Galoppo. Si ritorna in pista tra Condizionata e Debuttanti

Una Condizionata e una Debuttanti aprono il programma di galoppo che ritorna in pista sabato 8 maggio all’ Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. Sui 1200 metri di pista piccola del Premio Saffo, schierati 4 soggetti di 3 anni e oltre. Temutissimo Rock of Estonia che potrebbe esprimere la voglia di riscattare l’ultima opaca performance, ai danni dei positivi e regolari Dorkhel e Prestbury Park.
Incerta la Debuttanti, Premio Alceo, che porta in scena sei femmine di 2 anni sui 1200 metri di pista piccola, per la prima volta. Ci si affida ai lavori mattutini e alle buoni voci di scuderia che accompagnano sia all’allieva di Salvo Gianni, Orange Cake, sia la beniamina di Stefano Postiglione Amoazzurra, mentre il team di Mark Cuschieri si affida soprattutto a My Sweeie.
In chiusura un’interessante Handicap, Premio Simonte, impegna, sui 1800 metri di pista sabbia, 10 soggetti di 3 anni e oltre. Reduce da successi e buona forma sono sia Spiritara che Sopran Furia, quest’ultima potrebbe approfittare del pesino assegnato in perizia. Tante le possibili alternative in pista




Pallanuoto, Coppa Italia. Rigori fatali all'Ortigia nella finale per il terzo posto

L’Ortigia fatica a tornare al successo e chiude la Final Four di Coppa Italia con un’altra sconfitta. In un emozionante derby con il Telimar Palermo, sono i padroni di casa a spuntarla dopo i tempi supplementari. La finalina per il terzo posto si era chiusa sull’8-8 nei tempi regolamentari. Ai rigori, Palermo avanti 13-8.
Continui colpi di scena segnano la gara che regala sussulti a ripetizione. Esemplare il quarto tempo, autentica bolgia. Il Telimar – che inseguiva – pareggia subito con Vlahovic, gli arbitri espellono due giocatori per parte per scorrettezze, le porte restano inviolate fino alla sirena. Quindi la lotteria dei rigori.
Il vice-allenatore dell’Ortigia, Martino Abela, nel post partita elogia comunque i suoi. “Ci siamo ricompattati, ci siamo ritrovati, forse un po’ tardi, durante la partita, soprattutto nel terzo tempo siamo riusciti a venire fuori come gruppo e abbiamo dato il massimo. Questo è molto importante. Usciamo a testa alta da questa partita, i rigori non ci hanno sorriso ma ci servirà anche questo come esperienza per la prossima stagione. Adesso dobbiamo pensare al prossimo obiettivo, che è la finale per il 5° posto in campionato. Cerchiamo di prendere tutte le cose positive di questa Final Four e di portarle con noi per la doppia finale per il 5° posto”.
Anche il capitano biancoverde Massimo Giacoppo commenta la gara. “Sapevamo di affrontare in casa una squadra determinata che avrebbe fatto di tutto per vincere questa gara. Abbiamo avuto solo un passaggio a vuoto, poi abbiamo recuperato una partita che sembrava compromessa. Abbiamo perso ai rigori, capita. Penso che la nostra stagione rimanga comunque strepitosa, al di là di questo risultato per il quale faccio i complimenti al Telimar. Nonostante un po’ di problemi nella parte finale, dobbiamo uscire da questa vasca a testa alta, perché abbiamo giocato una partita molto buona e soprattutto perché abbiamo ancora un obiettivo importante in campionato. Noi sfortunati? No, i rigori sono una lotteria, si può vincere o perdere “.




