Siracusa. Tonnara, terreni devastati da discariche abusive: c'è anche amianto. Scattano controlli serrati

L’area della Tonnara di Santa Panagia letteralmente devastata dai rifiuti, di ogni tipo, anche pericolosi, in quantità e con un’estensione preoccupanti. E’ lo scenario che si presenta davanti agli occhi di chi accede, violando, peraltro, il divieto di accesso posto davanti al cancello, sradicato da chi usa quel luogo come discarica a cielo aperto. Si trovano mobili distrutti, materiale da risulta proveniente da interventi edili, abbigliamento e soprattutto amianto, tanto amianto, lastre spaccate, vasche usurate. L’area non è interamente pubblica. E’ del Comune soltanto una minima porzione. Parte è del marchese Gargallo, altre fette di territorio sono di enti e congregazioni.
La Polizia Ambientale tenta di porre un argine al fenomeno. Ogni giorno le pattuglie guidate dal comandante Romualdo Trionfante controllano che nessuno si renda responsabile di abbandono di rifiuti. Eppure servirebbe altro e certamente anche altri.




Bancomat sradicati con gli escavatori: le immagini e le interviste dell'Operazione Voragine

Operazione Voragine, dopo i nove arresti parlano gli investigatori. Nelle nostra intervista il procuratore Fabio Scavone e il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Luigi Grasso, illustrano come sono arrivati a sgominare la gang che si era specializzata in furti di sportelli bancomat.
Banda altamente specializzata, entrava in azione nottetempo – tra le 3 e le 3.30 – con escavatori e furgone a sostegno. Una volta sradicato lo sportello Atm dalla parete dell’edificio, veniva caricato sul furgone e trasportato in località isolata. Qui veniva “aperto” attraverso l’utilizzo di attrezzatura professionale. Cinque colpi, circa 200.000 euro il bottino.




Siracusa. Scuole superiori sotto esame: sono sicure? La ex Provincia annuncia controlli a tappeto

L’allarme è suonato con il distacco di calcinacci dal soffitto del Quintiliano. Sotto i cocci e la polvere sono finite due studentesse ma anche quel senso di sicurezza necessaria quando i genitori affidano all’istituzione scuola i loro figli.
Non è ancora allarme rosso, ma certo le prime sirene suonano. La preoccupazione si insinua davanti ad ogni macchia di infiltrazione nei corridoi, aree inibite perchè piove dentro, crepe e piccoli altri guasti. Insomma, come stanno le scuole siracusane?
Per poter rispondere in maniera compiuta e concreta a questa domanda, il commissario della ex Provincia Regionale, Giovanni Arnone, annuncia controlli a tappetto in tutti gli istituti superiori per censire e conoscere la situazione esatta ad oggi. Da lì poi la decisione su eventuali – o necessari – lavori urgenti. D’altronde, come ha sottolineato a Siracus apiù volte l’assessore regionale Lagalla, con la sicurezza dei ragazzi a scuola non si scherza.




Siracusa. L'assessore regionale Lagalla al Quintiliano: "190 milioni di euro in arrivo per le scuole. Sicurezza nostra priorità"

E’ arrivato a metà mattinata in città l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione, Roberto Lagalla. Ha raggiunto, come preannunciato, il liceo polivalente Quintiliano per verificare gli interventi avviati dopo il cedimento di una parte del tetto di un’aula. Lagalla ha ricordato l’importante di “fare sinergia”, tornando ad evidenziare con soddisfazione la celerità con cui, nel caso del Quintiliano, gli enti competenti si sono mossi: il Genio Civile, la dirigenza dell’istituto scolastico, il Libero Consorzio, “anche su impulso del governo regionale”. L’assessore della giunta Musumeci ha sentito le due studentesse ferite (il padre di una e direttamente l’altra) e non è escluso che oggi vada anche a trovarle per portare loro la solidarietà della giunta regionale. “La Regione dispone delle risorse necessarie per finanziare progetti di messa in sicurezza- ha ribadito Lagalla- Tutti insieme dobbiamo trovare una strada per mettere gli enti locali, che sono in difficoltà, nelle condizioni di rendere tempestivo il passaggio tra il finanziamento, la fase progettuale e quella realizzativa, anche se in Italia- riconosce l’assessore regionale- i tempi sono assolutamente inadeguati rispetto alle esigenze della popolazione e della modernità”. Secondo i dati raccolti dalla Regione, attraverso un’anagrafe degli edifici scolastici, il 70 per cento circa delle sedi scolastiche necessita di interventi, di vario tipo. “Attenzione però a non esagerare con l’allarmismo- puntualizza Lagalla- Si tratta di scuole praticabili ma a volte non tutte perfettamente adeguate”. Annunciato per le prossime settimane il finanziamento di interventi da parte del Miur per circa 190 milioni di euro. “Sono un padre- conclude l’assessore regionale all’Istruzione- e sono vicino alla preoccupazione delle famiglie, che deve essere assolutamente diradata. I genitori devono poter stare certi che i figli, a scuola, non siano solo in un luogo di educazione- conclude- ma anche di sicurezza”.




