Seconda frazione perfetta, Matteo Melluzzo non fa rimpiangere Jacobs nella 4×100

Prendere il posto del campione olimpico Marcel Jacobs e non farlo rimpiangere. Missione compiuta per Matteo Melluzzo, il velocista siracusano che ha spinto in seconda frazione la staffetta azzurra 4×100. Il quartetto composto anche da Patta, Desalu e Tortu ha compiuto un passo deciso verso i Mondiali di Budapest. A Firenze, al debutto stagionale, buon 38.38 alle Sprint Relays di Firenze. Il tempo vale al momento il piazzamento utile per un pass ai Mondiali ungheresi, tra poco più di tre mesi. Alla Diamond League di Parigi, tra poche settimane, una nuova occasione per provare ad abbassare il cronometro.
Matteo Melluzzo, in seconda frazione, ha corso al posto di Jacobs. Corsa fluida e pulita con cambi in sicurezza, cosa che permette quindi ancora margine di miglioramento. Non è ancora disponibile il timing di frazione, ma lo staff federale si è detto soddisfatto della prova dei quattro staffettisti e di Melluzzo.




Atletica Leggera Fisdir, a Siracusa il campionato regionale

Arriveranno da tutta la Sicilia e dimostreranno, ancora una volta, come lo sport possa abbattere qualsiasi barriera. Sono 230 gli atleti con disabilità intellettiva-relazionale provenienti da diverse zone dell’Isola che domenica 7 maggio 2023, a Siracusa, parteciperanno al “2° campionato regionale Fisdir di atletica leggera”, con il patrocinio di Endas Sicilia. Le gare si terranno al campo scuola Pippo Di Natale, in via Augusto Murri 4. Gli atleti si sfideranno in numerose discipline: dal lancio del giavellotto al salto in alto, dalla corsa al lancio del vortex, dal salto in lungo al lancio del disco. Le gare avranno inizio alle ore 10,30 e vedranno impegnati anche 10 giudici di gara e cronometristi. Alle premiazioni, interverranno i rappresentanti delle istituzioni locali e rappresentanti dello sport siracusano.

“Gran parte delle società che parteciperanno al campionato regionale di atletica leggera sono affiliate ad entrambi gli organismi sportivi e questo ci rende orgogliosi perché una federazione paralimpica come Fisdir riconosce a Endas il valore aggiunto per tutte le attività sportive promozionali. Endas, in quanto ente di promozione sportiva sarà sempre al fianco di Fisdir”, dichiara Germano Bondì, presidente Endas Sicilia.

 




Pallanuoto: semifinale scudetto, l'Ortigia sogna lo sgambetto alla corazzata Brescia

