Siracusa. Torna il morbillo: casi di contagio saliti a 90. Piano straordinario vaccinazioni, anche per i migranti

Aumentano al ritmo di 2 o 3 al giorno i casi di contagio da morbillo in provincia di Siracusa. Dai 75 con cui si è aperta la settimana, sono diventati una novantina oggi quelli registrati dall’inizio dell’anno. Per alcuni è stato necessario il ricovero in ospedale ma le condizioni non destano particolari preoccupazioni.
Nei centri vaccinali della provincia continua il flusso di mamme e bimbi da vaccinare. La Regione, per contrastare questa resistente coda di epidemia, ha deciso di varare due giorni fa un piano straordinario che estende gratuità e obbligo del vaccino anche alle persone che siano eventualmente entrate in contatto con chi ha contratto il morbillo.
E’ solo una delle misure vagliate su scala regionale e che dovrebbero portare in breve tempo alla normalizzazione della situazione. Nessun caso di malessere per i bambini che – da luglio ad oggi – si sono sottoposti alla vaccinazione tornata obbligatoria. “Casi di risposta febbrile al vaccino erano previsti e non rappresentano motivo di allarme, anzi…”, spiega la direttrice di Epidemiologia per l’Asp di Siracusa, Lia Contrino. Che sottolinea anche come per i migranti ospitati nei centri della provincia sia previsto ed eseguito analogo piano vaccinale.
L’intervista.




Icaro 2018, la Polizia Stradale incontra le scuole: la sicurezza spiegata ai ragazzi tra sorrisi e riflessioni

Grande successo anche per l’edizione 2018 del progetto Icaro della Polizia Stradale. La campagna di sensibilizzazione sul tema della sicurezza stradale ha richiamato nella sua due giorni al multisala Planet oltre 1.200 studenti degli istituti superiori siracusani.
Sono stati loro i destinatari di messaggi centrali, quali il concetto di responsabilità alla guida, trasmessi attraverso momenti di spettacolo come “17 minuti”, spettacolo scritto e diretto dal regista Riccardo Leonelli e interpretato dagli attori della Compagnia teatrale “Il Sipario” di Canicattini Bagni.
E poi le testimonianze dirette di chi ha drammaticamente perduto un proprio caro a seguito di un incidente stradale. Per capire che le tragedie accadono e non solo in altre realtà.
A strappare qualche sorriso ci ha pensato Paolo Guarino, apprezzato cabarettista del gruppo “Falsi d’Autore” e testimonial di Icaro 2018. E poi gli interessanti interventi del comandante della PolStrada, Antonio Capodica, che in una sorta di chiacchierata a tu per tu con gli studenti ha avuto modo di toccare temi centrali, coinvolgendo ed emozionando in lunghi applausi.
A condurre e legare i vari momenti di Icaro 2018, Mimmo Contestabile. FM ITALIA, FM ITALIA sono media partner ufficiali.




Mafia. Le intercettazioni choc: "ogni tanto un murticeddu serve…", nel mirino il giornalista Borrometi

Le indagini del commissariato di Pachino, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, svelano l’aggressività della mafia che sta per perdere la “faccia”. Quei sigilli apposti al distributore di carburante erano un affronto al potere del clan. Che non resta a guardare e risponde con un ordigno esplosivo sotto la vettura della curatrice fallimentare, Adriana Quattropani. L’avvocatessa siracusana ha il grande merito di non cedere a pedinamenti e minacce varie, anche nei mesi precedenti il sequestro della pompa di benzina. “Hai figli?”, le chiedono con fare intimidatorio in uno dei suoi viaggi di lavoro a Pachino. Le minacce partono dal clan Giuliano, attivo tra Pachino e Portopalo. Che nella sua lista nera ha soprattutto il giornalista Paolo Borrometi. Con i suoi articoli e le inchieste pubblicate su Laspia.it svela interessi ed intrecci. E rende nervoso il boss ed i suoi sodali. Al punto da arrivare a pianificare un agguato. “Ogni tanto un murticeddu (un morto ammazzato, ndr) vedi che serve”, si sente in un passaggio delle terrificanti intercettazioni operate dalla Polizia. Una pericolosa nostalgia verso quei tragici anni 90 quando “non si poteva camminare neanche a piedi”. Un vero e proprio piano per un attentato, con il coinvolgimento dei “catanesi”.




