Pallanuoto. Stefan Vidovic lascia l'Ortigia, pronto a giocare la prossima stagione in Spagna

Stefan Vidovic lascia l’Ortigia e vola in Spagna, dove giocherà nella prossima stagione. La notizia è resa nota dalla società, che ricorda quanto Vidovic sia stato, negli anni trascorsi con la calottina biancoverde, un protagonista assoluto, amato dai tifosi, sia per le sue grandi doti tecnihce, sia per l’educazione e l’indiscussa professionalità. “Dopo quattro anni, con tutti i risultati ottenuti e le emozioni vissute – afferma Stefan Vidovic – , ho sentito che era giunto il momento di prendere una decisione difficile, ma necessaria. Anche in passato ho avuto tante offerte, ma ho sempre rifiutato. Quest’anno, però, ho deciso di partire, perché alla mia età ho bisogno di provare una nuova esperienza, misurarmi con un’altra avventura, avere nuovi stimoli. La carriera di un giocatore non è tanto lunga e penso che questo sia il momento giusto per cambiare e rimettermi in gioco. Questo è un passo importante per me, voglio confrontarmi con nuove sfide, crescere e migliorare ancora. Ho preso questa decisione con addosso tanta emozione, perché non è semplice lasciare l’Ortigia”. Il giocatore montenegrino rivolge il suo ringraziamento a tutto l’ambiente biancoverde: “Chi mi conosce sa che Siracusa è ormai la mia città e che mi sento cittadino siracusano. Per me l’Ortigia è stata ed è una famiglia. Voglio ringraziare la famiglia Marotta, in particolare la presidente Roberta Marotta, perché da loro sono stato trattato come un figlio. Poi voglio ringraziare mister Piccardo, perché con lui sono migliorato tanto in questi quattro anni: quando sono arrivato qui non ero nemmeno vicino al livello che ho raggiunto oggi. Per me lui è stato l’allenatore più importante nella mia carriera sportiva. Un altro ringraziamento, inoltre, va a tutti quelli che ci sono stati vicini, da Goran Volarevic al team manager Gigi Di Luciano, al videoanalista Peppe Sparta, a tutti coloro i quali mi hanno fatto sentire parte di un gruppo meraviglioso. Ci tengo a dire che questo non è un addio, perché a Siracusa tornerò spesso, visto che qui ho tanti amici e ho vissuto gli anni più belli della mia vita. Sono triste, perché vado via e lascio un pezzo di cuore, ma sono anche contento per tutto quello che abbiamo fatto in questi anni, scrivendo la storia del club. So che quando tornerò a Siracusa, troverò sempre la mia famiglia”.“In questi quattro anni – continua Vidovic – abbiamo avuto tanti problemi, dal Covid alla piscina, ma siamo sempre rimasti uniti. Per questo sono arrivati tutti questi risultati. La mia unica amarezza è non aver vinto l’Euro Cup. Adesso posso dire che questa coppa ci è stata tolta, scippata più volte, perché avevamo tutte le possibilità di vincere questo trofeo. Ai tifosi dico grazie e li invito a rimanere sempre vicini a questa squadra e a questa società, perché lo meritano. Spero che anche la città di Siracusa, le sue istituzioni diano più supporto al club e a questi ragazzi”.Infine, chiusura con un messaggio speciale rivolto direttamente ai compagni di squadra, con i quali ha vissuto questi anni gloriosi: “Grazie di tutto, siete i miei fratelli, mi sentirò sempre parte di questo gruppo e sarò sempre il vostro più grande tifoso. Chissà, magari ci rivedremo presto”. Il Circolo Canottieri Ortigia “ringrazia con enorme affetto Stefan per tutto quello che ha fatto in questi anni, per la professionalità, la dedizione, i valori mostrati dentro e fuori dall’acqua e per l’amore nei confronti di questi colori.  A Stefan, al quale spetta un posto speciale nel cuore e nella storia di questo club, vanno i nostri migliori auguri per il suo futuro sportivo e personale”.