Domani sera, alle ore 20.30, a Brescia (diretta streaming sulla pagina Facebook dell’AN Brescia), gara 1 della semifinale dei play-off scudetto di pallanuoto. L’Ortigia sfida il sette di mister Bovo, secondo al termine della regular season e in testa al proprio girone di Champions. Un ostacolo durissimo per Napolitano e compagni che però in semifinale di Coppa Italia sono riusciti nell’impresa.
Si riparte da un altro contesto, tra due formazioni che si sfidano per la quarta volta in stagione. Nei precedenti, in vantaggio il Brescia per 2-1. I biancoverdi di Piccardo sognano un successo, per giocarsi poi l’accesso in finale davanti al proprio pubblico. Difficile, non impossibile.
Alla vigilia, Stefano Tempesti, portiere e vice-capitano dell’Ortigia, racconta con quale spirito il gruppo si sta avvicinando a questa importante sfida: “Arriviamo a questo appuntamento molto arrabbiati, perché nelle scorse settimane abbiamo avuto ancora problemi e siamo stati costretti a fare allenamenti spostandoci e macinando chilometri. Nonostante questo, però, grazie a un grande gruppo e a un grande allenatore, arriveremo molto preparati e determinati, senza alcun timore reverenziale. Non andremo certo a Brescia con l’obiettivo di fare una bella figura, ma per giocare al meglio e mettere il più possibile in difficoltà un avversario che in Champions è in testa e ha battuto le squadre più forti del mondo. Massimo rispetto per loro, ma non partiamo con l’idea di limitare i danni o di farci applaudire per averci provato. Questo è un errore che commettono in tanti e che abbiamo commesso anche noi in passato, cioè quello di elogiare troppo i campioni e accontentarsi di perdere con il minimo scarto. Quest’anno abbiamo fatto un cambio di mentalità e si è visto sia in Coppa Italia sia in altre partite. Domani, quindi, si va a Brescia per fare la nostra parte da protagonisti”.
Una mentalità diversa, un segno di crescita della squadra, che però aumenta le responsabilità: “Il rovescio della medaglia – continua Tempesti – è che anche gli avversari non si aspettano più un’Ortigia remissiva, che si accontenta della bella figura e di una sconfitta onorevole con pochi gol di scarto. Tutti adesso sanno che l’Ortigia vuol provare a vincere e a fare la storia. Così anche una delle squadre più forti al mondo, come il Brescia, ci affronterà come una diretta avversaria, da competitor, sapendo che siamo una squadra che vuol farle lo sgambetto. Saranno determinati, avranno voglia di metterci sotto sin dall’inizio per ripristinare quel divario che c’era fino a qualche tempo fa e farci capire che non dobbiamo nemmeno pensare di voler arrivare a una finale scudetto. Sarà un bellissimo spettacolo fra due grandi squadre, una consapevole di dover vincere per forza e un’altra che ha voglia di cambiare il corso della storia”.
A 24 ore dalla gara, parla anche Stefan Vidovic, che invita tutti a mettere da parte quanto di buono fatto in questa stagione e a concentrarsi solo su questa sfida: “Aver chiuso al 3° posto e aver centrato il record di punti è un grande risultato. Sono orgoglioso e felice per questo, ma adesso dobbiamo dimenticare tutto quello che è successo. Ora inizia la parte più bella della stagione e dobbiamo pensare solo al Brescia, che è una delle migliori squadre in Europa. Loro giocano una pallanuoto moderna, tengono il ritmo alto, si muovono molto. L’aggressività è la loro caratteristica più importante e su quella basano tutto il resto. Noi, malgrado i problemi che abbiamo avuto durante l’anno e che abbiamo dovuto affrontare nuovamente nell’ultimo periodo, ci siamo comunque allenati bene e siamo pronti per disputare questi play-off. Ci vogliamo godere queste sfide contro il Brescia perché con i nostri risultati ci siamo meritati di giocare le semifinali scudetto e vogliamo dimostrare di avere qualità e di potercela giocare con tutti fino alla fine”.




Pallanuoto. Big-mach a Brescia: avvincente trasferta per l'Ortigia

È il big-match della penultima giornata di campionato ed è una sfida che, in casa Ortigia, evoca sensazioni piacevoli: domani pomeriggio, alle ore 15.00, i biancoverdi saranno impegnati nella difficilissima e avvincente trasferta di Brescia. Alla “Mompiano”, con diretta sulla pagina Facebook dell’AN Brescia, Napolitano e compagni dovranno vedersela contro la corazzata di mister Bovo, seconda forza del campionato, seria candidata allo scudetto e protagonista di una grande stagione in Champions, dove al momento guida il suo girone. Quella con il Brescia, però, è una partita che, visto il recente passato e il prossimo futuro, assume un sapore particolare. Si ripropone, infatti, la sfida che, a fine febbraio, l’Ortigia ha vinto soffiando ai lombardi l’accesso alla finalissima di Coppa Italia, una gara bellissima, una delle più belle prestazioni dei biancoverdi negli ultimi anni. Inoltre, si anticipa quella che, a meno di improbabili crolli del Recco, sarà la prossima semifinale dei play-off scudetto. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per una grandissima partita di pallanuoto. L’Ortigia, purtroppo, ci arriva con le solite problematiche legate alla chiusura della “Caldarella”, con allenamenti tra Siracusa e Catania. Ma il morale è alto e la voglia di giocare questa grande sfida, che all’andata, a Catania, fu vinta dal Brescia, è davvero tanta.

Alla vigilia, coach Stefano Piccardo, lamenta le difficoltà vissute in questi giorni e sottolinea l’importanza della partita anche in ottica play-off: “La settimana è scivolata via tra mille difficoltà, perché non abbiamo la nostra piscina e ci siamo allenati in giro. Mercoledì siamo andati a Catania, ospiti della Nuoto Catania, ma siamo finiti in un ingorgo di tre ore che ci ha costretto a ridurre l’allenamento a un’ora scarsa. Oggi andremo a Noto a fare l’ultimo prima della partenza. Insomma, avremmo preferito vivere questa settimana in maniera diversa. Ciò detto, domani affronteremo la seconda in classifica in Serie A1 e al momento in testa a uno dei gironi di Champions League. Conosciamo benissimo il valore del nostro avversario. Sarà una partita importante che ci potrà dare spunti per quelli che saranno i match futuri”.