Pallanuoto, Coppa Italia. Vigilia rocambolesca per l'Ortigia e Brescia ne approfitta

In coda ad una rocambolesca vigilia, l’Ortigia ha poi raggiunto Palermo per la Final Four di Coppa Italia. Prima sfida, proibitiva, con il Brescia. Vittoria come da pronostico per i lombardi ma la proporzione penalizza oltremodo il sette biancoverde, privo della guida di Piccardo in panchina. Il Brescia si è imposto per 17-8.
L’Ortigia è arrivata all’appuntamento scarica di energie mentali, dopo il caso di covid e il ricorso al test con doppio tampone in 24 ore. In più, niente allenamenti negli ultimi due giorni e la pesante assenza di Giacoppo, infortunatosi prima del match contro Savona.
Il vice-allenatore dell’Ortigia, Goran Volarevic, nel post partita è amareggiato. “E’ stata una giornata difficile e caotica, però questo non giustifica un approccio simile alla partita. Siamo entrati in acqua senza personalità, sapendo che stavamo giocando contro una signora squadra che a ogni minimo sbaglio ti punisce. Sono rammaricato, anche se devo dire che dopo, nella fase centrale, è andata meglio. In realtà anche nel primo tempo abbiamo fatto qualche azione positiva, ma non siamo stati premiati. Comunque, ora dobbiamo ritrovare concentrazione e riorganizzarci, perché sicuramente non si può partire così”. oggi finale per il terzo posto contro i padroni di casa del Telimar.




Pallanuoto: Ortigia, un positivo al covid niente Final Four di Coppa Italia

L’Ortigia ha rinunciato alla partecipazione alla Final Four di Coppa Italia, in svolgimento in bolla a Palermo. In occasione dei tamponi effettuati, è stato riscontrato un caso di positività al Covid-19 di un membro dello staff. Come spiega la società biancoverde, “il soggetto positivo si è subito messo in isolamento, seguendo il protocollo previsto dall’autorità sanitaria”. Secondo quanto si apprende, non si tratta di un giocatore.
Nonostante il regolamento consenta all’Ortigia di poter giocare, la società ha deciso “di rinunciare alla partecipazione alla Final Four di Coppa Italia”, prevista fino a mercoledì a Palermo. Una scelta volta “a ridurre a zero i rischi per tutti, nel rispetto della salute degli atleti e dello staff degli altri team, soprattutto in un momento nel quale per molti giocatori si avvicina la fase calda della stagione, con le finali da giocare e le fasi di preparazione pre-olimpica da iniziare”.




Pallanuoto. Ortigia, che sfortuna: Savona impatta nel finale, sfuma la semifinale scudetto

Ha molto da recriminare l’Ortigia nel 9-9 con cui ha chiuso la gara con il Savona. Una rete subita a soli 5 secondi dalla fine e un errore arbitrale evidente sull’ultima opportunità del match costano un amaro pareggio per l’Ortigia, che vede sfumare definitivamente le semifinali scudetto.
Contro Savona, l’Ortigia si presenta a sorpresa con il giovane Giribaldi, autore di un’ottima prestazione, ma deve rinunciare inaspettatamente a capitan Giacoppo, costretto a dare forfait per un infortunio muscolare nel riscaldamento. I biancoverdi partono subito bene, sono concentrati, difendono bene e si portano sul 2-0 con Gallo (rigore) e Rocchi, abile a finalizzare l’azione con l’uomo in più. Campopiano accorcia, ma a pochi secondi dalla prima sirena è Mirarchi a realizzare il 3-1. Nel secondo parziale la partita è più equilibrata, Vuskovic riduce le distanze, ma dopo poco più di un minuto Vidovic risponde, quindi Rizzo e Gallo, entrambi su rigore, fissano il punteggio sul 5-3 a metà gara. Nel terzo tempo, l’Ortigia fatica un po’ di più e subisce il ritorno del Savona, con Vuskovic, Rizzo e Molina Rios che rispondono al gol iniziale di Ferrero e trovano il pari. Ancora Mirarchi, però, con un bel tiro da posizione 4 riporta avanti i padroni di casa. L’ultimo parziale è pieno di emozioni. I liguri pareggiano due volte, quindi Rossi in superiorità trova il 9-8 a 32 secondi dal termine. Il Savona ha ancora un’azione, la gioca mandando avanti anche il portiere e acciuffa il pari a 5 secondi dalla sirena. Dopodiché succede di tutto. Piccardo chiama time-out per sfruttare gli ultimi secondi, Vidovic guadagna l’espulsione di Rizzo, che però resta in acqua e, prima impedisce il tiro, poi intercetta con la testa lo scambio tra Gallo e Vidovic. A norma di regolamento è rigore, ma gli arbitri non lo fischiano. Vidovic prova ma la palla esce. Finisce 9-9 tra le proteste dei biancoverdi, che ora giocheranno la finale per il 5° posto e l’accesso in Euro Cup.
Questo il commento di mister Stefano Piccardo, nel post partita: ““Voglio fare innanzitutto i complimenti alla squadra perché abbiamo giocato quattro tempi senza il nostro capitano, giocatore fondamentale per noi, che si è infortunato nel warm-up. Abbiamo giocato molto bene, a parte un piccolo calo nella metà del terzo tempo che era fisiologico perché stavamo spingendo tanto. L’ultimo episodio? In una stagione ci sono partite determinanti e due errori così sul finale diventano determinanti. A 5 secondi dalla fine chiamiamo time out, viene data espulsione per un fallo prolungato sul nostro esterno e il giocatore espulso, prima ci impedisce di fare l’alzo e tiro e poi, sull’uno due successivo, intercetta il passaggio con la testa. Due rigori ineccepibili a norma di regolamento. Questi sono errori gravi, basta vedere il video. Detto questo, abbiamo adesso la Final Four di Coppa Italia e poi una finale 5°-6° posto da vincere per poter tornare in Europa”. “.

