Siracusa. Santa Lucia, il primo abbraccio in Cattedrale: il giorno della traslazione. IL VIDEO

Santa Lucia e Siracusa. Si rinnova la devozione, si perpetua la fede. E’ palpabile l’attesa per la festa della Patrona il cui simulacro oggi alle 11.30 ha lasciato la nicchia in Cattedrale per raggiungere l’altare maggiore.
E’ la traslazione,un rito che si ripropone pressochè immutato dal 1620. Novità di quest’anno la partecipazione alla traslazione degli studenti del liceo classico “Tommaso Gargallo” di Siracusa e di alcuni giocatori dell’Ortigia di pallanuoto che hanno condotto a spalla il simulacro sino all’altare maggiore.

Questa sera, alle 19.00 primi Vespri della solennità officiati dall’arcivescovo Salvatore Pappalardo. Al termine, a nome della città, il sindaco Giancarlo Garozzo offrirà un cero.
Martedì 13, giorno della festa di Santa Lucia, alle 10.15 la solenne concelebrazione nella chiesa Cattedrale sarà presieduta da monsignor Giovanni Accolla, arcivescovo metropolita di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela. La celebrazione sarà animata dal coro della Cattedrale diretto dal maestro Salvatore Cannizzaro.
Alle 15.30 la processione delle reliquie e del simulacro della Santa Patrona dalla Cattedrale alla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro.




Siracusa-Catania, febbre da derby: vola la prevendita, botteghini aperti fino a sabato. Il video

Sale la febbre da derby, tifosi azzurri in fibrillazione per l’appuntamento di sabato. Alle 14.30, in un De Simone pronto a vestirsi a festa arriva il Catania. Vola la prevendita a 24 ore dal fischio d’inizio e tutto lascia presupporre che si andrà verso il tutto esaurito. Indetta la giornata azzurra. E’ possibile acquistare il tagliando d’ingresso anche al botteghino dello stadio fino alle 14.30 di sabato, il giorno del match.
E’ una sfida che parla di un’antica rivalità che in campionato manca da 24 anni. Un lungo arco temporale nel corso del quale i cugini rossazzurri hanno conosciuto i fasti della Serie A mentre il Siracusa si vedeva costretto a ripartire da zero o quasi. Poi, tra alti e bassi, rieccoli di nuovo insieme, nella stessa categoria: Lega Pro.
E poco conta il precedente stagionale di Coppa Italia, calcio di agosto poco indicativo del momento attuale delle due squadre. Ma purtroppo “utile” per suggerire al prefetto di Catania di vietare la trasferta ai tifosi etnei, viste le intemperanze.
La pagina facebook del Siracusa calcio soffia sull’entusiasmo: “Un’attesa interminabile, una sfida che in campionato manca da 24 anni. Adesso, finalmente, il momento è arrivato…”. E per sottolineare il concetto, anche un video. Eccolo.




Siracusa. Mafia ed estorsione, operazione Borgata: nove ordinanze di custodia cautelare

E’ stata ribattezza operazione “Borgata”. Nelle prime ore del mattino, agenti della Squadra Mobile della Questura di Siracusa hanno eseguito nove ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del Tribunale di Catania.
I nove sarebbero, a vario titolo, ritenuti componenti dell’associazione mafiosa denominata “Borgata”. Il reato contestato è quello di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzato all’estorsione. Gli arrestati sono Danilo Greco, 30 anni, Vincenzo Scalzo, 31 anni, Massimo Schiavone, 42 anni, Massimiliano Fazio, 32 anni, Salvatore Tartaglia, 29 anni, Massimo Guarino, 31 anni e Sebastiano Barbiera, 50 anni, Attilio Scattamagna. Domiciliari per Rita Attardo, 50enne. L’attività investigativa ha disvelato l’evoluzione del gruppo della “Borgata”, che nel corso degli anni si era affrancato dal clan mafioso Bottaro-Attanasio, iniziando ad operare in autonomia nel quartiere. Finalità del sodalizio: l’imposizione del “pizzo” ai commercianti della zona e il reinvestimento dei proventi illeciti nel traffico degli stupefacenti o in attività lecite. A gestire le attività sarebbe stato prevalentemente Scalzo e, in un secondo momento, da Schiavone. Il ruolo di Rita Attardo sarebbe stato diverso. A lei sarebbe spettato recapitare agli affiliati in stato di libertà scritte e verbali dei propri figli detenuti. Barbera avrebbe prima preso parte e poi diretto e organizzato il clan Bottaro-Attanasio. Nel corso delle indagini sono emersi diversi episodi estorsivi, molti dei quali non denunciati dalle vittime, e contestati a Scalzo, Fazio, Greco e Tartaglia. Fondamentale il ruolo di Giuseppe Curcio, leader storico, in carcere, ma comunque in grado di decidere e di indicare Greco e Scalzo come reggenti. Gli investigatori hanno rinvenuto, nel corso dell’attività investigativa, anche dei “pizzini”, che dal carcere arrivavano ai reggenti. Per quanto riguarda le richieste di pizzo, si trattava di piccole somme mensili, che non superavano i 300 euro, secondo la logica del “pagare meno, pagare tutti”. Curcio, ad un certo punto del suo percorso è diventato collaboratore di giustizia, fornendo, dunque, riscontri a indagini già in corso (riscontri anche dai collaboratori di giustizia Carmela Sciuto e Luca Sipala). A quel punto la reggenza passa a Giuseppe Guarino, che segue, comunque, la stessa metodologia operativa, con direttive dal carcere e messaggi, tramite familiari. Ecco il ruolo chiave della madre, Rita Attardo. Gli inquirenti hanno anche rinvenuto delle armi. Indagini concentrate in particolar modo sul biennio 2009-2010. In un “pizzino”, anche l’indicazione dei negozi da taglieggiare.




