Siracusa. Gli eucalipto sull'argine del Ciane. "Pronti per intervenire sulla sicurezza ma servono i fondi"

Sono un migliaio circa. Piantati lungo l’argine del Ciane, accanto al canale Mammaiabbica, da una ottantina d’anni crescono rigogliosi. Anche troppo. Sono diventati pesanti. E anche sotto l’azione del vento e degli agenti atmosferici iniziano a piegarsi. Qualcuno cade ma il problema potrebbe riguardare anche la stessa tenuta degli argini se non si interviene per tempo.
Dall’Ufficio Parchi e Riserve del Libero Consorzio Comunale ben conoscono la situazione in quella parte di Riserva Orientata Naturale Ciane Saline. Il direttore Giuseppe Mammino ha sollecitato più volte gli interventi. Ma la situazione dell’ente, dopo la riforma, di fatto blocca ogni attività. Secondo una stima potrebbero servire circa 300 mila euro per “accorciare” gli eucalipto. L’intervnetop, però, è più complesso di quel che sembra.




Siracusa. Il lento scivolamento degli alberi sugli argini di Ciane e Anapo e il rischio caduta

Gli alberi che rinforzano gli argini di Anapo e Ciane si stanno inclinando. Un fenomeno lento ma costante e che nell’ultimo periodo è diventato sempre più evidente e non solo a chi ben conosce quelle acque. Poco distante, proprio all’inizio del ponte sull’Anapo, un eucalipto si è spezzato in due e solo il caso ha voluto che il pesante albero non finisse sulla vicina strada, con il rischio di travolgere mezzi di passaggio.
Rimane, invece, il rischio che in questo lento piegarsi lateralmente, gli alberi possano trascinare con se gli argini, “unificando” i fiumi e creando scenari di difficile previsione.
La competenza dell’area, siamo nella riserva Ciane Saline, è del Libero Consorzio dei Comune e dell’Ufficio Parchi e Riserve.
Secondo alcuni, gli alberi sarebbero diventati troppo pesanti ecco perchè il lento scivolamento. Della manutenzione non guasterebbe.




Siracusa. Ottobre mese della prevenzione: Nastro Rosa Lilt con la Tatangelo

Ad ottobre torna anche a Siracusa “Lilt for women – Campagna nastro rosa”. E’ la 23.a edizione della campagna di prevenzione promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Lo slogan scelto quest’anno è “Fai prevenzione: proteggilo anche tu!”. Testimonial è Anna Tatangelo che nei giorni scorsi ha incontrato anche il presidente di Lilt Sicilia, il siracusano Claudio Castobello (foto).
Per tutto il mese di ottobre i punti di prevenzione Lilt della provincia di Siracusa saranno a disposizione per informazioni, divulgazione di opuscoli, visite senologiche e controlli diagnostici clinico-strumentali gratuiti. Per conoscere giorni e orari di apertura dell’ambulatorio Lilt più vicino, si può chiamare il numero verde SOS Lilt 800-998877. Oppure direttamente la sede provinciale di Siracusa allo 0931.343081.




Siracusa. La pioggia e i soliti disagi: saltano i tombini, traffico in tilt. Domani pioggia più intensa

Primi disagi nel capoluogo dopo le precipitazioni delle ultime ore, in particolare lungo le strade. Si ripresenta il problema dei tombini “saltati” con conseguenze dirette sul flusso veicolare. In un video realizzato questa mattina da un lettore di SiracusaOggi.it la situazione in via Arsenale. Ma sono diverse le segnalazioni da più punti della città. Come quella che riguarda viale Scala Greca, all’incrocio con via Avola, dove un pesante tombino è completato uscito dalla sede stradale con notevole pericolo per gli automobilisti (foto sotto).
Atteso per metà pomeriggio il nuovo bollettino del Dipartimento Regionale di Protezione Civile per la giornata di domani, considerata dagli esperti meteo come quella più intesa nell’attuale fase di maltempo. Si sta, infatti, avvicinando un ciclone mediterraneo che già oggi porterà molti temporali con vento in intensificazione al Centrosud, spiegano da meteo.it. La perturbazione insisterà sulla Sicilia in particolare giovedì. “I rovesci e i temporali a tratti saranno anche violenti, con il rischio di veri e propri nubifragi”. Poi tempo in graduale miglioramento nel corso del fine settimana.