A fine gara ha parlato anche Valentino Gallo, autore di una bella prestazione: “Serviva un po’ di fortuna, ma anche un po’ di lucidità, perché a un certo punto loro l’hanno messa sulla bagarre, forse mettendo in soggezione un po’ gli arbitri che ci hanno fischiato qualche controfallo che ci ha penalizzato e qualche espulsione di troppo che loro hanno sfruttato al meglio. Il Savona è stato cinico, perfetto, non si è disunito nei momenti di difficoltà, quindi va dato merito a una squadra organizzata, costruita bene e che forse, in questo momento, merita più di noi di andare alle finali scudetto”.

“C’è amarezza – continua Gallo – perché dopo una stagione così, nella quale potevamo entrare nelle prime otto d’Europa, pensare di essere fuori dalle prime quattro in Italia è incredibile. Ma è lo sport e dobbiamo accettarlo. Questa formula poi è un po’ penalizzante, perché sbagli una sola partita e sei fuori. Siamo una squadra capace di vincere con tutti e magari fare qualche passo falso. Abbiamo sbagliato pochissimo quest’anno e alla fine ci troviamo fuori. Rendiamo onore però a un Savona che ha meritato la qualificazione e facciamo a loro un in bocca al lupo per le finali “.

Gallo, infine, torna sull’episodio finale, quando all’Ortigia è stato negato un rigore decisivo: “La pallanuoto si dimostra uno sport piccolo, perché non abbiamo ancora il Var, che avrebbe evitato l’errore grave dell’arbitro. Dobbiamo ancora evolverci come sport, rispetto ad altre discipline più grandi e ricche che dispongono della tecnologia. Speriamo che si introduca presto questo strumento, lo spero almeno per le generazioni future”.




Pallanuoto. L'Ortigia si gioca l'accesso alle finali Scudetto: domani il match decisivo con il Savona

È la partita più importante della stagione, quella che dirà se l’Ortigia potrà ancora sperare di arrivare alle finali Scudetto oppure no. Domani pomeriggio (ore 14.30, diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Ortigia e su Waterpolo Channel), alla piscina “Paolo Caldarella” di Siracusa, l’Ortigia ospita il Savona, nella penultima gara della fase élite del campionato. I biancoverdi, terzi a due punti di distanza dai liguri, hanno un solo risultato disponibile, la vittoria, per inseguire il secondo posto necessario alla qualificazione. All’andata gli uomini di Piccardo hanno subito una brutta sconfitta che ha complicato la strada verso le semifinali, che adesso potranno essere conquistate solo vincendo domani e poi sabato prossimo, fuori casa, contro la corazzata Brescia. Un’impresa molto difficile, quasi impossibile, ma una speranza da coltivare fino a quando la matematica lo consentirà. L’Ortigia è reduce da un’ultima bolla di Champions dalla quale sono emerse delle buone risposte in termini di gioco e condizione, e questo fa ben sperare in vista degli ultimi due match di campionato e della Final Four di Coppa Italia, che si svolgerà a Palermo tra pochi giorni, il 4 e 5 maggio.

