Pallanuoto, Champions League. Tra Ortigia e Berlino bella sfida e parità: 8-8

(cs) L’Ortigia chiude con un pareggio (8-8) contro lo Spandau Berlino e con un’altra ottima prestazione questa sua prima esperienza in Champions League. Il match inizia all’insegna del grande equilibrio, con le difese ben chiuse e i ritmi che non sono elevati, come è normale alla terza gara in tre giorni. Ci pensa Napolitano, alla prima occasione in superiorità, a sbloccare il risultato. Meno di un minuto più tardi Kholod pareggia, quindi è Sekulin, con due conclusioni dalla distanza a portare sul 3-1 i tedeschi, con l’Ortigia che spreca con l’uomo in più a pochi secondi dal termine. Nel secondo parziale, i ritmi si alzano e viene fuori la squadra di Piccardo, perfetta in difesa e più aggressiva in avanti. È ancora Napolitano a finalizzare un’azione con l’uomo in più, a meno di un minuto dall’inizio. L’Ortigia gioca bene e con Andrea Condemi realizza una bella doppietta che vale il sorpasso. Ma Cagalj segna in superiorità e fissa sul 4-4 il punteggio prima dell’intervallo lungo. Il terzo tempo è scoppiettante, le due squadre ribattono colpo su colpo. Kholod trova per due volte il sorpasso, ma in entrambi i casi l’Ortigia pareggia subito con Napolitano e Rossi. Di Luciano trova un gran gol da posizione 5 e porta avanti i suoi, ma Cuk agguanta il pari poco dopo. Negli ultimi secondi, succede di tutto, con i tedeschi stoppati dalla difesa e Giacoppo che in controfuga realizza l’8-7 a un secondo dal termine. L’ultimo parziale è equilibrato, le difese si chiudono bene, i portieri parano tutto. Alla fine è l’acuto di Kholod a metà tempo a trovare il pari (8-8) che resisterà fino alla sirena. Un pareggio che, per quello che si è visto, sta stretto all’Ortigia.
A fine partita, queste le parole di Simone Rossi: “Sicuramente in avvio oggi siamo stati sfortunati, visto che a loro sono entrate due conclusioni che come difesa avevamo previsto ma sulle quali hanno avuto fortuna. Poi, soprattutto nel quarto tempo, avremmo potuto e dovuto essere più efficaci al tiro. Alla fine, infatti, ci è mancata quella cattiveria nel concludere che serve per buttarla dentro. Va detto anche che eravamo anche un po’ stanchi nel finale, ma la voglia c’era, volevamo vincere. A volte è anche una questione di episodi”.
Il difensore biancoverde analizza questa tre giorni di Champions e traccia un bilancio complessivo: “Se volessi fare un bilancio tra le cose andate bene e quelle andate male tra seconda e terza bolla, sicuramente quest’ultima è stata la più sfortunata. Perché, mentre nella seconda noi non eravamo arrivati in buone condizioni fisiche, questa volta stavamo bene e siamo stati molto, molto sfortunati. Detto questo, ora bisogna resettare tutto, ripartire da ciò che di buono abbiamo fatto, guardare gli aspetti positivi, analizzare anche gli errori, che comunque ci sono stati, e lavorare su quello. Siamo ancora in un momento difficile, dobbiamo lavorare molto su noi stessi perché, al di là delle belle prestazioni, ci manca la vittoria da due mesi”.
Nel post-partita ha parlato anche l’attaccante biancoverde Cristiano Mirarchi: “Anche oggi abbiamo fatto un’ottima partita. Abbiamo concluso questa Champions con tre buone prestazioni, migliorando sia sotto l’aspetto fisico sia sotto quello tattico, in una competizione nella quale l’Ortigia giocava per la prima volta. C’è un po’ di rammarico per non essere riusciti a vincere una partita in questa terza bolla, ma anche la consapevolezza che stiamo meglio. Ci sono indubbiamente delle cose che dobbiamo migliorare in vista di questo finale di stagione, nel quale dovremo dare il massimo, perché siamo ancora in corsa in campionato e in Coppa Italia. Bisogna prendere gli aspetti positivi e tutti gli insegnamenti che ci torneranno utili in questa fase conclusiva della stagione”.