Augusta. Polverino dell'Ilva di Taranto, Vinciullo: "Aggirate le disposizioni del parlamento siciliano"

“Aggirate le disposizioni del parlamento siciliano in merito alla vicenda polverino proveniente dall’Ilva di Taranto”. La protesta è del deputato regionale Vincenzo Vinciullo dopo i chiarimenti ottenuti ieri in commissione Territorio e Ambiente. Un’occasione per fare il punto sull’arrivo di 32 mila tonnellate di sostanze provenienti dallo stabilimento pugliese e definite rifiuti speciali ma non pericolosi. “E’ stata disattesa- sottolinea il parlamentare regionale – la risoluzione della commissione Ambiente e Territorio, che aveva invitato il Governo Regionale a vigilare affinchè non arrivasse più , senza l’accordo con i soggetti responsabili della provincia di Siracusa, materiale proveniente dall’ILVA di Taranto. In particolare, quello che lascia sbalorditi, è come il Ministero abbia consentito di aggirare le disposizioni del Parlamento Siciliano, facendo sbarcare il polverino a Catania e non più ad Augusta, ricorrendo all’ARPA di Catania, si presuppone, all’ASP di Catania, è sperabile pensare, ma di fatto ,aggirando le disposizioni impartite dalla Commissione Parlamentare referente per la Regione Siciliana”. Secondo Vinciullo, mentre il ministero si mostra solerte per altre regioni italiane, per la Sicilia non mostrerebbe lo stesso atteggiamento, ad esempio “quando si tratta di autorizzare la Regione Siciliana a disinquinare l’area di Marina di Melilli, dove una società, ha perfino dichiarato di essere disponibile a bonificare l’area, anticipando le risorse e assumendo il personale ex Siteco”. La commissione ha, comunque, approvato una risoluzione a firma di Vinciullo e di Marika Cirone Di Marco, insieme al deputato Trizzini con cui si impegna il Governo, ad attivarsi immediatamente “per bloccare l’arrivo indiscriminato di rifiuti nella nostra Regione e costituire un tavolo di concertazione al fine di creare le condizioni ottimali per gestire i rapporti con lo Stato, rivendicando al contempo, risposte su quelle che sono gli interessi legittimi della Sicilia e dei Siciliani”.




Augusta. Maltempo, caduti in poche ore 130mm di pioggia. Domani scuole chiuse

Oltre 130mm di pioggia caduti in poche ore. Il maltempo colpisce in particolare Augusta. Viabilità in ginocchio nella mattinata, a causa della pioggia battente. Numerose le auto in panne e le richieste di aiuto ai vigili del fuoco e ai vigili urbani. E per non domani le previsioni danno allerta meteo arancione. Motivo per cui il sindaco, Cettina Di Pietro, ha disposto con ordinanza la chiusura delle scuole, di ogni ordine e grado. Aperti, invece, gli uffici pubblici.