Alla vigilia, in casa Ortigia, mister Stefano Piccardo sottolinea l’importanza e la difficoltà del match: “Questa è una partita decisiva, perché abbiamo un solo risultato possibile per poter poi sperare di vincere a Brescia. Una gara che, proprio perché è decisiva, va affrontata nella maniera giusta, sapendo che sarà difficile. All’andata loro ci hanno fatto molto male, abbiamo perso con molti gol di scarto, e spero che questo ci serva da monito per giocare al meglio l’incontro qui in casa. Bisogna cercare di vincere, cosa non semplice contro Savona, che quest’anno, in questa fase, ha perso solo contro Brescia, peraltro giocandosela fino alla fine nella prima partita. Dovremo stare attenti alla loro prestanza fisica, hanno un paio di giocatori di assoluto livello, ma noi dobbiamo pensare soprattutto a noi stessi, cercare di fare bene e muoverci nel miglior modo possibile in tutti e quattro i tempi”.

Nelle ultime uscite in Champions League si è rivista un’Ortigia nuovamente in condizione, sia sul piano fisico che su quello dell’approccio mentale: “Facendo un bilancio della Champions – afferma il coach dell’Ortigia – delle tre bolle giocate, noi abbiamo fatto una prima e una terza bolla di grande livello, mentre nella seconda abbiamo sbagliato una partita e mezza. Ci può stare per una squadra come la nostra, ma va anche detto che in quella seconda bolla abbiamo disputato quattro gare in quattro giorni, una alle 20.15 e una alle 15.15, poi di nuovo alle 20.15 e ancora alle 15.15. Questo purtroppo fa la differenza. Non dimentichiamo che, contro l’Olympiakos, ad esempio, siamo stati in partita fino alla fine e avevamo il doppio delle espulsioni contro. Quindi la Champions la ritengo una esperienza positiva”.

Parla anche il capitano biancoverde Massimo Giacoppo, che analizza la condizione della squadra: “Stiamo bene, fisicamente abbiamo ritrovato la nostra condizione e probabilmente siamo molto vicini alla nostra forma migliore. Siamo in un momento in cui abbiamo nuovamente espresso un ottimo gioco, siamo tornati ai nostri livelli più alti. Ci manca forse quella magia che, a inizio stagione, ci ha regalato vittorie importanti. Sicuramente dobbiamo ripartire dalle partite di Champions, dal gioco espresso nell’ultima bolla.”.

Il capitano parla anche delle difficoltà legate alla formula di questo campionato insolito, condizionato dal Covid: “Questo finale di stagione è un po’ particolare e strano, perché questa formula, a mio avviso, ci ha un po’ penalizzato. Rischiamo di rimanere fuori dalle prime quattro, avendo di fatto sbagliato solo una partita. Però tenteremo fino alla fine di fare il possibile e anche l’impossibile. Cerchiamo di non mollare, anche perché potrebbero essere le ultime settimane del campionato”.




