Pallamano, l'Aretusa trova la Coppa Sicilia: semifinale a febbraio con il Giovinetto Petrosino

La Pallamano Aretusa giocherà la Coppa Sicilia di Serie A2 maschile. E’ arrivata l’ufficialità con una comunicazione della Federazione (la Figh) per la rinuncia della Pallamano Palermo. Si giocherà domenica 5 febbraio a Enna: la semifinale vedrà la squadra di Andrea Izzi al cospetto del Giovinetto Petrosino (avversario in campionato domenica al Pala Pino Corso) con fischio d’inizio alle ore 12.
“Siamo felici e contenti di partecipare alla Coppa Sicilia, consapevoli che in ogni caso questa competizione rappresenta un ulteriore impegno per i nostri ragazzi oltre a quelli della Serie A2, dell’Under 20 e dell’Under 17 – ha detto il presidente Placido Villari – e seppur incastrandolo fra un campionato e l’altro, sapremo farci trovare pronti. In sostanza la Coppa Sicilia rappresenterà un ulteriore momento di confronto per i nostri giovani atleti, al cospetto di squadre attrezzate e in un contesto differente dal campionato. Andremo a Enna per farci valere, consapevoli che questo evento rappresenterà un ulteriore step di crescita per la nostra società”.




EuroCup, beffa per l’Ortigia: batte Savona ma viene eliminata dal cronometro

Impresa sfiorata in EuroCup dall’Ortigia. I biancoverdi riescono a mettere sotto il Savona nel ritorno dei quarti di finale della competizione continentale ed a recuperare il -5 di passivo dell’andata. Una rimonta storica, in coda ad una gara perfetta. A 2 secondi dalla fine, con i rigori ormai praticamente certi sul 13-8, la panchina ligure chiama time out. Parte l’azione, ma il cronometro rimane fermo, lamentano a fine gara dall’entourage biancoverde. Rizzo così può avere il tempo per portarsi avanti e tirare, mettendo dentro la rete del -4 (13-9) che significa qualificazione per Savona.
Le proteste dei biancoverdi non fanno breccia nella giuria, mentre la coppia arbitrale attende e poi ratifica quanto deciso dalla giuria stessa. Una amarezza infinita per l’Ortigia. Coach Piccardo, a fine gara, evita ogni dichiarazione. “Non ha senso parlare, non ha senso che io dica qualcosa dopo quello che è successo”, si limita a dire lasciando l’impianto di Catania dove si è disputato il match per i noti problemi con la Caldarella.
“L’incapacità della giuria non ha cancellato la nostra bella prestazione, ma ha deciso la partita”, analizza secco Christian Napolitano. “Gli errori commessi da noi, nell’arco di un match, ci possono stare, ma poi quando succede una cosa simile, quando si perde così fa male. Quello che è accaduto brucia. Mancavano due secondi e invece gliene hanno dati tre, poi Rizzo viene avanti con la palla e il cronometro parte quando tira. Credo che fino a quando ci sarà questa incompetenza attorno alla pallanuoto, questo sport non riuscirà mai a crescere. Detto questo, complimenti agli avversari, sabato c’è un’altra partita, proprio contro di loro. Andiamo avanti”.




Pallanuoto. Sfida ostica per l’Ortigia, è la “remuntada”

Era il marzo 2017, erano ottavi di finale, ma era Champions League di calcio. Il Barcellona affrontava il Paris Saint Germain, che aveva vinto 4-0 all’andata a Parigi. Serviva un miracolo per passare il turno e miracolo fu: 6-1 per i catalani, che fecero la storia con quella che, da allora, è la “remuntada”, la rimonta per eccellenza. Proprio quella che servirebbe all’Ortigia domani pomeriggio contro il Savona, nel ritorno degli ottavi di finale di Euro Cup. Alle ore 15.00, alla piscina di “Nesima”, a Catania, ormai divenuta la sede delle gare interne dei biancoverdi, i ragazzi di Piccardo sono chiamati a rimontare il 7-2 subito all’andata dalla forte squadra di coach Angelini. Un’impresa che appare titanica, sia per il valore e l’esperienza dell’avversario, sia per tutte le difficoltà che l’Ortigia è costretta ad affrontare sul piano degli allenamenti, visto il perdurare della chiusura della piscina “Caldarella”. La partita sarà trasmessa in streaming sulla pagina Facebook dell’Ortigia e sul sito della LEN, ma mai come adesso giocatori e tecnico chiamano a raccolta il pubblico sulla tribuna, anche a Catania. Negli occhi c’è ancora il ricordo di quella semifinale di ritorno di Euro Cup contro l’Oradea, il 4 marzo 2020, giocata proprio a Nesima davanti a un impianto pieno di tifosi e di colori biancoverdi. All’epoca si fece la storia, poi cancellata dal Covid. Domani ci vorrà un’impresa sportiva e il pubblico potrebbe dare la spinta giusta per tentare di fare il miracolo.

