In Champions League con il calciobalilla, Siracusa sfida i “big” d’Europa

Alzi la mano chi non si è mai cimentato con una partita di calciobalilla, il “biliardino”. Per tante generazioni, il simbolo dell’estate o dei giorni di “calia” da scuola. Nonostante l’avvento delle console digitale, il calcio balilla conserva intatto il suo fascino. Ma è soprattutto una disciplina sportiva con regole e campionati. Persino manifestazioni continentali, come ad esempio la Champions League.
E all’appuntamento con la Coppa Campioni di calciobalilla ci sarà anche Siracusa. Dal 15 al 17 novembre, a Genova, la formazione di Francesco Moscuzza sarà ai nastri di partenza dell’evento organizzato dalla Itsf (International table soccer Federation) in collaborazione con la Figest (Federazione italiana giochi e sport tradizionali) e con la Licb (Lega Italiana Calcio Balilla).
Prevista la partecipazione di oltre 350 atleti, uomini e donne, provenienti da 17 Nazioni: Armenia, Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Svizzera, Slovenia e ovviamente Italia. Tre le categorie di gara: uomini, donne e senior.
La formazione siracusana figura nel tabellone maschile principale. Si comincia con la fase a gironi, poi le gare ad eliminazione diretta: quarti di finale, semifinali e finali. Regole internazionali, non si frulla e zero contatto con il tavolo da gioco.
“Niente previsioni, siamo orgogliosi di figurare tra i migliori club del mondo”, spiega proprio Francesco Moscuzza a SiracusaOggi.it. La formazione aretusea ha staccato il pass per la Champions Leauge di calciobalilla a luglio scorso, vincendo ad Ariccia (Roma) il torneo di qualificazione. Con Francesco Moscuzza, in squadra ci sono anche anche i siracusani Walter Santieri, Antonio Messina e Danilo Azzaro. Completano il roster altri cinque giocatori provenienti da Piemonte, Liguria e da Trapani. Ogni partita si gioca in quattro incontri, due singoli e due doppi. Vince la squadra che arriva per prima a totalizzare quaranta gol complessivi.
“Ci alleniamo in casa e per questa avventura in Champions Leauge possiamo contare su qualche sponsor privato a cui va il nostro ringraziamento. Per il resto, facciamo tutto da soli”, spiega Francesco Moscuzza mentre orgoglioso mostra la maglia realizzata per l’occasione: sfondo bianco con bande orizzontali azzurre sulle spalle e la scritta “Syracusae”. Al centro, una composizione che mette insieme il Santuario, la facciata del Duomo ed il profilo di Santa Lucia.




Sfida d’alta quota per il Melilli Volley, il presidente Distefano: “Contro il Volley Valley sarà una battaglia”

Dopo la sosta forzata dello scorso fine settimana, Melilli Volley è pronto a tornare in campo. Sabato 9 novembre, con inizio alle 16,30, le ragazze allenate da Santino Sciacca sfideranno a Catania il Volley Valley. Sarà un match d’alta quota tra due squadre divise in classifica da un solo punto, con le etnee a quota 8 e le siracusane a 7. Entrambe hanno già osservato il primo turno di riposo previsto dal calendario. La compagine catanese è reduce dal successo al tie-break ottenuto domenica scorsa in rimonta contro il Volley Palermo dopo essere stata sotto 2-0. Impresa simile aveva centrato la settimana precedente la formazione del presidente Luigi Distefano, che aveva sovvertito il punteggio a San Lucido, bissando il 3-2 della gara d’esordio sul campo dell’attuale capolista Cus Catania.
“A San Lucido – dice il massimo dirigente di Melilli Volley – la squadra ha dimostrato ancora una volta grande carattere, non disunendosi nei momenti più difficili e restando sempre aggrappata alla partita. Non era facile venire fuori da quella situazione così complicata, eppure le ragazze lo hanno fatto. Dopo un approccio negativo al match, sono state brave a reagire, portando a casa una vittoria importante. Ora ci stiamo preparando al meglio per un’altra battaglia agonistica contro un avversario difficile da affrontare. Non dimentichiamo, infatti – sottolinea Luigi Distefano – che la compagine del presidente Carpinato, oltre ad aver allestito quest’anno una squadra di tutto rispetto, rappresenta una delle realtà più solide, a livello societario, di tutto il campionato”.