Pallanuoto, Champions League. Tra Ortigia e Berlino bella sfida e parità: 8-8

(cs) L’Ortigia chiude con un pareggio (8-8) contro lo Spandau Berlino e con un’altra ottima prestazione questa sua prima esperienza in Champions League. Il match inizia all’insegna del grande equilibrio, con le difese ben chiuse e i ritmi che non sono elevati, come è normale alla terza gara in tre giorni. Ci pensa Napolitano, alla prima occasione in superiorità, a sbloccare il risultato. Meno di un minuto più tardi Kholod pareggia, quindi è Sekulin, con due conclusioni dalla distanza a portare sul 3-1 i tedeschi, con l’Ortigia che spreca con l’uomo in più a pochi secondi dal termine. Nel secondo parziale, i ritmi si alzano e viene fuori la squadra di Piccardo, perfetta in difesa e più aggressiva in avanti. È ancora Napolitano a finalizzare un’azione con l’uomo in più, a meno di un minuto dall’inizio. L’Ortigia gioca bene e con Andrea Condemi realizza una bella doppietta che vale il sorpasso. Ma Cagalj segna in superiorità e fissa sul 4-4 il punteggio prima dell’intervallo lungo. Il terzo tempo è scoppiettante, le due squadre ribattono colpo su colpo. Kholod trova per due volte il sorpasso, ma in entrambi i casi l’Ortigia pareggia subito con Napolitano e Rossi. Di Luciano trova un gran gol da posizione 5 e porta avanti i suoi, ma Cuk agguanta il pari poco dopo. Negli ultimi secondi, succede di tutto, con i tedeschi stoppati dalla difesa e Giacoppo che in controfuga realizza l’8-7 a un secondo dal termine. L’ultimo parziale è equilibrato, le difese si chiudono bene, i portieri parano tutto. Alla fine è l’acuto di Kholod a metà tempo a trovare il pari (8-8) che resisterà fino alla sirena. Un pareggio che, per quello che si è visto, sta stretto all’Ortigia.
A fine partita, queste le parole di Simone Rossi: “Sicuramente in avvio oggi siamo stati sfortunati, visto che a loro sono entrate due conclusioni che come difesa avevamo previsto ma sulle quali hanno avuto fortuna. Poi, soprattutto nel quarto tempo, avremmo potuto e dovuto essere più efficaci al tiro. Alla fine, infatti, ci è mancata quella cattiveria nel concludere che serve per buttarla dentro. Va detto anche che eravamo anche un po’ stanchi nel finale, ma la voglia c’era, volevamo vincere. A volte è anche una questione di episodi”.
Il difensore biancoverde analizza questa tre giorni di Champions e traccia un bilancio complessivo: “Se volessi fare un bilancio tra le cose andate bene e quelle andate male tra seconda e terza bolla, sicuramente quest’ultima è stata la più sfortunata. Perché, mentre nella seconda noi non eravamo arrivati in buone condizioni fisiche, questa volta stavamo bene e siamo stati molto, molto sfortunati. Detto questo, ora bisogna resettare tutto, ripartire da ciò che di buono abbiamo fatto, guardare gli aspetti positivi, analizzare anche gli errori, che comunque ci sono stati, e lavorare su quello. Siamo ancora in un momento difficile, dobbiamo lavorare molto su noi stessi perché, al di là delle belle prestazioni, ci manca la vittoria da due mesi”.
Nel post-partita ha parlato anche l’attaccante biancoverde Cristiano Mirarchi: “Anche oggi abbiamo fatto un’ottima partita. Abbiamo concluso questa Champions con tre buone prestazioni, migliorando sia sotto l’aspetto fisico sia sotto quello tattico, in una competizione nella quale l’Ortigia giocava per la prima volta. C’è un po’ di rammarico per non essere riusciti a vincere una partita in questa terza bolla, ma anche la consapevolezza che stiamo meglio. Ci sono indubbiamente delle cose che dobbiamo migliorare in vista di questo finale di stagione, nel quale dovremo dare il massimo, perché siamo ancora in corsa in campionato e in Coppa Italia. Bisogna prendere gli aspetti positivi e tutti gli insegnamenti che ci torneranno utili in questa fase conclusiva della stagione”.




Ippica. Lo Verde atteso con Besamemucho Font e Urbano Bargal all'Ippodromo del Mediterraneo