Alla vigilia parla Stefano Piccardo, tecnico dell’Ortigia, che sottolinea la difficoltà della gara e spiega cosa dovranno fare i suoi per riuscire nella difficile impresa: “Partiamo dal presupposto che, contro di loro, è sempre un impegno tatticamente difficile, perché ti impongono un ritmo che non tanti hanno e inoltre sono molto bravi a giocare dentro questo ritmo. Noi dovremo cercare, difensivamente, di non fare gli errori dell’andata, di non stare troppo lunghi e di non essere troppo aperti per eventuali uno contro uno. Questo è un aspetto fondamentale a livello difensivo. In attacco, invece, dovremo cercare di giocare più profondi ed essere più disposti al sacrificio per creare occasioni di tiro valide, anche perché dall’altra parte c’è il portiere della nazionale vice campione del mondo ”.

“Dovremo giocare una partita – continua Piccardo – speculare a quella che hanno fatto loro all’andata. Un match in cui hanno sofferto in alcuni momenti e in altri sono stati produttivi. Poi è normale che, per costruire certi gap, ci vogliano anche degli errori dall’altra parte. Dobbiamo interpretare la gara in questo modo. Poi, non dimentichiamo che, oltre all’Euro Cup, sabato giochiamo di nuovo contro Savona in campionato, a casa loro. Sono i nostri avversari e dobbiamo fare di tutto per superarli”.

Capitan Christian Napolitano individua quelli che sono gli aspetti da cambiare rispetto all’andata e poi rivolge un appello ai tifosi dell’Ortigia: “All’andata il problema è stato l’uomo in più, ma anche la nostra poca aggressività, perché siamo entrati un po’ scarichi. Non so se per la botta presa a Trieste o per tutte le difficoltà vissute per l’allenamento. Savona va affrontata in modo diverso, perché è una squadra fortissima, è tra le tre formazioni con cui ci giocheremo la terza posizione in campionato, insieme a Trieste e Telimar. Domani dovremo essere aggressivi, ci sono cinque gol da recuperare, sei per qualificarci. Noi ce la metteremo tutta, certo l’unica cosa che ci dispiace è non giocare a Siracusa, perché nella nostra piscina, con il nostro pubblico a riempire la tribuna, sarebbe stato diverso. Spero però che i tifosi vengano lo stesso in tanti a Catania, anche se l’orario è insolito. E ringrazio chi ci sta mettendo a disposizione l’impianto di Nesima, permettendoci di giocare comunque non troppo lontano da Siracusa”.

Il centroboa indica la strada da seguire per poter sperare nella clamorosa rimonta: “Dobbiamo scendere in acqua con grinta, come se fosse una finale. Dobbiamo dare il massimo, essere consapevoli della nostra forza e fare la nostra partita da subito, cercando di essere impeccabili. Poi, se loro saranno più bravi di noi, sarò il primo a complimentarmi con i miei avversari. Ma la nostra idea deve essere quella di fare la partita della vita. E, ripeto, spero che i tifosi ci siano e ci sostengano, dandoci ancora più forza con la loro presenza e il loro incoraggiamento”.