L’allenatore biancoverde non pensa più alla vittoria ottenuta in Coppa Italia a fine febbraio: “La semifinale di Coppa Italia era una partita secca in una competizione diversa, quindi non va presa in considerazione in vista di questa e dei play-off. Domani dovremo cercare di avere profondità e di difendere i loro uno contro uno, che sono micidiali. Contro Brescia bisogna stare attenti a ogni aspetto della partita, perché è una squadra veramente importante e forte ”.

Sebastiano Di Luciano, attaccante dell’Ortigia, si aspetta un Brescia ancora più forte e agguerrito rispetto alla Coppa Italia: “Non c’è più l’ansia della classifica, ma giochiamo contro una corazzata, una squadra che, insieme a Recco, è candidata alla vittoria dello scudetto. Dobbiamo affrontare il Brescia nel miglior modo possibile, anche perché, secondo me, loro ricordano bene quello che è accaduto in Coppa Italia e quindi giocheranno con più aggressività del solito per potersi prendere una rivincita. Dovremo stare molto attenti, dare il 100%, soprattutto in fase difensiva, cercando di evitare le loro ripartenze, visto che Brescia è una della squadre che nuota di più in Italia”.

“Questa partita – conclude Di Luciano – è un antipasto di quella che, con tutta probabilità, sarà la semifinale scudetto, un’altra motivazione che deve spingerci a fare il massimo, per far capire che l’esito dei play-off non è scontato, che non è già scritto che saranno loro ad arrivare in finale. Noi abbiamo un sogno, che poi adesso è anche il nostro obiettivo, cioè arrivare a giocare una finale per lo scudetto. Certo, non partiamo con i favori del pronostico, però se giochiamo da squadra possiamo provare a fare uno scherzetto e replicare quanto successo in Coppa Italia. Il Brescia è in ottima forma, è vero, ma noi crediamo nei nostri valori e nei nostri mezzi e ci proveremo fino all’ultimo. Ma prima di tutto dobbiamo uscire dal match di domani con una bella prestazione, anche se per la classifica non è più importante”.




Pallanuoto. L'Ortigia vince in casa della Distretti Ecologici: 8-12

(c.s.) Un’Ortigia paziente esce indenne da quella che alla vigilia era considerata una trasferta molto pericolosa. La squadra di Piccardo batte 12-8 (stesso risultato dell’andata) la Distretti Ecologici, giocando abbastanza bene e sbagliando qualcosa in difesa solo nella prima metà di gara. I biancoverdi, comunque, anche quando sono andati sotto di un gol, sono sempre rimasti tranquilli, dando l’impressione di essere in grado, in qualsiasi momento, di dare l’accelerata decisiva, cosa di fatto avvenuta nella terza frazione. L’Ortigia inizia bene e sblocca il risultato con Ferrero alla prima occasione del match, ma i padroni di casa rispondono subito con Francesco Faraglia. Di Luciano, in controfuga, rimette la freccia, ma gli uomini di Mirarchi reagiscono, portandosi addirittura avanti con Spione (in superiorità) e Viskovic. Il parziale si chiude con il pareggio di Rossi, che sfrutta al meglio la superiorità numerica. Nel secondo tempo, il copione non cambia: l’Ortigia centra il gol del sorpasso con Ferrero, migliore in acqua oggi, ma i capitolini ribaltano nuovamente il risultato con l’ex Mirarchi e con Boezi, quindi ancora l’ottimo Ferrero agguanta il pareggio (5-5) con cui si va all’intervallo lungo. Nel terzo parziale, i biancoverdi crescono e mettono in mostra la loro forza. La differenza di valori in acqua adesso si vede, con i ragazzi di Piccardo più attenti in difesa e spietati in attacco, dove Cassia e due volte Ferrero (una su rigore) costruiscono l’allungo portando a +3 il vantaggio prima dell’ultimo parziale. Negli ultimi 8 minuti l’Ortigia controlla e disinnesca i tentativi avversari di rientrare in partita. Cassia e Velkic rispondono a Mirarchi, quindi lo scatenato Ferrero e Vidovic chiudono definitivamente i conti. Per i biancoverdi tre punti fondamentali e un altro piccolo passo verso i play-off. Da stasera si pensa già al big match di sabato, alla “Caldarella”, contro il Savona, oggi battuto a sorpresa in casa dall’Anzio.
Nel dopo partita, Stefano Piccardo, tecnico dell’Ortigia, non è soddisfatto di come la squadra ha iniziato il match: “L’approccio non è stato dei migliori, perché i primi quattro gol subiti sono frutto di errori individuali gravi. Ci eravamo detti di giocare una partita meno offensiva e più difensiva e invece abbiamo preso i primi quattro gol a causa della frenesia di attaccare. Insomma, non sono contento del modo in cui abbiamo iniziato, poi la squadra si è registrata, abbiamo trovato il bandolo della matassa in difesa, facendo bene il pressing e il rientro, giocando delle inferiorità numeriche ottime. E anche sull’uomo in più è andata bene, abbiamo sempre tirato dal palo, con ottime conclusioni, anche se la percentuale poteva essere ancora più positiva. Ad ogni modo sono contento perché, al di là degli errori, abbiamo chiuso la gara in controllo e abbiamo vinto nonostante avessimo alcuni giocatori non al meglio della condizione, come ad esempio Francesco Condemi, che ha stretto i denti e ha giocato con un dito malconcio”.
A fine partita, parla anche Filippo Ferrero, grande protagonista oggi con sei reti e tante pregevoli giocate: “All’inizio abbiamo faticato un po’ perché loro giocano solo zona a M, quindi per noi è sempre un po’ complicato attaccarla. Avevamo bisogno di trovare il ritmo e i giusti spazi. Questa fase di organizzazione offensiva ci ha portato inizialmente a concedere qualche contropiede e a trovarci lontani in difesa, poi abbiamo trovato le misure e abbiamo iniziato a difendere con più aggressività, a ripartire come sappiamo, a trovare più spazi e a fare le entrate nei tempi giusti, mettendo la partita in discesa”.
Il numero 7 biancoverde sottolinea l’importanza della vittoria, che aggiunge un altro mattoncino alla corsa per la conquista del terzo posto e dei play-off scudetto: “La loro vittoria sul Savona ci ha aiutato perché ci ha spinto a preparare la partita al 100%, con maggiore attenzione e senza sottovalutare l’avversario. Quella di oggi è una vittoria pesante, perché qui a Roma sono cadute tante squadre quest’anno. Era fondamentale vincere per continuare ad andare dritti per la nostra strada e procedere verso l’obiettivo”.