Siracusa. Crollo al Quintiliano e istituti "malandati", studenti in piazza: "Sicure da morire"

Studenti in piazza questa mattina a Siracusa. Dopo il crollo di calcinacci dal tetto di un’aula del liceo polivalente Quintiliano, il ferimento di due studentesse e la chiusura della scuola, la Rete degli Studenti medi, con l’adesione dell’Unione degli Studenti di Siracusa e della Flc Cgil, il sindacato dei lavoratori della conoscenza, ha chiamato a raccolta i ragazzi che frequentano alcune scuole superiori del territorio. Concentramento davanti al campo scuola “Pippo Di Natale” e corteo fino in piazza Archimede, con un sit-in davanti la prefettura. Chiare le rivendicazioni. Le hanno spiegate i rappresentanti regionale e locale della Rete degli Studenti, Federico Allegretti e Francesca Totis, così come Arianna Castronuovo dell’Unione degli Studenti. Chiedono investimenti seri e una programmazione per la manutenzione degli edifici scolastici perchè “di scuola non si può morire”. Caschi verdi in corteo, in segno di solidarietà per quanti sono stati colpiti da calcinacci o altre parti strutturali di edifici scolastici. La richiesta è quella di scuole “accessibili e inclusive, con interventi e non misure spot”.

Alla manifestazione di oggi ha voluto prendere parte anche la segretaria regionale della Flc Cgil, Grazia Maria Pistorino, che rinvendica l’istituzione di un tavolo di concertazione regionale sull’edilizia scolastica e lamenta uno scarso interesse sin qui mostrato dal Governo e dalla Regione sul pur fondamentale tema. Paolo Italia, segretario provinciale della Flc di Siracusa, evidenzia come oltre 4 milioni e mezzo di euro destinati a progetti per la manutenzione delle scuole siano andati perduti per via del disinteresse delle istituzioni locali che avrebbero dovuto redigere i progetti. L’auspicio del sindacato è che la presenza in città dell’assessore regionale Lagalla, annunciata dal componente dell’esecutivo regionale dopo quanto accaduto al Quintiliano, possa essere, non solo un segnale di immagine, ma l’inizio di un impegno concreto.




Siracusa. Lunedì al Quintiliano sopralluogo dell'assessore regionale Lagalla: "le risorse ci sono, mancano i progetti"

L’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, lunedì sarà a Siracusa. Visita al liceo Quintiliano dove, alcuni giorni fa, si sono distaccati dei calcinacci dal soffitto di un’aula, finiti addosso a due studentesse, ferite. Incontrerà gli studenti ed il preside, Giuseppe Mammano. “E’ la risposta che la Regione deve ai siciliani di domani, ai ragazzi che oggi frequentano le nostre scuole. Dare speranza per il futuro è dovere di chi governa”, dice nel suo intervento al telefono su FM ITALIA ed FM ITALIA TV (872dtt). Con parole misurate, Lagalla tira però le orecchie agli enti locali: “le risorse in Regione ci sono, mancano però i progetti. Comuni ed ex Province tornino a realizzare progetti, pronti alla bisogna. Altrimenti si rischia di assistere al triste copione di risorse rimandate indietro perchè non si è capaci di spenderle”.
Di seguito alcuni passaggi dell’intervista con l’assessore regionale Lagalla.




Intervista. Il papà di una delle ragazze ferite al Quintiliano: "Come è possibile che le scuole cadono sui nostri figli?"

Lasciare la propria figlia a scuola, come ogni giorno. E poi ricevere, improvvisa, una telefonata: “c’è stato un incidente, distacco di calcinacci. Stiamo accompagnando la ragazza in ospedale”. La grande paura è passata ma monta la rabbia di fronte all’assurdità della situazione.
Davide è il papà di una delle due studentesse rimaste ferite al Quintiliano. Stavano seguendo la lezione, come ogni giorno, in quell’aula al primo piano. Sedute allo stesso banco, tra due finestre. Poi il crollo. Senza alcun segno premonitore. Le urla e la paura. Qualcuno ha persino pensato al terremoto, cercando rifugio sotto al banco. Le ambulanza, i vigili del fuoco. L’ospedale e gli esami.
E oggi quello shock che non da tregua alle due ragazze, rientrate a casa tra mille dolori e alcuni traumi. “Continueranno a frequentare questa scuola. Appena saranno pronte e con tutto l’aiuto del caso torneranno in classe. Ma noi presenteremo denuncia”, raccontano i genitori.




