Siracusa. Oltre 3.000 i nuclei familiari che beneficeranno del reddito di cittadinanza

Sono i giorni del reddito di cittadinanza. Al via da ieri la presentazione delle domande. Saranno più di 3.000 i nuclei familiari che, in provincia di Siracusa, beneficeranno della misura. In questi giorni possono essere presentate le domande agli uffici postali, sul sito dedicato e nei caf. Continuano le file, ordinate e senza ressa, dei potenziali destinataria della misura che vuole contrastare la povertà e favorire l’inclusione sociale attraverso un percorso di reinserimento nel circuito lavorativo.
In questa fase, l’Inps di Siracusa fa da guida e sovrintendente ma tra poche settimane comincerà l’esame delle domande per passare poi all’erogazione del reddito, attraverso Poste, entro i primi giorni di maggio (relativamente al mese di aprile).
Dei numeri del reddito di cittadinanza, controlli ed impatto sociale ne abbiamo parlato con il direttore della sede Inps di Siracusa, Carmelo Sciuto.




Depuratore consortile, il sindaco di Priolo: “tutelare la salute e tutelare il lavoro”

Non crede possibile che il depuratore consortile possa ritrovarsi con i sigilli e chiudere ma il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, chiede una ottica diversa. E lo fa senza troppi giri di parole. “Quindici anni fà avevo anticipato il tema dei miasmi. Ora più che mai bisogna tutelare la salute e il lavoro. L’impianto non è aggiornato, le vasche vanno coperte. Bene l’azione della magistratura. Ma ora basta allo scaricabarile tra Regione e Ias”. E si dice pronto a far saltare l’approvazione del bilancio in assemblea dei soci, tra pochi giorni, se non emergeranno fattori nuovi per la depurazione dei reflui urbani ed industriali.




Ospedali siracusani, mancano diversi specialisti in organico. Non si trovano pediatri

I soldi per assumere nuovi medici ci sarebbero pure. Quello che mancano, però, sono…i medici. E’ il problema dei problema: cala il numero di medici ospedalieri e gli ospedali della provincia di Siracusa non sembrano avere l’appeal necessario per attirare quelli che ci sono su piazza.
Esemplificativo è il caso di Noto e della chiusura temporanea del punto nascita del Trigona. Manca il personale. Il settore Gestione Risorse umane dell’Azienda Sanitaria Provinciale ha pubblicato, in emergenza, un avviso per l’assunzione a tempo determinato di unità di specialisti pediatri. Ma all’orizzonte non paiono esserci pediatri interessati a rispondere.

In prospettiva, il problema rischia di diventare serio. Il commissario Asp non lo nasconde: “ci sono molti posti scoperti negli organici perchè non ci sono gli specialisti”. E questo quando i soldi per le assunzioni sono in cassa. E’ vero che si risente a cascata della problematica del numero chiuso per Medicina e del crollo dei numeri delle Specialistiche, però è anche vero che chi può – anche in zona – preferisce gli ospedali di Catania o Messina per garantirsi una migliore prospettiva di carriera.
L’avere riqualificato il reparto di Ostetricia e Ginecologia, rendendolo “competitivo” anche rispetto al più gettonato Generale di Lentini e al Cannizzaro di Catania, è segnale importante. Ma c’è tanto da recuperare in termini di “appeal” in strutture dove molti reparti (pensate a Urologia all’Umberto I) rimangono casermoni spogli. La battaglia per una sanità di qualità va oggi combattuta anche sul piano dell’immagine.