Potrebbe essere match in casa Lo Verde per il Premio Trapani, corsa centrale del convegno di trotto in programma, giovedì 22 aprile, all’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. Prima scelta per un Besamemucho Font che con cinque vittorie di fila si impone come favorito tecnico sugli altri avversari che devono affrontare il miglio di un Invito da 8 mila e 800 euro. Ritornano a Siracusa, pericolosamente, Be Pop Ferm e Blue Moon, mentre Borislav Mabel, in ottima forma, resta un’alternativa pericolosa. Apertura del convegno alle ore 13:45 col Premio Marsala, corsa riservata ai giovanissimi di 3 anni che temono un Croupier che, all’esordio su pista, è subito in piazza d’onore. Attenzione al vittorioso Catch Me Boss e alla regolare Cybelle Font. Se la terza corsa è riservata ai Gentleman, la quarta farà salire in sulky i Proprietari.
La quinta competizione, Premio Mazara del Vallo, schiera col numero 12 un Urbano Bargal che, con le sue sei vittorie, un record su pista e tanta qualità, è davvero il punto di riferimento della competizione. In crescendo si presenta Vaitor, regolare e positivo resta Try Again, mentre in progresso è attesa Zoom Roc. Ania Rich è vincitrice nell’ultima performance, mentre Utopia Jet può affidarsi alla sua qualità.
Una II Tris Nazionale è legata al Premio Castelvetrano, una Categoria G che presenta più di una soluzione tra i cavalli di 5 anni e oltre impegnati sul miglio. Con ultime corse da riscattare si presentano Zaira Truppo e Splendeur Joyeuse, c’è anche Zig Zag Bi progredito, mentre è attesa una novità particolarmente stimata Zachary Gio. Poi, ritorna in Sicilia, Anubis dai buoni trascorsi… ma tanti soggetti di qualità potrebbero sfoderare, in questo contesto, le loro potenzialità.




Pallanuoto, Champions League: buona Ortigia ma passa lo Jug (9-11)

(cs) Un’ottima Ortigia spaventa lo Jug ed esce sconfitta solo a seguito di qualche episodio sfortunato (9-11). La partita è bella e inizia subito con un gran ritmo. È l’Ortigia ad aprire le danze dopo appena 28 secondi con Vidovic. Passano due minuti e lo Jug pareggia con Merkulov, ma i biancoverdi sembrano più in palla e, prima con Napolitano, poi con una magistrale palombella di Giacoppo, si portano sul 3-1. A quel punto, lo Jug sale di ritmo e, anche grazie a qualche fischio discutibile (compreso un gol assegnato con la Var, ma la palla non sembrava essere entrata interamente), riesce a rimontare e addirittura a passare in vantaggio. A 29 secondi dal termine Papanastasiou segna il 5-3, ma negli ultimi secondi ancora Napolitano si alza in cielo e schiaccia per il 4-5. Il secondo tempo è ancora pieno di reti e capovolgimenti di fronte. I croati ne segnano quattro con Fatovic (rigore), Krzic, Obradovic e Benic, l’Ortigia (che perde Rocchi per limite di falli) va a bersaglio due volte su rigore con Gallo. A metà gara è 9-6 Jug. Nel terzo tempo, l’Ortigia gioca molto bene e si avvicina con Vidovic (rigore) e Rossi, abile a sfruttare l’uomo in più. I biancoverdi rimangono calmi, nonostante le decisioni non sempre comprensibili di una coppia arbitrale non proprio in giornata, ma Papanastasiou segna con l’uomo in più e porta a + 2 i croati prima dell’ultimo tempo. Nel parziale conclusivo, Cassia accorcia subito e l’Ortigia si butta alla ricerca del pareggio, ma lo Jug, bravo e fortunato, resiste e segna con Benic il definitivo 11-9 a poco più di 2 minuti dalla sirena. Oggi i biancoverdi avrebbero meritato molto, molto di più.

Nel post-partita ha parlato anche il mancino biancoverde Valentino Gallo, autore di una doppietta e di una prestazione molto positiva: ““Oggi si è visto un netto miglioramento sia a livello di approccio della partita, sia a livello di aggressività e di condizione. Insomma sotto ogni aspetto. Siamo andati molto meglio rispetto agli ultimi incontri, soprattutto quello di Salerno, che è stato l’emblema dell’atteggiamento passivo e del periodo buio che pian piano ci stiamo scrollando di dosso e lasciando alle spalle”.
Domani, ultima giornata di Champions contro lo Spandau Berlino, con l’Ortigia a caccia di ulteriori conferme: “Lo Spandau è molto forte – conclude Gallo – è un avversario molto fisico, forse una delle squadre più forti fisicamente di questo girone di Champions. Sono potenti, giocano molto con le mani addosso, non sarà una partita semplice. Noi però vogliamo giocare ogni partita come se fosse una finale, sia perché ci serve per continuare a ritrovare la fiducia che avevamo perso ultimamente, sia per trovare la condizione fisica e la giusta attitudine che ci sarà utile per affrontare le prossime partite, perché siamo ancora dentro in tutte le competizioni, a parte la Champions. Dobbiamo sfruttare gare come queste per migliorare il nostro gioco e le prestazioni individuali, acquisendo maggiore fiducia e sicurezza”.