Siracusa. Il crollo al Quintiliano, infiltrazioni dal tetto. Arnone: "Via alle verifiche". Gli studenti in sciopero ad oltranza

Infiltrazioni piovane da una parte del tetto, problemi a una guaina e agli infissi. Sono queste le lacune riscontrate, tra ieri e questa mattina, dai tecnici del Libero Consorzio, l’ex Provincia, intervenuti dopo il cedimento di calcinacci all’istituto Quintiliano, che ha comportato il ferimento di due studentesche. Il commissario straordinario, Giovanni Arnone ha assicurato che l’attenzione dell’ente è massima e che gli accertamenti saranno condotti in maniera celere.”Il personale tecnico-puntualizza Arnone- sta svolgendo un’attività di indagine anche termografica, in modo da arrivare ad una diagnosi complessiva su tutto l’edificio e, in particolare, sulle parti ammalorate. Se la scuola non sarà in assoluta sicurezza, noi non permetteremo che ci siano ragazzi”. Nel frattempo, tuttavia, la scuola resta aperta. Soltanto un’aula, quella in cui si è verificato il cedimento, è stata interdetta. “E’ evidente -prosegue il commissario del Libero Consorzio-che se si avvisteranno ulteriori elementi che possano preoccupare nell’uso dei locali, sarà inibita qualche altra area dell’edificio”. Per gli interventi che inevitabilmente sarà necessario avviare all’interno della struttura, Arnone assicura che non esiste alcun problema di natura finanziaria. “Ci faremo carico della situazione senza alcun problema. Abbiamo già le risorse, reperite dirottando somme relative a vecchi mutui con la Cassa Depositi e Prestiti, accesi per altre opere che magari adesso non sono più così utili”. Le indagini dovrebbero concludersi entro l’inizio della settimana prossima, stando alle garanzie fornite dal commissario straordinario, moderatamente ottimista in tema di edilizia scolastica in provincia. “Abbiamo anche delle gare d’appalto in corso-conclude- Una fra tutte, quelle da oltre 500 mila euro per l’istituto Enrico Fermi.Quasi conclusa anche la vicenda relativa al trasferimento del liceo Einaudi nella nuova sede. Non è certo, tuttavia, che studenti, docenti e personale possano utilizzare i nuovi locali entro quest’anno scolastico. “Lo valuteremo con la dirigenza della scuola e con il consiglio d’istituto”.




Siracusa. Caso Quintiliano, il dirigente Mammano scrive al prefetto: "Subito la verifica della tenuta dei solai"

“Il liceo polivalente Quintiliano non rischia la chiusura. Il problema sembra legato solo all’aula in cui si è verificato il distacco di calcinacci ma è urgente una verifica della tenuta di tutti i solari”. Il dirigente scolastico, Giuseooe Mammano ha scritto al prefetto, Giuseppe Castaldo, oltre che al Libero Consorzio,chiedendo di disporre nell’immediato questo tipo di intervento. Al contrario di quanto dichiarato questa mattina dal commissario dell’ex Provincia, Giovanni Arnone, questa mattina nessun tecnico ha raggiunto la scuola per condurre le indagini necessarie dopo il primo sopralluogo effettuato ieri, successivamente al ferimento delle due studentesse. “Non ci hanno consegnato alcun documento- spiega il dirigente scolastico- Non disponiamo ancora nè di un verbale dei vigili del fuoco e nemmeno di una relazione redatta dai tecnici dell’ente locale”. La scuola resta, dunque, aperta. Anche perchè a disporne la chiusura non potrebbe certamente essere la dirigenza scolastica o il consiglio d’istituto. Mammano conferma. “Io posso soltanto disporre, in caso di emergenza, l’evacuazione della scuola. La chiusura deve essere disposta dagli enti competenti. Serve, comunque, una dichiarazione di inagibilità. Eventualità che in questo caso non sembra affatto probabile. Dobbiamo, comunque, soltanto aspettare, nonostante io sia convinto che l’episodio di ieri sia purtroppo un evento sfortunato, un accumulo di coincidenze”. Intanto emergono anche dei “numeri”. All’istituto scolastico la Regione ha assegnato quest’anno un budget di 30.000 euro complessivi, con cui la scuola deve far fronte alle diverse necessità di ordinaria amministrazione. Dal 2013 dall’ex Provincia, invece, non arriverebbe più nemmeno un centesimo.




Siracusa. Dog Area delle polemiche, pronti a partire i lavori in piazza Adda: "attacchi strumentali, anche sui costi"

La nuova dog area di piazza Adda si appresta a diventare realtà. Oltre 600 metri quadrati di terreno recintato a breve adattato per le esigenze dei cani. Bonifica, pulizia e installazione di attrezzature necessarie per la raccolta delle deiezioni pronte in 15 giorni dalla partenza dei lavori. Lavori che sono stati illustrati sul posto dal presidente della Circoscrizione Neapolis, Peppe Culotti, e dal consigliere comunale Cosimo Burti.
Non si placano intanto le accese polemiche sulla spesa di 25.000 euro che però, ha spiegato Burti, “servirà in parte per questa realizzazione, per la manutenzione del doggy park Scala Greca e per la realizzazione di una prossima terza struttura”.