Appello alla generosità dei siracusani: serve materiale didattico per bimbi in condizioni disagiate

Un appello diretto alla generosità dei siracusani. Parte dall’associazione Astrea che con la sua presidente, Rossana La Monica, sta seguendo da vicino alcune famiglie in condizioni disagiate. Serve tutto, in particolare però materiale didattico per i piccoli che faticosamente vanno a scuola. Zaini, colori, quaderni, penne: ogni piccolo gesto è gradito. Fino alla stessa “adozione” di questi nuclei familiari finiti loro malgrado ai margini, dimenticati da tutti ma non dalle associazioni di volontariato. L’appello.




Ex Provincia: i lavoratori trascorrono la notte nella sede di via Roma, tensioni all'incontro col commissario

Qualche tensione, in tarda mattinata, all’ex Provincia regionale, durante l’incontro tra i dipendenti di Siracusa Risorse e del Libero Consorzio e il commissario straordinario, Giovanni Arnone. I dipendenti hanno occupato il suo ufficio, dove hanno anche trascorso la nottata, chiedendo l’accredito degli stipendi (ne mancano sette per i lavoratori di Siracusa Risorse) e certezze occupazionali. Quelle sette mensilità che creano seri problemi alle famiglie dei lavoratori e che ieri hanno portato uno di loro, Nuccio, a scegliere la strada della protesta eclatante. Su una torretta dell’area dell’ex Consorzio Agrario, il dipendente ha resto evidente la disperazione sua e dei colleghi. Proprio uno dei lavoratori che condivide con lui lo stesso dramma, Bruno, ha poi deciso di unirsi alla protesta, salendo prima sull’edificio che ospita la polizia provinciale, restando a lungo sul bordo del muretto della terrazza, e poi raggiungendo il collega sulla torretta prima di scendere e di raggiungere gli altri dipendenti, che insieme occupano l’ufficio del funzionario regionale, che peraltro ieri non era in città. Dovrebbe tornare questa mattina. Previsto un incontro.
C’è anche chi ha dormito all’ingresso dell’edificio di via Malta, circondato da cartelli che pongono domande alla politica e, in particolar modo, alla deputazione siracusana. Vinciullo ha trascorso la nottata con i lavoratori, lasciando il palazzo all’alba, per raggiungere Palermo. I dipendenti del Libero Consorzio e quelli di Siracusa Risorse sono pronti a proseguire, insieme, la protesta oggi, chiedendo il pagamento delle spettanze dovute.
“Con queste promesse economiche-fa notare il dipendente Alberto Scuderi- dormire all’addiaccio potrebbe non essere solo una nuova forma di protesta ma una condizione inevitabile per tutti coloro che non riescono più a pagare gli affitti di casa”.
Non è escluso che la protesta possa adesso spostarsi a Palermo




Siracusa. Su una torretta per lo stipendio: i due dipendenti di Siracusa Risorse danno voce alla disperazione

Hanno accettato di scendere soltanto intorno alle 11,30 i due dipendenti di Siracusa Risorse che dalle prime ore di questa mattina hanno deciso di dare vita ad una protesta eclatante, esasperati da una situazione economica e di prospettive lavorative ormai drammatica. “Da qui non scendo finchè i deputati regionali non mi danno una risposta certa e concreta sul futuro mio e di Siracusa Risorse”. Nuccio lo grida dalle prime ore del mattino dall’alto della torretta zona Consorzio Agrario su cui si è arrampicato. E’ la protesta disperata di un lavoratore di Siracusa Risorse, la partecipata della ex Provincia Regionale il cui futuro balla pericolosamente sulla linea del default del Libero Consorzio.
Indossa una maglietta con scritto con il pennarello il numero 6. Tanti sono i mesi arretrati di stipendio. “Ma tra quattro giorni diventeranno 7. A maggio ci hanno pagato aprile, poi più nulla. Io come spiego alla mia famiglia che vado a lavorare ma da 7 mesi non prendo lo stipendio? Come vado avanti?”, spiega al telefono dalla torretta dove è stato raggiunto dalla Digos che ha avviato un dialogo. “Ma io da qui non scendo finchè non ci mi danno risposte concrete. Dove sono tutti quei deputati che ci hanno riempito di promesse in questi mesi? Vengano qui e parlino con me e con la mia famiglia alla fame”, urla con rabbia.
Sul posto diversi colleghi hanno raggiunto Nuccio per dare manforte alla sua protesta. Sono 104 i lavoratori di Siracusa Risorse. Arrivati anche i sindacati. Domani incontro al Libero Consorzio con il commissario Arnone: sul tavolo il rinnovo del contratto di servizio e quel milione di euro di tagli che tanto spaventa per il futuro.
Intanto anche un altro lavoratore di Siracusa Risorse, Bruno, decide di sostenere Nuccio e di seguire le sue orme. Si arrampica su un cornicione cornicione dell’edificio che ospita la Polizia provinciale, poco distante dalla torretta, sempre nell’area dell’ex Consorzio Agrario. Entrambi sono stati intervistati, in diretta su FM ITALIA dal direttore, Gianni Catania, a cui la Digos ha consentito di salire prima sulla torretta, poi sulla terrazza dell’edificio. In tarda mattinata, un deputato regionale e presidente della commissione regionale Bilancio, Vincenzo Vinciullo, ha raggiunto il luogo della protesta, incontrando i dipendenti che, nel frattempo, si sono radunati nel cortile dell’area. Vinciullo ha tentato di convincere Nuccio e Bruno a sospendere la loro protesta. Poi dei momenti di tensione tra gli stessi lavoratori. Infine la scelta di sospendere la protesta e di tentare un dialogo “in sicurezza”.

