La campionessa di boxe Carlotta Abbate premiata dal sindaco di Siracusa

La campionessa italiana di boxe 2020, categoria 60kg, Carlotta Abbate è stata premiata questa mattina dal sindaco di Siracusa, Francesco Italia.
L’atleta seguita dal maestro Tanino Dresda, già nazionale nelle due edizioni degli Europei di Bulgaria e Romania, si era imposta a Roseto degli Abruzzi ad ottobre dello scorso anno ma per l’emergenza sanitaria non aveva potuto ricevere la targa dell’amministrazione. Cosa che è avvenuta stamani, alla vigilia della nuova partenza per l’Abruzzo, dove Carlotta Abbate difenderà il titolo conquistato lo scorso anno.
Carlotta ha 17 anni e si è avvicinata al pugilato 5 anni fa. Quelli che l’hanno portata in cima nella sua categoria sono stati i primi campionati italiani disputati poiché in passato i titoli venivano assegnati attraverso tornei. La giovane, a Palazzo Vermexio, era in compagnia del papà Cesare, della mamma, Mirimam Rubino, e di Anastasia Dresda, figlia di Tanino.
“È sempre bello – ha detto il sindaco Italia – premiare e sottolineare il talento della nostre atlete e dei nostri atleti, tanto più in una disciplina in cui Siracusa, oltre ad avere una tradizione, sta primeggiando. Ho parlato con Carlotta dei suoi prossimi impegni e con Anastasia dei programma della società Dresda e ho lanciato la proposta di organizzare nei prossimi anni a Siracusa un grosso evento pugilistico. L’idea ha riscosso entusiasmo e dunque ci cominceremo a lavorare”.
Carlotta si è detta felice di ricevere dal sindaco il riconoscimento, che consiste nella riproduzione stilizzata di uno scudetto tricolore.




Motori, presentata la nuova edizione della Val d'Anapo-Sortino

Da venerdì 4 a domenica 6 giugno appuntamento con la 36.a edizione della Val d’Anapo-Sortino, secondo round di Trofeo Italiano Velocità Montagna sud con validità di Campionato Italiano Bicilindriche e Campionato Siciliano Auto moderne e storiche. Questa mattina, nella sede dell’Aci, la cerimonia di presentazione della gara motoristica.
A fare gli onori di casa è stato il presidente dell’Automobile Club, Pietro Romano, insieme al vice Sergio Imbrò che è anche coordinatore dell’organizzazione. “La gara sortinese fa parte della storia sportiva del nostro ente, fatta di eventi di particolare prestigio e ne è la prosecuzione grazie all’entusiasmo ed alla passione degli organizzatori e del Comune di Sortino”, ha detto Romano.
Presente all’appuntamento anche l’assessore allo Sport del Comune di Siracusa, Andrea Buccheri. “Il Comune di Siracusa – ha spiegato – è quest’anno in veste di spettatore ma desideriamo al più presto mutare il ruolo in co-protagonisti per una gara che tutto il territorio sente propria”. Per il sindaco di Sortino, Vincenzo Parlato, “la competizione è un evento che riguarda l’intera provincia ed i cui effetti positivi coinvolgono diversi altri comuni. In primo luogo auspichiamo ad una più diretta e proficua collaborazione con gli altri comuni, a cui desideriamo trasmettere il nostro entusiasmo verso la gara”. E non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Melilli, Giuseppe Carta. “La Val D’Anapo – Sortino è un evento che noi melillesi sentiamo appieno. Da sempre ha rappresentato entusiasmo, coinvolgimento e valori positivi, come la scoperta della natura, per la quale andare ad assistere alla gara è occasione preziosa”-
Alla presentazione ha partecipato anche il dg dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra. “L’evento sportivo con i suoi valori, sia da sprone verso la vaccinazione. Essere presenti offre delle opportunità diverse, oltre a quelle legate alla lotta contro la pandemia, ma anche quella di promuovere attività sociali efficaci come ‘Tutti in Pista’ con il coinvolgimento sulle auto sportive di ragazzi con problemi di disabilità. Lo sport è un impareggiabile strumento di educazione”-.
Il coordinatore dell’evento, Sergio Imbrò, ha ricordato i numeri della edizione 2021 della grande classica motoristica. “Saranno coinvolte circa 300 persone nell’organizzazione della gara tra ufficiali di gara, specializzati nel soccorso meccanico e sanitario, vi sarà un team specializzato di decarcerazione. Le operazioni preliminari e l’accredito per quanti saranno ammessi alla gara si svolgeranno nella giornata d venerdì presso il vecchio Palazzo Comunale. Saranno osservate tutte le norme vigenti e la gara sarà senza pubblico, benché vi sia una speranza che qualcosa cambi in meglio prima della data di svolgimento”.
Tracciato tecnico e selettivo, la Val d’Anapo-Sortino mette alla prova le capacità dei piloti che mostrano da sempre di apprezzarne le caratteristiche.
La gara assegnerà per la prima volta la “Coppa Massimo Di Pietro”, in memoria del mai dimenticato pilota sortinese, il 2° Memorial “Pippo Laganà, l’Ufficiale di Gara scomparso durante il servizio in gara ed il 2° Memorial “Piero La Pera”, talentuoso pilota etneo.