Ippica. Lo Verde atteso con Besamemucho Font e Urbano Bargal all'Ippodromo del Mediterraneo

Potrebbe essere match in casa Lo Verde per il Premio Trapani, corsa centrale del convegno di trotto in programma, giovedì 22 aprile, all’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. Prima scelta per un Besamemucho Font che con cinque vittorie di fila si impone come favorito tecnico sugli altri avversari che devono affrontare il miglio di un Invito da 8 mila e 800 euro. Ritornano a Siracusa, pericolosamente, Be Pop Ferm e Blue Moon, mentre Borislav Mabel, in ottima forma, resta un’alternativa pericolosa. Apertura del convegno alle ore 13:45 col Premio Marsala, corsa riservata ai giovanissimi di 3 anni che temono un Croupier che, all’esordio su pista, è subito in piazza d’onore. Attenzione al vittorioso Catch Me Boss e alla regolare Cybelle Font. Se la terza corsa è riservata ai Gentleman, la quarta farà salire in sulky i Proprietari.
La quinta competizione, Premio Mazara del Vallo, schiera col numero 12 un Urbano Bargal che, con le sue sei vittorie, un record su pista e tanta qualità, è davvero il punto di riferimento della competizione. In crescendo si presenta Vaitor, regolare e positivo resta Try Again, mentre in progresso è attesa Zoom Roc. Ania Rich è vincitrice nell’ultima performance, mentre Utopia Jet può affidarsi alla sua qualità.
Una II Tris Nazionale è legata al Premio Castelvetrano, una Categoria G che presenta più di una soluzione tra i cavalli di 5 anni e oltre impegnati sul miglio. Con ultime corse da riscattare si presentano Zaira Truppo e Splendeur Joyeuse, c’è anche Zig Zag Bi progredito, mentre è attesa una novità particolarmente stimata Zachary Gio. Poi, ritorna in Sicilia, Anubis dai buoni trascorsi… ma tanti soggetti di qualità potrebbero sfoderare, in questo contesto, le loro potenzialità.




Pallanuoto, Champions League: buona Ortigia ma passa lo Jug (9-11)

(cs) Un’ottima Ortigia spaventa lo Jug ed esce sconfitta solo a seguito di qualche episodio sfortunato (9-11). La partita è bella e inizia subito con un gran ritmo. È l’Ortigia ad aprire le danze dopo appena 28 secondi con Vidovic. Passano due minuti e lo Jug pareggia con Merkulov, ma i biancoverdi sembrano più in palla e, prima con Napolitano, poi con una magistrale palombella di Giacoppo, si portano sul 3-1. A quel punto, lo Jug sale di ritmo e, anche grazie a qualche fischio discutibile (compreso un gol assegnato con la Var, ma la palla non sembrava essere entrata interamente), riesce a rimontare e addirittura a passare in vantaggio. A 29 secondi dal termine Papanastasiou segna il 5-3, ma negli ultimi secondi ancora Napolitano si alza in cielo e schiaccia per il 4-5. Il secondo tempo è ancora pieno di reti e capovolgimenti di fronte. I croati ne segnano quattro con Fatovic (rigore), Krzic, Obradovic e Benic, l’Ortigia (che perde Rocchi per limite di falli) va a bersaglio due volte su rigore con Gallo. A metà gara è 9-6 Jug. Nel terzo tempo, l’Ortigia gioca molto bene e si avvicina con Vidovic (rigore) e Rossi, abile a sfruttare l’uomo in più. I biancoverdi rimangono calmi, nonostante le decisioni non sempre comprensibili di una coppia arbitrale non proprio in giornata, ma Papanastasiou segna con l’uomo in più e porta a + 2 i croati prima dell’ultimo tempo. Nel parziale conclusivo, Cassia accorcia subito e l’Ortigia si butta alla ricerca del pareggio, ma lo Jug, bravo e fortunato, resiste e segna con Benic il definitivo 11-9 a poco più di 2 minuti dalla sirena. Oggi i biancoverdi avrebbero meritato molto, molto di più.

