Ferla celebra San Sebastiano: “Svelata e Curruta”, tra fede e tradizione

Per Ferla è uno dei momenti più importanti e attesi dell’anno. La festa in onore del Patrono, San Sebastiano rappresenta una tra le occasioni più toccanti e coinvolgenti, dal punto di vista religioso ma anche in termini di belle suggestioni. Nella Chiesa di San Sebastiano, considerata uno degli esempi più alti dell’architettura e della scultura barocca iblea, l’esempio di una devozione intensa, dell’intera comunità verso il Santo Protettore. La “Svelata e Curruta” è uno degli unici due momenti dell’anno in cui la statua di San Sebastiano può essere vista per rendervi omaggio. In questa occasione, poi ripetuta a Luglio, la statua, di solito celata nella nicchia che si trova dietro l’altare, viene, invece, mostrata. I ferlesi tengono molto a quella statua, non solo perchè rappresenta il Patrono, ma anche perchè si tratta di una preziosa eredità storico-artistica, rimasta intatta nonostante il devastante terremoto del 1693. In un video pubblicato su Facebook dal sindaco, Michelangelo Giansiracusa, il momento clou di ieri sera. Per vederlo, clicca qui




Siracusa. Denise e Deborah a “C’è posta per te”, ecco il video del matrimonio

Storia a lieto fine per Denise e Deborah , le due ragazze siracusane che  si sono rivolte alla trasmissione “C’è Posta per te” per tentare di superare uno scoglio per loro particolarmente doloroso. Le due giovani , questa la storia raccontata da Maria De Filippi e in onda ieri sera su Canale 5, si sono innamorate. Per famiglia di Deny , un fulmine a ciel sereno. La ragazza era stata fidanzata per 8 anni con un ragazzo e l’idea che si fosse innamorata di una donna aveva turbato particolarmente la madre, che si rifiutava, e cosi’, inizialmente, anche il padre ed il fratello 24enne, Gianni, di conoscere Deborah e perfino di frequentare la figlia. Le due ragazze, dopo una serie di vicissitudini, avevano comunque deciso di sposarsi (a Siracusa il Comune ha da tempo istituito le unioni civili). Il più grande desiderio di Denise era quello di non essere sola quel giorno, di avere accanto la sua famiglia, come Deborah avrebbe avuto la propria. In trasmissione, il padre mostra subito un’apertura e, al contrario della moglie,accetta di far parlare la compagna della figlia. Entrambe tese, emozionate, preoccupate ma anche visibilmente unite e pronte al confronto più difficile, consapevoli del muro che si sarebbero trovate davanti.  La madre, seppur dura, preoccupata, anche e per certi versi soprattutto dal chiacchiericcio di amici e conoscenti, alla fine supera le sue paure e accetta di conoscere Deborah. Puntualizza che non andrà al matrimonio…Eppure al matrimonio, alla fine, è andata, come testimonia il video del giorno più felice per le due ragazze, che in Comune, con il sindaco, Francesco Italia a celebrare la loro unione civile, hanno ufficializzato il proprio amore.Per vedere il filmato, clicca qui




Calcio. Vigilia del derby Siracusa-Catania: la parola ai tifosi azzurri

E’ conto alla rovescia per il derby di domenica tra Siracusa e Catania. Si gioca al De Simone, fischio d’inizio alle 14.30, trasferta vietata ai tifosi ospiti. Per i sostenitori della squadra azzurra è la partita dell’anno, in una stagione avara di soddisfazione e che vedrà gli uomini di Raciti sgomitare per una salvezza quanto più tranquilla possibile.
Il pronostico, sulla carta, è chiuso e pende dalla parte del Catania, attrezzato per il salto di categoria. Nulla vieta però di sognare il più classico degli sgambetti. La storia di Davide e Golia insegna. Abbiamo dato la parola ai tifosi.