Lentini. "Quindicimila euro per stare tranquillo", due estorsori incastrati dalle immagini dei Carabinieri

La richiesta era chiara: 15 mila euro “per stare tranquillo”.Così due estorsori avevano preso di mira un cantiere al confine tra Catania e Siracusa, nei pressi di Lentini. Un impianto di compost, dove trasformare rifiuti solidi urbani e scarti agricoli biodegradabili.
Secondo gli investigatori, i due – un quarantatreenne e un trentaquattrenne – sarebbero vicini al clan Nardo di Lentini, diretta diramazione della famiglia mafiosa dei Santapaola-Ercolano di Catania.
All’imprenditore avevano richiesto quindicimila euro in tre tranche da cinquemila euro. Si è rivolto ai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania, che hanno installato cimici e telecamere all’interno del cantiere, inchiodando così i due estorsori, bloccati subito dopo aver riscosso la prima tranche dalle mani dell’imprenditore.
Arrestati, sono stati rinchiusi a Catania Bicocca, a disposizione del magistrato inquirente, il sostituto procuratore della Repubblica, Marco Bisogni.




Siracusa. Prime piogge sul capoluogo, la Protezione Civile: "seguiamo evoluzione"

Si avvicina la nuova ondata di maltempo con precipitazioni annunciate sul siracusano, anche con carattere temporalesco. Dalla Protezione Civile comunale viene costantemente monitorato l’avanzamento della perturbazione. Secondo le ultime informazioni, giovedì dovrebbe essere la giornata piu complessa dal punto di vista della pioggia. Volontari pronti a scendere in strada per eventuali criticità. Controlli su fiumi, canali e argini. Intervista con l’assessore alla protezione civile, Antonio Grasso.




Siracusa. La denuncia dell'On. Zappulla e di Simona Princiotta: "ombre sui conti comunali"

“Ombre pesanti sul bilancio e sulle casse del Comune di Siracusa”. Il deputato nazionale Pd, Pippo Zappulla, e la consigliera comunale Simona Princiotta – sempre Pd – denunciano situazioni e sospetti su due vicende in particolare che “possono mettere in discussione realmente la validità e l’efficacia dei bilanci che sono stati e saranno approvati”, spiegano. “La stessa Corte dei Conti non potrà che prendere atto di alcune palesi e gravi irregolarità e assumere i provvedimenti conseguenti. Ci riferiamo in particolare e nello specifico a due questioni dirimenti”. Ed è la stessa Princiotta a spiegare nel dettaglio la loro denuncia, ai microfoni di SiracusaOggi.it




Siracusa. La Marina quasi pronta. "Ma le bitte sono piccole, perdiamo posti e yacht"

Il colpo d’occhio è notevole. La nuova Marina è quasi pronta, elegante nel suo bianco con i corpi illuminanti perfettamente integrati. Mancano poche settimane al completamento dei lavori di riqualificazione ma già il risultato finale è sotto gli occhi di tutti.
Il bello come anche qualche criticità che inizia ad emergere. Una la solleva l’agente marittimo Alfredo Boccadifuoco, esperienza decennale in giro per il mondo e punto di riferimento per i grandi diportisti internazionali che scelgono Siracusa come meta. “Le bitte sono troppo piccole, così si perdono posti barca e grandi yacht”. Sentite la sua intervista.




