Scuole nel mirino dei ladri. Obiettivi classificati come “facili”, nonostante sistemi di allarme che – purtroppo – non paiono essere deterrente valido. Due gli istituti visitati nelle ultime ore, con danni per migliaia di euro e dirigenti scolastici con le mani tra i capelli.
Paradossale il caso della Chindemi di via Basilica, dove i ladri hanno persino rubato le lim, le lavagne multimediali, con tutti i proiettori. In una precedente “visita” erano già stati trafugati i sei pc collegati alle lim. Adesso, per completare l’opera, anche le pesanti lavagne sono state staccate dalle pareti. Un “lavoro” certosino, che richiede anche tempo. E che rischia di bloccare l’attività didattica delle varie classi private, adesso, dell’importante strumento didattico ormai presente in tutte le classi. In meno di un mese, 6 raid alla Chindemi.
Numeri simili anche per la Costanzo dove da un armadio blindato sono stati rubati 27 computer portali, utilizzati per le lim in altrettante classi. Memori dei furti del passato (3 computer rubati poche settimane fa), i pc venivano adesso conservati in un armadio blindato e non più nei vani chiusi a chiave nelle singole aule, accanto alle lim. Una misura di sicurezza ulteriore che non ha bloccato i ladri. Sono entrati dal retro, da un’aula al pian terreno. E poi hanno portato a termine il loro piano. Anche qui, i danni sono ingenti.
All’apertura della scuola, questa mattina, insieme agli alunni sono entrati anche gli agenti della Scientifica per tutti i rilievi del caso.
Sconfortata la preside, Roberta Guzzardi, così come il suo collega alla Chindemi, Marco Vero. Le scuole non hanno disponibilità economiche tali da rimpiazzare le dotazioni tecnologiche, nonostante alcune donazioni come quelle della Esso (tre computer per la Costanzo) e Agenzia delle Entrate (un pc).
C’è, evidente, un problema sicurezza per le scuole siracusane. Non riguarda solo le strutture ma anche la vulnerabilità. Ed il messaggio che viene così trasmesso agli studenti rischia di essere negativo: nessuno ferma questi ladri che continuano a farla franca.