Operazione Eclipse: nella notte ad Avola 10 arresti, estorsione e droga

Operazione nella notte dei carabinieri del comando provinciale di Siracusa. Arrestate 10 persone, accusate di estorsione, associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e porto e detenzione di armi clandestine. Tutto aggravato dalla metodologia mafiosa, per aver agevolato il clan Crapula di Avola.
Smantellata una organizzazione molto attiva nel sud della provincia. Una settantina circa i carabinieri entrati in azione, con l’ausilio di unità cinofile ed la supervisione dall’alto di un elicottero. Arresti eseguiti anche a Catania ed a Milano.
Il traffico di stupefacenti era il principale business dell’organizzazione che gravitava attorno al clan Crapula senza esserne direttamente organica. Un paio i casi di estorsione finiti nell’indagine. A giugno 2017 vennero anche esplosi colpi di pistola contro un cantiere. L’Operazione Eclipse prende le mosse dall’arresto, nel 2018, di Paolo Zuppardo e Giuseppe Capozio, a seguito dell’esplosione di colpi di arma da fuoco contro un cantiere edile. L’episodio non era stato nemmeno denunciato.  Risaliti agli autori, i carabinieri hanno ipotizzato che non si trattasse dell’unico avvertimento ai fini dell’estorsione commesso ai danni della stessa ditta, che si occupa della gestione di rifiuti nella zona tra  Avola e Noto, danneggiata anche attraverso l’incendio di mezzi. Le indagini hanno consentito di scoprire anche attività di spaccio, con approvvigionamenti attraverso diversi canali, uno per ogni singolo tipo di stupefacente. Zuppardo e Capozio sono ritenuti i capi dell’organizzazione. Tra le loro attività, la richiesta di assunzioni nel settore della raccolta dei rifiuti e denaro in cambio di protezione, il tutto scoperto attraverso intercettazioni telefoniche, video e ambientali. Il resto l’ha fatto l’intuito investigativo degli inquirenti, che hanno ricostruito i ruoli di ciascuno all’interno dell’organizzazione: c’erano il portavoce, il  responsabile degli approvvigionamenti, la rete di spacciatori.




Siracusa. Polizia Municipale, il giorno della festa con l’ombra del caso Renzo Formosa

E’ il giorno della festa della Polizia Municipale. Momento dedicato alla celebrazione dell’impegno e delle attività, spesso silenziose, condotte dagli uomini e dalle donne del Corpo siracusano. Un lavoro svolto nella stragrande maggioranza dei casi con serietà, abnegazione e senso di responsabilità. Purtroppo non sempre avvertito dalla popolazione che guarda con poca fiducia ed occhio ipercritico a quanto viene svolto quotidianamente dalla Polizia Municipale di Siracusa. L’assessore al ramo, Giovanni Randazzo, prova ad invertire il trend e chiede maggiore collaborazione. C’è da prendere consapevolezza, però, che il caso Renzo Formosa e quanto denunciato dalla famiglia dello sfortunato ragazzo – documentato nel servizio tv de Le Iene – ha prodotto una ulteriore lacerazione nel rapporto tra l’istituzione e la cittadinanza. Il nuovo anno, peraltro, si è aperto con la sospensione dei due ispettori intervenuti sul luogo del sinistro le cui fasi di rilievo sono al centro di accese e non sopite critiche.




Siracusa. Dipendenti dell’ex Provincia in piazza: “Senza stipendio e dimenticati”

I dipendenti dell’ex Provincia nuovamente in piazza. Questa mattina, dalle 9 a mezzogiorno, sit-in davanti la sede della prefettura, in piazza Archimede. La questione è ancora quella sollevata nuovamente nelle scorse settimane e non ancora risolta. I lavoratori attendono, senza alcuna certezza sui tempi, lo stipendio di dicembre, la tredicesima e, nel frattempo,sta maturando anche la mensilità di gennaio. I dipendenti , aderenti ai sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl lamentano, in particolar modo, il silenzio della politica, nazionale come regionale, sulla loro condizione. “Eppure si tratta di 480 famiglie- fanno notare – che da 5 anni sono in uno stato di disperazione e scoramento”. L’ex Provincia è in dissesto. “Questo soprattutto a causa  del prelievo forzoso- ritengono i sindacati- che solo per Siracusa significano qualcosa come 42 milioni di euro l’anno. Bizzarra e sconsiderata la scelta di sciogliere le Province in assenza di un piano di riordino degli enti, che potesse garantire i servizi e con tutto ciò che, di conseguenza, sarebbe stato garantito e previsto”. Al prefetto, i lavoratori chiedono un intervento deciso, facendosi portavoce di queste rivendicazione con la rappresentanza politica nazionale e regionale”. Nel frattempo le organizzazioni sindacali di categoria lavorano insieme alle altre province, ad una mobilitazione regionale, manifestazione che servirà proprio per riportare alta l’attenzione sulla vertenza, che coinvolge ovviamente anche gli altri liberi consorzi comunali, seppur con situazioni specifiche differenti.