Siracusa. Delitto Eligia Ardita, spunta una nuova telefonata al 118 in quella drammatica nottata

Quella drammatica sera di gennaio, quando Eligia Ardita perdeva la vita per mano di suo marito Christian Leonardi, le telefonate al 118 furono due e non solo una. Lo svela il settimanale Giallo, con una nuova esclusiva. Dopo aver pubblicato la prima chiamata, quella effettuata dal marito ecco spuntare invece quella che fece l’autista soccorritrice Patrizia Cappuccio, direttamente da casa Ardita. Eligia era già “in arresto”: il suo cuore non batteva più. Era morta, uccisa dal marito Christian Leonardi almeno un’ora prima.




Il dramma di Aleandro e l'indifferenza della società

“Spero che ora non soffri più come soffrivi qua, Ale! Ciao cucciolino, un abbraccio forte a te e alla mamma”. E’ uno dei tanti messaggi comparsi nelle ultime ore sui social network. Amici, compagni di scuola, semplici conoscenti tutti a dedicare un messaggio ad un “ragazzo speciale”. Così raccontano Aleandro.
Aveva 16 anni. Frequentava il Liceo Artistico di Siracusa, era al primo anno, sezione A. In classe, il suo banco è rimasto vuoto questa mattina, tra lo sgomento di insegnanti e coetanei. “Sto male, domani non vengo a scuola”, aveva anticipato su Whatsapp nel gruppo condiviso con decine di amici. Ma quel malessere che forse covava da tempo lo ha spinto a togliersi la vita, nella sua casa di Floridia, ieri pomeriggio.
“Era difficile immaginare un gesto di questo tipo”, dice la dirigente della scuola, Simonetta Arnone. “Frequentava da poco, l’anno scolastico era appena iniziato. Era espansivo, amante della pittura, gli piaceva scrivere”, ricorda ancora. I ragazzi della I A hanno realizzato uno striscione, la scuola sarà presente ai funerali.
Intanto i carabinieri hanno sequestrato il diario di Aleandro. Era in camera. Una prima analisi di quelle pagine avrebbe fatto emergere il disagio che Aleandro, ragazzo generoso e brillante, viveva da tempo. Legato ad una ragazza e allo stesso tempo innamorato di un coetaneo.
“Non è possibile che perché un ragazzo è gay non è ancora accettato da ste teste di m***a! Io non ci credo davvero, cioè ma non vi fate schifo?”, scrive con rabbia un amico dello sfortunato giovane sulla bacheca Facebook.
“Era questo quello che volevate…pezzi di m***a…Ciao Ale…Sei e resterai sempre un ragazzo speciale”. Ancora parole di adolescenti feriti, increduli di fronte alla tragedia. Con quella gigante domanda a campeggiare su tutto: perchè?.
“Valevi molto di più di tutta quella gente che ti discriminava perché eri te stesso”, scrivono ancora in un dolente coro di struggente amarezza. “Non meritavi tutta la cattiveria e l’odio di questo mondo di m***a. Lassù starai indubbiamente meglio”, chiosa una ragazza.
La comunità floridiana è sotto choc. Stretta da ieri attorno alla famiglia, alla mamma distrutta dal dolore. E’ stata lei a trovare il figlio senza vita. “E’ l’ennesimo fallimento della cosiddetta società civile”, continua a ripetere Armando Caravini, presidente della sezione provinciale di Arcigay.
“A volte noi figli ci vergogniamo a parlarne con i genitori perché temiamo la loro reazione”, racconta a SiracusaOggi.it Carlo (il nome è di fantasia, per tutelare la sua privacy). Ha vissuto una esperienza simile e la racconta. “Io ad esempio sono andato via dall’Italia per 15 anni, poi ho raggiunto il mio star bene con me stesso e sono ritornato non nascondendomi più. Qualcuno aveva detto a mio padre di buttarmi via da casa per la mia diversità! Mio padre mi ha difeso, dicendo che io non stavo facendo del male a nessuno. Questo per far capire a tanti ragazzi che è semplice parlare con i genitori, non abbiate paura, nons tate zitti per vivere male”.