Nel post-partita ha parlato anche il mancino biancoverde Valentino Gallo, autore di una doppietta e di una prestazione molto positiva: ““Oggi si è visto un netto miglioramento sia a livello di approccio della partita, sia a livello di aggressività e di condizione. Insomma sotto ogni aspetto. Siamo andati molto meglio rispetto agli ultimi incontri, soprattutto quello di Salerno, che è stato l’emblema dell’atteggiamento passivo e del periodo buio che pian piano ci stiamo scrollando di dosso e lasciando alle spalle”.
Domani, ultima giornata di Champions contro lo Spandau Berlino, con l’Ortigia a caccia di ulteriori conferme: “Lo Spandau è molto forte – conclude Gallo – è un avversario molto fisico, forse una delle squadre più forti fisicamente di questo girone di Champions. Sono potenti, giocano molto con le mani addosso, non sarà una partita semplice. Noi però vogliamo giocare ogni partita come se fosse una finale, sia perché ci serve per continuare a ritrovare la fiducia che avevamo perso ultimamente, sia per trovare la condizione fisica e la giusta attitudine che ci sarà utile per affrontare le prossime partite, perché siamo ancora dentro in tutte le competizioni, a parte la Champions. Dobbiamo sfruttare gare come queste per migliorare il nostro gioco e le prestazioni individuali, acquisendo maggiore fiducia e sicurezza”.




Pallanuoto. Sfuma il sogno Final Eight per l'Ortigia: i biancoverdi fermati dal Marsiglia

L’ostacolo Marsiglia ferma la corsa dell’Ortigia verso la Final Eight.  I biancoverdi perdono ma giocano una buona partita, chiusa con qualche rimpianto, perché per tre quarti di gara l’Ortigia ha giocato alla pari contro gli avversari. La prima occasione del match è per Giacoppo, ma il suo tiro si stampa sul palo. Sull’attacco successivo, i francesi guadagnano un rigore che Prlainovic realizza. L’Ortigia non gioca male, ma il Marsiglia è più cinico e concretizza entrambe le opportunità in superiorità con Crousillat e Vernoux. Nel secondo parziale, in acqua c’è grande equilibrio, ma i biancoverdi crescono di ritmo e giocano meglio, aggressivi in difesa e rapidi in transizione, ma soprattutto spietati con l’uomo in più. Ferrero e Rossi portano l’Ortigia a meno 1, poi è Prlainovic con un gran tiro dalla distanza ad allungare ancora, ma Mirarchi replica subito. Gli uomini di Piccardo spingono, ma un fallo evidente non fischiato su Giacoppo costa il contropiede e il gol di Kovacevic, al quale risponde 20 secondi dopo Napolitano. A metà gara è 5-4 per il Marsiglia. La terza frazione si apre con il pareggio dell’Ortigia, siglato da Gallo su rigore. A quel punto comincia un’altra partita, con il ritorno dei francesi che, con Kovacevic, Crousillat e Vuckicevic, si portano sull’8-5 con il quale si chiude il tempo. Negli ultimi otto minuti, è Vidovic a riportare i suoi a meno 2, poi, dopo due occasioni sprecate in avanti, l’Ortigia subisce le reti di Durdic e Spaic. Napolitano segna ancora, ma ormai è troppo tardi.
A fine partita, il commento di mister Stefano Piccardo: “Premetto che la formazione che abbiamo affrontato stasera è stata costruita per arrivare alla Final Eight di Champions League. Ciò detto, la mia squadra ha giocato, ha avuto una bella reazione, sull’8-6 per loro abbiamo avuto una occasione a uno contro zero per andare sul 7-8 e poi due superiorità che potevamo concludere meglio. Al di là di questi errori, però la mia squadra ha espresso sicuramente un buon gioco e una buona tenuta fisica”.
Si è vista un’ottima Ortigia e l’impressione è che, con un primo tempo migliore, Giacoppo e compagni avrebbero potuto giocarsela fino alla fine: “Ci siamo portati dietro le scorie di questo ultimo periodo – continua Piccardo – soprattutto nel primo tempo, quando abbiamo subito lo 0-3 che poi ha fatto la differenza. Abbiamo cominciato male, però poi devo dire che negli altri tre tempi ci siamo espressi su un buonissimo livello. Questo ci deve far ben sperare. Purtroppo, questa formula Champions è massacrante. Abbiamo finito di giocare alle 21.30 e domani alle15.15 giochiamo un’altra partita. Recuperare energie non è facile”.
Nell’immediato dopo gara parla anche Christian Napolitano, rammaricato per il risultato di una partita che, a un certo punto, sembrava si potesse provare a vincere: “Purtroppo siamo matematicamente fuori, perché abbiamo perso questa gara. L’approccio alla partita però è stato uno dei migliori di questi ultimi mesi. Rimane un po’ di delusione, ma il percorso lo rifarei tutto fino a qui, perché adesso avremmo qualcosa in più e quel pizzico di esperienza che aiuta. Sono orgoglioso della squadra, lasceremo questa competizione a testa alta, rimettendoci subito al lavoro per gli altri obiettivi”




