Alla Via Crucis comunitaria gli arcivescovi Francesco Lomanto e Giuseppe Costanzo
(cs) “Vi auguro di vivere il mistero della Pasqua con sentimenti di speranza e di gioia. Celebriamo la Pasqua nella nostra vita”. E’ l’augurio che l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto ha rivolto stamane partecipando alla Via Crucis comunitaria lungo i viali della Fondazione Sant’Angela Merici. “Sono lieto di aver percorso un tratto della via crucis e aver pregato con voi – ha detto l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto -. Questa giornata è dominata dalla presenza della croce e da questo giorno la croce ha segnato la nostra storia, la nostra chiesa, la nostra vita. Il mistero della croce e della morte di Gesù è la manifestazione più alta dell’amore di Dio per noi. Perchè il Signore ci ha dato se stesso, fino in fondo. Gesù venuto nel mondo per la nostra salvezza. Apriamo il nostro cuore per accogliere l’amore di Dio e lasciamoci condurre da Lui”. Ad aprire la Via Crucis è stato l’arcivescovo emerito mons. Giuseppe Costanzo.
Presenti ospiti, familiari, personale e volontari di tutti i centri della Fondazione. “La via della croce che abbiamo condiviso esprime per noi non un giorno dell’anno, ma i 365 giorni dell’anno in un luogo dove la sofferenza è di casa ma lo è anche l’amore – ha detto don Alfio Li Noce, presidente della Fondazione Sant’Angela Merici -. Oggi contempliamo un amore che ci ha redenti e ci ha salvati. Per cui siamo grati a tutti gli ospiti della Fondazione: erano presenti dall’istituto di Siracusa, da Canicattini, dalla casa di riposo “mons. Gozzo”, i fratelli immigrati e gli ospiti di casa alloggio “Madonna delle Lacrime”. Qui insieme abbiamo condiviso la possibilità ed il dono di sentirci in cammino non da nomadi ma da pellegrini. Un cammino orante, confortato da una grazia che è sanante e santifica. Viviamo una Pasqua all’insegna dell’amore affinché tutti possiamo essere generatori di pace”.
Il costo dei rifiuti schiaccia i Comuni, l’analisi di Paolo Amenta (presidente Anci Sicilia)
Conversazione con Andrea Buccheri, consigliere comunale di Siracusa
Rotatorie, manutenzione stradale e altre vicende: ne abbiamo parlato con l’assessore Enzo Pantano
Concluso il primo atto del progetto “GameUpi – Il futuro siamo noi”
Il primo atto del progetto dell’Unione delle province italiane finanziato dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il servizio civile universale, GameUpi – Il futuro siamo noi, è andato in scena questa mattina al campo scuola Pippo Di Natale di Siracusa, moderato da Mimmo Contestabile. Momenti di sport, cultura, nutrizione, arte, solidarietà e salute si sono succeduti grazie a numerosi soggetti che hanno dato vita ad una giornata condensata da tante emozioni, A cominciare dalle voci del coro di Mariuccia Cirinnà con l’inno di Mameli e quello siciliano, che hanno aperto la manifestazione.
Un’iniziativa per sensibilizzare a uno stile di vita sano, favorire la diffusione della partecipazione alla pratica sportiva e alle attività che sviluppano le abilità motorie attiva dei giovani con disabilità e delle loro famiglie, e costruire una società più inclusiva. Siracusa, tra l’altro, è l’unica provincia siciliana tra le 20 italiane che hanno aderito al progetto.
In primo piano le gare di atletica (i vincitori di ogni categoria hanno guadagnato il pass alla fase interprovinciale di Crotone che si svolgerà a fine maggio) con gli studenti dei vari istituti comprensivi del territorio protagonisti sulla pista e la sabbia dell’impianto di viale Augusto, con intermezzi di esibizioni di danza dell’associazione Athena e un momento legato alla gastronomia con gli studenti dell’istituto Alberghiero di Siracusa.
Per quanto riguarda le gare per diversamente abili, protagonisti i giovani dell’Asd Filippide Siracusa: Antonino Vella e Francesco Ganci hanno vinto le rispettive batterie del lancio del vortex, Vella anche i 100 metri piani al maschile, Giordana Bianca i 100 metri piani al femminile. Per quanto riguarda i 200 metri piani questo l’ordine d’arrivo: Laura D’Orio, Nadia El Sayed, Nicoletta Tarascio.
