Siracusa. Villa Politi e Latomie dei Cappuccini, i segreti svelati dal Fai: il video

In anteprima, vi portiamo alla scoperta di alcune delle meraviglie che potrete ammirare sabato 13 e domenica 14 ottobre grazie alle Giornate d’Autunno del Fai. Nel video, una gustosa anticipazione dei segreti di Villa Politi, delel Latomie dei Cappuccini e dello stesso convento dei Cappuccini.
Il Fai siracusano propone un itinerario dal suggestivo tema: “I viaggiatori a Siracusa nel periodo della bella epoque: i giardini, l’acqua e la pietra”.
Le visite guidate sono gratuite ma è possibile donare un contributo facoltativo a sostegno dell’attività della Fondazione. Per gli iscritti FAI e per chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento saranno dedicate visite esclusive, accessi prioritari ed eventi speciali.




Pallanuoto. Eurocup e campionato, Ortigia protagonista. “Pubblico arma in più"

Entusiasmo e buoni propositi. Quelli che animano il Circolo Canottieri Ortigia che questa mattina alla Cittadella dello Sport ha presentato la nuova stagione e il secondo turno di Eurocup che si giocherà a Siracusa da venerdì a domenica. Dopo la qualificazione al secondo turno, i biancoverdi debutteranno venerdì contro Barcellona alle 20. Sabato alle 19,30 la seconda sfida ai croati dello Split e domenica alle 11,30 chiusura contro gli ungheresi del Budapest. “Sarà un girone tosto – ha sottolineato coach Stefano Piccardo – ma ci siamo e ce la giocheremo anche se non siamo al cento per cento. Confidiamo nell’apporto del pubblico”. Nella spinta e nel calore della gente di Siracusa auspicano anche il presidente Valerio Vancheri e il presidente onorario Giuseppe Marotta: “Siamo orgogliosi del fatto che la Len abbia scelto Siracusa per questa seconda fase – hanno detto entrambi – c’è grande entusiasmo e voglia di fare bene anche se sarà difficilissimo ripetere il quarto posto della passata stagione. Un grazie anche al Comune di Siracusa (presente con l’assessore allo Sport, Nicola Lo Iacono, ndr) e speriamo sempre in una maggiore sinergia”. Presentata la rosa a disposizione di Piccardo che dopo la tre giorni europea debutterà in campionato mercoledì 17 ottobre in casa contro la Lazio.




Terrazzino in fiamme a Floridia: sotto shock tre persone. Il video

Paura questa mattina a Floridia. Un incendio si è sviluppato, probabilmente a causa di un corto circuito, un un edificio della zona alta. Le fiamme si sarebbero originate dal casotto allestito nella terrazza di un appartamento di via Leopardi. L’incendio non ha fortunatamente causato gravi conseguenze. Tre persone, tuttavia, sono rimaste sotto shock , dovendo far ricorso alle cure dei medici del 118.  Sul posto i Vigili del Fuoco , che dopo avere spento le fiamme, hanno messo l’area in sicurezza e rimosso una bombola del gas




Siracusa. Villa Abela, i lavori proseguono: "sopruso istituzionale"

Nessun provvedimento di sospensione dei lavori di demolizione di Villa Abela, che dovrebbe lasciare il posto ad un condominio. Il costruttore Massimo Riili lo puntualizza questa mattina, evidenziando una serie di aspetti della vicenda. L’imprenditore siracusano punta l’indice contro la giunta comunale, per avere proceduto, fino a questo momento, anche con l’atto di indirizzo approvato nei giorni scorsi, dimostrando di non avere chiarissimo l’iter che ha condotto all’apertura del cantiere. Nessuna irregolarità secondo quanto precisa Riili, che non esclude, in caso si perseveri, una richiesta di risarcimento milionaria.




Omicidio Cottonaro, l'avvocato: "legittima difesa, legge inadeguata"

Confermata anche in Cassazione la condannata a sei anni e due mesi di reclusione per l’ex gioielliere Carmelo Basile, accusato di avere ucciso a Rosolini con cinque colpi di pistola, il 25 gennaio del 2006, il cognato Salvatore Cottonaro. Il giudice ha dichiarato infatti “inammissibile” il ricorso presentato dalla difesa.
Nel gennaio del 2016 la sentenza di primo grado lo aveva riconosciuto colpevole di omicidio volontario, concedendo le attenuanti generiche e la provocazione. Già allora la difesa dell’imputato aveva chiesto l’assoluzione per avere agito in stato di legittima difesa.
Dall’accusa iniziale, eccesso di legittima difesa, Basile era stato assolto dal tribunale di Avola. Poi quel pronunciamento era stato impugnato dalla Procura generale di Catania con successiva rideterminazione dell’accusa in omicidio volontario. A Siracusa quindi il processo di primo grado, conclusosi con la condanna confermata sia in appello a Catania che a Roma in Cassazione.
L’avvocato difensore di Basile, Giovanni Giuca, punta il dito contro la legge sulla legittima difesa: “inadeguata”. In alto, l’intervista.