Mafia, quattro arresti della Dda: bomba sotto l'auto di un'avvocatessa, aveva leso "prestigio" criminale

Ancora un colpo piazzato dal commissariato di Pachino contro la criminalità organizzata che tenta di condizionare la vita della cittadina siracusana. Quattro ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite nella mattinata. Ad emetterle la Direzione Distrettuale Antimafia di Catania. Gli arrestati sarebbero vicini al clan Giuliano. Si tratta di Giuseppe, Simone e Andrea Vizzini, di 54, 29 e 24 anni. Nella tarda mattinata si è costituito Giovanni Aprile, 40 anni. Le indagini hanno preso le mosse da un preciso episodio: a dicembre dello scorso anno, un ordigno esplosivo rudimentale venne piazzato sotto l’auto di un avvocatessa che, in qualità di curatrice fallimentare, stava apponendo i sigilli ad un distributore di carburante gestito dalla moglie di Giuseppe Vizzini, Franca Corvo. All’uomo viene anche contestato il reato di minaccia e violenza a pubblico ufficiale aggravato dalle modalità mafiose. All’avvocato Quattropani, infatti, a febbraio 2017, Vizzini avrebbe chiesto se avesse dei figli, ricordandole anche della morte del cognato per un regolamento di conti. L’obiettivo sarebbe stato quello di interrompere l’iter per l’apposizione dei sigilli al distributore di carburante.Simone Vizzini, ricevuto un accendino da Giovanni Aprile, avrebbe piazzato l’ordigno sotto l’auto dell’avvocatessa, facendolo esplodere e poi disfacendosi della felpa che indossava e consegnandola al fratello Andrea, che avrebbe svolto la funzione di “palo”. Aprile avrebbe anche pedinato, nelle fasi precedenti, a bordo di una Bmw.
Le modalità dell’attentato risultavano indicative non solo di una particolare forza criminale derivante dalla vicinanza degli autori dei reati al clan Giuliano,ma rappresentavano, per gli inquirenti, una risposta all’ “offesa” costituita dalla coattiva sottrazione del distributore di carburanti idonea a ledere il prestigio criminale del clan sul territorio.

Ad acclarare i legami degli indagati con il clan  ed il boss Salvatore Giuliano, alcuni dialoghi registrati tra Giuseppe Vizzini e lo stesso Giuliano, dai quali emergeva la condivisione di propositi criminali e il comune interesse alla difesa della “reputazione”, nonché la sussistenza di rapporti imprenditoriali, atteso che il figlio di Giuliano ed il figlio di Vizzini  sono i due titolari dell’impresa agricola “La Fenice” avviata nel 2013 e attiva nel settore della produzione ortofrutticola. Andrea Vizzini è l’unico posto ai domiciliari.




VIDEO: Tentato omicidio con sparatoria al bar, le nuove prove riportano in carcere il presunto autore

Confermato il quadro indiziario a carico di Giovanni Vizzini, 32enne di Avola, accusato di tentato omicidio, arrestato in flagranza e poi rimesso in libertà.  L’episodio risale allo scorso 12 febbraio, quando l’uomo, a colpi d’arma da fuoco, avrebbe ferito a Pachino un 41enne di Avola seduto al bar Scacco Matto.
Vizzini era già stato arrestato in flagranza di reato, la stessa notte, dagli uomini della Squadra Mobile. La vittima, raggiunta da un proiettile all’addome, venne trasportata all’Ospedale Garibaldi di Catania.
Le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti in zona hanno documentato l’arrivo dell’autovettura dell’arrestato, pochi istanti prima che si verificasse il ferimento. La perquisizione dell’auto ha, inoltre, permesso di constatare la presenza di un foro di proiettile sul parabrezza anteriore. Cosa che avvalorerebbe l’idea di una sparatoria: qualcuno avrebbe risposto al fuoco. Anche una testimonianza lascia intendere qualcosa di simile. Ancora una volta, un clima di omertà ha accompagnato le indagini degli investigatori
Altri fondamentali elementi sono stati acquisiti grazie al sequestro del telefono cellulare in uso a uno dei soggetti presenti al momento della sparatoria.
Futili i motivi alla base del tentato omicidio, da inserire in un contesto criminale dove rimane ancora un mezzo mistero l’esplosione presunta di colpi di arma da fuoco nei pressi dell’abitazione del papà dell’arrestato, poco prima poi della sparatoria al bar.
Proprio la perquisizione eseguita presso l’abitazione del genitore ha permesso di rinvenire e sequestrare alcuni indumenti sporchi di sangue, dentro una lavatrice in funzione.
Questa mattina, gli uomini della Mobile e del commissariato di Pachino hanno eseguito  hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Siracusa, su richiesta della Procura.
Le indagini  hanno confermato il grave quadro indiziario che già aveva determinato, nell’immediatezza dei fatti, l’arresto in flagranza, poi non convalidato.