Pallanuoto. L'Ortigia in LEN Champions League: chance qualificazione con il Marsiglia

L’Ortigia si lascia alle spalle il campionato e si appresta a salire nuovamente sul grande palcoscenico europeo. Da lunedì, infatti, i biancoverdi saranno nuovamente impegnati in LEN Champions League, con il terzo e ultimo concentramento, che si disputerà ancora una volta a Roma, nella piscina del Polo natatorio Frecciarossa del Centro federale di Ostia. Gli uomini di Piccardo sono attesi dalle ultime gare del girone A, che definiranno il quadro delle qualificate alla Final Eight di giugno (a Belgrado). L’Ortigia al momento è ferma in coda al gruppo, a quota 3 punti, due in meno dello Spandau e quattro in meno del Marsiglia, che occupa il quarto posto, l’ultimo disponibile per staccare il pass qualificazione. Ma lo Spandau a Ostia non si presenterà, a causa del Covid che ha colpito diversi membri della squadra berlinese. Ortigia, Recco e Marsiglia, che dovevano affrontare i tedeschi, vinceranno pertanto la partita a tavolino e guadagneranno tre punti. I biancoverdi si giocheranno dunque le proprie chance di qualificazione lunedì (ore 20.15) proprio con il Marsiglia, contro cui, nel primo concentramento, è arrivata la prima, storica vittoria in Champions, e martedì (ore 15.15) contro lo Jug. Tutto è ancora aperto per la qualificazione, ma ci vorrà l’Ortigia cinica e concentrata ammirata nella prima fase di stagione.

Il capitano dell’Ortigia, Massimo Giacoppo analizza il momento non molto positivo della squadra: “Noi sicuramente non viviamo il nostro miglior momento, principalmente dal punto di vista dei risultati, perché penso che a livello di squadra manteniamo comunque la forza del gruppo e il nostro grado di preparazione sia fisica che mentale. Dobbiamo semplicemente sbloccarci, un po’ come il bomber che non riesce a far gol. Dobbiamo sbloccarci dal punto di vista del risultato e acquisire sicurezza. Poi tutto verrà da sé”.

L’Ortigia affronterà due squadre, Marsiglia e Jug, con le quali ha ben figurato all’andata: “Ormai non siamo più una sorpresa per le altre squadre – afferma il capitano – e loro non sono più una sorpresa per noi. Ci siamo già studiati a vicenda, per cui sappiamo che sono formazioni che sono cresciute molto nel corso della stessa competizione. Il Marsiglia è una di queste e sarà quindi una partita molto diversa da quella di andata, però conosciamo i loro punti di forza, i loro riferimenti come Prlainovic, come il centroboa o il portiere. Insomma, è una formazione molto completa. Poi abbiamo la gara con lo Jug, che è una squadra diversa, ma sappiamo come prepararla dal punto di vista tattico”.

“La Champions – continua Giacoppo – ci ha fatto capire quale può essere la nostra forza ma anche la nostra debolezza. In questo periodo, lo stiamo riscontrando anche in campionato. Perché possiamo essere una squadra top, come possiamo essere una squadra di un livello più basso. Adesso abbiamo più consapevolezza che la nostra dimensione è mutevole, come tante altre cose. Un grande insegnamento che ci servirà”.

Il numero uno biancoverde, Stefano Tempesti, sprona i suoi a superare il momento di difficoltà e a giocarsi le possibilità di qualificazione: “Il momento non è facile, però noi affronteremo questo impegno a testa alta. Vogliamo qualificarci alla Final Eight, siamo ancora in corsa. Così come non ci siamo esaltati quando abbiamo raggiunto traguardi storici, allo stesso modo non dobbiamo buttarci giù adesso che la strada è ancora aperta. Sia quella per la Final Eight di Champions, sia quella per le semifinali scudetto. Tutto è ancora possibile e tutto può cambiare in un attimo. Le partite sono fatte di episodi, come abbiamo visto anche a Salerno. Ripartiamo, perché siamo una grande squadra, lo abbiamo dimostrato e proveremo a dimostrarlo ancora. Che vinceremo o perderemo saremo noi a decidere il nostro destino”.

