Siracusa. Mitragliatori e forse anche granate, il relitto di Ognina "svela" i suoi segreti

Continua a regalare sorprese il relitto rinvenuto inabbissato nelle acque di Ognina, ad una settantina di metri di profondità. Una nuova immersione guidata da Fabio Portella e Nicola Giusti, i diver autori della scoperta, e una più approfondita ispezione anche all’interno della fusoliera del Douglas C-47 Dakota ha fatto emergere nuovi dettagli sul suo carico e su quella che probabilmente doveva essere la sua missione.
Il velivolo bimotore della seconda guerra mondiale, di fabbricazione americana ma in uso agli inglesi, era adibito al trasporto di paracadutisti e al traino degli alianti Wako. Centinaia di queste unità, spiegano gli storici, furono utilizzate nell’operazione Ladbroke che precedette lo sbarco degli alleati in Sicilia, il 10 luglio 1943.
Sul relitto di Ognina è stato rinvenuto un paracadute parzialmente aperto e impigliato alle lamiere e diverse pistole mitragliatrici Sten Mk II. Trasportava probalmente armi e altri “pezzi” di sostegno all’attività di sabotaggio che avrebbe dovuto favorire lo sbarco e l’operazione Husky.
Sarà la Soprintendenza del Mare, prontamente avvisata della scoperta, a “bonificare” il sito eliminando e sterilizzando il potenziale materiale esplosivo come granate e gli stessi mitragliatori rinvenuti dai sub.




Lentini. Non sopportava il pianto di una delle figlie e picchia selvaggemente la compagna: arrestato

Ennesimo episodio di violenza domestica. Una scia di circa 40 casi nelle ultime settimane. L’ultimo a Lentii dove è stato arrestato nella tarda serata di ieri Giuseppe Macca. Il 29enne pergiudicato, disoccupato, dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
I militari sono intervenuti a seguito di una chiamata al 112 che segnalava una violenta lite familiare in via Cuneo. Arrivati sul posto, i carabinieri hanno riscontrato come Macca aveva aggredito e picchiato, per futili motivi, la propria convivente, colpendola più volte alla testa cagionandole un lieve trauma cranico, poi giudicato guaribile in 4 giorni dal pronto soccorso dell’Ospedale di Lentini.
Secondo una prima ricostruzione, l’uomo non era nuovo a comportamenti di questo tipo. Avrebbe perso le staffe perchè infastidito dal pianto di una della figlie. Ha quindi picchiato la donna con pugni in testa e un tentativo di strangolamento.
Fortunatamente, l’intervento dei militari ha evitato il peggio, consentendo alla donna di mettersi in salvo. Piccoli testimoni dell’accaduto, i 5 figli della coppia.




Siracusa. Moni Ovadia, Incudine, Caccamo e Analfino: la carica dei 100 per la Giornata del Rifugiato

La musica, il cunto, la prosa e la poesia per celebrare la Giornata mondiale del rifugiato. La Fondazione Inda presenta uno vero spettacolo “cucito” sulla ricorrenza dopo le esperienze passate di brevi ma efficaci cerimonie.
E invece lunedì 20 giugno, alle 20.30, al Teatro Greco di Siracusa andrà in scena una sorta di “quarta” produzione, dopo Alcesti ed Elettra ed in attesa di Fedra. Tornano al teatro greco Moni Ovadia e Mario Incudine dopo lo strepitoso successo dello scorso anno. Con loro anche Giovanni Caccamo, vincitore di Sanremo giovani 2015, e Lello Analfino dei Tinturia. E poi ancora altri 96 protagonisti tra cui gli attori del 52 ciclo di rappresentazioni classiche e i ragazzi di ogni età dell’accademia del dramma antico. A presentare la serata evento sarà Mimmo Contestabile, voce di FM Italia ed FM Italia Tv dove conduce ogni mattina il suo RadioBlog.
L’iniziativa gode del patrocinio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ed è svolta in collaborazione con la “Sprar Aretusa”, la sezione di Siracusa dell’Anolf, l’Associazione nazionale oltre le frontiere e la Consulta comunale per gli immigrati guidata da Ramzi Harrabi.