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Pallanuoto. L’Ortigia sfida la Distretti Ecologici Nuoto: sfida alla Nesima di Catania

Questa stagione di pallanuoto non concede pause. Dopo il turno infrasettimanale, con la sconfitta in quel di Recco, l’Ortigia è già pronta a un nuovo impegno. Domani pomeriggio, alle ore 16.00 (diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Ortigia), alla piscina di “Nesima”, a Catania, i biancoverdi affronteranno la Distretti Ecologici Nuoto, neonata formazione romana, all’esordio in Serie A1. La squadra capitolina, nella quale gioca l’ex Cristiano Mirarchi e che è allenata dal papà Maurizio, è attualmente decima in classifica, con 6 punti, ed è reduce dall’ottima vittoria interna contro l’Anzio. L’Ortigia, che per domani dovrebbe recuperare Di Luciano, ha già affrontato la Distretti Ecologici a inizio stagione, in coppa Italia, vincendo nettamente. Quella, però, era un’altra fase, con i biancoverdi più avanti nella preparazione per via degli impegni europei. Adesso sarà un’altra partita e bisognerà affrontarla con la giusta concentrazione, perché vincere sarebbe fondamentale per rimanere al terzo posto e, visto il calendario di giornata, per riuscire magari a sfoltire un po’ la compagnia di squadre che al momento condividono con l’Ortigia la posizione in classifica. Ma soprattutto servirebbe per presentarsi al meglio ai due successivi impegni contro Savona (mercoledì prossimo in Euro Cup e tre giorni dopo in campionato), che chiuderanno questa prima fase.

Alla vigilia parla Stefan Vidovic, attaccante dell’Ortigia: “Abbiamo grande rispetto per l’avversaria di domani, così come per tutte le squadre che affrontiamo, ma siamo motivati e vogliamo vincere. Sarà una gara molto diversa da quella giocata in coppa Italia. Ho guardato molte partite della Distretti Ecologici, sono una squadra giovane, c’è il nostro ex compagno Mirarchi, che è un ottimo giocatore, poi ci sono un mancino e un portiere molto bravi e tanti ragazzi interessanti. Saranno desiderosi di fare una grande partita contro l’Ortigia e noi per vincere dovremo essere concentrati sin dall’inizio e giocare come sappiamo. Se sapremo entrare in partita al 100% riusciremo ad avere la meglio. Vogliamo vincere e ritornare a esprimerci come a inizio campionato”.

L’attaccante montenegrino fotografa la condizione della squadra, che sta affrontando con grande compattezza un periodo non molto fortunato: “Abbiamo fatto una buona prestazione contro Recco, nonostante mancassero due giocatori e altri due-tre non fossero al meglio. Non è una scusa, come non lo è il fatto di vivere questo problema della piscina, però è chiaro che, essendo una squadra con tanti giovani, abbiamo bisogno di allenarci tanto e tutti insieme, altrimenti è difficile giocare. Dall’inizio dell’anno, a parte Recco, abbiamo perso solo due partite, contro due squadre forti e di grande qualità. Se fossimo stati al completo e se avessimo potuto allenarci come all’inizio, sono sicuro che i risultati sarebbero stati diversi. Ad ogni modo, pensiamo alle prossime partite, continuiamo a lavorare duro, sperando di recuperare chi è fuori e, finalmente, di poterci allenare tutti insieme per la prima volta quest’anno. Credo molto in questo gruppo e sono certo che possiamo fare meglio. Una cosa però voglio dirla: una squadra che lavora in silenzio, duramente, spostandosi ogni giorno per potersi allenare, merita rispetto e supporto da parte di tutti”.

Per Sebastiano Di Luciano, attaccante biancoverde, quella di domani sarà una gara da affrontare con grande attenzione e senza guardare ai pronostici, che sono tutti a favore dell’Ortigia: “Ho avuto modo di vedere la partita che la Distretti Ecologici ha vinto contro l’Anzio e anche alcune altre gare. È una squadra molto organizzata, che ha delle buone ripartenze e schemi ben affinati, quindi non va sottovalutata, anche perché ha dato del filo da torcere a formazioni che sono tra le prime quattro-cinque del campionato e, inoltre, ha individualità importanti, come Mirarchi, il portiere e il centroboa, e un allenatore bravo che sa come preparare le partite. Sarà un match complicato e noi dovremo provare a imporre da subito il nostro gioco, senza cali di concentrazione”.

