Siracusa. Scuole e sicurezza, studenti in piazza: per il Fermi sciopero ad oltranza

E’ arrivata in Prefettura la rabbia degli studenti dell’Enrico Fermi. Questa mattina hanno sfilato in corteo per le vie cittadine sino a raggiungere piazza Archimede, accompagnati anche dai rappresentanti d’istituto del Quintiliano. Chiedono che sia garantita la sicurezza a scuola, con una perizia tecnica che certifichi l’agibilità. Vista l’assenza di interventi da parte di chi di competenza (il Libero Consorzio, ndr) causa crisi finanziaria, hanno deciso di rivolgersi al prefetto Armando Gradone.
Una delegazione di studenti è stata ricevuta. Al rappresentante del Governo hanno illustrato la critica situazione strutturale dell’istituto.
In piazza con gli studenti anche diversi genitori, per dare ancora più forza e significato alla protesta.
Il prefetto ha ascoltato e promesso attenzione, pur non essendo l’edilizia scolastica tra le sue competenze. Intanto, giovedì il commissario del Libero Consorzio, Arnone, incontrerà il consiglio d’istituto. La protesta non si ferma. Gli studenti promettono sciopero ad oltranza fino a quando non sarà certificata l’agibilità della loro scuola.




Siracusa. Esplode la rabbia degli studenti del Fermi: sciopero oggi, lunedì dal Prefetto

Esplode il caso istituto tecnico Enrico Fermi. Come era ampiamente prevedibile, la mancanza di interventi da parte della ex Provincia di Siracusa, nonostante il pressing continuo della dirigenza scolastica, pone interrogativi pesanti sulla stessa agibilità di alcune aule e corridoi.
Ecco perchè questa mattina gli studenti hanno dato vita ad una nuova manifestazione di protesta. Un sit-in, proseguito anche nella vicina Balza Acradina, dove sono stati preparati i cartelloni e gli striscioni per il corteo organizzato per il 3 ottobre.
Gli studenti del prestigioso istituto tecnico sfileranno per le strade cittadine fino a raggiungere la Prefettura, tornando a chiedere l’intervento del rappresentante del governo, Armando Gradone, per garantire le condizioni minime di sicurezza nel frequentare una scuola. Quello di oggi è il secondo sciopero della settimana per il Fermi, dopo la protesta di martedì.
Le competenze sono del Libero Consorzio Comunale ovvero la ex Provincia Regionale. Che però non ha un euro in cassa per provvedere. Inaccettabile per un servizio essenziale come quello scolastico.
Sono circa un migliaio gli studenti iscritti all’importante istituto siracusano. I corridoi del quarto piano si presentano oggi per lunghi tratti con mattoni forati a vista dopo lo “scozzolamento” dello scorso aprile. Ad aprile scorso il crollo del controsoffitto di un bagno al terzo piano. Solo per una fortuita coincidenza nessuno è stato ferito, allora.
I successivi controlli hanno fatto emergere diverse criticità, soprattutto nei solai. Sei locali tra bagni, laboratori ed aule vennero dichiarati inagibili e chiusi, per paura di nuovi crolli: due bagni al secondo piano, due laboratori al terzo piano e due aule disegno sempre al terzo piano. Ma è l’intero edificio che ha bisogno di seri interventi di manutenzione.
Molteplici le cause che hanno portato all’emergenza attuale: luci elevate, invecchiamento, difetti costruttivi, perdita di acqua da tubature, guaina di copertura ammalorata e altri fattori, come rilevato dai tecnici al termine dei controlli. Ma nonostante la situazione e le cause siano note, dopo i controlli di aprile non è più stato fatto nulla. Crisi nera del Libero Consorzio e scuole – con i loro studenti – abbandonati al loro destino.