Moni Ovadia

Mario Incudine

Il commissario straordinario Pinelli




Siracusa. Affare migranti, il prefetto: "fatte fuori le mele marce, sistema sano"

Nell’agosto 2013, proprio mentre aumentavano gli sbarchi sulle coste del siracusano, dalla Prefettura venne deciso di dare vita ad un sistema integrato di controlli. Da quella intuizione in tempi non sospetti nasce l’operazione Affare Immigrazione portata a termine dalla Guardia di Finanza di Siracusa. Cinque finte onlus smascherate con 19 persone denunciate per reati tributari e la scoperta di una evasione di oltre 4 milioni di euro.
E potrebbe non essere ancora finita qui. Non nasconde la sua soddisfazione il prefetto di Siracusa, Armando Gradone, che ha seguito in stretto contatto con le forze dell’ordine tutte le fasi dei controlli e delle verifiche. “Scoperte e bloccate le mele marce ma il sistema è sano nel complesso: tante onlus si muovono sul territorio nel rispetto delle regole e svolgendo bene il loro compito”.




Quella forte voglia di autonomia da Palermo: Siracusa vuole il parco della Neapolis tutto suo

Anche Siracusa vuole adesso l’autonomia. Una piccola secessione con un precedente in regione: Agrigento.
Da Palermo fanno orecchie da mercante e disseminano il cammino di ostacoli e pastoie. Oggetto del contendere, il parco della Neapolis. Oggi è gestito dalla Regione che incamera i circa 3,5 milioni di euro di incasso con i visitatori. Dovrebbe versarne una quota al Comune ma dal luglio 2014 i trasferimenti sono bloccati.
E allora ecco la battaglia autonomista. Il parco sia siracusano in tutto e per tutto. E i soldi restino a Siracusa. Per finanziare quello che oggi la Regione non fa.




Basta porte chiuse per visitare i monumenti: la Soprintendenza apre ai privati

La giornata che segna l’avvio dei lavori di pulitura del castello Maniace – dopo due mesi di trattative per accordi e autorizzazioni – segna anche l’accendersi della tensione tra Siracusa e Palermo sulla gestione dei beni culturali.
Prova a gettare acqua sul fuoco la sovrintendente Rosalba Panvini che, oltre ai problemi, prova a vedere soluzioni. La prima, l’intervento dei privati come da recente normativa. Basta porte chiuse per visitare i monumenti e turisti imbufaliti. La Panvini richiama le associazioni: “presentate una manifestazione di interesse, pronti a farvi curare apertura e manutenzione dei siti che oggi non riusciamo a valorizzare”.




Siracusa. "Fruibilità dei beni culturali": tutte le pecche di un sistema che non decolla

Un patrimonio artistico inestimabile ma spesso difficilissimo da visitare e da “mettere” a reddito. Tutti i problemi dei beni culturali siciliani messi a nudo nel corso della tavola rotonda sulla loro fruibilità. Un appuntamento organizzato dalla Filcams Cgil Sicilia con il patrocinio del Comune di Siracusa e del Libero Consorzio.
Grande assente l’amministrazione regionale, che pure avrebbe dovuto prendere parte al dibattito con l’assessore Vermiglio e il dirigente Pennuto. Entrambi, però, non sono riusciti ad intervenire. Cosa che ha scatenato ironie ma anche critiche feroci. Di certo fa risaltare ancora una volta il silenzio della Regione quando si tratta di confrontarsi su temi centrali come la fruibilità dei beni culturali. Troppo facile, per la Filcams, dare la colpa ai custodi od ai forestali. Le responsabilità sono altrove, specie quando si cambiano assessori ad una velocità impressionante senza che mai si riesca ad incidere su programmazione e problemi ormai atavici per un settore che eppure dovrebbe essere l’oro della Sicilia.




