Pallanuoto, l’Ortigia saluta la Coppa Italia: contro il Recco finisce 13-3

Come da pronostico, l’Ortigia saluta subito la Coppa Italia, cedendo il passo a un Recco in grande condizione, che ha controllato il match sin dall’inizio. I biancoverdi hanno pagato soprattutto la poca lucidità offensiva, provocata anche da una difesa avversaria aggressiva e pressoché perfetta. La formazione di Piccardo prova inizialmente a contrastare i recchelini, mettendo in campo una discreta attenzione difensiva, alla quale però fanno da contraltare i tanti errori in attacco.
Al termine della gara, coach Stefano Piccardo commenta così la sconfitta: “Oggi abbiamo incontrato un Recco in formato coppa. Noi abbiamo avuto difficoltà ad arrivare ai due metri, dall’altra parte, perché quando loro fanno questo pressing alto, per noi diventa difficile. E se fai fatica a tenere la linea dei due metri in attacco, poi tutto si fa più complicato. È un po’ lo stesso tipo di partita che il Brescia ha giocato con il Posillipo, si tratta di grandi squadre che sono molto brave a giocare questo pressing in anticipo. In difesa, devo dire che abbiamo più o meno gestito, a parte due o tre errori che potevamo evitare, ma è davanti che abbiamo fatto tanta fatica. Anche perché, ripeto, loro sono stati molto bravi, difendendo veramente bene, soprattutto sulla prima linea, coprendo le diagonali. Lo abbiamo visto soprattutto nelle superiorità, quando due o tre volte abbiamo anche girato bene la palla, ma loro hanno difeso bene, troppo per quello che è il nostro stato attuale”.
L’allenatore biancoverde aveva chiesto una risposta ai suoi ragazzi, sul piano dell’atteggiamento e dell’applicazione: “In parte, la squadra ha tirato fuori qualcosa in più, facendo meno errori rispetto a quelli commessi con Quinto e Telimar. Sull’uomo in più, però, abbiamo fatto l’esatto contrario di quello che avevamo preparato e avevo chiesto. Questo è indicativo della fase che stiamo vivendo. Io sto facendo il possibile, sto lavorando duramente, ma sbloccarsi a livello mentale è qualcosa che dipende solo dai giocatori. Il momento, purtroppo, è questo, lo sappiamo. Ora dobbiamo cercare di ricompattarci, lavorare ancora meglio la prossima settimana e poi affrontare questo ciclo di cinque partite che per noi sarà fondamentale”.




Pallavolo, Melilli Volley ospita Gioiosa Ionica. Il tecnico Scandurra: “Imprimere pressione alla partita”

Melilli Volley cerca la quarta vittoria consecutiva. Dopo la vittoria interna di sabato scorso contro la vicecapolista Volley Valley, la diciannovesima giornata del campionato di serie B2 di pallavolo femminile propone un nuovo appuntamento casalingo per la squadra neroverde. Al palazzetto di via Gorizia, domani, sabato 15 marzo alle ore 18, incontrerà la Sensation Profumerie Gioiosa Ionica.
La terza in classifica sfiderà la terz’ultima in una gara che vede partire con i favori del pronostico le ragazze guidate da Luca Scandurra. “Nella pallavolo non c’è mai nulla di scontato – dice il tecnico della squadra neroverde – e ogni partita va giocata al massimo delle proprie possibilità. E’ chiaro che noi abbiamo qualcosa in più ma non possiamo andare in campo convinti di aver vinto prima ancora di cominciare. Avremo di fronte una squadra giovane e dalle buone doti fisiche e, quindi, servirà imprimere da subito pressione alla partita, imponendo il nostro gioco ed evitando di fare esaltare le avversarie. Abbiamo preparato questa gara allo stesso modo di quelle precedenti, lavorando sodo in palestra e pensando solo all’avversario di turno. Sicuramente – conclude l’allenatore di Melilli – la vittoria di sabato scorso con Volley Valley ha accresciuto entusiasmo e autostima, dandoci ulteriore consapevolezza della nostra forza. Ora però serve resettare tutto e ripartire da zero, pensando alle difficoltà che potrebbe riservarci la sfida con una squadra che avrà ben poco da perdere”.




