Siracusa. "Riapriremo dopo la bomba, la legalità deve vincere". Parla Terracciano dopo l'attentato

Riaprirà i battenti la gastronomia-panineria colpita l’altra notte da un attentato dinamitardo. Dieci giorni e le porte saranno riaperte. Dopo lo scoramento iniziale, Luigi Terracciano, il titolare, ha deciso che l’avventura commerciale continuerà. “Grazie ai siracusani per la solidarietà. Non ci avete lasciato soli. Ripartiremo perché la legalità deve vincere”. Sul fronte delle indagini, al vaglio anche la pista della possibile vendetta personale.




Siracusa. Omicidio Scarso, l'avvocato di Tranchina: "Don Pippo non è morto per le ustioni"

Diversi punti da chiarire in merito alla presunta dinamica del “raid” dei giovani (poi arrestati) che hanno dato fuoco a Pippo Scarso, l’anziano che, dopo due mesi dal tragico episodio, ha perso la vita all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove era stato ricoverato per via delle ustioni riportate. L’avvocato difensore di Andrea Tranchina, Giampiero Nassi, fornisce la sua lettura dell’accaduto.




Siracusa. Tre mercati da rilanciare: via De Benedictis, ortofrutticolo e ittico. "Interventi ora"

Siracusa prova a valorizzare i suoi mercati: quello tradizionale di via De Benedictis con accanto lo storico edificio dell’Antico Mercato; quello ortofrutticolo di via Elorina e quello ittico, chiuso da anni e tra i desiderata della marineria siracusana.
L’assessore alle attività produttive, Gianluca Scrofani, promette nuove attenzioni di rilancio e riapertura. I primi passi concreti sono un bando pubblico per individuare esperti di marketing per una serie di attività 2.0 per la promozione e localizzazione del mercato di via De Benedictis e delle sue qualità: sapori, volti, tradizioni. Stanziati poi 48.000 per il mercato di via Elorina che sarà allacciato alla rete fognaria e vedrà presto anche un rifacimento delle guaine volate via dal soffitto. C’è poi la volontà di riaprire il mercato ittico, un progetto da finanziare con fondi europei per interventi complessi di oltre 1 milione di euro.




Siracusa. Reati in calo (- 10, 5%) nel 2016, diminuiscono furti e rapine

Riduzione del numero di reati nel 2016 in provincia. Dato confermato questa mattina dal questore, Mario Caggegi nel corso dell’incontro convocato per tracciare un bilancio dell’attività svolta nel 2016 dalla polizia. I delitti commessi sono passati dai 16492 del 2015 ai 14758 nel 2016 (-10,5%).
Sono stati, però, commessi più omicidi: da 3 a 4 (omicidi Sortino, Panarello, Boscarino e Scarso), mentre quello dei tentati omicidi è rimasto invariato rispetto allo scorso anno (con 15 tentativi di omicidio).
Tra i delitti che costituiscono gli indicatori del disagio sociale, come i “reati predatori”, che destano particolare allarme sociale specie in tempi di crisi economica, risultano in calo i furti in genere, passati complessivamente da 7830 nel 2015 a 7150 nel 2016 (-8,8%): nel dettaglio, si è registrato un aumento del numero dei furti con strappo (scippi), passati da 78 a 98 (+25,6%); una lieve diminuzione dei furti con destrezza, passati da 256 a 236 (-7,8%); un calo dei furti in abitazione, passati da 1406 a 1280 (-9%) e dei furti in esercizi commerciali, passati da 418 a 329 (-21,3%); un incremento dei furti su auto in sosta, da 529 a 622 (+17,6%); un calo dei furti di autovetture, da 738 a 635 (-14%), mentre si è mantenuto sostanzialmente stabile il numero dei furti di motocicli e ciclomotori, 626 contro i 617 dell’anno precedente. Tra i furti ai danni di esercizi commerciali 9 sono stati commessi con la tecnica della “spaccata”, utilizzando cioè un’autovettura come testa di ariete. Il numero delle rapine è sceso, passando da 170 a 151 (-11,2%): in particolare, il numero delle rapine in banca è sceso da 17 a 12; quello delle rapine ai danni degli uffici postali è salito da 2 a 3, quello delle rapine in abitazione è passato da 25 a 15; infine quello ai danni di esercizi commerciali è sceso da 34 a 29.
Anche il numero delle estorsioni denunciate o scoperte è diminuito rispetto allo scorso anno, passando da 132 a 100 (-24,2%): una rilevante parte di queste sono rimaste allo stadio del tentativo, a seguito della denuncia delle vittime, quasi sempre di sesso maschile, che tramite video-chat erano state indotte a compiere atti sessuali da avvenenti donne che, successivamente, avevano tentato di estorcere loro denaro con la minaccia della diffusione delle immagini su internet.
Sostanzialmente invariato è rimasto il numero dei danneggiamenti a mezzo di incendio (216 contro 217). Gran parte di tali danneggiamenti hanno riguardato autovetture in sosta. Il fenomeno criminoso in questione non ha di norma matrice estorsiva ed è riconducibile il più delle volte a rappresaglie per questioni personali.
In aumento risultano, infine, i reati inerenti le sostanze stupefacenti, passati da 272 a 287 (+5,5%) ed i reati di sfruttamento della prostituzione, passati da 12 a 17 (+41,6%).
La sola Polizia di Stato nella provincia di Siracusa nel 2016 ha tratto in arresto 284 persone per reati di vario genere ed ha denunciato a piede libero 1350 persone.
Sono stati emessi dal Questore di Siracusa 28 avvisi orali e 40 divieti di ritorno; avanzate 16 proposte di sorveglianza speciale, 5 delle quali a carico di soggetti indiziati di appartenenza a sodalizi mafiosi; adottati 24 provvedimenti di DASPO a carico di soggetti resisi responsabili di atti violenti o di intemperanze in occasione di manifestazioni sportive e 25 provvedimenti di ammonimento per stalking o per violenza domestica.