Noto. Fagiolino per nascondere la marijuana: sequestrate 20.000 piantine

Operazione antidroga tra le campagne netine.L’hanno condotta gli uomini del commissariato di Avola, nell’ambito di servizi mirati di controllo del territorio rurale, predisposti dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Un’attività info-investigativa nell’ambito della quale gli agenti Gli agenti hanno scoperto, in un appezzamento di terremo di circa 15 mila metri quadri, in contrada Renna, circa 20.000 piantine di marijuana, alte in media un metro e 70 centimetri (ma i poliziotti ne hanno rinvenute anche diverse di altezza superiore ai due metri) e distribuite in 53 serra-tunnel, lunghi tra i 35 e i 70 metri ciascuno. I tunnel esterni, per nascondere la coltivazione di droga da sguardi “indiscreti”, ospitavano colture di fagiolino. Le manette sono scattate ai polsi di Mario Costa, 54 anni, originario di Vittoria, Lenuta Muj, 47 anni, rumena e Samir Brahmi Ben Sghaier, 41 anni, tunisino. Per tutti l’accusa è di coltivazione e produzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Costa e Brahmi sono stati condotti nel carcere di Cavadonna, mentre Lenuta Muj si trova nel carcere femminile di Piazza Lanza, a Catania.Le piante sono state sequestrate.




Siracusa. Affare Immigrazione: caviale e champagne tra gli acquisti delle "finte" onlus

Anche caviale e champagne tra gli acquisti delle onlus smascherate dalla Guardia di Finanza di Siracusa nell’ambito dell’indagine che ha portato alla luce un vero e proprio affare immigrazione. Acquisti fittizi, in molti casi, giustificati solo dall’esigenza di coprire i profitti che una no-profit per legge non può produrre.
E certo caviale e champagne cozzano con l’idea ed il lavoro di un centro di accoglienza. Ma trattandosi di merce di valore consentiva di coprire una bella somma poi distratta ed evasa al fisco. E’ questa la ricostruzione degli investigatori, convinti di avere appena scoperchiato una pentola che potrebbe riservare altre sorprese.
Ma il sistema di controlli integrati ha mostrato di funzionare. Dalla Prefettura, al gruppo Interforze di contrasto all’immigrazione clandestina, la Procura e ovviamente le operazioni di polizia tributaria e non solo delle fiamme gialle siracusane, guidate dal comandante Antonino Spampinato. La nostra intervista nel video qui sotto.




Siracusa. Mercato storico di Ortigia, "più parcheggi liberi o qui il commercio muore"

Attenzioni sullo storico mercato di via De Benedictis, in Ortigia. Gli operatori commerciali lamentano una continua diminuzione di acquirenti. Colpa, sostengono, di sempre meno serviiz a disposizione di chi volesse raggiungere l’area. Dal capolinea dei bus spostato ai parcheggi solo a strisce blu in tutta l’area.
E proprio questo viene indicato come problema da risolvere al più presto per mantenere in vita la caratteristica zona commerciale.
Di cui si occupa anche Evoluzione Civica, chiedendo le dimissioni dell’assessore alle Attività produttive. “Aveva assunto l’impegno di risolvere alcune inadempienze strutturali nonché gestionali del mercato di Ortigia. Ma fino ad oggi nulla è stato fatto”, lamenta il segretario del movimento, Gaetano Penna. Che ha annunciato un esposto alla Procura, all’ufficio ecologia del Comune e all’Asp per carenze igienico-sanitarie in via De Benedictis.
Pronta la replica dell’assessore Teresa Gasbarro. “Mai come negli ultimi mesi sono state prese notevoli misure di controllo nei mercati, sia per il rispetto dell’ordinanza sindacale sui rifiuti, sia per evitare il dilagare di fenomeni di abusivismo commerciale”. Particolari attenzioni specie per l’area di via De Benedictis, dove è stato prontamente ripristinato il sistema di pulizia automatica delle caditoie ed è stato eliminato il casotto della Municipale diventato ricettacolo di rifiuti (decisiva la segnalazione di SiracusaOggi.it, ndr).
“Il mercato di Ortigia è cambiato negli ultimi anni, passando da mercato rionale a mercato di attrazione turistica, sempre più oggetto di attenzione dei media mondiali. Molti operatori hanno infatti recepito questo passaggio, reinventando il metodo e il tipo di vendita, per andare incontro alle richieste non solo dei residenti ma anche dei tanti turisti che ogni giorno lo frequentano. L’Amministrazione comunale è da sempre sensibile alle richieste degli operatori che abbiamo sempre incontrato quando ci è stato richiesto. Il benessere dei cittadini, lo sviluppo economico e il decoro della città sono sempre tra le nostre priorità”, conclude la Gasbarro.