Galoppo. Si rifà Rock Of Estonia. Volano le Debuttanti di Cuschieri

Nel gruppo ben riunito della Condizionata di apertura del convegno di galoppo andato in scena, all’ippodromo del Mediterraneo ieri pomeriggio, sabato 8 maggio, primeggia Rock of Estonia. L’allieva di Sebastiano Cannavò riesce a mettere dietro il buon Dorkhel e gli altri due avversari schierati sui 1200 metri di pista piccola, con maestria.
L’arrivo delle Debuttanti, invece, si tinge dei colori giallo-verdi del team Cuschieri-Cannella che impongono il primo posto ad una superlativa Filly of Malta e il terzo posto di My Sweetie, stampata al palo dalla portacolori della scuderia di Alessandro Amore, Amoazzurra.
Poi una doppietta di Gabriele Cannarella che si impone con Jigs Princess e il grigio Laguna Drive sugli avversari della terza e quarta competizione. Rusalka ritorna a vincere in un Handicap sul miglio di pista grande, mentre le competizioni sono concluse dalla vittoria di Sensazione Poy che si fa leader dei 1800 metri di pista sabbia.




Pallanuoto. Dopo la sconfitta col Brescia,l'Ortigia punta al quinto posto

Quattro giorni dopo la coppa Italia, Brescia e Ortigia si sono ritrovate in acqua, una di fronte all’altra, per l’ultima giornata della regular season. A differenza del match di coppa, questa volta l’Ortigia entra in acqua concentrata, difende benissimo e subisce solo la rete in superiorità numerica di Renzuto Iodice a metà tempo. Anche i lombardi difendono bene, con Del Lungo che ferma i tentativi più pericolosi dei biancoverdi. Nel secondo parziale, il Brescia ha subito l’occasione di raddoppiare su rigore, ma Cannella si fa ipnotizzare da Tempesti e conclude sul palo. Pochi minuti dopo, però, lo stesso Cannella si riscatta segnando il 2-0 dalla distanza. L’Ortigia non si disunisce, rimane attenta in difesa e riduce le distanze a uomo in più con Mirarchi, servito da Condemi. All’intervallo lungo, si va a riposo sul 2-1 per i padroni di casa. Nel terzo parziale, però, l’equilibrio si spezza e sale in cattedra il Brescia. Dopo il botta e risposta Cannella-Di Luciano, sono Di Somma, in superiorità, e Renzuto su rigore a portare a +3 i bresciani che, nel finale di tempo, con Presciutti fissano il risultato sul 6-2. Nell’ultimo tempo, i lombardi dilagano con Lazic, Renzuto, Vlachopoulos (rigore) e Gitto. Sconfitta netta per l”Ortigia, che per due tempi e mezzo è riuscita a contenere la forza del Brescia, per poi cedere. Ora testa alla finale per il 5° posto. Si attende solo di conoscere date e avversario.