Serie D, cambia la classifica con il ritiro dell’Akragas. Gli umori del tifo, la calma nello spogliatoio

Il giorno dopo il ritiro dell’Akragas dal campionato di Serie D e la riscrittura della classifica, l’umore dei tifosi del Siracusa naviga a vista tra due opposti. Da una parte la consapevolezza (“Nessuno sconforto, abbiamo ancora il nostro destino in mano”), dall’altra si scomoda persino l’occulto (“Siracusa sfortunato e maledetto”); per quest’ultima annotazione basterebbe, in verità, ricordare la favorevole monetina del Vomero per poter sostenere che la sorte non c’entra nulla. Certo è però un calcio da rifondare e riscrivere, categoria per categoria, lega per lega.
Uno sguardo alle posizioni di vertice, nella nuova classifica: il Siracusa capolista scende a 60 punti (-3); la Reggina perde 4 punti e si ferma a 56. Gli amaranto, però, disputeranno una partita in più degli azzurri. Questo perchè il Siracusa si vede cancellare l’impegno del 13 aprile, da calendario previsto in casa dell’Akragas. Virtualmente, quindi, la formazione calabrese può dirsi a -1 dal Siracusa. A meno che…
Lasciando da parte le gufate, in casa azzurri non c’è stata troppa sorpresa per il ritiro dell’Akragas. Era una eventualità messa nel conto. Nessun commento ufficiale, con il presidente Ricci raggiunto dalla notizia negli States. “Cambia poco, avremmo comunque dovuto vincere tutte le partite restanti per essere sicuri della promozione”, è la versione che filtra dallo spogliatoio. Matematica e saggezza, insomma.
D’altronde, Maggio e compagni sanno bene che non c’è molto da far di conto o programmare. La settimana scorsa come anche oggi, se il Siracusa vuole centrare la promozione deve vincerle tutte. Sei partite, sei finali.




Pallanuoto, è tempo di Final Eight di Coppa Italia per l’Ortigia: a Napoli sarà sfida con il Recco