Che sta succedendo negli istituti comprensivi? Iscrizioni e restrizioni: genitori in tilt

Cosa sta succedendo negli istituti comprensivi di Siracusa? Sono 15, divisi in 40 plessi con una serie di “condomini” ed alle prese ora con un riordino che ha allarmato genitori, insegnanti e dirigenti scolastiche. Iscrizioni “ristrette”, criteri sempre più rigorosi per essere ammessi in questo o quell’istituto, taglio di classi, perdita di posti di lavoro e bambini che rischiano di non poter frequentare le scuole dell’obbligo. Tra le tanti voci che stanno agitando il mondo della scuola siracusana, queste sono alcune delle più diffuse.
Per capire cosa stia realmente accadendo, abbiamo intervistato l’assessore alle politiche scolastiche, Pierpaolo Coppa. Che ci racconta il riordino in atto parlando di indicazioni date dal Comune agli istituti chiedendo il rispetto delle norme e dei numeri di sicurezza che prevedono per ogni plesso un numero di alunni esatto. Molte scuole sono andate in overbooking, per non perdere l’autonomia o perchè di “grido”. Accettate più iscrizioni, negli anni, di quelli che erano i numeri stabiliti con laboratori o corridoio o altri locali adattati ad aule. Tutte cose per le quali il Comune chiede adesso il rispetto delle norme. L’assessore Coppa assicura che non ci saranno tagli di classi (ma questa scelta dipenderebbe eventualmente dai singoli istituti, ndr) e che nessun bambino in età scolare rimarrà fuori dalla scuola dell’obbligo. Non sarà però più semplice per i genitori optare per una scuola, si stringono i criteri anche per dirottare le iscrizioni verso quegli istituti “svuotati” negli anni. I sindacati non ci stanno e lanciano l’allarme. Una dura nota della Flc Cgil denuncia “l’azione limitatrice ed illegale del Comune di Siracusa”. Le scelte di Palazzo Vermexio violerebbero “la libertà di scelta in relazione all’offerta formativa”, argomenta il segretario del sindacato, Paolo Italia. Organizzato per domani un presidio di protesta nei pressi dell’Urban Center di via Malta, a partire dalle 16. Proprio mentre all’interno il sindaco e l’assessore Coppa illustreranno le novità alle varie componenti del mondo scuola.
Torna attuale, allora, il tema dell’edilizia scolastica: ora è il momento di costruire nuove scuole. E il Comune da l’impressione di avere le idee chiare: una scuola nuova per l’Isola, una per la Pizzuta con in mezzo il recupero del plesso di via di Villa Ortisi, al centro pochi giorni fa di un servizio di SiracusaOggi.it




Siracusa. Sono giovanissimi i vandali del Talete: le immagini della videosorveglianza