La protesta di Nuccio

Anche Bruno sale ma sul tetto della Provinciale

La posizione del sindacato con Gugliotta

L’intervento del deputato Vinciullo

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Siracusa. Il volo del drone che attraversa il porto Grande, tra mare e Ortigia

Un volo di quattro chilometri, a tagliare l’imbocco del porto Grande di Siracusa. Dalla spiaggia di punta della Mola ad Ortigia, in mezzo il blu del mare siracusano su cui si staglia l’isolotto che ospita il centro storico, di cui il video offre ancora inediti scorci dall’alto.




Siracusa. Veleni al Vermexio: si rincorrono accuse, dubbi e sospetti. Ecco cosa ne pensano i siracusani…

Palazzo Vermexio al centro di indagini e sospetti. La politica siracusana passata ai raggi X della commissione Antimafia, regionale e nazionale. In mezzo un balletto di accuse, polemiche e smentite con contorno di avvisi di garanzia e querele. Alta tensione al Comune di Siracusa, il cui operato dell’ultimo decennio almeno è fortemente in discussione.
E in mezzo a questo bailamme mediatico ci sono i cittadino. Cosa hanno capito, cosa sanno e cosa pensano i siracusani dei veleni al Vermexio? Ecco il nostro sondaggio.




Il caso Siracusa e l'Antimafia nazionale, il senatore Giarrusso: "capire quali interessi si muovono"

La commissione nazionale antimafia convocherà presto a Roma il procuratore capo di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, e la consigliera comunale Simona Princiotta. La conferma – implicita – arriva dal senatore Mario Giarrusso, componente della commissione presieduta di Rosy Bindi, intervenuto in diretta su FM Italia.
Nessuna indiscrezione sulla audizione secretata del sindaco di Siracusa, Garozzo. Ma spazio alla sensazione del senatore Giarrusso che parla di “una amministrazione in forte difficoltà con la sua stessa maggioranza”. A Roma il caso Siracusa sembra quindi più una bega interna al Pd, con accenni – da provare – di mala gestio più che una storia di infiltrazioni mafiose. Tutta la vicenda potrebbe allora finire all’esame del Comitato Enti Locali, sempre all’interno della Commissione Antimafia, presieduto proprio dal senatore catanese del M5S.




Siracusa. La Guardia di Finanza sequestra beni per quasi 7 milioni di euro ad un imprenditore