L’Ortigia si prepara a vivere la Final Eight di Coppa Italia, che si svolgerà a Napoli da domani a domenica e che prevede, nella sua prima giornata, i quarti di finale a eliminazione diretta. Per la squadra di Piccardo, che attualmente sta vivendo una fase non semplice a livello di risultati, c’è ancora una volta il Recco a offrire l’opportunità e gli stimoli giusti per ritrovare e testare carattere, applicazione tattica e condizione. L’Ortigia scenderà in acqua domani pomeriggio, alle ore 18.30, contro la corazzata di mister Sukno. Il tecnico Piccardo, che potrà contare su tutti i suoi giocatori e che in settimana ha analizzato il passo indietro e gli errori evidenziati nell’ultima sconfitta contro il Telimar, si aspetta dalla sua squadra una gara attenta e soprattutto un atteggiamento diverso, una maggiore determinazione e un’attenzione massima da parte di tutti.
Alla vigilia, il difensore Giorgio La Rosa analizza con lucidità il difficile momento della squadra: “È evidente che non stiamo attraversando un bel periodo, perché è da più di un mese che non vinciamo una partita, incluse quelle alla nostra portata. Per tale ragione, adesso più che mai, è fondamentale rimanere uniti, continuare a lavorare e a credere in quello che stiamo facendo. Può sembrare una banalità, ma è importante ripartire dalle cose semplici. Ognuno di noi deve rimanere concentrato al massimo sul proprio lavoro, su ciò che deve fare o deve evitare. Ciascuno deve attenersi al piano partita, perché noi prepariamo le sfide, analizziamo le squadre contro cui giochiamo, i loro punti di forza e di debolezza, ma ultimamente, nei momenti più delicati della gara, è come se ci dimenticassimo di quello che abbiamo preparato, commettendo errori e forzando le giocate”.
Per il difensore biancoverde, il match di domani contro i liguri potrebbe dare la giusta spinta in vista del rush finale in campionato: “Quella con il Recco è la partita ideale per due ragioni: perché sappiamo benissimo che, se non evitiamo determinate cose, rischiamo un’imbarcata clamorosa, e perché, dal punto di vista del risultato, non abbiamo molta pressione e quindi possiamo concentrarci sulla prestazione e sull’applicazione tattica. Si tratta di una gara che potrebbe essere importante per ripartire e per capire cosa dobbiamo fare in vista delle partite future”.
La Rosa, infine, da giocatore esperto, dice la sua sul fatto che l’Ortigia, adesso nona in campionato, debba ridefinire gli obiettivi, spostando il focus sulla salvezza: “È chiaro che in questo momento ci ritroviamo in una situazione di classifica inaspettata e molto delicata, che apre anche altre prospettive, come i play-out, però ritengo che non dobbiamo smettere di credere nel nostro obiettivo iniziale, ossia quello di arrivare nelle prime otto e qualificarci ai play-off per il 5° posto. Credo che, in questi momenti, pensare in negativo porti solo altra negatività. Quindi, meglio rimanere concentrati sul nostro lavoro, essere consapevoli della nostra forza, convincerci che c’è ancora margine per rientrare. Dobbiamo ritrovare serenità e lucidità e per riuscirci dobbiamo sbloccarci mentalmente. Questo si può fare solo attenendoci al piano partita e alle indicazioni del mister, in modo da gestire al meglio ogni situazione. Dobbiamo affrontare con questo atteggiamento il ciclo di gare contro Olympic, Florentia e Catania, poi, a due giornate dalla fine, vedremo dove saremo e se ci sarà modo di raggiungere i play-off per il 5° posto. Bisogna pensare partita dopo partita, giocare bene con il Recco e poi concentrarsi sulla sfida di campionato con l’Olympic Roma”.




L’Akragas si ritira dal campionato di Serie D, la follia di una classifica adesso da riscrivere

L’Akragas rinuncia al campionato di Serie D. La notizia era nell’aria da ore ma adesso è ufficiale. A comunicarlo è stessa società di Agrigento con un comunicato ufficiale sui canali social. “La Società dell’Akragas comunica ufficialmente di aver trasmesso alla Lega Nazionale Dilettanti la propria rinuncia improrogabile alla prosecuzione del campionato di Serie D, girone I. Dopo un’attenta e sofferta valutazione, il club ha preso atto dell’impossibilità di garantire la continuità della stagione agonistica a causa di difficoltà gestionali ed economiche che non consentono di proseguire il percorso intrapreso. Nonostante questa difficile decisione, la Società conferma il proprio impegno nella crescita dei giovani talenti e proseguirà regolarmente le attività del settore giovanile, con l’obiettivo di garantire continuità e sviluppo al movimento calcistico locale”.
La situazione nelle settimane scorse sembrava essere rientrata con l’ingresso in società del presidente Giuseppe Arnone e del nuovo Amministratore delegato, l’imprenditore Sergio Di Benedetto.
Arnone, presidente dell’Akragas, nelle ore scorse ha parlato della situazione, lanciando un disperato appello: “Domenica siamo partiti alle 6 di mattina per attraversare lo Stretto e andare a giocare a Reggio Calabria, non abbiamo potuto prenotare un albergo. Un generoso imprenditore ha fornito il gasolio, facendo il pieno al bus, non abbiamo avuto neanche i soldi per pagare la cena di fine partita ai calciatori, una pizza che ho pagato con i miei soldi. C’è’ il rischio di non poter giocare contro il Licata poiché mancano persino i soldi per tracciare le linee bianche con il gesso. Sindaco Miccichè, onorevoli, imprenditori: diamoci una smossa. Altrimenti questa settimana ritiriamo l’Akragas dal campionato”.
Ma quanto pesa il ritiro dell’Akragas sulla classifica del Siracusa? Con il ritiro dell’Akragas cambierà in maniera significativa la classifica, perché verranno cancellati tutti i punti conquistati dalle squadre del girone I contro la formazione di Agrigento. In questo modo il Siracusa perderà 3 punti (Siracusa-Akragas del 1 dicembre 2024, 5-0) e la Reggina 4 punti (Akragas-Reggina del 3 novembre 2024, 0-0 e Reggina-Akragas del 9 marzo 2025, 2-0). Gli azzurri, inoltre, sconteranno un turno di riposo in occasione di Akragas-Siracusa prevista per il 13 aprile e la possibilità della squadra di Trocini di accorciare le distanze dagli uomini di Turati, andando a -1, è ghiotta: al Granillo, per la trentunesima giornata del girone I di Serie D, arriverà la Nissa.