Pallavolo, esordio casalingo vincente per la Paomar Volley: contro la Volley Valley finisce 3-1

Il Tensostatico “Triolo” di Solarino si dimostra anche quest’anno un fortino per la Paomar Volley. Nella seconda giornata del campionato di Serie B maschile la squadra di mister Peluso conquista la sua prima vittoria. Pappalardo e compagni si impongono 3 a 1 contro la Volley Valley Funivia dell’Etna di Catania aggiudicandosi l’intera posta in palio (22-25, 25-23, 25-19, 25-18). La formazione neopromossa del presidente Cutore, al suo ritorno in serie B dopo sei anni e reduce della vittoria contro la Gupe nel derby tutto catanese, si è dimostrata un avversario ostico. Rafforzata rispetto alla scorsa stagione da nuovi innesti e da qualche ritorno, la Volley Valley Catania ha dato del filo da torcere.
La Paomar Volley guadagna così tre punti non facili a conferma della elevata competitività del campionato in questa nuova stagione e ritrova piacevolmente il suo pubblico di tifosi, che già dallo scorso anno era stato di grande sostegno nelle gare casalinghe. La dirigente Mariasole Carpinteri sottolinea l’importanza dei tifosi e si mostra soddisfatta della squadra: “sono molto contenta della prestazione dei nostri ragazzi. È stata una partita piena di emozioni e divertimento e anche se non è iniziata bene per noi, si è poi conclusa con un 3-1 che ci ha permesso di guadagnare tre punti importanti. Felice che la nostra prima vittoria sia arrivata nella prima in casa e ringrazio tutto il pubblico che si è dimostrato caloroso come sempre! Sono sicura che i ragazzi continueranno a farci vivere splendide emozioni per tutta la durata del campionato!”.
Prossimo impegno in trasferta a Bronte, sabato 9 novembre ore 18, sul campo difficile dell’Aquila che, reduce da una sconfitta ma considerata comunque una delle squadre meglio attrezzate del girone, si presenterà alla contesa con una gran voglia di riscatto.




Pallanuoto, rabbia Ortigia per la sconfitta a Bologna: “risultato condizionato dagli arbitri”

A Bologna, l’Ortigia subisce la terza sconfitta in campionato e ora è terzultima in classifica, raggiunta proprio dalla De Akker. I biancoverdi recriminano per alcune decisioni arbitrali che hanno finito per pesare sull’economia del match finito 12-10. Il match è stato equilibrato per due tempi, con le squadre che hanno giocato a viso aperto e commesso qualche leggerezza di troppo in difesa. Nel terzo tempo, dopo l’espulsione per proteste di La Rosa – giudicata “ingiustificata” dall’Ortigia – la De Akker ritrova smalto. Un altro episodio contestato è il gol-non-gol comunque assegnato al Bologna tra le proteste del portiere Tempesti e dei suoi compagni. Nervosa e fallosa, l’Ortigia non riesce a riprendere l’inerzia della gara.
Al termine del match, per conto del club parla solo coach Stefano Piccardo, che è lapidario ed eloquente: “Oggi non mi riesce possibile commentare la partita, perché non avrebbe senso, visto che è stata pesantemente condizionata dal modo di arbitrare. Preferisco non aggiungere altro per evitare di essere squalificato dalla Procura federale. Non voglio dire una parola”.