Questo il commento del vice-allenatore dell’Ortigia, Martino Abela, nel dopogara: “Il risultato è bugiardo, perché non era questa oggi la differenza in acqua. Ho visto un’ottima Ortigia. Abbiamo fatto una buona costruzione di gioco, portando la palla ai due metri sulle superiorità numeriche, siamo stati un po’ sfortunati in alcune conclusioni e purtroppo loro ci hanno poi punito facendo il loro gioco. Loro sono stati più cinici in alcune situazioni e bravi e fortunati a farci strapagare i nostri errori, ma sostanzialmente è stata una prova abbastanza positiva. Soprattutto dopo l’esperienza della coppa Italia, comunque anche rispetto alla prima partita, è andata sicuramente meglio nell’espressione del gioco, ed è quello che più ci interessava anche in vista delle prossime due partite”.

Abela sottolinea poi alcuni aspetti positivi che lasciano ben sperare in ottica finale 5° posto: “Il gruppo è tornato a essere coeso, c’è tanta voglia di fare bene e di terminare questa stagione nel miglior modo possibile. Abbiamo accumulato un po’ di rabbia in queste partite, ora speriamo di sfogarla nel modo migliore”.

A fine gara ha parlato anche l’attaccante Cristiano Mirarchi: “Abbiamo retto molto bene i primi due tempi, devo dire che l’approccio è stato positivo, poi non siamo più riusciti a fare le cose che ci eravamo detti o le abbiamo fatte meno bene. Abbiamo subito qualche ripartenza di troppo gestendo male l’attacco e siamo stati puniti, forse anche un po’ esageratamente. D’altra parte, se giochi con squadre come Brescia non puoi permetterti di sbagliare. Loro hanno tanta qualità e ogni volta che commetti un errore sono bravissimi a capitalizzare. Da questa partita dobbiamo trarre di positivo che in certe situazioni di gioco riusciamo a fare molto bene e, invece, quando gestiamo male il pallone o non siamo concentrati, subiamo”.




Galoppo. Si ritorna in pista tra Condizionata e Debuttanti

Una Condizionata e una Debuttanti aprono il programma di galoppo che ritorna in pista sabato 8 maggio all’ Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. Sui 1200 metri di pista piccola del Premio Saffo, schierati 4 soggetti di 3 anni e oltre. Temutissimo Rock of Estonia che potrebbe esprimere la voglia di riscattare l’ultima opaca performance, ai danni dei positivi e regolari Dorkhel e Prestbury Park.
Incerta la Debuttanti, Premio Alceo, che porta in scena sei femmine di 2 anni sui 1200 metri di pista piccola, per la prima volta. Ci si affida ai lavori mattutini e alle buoni voci di scuderia che accompagnano sia all’allieva di Salvo Gianni, Orange Cake, sia la beniamina di Stefano Postiglione Amoazzurra, mentre il team di Mark Cuschieri si affida soprattutto a My Sweeie.
In chiusura un’interessante Handicap, Premio Simonte, impegna, sui 1800 metri di pista sabbia, 10 soggetti di 3 anni e oltre. Reduce da successi e buona forma sono sia Spiritara che Sopran Furia, quest’ultima potrebbe approfittare del pesino assegnato in perizia. Tante le possibili alternative in pista




Pallanuoto, Coppa Italia. Rigori fatali all'Ortigia nella finale per il terzo posto

L’Ortigia fatica a tornare al successo e chiude la Final Four di Coppa Italia con un’altra sconfitta. In un emozionante derby con il Telimar Palermo, sono i padroni di casa a spuntarla dopo i tempi supplementari. La finalina per il terzo posto si era chiusa sull’8-8 nei tempi regolamentari. Ai rigori, Palermo avanti 13-8.
Continui colpi di scena segnano la gara che regala sussulti a ripetizione. Esemplare il quarto tempo, autentica bolgia. Il Telimar – che inseguiva – pareggia subito con Vlahovic, gli arbitri espellono due giocatori per parte per scorrettezze, le porte restano inviolate fino alla sirena. Quindi la lotteria dei rigori.
Il vice-allenatore dell’Ortigia, Martino Abela, nel post partita elogia comunque i suoi. “Ci siamo ricompattati, ci siamo ritrovati, forse un po’ tardi, durante la partita, soprattutto nel terzo tempo siamo riusciti a venire fuori come gruppo e abbiamo dato il massimo. Questo è molto importante. Usciamo a testa alta da questa partita, i rigori non ci hanno sorriso ma ci servirà anche questo come esperienza per la prossima stagione. Adesso dobbiamo pensare al prossimo obiettivo, che è la finale per il 5° posto in campionato. Cerchiamo di prendere tutte le cose positive di questa Final Four e di portarle con noi per la doppia finale per il 5° posto”.
Anche il capitano biancoverde Massimo Giacoppo commenta la gara. “Sapevamo di affrontare in casa una squadra determinata che avrebbe fatto di tutto per vincere questa gara. Abbiamo avuto solo un passaggio a vuoto, poi abbiamo recuperato una partita che sembrava compromessa. Abbiamo perso ai rigori, capita. Penso che la nostra stagione rimanga comunque strepitosa, al di là di questo risultato per il quale faccio i complimenti al Telimar. Nonostante un po’ di problemi nella parte finale, dobbiamo uscire da questa vasca a testa alta, perché abbiamo giocato una partita molto buona e soprattutto perché abbiamo ancora un obiettivo importante in campionato. Noi sfortunati? No, i rigori sono una lotteria, si può vincere o perdere “.