Calcio, Ercolanese sconfitta ma vince in fair-play: "Siracusa grazie per l'ospitalità"

Con un fair play degno di nota, l’Ercolanese ha voluto ringraziare il Siracusa ed i suoi tifosi per l’accoglienza ricevuta in Sicilia. Nonostante la secca sconfitta rimediata al De Simone (3-0) in gara uno delle semifinali dei play-off nazionali per la promozione in Serie D, la società granata ha pubblicato poche ore dopo un post nel quale sottolinea l’ospitalità “unica” ricevuta in occasione nella trasferta di Siracusa. “Sia la società che i tifosi sono stati accolti in modo esemplare: alla città e al Siracusa Calcio 1924 vanno i nostri più sentiti ringraziamenti”, si legge ancora nella nota della società campana. E subito dopo l’Ercolanese assicura che “in occasione della partita di ritorno accoglieremo nel migliore dei modi chi ha aperto le porte di casa propria come se fossimo dei familiari”. Impossibile, poi, non concordare con la chiosa finale: “Questi sono episodi che fanno bene al calcio e allo sport in generale, oltre i risultati delle gare”.
L’Ercolanese ha disputato la rifinitura di sabato a Canicattini Bagni, poi domenica la sfida d’andata al De Simone. E domenica prossima, return match in Campania. Si parte dal 3-0 per il Siracusa.




Verso la serie D: Siracusa a valanga, superata 3-0 l'Ercolanese

Il Siracusa fa un passo deciso verso la finale che mette in palio la promozione in serie D. Nella prima gara della post season, gli azzurri hanno superato per 3-0 l’Ercolanese. Al De Simone succede tutto nel primo tempo, con Belluso che apre le marcature al 4′ minuto. Passano altri nove minuti e gli azzurri raddoppiano con Ficarotta. A mettere in sicurezza il risultato, al 25′, è Porcaro.
Al triplice fischio, festa per i sostenitori azzurri. Domenica in Campania il match di ritorno, che tutti in casa Siracusa si augurano sia quasi una formalità, dopo l’ampio successo odierno.




Pallanuoto. Primo rinforzo per la nuova stagione dell'Ortigia: Luca Cupido in biancoverde

Primo rinforzo per la stagione 2023/2024 per il Circolo Canottieri Ortigia. Arriva in biancoverde Luca Cupido, proveniente dal CN Barcelona. Cupido è un attaccante classe 1995, è alto 193 centimetri e pesa 95 kg. Nato a Santa Margherita Ligure, da padre italiano e madre americana, ha la doppia cittadinanza. Cresciuto nelle giovanili della Rari Nantes Camogli, alla fine del 2013 si trasferisce negli Stati Uniti dove, oltre a studiare, gioca nei college americani, conquistando il campionato e vincendo, nel 2018, il titolo di miglior giocatore del campionato NCAA. Nel 2019 rientra in Italia dove, dopo una breve parentesi alla Pro Recco, torna alla Rari Nantes Camogli. Nel 2022 si trasferisce al CN Barcelona. Luca Cupido, che con le nazionali giovanili italiane ha vinto due ori mondiali e uno europeo, è stato poi convocato dalla nazionale maggiore americana, diventandone un punto fermo in questi anni e disputando, con la calotta a stelle e strisce, ben due olimpiadi (Rio e Tokyo), concluse al decimo e al sesto posto. “Sono molto contento-le prime dichiarazioni di Cupido- È bello essere di nuovo in Italia e potermi confrontare, dopo tanti anni, con il campionato italiano. L’Ortigia ha fatto benissimo quest’anno e nella prossima stagione avremo di nuovo un bel mix di veterani e giovani promettenti; quindi, visto che alla mia età sono al picco della mia forma atletica, spero di poter contribuire al raggiungimento degli obiettivi che ci porremo per il nuovo anno. Da fuori – continua Cupido – si vede che questo è un gruppo ben guidato da mister Piccardo e che c’è unità. Credo che l’obiettivo sia quello di far bene in Europa e di provare a vincere una coppa europea. Speriamo, dopo tanti anni che l’Ortigia ci prova, di riuscire a raggiungere questo obiettivo. Personalmente, spero di fare un gran bel campionato e di prepararmi per le Olimpiadi del 2024 con la nazionale USA, dove l’obiettivo è vincere una medaglia che manca da anni e che sarebbe molto importante per il movimento americano. Per me è bello congiungere l’esperienza in Italia con un obiettivo oltreoceano. Ho tante motivazioni per fare bene. Non vedo l’ora di iniziare”. Infine un messaggio ai tifosi biancoverdi: “Avere un pubblico molto caldo, che può sostenerti durante le partite è una cosa molto bella. Ci sono squadre di altissimo rango che, a livello di tifoseria, non hanno la stessa spinta che ha l’Ortigia. Avere dei tifosi così appassionati aiuta e motiva i giocatori anche durante la settimana, perché quando ti alleni non c’è nessuno, ma il fatto di sapere che quando si gioca c’è tanta gente che si presenta numerosa per sostenerti, dà una motivazione in più. Speriamo che anche l’anno prossimo ci sia questa grande spinta”.

