Il presidente della Repubblica oggi a Siracusa: sicurezza al top

E’ l’ospite più atteso per la cerimonia commemorativa che il Siracusa International Institute dedicherà al suo storico fondatore e presidente, il professor Cherif Bassiouni. Per l’arrivo dell Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Siracusa le misure di sicurezza sono al massimo. Controlli serrati in Ortigia, secondo un rigido protocollo di sicurezza che non lascia nulla al caso. Il presidente raggiunge Ortigia, percorrendo via della Giudecca off limits sin da sabato sera per ogni mezzo. Ad attenderlo per il benvenuto troverà il presidente della Regione, Musumeci, il prefetto Giuseppe Castaldo e il sindaco, Francesco Italia.
Mattarella, accompagnato dai corazzieri, seguirà la cerimonia che ricorda quello che secondo molti è il padre del moderno diritto penale internazionale, Cherif Bassiouni. Scomparso lo scorso anno a Chicago all’età di 79 anni, insigne giurista, ha diretto l’Istituto di Siracusa per oltre quarant’anni e ha lavorato al servizio delle Nazioni Unite in numerosissime commissioni d’inchiesta internazionali sulle violazioni di massa dei diritti umani. Nominato cittadino onorario di Siracusa nel 1987 è anche stato candidato nel 1999 al premio Nobel per la pace, per l’impegno profuso a supporto della giustizia penale internazionale e per la creazione della corte penale internazionale.
Ad aprire la cerimonia sarà il presidente dell’Istituto, Jean-François Thony, attuale Procuratore Generale della Corte d’Appello di Rennes. Seguiranno gli interventi del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, del sindaco di Siracusa, Francesco Italia e del giudice della Corte Penale Internazionale, Rosario Aitala.
Esprimeranno la loro testimonianza per onorare la memoria del celebre giurista anche Giovanni Maria Flick, attuale presidente onorario dell’Istituto e già presidente emerito della Corte Costituzionale e Ministro della Giustizia, Paola Severino, vicepresidente dell’Istituto e già Ministro della Giustizia, la senatrice Emma Bonino, già Ministro degli Affari Esteri e il professor John Vervaele, attuale presidente dell’Associazione Internazionale di Diritto Penale.
Al termine, il presidente della Repubblica scoprirà la targa che intitola l’edifico che ospita l’istituto alla memoria di Bassiouni.




Bonifiche, la storia infinita. I ritardi della parte pubblica, i progetti bocciati: il punto

Vicenda lunga e complessa quella delle bonifiche nel sito Sin di Priolo, una definizione che ingloba grandi pezzi di territorio di diversi Comuni: Augusta, Siracusa, Priolo, Melilli. Una vasta area indicata anni addietro come potenzialmente contaminata e – per eccesso di zelo, si dice oggi- allargata a dismisura per un perimetro che più voci chiedono oggi di rivedere e riconsiderare.
Il punto sulle bonifiche questa mattina nella sede di Confindustria. Dall’analisi di Arpa Sicilia si evidenzia da una parte il quasi completamento delle operazioni di competenza delle aziende private (al 70% circa) mentre restano al palo le bonifiche a guida pubblica, a volte anche per evitabili errori in progettazione che valgono la bocciatura del Ministero.
Il sito Sin ha una estensione di 5.814 ettari: di questi, 2134 ettari (il 37%) ricadono nella zona industriale e tutti sono stati caratterizzati. Dalle attività fatte dalle aziende della zona industriale risulta che 1740 ettari di aree non sono contaminate (l’82%), contro 394 ettari di aree che risultano contaminate (18%). Per 267 ettari contaminati sono stati avviati gli iter dei progetti di bonifica da parte delle aziende (68%), mentre per i restanti 127 ettari sono in corso, da parte del MinAmbiente, necessari approfondimenti tecnici sulla natura della contaminazione.
Per quanto riguarda le rimanenti aree di 3054 ettari di prevalente proprietà pubblica, la caratterizzazione è stata di 624 ettari per i quali sono in corso gli iter dei progetti di bonifica (20%).
Presenti alla tavola rotonda pezzi importanti dell’industria siracusana e poi i deputati pentastellati Filippo Scerra, Giorgio Pasqua e il collega Pd Giovanni Cafeo. C’erano anche i sindacati ed il sindaco di Augusta, Cettina di Pietro. Esperti ed associazioni ambientaliste. A mancare, però, sono state le istituzioni cittadine specie quella parte che di recente ha attaccato il mondo delle industrie. Sarebbe stata questa una buona occasione anche per ragionare di regole, oltre che di bonifiche.