“Si è parlato di momento di difficoltà – continua Di Luciano – ma io non credo ci sia stato un calo. Abbiamo semplicemente steccato due partite, un po’ per le condizioni in cui siamo stati costretti ad allenarci, un po’ perché non siamo entrati in acqua con l’atteggiamento giusto, ma siamo sempre noi, la stessa squadra, gli stessi giocatori, con lo stesso tipo di gioco con il quale avevamo vinto sempre. Penso che possiamo continuare a fare bene e conquistare la vittoria domani sarebbe importante, perché vincere aiuta a vincere e tiene alto il morale. Cercheremo di portare a casa i tre punti”.

foto di Maria Angela Cinardo – Mfsport.net




Pallanuoto, Serie A1. Ortigia sconfitta a Recco (14-8) ma con segnali di ripresa

L’Ortigia perde 14-8 contro la corazzata Recco, ma mostra segnali incoraggianti. La formazione biancoverde si è presentata in Liguria con la voglia di trovare risposte e ulteriori conferme per il necessario percorso di crescita del gruppo. Contro i campioni d’Europa e d’Italia si è vista un’Ortigia più attenta e, soprattutto davanti, più lucida. Questo malgrado Piccardo abbia dovuto fare i conti ancora con le assenze, visto che a Ferrero si è aggiunto all’ultimo momento Di Luciano, rimasto precauzionalmente a Siracusa a causa di un problema, per fortuna lieve. I biancoverdi entrano in acqua con grande coraggio, ma subiscono subito le reti di Zalanki-e Figlioli. La reazione però è immediata e porta al pareggio, grazie a Vidovic (5 metri) e Ciccio Condemi. Il Recco spinge, la difesa dell’Ortigia e Tempesti resistono, ma devono arrendersi a Velotto, che fissa sul 3-2 il punteggio di fine parziale. Nel secondo tempo, i ragazzi di Piccardo tengono, con Napolitano che risponde a Zalanki per il 4-3. Dopodiché, i liguri iniziano a macinare gioco e a mostrare la loro incredibile forza, allungando le distanze con un micidiale poker. Si va all’intervallo lungo sul risultato di 8-3 per Recco. Nel terzo tempo, l’Ortigia subisce ancora due gol, ma poi ritrova maggiore attenzione difensiva e sempre più lucidità in fase di attacco, portandosi sul -4 con Rossi, Ciccio Condemi e Vidovic. Younger, però, allunga ancora sull’11-6. Negli ultimi otto minuti, Vidovic accorcia, ma la Pro Recco risponde con tre gol che spengono le residue speranze dell’Ortigia, che però, nel finale, trova il gol del definitivo 14-8, ancora con l’ottimo Vidovic, autore oggi di metà delle reti della squadra. I biancoverdi scivolano al terzo posto in classifica, ma sono lì, in piena lotta per la zona Champions.
Nel dopo partita, coach Stefano Piccardo commenta così la prestazione dei suoi giocatori: “La squadra oggi ha risposto, soprattutto sotto alcuni punti di vista. Ad esempio, in attacco abbiamo fatto meglio rispetto ad altre volte, mentre in difesa, sebbene all’inizio, nei primi quattro tiri che abbiam subito, eravamo spaesati, siamo poi cresciuti nel corso della partita. Oggi abbiamo giocato contro una squadra forte, magari si poteva fare un po’ meglio sotto l’aspetto difensivo, perché abbiamo commesso un paio di errori abbastanza gravi, però va bene. Se consideriamo che, ancora una volta, siamo scesi in acqua senza due giocatori, quella di oggi è una buona prestazione.
Al di là di qualche errore, l’Ortigia sembra aver ritrovato la grinta e l’atteggiamento giusto: “’Come ho già detto in precedenza – afferma il tecnico dell’Ortigia – la squadra c’è, gioca, lotta. Va detto che, in queste condizioni, un impegno contro Recco è ancor più proibitivo, quindi va bene, non sono dispiaciuto, la squadra è presente. Ci sono giocatori che stanno rientrando in forma e stanno pian piano ritrovando la loro condizione. Siamo in piena lotta, siamo tra le prime quattro-cinque squadre del campionato. Adesso dobbiamo solo pensare agli allenamenti e al prossimo impegno, che è la partita di sabato contro Distretti Ecologici”.