 




Una stagione da incorniciare, l'Ortigia fa festa con Ekipe Orizzonte e Nuoto Catania

Terza in classifica e qualificata alla Champions League, l’Ortigia fa festa. Domani, mercoledì 24 maggio, alla piscina Caldarella va in scena un insolito appuntamento a ranghi misti con l’Ekipe Orizzonte e la Nuoto Catania. La prima ha vinto l’ennesimo scudetto di pallanuoto femminile, mentre la seconda ha centrato l’obiettivo della permanenza in A1 maschile. Le tre squadre daranno vita ad una partita/esibizione a ranghi misti, alle 19.30.
Sarà l’occasione per abbracciare i tifosi biancoverdi e celebrare una stagione difficile ma sportivamente straordinaria.




Boxe, il siracusano Tommaso Puglisi è campione italiano juniores, Schoolboys 66 kg

Il giovane pugile siracusano Tommaso Puglisi si è laureato campione italiano Schoolboys, categoria 66 chilogrammi. L’allievo del maestro Diego Caldarella, della palestra delle Fiamme Oro di Siracusa, ha battuto in finale per 5-0 il favorito della vigilia, piemontese. Festa grande per Tommaso al Villaggio d’Abruzzo, a Roseto degli Abruzzi, dove si sono svolti tutti i match della manifestazione.
Ripagati così i sacrifici quotidiani, come la sveglia alle 5 del mattino per gli allenamenti e poi la scuola. Tommaso compirà 14 anni a giugno. Anche il Questore, Benedetto Sanna, si è voluto congratulare personalmente con Tommaso Puglisi e con il suo maestro.




Tutti in piedi per l'Ortigia, terzo posto e Champions League!

L’Ortigia strapazza a suo piacimento il Telimar Palermo e vicine anche gara due della finale per il terzo posto. Finisce 6-14 per i biancoverdi che prenotano un posto per la prossima Champions League. L’Ortigia costruisce la vittoria nei due tempi finali, ma già nella prima metà gioca comunque bene e riesce sempre, con pazienza e lucidità, a rispondere alla foga dei padroni di casa. E negli ultimi 8 minuti, il Telimar si arrende, Tempesti para un altro rigore e l’Ortigia dilaga con Napolitano, Carnesecchi e la doppietta di Ferrero. A fine partita esplode la gioia di un gruppo straordinario, che chiude al meglio un’annata storica.
“Abbiamo preso piena consapevolezza della nostra forza nella partita di Coppa Italia, ma la vera molla è scattata quando siamo usciti dall’Euro Cup. In quel momento ci siamo messi in testa che dovevamo arrivare terzi, che bisognava provare ad arrivare in Champions, perché volevamo rigiocarla”, commenta coach Stefano Piccardo. “Questi risultati non arrivano mai per caso. Sono frutto del lavoro, del sacrificio, dell’abnegazione. Il merito è di questi ragazzi, che vanno solo ringraziati. Io dedico questo risultato a mia moglie. E a mia madre, che non c’è più e che avrebbe compiuto il compleanno”.
Grande protagonista della serata (e della stagione), è stato il leggendario portiere Stefano Tempesti, che non trattiene l’entusiasmo e che fa due dediche speciali: “Questo è un risultato incredibile, che vale come uno scudetto. Quattro anni fa sono arrivato qua e ho detto che volevo raggiungere la finale contro la Pro Recco. Purtroppo ancora non ci siamo riusciti, ma quello che abbiamo fatto quest’anno vale come una finale scudetto, per come ci siamo arrivati, per l’annus horribilis che abbiamo passato. Voglio fare due dediche in particolare. Una alla mia famiglia, che è venuta fin qua a Palermo a vedermi dalla tribuna: Elisabetta, Ale, Adele sono stati la mia arma segreta in questa partita. E poi una dedica la voglio fare al mio mister, Piccardo, perché è stato eccezionale per come ha gestito la partita, per come ha saputo gestire gli spostamenti, calibrare gli allenamenti e tenere la squadra unita nei momenti di difficoltà. Se ci fosse un premio per l’allenatore dell’anno, lo vincerebbe a mani basse, perché nemmeno il migliore allenatore della migliore nazionale del mondo avrebbe saputo gestire un’annata così in questa maniera. Merita una dedica”.
Sul futuro di questa squadra, il portiere ritiene ci sia tempo per pensarci e scappa via con una battuta: “Vedremo la struttura che avrà la squadra il prossimo anno e da lì partiremo a lavorare con la solita serietà. Per il futuro c’è tempo, intanto godiamoci questa vittoria. Anche perché ora devo scappare, perché devo ricomprare il pallone che ho lanciato in tribuna per festeggiare…”.