Siracusa. Raid vandalico nella notte al Quintiliano, interviene la Scientifica

Vandali nella notte all’istituto scolastico Quintiliano di viale Tisia. Ignoti si sono introdotti all’interno della scuola attraverso il primo piano. Dopo essersi arrampicati e avere forzato una finestra, si sono introdotti all’interno dei locali, svuotando alcuni estintori posti lungo il corridoio. Rinvenute le chiavi degli uffici, presidenza e vice presidenza, hanno aperto e messo tutto a soqquadro. In un paio di aule, anche scritte volgari e di sfida. Questa mattina, l’amara scoperta. Necessario l’intervento dei vigili del fuoco, visto che tutte le chiavi per accedere alla scuola sono state portate via. Non manca, però, null’altro. Gli studenti, radunati in cortile, hanno lamentato, in alcuni casi, malessere, legato al forte odore sprigionato dalla polvere degli estintori. Il dirigente scolastico ha sporto denuncia in questura. Intervento della Scientifica per i rilievi del caso, che consentiranno di ottenere elementi utili per poter risalire all’autore o, più probabilmente agli autori, dell’ennesimo atto vandalico ai danni di istituti scolastici del capoluogo.




Siracusa. Ottobre è il mese della prevenzione: "Nastro Rosa" con la Lilt

Ottobre è il mese della prevenzione per la Lilt di Siracusa. Da lunedì prossimo al via la campagna Nastro Rosa che
a livello nazionale conta su Federica Panicucci e Filippa Lagerback. Una diagnosi precoce salva la vita e i laboratori provinciali della Lilt saranno a disposizione delle donne che vorranno sottoporsi ad esami clinici. Mobilitati i volontari e gli esperti senologi che visiteranno gratuitamente nei giorni e negli orari che sono indicati sul sito ufficiale della Lilt Siracusa o sulla pagina facebook.
La sensibilizzazione rimane l’arma principale contro il tumore alla mammella ed in questo non cambia l’attività della Lilt al primo, vero appuntamento senza Claudio Castobello, il dirigente medico prematuramente scomparso in estate e che per anni è stato il motore della Lega Italiana Lotta ai Tumori di Siracusa ed in Sicilia.
Diversi gli appuntamenti collaterali che rientrano sempre nell’ambito del mese della prevenzione. Ad Augusta, sabato 20 ottobre (14.30), “Passeggiata in rosa” e attività all’aperto. A Buccheri, domenica 21, mostra di pittura con asta di beneficenza. A Pachino, sabato 27 (ore 19), seconda edizione del Festival in Rosa, al Palmento Rudinì. Ad Avola, sabato 27 alle 21, “Menzogne in Hotel” al teatro comunale Garibaldi. A Siracusa, domenica 28 a partire dalle 10.30, “L’isola delle donne”, passeggiata in Ortigia e attività all’aperto.
Diversi monumenti, tra cui la fontana di Diana in piazza Archimede, saranno colorati di rosa attraverso un gioco di luci. Il rosa è il colore della prevenzione, nel mese della campagna Nastro Rosa della Lilt. Per info e prenotazioni è possibile rivolgersi agli ambulatori di Siracusa (0931461769), Augusta (0931976800), Pachino (0931596238), Avola (0931815318) e Buccheri (0931873194).




La danese che donò tutto ai siracusani: Christiane Reimann, perchè scelse Siracusa?

Villa Reimann è luogo di cui faticosamente Siracusa sta cercando di “riappropriarsi”. La vasta proprietà appartenuta a Christiane Elisabeth Reimann ed alla sua morte donata ai siracusani attraverso il Comune è stata negli anni più un fardello che un beneficio. Di quella volontà testamentaria che vincolava il bene ad un uso per il progresso sociale e culturale della città, tramite iniziative universitarie, nessuno pare essersi veramente mai curato.
Ma dopo anni di oblio, la settimana si è aperta con una buona notizia come il ritorno dei mobili originali nelle sale al piano terra, ricostruite come le aveva lasciate la Reimann. E poi un convegno ed oggi persino un “aperitivo culturale”. Presto ci saranno anche corsi universitari, garantisce l’assessore alla cultura Fabio Granata.
Insomma, torna la vita tra le stanze in cui trovò la morte il 12 aprile del 1979 Christiane Elisabeth Reimann (nata nel 1888). Ma chi era e perchè scelse Siracusa, lei danese di Copenaghen, considerata una delle 25 infermiere più importanti al mondo? Nella nostra intervista il racconto di Lucia Acerra, presidente di Italia Nostra Siracusa.
La Reimann nel 1934 andò in pensione e venne a vivere a Siracusa dove si occuperà sino alla morte delle sue proprietà, dopo uno sfortunato amore con un medico tedesco che ospitò per anni nella sua villa che è stata poi devoluta al Comune di Siracusa. Fu segretaria dell’International Council of Nurses (ICN) ed il suo ruolo è stato così importante da determinare la nascita del Premio Christiane Reimann che adesso si vorrebbe portare a Siracusa.




