Siracusa. Sconforto in piazza San Giovanni: rifiuti ovunque, panchine vandalizzate e giochi rotti

Anche una piazza “bene” cede alla Siracusa di oggi: sporca, indisciplinata, incurante e menefreghista. Anzi, forse piazza San Giovanni racconta meglio di qualunque altra parola quanto giustificata sia la preoccupazione per la strada imboccata dal capoluogo.
Una passeggiata a due passi dai suggestivi resti della basilica e dall’ingresso delle catacombe restituisce impietoso un feedback carico di sconforto. Spazzatura sul prato, spazzatura sotto le panchine vandalizzate o nei pressi dei giochi dei bimbi. Ecco, le aree gioco: altalene rotte o mancanti, altalena per disabili distrutta dall’inciviltà. E turisti appena usciti dalle catacombe che in almeno tre lingue concordano su di un concetto: “che schifo”.




Siracusa. Senza proroga bus elettrici fermi da stasera? Il pressing dei consiglieri Castagnino e Alota

Mancherebbe una proroga, un’autorizzazione ad un atto amministrativo già pronto, per consentire alle navette elettriche di continuare a circolare come nei mesi scorsi. Inclusa la copertura assicurativa. Ma senza l’approvazione della giunta comunale, da stasera i bus rischiano di doversi fermare fino a nuova comunicazione.
A lanciare l’allarme sono i consiglieri comunali in pectore Salvo Castagnino e Fabio Alota che – dopo aver inviato comunicazione agli uffici competenti – invitano l’amministrazione a correre ai ripari, con una riunione urgente di giunta ed una veloce deliberazione. Chiesta anche l’implementazione del parco navette, con altri due mezzi da acquistare “come annunciato anche dal precedente sindaco”.




Siracusa. Imprese artigiane sull'orlo del baratro, Cna: "Vantano dall'ex Provincia 700.000 euro. Si rischia di chiudere"

Artigiani e piccole e medie imprese al centro del dibattito. Presa di posizione netta da parte di Cna Siracusa, che partendo dalle vicissitudini dell’ex Provincia Regionale, pone l’accento sulle sorti, non solo dei dipendenti dell’ente, ma anche sui temi della manutenzione della rete viaria e degli istituti scolastici. Questa mattina ha chiamato a raccolta i deputati siracusani. “Alla luce dell’incontro voluto dalla Dottoressa Carmela Floreno  per fare il punto della situazione sul dissesto finanziario dell’ente insieme alla deputazione nazionale e regionale e alle associazioni sindacali – dichiara Innocenzo Russo, presidente di Cna Siracusa – vogliamo puntare l’attenzione sul grave disagio che le imprese e di conseguenza i lavoratori stanno vivendo a causa dei mancati pagamenti. Auspichiamo – conclude Russo – un segnale forte ma soprattutto rapido e concreto dalla politica e dalle istituzioni”.Hanno accolto l’invito i parlamentari dell’Ars Giovanni Cafeo e Rossana Cannata e la deputata nazionale dei 5 Stelle, Maria Marzana insieme ad alcuni imprenditori che hanno svolto servizi per la ex provincia e attendono ancora pagamenti.  Gli imprenditori hanno raccontato delle difficoltà affrontate, dei licenziamenti. La richiesta è che il loro credito venga separato dalla massa debitoria generale dell’ente. Il rischio è altrimenti che il credito venga soddisfatto solo in minima percentuale, viste le procedure di default. Cafeo è tornato a chiedere ai deputati nazionali uno stop al prelievo forzoso, “alleggerire il danno, ormai irreparabile”.Secondo i numeri forniti da Cna,  negli ultimi 4 anni, 30 per cento in meno di forza lavoro e disoccupazione che ha sfiorato, nel settore lavori pubblici, il 70 per cento.  Riduzione, poi, dello stock imprese di oltre 400 unità nel solo comparto artigiano. A fronte di questi numeri, il momento attuale, in base a quanto spiega la confederazione, è di estrema sofferenza, visto lo stop dei pagamenti da parte dell’ex Provincia. Si tratta di 15 imprese con crediti per circa 700 mila euro e la beffa di affidamenti di lavori proprio nei giorni di ufficializzazione del dissesto finanziario dell’ente. Inaccettabile, per la Cna, scaricare verso le piccole imprese le criticità dell’ente. La richiesta è, invece, quella di attenzione per “non aggiungere altre imprese alle centinaia che hanno già chiuso battenti”.