Pallanuoto, Coppa Italia. Vigilia rocambolesca per l'Ortigia e Brescia ne approfitta

In coda ad una rocambolesca vigilia, l’Ortigia ha poi raggiunto Palermo per la Final Four di Coppa Italia. Prima sfida, proibitiva, con il Brescia. Vittoria come da pronostico per i lombardi ma la proporzione penalizza oltremodo il sette biancoverde, privo della guida di Piccardo in panchina. Il Brescia si è imposto per 17-8.
L’Ortigia è arrivata all’appuntamento scarica di energie mentali, dopo il caso di covid e il ricorso al test con doppio tampone in 24 ore. In più, niente allenamenti negli ultimi due giorni e la pesante assenza di Giacoppo, infortunatosi prima del match contro Savona.
Il vice-allenatore dell’Ortigia, Goran Volarevic, nel post partita è amareggiato. “E’ stata una giornata difficile e caotica, però questo non giustifica un approccio simile alla partita. Siamo entrati in acqua senza personalità, sapendo che stavamo giocando contro una signora squadra che a ogni minimo sbaglio ti punisce. Sono rammaricato, anche se devo dire che dopo, nella fase centrale, è andata meglio. In realtà anche nel primo tempo abbiamo fatto qualche azione positiva, ma non siamo stati premiati. Comunque, ora dobbiamo ritrovare concentrazione e riorganizzarci, perché sicuramente non si può partire così”. oggi finale per il terzo posto contro i padroni di casa del Telimar.




Pallanuoto: Ortigia, un positivo al covid niente Final Four di Coppa Italia

L’Ortigia ha rinunciato alla partecipazione alla Final Four di Coppa Italia, in svolgimento in bolla a Palermo. In occasione dei tamponi effettuati, è stato riscontrato un caso di positività al Covid-19 di un membro dello staff. Come spiega la società biancoverde, “il soggetto positivo si è subito messo in isolamento, seguendo il protocollo previsto dall’autorità sanitaria”. Secondo quanto si apprende, non si tratta di un giocatore.
Nonostante il regolamento consenta all’Ortigia di poter giocare, la società ha deciso “di rinunciare alla partecipazione alla Final Four di Coppa Italia”, prevista fino a mercoledì a Palermo. Una scelta volta “a ridurre a zero i rischi per tutti, nel rispetto della salute degli atleti e dello staff degli altri team, soprattutto in un momento nel quale per molti giocatori si avvicina la fase calda della stagione, con le finali da giocare e le fasi di preparazione pre-olimpica da iniziare”.




Pallanuoto. Ortigia, che sfortuna: Savona impatta nel finale, sfuma la semifinale scudetto