Pallanuoto, finale 3° posto: troppa Ortigia per il Telimar, gara uno è biancoverde (16-9)

Affermazione netta dell’Ortigia che ha superato il Telimar Palermo 16-9 nella gara uno della finali per il terzo posto che vale anche un posto in Champions League. Prova maiuscola della squadra biancoverde, senza sbavature alla Caldarella. Difesa attenta, ripartenze veloci e gestione perfetta anche delle fasi con uomo in meno. Partenza sprint e solo Ortigia nel primo quarto (3-0)- Più equilibrato il secondo tempo, con il Telimar che, dopo il poker di Rossi, si sveglia dal torpore e finalmente segna con Irving. L’Ortigia però è spietata e allunga ancora con la doppietta di un ispiratissimo Ferrero, tra i migliori. L’Ortigia tiene sempre i palermitani a distanza di sicurezza e negli ultimi 8 minuti piazza un parziale di 5-2 che chiude ogni discorso. Il Telimar, sabato a Palermo, dovrà fare molto di più per sperare di pareggiare la serie.
“Abbiamo difeso bene, siamo partiti subito aggressivi, ma chiudendoci bene in difesa e non concedendo gol facili. In attacco siamo stati bravi e pazienti, gestendo le azioni fino alla fine, che è il segreto quando incontri squadre che giocano con difese in movimento per cercare di ripartire, facendoti giocare gli ultimi secondi in modo non tranquillo”, dice a fine partita Filippo Ferrero. “Bene così, ma non abbiamo ancora fatto nulla, abbiamo vinto la prima, ma dobbiamo vincerne due. Sabato sarà un’altra battaglia. Loro saranno agguerriti e noi dovremo farci trovare pronti, tranquilli, non farci prendere dall’entusiasmo, altrimenti rischiamo uno scossone che ci può far male”.
“Abbiamo fatto una partita perfetta, senza mai mollare un minuto”, analizza il centrovasca Cassia. “Ora dobbiamo andare a Paelermo giocando come abbiamo fatto oggi, tranquilli e lucidi, per chiudere il discorso”.




Pallanuoto. Ortigia-Telimar: domani pomeriggio la sfida per il terzo posto

Una sfida ad altri livelli, anche di adrenalina, da sempre contrassegnata da spettacolo ed equilibrio. Ortigia e Telimar, domani pomeriggio, alle 15.00, con diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Ortigia, si ritroveranno ancora una volta una di fronte all’altra, al termine di un’altra stagione diversa nelle sfumature (per i biancoverdi c’è stata la ribalta della finale di Coppa Italia), ma per entrambe molto positiva. In palio, questa volta, c’è il terzo posto finale in campionato. L’Ortigia lo ha ottenuto nella regular season, con tre punti di vantaggio sui palermitani, quarti e protagonisti di un’ottima seconda parte di stagione. Adesso, però, tutto si azzera, perché ciò che conta è arrivare terzi alla fine dei play-off. Chi ci riuscirà potrà assaporare il gusto dell’Europa d’élite, ossia quella Champions League che l’Ortigia ha disputato con onore nel 2021 e che il Telimar vorrebbe vivere per la prima volta. Un obiettivo prestigioso che arricchisce di ulteriori significati questa finale per il 3° e 4° posto, che già di suo è piena di motivazioni e orgoglio. Una sfida che in questi ultimi anni si è giocata tante volte, tra campionato, Coppa Italia ed Euro Cup, con tanti momenti di tensione che hanno incrinato i rapporti tra le tifoserie ma che, per fortuna, ormai fanno e devono fare parte del passato. Nel match tra Ortigia e Telimar lo spazio dovrà essere solo per l’agonismo in acqua e per l’orgoglio di vedere due formazioni siciliane già qualificate in Europa e in lotta per l’accesso alla Champions. Domani primo atto alla “Caldarella”, sabato 20 maggio gara 2 a Palermo. Eventuale gara 3, sabato 27 maggio nuovamente a Siracusa.