Il portierone dell’Ortigia analizza anche le partite che attendono la sua squadra: “Il Marsiglia – conclude Tempesti – sarà sicuramente molto diverso da quello che abbiamo trovato all’andata, sarà una squadra più in condizione. Allo stesso modo, però, abbiamo trovato uno Jug e uno Spandau che viaggiavano a mille all’ora e che, come noi e come molte altre squadre, adesso stanno vivendo un momento di difficoltà. Quindi tutto è bilanciato e qualunque risultato è possibile”.




Pallanuoto, Serie A1. Vittoria sfumata nel finale, pari a Salerno per l'Ortigia (10-10)

Si è chiuso in parità, sul 10-10, il match tra Salerno e Ortigia. Il sette siracusano parte male ed è costretto ad inseguire dopo i primi due tempini. Veemente il ritorno nel terzo e quarto parziale. Sfiorata persino la vittoria che sfuma però nei secondi finali.
Dopo il vantaggio iniziale di Giacoppo, l’Ortigia non punge in attacco e dà coraggio ai salernitani, che rimontano con le reti di Tomasic e poi di Luongo su rigore. Nel secondo parziale, ancora un rigore per il Salerno, con Luongo che realizza nuovamente. L’Ortigia risponde con Giacoppo, in superiorità, quindi due episodi accendono le proteste dei biancoverdi: prima un altro rigore a favore dei padroni di casa, con Tempesti che questa volta chiude la saracinesca, poi un dubbio controfallo fischiato all’Ortigia in ripartenza, con i campani che ne approfittano andando a segno con Cuccovillo. Fortunato allunga ancora, poi Rossi, con l’uomo in più, riporta l’Ortigia a meno due, ma sull’azione successiva è Elez a chiudere sul 6-3 prima dell’intervallo lungo. Nel terzo tempo, Salerno va a + 4 e per l’Ortigia sembra notte fonda. Ma gli uomini di Piccardo reagiscono e risalgono la china: prima Mirarchi, su assist di Giacoppo, poi Napolitano e infine ancora Mirarchi, sempre su assist di Giacoppo, rimettono i biancoverdi in carreggiata (6-7). Nell’ultimo quarto arriva il sorpasso Ortigia, con l’uno-due di Napolitano e Rossi, ma Elez rimette in pari il match e Luongo, in superiorità, riporta avanti Salerno. I biancoverdi non mollano e con Vidovic e un bel gol di Napolitano rimettono la freccia. Purtroppo, però ci pensa Elez, con un tiro deviato dalla distanza ad agguantare il pari a 6 secondi dal termine. Un pari che compromette seriamente il cammino dei biancoverdi verso le semifinali scudetto.
“Non sono soddisfatto della prestazione, soprattutto nei primi due tempi, che sono stati una catastrofe”, taglia corto il tecnino biancoverde, Stefano Piccardo. “Nella prima metà della gara, infatti, abbiamo regalato tre-quattro gol a uomini pari, poi alla fine abbiamo dovuto inseguire, mettendoci a zona M in difesa. Così siamo riusciti a rientrare e andare anche in vantaggio. Siamo passati da 7-3 per loro a 8-7 per noi, ma abbiamo speso troppo. Poi, abbiamo preso il gol del pareggio finale quando mancavano pochissimi secondi. Un tiro con più deviazioni… Noi quest’anno abbiamo la sfortuna di prendere gol così a pochi secondi dalla fine. Al di là dei nostri demeriti, infatti, anche oggi siamo stati poco fortunati. Abbiamo preso tre rigori contro, nei primi due tempi ci hanno anche fischiato alcune espulsioni discutibili. In ogni caso, quello che posso dire è che tutti quanti dobbiamo e possiamo fare di più e meglio”.
Da rivedere, allora, qualcosa nell’approccio di gara. “Il problema è fondamentalmente mentale – afferma il coach biancoverde – perché non abbiamo fiducia in noi e si vede in tante situazioni. Sbagliamo conclusioni semplici, anche oggi abbiamo sbagliato tre palle facili dal palo. Ci manca fiducia in questo momento e dobbiamo ritrovarla”.
Dopo questo pareggio, le semifinali scudetto sembrano allontanarsi notevolmente: “Sicuramente il risultato di oggi compromette abbastanza il discorso Final Four, però abbiamo ancora due partite da giocare, possiamo ancora fare sei punti, è un momento delicato ma possiamo ancora farcela. Adesso l’indicazione per tutti deve essere quella che si lotta per ogni cosa fino alla fine”.