Per i 200 Allievi: Luigi Genovesi, Isidoro Manzella e Salvatore Oddo; per i 400 piani femminili: Aurora Aparo, Daria Motta e Nicoletta Palmeri; per i 400 Allievi: Nicholas Oliva, Giulio Pistritto e Alessio Privitera. Per i 1000 metri piani Ragazze: Viviana Salonia, Giulia Lo Faro e Nora Mazzotta; per i 1000 metri Allievi: Luca Cavazzuti, Goodluck Osaro e Antonio Alaimo.
Per il Lancio del peso femminile: Laura Coppa, Serena Gaddi e Sara Di Natale; per il Lancio del peso maschile: Goodluck Osaro, Micheal Molembo e Giorgio Aparo; per il Salto in lungo femminile: Elisa Valenti, Marta Atria e Roberta Miraglia; per il Salto in lungo maschile: Mariano Richiusa, Andrea Giuliano e Mattia Maiolino.
Presenti tutti gli organizzatori, a cominciare dall’Ente capofila, il Libero Consorzio comunale di Siracusa, con la dirigente del V Settore Claudia Calore, la presidente de Le Interferenze, Edda Cancelliere (le quali hanno ringraziato il “padre dell’evento” non presente per motivi istituzionali, ovvero il deputato regionale Carlo Gilistro), l’assessore allo Sport del Comune di Siracusa, Giuseppe Gibilisco. Presenti all’incontro anche i partner siracusani di “GameUpi”: l’Istituto Alberghiero Federico di Svevia; l’Asd SiracusAtletica; la Canoa Polo Ortigia; la scacchistica “Paolo Boi” (con tanti giovani che si sono cimentati nelle varie prove sui tavoli allestiti sul prato del campo scuola); la Asd Flilippide Siracusa; l’Associazione Le Interferenza APS; l’Associazione La Bacchetta Magica; l’Accademia delle Musae Auser; l’Istituto comprensivo Lombardo Radice e la Libertas Athena. Un ringraziamento per la presenza attiva è stato poi rivolto agli studenti degli istituti comprensivi Karol Wojtyla, il Liceo sportivo di Floridia, la Pallamano Aretusa e la Syrako Rugby.
Presenti all’incontro anche i partner siracusani di “GameUpi”: l’Istituto Alberghiero Federico di Svevia; l’Asd SiracusAtletica; la Canoa Polo Ortigia; la scacchistica “Paolo Boi” (con tanti giovani che si sono cimentati nelle varie prove sui tavoli allestiti sul prato del campo scuola); la Asd Flilippide Siracusa; l’Associazione Le Interferenza APS; l’Associazione La Bacchetta Magica; l’Accademia delle Musae Auser; l’Istituto comprensivo Lombardo Radice e la Libertas Athena. Un ringraziamento per la presenza attiva è stato poi rivolto agli studenti degli istituti comprensivi Karol Wojtyla, il Liceo sportivo di Floridia, la Pallamano Aretusa e la Syrako Rugby.
Telecamere, multe e Vigili urbani: l’assessore Gibilisco a tutto campo su FMITALIA
Beni culturali, al Teatro Antico di Taormina si restaura il “portico post scena”
(cs) Sono iniziati al Teatro Antico di Taormina i lavori di restauro conservativo del “porticus post scaenam”, il retro della scena che si apre a sud sul grandioso paesaggio dell’Etna e del mare. Un intervento voluto e programmato dal Parco archeologico Naxos Taormina, diretto dall’archeologa Gabriella Tigano, che segue a distanza di circa settant’anni lo storico restauro del grande archeologo Luigi Bernabò Brea, al quale si deve l’attuale configurazione del complesso monumentale con cui da allora (1958-59) è conosciuto in tutto il mondo.
I lavori di restauro in corso sono interamente finanziati dal Parco Naxos Taormina per un importo di circa 500 mila euro. Il progetto è del “Laboratorio per l’Architettura Storica stp srl” di Palermo, il direttore dei lavori è l’architetto Saverio Renda, l’impresa esecutrice è la ditta “Siqilliya srl” di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina).
A sostenere il progetto si è unita anche American Express che, con il coordinamento di Artfin, ha partecipato allo studio progettuale architettonico, propedeutico a questi interventi di restauro e conservazione di uno dei monumenti più iconici del patrimonio archeologico siciliano.
“Anche stavolta, come è accaduto nel 2022 per il restauro delle gradinate, non sarà necessario interrompere la fruizione del sito da parte dei visitatori che anzi, laddove possibile, osservano con interesse e curiosità i restauratori all’opera – ha detto l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, durante il sopralluogo effettuato insieme con la direttrice del Parco archeologico Naxos Taormina, Gabriella Tigano – I lavori saranno completati entro l’inizio dell’estate e della consueta stagione degli spettacoli”.