Furti in abitazione e rapine in aumento. De Grande: "ecco le soluzioni"

Secondo il Censis, negli ultimi dieci anni i furti in casa sono più che raddoppiati. Solo nell’ultimo anno l’incremento è stato del 5,9%. Negli ultimi dieci anni i furti in casa sono più che raddoppiati, passando dai 110.887 denunciati nel 2004 ai 251.422 del 2013, con una crescita del 126,7%.
Parallelamente all’aumento dei furti, a disturbare i sonni tranquilli degli italiani è la crescita di un altro reato ancora più allarmante: le rapine in abitazione. Nel 2013 sono state 3.619, con una crescita vertiginosa nel decennio (+195,4%) e un incremento del 3,7% solo nell’ultimo anno. A differenza dei furti in abitazione, le rapine sono commesse principalmente al Sud (1.380 nel 2013, pari al 38,1% del totale).
Eros De Grande, titolare di Key Ok, spiega come difendersi. “Avere una serratura o una porta blindata con chiave a doppia mappa può essere un problema. Esistono, infatti, in commercio chiavi universali che si adattano purtroppo alla serratura in meno di un minuto, quindi un malintenzionato può inserire la cosiddetta chiave bulgara e può aprire e richiudere in pochi secondi”. Esistono delle soluzioni. “La più semplice, senza sostituire la serratura, installando un defender – spiega ancora De Grande – l’altra sostituendo il corpo serratura”.


messaggio redazionale




La confessione: "ho ucciso io Panarello". Contrasti nello spaccio il movente. Trovata l'arma

Ha già ammesso le sue responsabilità Jonathan Parcella, sospettato di essere l’autore dell’omicidio di Aldo Panarello. Dopo il fermo e l’interrogatorio, è stato dichiarato in arresto e tradotto in carcere a piazza Lanza, a Catania.
Rinvenuta anche l’arma utilizzata per l’omicidio, una pistola Beretta calibro 7,65 che, unitamente a due caricatori contenenti ancora sette cartucce, è stata trovata occultata all’interno dell’autovettura di un famigliare dell’omicida.
Non è stato sufficiente allontanarsi da Lentini e tentare di far perdere le proprie tracce subito dopo il delitto. Carabinieri e Polizia, in operazione congiunta, lo hanno bloccato nei pressi di Centro Sicilia, a Catania.
Il movente dell’omicidio è legato ad una serie di contrasti che nel tempo si erano acuiti tra i due, culminati nell’incendio dei beni di proprietà del padre del Parcella, avvenuto nella prima mattinata dell’altro ieri: sarebbe stato Panarello a dare alle fiamme un camper e un fabbricato nella campagne di Carlentini. Ma l’escalation dei loro contrasti traeva origine anche da divergenze nate a seguito di alcuni screzi nella gestione dello spaccio di stupefacenti sulla piazza locale.
Proprio per questo motivo, Jonathan Parcella avrebbe deciso di regolare i conti con la vittima affrontandola, armi in pugno, in piazza Aldo Moro, Lentini.




Operazione "Aquarius": diretti anche a Siracusa coralli e pesci tropicali sequestrati dalla Finanza a Roma

Erano diretti anche a negozi di acquariologia della provincia di Siracusa alcuni coralli vivi e pesci tropicali sequestrati dalla Guardia di Finanza di Roma. Quasi due tonnellate di coralli vivi duri del tipo Catalaphyllia, Euphyillia, Fungia, Scolymia, Welisophyllia ed oltre 25mila esemplari di pesci tropicali delle specie Acanthurus Leucosternon, Pomacantuhs Imperator, Heniochus Acuminatus, Lion Fish, Lysmatadebelius, per un valore commerciale totale di circa 250 mila euro sono stati posti sotto sequestro all’aeroporto di Roma.
L’indagine è partita dal controllo di alcune spedizioni in arrivo dall’Indonesia e da Singapore apparentemente regolari, in quanto corredate dalla documentazione doganale e dalle
certificazioni necessarie per l’importazione nel territorio di San Marino. I pesci e i
coralli, però, grazie alla compiacenza di un grossista di Monterotondo (RM), non sarebbero
mai arrivati all’azienda di San Marino destinataria della spedizione, ma dirottati su tutto il territorio nazionale, in violazione delle procedure previste dalla normativa di settore italiana ed internazionale, tra cui la Convenzione di Washington che tutela le specie di flora e di fauna in via di estinzione, alle quali appartengono la maggior parte di quelle sequestrate.
Per questi motivi, i 6 presunti responsabili, compreso il titolare della società di vendita
all’ingrosso di Monterotondo, sono stati denunciati, a vario titolo, per i reati di maltrattamento di animali, violazioni alle leggi e regolamenti inerenti l’importazione e commercializzazione di specie animali protette dalla Convezione di Washington, nonché contrabbando aggravato.
I Finanzieri del Gruppo di Fiumicino, infatti, coadiuvati dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato, dopo aver seguito il camion carico di coralli e pesci, hanno appurato che il modus operandi del gruppo criminale prevedeva lo smistamento degli esemplari proprio nei pressi dell’area Cargo City di Fiumicino, in un anonimo piazzale. Gli animali avrebbero così
continuato il loro viaggio in diverse destinazioni sul territorio italiano, senza il minimo rispetto delle procedure inerenti il trattamento e la movimentazione di fauna tropicale, con il rischio di ulteriori inutili sofferenze per le delicate specie trasportate. Le indagini sulla documentazione contabile, di trasporto e veterinaria, hanno consentito di individuare i reali destinatari degli esemplari protetti. Tra questi anche negozi della provincia di Siracusa e poi Ravenna, Latina, Roma, Frosinone, Pescara, L’Aquila, Campobasso, Napoli, Salerno, Potenza e Catania.
L’operazione ha permesso di evitare che migliaia di coralli e pesci tropicali vivi potessero
essere acquistati da inconsapevoli acquirenti, soprattutto a ridosso del periodo natalizio, ignari della frode doganale alla base delle operazioni di vendita, nonché del grave maltrattamento subito dagli stessi esemplari, resi deboli dal lungo viaggio e dalle condizioni di trasporto, e pertanto maggiormente esposti a malattie o morte.
Tutti gli esemplari sono stati salvati e e trasferiti in sicurezza presso l’Acquario di Livorno ed il Museo di Storia Naturale di Calci.