La sfida più difficile, Ortigia pronta alla trasferta di Recco

E’ una trasferta proibitiva, la più difficile di tutte. Dopo l’importante vittoria interna contro la Rari Nantes Salerno, l’Ortigia si prepara alla trasferta in terra di Liguria, in casa del Recco. Domani pomeriggio, alle  15.00, alla piscina “Antonio Ferro” ,  i biancoverdi sfideranno i campioni d’Italia e d’Europa in carica, attualmente primi in classifica con tre punti di vantaggio proprio sull’Ortigia e sul Savona. Una sfida sempre affascinante ma durissima, praticamente impossibile per quasi tutte le formazioni impegnate nel nostro campionato. Eppure lo scorso anno, i ragazzi di Piccardo, nella giornata di celebrazione di Stefano Tempesti, furono protagonisti di una bellissima prestazione, riuscendo a tenere testa ai recchelini fino all’ultimo tempo e perdendo con uno scarto ridotto (7-5). L’Ortigia, che domani sarà ancora priva di Ferrero, cercherà di giocare una partita attenta e di confermare la condizione mostrata per almeno tre tempi contro Salerno, con l’aggressività e la forza difensiva che, in questa prima parte di stagione, hanno portato a una invidiabile striscia positiva, interrotta solo dalle due sconfitte contro Trieste e Savona. I biancoverdi a Recco, più che punti, cercano dunque ulteriori risposte, importanti soprattutto per misurare la crescita del gruppo e la capacità di affrontare al meglio impegni e avversari di altissimo livello.

Alla vigilia, il tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo, spiega quali sono le motivazioni di un match contro un avversario così importante e sulla carta imbattibile: “Domani giocheremo contro la squadra più forte del mondo. Per noi è un onore poter sfidare Recco e poter competere con loro. Credo che ogni minuto della partita ci sarà molto utile per una crescita futura. Speriamo di ritrovare un po’ più di condizione rispetto alle ultime uscite, visto che i giocatori reduci dagli infortuni stanno pian piano rientrando e mettendo minuti sulle gambe e sulle braccia. Dovremo affrontare Recco in maniera intelligente, cercando di difenderci nel modo giusto e soprattutto di avere delle transizioni in attacco che si concludano sempre con un buon posizionamento, per poi rientrare in difesa e coprire quello che è uno dei loro punti di forza, vale a dire il contropiede ”.

L’allenatore biancoverde parla anche del momento dell’Ortigia che, dopo la vittoria contro Salerno, è tornata a sorridere, e risponde a qualche critica di troppo piovuta sulla squadra dopo la sconfitta di Savona: “A volte si perdono di vista quelli che sono i reali obiettivi. Ci sta di perdere una partita a Trieste, come ci sta di perdere a Savona. Forse si era creata troppa aspettativa prima, ma la squadra ha bisogno di tempo, è cambiata rispetto allo scorso anno e sta facendo bene. Anzi, secondo me a Savona abbiamo fatto una buona partita, sbagliando solo alcune scelte in fase offensiva. Inoltre, va detto che ad oggi abbiamo giocato una ventina di partite e io, con 14 giocatori, non ho mai potuto scegliere. E questo è abbastanza strano, visto il numero di partite giocate e visto che non abbiamo avuto infortuni di lungo corso. Detto ciò, abbiamo avuto un momento di difficoltà sul 6-4 contro Salerno, giocando male il terzo tempo, ma era una partita difficile come lo sarà quella di sabato prossimo contro Distretti Ecologici. Adesso bisogna recuperare fiducia, piano piano. Già sabato abbiamo fatto un passo in avanti, ma devo dire che la squadra è presente, senza ombra di dubbio”.