Alla vigilia, Christian Napolitano, capitano dell’Ortigia, evidenzia il valore dell’avversario e spiega cosa bisogna fare per riuscire a superarlo: “Contro il Telimar sarà sempre la solita battaglia, una partita combattuta, anche perché è un derby ed entrambe le squadre saranno molto cariche. Noi cercheremo di giocare come sappiamo, pensando al nostro gioco, indipendentemente dall’avversario che abbiamo di fronte. Dovremo avere la testa fredda, essere lucidi, calmi, perché loro sono una squadra ben organizzata, con un grande allenatore. Per me sono i favoriti, in questo momento, visto che nella seconda parte di stagione hanno perso solo due partite. All’inizio hanno faticato, poi si sono ritrovati, hanno degli stranieri forti e un giocatore come Giorgetti, oltre a un portiere che sta parando bene. Dovremo fare la nostra partita ed essere bravi a mantenere alta l’attenzione in tutte e due le gare e nell’eventuale gara 3″.
Il capitano biancoverde mostra il suo fair play e ribadisce l’importanza di questa finale per la pallanuoto siciliana: “Come ho già detto, il passato dobbiamo metterlo da parte. Ormai è lontano e non importa più. La bagarre sportiva deve esserci solo in acqua, una volta finita la partita dobbiamo essere tutti amici. Quello che conta è che due squadre siciliane sono già qualificate alle coppe europee e dobbiamo esserne orgogliosi. Questa finale che vale l’accesso in Champions deve essere prima di tutto una grande festa della pallanuoto siciliana”.
A 24 ore dal match parla anche il difensore Simone Rossi, il quale sottolinea gli aspetti tattici e di atteggiamento che l’Ortigia dovrà curare al meglio: “Sarà una partita giocata su 8 tempi, se non addirittura 12, quindi non c’è nulla di scontato. Siamo in casa e abbiamo voglia di fare risultato. Siamo arrivati terzi e questo non deve farci sentire di avere la vittoria in tasca, ma anzi deve darci grosse responsabilità. Domani dovremo dare il massimo in ogni fase, essere cinici davanti e approfittare delle occasioni che avremo, cosa che non abbiamo fatto nell’ultimo periodo, soprattutto in superiorità numerica. Loro preparano molto bene sia l’uomo in più sia l’uomo in meno, quindi sarà un match molto delicato sotto questo punto di vista. La partita del girone di ritorno, giocata a Nesima, non fa fede. Lì abbiamo avuto molte occasioni per chiuderla prima e non siamo stati capaci di farlo, ma loro adesso sono nel momento migliore della stagione, il loro campionato è stato un crescendo, pertanto dovremo essere bravi nel non subire il loro ritmo e anzi imporre il nostro, cercando di essere ordinati e cinici in avanti”.
“Il fatto che sia un derby – conclude Rossi – potrebbe creare un po’ di tensione in più, ma siamo due formazioni ormai rodate, che sono arrivate ai play-off in maniera ottimale. Loro hanno incontrato il Recco e quindi hanno avuto meno possibilità di esprimere gioco, mentre noi contro il Brescia abbiamo avuto le nostre difficoltà, ma siamo riusciti a dargli filo da torcere in alcuni momenti. Sicuramente, sul piano mentale stiamo bene, siamo pronti per questo impegno”.




Seconda frazione perfetta, Matteo Melluzzo non fa rimpiangere Jacobs nella 4×100

Prendere il posto del campione olimpico Marcel Jacobs e non farlo rimpiangere. Missione compiuta per Matteo Melluzzo, il velocista siracusano che ha spinto in seconda frazione la staffetta azzurra 4×100. Il quartetto composto anche da Patta, Desalu e Tortu ha compiuto un passo deciso verso i Mondiali di Budapest. A Firenze, al debutto stagionale, buon 38.38 alle Sprint Relays di Firenze. Il tempo vale al momento il piazzamento utile per un pass ai Mondiali ungheresi, tra poco più di tre mesi. Alla Diamond League di Parigi, tra poche settimane, una nuova occasione per provare ad abbassare il cronometro.
Matteo Melluzzo, in seconda frazione, ha corso al posto di Jacobs. Corsa fluida e pulita con cambi in sicurezza, cosa che permette quindi ancora margine di miglioramento. Non è ancora disponibile il timing di frazione, ma lo staff federale si è detto soddisfatto della prova dei quattro staffettisti e di Melluzzo.