Strategica, per consentire la fruizione dei visitatori durante i lavori di restauro, la configurazione del ponteggio “su misura”, realizzato nelle due ali del post scena e che ha salvaguardato lo scenario, unico al mondo, dove il paesaggio e la natura diventano un unicum con il monumento. Una scelta che, se da un lato ha reso più complicato il lavoro dei restauratori – per intervenire sull’intero prospetto devono infatti scendere e salire dalle singole impalcature anziché spostarsi in orizzontale da un lato all’altro del ponteggio – ha consentito di non intaccare il panorama tanto caro ai visitatori, sia pure temporaneamente incorniciato dal cantiere di restauro. Senza contare che, non potendosi agganciare al monumento, il ponteggio ha richiesto una sofisticata soluzione ingegneristica ed è stato progettato come struttura autoportante. Al suo interno comode scale consentono anche agli studiosi di essere “a tu per tu” con la parete del post scena (un grandioso edificio a tre piani di età imperiale romana) e di poter osservare da vicino il monumento e alcuni elementi architettonici e decorativi anche a quote solitamente irraggiungibili. Grazie, infatti, a queste impalcature di oltre 12 metri d’altezza sono stati raggiunti alcuni ambienti dell’ultimo piano con frammenti di scale che conducono al terzo livello della scena e sino ad oggi inaccessibili per gli studiosi.
“È un momento fondamentale per lo studio del teatro – spiega la direttrice e archeologa Gabriella Tigano – L’edificio post scaenam sarà, infatti, oggetto di analisi mirate che consentiranno di acquisire nuovi dati sui materiali da costruzione utilizzati. Come la composizione dei conglomerati antichi, ma anche dei mattoni di rivestimento, sia antichi che moderni, che presentano stati avanzati di degrado: dati indispensabili per procedere con il restauro di questo settore del monumento”.
Nota informativa sull’intervento di restauro: Oggetto di questo primo lotto di interventi è il grandioso edificio a tre piani, ricollegabile alla fase di ristrutturazione d’età imperiale romana, parzialmente distrutto dal terremoto del 365 d.C. (al pari della frons scaenae), al cui interno insisteva, fino a qualche settimana fa, un impalcato di sicurezza, montato in occasione del G7 nel 2017. L’edificio, una costruzione in conglomerato cementizio e laterizi, si sviluppava anticamente su tre piani: uno ipogeico (costituito da un unico lungo corridoio, oggi utilizzato per il montaggio dei camerini degli attori), uno mediano (alla quota della scena, costituito da un portico di grande altezza a sette arcate, coperto da volta a botte ribassata) e uno superiore, che completava da sud la parte superiore della scena.
Al via “GameUpi – Tutti in gioco, nessuno escluso”: “Il Futuro siamo noi”
“GameUpi – Tutti in gioco, nessuno escluso”. Un progetto dell’Unione delle Province d’Italia, finanziato dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il servizio civile universale per promuovere nelle Province eventi di sport di comunità il cui obiettivo è quello di sensibilizzare a uno stile di vita sano, favorire la diffusione della partecipazione alla pratica sportiva e alle attività che sviluppano le abilità motorie attiva dei giovani con disabilità e delle loro famiglie, e costruire una società più inclusiva.
Bici elettriche con il trucco, il capitano Guarriello “E’ importante conoscere il Codice della strada”
Per contrastare la diffusione di questa forma di illegale utilizzo di bici elettriche, pericoloso anche per la circolazione stradale, nei giorni scorsi sono tornati in campo i Carabinieri. I militari hanno riscontrato modifiche strutturali su tutti i veicoli sottoposti a controllo. Ai conducenti sono state contestate le sanzioni amministrative previste dal Codice della Strada, con importi che arrivano fino a 8 mila euro per ogni veicolo, oltre al sequestro ai fini della confisca del mezzo. In particolare, 18 sono stati i mezzi controllati che, sottoposti a verifica tecnica, sono risultati alterati perchè dotati di acceleratore e potenziati, così da poter raggiungere velocità ben al di sopra dei limiti consentiti dalla legge.
Il capitano dei Carabinieri di Noto, Mirko Guarriello,questa mattina ai microfoni di FMITALIA ha sottolineato “l’mportanza di conoscere e soprattutto rispettare il Codice della strada”.