Ippica all'Ippodromo del Mediterraneo: giovedì di trotto con i tre anni in apertura

Trotto in pista, giovedì 15 aprile, all’ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. L’inizio, delle 13:45, affidato subito alla corsa con maggiore dotazione, Premio Enna. Buona la forma di Cannibal FI tra i cavalli di 3 anni chiamati al confronto sul miglio, anche se Cris D’Asa è piuttosto regolare e favorita dal pronostico. Valide alternative sia Carabella, che deve rifarsi di ultima opaca prestazione che scompiglia un po’ le sue tre vittorie consecutive, e Clio comunque sempre molto positiva. La mina vagante della competizione è Cenerentola che si presenta vittoriosa da Taranto.
La quinta corsa, Premio Piazza Armerina, è legata ad una II Tris Nazionale. Base della competizione è il regolare Sacro Jet chiamato a non ripetere l’ultimo banale errore. Per una piazza citiamo Amour dell’Olmo, Vajan Zack, Zonk di Girifalco. In seconda fila piacciono le qualità di Tatù e Zum LC, quest’ultimo ha fatto strabene sui 2200 metri.
Il cavallo del giorno, scontatissimo diremmo, è Borislav Mabel che, nel Premio Leonforte, seconda competizione in programma su 2200 metri, potrebbe avere come unico rivale Belfagor FI.




Tennis, Masters 1000 MonteCarlo: Salvo Caruso accede al secondo turno

Il tennista avolese Salvo Caruso ha superato al primo turno del Masters 1000 di MonteCarlo Lucas Catarina. Match interrotto dalla pioggia ma concluso felicemente da Caruso per 6-7, 7-6, 6-3. “E’ stata una partita durissima, quest’oggi in condizioni molto diverse da quelle pesanti della giornata di ieri. Sono contento di aver portato a casa la vittoria, perchè chiaramente per come si erano messe le cose non era né scontato, né semplice ribaltare il risultato e accedere al secondo turno. Domani si ritorna in campo, come sempre ce la metterò tutta”.




Pallanuoto, Serie A1. L'Ortigia parte per Salerno per inseguire le finali scudetto