La forza del mare si "mangia" le coste siracusane: galleria video

Il passaggio devastante di Medicane a Fontane Bianche: recinzioni abbattute dalla potenza della mareggiata

Lo spettacolo della rabbia del mare a Ognina

Medicane distrugge il Lido Fontane Bianche, le immagini degli ingenti danni post mareggiata




Omicidio di Avola, le parole di Giuseppe Lanteri: "non volevo uccidere"

“Non volevo uccidere”. Al magistrato che nella notte lo ha interrogato, Giuseppe Lanteri non ha saputo fornire particolari motivazioni circa il suo gesto. Aveva un coltello e – pare – non fosse neanche la prima volta che uscisse per Avola con quel tipo di arma bianca con sè. “Non volevo uccidere”, ha ripetuto mentre gli veniva chiesto conto di almeno due fendenti: quello presumibilmente mortale alla giugulare ed un secondo alla base della nuca di Loredana Lopiano, la mamma di quella ragazza che per tre anni era stata la fidanzatina di Lanteri.
Era lei, la donna, l’unica con cui il ragazzo riusciva a parlare della relazione finita e del suo disagio. Vedeva in lei una sorta di sponda per riallacciare i rapporti con la figlia, interrotti nella primavera scorsa. Il che rende ancora più difficile comprendere e accettare quello che è accaduto ieri mattina.
Giuseppe Lanteri era appostato nei pressi dell’abitazione dell’infermiera. In casa c’erano lei e la figlia, al terzo piano. Non appena Loredana Lopiano è uscita, si è trovata di fronte il ragazzo. Qualche scambio di battute e poi, in quel piccolo androne di due metri quadrati, la tragedia. Sarà l’autopsia a stabilire con certezza quante volte la donna è stata colpita. Ma è un mistero il perchè la discussione sia degenerata fino al dramma. Un movente pare ancora non esserci. Materia da avvocati, con un più che probabile ricorso a perizie per stabilire la momentanea incapacità di intendere e di volere del giovane che, peraltro, parrebbe assumere farmaci (alcuni li aveva con sè al momento del fermo, ndr). “Era lucido e consapevole al momento del fermo”, spiegano gli agenti del commissariato di Avola, senza aggiungere altro. Insomma, sapeva di aver ucciso.
Ma non si è consegnato. Ha preferito la fuga. Solitaria. Ha cambiato i pantaloncini a casa della nonna, nei pressi della piazza dei Cappuccini. Poi, con ancora indosso la maglietta sporca di sangue, la scelta di fermarsi in quella scogliera su cui è difficile scorgere qualcuno.
Ore di silenzio. Anche la sua famiglia lo cerca. Partono messaggi e telefonate. Ma lo smartphone del ragazzo è spento. Si teme il suicidio fino a quando, improvvisi, appaiono i primi messaggi inviati a parenti. In particolare ad un cognato in Puglia. “Ho fatto una c#zzata”, avrebbe scritto in uno di questi. Agganciato quel segnale, gli investigatori arrivano alla sua posizione e, nottetempo, al fermo.
Non oppone resistenza, non prova a scappare. Ancora in maglietta e pantaloncini, affamato e infreddolito, segue i poliziotti prima in commissariato (dove troverà i genitori per un breve incontro) poi in carcere a Cavadonna. Non si danno pace i suoi genitori, una famiglia normale distrutta dalla duplice tragedia.
E gli interrogativi si moltiplicano. Voleva parlare con la ex fidanzatina? Loredana Lopiano lo ha impedito? Perchè l’ha colpita? Per ora domande tutte senza risposta. Rimane la rabbia per una morte senza senso che piega in due dal dolore, lancinante, una famiglia perbene e benvoluta ad Avola. La giovane figlia, l’unica in casa con la madre poco prima della tragedia, è costretta a rivivere i fotogrammi di un incubo. Un rumore sordo, come una caduta. La corsa al piano di sotto, la mamma rantolante in terra, il sangue, il disperato tentativo di prestare soccorso e la drammatica telefonata al 112. L’ambulanza arriva in fretta. Ma per Loredana Lopiano non c’è più nulla da fare. Poco distante, Giuseppe Lanteri cambia pantaloncini e sciacqua braccia e volto prima di dare vita alla sua breve latitanza.