Bonifiche, il caso della rada di Augusta: le perplessità di Legambiente

Anche Legambiente ha seguito con attenzione la tavola rotonda sullo stato delle bonifiche del sito Sin di Priolo, un focus allestito dal gruppo di Lavoro Industria/Impresa del Patto di Responsabilità Sociale per Siracusa. Con particolare interesse, l’associazione ambientalista ha ascoltato la sezione dedicata alla rada di Augusta.
Angelo Grasso, ingegnere di Esso Italiana, ha illustrato le attività pubbliche già poste in essere per definire lo stato attuale della rada, sottolineando come già nel 2009 i tecnici della Procura di Siracusa abbiano prospettato una soluzione sostenibile nel tempo che prevede il dragaggio dei soli sedimenti ancora “attivi” (circa 1 milione di metri cubi) situati in un’area di 70 ettari prospicente il Vallone della Neve.
Per tutto il resto della rada, stante la cessazione delle immissioni da oltre 25 anni e una velocità di sedimentazione stimata nell’ordine di 1 cm/anno si è potuto verificare che il nuovo sedimento ha sotterrato il vecchio in strati sempre più profondi (sediment burial) e lo ha ormai spinto fuori dall’ecosistema acquatico.
I tecnici della Procura raccomandano, quindi, come soluzione tecnica più sostenibile (accettata dalle principali Agenzie Internazionali) il Monitored Natural Recovery (MNR), che controlla nel tempo la condizione di sicurezza “naturale” acquisita dal sedimento permettendo di confermare nel tempo il traguardo di un avvicinamento della Rada alla sua naturalità originaria.
Legambiente, con Enzo Parisi, mostra però maggiore preoccupazione come spiega nell’intervista in apertura di pagina.




Siracusa. La banchina della Marina, riqualificata per i furgoni o per i pedoni?

Nel 2016, la riqualificata banchina del porto grande di Siracusa che tutti conoscono come la Marina venne inaugurata con una passeggiata. Un corteo di autorità, curiosi e giornalisti alla scoperta dell’artistica pavimentazione in pietra bianca e del nuovo spazio conquistato con i vituperati cassoni finalmente in acqua.
Oggi, complici anche le misure anti-terrorismo ed un positivo florilegio di locali, quella stessa banchina è diventata una sorta di corsia stradale. Ogni giorno, specie di mattina, diversi furgoni vi passano avanti e indietro: spazzatura, forniture, servizi vari.
Niente di illegale, tutti autorizzati. Ma il rischio che si sta correndo è di compromettere in fretta l’artistica bianca pavimentazione, pensata e posata non certo per i furgoni. I primi segni sono evidenti e tangibili. Viene da chiedersi perchè, allora, non si sposti quel flusso veicolare sulla sottostante striscia di asfalto – già di per sè peraltro in pessime condizioni – risparmiando la riqualificata banchina da una sorte che oggi appare così segnata.




L'opinione: "Ortigia è una Disneyland di case ma senza un'anima"

Storico dell’arte tra i più apprezzati in Sicilia, visceralmente legato alla sua Siracusa e prestato part time alla politica, Paolo Giansiracusa non si sottrae al dibattito che da anni divide l’opinione pubblica e gli addetti al settore siracusani. Turismo e Ortigia, il modello scelto è quello più adatto al centro storico isola nell’isola?
Bene la crescita esponenziale delle presenze e il calo del turismo mordi e fuggi, ma Giansiracusa intravede i segnali di un logoramento veloce del trend che sin qui ha premiato. La voracità del turista non coinvolto rischia di rendere Ortigia ripetibile ovunque se non si valorizzano le sue peculiarità. Ed oggi il centro storico siracusano è – secondo Paolo Giansiracusa – una Disneyland di case senz’anima.




Siracusa. Agricoltura, presente e futuro per un sistema impresa da tutelare

Di presente e futuro dell’agricoltura si è parlato nel salone della Camera di Commercio di Siracusa. Un focus voluto dall’Ordine dei dottori commercialisti, Confagricoltura e CIA – Confederazione Italiana Agricoltori sul futuro del mondo agricolo alla luce delle recenti novità fiscali e delle opportunità offerte dalla legge per aiutare le imprese in crisi da sovraindebitamento.
Il mondo agricolo rappresenta una risorsa da valorizzare per Siracusa, indecisa nella scelta del suo modello di sviluppo futuro tra industria e turismo. In mezzo, proprio quel mondo che in lenta crescita – anche generazionale – vuol trasformarsi sempre più in impresa.