Stefano-Piccardo-foto-di-Maria-Angela-Cinardo-Mfsport.net




Artistica Pachino: i risultati ai campionati di Rosolini

Noema Buscemi prima al trampolino, Ines Vizzini terza in classifica generale Categoria Esordienti. L’Artistica Pachino ha partecipato a due campionati regolamento Cup e regolamento silver agonismo il 3 e 4 dicembre scorsi a Rosolini Per la Categoria allieve a campionato Cup, Chiara Malandrino si è piazzata al terzo posto  in classifica generale; Guarnaschelli Mariagrazia, seconda alla specialità trampolino mentre Mecacher nadira, prima alla specialità trampolino. Categoria allieve b campionato Cup: Adamo Vittoria e Pirrotta cloe si sono aggiudicate il primo posto in classifica generale, Frida Sorano il terzo posto in classifica generale,Greta Puccia il 1 posto in specialità trave,Corallo Elena 2 posto al corpo libero- Categoria allieve b /2 Cup: Quartarone Ginevra terzo posto al corpo libero, Emma Grinato, seconda al corpo libero, Claudia Caldera, terza alla trave. Categorie a junior Cup
Rachele Acquaviva terza a pari merito con Iris Martino nella classifica generale
Giorgia Sammito e Alessio Germano a pari merito il terzo posto al trampolino. Ecco gli ulteriori piazzamenti.

Campionata silver

Categoria allieve 1 LA3
Glenda diamante prima in classifica generale
Cali costanza terza in classifica generale

Ludovica donnino 1 al volteggio
Scivoletto serena 2 al volteggio

Categoria allieve 3 LA3

Melissa giuga e Maria saffioni 1 classificate al volteggio

Categoria allieve 2 LA3
Zoe Sorano secondo posto in classifica generale

Categoria junior LA3
Tossani Anna 1 nella generale
Sarta Federica 2 nella generale

Categoria allieve 2 LB3

Galota Irene terza in classifica generale
Zaffiro flora 1 in trave
Alice runza 2 in volteggio

Categoria allieve 4 LC3
Dimartino Giorgia il terzo posto in classifica generale

Categoria junior LC3
Lauretta Ludovica 1 posto in classifica generale

Categoria senior LC3
Podio tutto dell’artistica pachino
1 gabbi Giulia
2 Sacrofano Lara
3 Garofalo Giorgia

Categoria maschile corallo Giovanni secondo posto in classifica generale .




Pallanuoto. Ortigia alla ricerca del riscatto, sfida casalinga con la Rari Nantes Salerno

Dopo le due sconfitte consecutive, in campionato contro Trieste e in Euro Cup contro Savona, l’Ortigia cerca riscatto nel match casalingo di domani pomeriggio contro la Rari Nantes Salerno dell’ex Valentino Gallo. Match casalingo si fa per dire, visto che i biancoverdi saranno costretti a giocare a Catania (piscina di “Nesima”, ore 14.45, diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Ortigia). La mitica piscina “Caldarella”, infatti, rimane impraticabile per via dell’acqua fredda, che già tante difficoltà ha causato ai biancoverdi in termini di allenamento e preparazione, soprattutto nelle ultime settimane.

Una difficoltà non indifferente, visto che, anche nel giorno dopo il rientro da Savona, la squadra si è allenata altrove, nuotando ma non potendosi preparare come meriterebbe una formazione di Serie A1 di tale livello. Difficile parlare di pallanuoto, di tattica, di obiettivi, davanti a una situazione simile. Ci sarà bisogno di compattarsi, di tirare fuori tutte le forze mentali e fisiche possibili per affrontare una partita come quella di domani, contro un avversario che non è mai semplice da affrontare.

A parlare di pallanuoto ci pensa il tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo, che si concentra sulla partita contro Salerno, sottolineando l’insidia rappresentata dai campani, soprattutto in un momento come questo: “Il match di domani sarà particolarmente difficile per tutta una serie di ragioni. Innanzitutto, perché non giochiamo in casa nostra, poi perché arriviamo da due trasferte consecutive e, infine, perché Salerno è una squadra composta da una decina di giocatori di ottimo livello, con un centroboa forte, con Valentino Gallo, che conosciamo, con un campione del mondo come Barroso, con degli ottimi difensori e un centro molto bravo. Sarà difficile affrontarli, ma stiamo cercando di preparare questa partita al meglio nonostante le difficoltà con le quali dobbiamo fare i conti sul piano logistico e dell’organizzazione”.

