Pugilato. Premiata la neo campionessa italiana Maria Nicolosi: coppa e un dono speciale

Maria Nicolosi, la neo campionessa italiana junior di pugilato (categoria 80+) p stata premiata questa mattina dal sindaco di Siracusa, Francesco Italia. A lei il primo cittadino ha consegnato una coppa ricordo. La cerimonia si è svolta in Sala Caracciolo.
Il sindaco si è intrattenuto con la neo campionessa e con il suo allenatore, Diego Caldarella, l’assistente capo della Polizia di Stato che l’ha scoperta e portata, in appena 4 mesi, a conquistare il titolo nazionale della sua categoria.
Ora Maria si concentra con la sua preparazione per gli Europei, che si svolgeranno nei prossimi mesi e ai quali l’atleta della Fiamme Oro parteciperà.
Il sindaco ha poi invitato Nicolosi al prossimo concerto di Elisa: l’atleta infatti ha confessato il suo amore per la musica e per la cantante triestina che si esibirà al Teatro Greco.




Pallamano Aretusa a un passo dalla A2: “Regaliamoci questo sogno”

Il quinto confronto stagionale, forse il più importante unitamente alla finale della Coppa Sicilia che vide entrambe protagoniste a febbraio a Palermo. Vinse l’Alcamo al fotofinish ai supplementari, così come l’Aretusa nel match di ritorno in campionato che portò la squadra di Izzi ad appaiare quella di Randes. Entrambe a braccetto a 30 punti finali nella regular season, a certificare il dominio delle due compagini rispetto alle altre della B maschile, che domani si ritroveranno di fronte per gara 2 della finale play off.

L’Aretusa ha il match ball per il salto in A2 avendo vinto all’andata ma l’Alcamo venderà cara la pelle per provare a portare il confronto a gara 3 con la “bella” che tornerebbe a disputarsi in terra trapanese in virtù del fatto che la squadra di Randes ha un +2 in differenza reti nei confronti diretti con l’Aretusa. Una differenza sottile e impercettibile, ovviamente, per l’equilibrio che ha sempre contraddistinto questo confronto e domani alle 18 a Rosolini (si giocherà al Pala Tricomi per la nota indisponibilità degli impianti di Siracusa a ospitare il pubblico) un match con il pubblico delle grandi occasioni.

“Sarà molto bello vivere queste emozioni – sottolinea l’esperto portiere aretuseo, Ivan Sardo – ho 36 anni e gioco a pallamano da una vita e la presenza del pubblico ha sempre regalato adrenalina in più. E’ il bello di ogni sport e aver giocato negli ultimi tempi senza, è stato davvero deprimente. Detto questo, da qualche anno questo movimento sta tornando a far entusiasmare e noi siamo ovviamente parte in causa con un gruppo collaudato che vuole regalarsi un sogno, quello di approdare in A2. Non sarà facile, conosco benissimo Alcamo e chi la compone, hanno qualità ed esperienza per cui sarà difficile ma stimolante allo stesso tempo. Occorre esperienza, questo sì, ma anche tanta voglia e consapevolezza dei mezzi, senza caricare eccessivamente questo incontro, specie per i più giovani che compongono il gruppo”.




Brrrr, l’acqua è fredda in Cittadella. L’assessore Firenze: “Caldaia da sostituire, interverremo”

La temperatura dell’acqua della piscina Caldarella della Cittadella dello Sport è fredda, troppo fredda. E anche l’acqua delle docce, negli spogliatoi, non pare riuscire a diventare almeno tiepida. Sono state decine, nelle ultime settimane, le segnalazioni alla nostra redazione. Genitori di giovani sportivi e sportive hanno tutti raccontato la stessa situazione.
Non nega il problema l’assessore allo sport, Andrea Firenze. Da qualche tempo, la gestione della struttura sportiva è tornata al Comune di Siracusa, in coda ad un contenzioso con l’Ortigia. A fare i capricci è la solita caldaia. “Nel corso di questo ultimo anno, gli impianti tecnologici delle piscine sono andati deteriorandosi sempre più”, spiega a SiracusaaOggi.it l’esponente della giunta Italia. “Purtroppo i problemi sono all’ordine del giorno e comprendo le lamentele. Stiamo cercando di risolvere ma diventa improrogabile l’acquisto di una nuova caldaia e in generale un adeguamento di tutto l’impianto. Ne ho parlato anche con il sindaco – spiega ancora l’assessore allo sport – e ci siamo ritrovati sulla necessità di risolvere con una certa urgenza questa problematica”.