Ha molto da recriminare l’Ortigia nel 9-9 con cui ha chiuso la gara con il Savona. Una rete subita a soli 5 secondi dalla fine e un errore arbitrale evidente sull’ultima opportunità del match costano un amaro pareggio per l’Ortigia, che vede sfumare definitivamente le semifinali scudetto.
Contro Savona, l’Ortigia si presenta a sorpresa con il giovane Giribaldi, autore di un’ottima prestazione, ma deve rinunciare inaspettatamente a capitan Giacoppo, costretto a dare forfait per un infortunio muscolare nel riscaldamento. I biancoverdi partono subito bene, sono concentrati, difendono bene e si portano sul 2-0 con Gallo (rigore) e Rocchi, abile a finalizzare l’azione con l’uomo in più. Campopiano accorcia, ma a pochi secondi dalla prima sirena è Mirarchi a realizzare il 3-1. Nel secondo parziale la partita è più equilibrata, Vuskovic riduce le distanze, ma dopo poco più di un minuto Vidovic risponde, quindi Rizzo e Gallo, entrambi su rigore, fissano il punteggio sul 5-3 a metà gara. Nel terzo tempo, l’Ortigia fatica un po’ di più e subisce il ritorno del Savona, con Vuskovic, Rizzo e Molina Rios che rispondono al gol iniziale di Ferrero e trovano il pari. Ancora Mirarchi, però, con un bel tiro da posizione 4 riporta avanti i padroni di casa. L’ultimo parziale è pieno di emozioni. I liguri pareggiano due volte, quindi Rossi in superiorità trova il 9-8 a 32 secondi dal termine. Il Savona ha ancora un’azione, la gioca mandando avanti anche il portiere e acciuffa il pari a 5 secondi dalla sirena. Dopodiché succede di tutto. Piccardo chiama time-out per sfruttare gli ultimi secondi, Vidovic guadagna l’espulsione di Rizzo, che però resta in acqua e, prima impedisce il tiro, poi intercetta con la testa lo scambio tra Gallo e Vidovic. A norma di regolamento è rigore, ma gli arbitri non lo fischiano. Vidovic prova ma la palla esce. Finisce 9-9 tra le proteste dei biancoverdi, che ora giocheranno la finale per il 5° posto e l’accesso in Euro Cup.
Questo il commento di mister Stefano Piccardo, nel post partita: ““Voglio fare innanzitutto i complimenti alla squadra perché abbiamo giocato quattro tempi senza il nostro capitano, giocatore fondamentale per noi, che si è infortunato nel warm-up. Abbiamo giocato molto bene, a parte un piccolo calo nella metà del terzo tempo che era fisiologico perché stavamo spingendo tanto. L’ultimo episodio? In una stagione ci sono partite determinanti e due errori così sul finale diventano determinanti. A 5 secondi dalla fine chiamiamo time out, viene data espulsione per un fallo prolungato sul nostro esterno e il giocatore espulso, prima ci impedisce di fare l’alzo e tiro e poi, sull’uno due successivo, intercetta il passaggio con la testa. Due rigori ineccepibili a norma di regolamento. Questi sono errori gravi, basta vedere il video. Detto questo, abbiamo adesso la Final Four di Coppa Italia e poi una finale 5°-6° posto da vincere per poter tornare in Europa”. “.

A fine gara ha parlato anche Valentino Gallo, autore di una bella prestazione: “Serviva un po’ di fortuna, ma anche un po’ di lucidità, perché a un certo punto loro l’hanno messa sulla bagarre, forse mettendo in soggezione un po’ gli arbitri che ci hanno fischiato qualche controfallo che ci ha penalizzato e qualche espulsione di troppo che loro hanno sfruttato al meglio. Il Savona è stato cinico, perfetto, non si è disunito nei momenti di difficoltà, quindi va dato merito a una squadra organizzata, costruita bene e che forse, in questo momento, merita più di noi di andare alle finali scudetto”.

“C’è amarezza – continua Gallo – perché dopo una stagione così, nella quale potevamo entrare nelle prime otto d’Europa, pensare di essere fuori dalle prime quattro in Italia è incredibile. Ma è lo sport e dobbiamo accettarlo. Questa formula poi è un po’ penalizzante, perché sbagli una sola partita e sei fuori. Siamo una squadra capace di vincere con tutti e magari fare qualche passo falso. Abbiamo sbagliato pochissimo quest’anno e alla fine ci troviamo fuori. Rendiamo onore però a un Savona che ha meritato la qualificazione e facciamo a loro un in bocca al lupo per le finali “.

Gallo, infine, torna sull’episodio finale, quando all’Ortigia è stato negato un rigore decisivo: “La pallanuoto si dimostra uno sport piccolo, perché non abbiamo ancora il Var, che avrebbe evitato l’errore grave dell’arbitro. Dobbiamo ancora evolverci come sport, rispetto ad altre discipline più grandi e ricche che dispongono della tecnologia. Speriamo che si introduca presto questo strumento, lo spero almeno per le generazioni future”.