Poker azzurro, il Siracusa torna alla vittoria: contro l’Enna finisce 4-0

“Dobbiamo fare più gol”. Così mister Turati parlava alla vigilia del match tra Siracusa ed Enna: detto, fatto. Termina 4-0 la gara valida per la decima giornata del girone I di Serie D. Dopo il brutto pareggio contro la Sancataldese (0-0, ndr), gli azzurri riescono a sorridere e a conquistare una vittoria importante. Buona la prova degli uomini di Turati che hanno cercato il risultato pieno sin dall’inizio contro una ben organizzata Enna.
Il primo tempo non è partito benissimo per i Leoni. Poche emozioni e tante imprecisioni hanno caratterizzato i primi 30’ minuti. Dopo la prima mezz’ora il Siracusa, anche grazie alla spinta del “Nicola De Simone”, ha reagito e sbloccato il match: al 38’ destro all’incrocio di Maiko Candiano e Siracusa in vantaggio. Nel momento più delicato, infatti, la squadra di Turati è riuscita a cambiare spartito e a spezzare il ritmo del gioco. Il gol del vantaggio arriva da un grande assist di Mimmo Maggio, che ha lavorato il pallone e lo ha servito al numero 17 del Siracusa che di collo esterno ha spedito la sfera all’angolino sinistro della porta, siglando il secondo centro stagionale. Al 43’ occasione per il Siracusa del 2-0. Colpo di testa di Giuliano Alma che colpisce la traversa e pallone che si ferma sulla linea della porta. Il raddoppio del Siracusa arriva al 46’ con la rete del capitano azzurro Mimmo Maggio, che con tenacia e fortuna batte l’estremo difensore dell’Enna, siglando il 2-0.
La ripresa inizia con lo stesso copione della fine del primo tempo. Al 48’ Maggio mette in cassaforte la partita ed è 3-0. Primo tiro respinto da Simeoli e secondo tiro del numero nove azzurro che gonfia la rete: settimo gol stagionale per Mimmo Maggio. Al 51’ arriva il quarto gol per il Siracusa: gran tiro al volo di Giuliano Alma che disegna una splendida traiettoria del pallone che si insacca all’angolino della porta. Alma torna al gol dopo un periodo difficile che lo ha costretto a rimanere ai box per più di 20 giorni. Decisione arbitrale discutibile al 60’ per il cartellino rosso destinato a Fedele Iovino per il fallo fuori area su Cicirello da presunto ultimo uomo.
Un risultato positivo per il Siracusa, che riesce a ripartire dopo un periodo difficile, conquistando il secondo posto con 22 punti a -1 dalla capolista Vibonese.




Vigilia di Siracusa-Enna, Turati: “I numeri sono dalla nostra parte, ma dobbiamo fare più gol”

Tiri fatti, assist, passaggi riusciti: il Siracusa doppia gli avversari del girone in tutti i numeri. Sono questi i temi su cui mister Turati si è focalizzato in conferenza stampa alla vigilia di Siracusa-Enna, gara valida per la decima giornata del girone I di Serie D. Dopo il deludente pareggio contro la Sancataldese (0-0, ndr) con poche emozioni e tanto equilibrio, il Siracusa è pronto a ripartire al “De Simone” domenica 3 novembre alle 14.30, contro l’Enna Calcio. Con un Siracusa irregolare, discontinuo e difficile da capire negli ultimi incontri, Turati analizza con lucidità i numeri della sua squadra. “Stiamo sicuramente lavorando bene, ma non siamo riusciti a produrre il numero di gol che fondamentalmente ci aspettavamo. – dice l’allenatore azzurro – Ho degli attaccanti validi e quindi so che possono fare gol in qualsiasi momento . Dobbiamo sicuramente migliorare, forse in questo momento siamo un po’ sfortunati e non ci sta girando bene soprattutto negli episodi. In questa settimana abbiamo lavorato tanto per fare passi in avanti . Sono straconvinto che i miei ragazzi domani faranno di tutto per prendere in mano la partita e dominarla come hanno fatto spesso”.