Sequestro preventivo sui beni e sui conti dell’amministratore della Set Impianti srl, società dell’hinterland siracusano che opera nel settore della riparazione e manutenzione di macchine per industria chimica. Provvedimento per equivalente da quasi 7 milioni di euro. La verifica fiscale della compagnia di Augusta ha evidenziato delle irregolarità definite “consistenti” nell’omesso versamento dei tributi erariali per il periodo compreso tra il 2011 ed il 2013.
Nel dettaglio, dopo la prima comunicazione di notizia di reato avvenuta nel 2013, e sulla
scorta delle direttive impartite dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano che ha coordinato le indagini e le direttive del sostituto Andrea Palmieri, le Fiamme Gialle megaresi hanno rilevato l’esistenza di un ulteriore debito tributario per il quale l’indagato Antonio Ranieri aveva ottenuto da Riscossione Sicilia un piano di rateizzazione. Secondo l’accusa, avrebbe organizzato una manovra fraudolenta “connotata da un rilevante tecnicismo e da una scientifica cronologicità degli accadimenti sottesi”, che è consistita nell’interruzione del pagamento delle rate e nella contestuale spoliazione, mediante assegni bancari mai incassati a favore della moglie e dei figli, dell’intero asset aziendale. In questo senso andrebbe anche il cambio di sede legale, posta fittiziamente in un’altra provincia, “il tutto al fine di evitare ogni possibile aggressione patrimoniale”.
Contestato l’omesso versamento dell’Iva dovuta nonché l’omesso versamento delle ritenute certificate per un importo complessivo pari a 6.967.761 per cui è scatta la confisca per equivalente sui beni e sui conti correnti dell’indagato.




Aprile 2017, da Siracusa all'aeroporto di Catania in treno. La Filt Cgil: "novità importanti"

In treno da Siracusa all’aeroporto di Catania. Da aprile 2017 potrebbe essere possibile. A piccoli passi ci si avvicina all’atteso servizio. Il pressing portato avanti anche dalla Filt Cgil di Siracusa inizia a dare i suoi frutti. E così, se già c’era già la disponibilità di Rfi (pronta a investire circa 5 milioni di euro) adesso arriva anche la giusta attenzione della Regione. L’assessore Pistorio ha garantito la necessaria rapidità d’intervento affinchè si possa presto passare alla gara d’appalto per i lavori necessari.
I binari esistono già, ci sarebbe da mettere in piedi una piccola stazione con pensilina, illuminazione e servizi essenziali. Il treno fermerebbe a Bicocca, circa 500 metri distante dallo scalo aeroportuale. Che sarà collegato alla stazioncina con bus navetta messi a disposizione dalla Sac, la società che gestisce Fontanarossa.
Corse da Siracusa quotidiane, dalle 6.40 del mattino fino a sera. Costo del biglietto circa 7 euro.
Le novità principali sono state illustrate questa mattina dal segretario provinciale della Filt Cgil, Vera Uccello (foto).




Ortigia, la Neapolis, il Santuario: scopri Siracusa dall'alto con il video di Wergodsgn

Un vero e proprio “volo” su Siracusa. L’occhio elettronico di un drone regala nuove prospettive: il gioiello Ortigia, l’area archeologica della Neapolis, il Santuario. Singolari panoramiche per scoprire, anche dall’alto, il fascino di Siracusa.
Il video è stato realizzato da Wergodsgn ed in poche ore ha totalizzato oltre 100.000 visualizzazioni.




Siracusa. Beni confiscati alla mafia, dibattito con il prefetto Umberto Postiglione

Buone pratiche a confronto a Siracusa per la conferenza dal titolo “Da beni mafiosi a beni comuni”, promossa dalla Fondazione di Comunità Val di Noto con il sostegno di Fondazione con il Sud. Un’analisi sulle tante esperienze di gestione di beni confiscati alle mafie in Sicilia e in Italia, ma anche un focus sulle criticità da risolvere. Ma soprattutto un bilancio a dieci anni dalla legge 109 del 2006 sui beni confiscati alle mafie per capire quali progetti territoriali di comunità sono stati avviati e il ruolo svolto da associazioni, istituzioni ed enti locali, ma anche imprese e fondazioni.
Dai dati raccolti dalla ricerca “BeneItalia” realizzata da Libera e presentata a giugno emerge che il maggior numero di realtà sociali impegnate in progetti di riutilizzo è costituito da associazioni di varia tipologia (284) e cooperative sociali (131) che gestiscono per lo più appartamenti (167) e ville (115).
La regione con il maggior numero di realtà sociali che gestiscono beni confiscati alle mafie è la Lombardia con 124 soggetti gestori, segue la Sicilia con 116, la Campania con 78 e la Calabria con 77. I beni confiscati sono diventati così espressione di quella strategia di sviluppo, strumenti e risorse impegnate sul versante della legalità, della giustizia sociale, dell’inclusione. E’ necessario però velocizzare i tempi per il riutilizzo sociale dei beni.
Il prefetto Umberto Postiglione, direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha parlato del ruolo dell’agenzia e della presenza sul territorio. Ecco la sua intervista.