Sanità siracusana: la Pizzuta, gli ospedali ed il loro rilancio

Il tema centrale rimane la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. Ma sullo sfondo c’è il rilancio dell’intera sanità siracusana. Il commissario dell’Asp, Lucio Ficarra, non perde tempo. Ha nominato un esperto esterno per un parere definitivo sull’area della Pizzuta, indicata dal Comune di Siracusa per la costruzione del nuovo ospedale. Il progetto di massima è pronto (struttura modulare, pianta a forma di P greco, pista elisoccorso), dovrà poi essere bandita la progettazione definitiva. E nel frattempo si prova ad “ammodernare” l’Umberto I. Dopo Ostetricia e Ginecologia, iniziano a fine mese i lavori per il pronto soccorso i cui spazi saranno raddoppiati. Novità anche per gli ospedali di Augusta, Avola e Noto. Per quest’ultimo, tra l’altro, è stato necessario chiudere temporaneamente il punto nascita. Mancano medici ed altre unità. Le scuole specialistiche ne sfornano meno e chi può, sceglie altri lidi. Un problema di appeal che potrebbe presto diventare serio.




Guardia medica pediatrica all’Umberto I, in attesa del pronto soccorso pediatrico

Lui si chiama Paolo e nella notte ha voluto raccontare alla nostra redazione la sua ‘avventura’. Il messaggio recita così: “Mi trovo al pronto soccorso pediatrico di Catania per mia figlia che ha un forte mal d’orecchio. Prima siamo andati al pronto soccorso di Siracusa, dove ci hanno fatto capire che conveniva andare altrove perchè non c’era un pediatra di turno e neanche un otorino. Non lo trovate assurdo?”.
Non è una situazione ‘sconosciuta’. Negli anni se ne è spesso parlato. La soluzione? Potrebbe passare dall’attivazione in pronto soccorso di una guardia medica pediatria attiva, per garantire anche nelle ore notturne la continuità assistenziale. Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ne ha parlato con il commissario dell’Asp, Lucio Ficarra, sfruttando l’incontro di questa mattina all’Umberto I, per l’inaugurazione del nuovo reparto di Ostetricia e Ginecologia. I due si rivedranno a breve per cercare di dare più sostanza all’idea che permetterebbe di rispondere ad una esigenza avvertita e segnalata da decine e decine di cittadini.

Anche il Difensore dei Diritti dei Bambini, Carla Trommino, vuole portare avanti la proposta. Ha incontrato il direttore sanitario dell’Asp, Anselmo Madeddu, per discutere della mancata copertura notturna del pronto soccorso pediatrico presso l’Ospedale Umberto I. L’Azienda Sanitaria ha già individuato le risorse finanziarie e avviato le procedure per mettere a bando i posti vacanti di pediatra per assicurare un servizio continuativo che verrà svolto presso il reparto di pediatria anche in orario notturno.




Siracusa. Differenziata, allo studio una mini-rivoluzione estiva. Tari, come risparmiare

La raccolta differenziata a Siracusa è vicina al punto di svolta. In un linguaggio pokeristico si potrebbe parlare di “all in”, come dire tutto o niente. Dopo i primi e complessi anni di gestione, manca l’ultimo step: la copertura totale del capoluogo. Nei primi giorni di marzo il porta a porta debutterà a Tiche, entro aprile – assicura il Comune – si completerà con i quartieri rimasti finora fuori. La distribuzione di mastelli e carrellati continua nei locali del quartiere Akradina, in via Italia.
Ed in prospettiva della bella stagione è allo studio un’altra mini-rivoluzione: raccolta porta a porta anche per Isola, Fanusa, Plemmirio e Fontane Bianche. In forse Arenella, a causa di alcune problematiche di ordine tecnico.
Dal buon esito di questi passaggi dipende quella tanto desiderata riduzione delle bollette Tari secondo il semplice meccanismo per cui il Comune riceve incentivi per le frazioni differenziate avviate a riciclo e quegli incentivi diventano costi in meno in bolletta per i cittadini.
Il meccanismo è semplice: migliore è la qualità con cui i cittadini fanno la differenziata e maggiora la partecipazione, più semplice (e quasi automatico) sarà tagliare i costi in bolletta con l’approvazione di un piano economico-finanziario rivisto al ribasso.




La provincia di Siracusa tra neve e vento di burrasca: la video-story

Nella videostory, raccolte alcune delle immagini inviate alla nostra redazione e che documentano l’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito la provincia di Siracusa nel corso del fine settimana.