E’ di Siracusa l’arbitro-eroe Fabio Franzò: massaggio cardiaco per salvare una vita

Si, chiamatelo pure eroe. L’arbitro siracusano Fabio Franzò ha letteralmente salvato la vita del portiere lettone Kapustins durante la partita tra Casertana e Rotonda, campionato di serie D. L’estremo difensore era rimasto a terra privo di sensi, dopo un scontro di gioco con un altro calciatore. Il difensore De Foglio si è accorto subito della gravitò della situazione, ed ha evitato che il portiere soffocasse con la lingua riflessa. Ma è stato l’arbitro Franzò a praticare il massaggio cardiaco sul portiere del Rotonda, in terra e privo di sensi.
Fabio Franzò, 27 anni, arbitro dal dicembre del 2013 e appartenente alla sezione Aia di Siracusa, appassionato di caltisthenics, è assistente di sala operatoria presso la clinica Villa Salus di Siracusa. Sul campo di calcio ha trasferito, quindi, le sue competenze mediche che hanno permesso di guadagnare quel tempo necessario per l’intervento dei sanitari e la corsa in ambulanza in ospedale.




Pugilato, medaglia d’oro per la siracusana Maria Nicolosi ai campionati italiani Junior

Una giovane siracusana conquista la medaglia d’oro ai Campionati italiani Junior di pugilato. Si chiama Maria Nicolosi e si allena da soli 4 mesi nella palestra delle Fiamme Oro di Boxe. Una storia di riscatto, impegno e passione. Sotto la guida di Diego Caldarella, Maria ha raggiunto un risultato che parla, come racconta anche il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, di “sport sano e inclusivo”.
Un debutto che è andato oltre ogni aspettativa, dunque, per la sedicenne siracusana . Un’esperienza, quella dei campionati di Roseto degli Abruzzi, che la proietta verso nuove mete sportive.
Grande soddisfazione tra i ragazzi allenati dall’assistente capo coordinatore della Polizia di Stato, Diego Caldarella, che ha ricevuto immediatamente le congratulazioni del nuovo Questore, Benedetto Sanna.
La palestra dove si allenano i giovani siracusani si trova all’interno dell’Istituto Scolastico Chindemi. Sono circa cinquanta, hanno un’età che varia dai 5 ai 22 anni. Quella palestra spesso svolge un ruolo sociale, dando una formazione ed un’educazione ai valori sportivi ai ragazzi del quartiere.
Non a caso, di concerto con l’amministrazione comunale siracusana, la Questura ha deciso di aprire la palestra proprio in un quartiere “di frontiera” dove forte è il disagio giovanile.




Un torneo di padel per Telethon, domenica 8 maggio a Siracusa

Anche quest’anno la campagna di primavera Telethon “Io per lei” è dedicata alle mamme. Un invito a sostenere la ricerca di Fondazione Telethon per compiere un atto di vera solidarietà, una scelta d’amore verso le mamme di bambini con una malattia genetica rara. Mamme che non si arrendono, infondono coraggio, guardano al futuro. Mamme che fanno di tutto per non far mancare niente e che insegnano ai loro figli che grazie alla ricerca realizzare sogni è possibile, anche con una malattia genetica rara.
A Siracusa la solidarietà va a braccetto con il padel. Domenica 8 maggio, festa della mamma, il centro sportivo Epipoli Padel ospiterà un particolare torneo con quota di iscrizione di venti euro. Tutte le somme raccolte saranno interamente donate alla Fondazione Telethon. Potranno partecipare ed iscriversi coppie maschili e femminili, senza limiti.