Alla vigilia parla anche Stefano Tempesti, portiere dell’Ortigia, che prova a caricare i suoi e a indicare la strada di uscita da questo momento difficile: “Per prima cosa, dobbiamo capire, come gruppo, che quella che fino a una settimana fa era considerata un’ottima squadra, non può essere diventata mediocre nel giro di poco tempo. Purtroppo abbiamo avuto tante difficoltà, con tantissimi problemi fisici che hanno colpito diversi giocatori. Avremmo bisogno di rifare una preparazione dall’inizio, ripartire da settembre, cosa che non è possibile per via dei tanti impegni. Per tutte queste ragioni, è normale che ci siano dei momenti in cui, soprattutto in partite importanti, questi deficit vengono fuori. In ogni caso, sono sicuro che torneremo ad essere un’ottima squadra già da domani, poiché penso che, dopo il passo falso con Trieste, a Savona abbiamo dimostrato di essere ancora una grande squadra, perché è vero che abbiamo sbagliato una fase, quella offensiva, però è altrettanto vero che siamo stati grandi in difesa. E da lì dobbiamo ripartire. Purtroppo gli episodi determinano i risultati e, mentre quando giochi con avversari di profilo meno alto riesci a rimediare, quando hai davanti avversari con tanta qualità come Savona gli errori li paghi e tutto diventa più difficile”.

“Questo gruppo – conclude Tempesti – deve credere in se stesso, deve avere la fiducia che aveva fino a poco tempo fa e ritrovare quella serenità d’animo che, a volte, viene compromessa da episodi che poi fanno scaturire i risultati negativi. L’Ortigia rimane una squadra che può giocarsela con tutti, ha solo bisogno di ritrovare un po’ di fiducia e anche un po’ più di fortuna, perché ultimamente, fra il gesto violento di Gitto su Ferrero e gli infortuni che ci hanno colpito, niente è girato per il verso giusto. Non vogliamo cercare alibi o scuse, ma la realtà oggettiva dei fatti è questa”.

Foto di Maria Angela Cinardo Mfsport.net: Stefano Tempesti

 




Pallanuoto, EuroCup: pesante sconfitta per l’Ortigia a Savona (7-2)