Siracusa. Cimitero di nuovo chiuso: i tecnici verificano la sicurezza di alcune aree

Cancelli di nuovo chiusi al cimitero di Siracusa. E subito scattano le proteste di utenti e commercianti. La chiusura non era infatti stata comunicata ed in effetti nessun cartello all’ingresso avvisa sui motivi. Ed è il terzo giorno su cinque, in questa settimana, in cui i cancelli sono rimasti sbarrati. Rumoreggiano anche i venditori di fiori, titolari dei chioschi all’ingresso. Ogni giorno di chiusura significa incasso mancato. E difficoltà nel programmare il cosiddetto “carico” dei fiori per la settimana.
La ragione della chiusura odierna sarebbe da ricerca ancora nei danni arrecati dal maltempo. Le foto del cimitero allagato hanno fatto il giro del web. Ma la pioggia avrebbe anche causato ulteriori problemi di sicurezza, secondo alcune voci. Motivo per cui, questa mattina, i tecnici comunali hanno verificato la situazione per individuare le eventuali aree da interdire.
Purtroppo i disagi sono di casa al cimitero comunale. Nel nuovo bilancio sono stati stanziati circa 400.000 euro per la manutenzione ma non è ancora arrivato l’ok del Consiglio comunale e pertanto quelle somme – essenziali per la struttura – rimangono solo virtuali e impossibili da spendere.




Siracusa. Gino in maschera e boccaglio porta il problema di Epipoli in Consiglio

Lui è l’uomo simbolo della protesta di Epipoli. Ad ogni allagamento sorprende tutti con nuovi travestimenti e i suoi video diventano, sul web, dei successi clamorosi. Questa volta, però, Gino Caldarella ha dato vita alla sua nuova performance di sarcastica protesta in Consiglio comunale. Durante l’appello dei consiglieri presenti ha attraversato l’aula con maschera e boccaglio, per ricordare ancora una volta come ad Epipoli si conviva da troppi anni con un rischio sottovalutato, quello degli allagamenti in occasione di ogni pioggia.
Gino ha in passato letteralmente nuotato tra le strade allagate della zona, si è anche messo a pescare con tutta l’attrezzatura necessaria.
Ironia strappa sorrisi. Ma dal corrosivo sarcasmo, portato in Consiglio per grattare via l’apparente distrazione verso Epipoli.




Siracusa. Il maltempo non ha risparmiato il Santuario, allagata la cripta

La pioggia incessante che si è abbattuta su Siracusa nelle ore scorse non ha rispettato nemmeno i luoghi simbolo della città.
Nell’area archeologica l’anfiteatro romano si è trasformato in una piscinetta e l’acqua si è acconcata anche al teatro greco. Della Marina abbiamo mostrato ieri la foto. Ma neanche il Santuario ha goduto di protezione “extra”. La cripta si è nuovamente allagata. Volontari si sono occupati delle pulizie. Intervista con il rettore, padre Aurelio Russo.




Siracusa. Centro richiedenti asilo: niente elettricità ed acqua calda, scatta la protesta

Gli ospiti del centro per richiedenti asilo Aretusa di contrada Spalla hanno dato vita questa mattina ad una pacifica protesta sotto gli uffici dei servizi sociali. Di buon mattino, insieme ai 15 operatori della struttura, hanno raggiunto via Italia e manifestato il loro malcontento.
Da una settimana, all’interno della struttura non c’è più energia elettrica. Interrotta la fornitura. Per cucinare si accendono fuochi all’aperto. Niente acqua calda. La situazione, sino a sette giorni addietro, era quanto meno mitigata dall’uso di un gruppo elettrogeno – ora guasto – che dallo scorso mese di dicembre ha assicurato corrente elettrica agli ospiti del centro per richiedenti asilo ed agli operatori. Operatori che, per altro, non ricevono lo stipendio da 8 mesi.
La situazione è critica allo Sprar Aretusa. A gestirlo è la cooperativa Luoghi Comuni di Acireale. Nel solito rimpallo di responsabilità, sale la tensione. I migranti, peraltro, lamentano di non ricevere con puntualità il pocket money. Malumore che si somma, come detto, a quello dei lavoratori indietro di 8 mensilità.
La protesta di questa mattina quanto meno ha fatto emergere il malcontento, con il Comune che ha convocato la cooperativa che gestisce il centro per il prossimo giovedì. Incontro con il dirigente delle politiche sociali alle 9. La Prefettura segue con interesse.
Ma intanto nel centro di contrada Spalla la stanchezza rischia di alimentare altre clamorose forme di protesta. Gli ospiti del centro, tutt’ora privo di corrente elettrica, hanno chiuso il cancello. Protestano con gli operatori e non capiscono come si sia potuta creare una simile situazione.