Foto dal web




Superbike, il netino Sallustro in Austria per il Campionato Europeo Velocità Salita

Anche quest’anno sarà il netino Salvo Sallustro il porta bandiera italiano del Campionato Europeo Hill Climb della FIM Europe per la categoria Superbike. Il primo round prenderà il via domenica 1 Maggio.

La tappa d’esordio di questa nuova stagione motociclistica si svolgerà in territorio austriaco,nel territorio del Landshaag, nel distretto di Urfahr-Umgebung che confina a nord con la Repubblica Ceca. Si tratta del tracciato più veloce e pericoloso d’Europa dove si raggiungono facilmente i 320 km/h. La pista, in particolare, parte dalle rive del Danubio per poi risalire la montagna sfiorando, al massimo della velocità, case e muretti.

“Il 2021 è stato un anno ricco di soddisfazioni-racconta Sallustro-  Abbiamo portato in patria il titolo di Vice Campione. Adesso siamo proiettati verso le gare intercontinentali per confrontarci con piloti del calibro mondiale, ma non perdiamo di vista il palcoscenico della gare su strada europee e nazionali. Cercheremo, con grande sacrificio ed allenamento, di non saltare nessun appuntamento e di competere alle massime prestazioni nella Superbike. Presto avremo il resoconto di questa apertura di stagione sul tracciato più veloce e pericoloso d’Europa”.

La tappa austriaca è tra le più insidiose del circuito europeo. Sarà un’anno molto duro. Tanti piloti che durante la pandemia si sono fermati adesso ritornano. La competizione sarà alta ma sia io che il mio team vogliamo tenere alta la bandiera azzurra e far valere-conclude lo sportivo siracusano-  il titolo di vice campioni. Inoltre, ci sono numerosi piloti italiani e questo è un bel segnale per tutto il movimento”.




Strutture sportive, l’Ortigia scrive al Comune: “Uniamo le forze per ottenere fondi Pnrr”

Con una lettera aperta, il Circolo Canottieri Ortigia tende la mano al Comune di Siracusa, andando oltre al contenzioso in atto dopo la burrascosa fine della convenzione di gestione della Cittadella dello Sport. A dispetto della contrapposizione in atto, la società sportiva porge il classico ramoscello d’ulivo invitando l’amministrazione ad “unire le forze, non dividerle”, per una ottimale gestione delle strutture sportive pubbliche. Fine ultimo? “Garantire la continuità delle attività sportive, agonistiche e amatoriali, e l’incremento dell’offerta di impiantistica”.
Ecco, allora, che la società del presidente Valerio Vancheri lancia la sua proposta “a beneficio di tutte le discipline e nell’ottica di una soluzione concordata e bonaria del contenzioso”: intercettare i fondi che il Pnrr ora mette a disposizione con bandi per le strutture sportive. “I tempi, tuttavia, incombono e manca la progettualità. Siamo pronti – spiegano dalla società sportiva – a rendere disponibile il nostro progetto di riqualificazione, già approvato in forma definitiva e dotato di parere tecnico favorevole del Coni. Progetto, è bene ricordarlo, già valutato come meritevole del massimo punteggio e del massimo contributo (pari a 500.000 euro dal Bando Nazionale Sport e Periferie 2018 della Presidenza del Consiglio dei Ministri), peraltro forse ancora recuperabile direttamente o con la partecipazione ai bandi per gli anni successivi”.
Esiste anche uno studio di fattibilità di un piano di efficientamento energetico, “concordemente proposto dal C.C. Ortigia alla società Enel X, già in fase di avanzata valutazione e che potrebbe essere attuato col risultato di un risparmio pari circa al 50% dei costi energetici di gestione”. Ed anche questo progetto allo stadio di fattibilità tecnico-economica viene messo a disposizione della città. A questo punto, dal Circolo Canottieri Ortigia attendono un cenno da Palazzo Vermexio, al di là delle recenti tensioni.