Il video del presidente dell’Akragas, Giuseppe Arnone:




Maggio e Suhs, il Siracusa vince anche ad Enna e tiene dietro la Reggina

Con un gol per tempo, il Siracusa piega l’Enna. Un 2-0 firmato Maggio e Suhs, per tenere a distanza la Reggina e avvicinare il traguardo stagionale.
Turati ritrova Maggio ma deve sacrificare Alma, in un equilibrio di formazione in cui bisogna trovare prima posto agli under.
In un campo privo di insidie, il Siracusa trova il vantaggio poco prima della fine del primo tempo. Un fallo del portiere su Russotto in penetrazione vale il calcio di rigore. Dagli undici metri è perfetto Mimmo Maggio. Il vantaggio premia la costanza del Siracusa. Ma per evitare sorprese è bene chiudere la partita e ci pensa ancora Suhs, imperioso di testa al ventesimo della ripresa. Per il difensore, è la migliore stagione da realizzatore.
Con la nebbia che cala a tratti sul Generale Gaeta, si va avanti sino al 50′. Triplice fischio e vittoria Siracusa. E una partita in meno al traguardo.




Colpaccio Albatro a Conversano, vittoria pesante per i play-off scudetto

La Teamnetwork Albatro vince a Conversano violando dopo tre anni e mezzo il fortino pugliese del Pala San Giacomo. Siracusani che tornano a casa con due punti importantissimi per la corsa ai play off scudetto. In campo due squadre che, tra malanni stagionali e infortuni, si presentano con diversi giovanissimi nel roster. Tra i siracusani Giuffrida, Schiavone Laudani – 50 anni in tre – sostituiscono Marino, Molina e Vinci.
Il primo tempo scorre su ritmi non particolarmente esaltanti. I siracusani sono bravi ad andare per ben due volte sul +2, cosa che non riesce ai padroni di casa grazie alle parate di Fasanelli.
Nella ripresa i blu arancio tornano in campo con la consapevolezza di poter fare il colpaccio. La difesa resta attenta e pochi sono gli spazi concessi ai pugliesi tenuti in vita da Goux.
Al 18° inizia l’allungo degli uomini di Garralda. In poco meno di due minuti i siracusani martellano la porta dell’ottimo Di Caro. Vantaggio che cresce secondo dopo secondo fino alla sirena finale quando il punteggio dice 31 Conversano, 35 Albatro