Siracusa. Turismo in crescita, ma disorganizzata: chi pensa all'esperienziale?

La crescita turistica di Siracusa ha ancora importanti margini di miglioramento. Se Ortigia, il mare ed i monumenti sono certo un richiamo di grande appeal, resta ancora tutto da sviluppare un sistema capace di valorizzare la crescente richiesta di turismo esperienzale: odori e sapori unici, tradizioni, antichi mestieri e saperi.
Se ne è parlato in Cna nel corso dell’incontro “Lo sviluppo possibile – Cultura, Turismo, Agroalimentare e Tradizioni” a cui hanno preso parte Paolo Giansiracusa, docente universitario, Gianpaolo Miceli, vicesegretario provinciale di Cna Siracusa e Mirco Della Vecchia, presidente nazionale di Cna Agroalimentare, pasticcere e volto noto televisivo.
“Sul potenziale di crescita del comparto cultura, turismo e Agroalimentare, inteso anche come esperienze da proporre ai visitatori che in numero sempre maggiore arrivano nel nostro territorio, non ci sono dubbi – dichiara il vicesegretario di Cna Siracusa Gianpaolo Miceli – il punto oggi è stabilire come rendere organica e qualitativamente interessante l’offerta proposta, creando le basi per un turismo esperienziale sempre più legato alle nostre tradizioni”.




Siracusa. Renzo Formosa, parla la mamma: "giustizia e rispetto per mio figlio"

Lunedì si torna in aula, al Tribunale di Siracusa, nel processo per la morte di Renzo Formosa. Dopo due richieste di patteggiamento respinte, si va verso la terza richiesta di pena concordata da parte della difesa dell’imputato, un giovane di 23 anni.
Lucia, mamma di Renzo Formosa morto nell’aprile dello scorso anno in seguito a quell’incidente stradale, è stata questa mattina ospite di FM ITALIA ed FM ITALIA TV. Ha chiesto giustizia per il figlio che non c’è più. Renzo aveva 16 anni, indossava il casco e stava tornando a casa dopo scuola. Ed alla magistratura siracusana lancia il suo appello: “prestate la giusta attenzione al caso”.
Per l’imputato l’accusa è di omicidio stradale.




"Io, siracusano a metà…": il saluto e il bilancio del colonnello Luigi Grasso

Avvicendamento al comando provinciale dei Carabinieri. Da questa mattina il tenente colonnello Giovanni Tamborrino prende il posto del colonnello Luigi Grasso. Dopo tre anni alla guida dell’Arma siracusana, Grasso è stato promosso alla Dia di Roma, dove continuerà di occuparsi di contrasto della criminalità organizzata.
Per salutare la provincia ha scelto FM ITALIA ed FM ITALIA TV e durante la sua presenza in studio ha potuto tracciare un bilancio, professionale ed umano, della sua esperienza siracusana.




Siracusa. Emergenza rifiuti: scattano i sequestri, si muove la Procura

Il caos rifiuti delle ultime settimane potrebbe sfociare in una inchiesta della Procura di Siracusa. Questa mattina, il nucleo Ambientale della Polizia Municipale ha posto sotto sequestro alcune di queste discariche sorte in piena città, soprattutto nella zona alta. Là dove il servizio di raccolta differenziata non è ancora partito, sono rimasti su strada i cassonetti verdi del vecchio sistema di conferimento. Puntualmente presi di mira da ogni dove, da chi non vuole piegarsi alla differenziata. Il risultato, vista anche la pulizia a rilento, è sotto gli occhi di tutti.
Cumuli maleodoranti e topi che tornano ad essere avvistati in città. Su delega della Procura, sono scattati i primi sequestri. Saranno gli stessi magistrati ad imporre adesso la bonifica delle aree, dopo i rilievi che cristallizzano la situazione. Intanto, avvistati mezzi Igm impegnati in pulizie speciali proprio tra Pizzuta e Scala Greca.
Da Palazzo Vermexio, intanto, partite all’indirizzo del gestore anche le lettere che contestano il mancato diserbo con erbacce infestanti sempre più alte lungo marciapiedi e ciglio stradale.