Pallanuoto. Forza Ortigia, tutta la stagione in una gara: a Trieste per i play-off

E’ la partita più importante della stagione per l’Ortigia. La pattuglia di coach Piccardo domani pomeriggio, a Trieste, alle ore 16.30 (diretta streaming su Waterpolo Channel – Eleven Sport) affronterà la Pallanuoto Trieste, nell’ultima giornata della regular season del campionato di Serie A1. La posta in palio è altissima, visto che è in gioco la qualificazione ai play-off scudetto.
Una partita difficile in una piscina storicamente ostica per l’Ortigia, contro i giuliani chiamati anche loro a vincere per mettersi al sicuro e centrare il passaggio alle semifinali. Tre squadre in lotta per due posti, all’ultima giornata.
L’Ortigia (terza a 36 punti) vincendo o pareggiando passerebbe come terza classificata. Anche perdendo potrebbe qualificarsi come quarta, ma solo se il Savona (quarto a 34 punti) perdesse a Palermo; altrimenti, in caso di successo dei liguri, sarebbe eliminata. Per il Trieste (secondo a 35 punti) discorso simile: se batte l’Ortigia si qualifica, ma potrebbe qualificarsi anche con un pareggio o con la sconfitta, in caso di contemporanea sconfitta del Savona. Ad ogni modo, i calcoli valgono poco. Domani l’Ortigia, così come le altre squadre, scenderanno in acqua per i tre punti. Sarà sicuramente un altro grande sabato di pallanuoto.
“Sappiamo benissimo che la vittoria ottenuta sabato (contro Palermo, ndr) è ininfluente se non diamo continuità di prestazione a Trieste, dove ci attende un impegno difficile, praticamente una finale”, taglia corto Stefano Piccardo. Il tecnico dell’Ortigia riconosce il valore degli avversari: “Storicamente abbiamo sempre fatto fatica contro Trieste, anche quando io allenavo i giuliani. La piscina è molto dispersiva, non è facile giocare, e poi Trieste è una squadra oggettivamente importante, con quattro giocatori stranieri di alto livello, italiani che sono nel giro della Nazionale, un portiere navigato di A1, due ottimi centroboa, una medaglia d’oro olimpica, Buljubasic, che marca al centro. È una formazione molto ostica, che ha velocità e contropiede. Tatticamente sono impostati molto bene, difendono bene sia il pressing che la zona. Basta guardare i risultati che hanno fatto in casa per rendersi conto della loro forza. Ricordiamoci che hanno messo sotto Palermo e Brescia. Solo Recco e Savona hanno vinto a Trieste. Poi, conoscendo i triestini, credo che domani ci sarà la piscina stracolma”.
Come vincere? “Bisogna cercare di essere profondi per tutta la partita, attaccare la linea dei due metri, riuscire a gestire bene la transizione difensiva, nuotare bene quando ritorniamo in difesa. Poi credo che queste sono partite che giocano i giocatori, noi diamo qualche indicazione tecnica, però le finali sono partite che giocano loro e devono essere a loro uso e piacere”.




Pallanuoto. Una superba Ortigia batte il Telimar: esplosione di gioia alla Caldarella

Una vittoria bellissima, dopo una partita combattuta fino alla fine, con le giuste tensioni ma sostanzialmente corretta. Davanti a una tribuna colorata di biancoverde e più di 500 tifosi a supportare incessantemente la squadra, l’Ortigia sfodera una prestazione superba. E dire che la sfortuna, nel pre-partita, si era accanita nuovamente sul club siracusano, privo di Gallo e Giribaldi e con Klikovac che ha accusato un problema alla spalla ed è sceso in vasca stringendo i denti. In acqua, grande equilibrio da subito, con le difese attente e il primo gol che arriva solo dopo 5 minuti: è Basic a portare avanti gli ospiti. Irving raddoppia nel finale, ma una bordata di Ciccio Condemi, a una manciata di secondi dalla prima sirena, frena la fuga dei palermitani. Il secondo parziale è scoppiettante, con il Telimar che cerca di scappare e l’Ortigia che risponde due volte con lo scatenato Ciccio Condemi, per poi acciuffare il pari con Rossi. È Occhione a riportare avanti i suoi, ma uno stoico Klikovac pareggia a sei secondi dall’intervallo lungo. La terza frazione è sempre all’insegna dell’equilibrio e alla sirena sul tabellone è 7-7. Il quarto tempo è adrenalina pura. A metà frazione, dopo aver annullato una doppia superiorità, l’Ortigia subisce un gol sfortunato, su una conclusione di Occhione deviata. La “Caldarella” continua a spingere i biancoverdi, che non si arrendono e pareggiano con Cassia. A 20 secondi dalla fine, Piccardo chiama time-out per sfruttare l’uomo in più e preparare lo schema: Rossi va al tiro e infila il 9-8 che fa esplodere la tribuna di gioia. Il Telimar prova l’assalto finale, guadagnando addirittura una doppia superiorità, ma la difesa biancoverde alza il muro e conquista una vittoria pesantissima che vale il terzo posto. Ora testa a Trieste, dove sabato prossimo i ragazzi di Piccardo devono pareggiare o vincere per difendere la terza posizione e centrare i play-off. Il Telimar, invece, è matematicamente fuori dalla corsa alle semifinali.