Le dimissioni in diretta tv della vicepresidente del Siracusa, Costanza Castello

Le dimissioni in diretta su FM Italia di Costanza Castello. Il vicepresidente del Siracusa calcio ha scelto l’emittente radiotv per annunciare la fine del rapporto con la società calcistica. Una ulteriore notizia che ha disorientato tifosi e simpatizzanti azzurri.




Siracusa. Nasce l’Accademia dello Sport Aics con Feliciano Di Blasi

Nasce a Siracusa l’Accademia dello Sport Aics. Corsi di formazione, teoria e pratica per intendere lo sport a 360°. Lezioni rivolte al mondo della scuola, alle famiglie, agli atleti ed agli istruttori.
A coordinare l’Accademia è Feliciano Di Blasi, storico preparatore atletico del Siracusa di Sonzogni che, in carriera, ha collaborato con Udinese, Fiorentina, Inter, Real Madrid, Milan, Paris Saint Germain, Espanyol, Betis Siviglia.




No Fly, il procuratore Scavone: “contributo contro l’inquinamento”

È cominciata poco dopo le 11 la conferenza stampa sull’operazione che ha condotto al sequestro preventivo i quattro stabilimenti industriali. Attesa per le parole del procuratore Fabio Scavone che ha subito sottolineato “una partecipazione corale nelle indagini che sottolinea impegno profuso da tutti. Nessun tono trionfalistico. Il problema è avvertito dal territorio anche per via dei miasmi. Non vogliamo risolvere il problema dell’inquinamento ma dare un contributo facendo fino in fondo il nostro dovere”.
Scavone si è poi soffermato sulle indagini. “Operazioni complesse, ci siamo avvalsi di consulenti che hanno lavorato all’Ilva come Santilli, Filici, Sanna. Hanno individuato i punti nevralgici. Alcuni parametri nelle emissioni di idrocarburi non sarebbero stati rispettati”.
Come nel precedente del 2017, la Procura ha imposto 12 mesi per tutte le migliorie che dovranno essere apportate agli impianti. “Proseguiremo la nostra attività – ha assicurato Scavone – ma non celebriamo un trionfo. Questa è solo una tappa per un territorio che da quasi settant’anni convive con questa situazione”.
Il sostituto Grillo ha voluto ricordare come in passato “si cercasse il responsabile dei miasmi, ma era impossibile arrivarci. E questo perché si guardava solo al picco del fenomeno. I consulenti hanno dimostrato che molte volte si riesce a individuare con alte probabilità i responsabili anche attraverso studi ambientali e incrociando una serie di parametri”. Per quel che riguarda l’inquinamento nel suo complesso, si parte dai dati di incidenza. Una scusa del passato era che non fosse possibile distinguere inquinamento industriale da quello urbano o agricolo. Ora abbiamo dimostrato il contrario. Con modelli matematici – ha proseguito Grillo – è stata ricostruita l’incidenza degli impianti rispetto all’inquinamento”. Ed è emersa una situazione in cui mancano le autorizzazioni ambientali o sono parziali. O casi in cui le autorizzazioni risulterebbero superiori ai limiti di legge. E sarebbe il caso di Versalis. Per i magistrati, particolarmente preoccupante “è la situazione di Ias dove, per via di una interpretazione fantasiosa e creativa, si opera senza Aia. Come nel depuratore Tas di Priolo Servizi. L’impianto di deodorizzazione di Ias non è mai entrato in funzione perché con quelle emissioni non poteva funzionare. I vari cda e la Regione proprietaria dell’impianto hanno operato come se nulla fosse. La Regione non ha prescritto altro che dei limiti per le emissioni di quell’impianto che nemmeno lavorava”.
Quanto alle zone in cui i miasmi sono stati segnalati con frequenza, “su Scala Greca l’inquinamento risente anche del traffico ma in altre zone è solo industriale”, secondo gli inquirenti.
Non è stato effettuato uno screening sulle patologie.
I 19 indagati sono i rappresentanti legali di Versalis e Sasol; e le figure apicali di Ias ovvero il direttore tecnico e l’intero cda.
Gli investigatori hanno seguito le tracce degli idrocarburi non metanici.