Siracusa. Bomba in viale Cadorna, l'Antiracket: "Sosterremo imprenditore colpito"

Dopo il vile gesto che ha colpito, con l’esplosione di un ordigno, nella notte un’attività commerciale di viale Luigi Cadorna il Consiglio di Quartiere Santa Lucia, il Consiglio Attivisti Siracusani e il Centro Commerciale Naturale La Borgata hanno deciso di indire una raccolta fondi per aiutare l’attività colpita a ripartire.
Sull’accaduto è intervenuto anche il coordinatore provinciale Antiracket, Paolo Caligiore, su FM ITALIA.

foto archivio




Siracusa. Le mamme "chiudono" la scuola di via Algeri: "Condizioni pietose". Garozzo: "Non è un plesso dimenticato"

“Le condizioni della scuola sono intollerabili, i nostri figli non andranno a scuola finchè non sarà garantito un contesto dignitoso”. Le mamme degli alunni del plesso di via Algeri dell’istituto comprensivo “Chindemi” hanno deciso di alzare il tono di una protesta non certamente nuova. Questa mattina non hanno portato i loro figli a scuola, chiedendo un intervento concreto per invertire il trend.Lo spiega il vicario, Marco Vero. “La fotografia è quella di un edificio in cui non si può garantire un’attività didattica che sia nel rispetto dei diritti degli alunni. I motivi sono sia antichi, per via del mancato intervento negli ultimi decenni, ma anche un’urgenza accentuata dai recenti episodi di vandalizzazione che l’edificio ha subito prima delle vacanze di Natale. E’ stato rotto l’impianto di riscaldamento. L’acqua ha bagnato le pareti, comportando anche la comparsa di muffa. Ci sono almeno due aule in cui il termosifone non è funzionante. L’impianto, acceso nelle ore previste per legge in un’edificio che non garantisce tenuta termica, con spifferi esagerati, non consente ai ragazzi di svolgere attività didattica. Da mese mettiamo in evidenza queste criticità”. Chiaro anche il sindaco, Giancarlo Garozzo. “La scuola di via Algeri non è affatto dimenticata- ha garantito- C’è un piano di riqualificazione ben più ampio rispetto ai singoli interventi che vengono predisposti, come nel caso della rimozione delle muffe, ma questi interventi importanti non possono essere realizzati con i soli fondi comunali. Non ne abbiamo la capacità economica e anche questa è cosa nota. L’amministrazione comunale è molto attenta alle esigenze della scuola e, nel dettaglio, del plesso di via Algeri a cui, non a caso, pensiamo di affiancare la sede dei vigili urbani, come presidio di legalità.Il diritto allo studio va garantito, questo è evidente. Non comprendo, però, le reali ragioni della protesta di questa mattina”.Sopralluogo, in giornata, da parte di tecnici del Comune per appurare ulteriormente la situazione.