A fine gara, parla capitan Christian Napolitano: “Questa partita l’abbiamo vinta soprattutto sul piano mentale, perché queste gare sono sempre sul filo di rasoio. Dispiace solo che non c’era Valentino. Questa è la vittoria del gruppo, per il lavoro che abbiamo fatto, per quello che è successo in Coppa Len, per come fatichiamo, perché ci alleniamo con l’acqua fredda da gennaio. Il mister ci stressa sempre, ma così ci fa crescere. Queste partite mi piacciono, perché sono dure e si decidono sull’uomo in più e uomo in meno e infatti abbiamo vinto con l’uomo in più e difendendo bene la loro ultima superiorità. Alla fine, abbiamo rimesso la chiesa al centro del villaggio. Dovevamo vincere, perché ci è stato tolto tanto e ci siamo ripresi tanto. Con questa vittoria, andiamo a Trieste con un risultato in più, anche se il Trieste è una bella squadra e dovremo fare un’altra bella prestazione. Per me le avversarie sono Trieste, Telimar e Savona. Siamo tutte allo stesso livello. Poi, i risultati possono cambiare. Come dissi tanto tempo fa, quando abbiamo subito la sconfitta a tavolino, forse c’è qualcosa di più grande che ci aspetta, non lo sappiamo. Lo dico sempre ai ragazzini che, anche se perdiamo delle partite, dobbiamo pensare sempre al futuro, a quello che costruiamo, giorno per giorno, mattoncino per mattoncino. Mio padre mi ha insegnato questo”.

A caldo, ha parlato anche Francesco Condemi, uno dei migliori in acqua oggi: “Sono felice per la prestazione di gruppo, perché per me le prestazioni individuali vengono solo se la squadra gioca bene. L’importante è aver portato questi tre punti a casa. Siamo riusciti, con l’esperienza delle scorse partite col Telimar, a mantenere la calma nei momenti cruciali del match, perché siamo stati sempre sotto, abbiamo preso un gol brutto che alla fine ci poteva tagliare le gambe, e invece siamo stati più bravi e abbiamo vinto. Questi siamo noi, non abbiamo detto nessuno che Filip aveva male alla spalla, anzi lui non lo voleva neanche dire, ma si vedeva che era sofferente. Siamo un gruppo, abbiamo fatto una crescita esponenziale dall’inizio dell’anno, però l’errore più grosso che possiamo commettere ora è dire che il campionato è finito. Non è così, perché dobbiamo ancora passare per Trieste”.

Infine, due parole sul meraviglioso pubblico che  ha tifato dal primo all’ultimo secondo: “Vedere il pubblico così numeroso, un pubblico veramente impeccabile, a me riempie di gioia – conclude Condemi – perché è il nostro ottavo uomo. Quando uno si gira, magari dopo un gol, e vede tutti che esultano sportivamente, è bellissimo. Dovrebbe essere sempre così, è un bene che finalmente si possa fare”.

Foto: Maria Angela Cinardo – Mfsport.net