Pallanuoto: è di nuovo campionato, l'Ortigia chiede strada alla Distretti Ecologici

E’ già tempo di tornare in acqua per l’Ortigia. Domani pomeriggio, alle ore 14.00, scenderanno in vasca ad Ostia contro i padroni di casa della Distretti Ecologici Nuoto Roma (diretta streaming sul canale YouTube della squadra capitolina). Una trasferta insidiosa per gli uomini di Piccardo, che dovranno vedersela contro una formazione che sta vivendo un buon momento, è ottava in classifica ed è reduce dalla doppia vittoria contro Savona (in casa) e Anzio (fuori casa). L’Ortigia, in questa stagione, ha già affrontato due volte la squadra dell’ex Cristiano Mirarchi, allenata dal padre Maurizio Mirarchi: nel primo turno di Coppa Italia e nel girone di andata del campionato. In entrambi i casi, l’Ortigia ha avuto la meglio. In Coppa Italia, il divario fu ampio (11-3), perché i romani erano ancora in rodaggio e con un roster meno completo; in campionato, la gara fu più equilibrata, soprattutto nei primi due parziali, con i biancoverdi che alla fine vinsero 12-8. Per la partita di domani, coach Piccardo spera di recuperare almeno uno tra Francesco Condemi (ipotesi difficile) e Francesco Cassia (il cui infortunio occorso contro il Recco si è rivelato meno grave di quanto ci si aspettasse). Al di là di chi sarà in formazione, a Ostia servirà un’Ortigia concentrata, compatta e cinica per portare a casa tre punti fondamentali, anche in vista del big match di sabato 1 aprile, a Siracusa, contro il Savona.
“Ci aspetta una gara difficile, nella quale dovremo saper interpretare bene sia la nostra fase difensiva sia la ripartenza e l’attacco posizionato contro la loro zona a M. È un match importante, ne mancano cinque alla fine e sappiamo che saranno tutti fondamentali per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati all’inizio della stagione. Cercheremo di fare del nostro meglio”, l’analisi di Piccardo.
Anche Alessandro Carnesecchi, mancino dell’Ortigia, pone l’attenzione sul momento di forma dei romani e su come i biancoverdi dovranno affrontare questa difficile trasferta: “La Distretti Ecologici è una formazione molto preparata, cresciuta tanto nel corso della stagione e con una idea di gioco precisa. Sono infatti molto organizzati e ti concedono poco. Ma credo che alla fine tutto dipenda da noi. La differenza, in queste partite che rimangono, la fa la testa, la fanno le motivazioni rispetto agli obiettivi. Noi vogliamo arrivare terzi e giocarci al meglio delle nostre possibilità i play-off scudetto. Credo che si possa parlare tanto di tattica e tecnica, ma alla fine il fulcro è sempre l’aspetto mentale”.