Pallanuoto, dopo la vittoria europea l’Ortigia si tuffa in campionato: sarà sfida contro la De Akker

Dopo la vittoria europea in trasferta contro il contro il Panionios (11-13, ndr), l’Ortigia è rientrata in Italia ieri, non a Siracusa, bensì in terra emiliana. I biancoverdi, infatti, sono atterrati a Bologna, dove domani pomeriggio, alle ore 14.30, affronteranno la De Akker nel posticipo della quarta giornata del campionato di Serie A1. La squadra di Piccardo deve recuperare le tante energie spese durante la gara di coppa e mantenere alta la concentrazione per tentare di fare bottino pieno e risalire un po’ in classifica. I biancoverdi, infatti, al momento si trovano sui gradini più bassi, in una posizione insolita, a quota tre punti, frutto di una sola vittoria e due sconfitte, una delle quali (contro la Vis Nova) imprevista. Per tale ragione, la trasferta di Bologna riveste un’importanza assoluta, perché l’Ortigia ha bisogno di punti e non può più permettersi passi falsi. Non sarà facile, sia perché con la De Akker la tradizione più recente non è delle migliori, sia perché le partite post coppa sono sempre un’incognita e sia perché anche gli emiliani sono chiamati a dare una scossa alla loro stagione, iniziata male. La squadra di coach Mistrangelo, rivelazione dello scorso campionato e protagonista del mercato estivo, al momento è infatti ultima a zero punti. Insomma, anche per Bologna si tratta di una gara senza appelli, da provare a vincere a ogni costo.

“Ieri abbiamo cercato di riposare, poi ci siamo focalizzati sulla gara di domani, che per noi è di un’importanza estrema, anche perché contro Bologna non abbiamo dei precedenti positivi: lo scorso anno ci abbiamo pareggiato due volte su due, facendo molta fatica in entrambe le occasioni. – dice coach Stefano Piccardo – Della De Akker temo la sua forza in casa, si tratta inoltre di una buona squadra, con due mancini molto forti, come Abramson e Gallo, con in posizione 4 un giocatore che lo scorso anno ci ha fatto molto male, che è Luongo, oltre a un difensore del centro, Milakovich, che è ancora tra i migliori della categoria”.
 
Il tecnico biancoverde indica ai suoi la direzione da intraprendere per riuscire a uscire da Bologna con un risultato positivo: “Per noi questo è un momento fondamentale della stagione, veniamo da una gara di coppa molto dispendiosa. Ora dobbiamo dimenticare il Panionios e concentrarci totalmente sulla sfida di domani, che è quella che conta di più. Dovremo giocare con intensità e cercare di stare con la testa dentro la partita in ogni suo momento, cosa che giovedì sera non ci è riuscita bene. Non dovremo tralasciare alcun dettaglio se vorremo proporre una pallanuoto che sia redditizia e dia il miglior risultato possibile”.
 
Giorgio La Rosa, difensore dell’Ortigia, parte dal successo di giovedì in Euro Cup e dalle risposte che la squadra ha dato, anche in vista dei prossimi impegni: “La vittoria contro il Panionios, ottenuta in una piscina difficile e con un ambiente caldo, è stata importante sia per il nostro cammino in Europa che per riprendere un po’ di fiducia dopo la prestazione positiva, ma senza risultato, contro Brescia. Nonostante qualche piccolo passaggio a vuoto, la squadra ha reagito bene e ha avuto grande forza mentale nel reggere la pressione e le tante decisioni arbitrali che ci hanno fatto chiudere la partita in sette. Siamo stati bravi a restare dentro il match ed è qualcosa dalla quale dobbiamo partire in vista di domani”.
 
“Contro Bologna – conclude La Rosa – sarà una gara fondamentale per il campionato. Giocheremo contro una formazione che si trova in una situazione di classifica deficitaria, quasi come la nostra, e che andrà alla disperata caccia di punti visto il suo inizio abbastanza negativo. Noi arriviamo a questa sfida con la consapevolezza che la nostra condizione sta crescendo partita dopo partita e che, se giochiamo come sappiamo, possiamo vincere. Dopo la sconfitta contro la Vis Nova, ovviamente, questa gara per noi assume una grande rilevanza, quindi siamo concentrati e, tutti insieme, ci stiamo confrontando e preparando per arrivare pronti a questo appuntamento”.




