeremo gli errori e proveremo a sistemare alcune piccole cose che forse non sono andate. Sicuramente, a Siracusa, dovremo arginare i loro centri e abbassare il numero dei gol a uomini pari”.




Pallanuoto, ultimo atto per l’Ortigia: contro il Brescia per il terzo posto

Si avvicina l’ultimo atto per l’Ortigia di una stagione lunga e faticosa. Un momento importante, perché mette in palio un obiettivo prestigioso: il terzo posto in campionato e la conseguente qualificazione alla prossima Champions League. A contendersi la posta, l’Ortigia di Stefano Piccardo e il Brescia di Alessandro Bovo. Due squadre che quest’anno si sono già affrontate più volte, tra Serie A1 e Coppa Italia, dando vita sempre a partite belle e combattute. Il bilancio è leggermente favorevole ai lombardi, che hanno vinto due volte (9-7 in campionato, nel Round Scudetto, e 10-9 in semifinale di Coppa Italia), mentre i biancoverdi hanno dominato il match della Regular Season, chiuso con un netto 7-3. Adesso si gioca una finale al meglio delle tre partite, anche se ne potrebbero bastare due qualora una delle due formazioni dovesse imporsi sia in gara 1 sia in gara 2. Si comincia domani sera, con gara 1 in programma alle ore 20.00, a Brescia, dove l’Ortigia cercherà di fare l’impresa in una piscina difficilissima e contro un avversario determinato a portare a casa il primo punto della serie. Gli uomini di Piccardo sono consapevoli della forza dei bresciani, che hanno trionfato in Coppa Italia, spezzando il monopolio del Recco, ma anche del fatto che l’Ortigia, quando gioca al meglio, può battere chiunque. Gara 2 prevista sabato 25 maggio, alle ore 15.00, a Siracusa.
“I giocatori stanno bene, abbiamo cercato di lavorare un po’ sul piano fisico, visto che una pausa così lunga tra una serie e l’altra di play-off è insolita. Abbiamo lavorato per non perdere il ritmo partita e speriamo di averlo fatto bene. – ha detto Stefano Piccardo – Sarà un match complicato, come sempre contro Brescia. Loro hanno un sistema difensivo di altissimo livello, sia a uomini pari che a uomo in meno, in più hanno Tesanovic, uno dei migliori interpreti del ruolo. Durante le tre gare precedenti, abbiamo avuto sempre delle difficoltà nel far gol e nel proporre azioni pungenti per la loro difesa. Pertanto, dovremo essere più cattivi in fase offensiva e poi riuscire a reggere i loro uno contro uno perché, soprattutto nella seconda partita, ci hanno fatto male ai due metri con Lazic e Gianazza. – continua – Se dovessimo riuscire a prenderci questo terzo posto, sarebbe la terza volta nelle sette stagioni sotto la mia gestione. Questo dà la dimensione di quanto sia cresciuto il club in questi anni e del lavoro che è stato fatto. La squadra sa che è un appuntamento importante, per i giocatori e per il club, visto che abbiamo la possibilità di arrivare di nuovo terzi e qualificarci alla Champions League. Credo ci sia consapevolezza e tanta voglia di confrontarsi. Poi, ci sono tante motivazioni, come la possibilità di giocarsi un posto nei 13 che saranno convocati per i Giochi di Parigi. Ci sono tanti duelli all’interno di questa sfida, che ormai da due anni è sentita sia da una parte che dall’altra”.
Il portiere dell’Ortigia, Stefano Tempesti, che di vigilie importanti ne ha vissute tantissime, si fa portavoce dello spirito del gruppo: “Siamo pronti, sia dal punto di vista fisico che mentale, consapevoli che avremo di fronte la squadra che ha vinto la Coppa Italia e che dà il meglio di sé quando è sotto stress. Affronteremo questa serie di play-off, sapendo che saranno due o tre battaglie, perché abbiamo dimostrato di essere a quel livello e di poter essere competitivi con questo Brescia. Pensiamo che il terzo posto sia alla nostra portata. Sfideremo la sola formazione che quest’anno è riuscita a battere la Pro Recco, ma non per questo avremo timori reverenziali nei confronti di una squadra che ha dimostrato di avere grandi alti ma anche grandi bassi. Tocca a noi metterli il più in difficoltà possibile”.
“La gara di domani – conclude Tempesti – sarà fondamentale, perché se riuscissimo a ribaltare il fattore campo, poi potremmo giocarci il tutto per tutto e chiudere la serie alla Cittadella. Il nostro obiettivo, comunque, è quello di portare a casa il risultato, che sia in due o in tre partite. Dovremo cercare di limitare i loro punti forti, quelli che ci hanno fatto male sia in Coppa Italia sia in campionato, a Brescia, quando ci hanno messo in difficoltà. Anche se le partite alla fine sono state tutte equilibrate, tranne quella dell’andata, dove con il 7-3 li abbiamo messi sotto. Ma non succederà più, ora mi aspetto gare combattute, nelle quali gli episodi determineranno il risultato”.




Tennis, il siracusano Giovanni Conigliaro semifinalista agli Internazionali BNL d’Italia under 16

Una settimana memorabile al Foro Italico per Giovanni Conigliaro, semifinalista alla prima edizione degli Internazionali BNL d’Italia under 16 – circuito Tennis Europe – organizzata dalla FITP durante gli IBI.
Prestazione da sottolineare ai quarti di finale contro la testa di serie numero 1 del torneo: il quinto al mondo della classifica Tennis Europe, Jan Sadzik.
“Giovanni ha ricevuto una wild card dal settore tecnico della FITP e ha avuto la possibilità di giocare in un’atmosfera unica, sugli stessi campi di un Master 1000 di fianco ai grandi campioni”, scrive TC Match Ball Siracusa.
Presente a Roma il mister Antonio Massara che fa parte del team diretto dal TN Nico De Simone con Pino Maiori Alessandro Ingarao, Feliciano Di Blasi (mental coach) Seby Garofalo (fisioterapia) e Fabio Buzzanca (nutrizionista).