Pallanuoto: l'Ortigia regge un tempo, la Pro Recco passa a Siracusa (15-5)

L’Ortigia torna a giocare nella sua Caldarella, ma di fronte si trova un Recco in solita forma schiacciasassi. Ai biancoverdi non riesce di ripetere la prova di Coppa Italia, quando ha messo in difficoltà i pluricampioni liguri. Finisce 15-5 per la Pro Recco, con poco purtroppo da aggiungere.
I biancoverdi reggono solo un tempo, poi iniziano a sbagliare tanto e a subire il ritmo e le accelerazioni dei liguri, non riuscendo mai a cambiare l’inerzia dell’incontro. L’approccio è positivo, con i padroni di casa che, con Vidovic, rispondono subito al primo squillo di Zalanki. Inoltre, anche quando lo stesso Zalanki e Fondelli allungano, i ragazzi di Piccardo non demordono e riescono a portarsi sul 3-3 con Di Luciano e Ferrero, sprecando poi anche l’opportunità di andare in vantaggio. La partita dell’Ortigia finisce poco dopo, quando Ivovic e Di Fulvio portano i campioni d’Europa sul 5-3 di fine primo tempo. I biancoverdi accusano il colpo e, tra il secondo tempo e la prima metà del terzo, subiscono un parziale di 5-0 che porta il Recco sul 10-3. Ferrero (su rigore) prova a scuotere i suoi, ma la squadra appare demoralizzata e sempre meno lucida, sia in fase difensiva che offensiva, naturalmente anche per via della qualità degli avversari. Younger, Iocchi Gratta e Aicardi fissano il punteggio sul 13-3. Nel quarto tempo, al gol di Gorrìa Puga rispondono Cannella ed Echenique.
L’Ortigia rimane terza, ma il vantaggio sulla quarta adesso si riduce a 3 punti. In casa biancoverde, dopo l’infortunio in settimana di Ciccio Condemi, c’è apprensione adesso anche per Cassia, che si è fatto male nel finale. Mercoledì si torna in acqua a Roma, contro la Distretti Ecologici, quindi, sabato 1° aprile, big match casalingo contro Savona.
A fine gara, il tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo, commenta così la prestazione dei suoi ragazzi: “Le sconfitte non sono mai piacevoli, ma è vero che loro hanno i giocatori più forti del mondo e lo hanno dimostrato. Quindi, merito al Recco. Ci fa piacere aver visto quelli che sono i nostri limiti contro certe squadre. Nel secondo e terzo tempo abbiamo sbagliato completamente l’approccio, e la loro transizione ci ha tagliato a fette. Arrivavano palle laterali sui loro centri e bisognerebbe essere bravi a non farli aprire già sulla transizione. Il primo e il quarto tempo, invece, sono state due buone frazioni da parte della mia squadra. Dobbiamo ripartire da lì. Adesso testa a mercoledì, perché a Roma ci aspetta una partita importante e poi penseremo a sabato, quando avremo un match ancora più importante. L’infortunio a Cassia? Non sono un medico e non posso fare diagnosi, verranno fatti degli accertamenti, ma temo che non ci sarà né mercoledì né sabato. Vedremo. Intanto voglio ringraziare la città e i nostri tifosi che sono venuti a sostenerci. È stata una bellissima sensazione”.
Stefano Tempesti, portiere biancoverde, pur riconoscendo la forza del Recco, sottolinea un aspetto molto importante relativamente alla sua squadra: “Sappiamo che è difficile per tutti giocare contro il Recco, ma se mostriamo già prima una sorta di timore reverenziale, partiamo in svantaggio. Abbiamo la consapevolezza che il Recco è forte, però dobbiamo capire che anche noi siamo fortissimi e che anche a noi non manca niente. Lo dimostra il fatto che abbiamo preso dei parziali e dei gol su errori che possono accadere con qualunque avversario, perché si tratta di errori individuali, non effetto di una squadra devastante che ti ha completamente schiacciato. Sono errori sui quali possiamo lavorare e sicuramente lo faremo questa settimana con il mister, perché non credo sia così ampio il divario che ci separa. Il Recco è forte, ma lo siamo anche noi. Possiamo perdere, ma c’è modo e modo di perdere, di approcciare una partita, di gestire determinate situazioni di gioco. Ora abbiamo due appuntamenti che decideranno un po’ la stagione. Già la trasferta di Roma sarà difficilissima, quindi adesso andiamo a passettini. D’altra parte, ci servono anche queste partite per crescere. Dobbiamo fare tesoro dei nostri errori e crescere mentalmente”.