Pallanuoto. L'Ortigia si gioca l'accesso alle finali Scudetto: domani il match decisivo con il Savona

È la partita più importante della stagione, quella che dirà se l’Ortigia potrà ancora sperare di arrivare alle finali Scudetto oppure no. Domani pomeriggio (ore 14.30, diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Ortigia e su Waterpolo Channel), alla piscina “Paolo Caldarella” di Siracusa, l’Ortigia ospita il Savona, nella penultima gara della fase élite del campionato. I biancoverdi, terzi a due punti di distanza dai liguri, hanno un solo risultato disponibile, la vittoria, per inseguire il secondo posto necessario alla qualificazione. All’andata gli uomini di Piccardo hanno subito una brutta sconfitta che ha complicato la strada verso le semifinali, che adesso potranno essere conquistate solo vincendo domani e poi sabato prossimo, fuori casa, contro la corazzata Brescia. Un’impresa molto difficile, quasi impossibile, ma una speranza da coltivare fino a quando la matematica lo consentirà. L’Ortigia è reduce da un’ultima bolla di Champions dalla quale sono emerse delle buone risposte in termini di gioco e condizione, e questo fa ben sperare in vista degli ultimi due match di campionato e della Final Four di Coppa Italia, che si svolgerà a Palermo tra pochi giorni, il 4 e 5 maggio.

Alla vigilia, in casa Ortigia, mister Stefano Piccardo sottolinea l’importanza e la difficoltà del match: “Questa è una partita decisiva, perché abbiamo un solo risultato possibile per poter poi sperare di vincere a Brescia. Una gara che, proprio perché è decisiva, va affrontata nella maniera giusta, sapendo che sarà difficile. All’andata loro ci hanno fatto molto male, abbiamo perso con molti gol di scarto, e spero che questo ci serva da monito per giocare al meglio l’incontro qui in casa. Bisogna cercare di vincere, cosa non semplice contro Savona, che quest’anno, in questa fase, ha perso solo contro Brescia, peraltro giocandosela fino alla fine nella prima partita. Dovremo stare attenti alla loro prestanza fisica, hanno un paio di giocatori di assoluto livello, ma noi dobbiamo pensare soprattutto a noi stessi, cercare di fare bene e muoverci nel miglior modo possibile in tutti e quattro i tempi”.

Nelle ultime uscite in Champions League si è rivista un’Ortigia nuovamente in condizione, sia sul piano fisico che su quello dell’approccio mentale: “Facendo un bilancio della Champions – afferma il coach dell’Ortigia – delle tre bolle giocate, noi abbiamo fatto una prima e una terza bolla di grande livello, mentre nella seconda abbiamo sbagliato una partita e mezza. Ci può stare per una squadra come la nostra, ma va anche detto che in quella seconda bolla abbiamo disputato quattro gare in quattro giorni, una alle 20.15 e una alle 15.15, poi di nuovo alle 20.15 e ancora alle 15.15. Questo purtroppo fa la differenza. Non dimentichiamo che, contro l’Olympiakos, ad esempio, siamo stati in partita fino alla fine e avevamo il doppio delle espulsioni contro. Quindi la Champions la ritengo una esperienza positiva”.

Parla anche il capitano biancoverde Massimo Giacoppo, che analizza la condizione della squadra: “Stiamo bene, fisicamente abbiamo ritrovato la nostra condizione e probabilmente siamo molto vicini alla nostra forma migliore. Siamo in un momento in cui abbiamo nuovamente espresso un ottimo gioco, siamo tornati ai nostri livelli più alti. Ci manca forse quella magia che, a inizio stagione, ci ha regalato vittorie importanti. Sicuramente dobbiamo ripartire dalle partite di Champions, dal gioco espresso nell’ultima bolla.”.

Il capitano parla anche delle difficoltà legate alla formula di questo campionato insolito, condizionato dal Covid: “Questo finale di stagione è un po’ particolare e strano, perché questa formula, a mio avviso, ci ha un po’ penalizzato. Rischiamo di rimanere fuori dalle prime quattro, avendo di fatto sbagliato solo una partita. Però tenteremo fino alla fine di fare il possibile e anche l’impossibile. Cerchiamo di non mollare, anche perché potrebbero essere le ultime settimane del campionato”.