Semmai dovessimo ritrovarceli davanti questi otto giovani vandali, la domanda sarebbe: perchè? Perchè abbattere a pedate il muro divisorio di un bene pubblico, il parcheggio Talete? Quale sottile piacere, quale soddisfazione? E anche vedendo e rivedendo le immagini della loro uscita di scena “tronfia”, dopo aver portato a termine il danneggiamento, non si riesce comprende cosa possa mai spingere a comportamenti di questo tipo.
Questa volta non la chiameremo bravata. E’ un primo segno di criminalità latente, non una sciocchezza da giovinastri. Non deve restare impunita, basta col far passare un messaggio accondiscendente e buonista. C’è bisogno di esempi, anche per educare una collettività che, tra le maglie sempre più larghe della tolleranza, ha finito per farvi passare di tutto. Quindi, da qui in avanti niente sconti, per favore.
La Polizia Municipale, grazie anche al supporto offerto dal settore Mobilità e Trasporti, è riuscita a risalire all’identità di uno degli otto vandali. E’ stato denunciato, una denuncia penale. E magari, pentito o forse spaventato, aiuterà gli investigatori a risalire agli altri componenti la gang. Il Comune proverà ad addebbitare loro le spese per ricostruire il muro. Non sarà facile, non resta che confidare nelle famiglie: che facciano il loro, davanti alle immagini di un figlio che abbatte con gli amici a pedate un muro dentro un parcheggio pubblico.
E’ stato un lavoro certosino, il loro. Iniziato ai primi dell’anno e completato il 5 gennaio. Sono entrati dalla parte del Talere senza sbarre. E a pedate, scagliandosi contro il muro, hanno iniziato ad abbatterlo. Pezzo dopo pezzo, sino ad aprire il varco. Le fasi finali sono visibili nel filmato della telecamera di sicurezza che vi mostriamo allegato a questo articolo. La telecamera è puntata su alcuni stalli. Ci si accorge che qualcosa non va e, grazie ai controlli remoti, viene puntata verso la parete. Che crolla. Si intravedono i ragazzini all’opera, uno scooter che gira alle loro spalle. Proprio la targa di quel motorino ha consentito l’identificazione. I volti degli altri ragazzi perduti sfilano davanti all’occhio della telecamera una volta attraversato il “varco” da loro creato. Passano indifferenti ed incuranti. La privacy obbliga a coprirne i volti. Solo uno dei più giovani si accorge della telecamera, la segnala al compare incappucciato che – con un balzo – sposta l’obiettivo. Ma ormai è tardi. Sono stati ripresi, fotografati. Presto anche loro identificati. Il sindaco, Francesco Italia, è stato chiaro: “chi rompe, paga”.
Se vi dovesse mai capitare di leggere questo articolo, cari vandali, non sentitevi degli eroi. Resiste alla tentazione. Siete ben altro. E’ la definizione esatta è lontana, molto lontana da quella degli eroi.




Siracusa. Scuole al freddo, parlano gli studenti in protesta: “dateci risposte”

Da una settimana ormai si protrae la protesta degli studenti di diversi istituti superiori siracusani. Scuole al freddo, senza riscaldamenti. Solo il recente aumento delle temperature renderebbe più vivibili i locali destinati all’insegnamento. Per far si che il problema non si ripresenti identico tra poche settimane, oggi nuovo corteo e protesta sotto la sede di via Malta della ex Provincia Regionale di Siracusa. Agli studenti ed ai loro rappresentanti abbiamo dato la parola.




Siracusa. Da simbolo del legame con il mare a rifiuto, la storia della motovedetta

Da simbolo del legame tra Siracusa ed il mare a scomodo rifiuto. Il passaggio è stato, purtroppo, breve per la motovedetta dismessa dalla Guardia Costiera e donata al Comune di Siracusa che decise di piazzarla in un angolo del parcheggio Molo Sant’Antonio.
Come tutte le cose, anche un “monumento” ha bisogno di attenzioni e manutenzioni. Quasi nascosta in fondo al parcheggio, la motovedetta è diventata negli anni ricettacolo di rifiuti di ogni sorta e – suo malgrado – involontaria spettatrice di un triste fatto di cronaca: la morte di un clochard che lì trovava riposo.
Quello che doveva essere un simbolo è ora quasi un fastidio. La banchina 3, destinata allo sbarco dei passeggeri della navi da crociera, confina proprio con quella motovedetta alla mercè dei vandali. E secondo gli operatori marittimi, non è il migliore dei biglietti da visita per chi scende da un hotel galleggiante.
Morale della favola, la richiesta è: toglietela. Si, ma chi? Il Comune non vuole farsi carico dei costi. Identica la posizione degli operatori marittimi. Uno stallo che rafforza, ma solo moralmente, la presenza della motovedetta dismessa in quell’angolo tra la banchina 3 ed il parcheggio del Molo Sant’Antonio.