Pallanuoto. Sfuma il sogno Final Eight per l'Ortigia: i biancoverdi fermati dal Marsiglia

L’ostacolo Marsiglia ferma la corsa dell’Ortigia verso la Final Eight.  I biancoverdi perdono ma giocano una buona partita, chiusa con qualche rimpianto, perché per tre quarti di gara l’Ortigia ha giocato alla pari contro gli avversari. La prima occasione del match è per Giacoppo, ma il suo tiro si stampa sul palo. Sull’attacco successivo, i francesi guadagnano un rigore che Prlainovic realizza. L’Ortigia non gioca male, ma il Marsiglia è più cinico e concretizza entrambe le opportunità in superiorità con Crousillat e Vernoux. Nel secondo parziale, in acqua c’è grande equilibrio, ma i biancoverdi crescono di ritmo e giocano meglio, aggressivi in difesa e rapidi in transizione, ma soprattutto spietati con l’uomo in più. Ferrero e Rossi portano l’Ortigia a meno 1, poi è Prlainovic con un gran tiro dalla distanza ad allungare ancora, ma Mirarchi replica subito. Gli uomini di Piccardo spingono, ma un fallo evidente non fischiato su Giacoppo costa il contropiede e il gol di Kovacevic, al quale risponde 20 secondi dopo Napolitano. A metà gara è 5-4 per il Marsiglia. La terza frazione si apre con il pareggio dell’Ortigia, siglato da Gallo su rigore. A quel punto comincia un’altra partita, con il ritorno dei francesi che, con Kovacevic, Crousillat e Vuckicevic, si portano sull’8-5 con il quale si chiude il tempo. Negli ultimi otto minuti, è Vidovic a riportare i suoi a meno 2, poi, dopo due occasioni sprecate in avanti, l’Ortigia subisce le reti di Durdic e Spaic. Napolitano segna ancora, ma ormai è troppo tardi.
A fine partita, il commento di mister Stefano Piccardo: “Premetto che la formazione che abbiamo affrontato stasera è stata costruita per arrivare alla Final Eight di Champions League. Ciò detto, la mia squadra ha giocato, ha avuto una bella reazione, sull’8-6 per loro abbiamo avuto una occasione a uno contro zero per andare sul 7-8 e poi due superiorità che potevamo concludere meglio. Al di là di questi errori, però la mia squadra ha espresso sicuramente un buon gioco e una buona tenuta fisica”.
Si è vista un’ottima Ortigia e l’impressione è che, con un primo tempo migliore, Giacoppo e compagni avrebbero potuto giocarsela fino alla fine: “Ci siamo portati dietro le scorie di questo ultimo periodo – continua Piccardo – soprattutto nel primo tempo, quando abbiamo subito lo 0-3 che poi ha fatto la differenza. Abbiamo cominciato male, però poi devo dire che negli altri tre tempi ci siamo espressi su un buonissimo livello. Questo ci deve far ben sperare. Purtroppo, questa formula Champions è massacrante. Abbiamo finito di giocare alle 21.30 e domani alle15.15 giochiamo un’altra partita. Recuperare energie non è facile”.
Nell’immediato dopo gara parla anche Christian Napolitano, rammaricato per il risultato di una partita che, a un certo punto, sembrava si potesse provare a vincere: “Purtroppo siamo matematicamente fuori, perché abbiamo perso questa gara. L’approccio alla partita però è stato uno dei migliori di questi ultimi mesi. Rimane un po’ di delusione, ma il percorso lo rifarei tutto fino a qui, perché adesso avremmo qualcosa in più e quel pizzico di esperienza che aiuta. Sono orgoglioso della squadra, lasceremo questa competizione a testa alta, rimettendoci subito al lavoro per gli altri obiettivi”