Pallanuoto, per l’Ortigia la stagione europea entra nel vivo: sarà sfida contro il Panionios

Siamo a fine ottobre e la stagione europea entra nel vivo. Domani sera, alle ore 19.30 (ora italiana), alla piscina “Nea Smyrni” di Atene, sarà Ortigia-Panionios, nel terzo turno del Group Stage di EA Euro Cup. Le due squadre si trovano appaiate a quota tre punti, dietro la capolista BVSC (6 punti) e davanti al fanalino di coda Vouliagmeni (a quota 0), dunque, una vittoria potrebbe valere un piccolo allungo sulla diretta rivale. Piccardo potrà contare su Cassia, che domenica ha subito un duro colpo allo zigomo. I biancoverdi dovranno raccogliere le energie e ripartire dall’atteggiamento e dall’ottima prestazione offerta per tre tempi contro il Brescia. Il Panionios, infatti, è una formazione forte e difficile da affrontare, soprattutto in casa, dove può contare sul calore dei suoi tifosi. Lo scorso anno, in Grecia, l’Ortigia uscì sconfitta 13-10 dopo una gara molto dura.
“Cassia ci sarà, perché gli esami hanno escluso la frattura. – dice Piccardo – Mancherà invece Kalaitizis, che salterà il match di domani e quello di domenica a Bologna. Non ha alcuna frattura, per fortuna, ma avverte un forte dolore e fa fatica a respirare. Inoltre, abbiamo un problema con Napolitano, che è a casa con la febbre. Ad ogni modo, domani affrontiamo il Panionios e domenica saremo a Bologna. In questi giorni di vigilia, abbiamo riflettuto sull’ultimo tempo e mezzo giocato contro Brescia, ossia quella parte del match in cui siamo andati meno bene. Adesso dobbiamo semplicemente serrare i ranghi e affrontare questo doppio impegno con raziocinio, perché credo che saremo contati”.
L’Ortigia conosce molto bene gli avversari di domani e il tecnico sottolinea gli aspetti ai quali bisognerà prestare attenzione: “Il Panionios è un’ottima formazione, con giocatori di livello. Ha un portiere esperto, un centroboa, Mourikis, che tutti conosciamo, sul lato destro ha il giapponese Suzuki, un giocatore bravo e molto interessante, in posizione 2 ha Kopeliadis, vecchia conoscenza del campionato italiano, a 4 e 5 giocano Gkiouvetsis e Gounas. Si tratta di una squadra proiettata all’attacco, che gioca tanto a M e contro la quale l’anno scorso abbiamo perso. Inoltre, può contare su un ambiente caldissimo. Sarà una bellissima serata di pallanuoto per i miei giocatori. Dovremo cercare di difenderci il meglio possibile, consapevoli che il focus del match sarà proprio la fase difensiva”.
Giorgos Kalaitzis, attaccante greco dell’Ortigia, arrivato proprio quest’anno dal Panionios, è rammaricato per la sua assenza, ma sprona i suoi compagni spiegando come si batte la formazione ellenica: “Di sicuro per me sarebbe stato bello giocare contro il mio ex club in Grecia, ma sfortunatamente non sarà possibile. La cosa più frustrante e triste, però, sarà non poter aiutare la mia squadra in una gara europea così importante. Ad ogni modo, l’Ortigia sta crescendo, partita dopo partita stiamo acquisendo maggiore fiducia e stiamo cercando di migliorare in entrambe le fasi, soprattutto in difesa. Contro il Brescia abbiamo approcciato il match molto bene, ma alla fine siamo rimasti senza energie. Credo che contro il Panionios dovremo avere lo stesso approccio, con la stessa mentalità, cercando di applicare al meglio il piano tattico del mister e di mantenere alta la concentrazione per tutti e quattro i tempi”.
Il giocatore greco conosce bene il suo ex club e i suoi punti di forza, ma ha piena fiducia nelle qualità dell’Ortigia: “Il Panionios è una squadra forte e soprattutto in casa è un avversario davvero difficile per chiunque. L’ambiente e l’atmosfera calda dei tifosi la aiutano molto. Credo che il Panionios proverà a partire subito forte e noi dovremo essere bravi a rimanere focalizzati sulla nostra strategia, evitando di buttare via il primo tempo e di lasciarli scappare. Dobbiamo fare la nostra gara e imporre il nostro ritmo. Sono abbastanza ceto che, se saremo capaci di restare calmi in ogni momento del match, avremo buone possibilità di vincere. Per noi, nonostante le difficoltà, questa vittoria sarebbe importante, perché abbiamo un calendario intenso e ogni match conta. Ho fiducia nella mia squadra”.