Siracusa. Nuovo statuto e commissariamento, polemiche Inda: la replica

Nei giorni scorsi era stato il deputato nazionale a lanciare l’allarme sul futuro della Fondazione Inda. “Se sarà inserita dal Ministero in una riforma generale dei teatri in Italia, Siracusa rischia di perdere la sua pluriennale centralità strategica”, ha spiegato l’esponente Pd, allarmato anche dalle poche notizie sul nuovo statuto (“che sarebbe pronto da novembre”) e da un commissariamento che non conoscerebbe fine.
Anche Progetto Siracusa ha rilanciato, con Paolo Ezechia Reale. “La Fondazione Inda non può essere trattata, ancora una volta e come accade già per altri settori culturali di Siracusa, come un fatterello burocratico qualsiasi. E’ un prezioso bene comune e non del Comune, come forse qualcuno equivoca”.
Chiamato in causa, direttamente o indirettamente, il sindaco di Siracusa (ed ex presidente Inda per statuto) Giancarlo Garozzo replica e chiarisce.




Siracusa. Tornano le Province e le elezioni? L'assessore Marziano apre e pensa ad una candidatura

Due anni e mezzo dopo la riforma a metà delle Province Regionale siciliane, sembra già segnato il destino dei Liberi Consorzi. Nonostante la data delle elezioni fissata da Crocetta (26 febbraio), l’Ars lavora al rinvio e ad una nuova norma che ridia dignità politica agli enti. Pronto a cambiare il nome (tornerebbero le Province ma non più regionali) e la composizione del consiglio provinciale con un taglio di seggi. L’assessore regionale alla Formazione, Bruno Marziano, non nasconde di gradire lo scenario e pensa anche ad un eventuale ritorno alla guida dell’ente di via Roma.




Siracusa. Il sogno di 14 neo-imprenditori realtà con il contributo del Comune

Il sindaco, Giancarlo Garozzo, e il dirigente del settore Attività produttive, Enzo Miccoli, hanno consegnato stamattina le attestazioni ai vincitori del terzo bando sui progetti di impresa avviati grazie al contribuito dell’amministrazione comunale, il cosiddetto “bando sulle start-up.
Dei 18 contributi ne sono stati assegnati 14; gli altri 4 vincitori hanno rinunciato e saranno sostituiti nei prossimi giorni da chi li segue nelle graduatorie. I proponenti di ciascuna idea ricevono un contribuito da 10mila euro a fondo perduto e il sostegno amministrativo per l’avvio dell’attività ma dovranno attenersi all’iter indicato nel bando, che prevede anche a cosa devono essere destinate le somme.
L’iniziativa viene finanziata ogni anno, a partire dal 2014, con il taglio del 20 per cento delle indennità di sindaco e assessori deciso al momento del loro insediamento. Le nuove imprese dovranno operare nei settori dell’artigianato, del commercio, dell’industria, del turismo o dei servizi. Sono esclusi i settori non etici. Tre le graduatorie: una per disoccupati o in cerca di prima occupazione con meno di 35 anni di età, alla quale sono destinati 90mila euro; una per disoccupati o in cerca di prima occupazione con più di 35 anni (60mila); una per le categorie svantaggiate (30mila euro).
Nell’annunciare il bando per il 2017, il sindaco Garozzo si è complimentato con i vincitori. “La consegna degli attestati – ha detto – è un appuntamento al quale partecipo con grande piacere per manifestare l’apprezzamento dell’Amministrazione verso quelle persone che decidono di scommettere sulla propria competenza contribuendo alla crescita economica della città. Ed è con soddisfazione che verifico ogni anno la coerenza delle proposte con il modello al quale lavoriamo, segno che i giovani hanno le idee chiare su cosa la città deve puntare per crescere”.




Siracusa. Ponte Umbertino, "più attenzione e un controllo tecnico preventivo"

Non è ancora un osservato speciale e le sue condizioni strutturali non paiono destare particolari pensieri. Ma proprio per prevenire che l’eventualità possa presentarsi in un futuro non troppo remoto, la circoscrizione Ortigia ha chiesto nei giorni scorsi più attenzione per il ponte Umbertino. Il consigliere Raffaele Grienti spinge per un sopralluogo che sia da base di una nuova progettualità per tutelare il più antico ponte di collegamento tra il centro storico e la terra ferma.