L’Ortigia batte anche Salerno e chiude il girone al primo posto e a punteggio pieno, centrando la qualificazione alla seconda fase di Coppa Italia. I biancoverdi, rispetto al match di ieri sera con il Posillipo, entrano in vasca meno contratti e, dopo lo svantaggio iniziale (segna Cuccovillo in superiorità), giocano un buon primo parziale, sfruttando la metà delle occasioni con l’uomo in più e chiudendo avanti per 3-1 grazie alle reti di Vidovic, Gallo e Giacoppo. Nel secondo tempo, Salerno gioca meglio, mentre l’Ortigia mostra meno lucidità in difesa, dove concede molte espulsioni, ma regge e riesce a mantenere il vantaggio minimo (6-5) all’intervallo lungo. Dopo una terza frazione in equilibrio, i biancoverdi di mister Piccardo allungano nell’ultimo quarto, grazie a Mirarchi e a un ispirato Cassia, che segna due gol in fotocopia sfruttando la superiorità. Il finale dice 11-8 per l’Ortigia, che torna a Siracusa con il bottino pieno e con il primo esame stagionale superato. Ora i biancoverdi attendono di conoscere le avversarie del prossimo turno (si gioca la settimana prossima, 26-27 settembre).
Questo il commento del capitano dell’Ortigia, Massimo Giacoppo, nel post partita: “Oggi abbiamo iniziato meglio. Abbiamo lavorato per colmare questo gap iniziale, che è una delle nostre note dolenti, ossia il fatto di concedere spesso un break all’inizio, come è accaduto ieri con il Posillipo, ma anche altre volte nella passata stagione. Poi nel secondo tempo loro hanno recuperato e noi abbiamo tenuto in vita una partita che potevamo chiudere molto prima, perché la differenza qualitativa c’è, anche se Salerno è una squadra rognosa. Va anche detto però che non era facile giocare di domenica mattina, dopo aver disputato un match come quello di ieri sera, che è stato molto dispendioso, sia sul piano fisico che su quello mentale. Ad ogni modo, credo che anche oggi abbiamo fatto una buona prova. Per adesso ci basiamo molto sul risultato, perché non siamo ancora una squadra pronta a macinare gli avversari”.
Per il capitano biancoverde, da questo doppio impegno sono emersi segnali molto positivi soprattutto sul piano del gioco: “Dopo tanti mesi di stop, ci può stare di non essere ancora al meglio. Penso che a livello di gioco non sembra nemmeno che siamo stati fermi tutto questo tempo, anzi abbiamo espresso delle buone trame. Ci mancano sicuramente un po’ di velocità e ritmo, ma questo dipende anche dal momento della preparazione che stiamo vivendo, visto che stiamo caricando e quindi non possiamo ancora avere la rapidità che poi avremo in campionato”.
Per il numero 7 dell’Ortigia, tornare in acqua dopo sei mesi è stato come tornare bambini: “C’era tanta attesa ieri, dopo un periodo così lungo, nel quale non sapevamo nemmeno quando saremmo tornati a giocare. È stata una grande emozione, anche se le condizioni erano particolari, con la piscina vuota, nessuno sugli spalti, una situazione surreale. Però è stato bellissimo, ci sentivamo dei bambini che non vedevano l’ora di giocare”.