Pallanuoto, derby amaro per l’Ortigia è la Telimar a mettere la freccia

Derby amaro e sconfitta meritata per l’Ortigia, che cade in casa 11-13 contro un Telimar apparso più in condizione e più determinato a conquistare i tre punti. Peraltro punti pesanti perché permettono ai palermitani di salire all’ottavo posto in classifica, scavalcando proprio i biancoverdi. La squadra di Piccardo, adesso nona e costretta a guardarsi alle spalle per non essere coinvolta nei play-out salvezza, ha sofferto molto l’aggressività e la velocità degli uomini di Baldineti, registrando un passaggio a vuoto decisivo nel terzo tempo. Nella prima metà di gara, infatti, in acqua regna l’equilibrio, il match è divertente e vivo, con le due formazioni che si affrontano a viso aperto. L’Ortigia parte bene con la doppietta di Cassia, ma i palermitani, trascinati oggi da Marini e Muscat, migliori in acqua, ribaltano il punteggio e poi rimangono avanti fino al 4-4 firmato ancora da Cassia a un minuto dalla sirena. Nel secondo parziale, il Telimar prova la prima fuga, portandosi per due volte sul doppio vantaggio, ma in entrambi i casi l’Ortigia rientra, chiudendo però sotto di una rete all’intervallo lungo. Nella terza frazione, i biancoverdi sprecano molto in avanti, sbattendo spesso su Holland, mentre i palermitani sono cinici e realizzano un parziale di 3-0 che li porta sul +4 prima degli ultimi otto minuti. Nel quarto tempo, l’Ortigia prova a reagire, ma il Telimar risponde sempre puntuale, cedendo un po’ solo nei minuti finali, quando però ormai il cronometro ha emesso il verdetto. Finisce 11-13, con gli ospiti che esultano e la squadra di Piccardo che adesso dovrà ricompattarsi per uscire da un momento non facile.
Nel dopo partita, coach Stefano Piccardo analizza la sconfitta: “Abbiamo concluso male in tantissime occasioni, anche nitide, evidentemente è un momento in cui non riusciamo a inquadrare lo specchio della porta. Anche le ripartenze subite nascono da conclusioni sbagliate, è una cosa che ha portato la squadra ad allungarsi e ad esporre il fianco al loro contropiede, che in tre-quattro occasioni ci è costato caro. E sapevamo che poteva accadere. Ad ogni modo, il campionato è questo, bisogna mettersi sotto con il lavoro, ora siamo noni e la decima è molto vicina a noi, quindi c’è lo spauracchio dei play-out che incombe. Bisogna essere realisti e consci della nostra condizione. Abbiamo preso 13 gol in casa e questa non è una partita nella quale puoi prendere così tanti gol, ma questo è lo stato delle cose, bisogna prenderne atto e lavorare per migliorare”.
Il tecnico biancoverde sottolinea l’importanza di scongiurare il coinvolgimento nella lotta salvezza: “Quando abbiamo perso Bitadze avevo detto che noi avremmo dovuto cercare innanzitutto di evitare i play-out. Ed è un concetto che, a maggior ragione, ripeto adesso. Dobbiamo essere consapevoli che questa è la nostra dimensione, che la situazione è questa e che dobbiamo lavorare per risolverla”.
A caldo, parla anche capitan Christian Napolitano, che professa realismo: “La nostra dimensione oggi è quella di una squadra che non deve retrocedere. Dobbiamo evitare i play-out, cercare di arrivare almeno noni, perché il rischio di retrocedere c’è se entriamo in acqua senza carattere come oggi. Nelle partite toste come questa bisognerebbe avere un altro atteggiamento, perché sapevamo che loro altrimenti ci avrebbero messo sotto sportivamente. Il Telimar ha vinto meritatamente e faccio loro i miei complimenti. Noi al momento siamo una squadra che deve combattere per salvarsi, inutile parlare di play-off. Oggi siamo venuti fuori troppo tardi, invece bisognerebbe riuscirci dal primo tempo, combattendo poi con pazienza, come facevamo prima. Il problema è il carattere. Possiamo allenarci duramente, provare schemi, ma se in acqua non entra l’uomo non serve a nulla. Non vedo la giusta cattiveria in molti di noi. Dobbiamo capire che dobbiamo evitare i play-out, che l’obiettivo cambia. Dobbiamo lavorare in silenzio ed entrare nell’ottica che bisogna pensare solo a salvarsi”.