Finale di Coppa Italia: vince il Recco ma l'Ortigia è nella storia

(c.s.) Una bellissima finale, giocata davanti a una meravigliosa cornice di pubblico e combattuta fino alla fine, con il Recco che vince di forza ed esperienza solo nel quarto tempo. L’Ortigia chiude con una grande prova questa indimenticabile Coppa Italia, che l’ha vista sfidare alla pari la squadra più forte al mondo. I campioni d’Europa iniziano subito bene il match, sbloccando il risultato alla prima azione con Aicardi. L’Ortigia difende bene, con grande attenzione e riesce a pareggiare in ripartenza con Di Luciano. L’equilibrio dura per quasi tutto il parziale, fino a quando Zalanki (in superiorità) e ancora Aicardi, dal centro, portano il punteggio sul 3-1. Nel secondo tempo, dopo il meno 1 di Ferrero su rigore, il Recco inizia a macinare gioco e ad aumentare la pressione, mettendo in mostra tutta la sua forza. Younger, Iocchi Gratta e Aicardi portano i recchelini al massimo vantaggio (+4). Il coach biancoverde Piccardo decide allora di chiamare il time-out per rimettere a posto le cose. E in effetti, nell’azione successiva, è Francesco Condemi ad accorciare: prima dell’intervallo lungo è 6-3 per il Recco. La terza frazione è spettacolare e scoppiettante e vede l’Ortigia crescere e aumentare la velocità. Vidovic centra il meno 2 con una gran conclusione dalla distanza, ma poco dopo Aicardi risponde dal centro. A questo punto si scatena Cassia: prima delizia il pubblico con una palombella che beffa Del Lungo e, dopo il nuovo allungo di Younger (su rigore), realizza una doppietta bellissima, con due bordate dalla distanza che valgono il 7-8 con cui si chiude il tempo. Negli ultimi 8 minuti, il Recco è spietato e anche un po’ fortunato, quando riesce ad allungare con la botta di Ivovic che sbatte sul palo e rimpalla sulla schiena di Tempesti. Gli uomini di Sukno prendono fiducia, Echenique piazza il +3 e, dopo il gol di Ferrero, sono Di Fulvio e Younger (entrambi in superiorità) a chiudere il match. Finisce 12-8. Vince il Recco, ma l’Ortigia esce a testa altissima.

A fine gara, parla capitan Christian Napolitano, visibilmente soddisfatto ed emozionato per il grande percorso dell’Ortigia: “Abbiamo giocato una finale contro la squadra più forte al mondo. Eravamo gasati perché ci tenevamo a fare bella figura, soprattutto davanti al pubblico di Genova, che era tutto per il Recco. Abbiamo fatto una bellissima figura. Penso che altre squadre non sarebbero riuscite a fare una partita così tirata. Sono felice perché usciamo a testa alta. Abbiamo perso ma sono orgoglioso di questo gruppo, del lavoro che abbiamo fatto, nonostante le difficoltà che viviamo tutti i giorni. Andiamo per la nostra strada. A 40 anni, ritrovarsi a fare la finale con il Recco, insieme a Stefano Tempesti, è un sogno. Tutti i giovani vorrebbero competere con questa squadra”.
Il capitano biancoverde ha una dedica speciale: “Siamo entrati nella storia. Non so se i siracusani ne sono consapevoli. Io dedico questo risultato ai siracusani che ci seguono e a Maddy Galeano e alla sua famiglia. Lei ci seguiva, era la nostra tifosa e questa è una mia dedica particolare. Abbiamo lottato con la squadra più forte del mondo, però ora ci dobbiamo ricaricare, visto che sabato c’è un’altra battaglia”.
Napolitano, infine, elogia la grande forza di questa squadra: “Sappiamo di essere un gran gruppo, ci manca solo una casa. Non voglio essere polemico, ma i nostri tifosi e la nostra piscina sono il quattordicesimo uomo in vasca. Abbiamo altri obiettivi, il campionato è lungo, mancano quattro mesi, siamo nella fase calda della stagione, questo è solo l’antipasto. Io faccio i complimentii alla squadra e faccio i complimenti anche al Recco, che ha vinto questa coppa. Secondo me è stata una bella gara. A questa medaglia ci sono molto affezionato. La dedico alla mia città”.