Siracusa. La Marina allagata, il giorno dopo: trovati i "tappi", plastica nei canali di scolo

E’ una delle foto simbolo dell’eccezionale maltempo abbattutosi su Siracusa: il passeggio della Marina allagata. I tecnici comunali sono andati a verificare cosa è successo, perchè insomma tutta quell’acqua si è acconcata proprio sotto la riqualificata banchina.
In un primo momento si era attribuita una qualche responsabilità all’alta marea, ipotesi puramente teorica smentita però dai dati relativi proprio all’andamento delle maree. La veloce pulizia dei piccoli canali di scolo presenti proprio sotto la nuova banchina ha permesso di scoprire la presenza di “tappi”: bottiglie in plastica, bicchieri ed altro. Rifiuti, abbandonati e mai raccolti.
Anche l’agente marittimo Alfredo Boccadifuoco, che ben conosce quella banchina e mai in passato è stato tenero con i lavori svolti, questa volta “salva” la qualità di quanto è stato fatto.




Siracusa e il ciclone africano: città sott'acqua. I video e le foto

Il ciclone africano è arrivato sulla Sicilia orientale con il suo carico di pioggia. Siracusa risulta al momento la città più colpita. Uomini e mezzi della Protezione Civile in strada sin dalle prime ore del mattino. Decine e decine le richieste di intervento e soccorso al centralino dei vigili del fuoco. Non sono ancora noti i dati pluviometrici dell’evento in atto a Siracusa, ma secondo una prima stima sarebbero almeno 88 i mm di pioggia caduti dalla serata di ieri.

Evento intenso ma previsto, come previsto anche “l’affondamento” della città il cui sistema di raccolta acque piovane, tra pendenze e ostacoli varii costruiti nel tempo, non garantisce adeguata “protezione”.

Fiume d’acqua in viale Teocrito

Villaggio Miano, problemi per la scuola

Viale Teracati

Disagi anche fuori città, pressi riserva Saline.




Siracusa. Fine settimana all'insegna della pioggia, occhi puntati su Epipoli

Piove su Siracusa e le previsioni non lasciano intendere niente di buono per il fine settimana. La perturbazione arrivata dall’Africa regalerà, secondo gli esperti meteo, cielo coperto e precipitazioni per 48 ore buone.
Dopo i primi, consistenti disagi causati dalle piogge di inizio mese desta allora qualche preoccupazione la prima, vera ondata di maltempo. Da scongiurare una nuova paralisi del traffico cittadino, da nord a sud, per impraticabilità delle strade. In particolare si guarda ad Epipoli ed al Villaggio Miano, teatro di continui allagamenti.
Questa mattina alcuni residenti hanno dato vita ad un sit in con distribuzione di volantini agli automobilisti in transito. “Epipoli Basta Allagamenti” si legge a caratteri cubitali. Chiesti interventi per migliorare il deflusso delle acque piovane, senza dover attendere i milioni di euro che servono per rendere operativo il canale di gronda realizzato anni addietro ma monco. “Piccole migliorie potrebbe migliorare la situazione”, spiega il presidente della Circoscrizione, Salvatore Russo. “Chiediamo un segnale di attenzione. Provocatoriamente abbiamo pulito noi sabato scorso alcuni tratti del canale di raccolta. Con altri accorgimenti il Comune potrebbe fare vivere più sereni i residenti oggi spesso costretti a non uscire da casa o impediti ad aprire la propria attività”.

Pronti a occupare il Consiglio Comunale




"Timelipse" il video di Luca Morreale che aiuta a riscoprire la bellezza di Siracusa

Dodici giorni di “appostamenti” fotografici condensati in tre minuti di video. E’ il “Timelapse” di Luca Morreale dedicato a Siracusa, la sua città. Per il 35enne fotografo e film-maker un successo personale di condivisioni e visualizzazioni per un lavoro nato in sordina come atto d’amore verso la città e diventato in fretta un cult della rete.
Siracusa dall’alba al tramonto, dal porto della Marina ritrovata alle strade umbertine, da Ortigia al teatro greco. Con nuvole, mare e persone quasi “contorno” di una bellezza da riscoprire nelle soggettive di Luca Morreale.

SIRACUSA TIMELAPSE 4K from Luca Morreale on Vimeo.