Toti e Totino regalano un sorriso ai detenuti del carcere di Brucoli, "siciliani gente solare"

Da anni trascinano alla risata milioni di siciliani dalle piazze e dagli schermi tv. Ma il popolare duo di cabarettisti Toti e Totino porta avanti anche un progetto per regalare un sorriso ai detenuti delle carceri dell’Isola. La prossima tappa è il carcere di Brucoli.
Ne abbiamo parlato con Salvatore La Mantina (Totino), ospite questa mattina negli studi di Fm Italia ed Fm Italia tv (872 dtt).




VIDEO: L'arresto del dipendente comunale accusato di aver abusato per anni di una ragazzina

In un video diffuso dalla Questura di Siracusa le immagini dell’arresto di Giambattista Lombardo. E’ il dipendente comunale di Pachino accusato di aver abusato di una ragazzina sin da quando la piccola aveva 12 anni, approfittando delle condizioni di inferiorità fisica, economica e psichica della vittima (affetta da un ritardo mentale di medio grado). Oggi di anni ne ha 15.
Nelle immagini, si vede prima l’arrivo della pattuglia al commissariato di Pachino. Poi l’uscita dell’uomo attorniato dai poliziotti che da dicembre indagavano sul caso.
Lombardo è stato condotto nel carcere di Cavadonna.




Siracusa. Rivivono all'anfiteatro romano i giochi dell'antichità dedicati a Zeus

L’anfiteatro romano di Siracusa ha prestato la sua storica cornice per la terza edizione dei Giochi di Zeus Eleutherios. Una rivisitazione dei “giochi” dell’antica Grecia con studenti siracusani e americani che si sono confrontati nello “stadion” la corsa, il “diaulos” la corsa a doppia lunghezza” e l’ “oplitodromos” la corsa a doppia lunghezza con indosso scudi ed elmi.
Tanta la curiosità da parte che turisti in visita al parco archeologico. Hanno seguito con interesse prima la sfilata degli atleti e poi la cerimonia di inaugurazione con la declamazione di brevi passi in italiano, greco antico ed inglese.
I giochi di Zeus Eleutherios rievocano un momento di festa della Siracusa greca, celebrazione della democrazia citata anche da Diodoro Siculo. E venivano disputati probabilmente poco distante da dove oggi sono stati riportati in scena grazie al liceo classico Gargallo, lo Scie Center, l’associazione italiana di cultura classica di Siracusa e il Morningside College dell’Iowa.




Siracusa. Rattoppi di qualità in 20 giorni dai lavori, Open Fiber rassicura gli utenti della strada

Si chiamano tecnicamente “mini-trincee” e sono questi scavi su sede stradale dall’aspetto stretto e lungo. Diversi i cantieri attivi in tutta la città che entro la fine di aprile 2019 sarà interamente cablata con una nuova e tecnologica fibra ottica con velocità di connessione fino a 1 Gbps (1000 Megabit al secondo), capace di fare le felicità degli operatori e degli utenti.
E’ il progetto di Open Fiber, società compartecipata da Enel e Cassa depositi e prestiti. Il rifacimento dell’asfalto nelle zone di volta in volta interessate dai lavori viene effettuato circa 20 giorni dopo l’avvio del piccolo cantiere su strada. E garantisce tenuta e qualità, a dispetto di molti altri rattoppi. Per saperne di più, abbiamo intervistato il city managere Open Fiber, Francesco Ricca.




"Archimede, il bambino di Siracusa": un libro racconta ai più piccoli la nascita di un genio

Il mai troppo celebrato Archimede di Siracusa diventa il personaggio di un libro di prossima uscita e destinato ai lettori più giovani. Un invito alla curiosità, alla scoperta, alla genialità liberando il pensiero. Come ha saputo fare lo storico matematico che diventa il personaggio centrale di “Archimede, il bambino di Siracusa”. Autore del libro, in uscita il prossimo autunno, è il giornalista Stefano Romita componente, tra l’altro, del comitato scientifico del Museo Leonardo e Archimede di Siracusa.