Ortigia sconfitta 7-2 a Savona nel primo turno ad eliminazione diretta di EuroCup. Un passivo pesante che che riduce al lumicino le speranze dei biancoverdi per il match di ritorno. Al ritorno, servirà un’impresa che, nelle attuali condizioni della squadra, sembra impossibile.
I biancoverdi oggi faticano in difesa, soprattutto a uomini pari, mentre in avanti sono caotici e imprecisi. I liguri aprono subito con la doppietta di Durdic e sprecano l’occasione per il terzo gol, grazie a Tempesti che para un rigore allo stesso Durdic. Il tris arriva però poco più tardi con Panerai. L’Ortigia rivede i fantasmi di Trieste, ma questa volta la reazione sembra esserci: Gorrìa Puga, in superiorità, allo scadere del primo parziale, realizza il 3-1. Nel secondo tempo, è Andrea Condemi, ancora a uomo in più, a piazzare il gol del -1. Sembra il segnale di una possibile rimonta, ma poco dopo, la coppia arbitrale assegna un cinque metri ai padroni di casa, tra le proteste dei biancoverdi. Questa volta va Rizzo a concludere e battere Tempesti. Nemmeno un minuto dopo, ancora Durdic, sfruttando l’uomo in più, allunga sul 5-2, con cui si va all’intervallo lungo. Il terzo tempo mette in mostra i problemi attuali dell’Ortigia in fase offensiva: i biancoverdi infatti difendono molto bene, ma non riescono a ripartire con velocità e con ordine. I ragazzi di Piccardo sembrano stanchi e in avanti peccano spesso di lucidità. L’unico gol del tempo lo segna Savona, con Rocchi che porta i liguri sul 6-2. Nell’ultima frazione l’Ortigia prova a spingere, ma i suoi tentativi si scontrano con un mix di sfortuna e imprecisione, oltre che con le parate di un ottimo Nicosia. Dall’altra parte, anche Tempesti para tutto, ma deve cedere di fronte al tiro ravvicinato di Patchaliev. Finisce 7-2, risultato che appare molto difficile da ribaltare per i biancoverdi nella sfida di ritorno.
Nel dopo partita, coach Stefano Piccardo sottolinea gli errori commessi dalla squadra, soprattutto in fase offensiva: “Oggi abbiamo sbagliato tantissime conclusioni individuali, direi che l’attacco è da rivedere. Ma anche in fase difensiva abbiamo preso alcune espulsioni evitabili, frutto del fatto non ci siamo sacrificati come avevamo detto. Sicuramente, in difesa a tratti abbiamo fatto meglio che a Trieste, mentre davanti abbiamo lavorato male, con tante letture e tanti passaggi sbagliati, anche in momenti determinanti, affrettando spesso le conclusioni, soprattutto in superiorità numerica quando avevamo la possibilità di sfruttare l’ultimo passaggio. Ho visto troppa voglia di risolvere la partita individualmente. Sicuramente, tutto quello che è successo ci ha tolto un po’ di sicurezza, ma al di là di questo noi oggi non abbiamo segnato per due tempi ed è qualcosa che non può capitare e che in partite di andata e ritorno incide molto. Va detto anche che abbiamo perso due gare con due delle squadre più forti in Italia, ma ora dobbiamo lavorare e pensare a giocare il ritorno, tra due settimane, con l’idea di fare risultato, senza fare calcoli, perché nello sport non si sa mai cosa può succedere ”.
Molto deluso il capitano dell’Ortigia, Christian Napolitano, che a caldo fa una durissima autocritica: “Savona oggi ha meritato, noi invece dobbiamo passarci una mano sulle coscienza sia per questa gare che per quella di Trieste Arriviamo a questi appuntamenti sempre con qualche problema. Evidentemente non siamo ancora pronti mentalmente per certe cose. Forse sbaglio io qualche cosa, forse non riesco a dare la giusta grinta e la giusta rabbia ai i ragazzi, pertanto mi assumo la responsabilità come capitano. Quest’anno stiamo pagando dazio, perché forse ci siamo convinti di qualcosa che ancora non esiste. Forse abbiamo dimenticato che dobbiamo essere umili e lavorare. Ci possiamo mettere in mezzo tutto quello che sappiamo, la piscina fredda, gli allenamenti in altri luoghi, ma questo non ci giustifica. La società fa sacrifici immensi per noi e io oggi mi vergogno delle ultime due prestazioni, che non ripagano il club di questi sacrifici. Ci metto la faccia io per primo, come capitano. Mi dispiace molto per i tifosi, per la gente che ci segue e forse ci credeva più di noi, sono molto amareggiato, non sono mai stato così amareggiato nella mia carriera come in questo momento”.
Napolitano parla poi delle speranze di passare il turno in Euro Cup, ridotte al minimo dopo la sconfitta con cinque gol di scarto: ”Dobbiamo stare zitti e lavorare, perché non è questa l’Ortigia che conosco, umile e in cui ci si sacrifica gli uni per gli altri. C’è troppa confusione e la colpa non è né del mister né del presidente, ma solo di noi giocatori che abbiamo steccato e non abbiamo affrontato i due impegni più difficili con la mentalità giusta. Non sarà facile passare il turno, perché recuperare cinque gol di scarto al Savona non è cosa semplice. Ci proveremo fino all’ultimo, certamente, ma siamo consapevoli di dover affrontare una squadra importante, competitiva, forte. Ora dovremo fare quadrato ancora di più, dobbiamo eliminare la confusione, stare zitti e lavorare fino alla fine, perché ora ci aspetta un tour de force micidiale in campionato e in coppa “.




Il campionato italiano di Sup Race fa tappa a Siracusa: al via tre giorni di gare

Il campionato italiano assoluto Sup Race e Paddleboard 2022 fa tappa a Siracusa. Dal 25 al 27 novembre gli oltre 60 atleti iscritti, tutti top players del panorama italiano, si contenderanno la vittoria della Ortigia Sup Race, inserita dalla Federazione Italiana Sci Nautico e Wakeboard (Settore Surfing) tra le prove del campionato nazionale.
Le gare si svolgeranno intorno all’isola di Ortigia, tre le discipline: Sprint race, Technical race, Long distance.
“Organizzare una tappa del campionato italiano è per noi motivo di grande orgoglio. Siracusa è la prima città del sud Italia inserita nel circuito dell’atteso evento. Deve essere motivo di vanto per la città”, spiega il project manager della manifestazione, Ivan Scimonelli. “Peccato l’amministrazione comunale non abbia fatto squadra con noi”.
Il programma di gare al via alle 14 del 25 novembre 2022 con la partenza della Technical Race, nell’area antistante Villetta Aretusa, al Porto Grande di Siracusa.