Siracusa. La mamma di Renzo Formosa: "nel dolore per la morte di un figlio, noi costretti a rincorrere la Giustizia"

“Nel dolore per la morte di un figlio, siamo pure costretti a rincorrere la giustizia”. Lucia Formosa è la mamma di Renzo, morto a 16 anni in seguito ad un tragico incidente stradale accaduto nell’aprile del 2017 in via Cannizzo, a Siracusa.
Intervenuta al telefono su FM ITALIA ed FM ITALIA, racconta di presunte incongruenze in varie fasi delle indagini: dai rilievi alla recente storia processuale, con due proposte di patteggiamento pena respinte.
“Non cerco vendetta. Voglio giustizia per Renzo. Non mi fermerò davanti a nulla, giustizia per mio figlio. Chiedo più attenzione, anche attraverso la nomina di un pm unico, titolare del fascicolo, che possa serenamente valutare la gravità di quanto accaduto. Mio figlio mi è stato strappato”.




Arrestato il netino Giuseppe Crispino, sarebbe a capo di un gruppo criminale emergente in provincia: in garage 640 grammi di cocaina

Colpo alla criminalità organizzata, agenti della Questura di Siracusa hanno arrestato il 40enne Giuseppe Crispino, ritenuto elemento emergente di spicco nel quadro malavitoso provinciale. Secondo l’accusa, l’uomo sarebbe a capo di un gruppo con base a Noto ma attivo in quasi tutta la provincia, in particolare nello spaccio degli stupefacenti. Cocaina, presumibilmente purissima, suddivisa in sei pietre, per un peso di 639 grammi. E armi, 4 pistole (due revolver, una 7,65 e un’altra semiautomatica. La Squadra Mobile li ha rinvenuti all’interno di un garage nella disponibilità di  Crispino. E’ stato arrestato nel tardo pomeriggio di ieri, a conclusione di una serie di complesse attività di indagine, con appostamenti e altre attività investigative. L’accusa è di detenzione ai fini di spaccio di droga e detenzione di armi clandestine. Una di queste pistole è risultata rubata nel corso di una rapina perpetrata ai danni di una guardia giurata di Caserta. Rinvenuti anche bossoli esplosi, su cui saranno adesso condotti tutti gli esami balistici del caso e munizioni, 149 cartucce. Addosso a Crispino, all’interno di un borsello, 2.500 euro in contanti. Non è escluso che possa trattarsi di provento dell’attività di spaccio. La droga, se immessa nel mercato, avrebbe fruttato almeno 100.000 euro. Da  verificare anche se una maschera allegorica sia stata utilizzata per attività illecite.




Siracusa. Concerti allo stadio ed all'Anfiteatro e un direttore per il Massimo di Ortigia: il piano di Fabio Granata

Il teatro comunale deve tornare ad essere, anzitutto, un teatro. Con una offerta di spettacoli stabile e di qualità. E’ uno dei primi temi di cui si è discusso in giunta comunale con l’assessore Fabio Granata che da il via alla discussione sul modello di gestione del teatro ritrovato. Il punto di partenza, per Granata, è la nomina di un direttore che debba lavorare in stretto raccordo con la principale struttura di produzione teatrale cittadina che è la Fondazione Inda. L’Accademia potrebbe persino diventare la base di una compagnia stabile del Teatro Massimo di Ortigia.
Non solo teatro. Il responsabile dell’Incoming e dello Sviluppo Culturale guarda anche oltre e individua nello stadio De Simone e nell’anfiteatro romano i due luoghi dove riportare la musica leggera, con i concerti degli artisti più affermati di casa nostra e qualche puntata di band internazionali. In questo sarà importante, oltre alla ritrovata volontà di aprire alla musica quegli spazi, accorciare la distanza con gli organizzatori di eventi che puntano ormai su Ragusa e Catania.




Noto. Operazione Prison Break, le intercettazioni: "ci sono tante cose che dobbiamo portare di là…"

L’operazione è stata soprannominata “Prison Break”, come una popolare serie tv di alcuni anni fa. Al termine di complesse ed articolate indagini, eseguite anche con l’ausilio di sofisticate apparecchiature tecniche e informatiche, la Guardia di Finanza ha accertato gravi responsabilità da parte di 7 soggetti, tra i quali personale in servizio sia presso la Casa di Reclusione e il Comune di Noto, coinvolti, a vario titolo, in violazioni penali commesse nella realizzazione di lavori pubblici e nell’espletamento dell’incarico affidato.
Le intercettazioni nel servizio che segue.




