Ancora i riflettori della Procura di Siracusa puntati sul Comune di Priolo Gargallo. Si parla di reati contro la pubblica amministrazione. La vicenda riguarda viaggi organizzati per anziani, almeno tre, che sarebbero diventati occasioni per vacanze “gratis” per politici e amministratori.
Il gip ha chiesto alcune misure cautelari. Tra i destinatari anche il sindaco, Antonello Rizza e Lucia Grasso, dipendente comunale presso l’ufficio politiche sociali, destinatari della misura di obbligo di dimora nel territorio comunale. Cinque gli indagati.
I reati contestati a vario titolo sono: induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso d’ufficio, turbativa d’asta, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, truffa aggravata ai danni del Comune.
Le indagini, dirette dal sostituto procuratore Tommaso Pagano e coordinate dal procuratore capo, Francesco Paolo Giordano riguardano, nel dettaglio, tre viaggi ricreativi organizzati dal Comune in favore di anziani.
Indagini svolte attraverso l’assunzione testimoniale di persone informate dei fatti e di documentazione acquisita negli uffici comunali, presso gli alberghi ospitanti e presso le agenzie di viaggio selezionate per organizzare le vacanze in questione.
L’ordinanza del gip Michele Consiglio parla di “un sistema finalizzato a sfruttare l’occasione di viaggi organizzati per fare ottenere ad appartenenti all’amministrazione comunale la possibilità di partecipare gratuitamente”.
Un mese fa, la stessa Procura aveva emesso 19 avvisi di conclusione indagini recapitati ad esponenti politici e dirigenti del Comune del siracusano, tra cui il sindaco e il presidente del Consiglio Comunale.
In quel caso, però, le accuse contestate – a vario titolo – erano di concussione, voto elettorale di scambio e concussione elettorale, abuso d’ufficio, falso ideologico e materiale, truffa aggravata e violenza privata.