(cs.) Vigilia importante per l’Ortigia, che oggi parte per Salerno dove, domani pomeriggio (ore 15.00, diretta streaming sulla pagina Facebook “Napoleggiamo”), affronterà i campani di mister Citro, in una partita decisiva per continuare la corsa verso l’accesso alle finali scudetto. Dopo le due sconfitte consecutive con Savona e Brescia, gli uomini di Piccardo, che ritrova Mirarchi, Abela e Francesco Condemi, sono chiamati a fare bottino pieno per rimanere agganciati al Savona e giocarsi la qualificazione nel prossimo turno di campionato proprio contro i liguri (il 30 aprile, a Siracusa). All’andata, contro i campani l’Ortigia si impose nettamente per 13-5, in quella che finora rimane l’unica vittoria biancoverde di questa seconda fase a gironi. Giacoppo e compagni, in queste settimane, hanno lavorato molto per ritrovare quella condizione che ha permesso all’Ortigia di disputare una prima parte di stagione superlativa e che oggi serve per poter affrontare al meglio questa fase decisiva, con tutti gli obiettivi ancora in gioco.
In casa Ortigia, prima della partenza, l’attaccante Seby Di Luciano parla delle condizioni della squadra: “Ci siamo allenati intensamente durante questa settimana, aumentando i carichi di lavoro. La partita di Salerno è fondamentale per noi, abbiamo un unico risultato a disposizione per cercare di credere ancora nel sogno della finale scudetto, sapendo che poi dovremo provare a fare il colpaccio in casa contro Savona. Prima di pensare ai liguri, però, abbiamo bisogno di battere Salerno e portare a casa questi tre punti. Noi nella possibilità di raggiungere i nostri obiettivi crediamo ancora, perché sappiamo che ogni partita è nelle nostre corde, che abbiamo le potenzialità per giocarcela con chiunque. Pertanto, da qui in avanti, disputeremo ogni match cercando i tre punti, sia in campionato che in Champions, perché ancora nulla ci è precluso, matematicamente, e quindi dobbiamo andare avanti così, con questo pensiero a guidarci. A partire da domani”.
Il mancino Valentino Gallo pone l’attenzione sul ciclo di partite importanti che l’Ortigia dovrà affrontare: “Siamo attesi da un mese di fuoco, dove giocheremo più partite. Questo potrebbe essere un bene, perché a noi fanno male le lunghe pause. Fino a dicembre stavamo in palla perché le gare si erano intensificate e noi avevamo ritmo partita, eravamo in fiducia, poi lo stop di due mesi e mezzo e le poche partite ci hanno ucciso sotto ogni punto di vista. Ora, potremo finalmente ritrovare ritmo. Cominciare con il Salerno è positivo, perché è una squadra ostica da affrontare fuori casa, un buon test prima di questo tour de force che ci aspetta, dove ci giochiamo tutta la stagione”.
Gallo spiega poi il tipo di prestazione che l’Ortigia dovrebbe fare per poter ritrovare fiducia: “Dobbiamo fare una partita cinica e fisica, giocata senza paura di spendere energie, ma sempre mantenendo una disciplina tecnico-tattica che ci consenta di non prendere contropiedi. Dobbiamo fare una partita dispendiosa, di quelle che portano a dare e creare tanto, cercando di subire pochi gol e di farne qualcuno in più rispetto a quanto avvenuto nelle ultime gare. Un tipo di match simile potrebbe essere il segnale capace di dare una svolta per le prossime gare”.
Sugli avversari, il mancino siracusano ritiene di non dover dire molto, convinto che il destino dell’Ortigia dipenda solo dall’Ortigia: “Dobbiamo guardare solo a noi stessi, perché siamo noi la chiave. La risposta che cerchiamo ce l’abbiamo noi. Bisogna parlare poco degli altri e concentrarci sul nostro lavoro, ritrovando la forma fisica che non abbiamo avuto nell’ultimo mese e mezzo, per provare a dare una svolta e recuperare la grinta che ci è mancata ultimamente. Dobbiamo cercare di avere sempre il controllo del gioco, di rischiare poco in difesa, fare quello che sappiamo fare, con ordine e disciplina, dove ciascuno fa il suo. Come dei soldatini. Le volte in cui abbiamo giocato così, con ciascuno a svolgere il proprio compito, abbiamo sempre fatto bene”.




Padel. Torneo nazionale Acli,88 atleti in sfida a Siracusa: ieri le premiazioni

Si è concluso ieri, con la cerimonia di premiazione, il 1° Torneo Nazionale di Padel U.S. Acli Nazionale – Siracusa, manifestazione di interesse nazionale iscritta nell’elenco del Coni.
La competizione siracusana, valida per il Torneo Nazionale U.S. Acli, ha visto sfidarsi nei campi del Padel Zone ben 88 atleti provenienti dalle provincie siciliane.
Nel Torneo, colpo grosso di Emanuele Brunetti ed Ivan Caracciolo che trionfano in finale sull’altra coppia siracusana formata da Andrea Sparti e Giancarlo De Salvo, ottimi secondi al torneo maschile. Tra le donne si aggiudicano il primo posto assoluto le giovani Alessandra Ruta e Alice Lombardo, che dopo avere vinto tutti gli incontri disputati nella giornata, hanno la meglio anche nella finale sull’altra valida coppia formata da Francesca Siringo ed Aurora Gugliotta.
Va così in archivio la prima edizione di questo Torneo Nazionale, valido per le qualificazioni alla tappa Nazionale che, situazione sanitaria permettendo, vedrà tutti i vincitori delle altre regioni italiane sfidarsi nella finale nazionale che si terrà nel mese di luglio.
Altra tappa del Torneo si svolgerà, sempre a Siracusa, nello splendido scenario del Padel Zone, che si è rivelato il luogo perfetto per la manifestazione. La data prevista per la seconda tornata del Trofeo sarà dal 17 al 23 Maggio.
Questa volta saranno della partita anche le categorie superiori degli atleti, che, nella precedente edizione non hanno potuto concorrere.
Soddisfatto il Presidente Provinciale Sebastiano Campisi, entusiasta per il successo questa prima edizione e già al lavoro per programmare le prossime.