Siracusa. Ex Gargallo, il pericolo per la pubblica incolumità più caro: milioni di euro spesi senza un perchè

Il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, è stato nominato custode giudiziario della ex sede del liceo Gargallo, in Ortigia. Dovrà assicurare il rispetto del divieto di accesso, dopo i sigilli apposti dai carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio culturale. Lo storico edificio è a rischio crollo dopo lavori infiniti che hanno solo alimentato altri lavori.
Il sequestro è la prima mossa della Procura che adesso potrebbe iniziare ad individuare eventuali e precise responsabilità. Fabio Granata, primo firmatario dell’esposto da cui è partita l’inchiesta, punta l’indice anche contro la Soprintendenza ai Beni Culturali. “Io abito in Ortigia e se da privato mi permetto di fare meno di un quarto di quello che è stato fatto al Gargallo mi ritrovo con tutto subito bloccato. Perchè nessuno si è accorto dello scempio che stava avvenendo?”, si domanda al telefono su FM Italia.
E’ da capire, poi, come lavori iniziati per “manutenzione ordinaria e straordinaria e rifacimento dell’impianto elettrico” abbiano portato l’edificio in uno stato di “grave deterioramento e abbandono, nonostante i vari progetti di recupero e consolidamento strutturale”, come scrivono i carabinieri nel loro rapporto. “I sopralluoghi effettuati – puntualizzano, inoltre – hanno permesso di rilevare consistenti danni alla struttura, interessata anche da parziali crolli: nell’aprile del 2016 vi è stato il crollo di una parte della volta del primo piano”. Al punto da essere divenuto un pericolo per la pubblica incolumità. Il più caro pericolo per la pubblica incolumità, costato ai siracusani milioni di euro.
L’edificio è di proprietà del Comune di Siracusa ma in quanto edificio scolastico era nell’uso della ex Provincia Regionale che ha coordinato e “seguito” le varie fasi dei sin qui infelici lavori.
Nel novembre del 2014 le nostre telecamere riuscirono ad entrare all’interno dell’edificio, in quella fase non interessato da alcun cantiere o lavori.




Priolo. Screening gratuiti per i cittadini, campagna di prevenzione oncologica Asp-Isab-Comune

Prevenzione oncologia a Priolo. Anche quest’anno l’Asp, Isab Lukoil e il Comune di Priolo sono pronti a dare il via alla campagna, prevista da un’apposita convenzione, rinnovata questa mattina nella sede della direzione dell’azienda sanitaria provinciale. Le firme in calce sono quelle del general manager, Salvatore Brugaletta, del sindaco di Priolo, Antonello Rizza, del vice direttore generale Risorse Umane e Relazioni esterne di Isab,ing. Claudio Geraci.L’Asp metterà a disposizione i propri specialisti, il Comune fornirà i locali in cui effettuare gli screening oncologici e Isab sosterrà il progetto dal punto di vista economico. Gli esami previsti sono ginecologici, ecografie all’addome, esami dermatologici. La convenzione prevede la possibilità di usufruire gratuitamente di circa 7 mila esami diagnostici gratuiti.