Parla di “ennesima crisi estiva dei rifiuti con annessi incendi” l’assessore regionale all’Energia, Daniela Baglieri, che annuncia una riunione convocata con i vertici anche dell’assessorato regionale all’Ambiente.
Le condizioni della discarica per la differenziata di Lentini, in realtà, non sono legate alle condizioni climatiche ma alle quantità di rifiuti che sono state conferite, soprattutto da alcuni dei 172 comuni che se ne sono serviti, come Catania.
Mentre a Siracusa il problema si fa sentire in maniera sempre più prepotente, con il rischio di un nuovo stop, la Regione ricorda di avere “diffidato tutti i Comuni siciliani ad aumentare la raccolta differenziata, così da diminuire la quantità di rifiuti da smaltire presso le discariche siciliane, che – come ormai noto – a furia di ricevere più del doppio della spazzatura che dovrebbe essere conferita – si avviano verso la chiusura, ovvero sono già esaurite come l’impianto di Lentini».
La diffida non risulta, tuttavia, un provvedimento davvero incisivo.
«La volumetria residua disponibile presso le discariche siciliane – prosegue l’esponente del governo Musumeci – è, ad oggi, ancora sufficiente a garantire i fabbisogni del territorio. Tuttavia, ci si è scontrati con una serie di criticità di carattere amministrativo e ambientale, che attengono alla distribuzione dei flussi di rifiuti. Nelle more che le Srr ottemperino alla diffida per portare l’eccedenza dei rifiuti prodotti al recupero energetico fuori dalla regione, lo spazio c’è».
«Le soluzioni – aggiunge Baglieri – sono state individuate dal dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti, con una recente direttiva. Tuttavia, oggi con un decreto dell’assessorato regionale all’Ambiente, su parere della Commissione tecnica scientifica, sono state nuovamente ridotte le quantità conferibili presso un impianto pubblico strategico. A complicare il quadro, l’incendio, sempre avvenuto oggi, dell’altro impianto pubblico di Cozzo Vuturo, nell’Ennese. Il governo regionale è quindi impegnato, con un confronto interdipartimentale, a trovare la più rapida e razionale soluzione, al netto di eventuali condotte che potrebbero configurarsi dolose».
Nel territorio di Siracusa, però, si sperava in un “si” alla richiesta della Regione, che il primo giugno aveva chiesto la disponibilità di altre tre discariche per i rifiuti di quei Comuni che non riescono più a conferire in Sicula Trasporti. Il piano straordinario, della durata di 90 giorni, prevedeva 2.000 tonnellate a settimana presso Catanzaro Costruzioni, 2.300 tonnellate a settimana a Gela (Ato CL4) e 1.500 a settimana a Oikos. Ma l’impianto di Gela ha comunicato la propria indisponibilità a ricevere i rifiuti concordati, rispedendo i camion indietro. Catanzaro Costruzioni ha ridotto il limite a 500 tonnellate a settimana fino al 22 giugno e solo dopo quella data alle previste 2000 a settimana. Infine, Oikos ha dato disponibilità per 15 giorni.
L’auspicio è che l’incontro convocato dall’assessore Baglieri possa far emergere soluzioni immediate, per non rischiare che la situazione, già particolarmente difficile, degeneri.