Pallanuoto, Coppa Italia: l'Ortigia batte il Posillipo 15-11 e vola in semifinale

L’Ortigia centra la semifinale di Coppa Italia, superando il Posillipo per 15-11. La squadra di Piccardo ha sempre dato l’impressione di poter controllare in ogni momento la partita, ma ciò nonostante ha lasciato spazio al Posillipo, che nel terzo tempo è anche riuscito a passare in vantaggio.
Ottima la partenza dei biancoverdi, che alla prima azione guadagnano un 5 metri, realizzato da Ferrero. La difesa dei ragazzi di Piccardo è impenetrabile e tiene lontani i campani, mentre in transizione offensiva le ripartenze sono molto efficaci. Velkic (in superiorità) e Francesco Condemi (rigore) segnano l’allungo su un Posillipo che appare frastornato e perde pure per infortunio il suo portiere Spinelli. I campani, però, sono bravi a reagire sfruttando per due volte l’uomo in più con Picca e Stevenson, con in mezzo il poker di Francesco Condemi (scelto come MVP). Il secondo parziale si apre con l’immediato gol del Posillipo, che vale il meno 1. I napoletani crescono e iniziano a creare qualche problema all’Ortigia, che però ripristina il doppio vantaggio con Rossi, autore di una grande partita. Dopo il botta e risposta Mattiello-Francesco Condemi, è ancora la squadra di Brancaccio a centrare il bersaglio e ridurre al minimo il distacco (6-5) con Julien Lanfranco, prima dell’intervallo lungo. Il terzo è un tempo dai due volti: il Posillipo riesce a pareggiare e poi, dopo il nuovo vantaggio di Andrea Condemi, agguanta ancora il pari e addirittura ribalta il risultato andando sull’8-7. L’Ortigia si scuote ed esce con forza, con un poker di reti (Andrea Condemi, Cassia, Rossi, Napolitano) che fissano il punteggio sull’11-8 per i biancoverdi. Gli ultimi 8 minuti non riservano sorprese: Saccoia riavvicina il Posillipo, ma Ferrero, Rossi e Napolitano mettono al sicuro la vittoria. La partita scorre fino al risultato finale: 15-11 per i biancoverdi, che passano in semifinale, dove domani (ore 21) incontreranno la vincente di Brescia-Trieste.
Nel dopo partita, l’allenatore biancoverde, Stefano Piccardo, è soddisfatto a metà della prestazione dei suoi. “Abbiamo cominciato la partita molto bene, soprattutto i primi tre minuti, poi una serie di errori individuali ci hanno innervosito e abbiamo cominciato a giocare malissimo in certe fasi. Ad esempio, abbiamo fatto male l’attacco posizionato e anche la difesa in inferiorità numerica. Il problema è stato proprio questo. Il nervosismo ci ha portato a complicare la partita e a renderla difficile in un certo momento, poi per fortuna questa squadra ha qualità e riesce a fare dei parziali di due o tre gol e a portare via la partita. Ogni tanto dovremmo leggere meglio certe situazioni, cosa che a volte non facciamo, forse perché siamo presi dalla fatica. C’è ancora tanto da lavorare. In ogni caso, soddisfatto della vittoria, adesso aspettiamo di sapere chi affronteremo in semifinale”.
A fine gara, Francesco Condemi, nominato MVP, miglior giocatore del match, analizza la prova della sua squadra: “Premetto che è meglio vincere giocando male, piuttosto che perdere giocando bene. Detto questo, ci sono stati dei momenti nei quali dovevamo solo mettere la palla in rete e invece abbiamo sbagliato, ma anche per merito del Posillipo, che è una squadra ben organizzata e sta giocando un’ottima pallanuoto ultimamente. Devo dire che noi riusciamo a produrre molto gioco in attacco, mentre in difesa stiamo subendo un po’ troppi gol. Oggi abbiamo concesso molto sul loro uomo in più, sicuramente dovremo avere maggiore attenzione. Intanto però ci godiamo la vittoria e stasera vedremo chi sarà la nostra avversaria domani”.
Riguardo al riconoscimento ricevuto a fine partita, Condemi non si esalta e si concentra sul gruppo: “Questo premio non è mai personale, ma della squadra. Se la squadra gioca e vince, poi il singolo esce. Oggi tocca a me, la prossima volta a un mio compagno. È normale”.