Siracusa. La caffetteria della discordia: ispirata ad Archimede, prende forma tra le polemiche vicino al Maniace

Eccolo la caffetteria della discordia. Ispirata nelle forme e nei materiali riflettenti al genio di Archimede ed alla leggenda degli specchi ustori è la costruzione che sta prendendo forma all’interno del cantiere della ex piazza d’Armi del Maniace.
Circondato da un grande prato, con le spalle al muraglione medievale occupa circa 50 metri quadrati nell’ampio slargo che – tra mille polemiche – sta per ritornare alla pubblica fruizione seppur con un investimento privato. Dal bando del Demanio ai pareri di Soprintendenza e Comune di Siracusa si è detto molto, quasi tutto. E seppur tra differenze ideologiche e di posizione, la riqualificazione della ex piazza d’Armi sembra incontrare il favore dell’opinione pubblica siracusana.
Lodevole il tentativo di far chiarezza, questa mattina, all’Urban Center, dove sono intervenuti anche i progettisti dello studio Stancanelli di Catania. Operazione che forse sarebbe stata più utile qualche settimana prima ma che costituisce in ogni caso un bel precedente, vista anche la partecipazione di rappresentanti di vari pezzi della società civile. Un confronto che vale come predisposizione alla trasparenza, quanto meno da parte di chi ha accetto di partecipare: dal sindaco Francesco Italia ai rappresentanti della Soprintendenza e degli uffici comunali. Era auspicabile anche la presenza con suoi responsabili del Demanio, autore del bando da cui deriva la concessione di 15 anni ai privati.
Mille metri quadrati di verde, orti aromatici, area bambini e illuminazione notturna artistica sarebbero altri interessanti aspetti del progetto. Ma a dominare il dibattito pubblico è la caffetteria, la sua struttura (non permanente, è stato detto a più voci anche se la Soprintendenza spera in una donazione futura vista la bellezza dell’installazione) e gli scavi operati nel piazzale. Sono le tracciature per i servizi igienici e l’impianto di illuminazione, è stato spiegato. Ricordando che l’area è già stata ispezionata archeologicamente e che l’attuale piano di calpestio in sanpietrini si estende per 50 centimetri in profondità a fronte di scavi comunque di misura inferiore.
Pensare che l’incontro abbia portato d’improvviso la pacificazione sperata dal sindaco Italia è ancora obiettivo lontano. Le divisioni restano, alcune di normale diatriba politica altre di puro livore post elettorale. In mezzo una città confusa che sembra pendere dalle labbra ora di uno, ora di un altro.
Clicca qui per rivedere la diretta di questa mattina di FM ITALIA ed FM ITALIA TV (872dtt)




Siracusa. Lavori al Maniace, breccia per altri beni monumentali? De Benedictis: "precedente pericoloso"

Non alza la voce, come suo stile, ma le parole pesano come macigni. “L’iter burocratico seguito per autorizzare i lavori nella ex piazza d’Armi del Maniace rischia di creare un precedente pericoloso. Non stupiamoci se a breve dovesse spuntare una costruzione fissa dentro l’area del tempio di Apollo”, dice Roberto De Benedictis. Ingegnere, politico e amministratore del centrosinistra, oggi voce (critica) di Ortigia Sostenibile.
Questione di regole, insomma. Vicende procedurale in cui, a detta di De Benedictis, il Comune avrebbe commesso errori evitabili. Nel video sotto, l’intervista.
Domani, intanto, i progettisti “sveleranno” piani ed autorizzazioni relativi ai lavori in corso che così tante polemiche hanno acceso. Appuntamento alle 11.00 all’Urban Center di Siracusa.




Siracusa. Bando Start-Up, contributo comunale per nuove imprese con assistenza della Fondazione Val di Noto

Riaperti i termini per partecipare al bando start up del Comune di Siracusa. C’è tempo fino al 16 luglio per presentare una idea imprenditoriale e ricevere, se selezionati, un contributo a fondo perduto di 10mila euro. In totale, sono 18 le nuove imprese finanziate ogni anno da Palazzo Vermexio. Alla precedente chiamata sono stati però in pochi a rispondere, da qui la riapertura dei termini.
E alla luce anche delle analisi sul tasso di mortalità delle start-up nate in questi anni si è deciso di affiancare agli imprenditori in pectore la positiva esperienza della Fondazione di Comunità Val di Noto che con il suo incubatore Eureka ha fatto nascere e reggere alla prova del mercato ben 11 imprese. E così, dopo aver presentato la propria idea rispondendo all’avviso pubblico start up del Comune, i giovani che contano di poter fare impresa potranno godere della formazione coordinata dalla Fondazione: un mese e mezzo per conoscere tutti gli aspetti del fare impresa e presentarsi con uno studiato business plan alla selezione finale che sarà operata dal Comune alla fine di settembre.
Sono tre le categorie che possono partecipare alla chiamata start up: under 35, over 35 ed ex detenuti o soggetti svantaggiati. Devono essere disoccupati o in cerca di prima occupazione. Artigianato, commercio, agricoltura, turismo valorizzazione culturale o ambientale i settori di intervento.