Vigilia di Enna-Siracusa, Turati: “Ci aspetta una partita tosta con tanti duelli. Sono fiducioso”

Il Siracusa si prepara ad affrontare un’altra importante sfida di campionato. Domani alle ore 15, allo Stadio Generale Giuseppe Gaeta, gli uomini di Turati cercheranno di fare bottino pieno contro l’Enna. Dando una sguardo alla classifica, si tratta di una partita sulla carta facile ma che potrebbe nascondere alcune insidie. L’Enna viene da una settimana difficile, considerando le dimissioni dell’allenatore Giuseppe Pagana, del suo staff e del direttore sportivo Giuseppe Restuccia. Gli azzurri, invece, vengono dalla vittoria sulla Sancataldese per 3-1 e Maggio e compagni cercheranno di centrare un altro risultato positivo per mantenere i 3 punti di vantaggio sulla Reggina. L’Enna e il suo nuovo mister Francesco Passiatore vogliono la reazione, anche perché la zona playout incombe. Insomma, una partita dove ogni passo falso potrebbe essere decisivo. Alla vigilia del match Marco Turati ha analizzato la partita: “L’Enna è una squadra costruita per fare battaglia, dal punto di vista fisico è molto forte. Sicuramente ci aspetta una partita tosta con tantissimi duelli. Abbiamo l’obbligo di fare una grandissima partita, vincendo tutti i vari uno contro uno. Sono fiducioso perché i miei ragazzi hanno grandissima voglia”.




Pallanuoto, sfida Ortigia-Telimar Palermo per la classifica e per il prestigio

I derby sono di per sé gare particolari e ricche di motivazioni, a maggior ragione se la posta in palio è alta. L’Ortigia e il Telimar Palermo tornano a sfidarsi domani, alle ore 15.00, alla piscina “Paolo Caldarella” di Siracusa, nella 21ª giornata del campionato di Serie A1 e proveranno a dare una scossa importante ad una stagione non semplice per entrambe.
Le due formazioni, per anni protagoniste di match combattuti che valevano le prime posizioni, adesso si ritrovano a lottare per conquistare uno spazio nel percorso dei play-off per il quinto posto, porta di accesso alle coppe europee (a cui sono ammesse le squadre che occupano dalla quinta all’ottava posizione in classifica). Al momento, i biancoverdi sono ottavi con 23 punti, due in più dei palermitani, e quindi una vittoria permetterebbe agli uomini di Piccardo di consolidare la propria posizione dentro la griglia delle prime otto, scongiurando il rischio di scivolare nella zona pericolosa. Zona dalla quale, il Telimar, dal canto suo, vorrebbe tirarsi fuori, magari vincendo a Siracusa e riscattando la sconfitta dell’andata, quando l’Ortigia riuscì a espugnare la piscina di Terrasini con una bella prestazione, dopo una partita equilibrata e vinta anche grazie a un ottimo finale.
Ci sono tutti gli ingredienti, dunque, per un derby acceso e dal pronostico aperto, un bello spettacolo di pallanuoto che, ci si augura, possa avvenire davanti a una grande cornice di pubblico. Piccardo ha tutta la rosa a sua disposizione, il gruppo è compatto e ha lavorato con dentro la voglia di riscattare l’inattesa sconfitta di Quinto. La partita contro il Telimar sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube dell’Ortigia (clicca qui).
Alla vigilia, tecnico e giocatori hanno scelto e chiesto di restare in silenzio, per concentrarsi solo sul lavoro in acqua e sulla partita. A parlare, allora, ci pensa la presidente Roberta Marotta, che evidenzia l’importanza del match e rivolge un appello alla tifoseria: “Dopo la battuta d’arresto di sabato scorso, contro il Quinto, la squadra è tornata subito a lavoro sotto la guida del mister, per ritrovare la fiducia e la serenità necessarie, nella consapevolezza di dover dare il massimo”.
“Mi auguro – continua la presidente – che per la partita contro il Telimar ci sia tanta gente in tribuna perché, domani più che mai, i nostri ragazzi avranno bisogno di sentire tutto il sostegno e il calore del nostro pubblico. Pertanto, rivolgo l’invito ai tifosi siracusani a partecipare al derby e ad assistere ad un sano pomeriggio di sport, venendo a sostenere questi ragazzi che portano in giro per l’Europa il nome della nostra città e il calore della nostra terra”.