Pallanuoto. Final Eight di Coppa Italia, impegno a Genova per l'Ortigia

Ortigia pronta alla Final Eight di Coppa Italia. Accantonato momentaneamente il campionato, dove occupa saldamente il terzo posto in classifica, la squadra sarà a Genova da domani a domenica. Un obiettivo importante, una competizione che mette in palio il primo trofeo del 2023. I biancoverdi, che hanno nel quarto posto il miglior risultato in questa coppa, hanno voglia di fare bene e di arrivare il più lontano possibile, anche per scrollarsi di dosso tutta la fatica di una situazione, quella legata agli allenamenti e alla chiusura della Caldarella, che è diventata pesante. Il primo ostacolo da superare è il Posillipo, che gli uomini di Piccardo sfideranno domani pomeriggio, alle ore 15.00, nel match che aprirà il tabellone dei quarti di finale (diretta streaming su Waterpolo Channel-Eleven Sports). I napoletani, che in queste settimane hanno salutato il ritorno di Pino Porzio come direttore tecnico accanto a coach Brancaccio, sono in un ottimo momento di forma, certificato dalla vittoria esterna di sabato, proprio a Genova, contro il Quinto, che è valsa il decimo posto attuale, a due sole lunghezze dall’ottava posizione. L’Ortigia, un mese fa, ha già sconfitto i campani alla “Scandone”, al termine di una partita molto combattuta. Ecco perché quello di domani sarà un match tutt’altro che semplice per i biancoverdi, che sono chiamati a tirar fuori tutto il loro carattere e la loro qualità. In palio c’è la semifinale contro la vincente di Brescia-Trieste. Alla vigilia, Stefano Piccardo, tecnico dell’Ortigia, parla dell’obiettivo del club in questa coppa e della condizione dei suoi giocatori: “Il nostro primo obiettivo è quello di cercare di competere al meglio e di migliorare il quarto posto, che è il traguardo massimo raggiunto nella storia del club in Coppa Italia. Questa è una competizione molto importante per come è sviluppata e per il periodo dell’anno in cui arriva. Spero che sia una vetrina prestigiosa per tutto il movimento. Per quanto riguarda il gruppo, stiamo lavorando con impegno, abbiamo avuto Cassia fuori per qualche giorno per il problema al ginocchio, ma da ieri è abile e arruolato, quindi dovremmo essere al completo. I ragazzi hanno voglia di giocare bene questa Final Eight, soprattutto a Genova, che è un po’ la culla della pallanuoto”.
Il tecnico biancoverde mette in evidenza le insidie del match con il Posillipo: “Credo che la crescita esponenziale del Posillipo, specialmente nelle ultime tre settimane, sia sotto gli occhi di tutti. Hanno una rosa importante e sono convinto che questo sarà un quarto di finale molto difficile. Dovremo cercare di non ripetere gli errori commessi a Napoli nel match di campionato, evitando quindi di essere troppo nervosi in certe situazioni e cercando di leggere bene ogni fase. Poi, dovremo difendere e avere un’idea difensiva sui loro esterni e sui loro centri: questo sarà un aspetto molto importante. Sono convinto che, in queste partite secche, chi sbaglia meno porta a casa il risultato”.
A 24 ore dal match, parla anche capitan Christian Napolitano, che conferma la volontà della squadra di centrare un obiettivo storico: “Vogliamo arrivare il più lontano possibile, anche se sappiamo che non sarà facile, perché le avversarie sono tutte competitive e perché siamo in una fase particolare della stagione, visto che siamo già oltre la metà del campionato. Da un lato c’è la stanchezza di questo momento della stagione, dall’altro ci sono le difficoltà che noi stiamo vivendo, anche se questo non deve incidere ma anzi ci deve spingere ad andare tutti insieme a caccia del miglior obiettivo possibile. Noi lavoriamo ogni giorno duramente, nonostante tutti gli ostacoli, perché non abbiamo mai fatto un anno così nella nostra vita. Ci troviamo ad allenarci in piscine non idonee per noi, una situazione terribile, che però non deve essere un alibi”.
Napolitano, pur non cercando alibi, sottolinea però il peso della situazione della Caldarella, da tanti punti di vista: “Credo che anche tra i nostri tifosi ci sia molto malumore per questa situazione. A mio avviso, l’Ortigia non ha mai avuto una squadra così forte. Malgrado tutto, infatti, siamo terzi in A1 e puntiamo ai primi 5 posti, siamo in Final Eight di Coppa Italia. A Siracusa la gente ama la pallanuoto e vorrebbe vederci giocare in casa. Non tutti possono venire a Catania. Noi siamo stanchi, non ce la facciamo più, a volte rientriamo tardissimo la sera. Non vediamo l’ora di poterci nuovamente allenare e giocare a casa, così come non vedono l’ora i ragazzi delle giovanili e le loro famiglie”.
Il capitano biancoverde, infine, si concentra sulla sfida dei quarti contro il Posillipo: “Sarà una partita difficilissima, perché loro si stanno ritrovando, hanno riabbracciato Pino Porzio in panchina e l’effetto di questo ritorno sui giocatori è evidente. Adesso sono più squadra. Sono certo che quella di domani sarà una bella battaglia”.