Il De Simone è un fortino ma solo 7 punti in trasferta. E da 180 minuti, niente gol fuori casa

Nove giornate di campionato sono poche per azzardare un trend definito, ma sufficienti per cogliere delle indicazioni. Balza agli occhi, ad esempio, la differenza di rendimento del Siracusa in casa ed in trasferta. Il De Simone, in questo primo scorcio di stagione, è il fortino azzurro: 4 partite, altrettante vittorie. Nessuno ha portato via nulla dall’impianto della Borgata, se non l’amaro calice della sconfitta. E vale anche per la Reggina diretta concorrente. Se valessero solo le partite casalinghe, il Siracusa sarebbe secondo dietro alla Scafatese con 12 punti ma con una gara in meno tra le mura amiche rispetto ai campani. Quindi virtualmente primo. Dietro Reggina (10) e Vibonese (9).
In trasferta, invece, la truppa di Turati balbetta ed ha portato a casa 7 punti in 5 incontri (due vittorie, un pareggio, due sconfitte). Esattamente come la Scafatese (che però ha giocato 4 volte fuori casa), la Nissa e la Nuova Igea ma lontano dallo score esterno di Vibonese (11) e Reggina (9). Anche il Sambiase fa meglio in trasferta (8 punti).
Ecco perchè gli azzurri – a dispetto delle previsioni – non sono ancora “in controllo” del girone I. C’è evidentemente da migliorare il bottino esterno, magari con un atteggiamento corsaro e meno attento al bello ed all’eventuale geometria però dannatamente concreto. E pure “sporco”, se serve. I campionati – banalmente – si vincono anche passando attraverso quelle partite apparentemente inchiodate sullo 0-0 e poi vinte con un unico guizzo, un episodio. Che va cercato, costruito, sfruttato senza troppi lazzi.
L’ultima settimana non è stata tra le migliori, per il Siracusa. E dire che l’infrasettimanale con l’Acireale aveva anche regalato il momentaneo primo posto in classifica (sempre distante un punto, per carità). In mezzo però a due prestazioni diverse, eppure entrambe mal digerite dalla tifoseria: la brutta sconfitta di Locri ed il debole pari di San Cataldo. A Locri, inoltre, sono arrivati 2 dei 3 gol totali subiti dalla retroguardia azzurra, la migliore del torneo nonostante quello scricchiolio.
Semmai sono da annotare alla voce “problema” i 180 minuti di digiuno degli avanti del Siracusa lontano dal De Simone. Anche perchè Locri e Sancataldese non hanno certo reparti arretrati inviolabili: i calabresi hanno subito 8 gol, quasi uno a partita (e ne hanno segnati 8, 2 al Siracusa); la Sancataldese ha incassato 11 reti, oltre una a partita di media. E forse questi sono i numeri su cui servirebbe qualche riflessione in più in casa azzurra. Gli alibi non mancano e, fortunatamente, neanche tempo e modo per riprendere a marciare davanti a tutti, rivedendo quello che – sin qui – ha funzionato meno del previsto.