Il Siracusa vince i play-off, battuta la Reggina 2-1. La festa è azzurra

Il Siracusa batte la Fenice Reggio Calabria 2-1 in rimonta e vince i play-off di Serie D. La festa è tutta azzurra al De Simone, con quasi cinquemila spettatori che hanno seguito gli oltre sei minuti di recupero con il fiato sospeso. All’ultimo secondo, la grande paura con il tiro di Relenus esce di un nonnulla. Anche la dea bendata tifa Siracusa e allora triplice fischio e abbracci, con il presidente Ricci che fatica a trattenere l’entusiasmo.
Il gol vittoria lo firma Sarao, a due minuti dal 90, con una ripartenza micidiale del Siracusa. In mezzo, un penalty reclamato e non concesso, alcune sgroppate da una parte e dall’altra e un primo tempo in cui gli azzurri partono con il freno a mano tirato.
Il gol del vantaggio ospite, al 22 con Mungo, insieme al mezzo pasticcio che quasi costa il raddoppio, suona come una sveglia. Gli uomini di Spinelli guadagnano metri e occasioni, fino all’incocciata del solito Maggio che rimette i conti in pari. Prima dell’intervallo, parapiglia davanti alla panchina calabrese con un rosso per parte. La ripresa inizia dieci contro dieci, allora. Ci sono più spazi ma anche energie da dosare per gli eventuali supplementari. La squadra amaranto è quadrata e prova ad impensierire la retroguardia azzurra. Un atteggiamento che espone inevitabilmente alle ripartenze. E proprio una di queste permette a Sarao di incrociare e alzare le braccia al cielo.
La festa si sposta all’esterno, in piazza Cuella. Il Siracusa vince e ora aspetta quelle che saranno le decisioni federali. Per un eventuale ripescaggio, la formazione azzurra è lì in prima fila.




Atletica, Matteo Melluzzo sei nella storia: 10.13 al Roma Sprint Festival

Matteo Melluzzo vola e ritocca ulteriormente il suo miglior tempo. Lo sprinter siracusano al Roma Sprint Festival ha fermato il cronometro in batteria sui 100 metri a 10.13. Cresciuto nella Milone Siracusa e oggi atleta delle Fiamme Gialle, allo Stadio dei Marmi di Roma ha scritto la storia: Matteo Melluzzo è l’atleta siciliano più veloce di sempre.
Solo qualche giorno fa, al Meeting Internazionale di Savona, lo sprinter delle Fiamme Gialle aveva fermato il cronometro, sempre sui 100 metri, a 10.21.
Il velocista siracusano, migliorando ancora il personale sui 100 metri, è diventato l’ottavo italiano più veloce di sempre.
A vincere la batteria è stato Marcell Jacobs in 10.07. Ha preceduto Chitiru Ali, secondo in 10.11, e Matteo Melluzzo terzo in 10.13.
Adesso lo sprinter siracusano mette nel mirino il Grifone Meeting ad Asti. “Mi confronterò con Filippo Tortu e Samuele Ceccarelli. Una sfida (quella contro i compagni di nazionale, ndr) per vedere se la condizione è migliore rispetto agli altri e riuscire magari a prendermi un posto in Nazionale nella staffetta. Mi sto ritagliando il mio spazio per correre almeno la batteria di qualificazione per Campionati Europei di Atletica Leggera che si svolgeranno a giugno a Roma e poi chissà”, aveva detto pochi giorni fa alla redazione di SiracusaOggi.it.




L’Eurialo Siracusa under 13 si qualifica alla Final Six

Due vittorie e qualificazione alla Final Six per l’Eurialo Siracusa. Ultimo atto del campionato under 13 comitato Monti Iblei di pallavolo femminile, grazie ai successi conseguiti ieri pomeriggio alla palestra di via Asbesta contro Angelo Custode Priolo e Akrai Palazzolo. Nella prima gara le ragazze allenate da Raffaele Moscuzza e Sibilla Zampollini hanno impiegato una cinquantina di minuti scarsi per avere la meglio sulle priolesi, battute in due set 25-12, 25-11. Punteggi larghi in un match dove l’equilibrio è durato solo fino al 7-7 del primo parziale Poi le verdeblù hanno preso il largo, rintuzzando anche il timido tentativo di reazione ospite che ha caratterizzato l’alba del secondo set, con le priolesi avanti 3-1 prima di essere riprese e poi definitivamente staccate.
L’Angelo Custode ha sfidato subito dopo l’Akrai, perdendo 2-1 (25-21, 16-25, 18-25). Nella terza e ultima partita della giornata, l’Eurialo non si è fatta sfuggire la grande occasione di prendersi il primo posto e, dunque, il pass per la fase finale. Nel primo set ha sofferto e, sotto di 4 punti, sul 15-19 ha dimostrato grande carattere, operando una rimonta che ha consentito alla formazione del vicepresidente Salvo Corso (presente insieme al tecnico della prima squadra Luca Scandurra) e compagne di vincere 27-25. Nel secondo parziale ha completato l’opera, imponendosi 25-18. Domenica 2 giugno a Canicattini e Palazzolo la Final Six, che vedrà protagonista anche la squadra aretusea.