Pallavolo, la Paomar cade all’esordio in campionato: contro il Raffaele Arpaia Lamezia finisce 3-2

La Paomar Volley Solarino lotta, ma ad avere la meglio alla prima di campionato di Serie B maschile è il Raffaele Arpaia Lamezia. La squadra di mister Peluso infatti cede al Raffaele Arpaia Lamezia solo al tie-break battagliando dopo circa due ore e trenta di gioco culminati nel definitivo 3-2 per la squadra di casa (25-18, 25-20, 20-25, 19-25, 15-12). Capitan Pappalardo e compagni danno una grande prova di carattere nel riprendere in mano una partita che sembrava irrimediabilmente volgere a favore del Lamezia, sospinto dal sempre numeroso pubblico di tifosi locali. Sotto di due parziali, la formazione della famiglia Carpinteri riesce nella rimonta pareggiando i conti nei parziali e garantendo un’emozionante testa a testa nel quinto set almeno fino al cambio campo, prima che una serie di episodi faccia scivolare il risultato a favore dei lametini. Al Palasparti di Lamezia Terme, considerato per tradizione uno dei templi della pallavolo del sud Italia.
Grande equilibrio iniziale tra le due formazioni (7 pari). Lamezia prova ad allungare (10-8) puntando soprattutto sul servizio e sulla difesa, e pian piano riesce nel distacco aiutato anche da qualche errore ospite. Il primo discrezionale è chiamato da Peluso (14-11), che prova a spezzare il ritmo di gioco avversario; l’avanzata calabra non si arresta e anche il secondo time out è gialloblù (18-13). La fuga dei padroni di casa sembra inarrestabile, al servizio si mostrano sempre più aggressivi, mentre la Paomar commette troppi errori dai nove metri. L’andamento non cambia e proprio un altro errore al servizio da parte della Paomar consegna il primo parziale ai calabresi (25-18).
All’inizio del secondo set il centrale Iorno si infortuna alla caviglia ricadendo dal muro. La Paomar sembra approfittare del momento portandosi avanti (3-5), ma la parità sul 5 a 5 è prontamente ristabilita dall’ace di Paradiso subentrato a Iorno. Un serie di disattenzioni riporta sotto i siciliani, costretti ad inseguire. La risalita degli aretusei si ferma qui, Parisi sorprende tutti e chiude di secondo tocco per il definitivo 25-20.
Sotto di due set, la Paomar non ci sta e torna in campo con ancora più determinazione e concentrazione. La Paomar si lancia verso la rimonta con Andrea Chiesa a firmare il vantaggio di +5 in pipe (5-10) e Cascio a dare conferme sempre dalla seconda linea (8-13). La formazione di Solarino prende le misure pure a muro e comincia ad arrestare pesantemente Palmeri e compagni. Lamezia riesce ad annullare tre match point sfruttando qualche imprecisione nella ricezione siracusana, poi sbaglia e il set si chiude perentoriamente sul 20-25 in favore della Paomar, rinfrancata dalla vittoria del parziale.
Il quarto set si apre con muro di Maggiore, che testimonia la forte volontà aretusea di portare a termine la rimonta. Il livello di gioco sale e gli animi si accendono, gli scambi si fanno più lunghi ma è la Paomar a spuntarla per la più. Andrea Chiesa chiude una lunga e spettacolare frazione di gioco mettendo giù di prepotenza un lungolinea che non lascia scampo alla difesa calabra (7-9). Parisi accorcia con il suo secondo tocco (17-20) e fa il proprio esordio in partita Lorusso che batte teso radente la rete, ma la ricezione solarinese si fa trovare pronta. Il muro granitico di Chillemi cancella ogni speranza lametina (18-24), il set si chiuderà senza storie 19-25.
Pappalardo inaugura il tie-break con un gran primo tempo sapientemente smarcato da Fichera (per il capitano saranno 7 punti complessivi da tabellino). La Paomar perde poi un po’ di precisione in ricezione e una serie di episodi tra invasioni e palle fuori favorisce l’impennata del Lamezia che si mantiene sempre avanti (10-8, 14-11), finché Paradiso chiude dal centro 15-12.
La Paomar Volley non riesce a raggiungere la vittoria ma la prestazione in crescendo dà consapevolezza circa le proprie risorse e i margini di miglioramento. Adesso si pensa già all’esordio in casa sabato prossimo al Tensostatico Triolo di Solarino, ore 18, contro la Volley Valley.