Priolo Gargallo. Polvere di pirite nei pressi della spiaggia, il M5S spinge per la bonifica. La replica del sindaco Rizza

Con un drone hanno sorvolato l’area di penisola Magnisi, nei pressi del dismesso impianto Espesi. E i pentastellati di Priolo Gargallo hanno puntato le loro attenzioni sulla polvere di pirite ammassata nella zona, a pochi passi dalla spiaggia.
Alcuni teloni contenitivi sarebbero stati stesi sopra il materiale. “Provvedimenti di scarsa efficacia”, dicono gli esponenti del meet-up priolese.
Problema annoso che torna di attualità con il video dei grillini. “L’area dista qualche centinaio di metri dalla vantata spiaggia di marina di Priolo. Chiediamo chiarezza e dinamicità nell’agire. Un intervento che punti a rimuovere questo materiale da una località balneare e turistica, vista la presenza dell’insediamento di Thapsos”. A
I pentastellati priolesi annunciano una serie di iniziative di protesta pronte a scattare nel caso in cui il problema non venga affrontato con la dovuta urgenza e attenzione. Obiettivo ultimo l’attuazione dell’esistente piano di bonifica di penisola Magnisi.
“Quei cumuli di pirite sono stati posti sotto sequestro dalla magistratura, con un provvedimento del procuratore Roberto Campisi. Di conseguenza, non possono essere rimossi se non arriva il conseguente dissequestro”, spiega il sindaco di Priolo, Antonello Rizza. “L’amministrazione comunale, in ogni caso, circa 8 mesi addietro, ha notificato alla ditta che si occupa di quell’area un’ordinanza di rimozione, che, ovviamente, potrà essere eseguita solo dopo che saranno completate le indagini in corso e l’area verrà, appunto, liberata. Quella pirite è stata, però, coperta con dei teloni, che vengono costantemente controllati perché siano sempre efficienti e non consentano, quindi, alle polveri di disperdersi nell’ambiente. La costa di Marina di Priolo, quindi, è assolutamente sicura, al riparo da qualunque inquinante, rigorosamente controllata dall’Arpa che, se riscontrasse anomalie, nell’acqua o nell’aria, lancerebbe immediatamente l’allarme”, dice accorato il primo cittadino priolese nella sua replica ai 5 Stelle.




Curiosità della storia. Quella cisterna sotto l'Arcivescovado che nel 1600 "salvò" Ortigia…

Girando per i cunicoli che scorrono sotto Ortigia si arriva sotto il cortile dell’Arcivescovado di Siracusa. Da uno stretto corridoio si sbuca in un’ampia stanza nata come cava di pietra e poi riadattata nel 1600 a cisterna d’acqua.
Una soluzione d’ingegno per risolvere quello che rischiava di diventare un autentico problema per la città. Un nobile, infatti, “tagliò” l’acqua a Siracusa ostruendo il tratto dell’antico acquedotto Galermi che correva sul suo feudo. Un mancato accordo sui soldi che la comunità doveva riconoscergli si risolse con quell’atto deciso.
Anzichè piegarsi, l’autorità dell’epoca decise di adattare a cisterna quel locale. Con una battuta si potrebbe dire che i contrasti sulla gestione idrica a Siracusa non sono mai mancati.




Siracusa. Orti sociali urbani, pronte le nuove assegnazioni per pollici verdi cittadini

Aumentano gli orti sociali urbani. La prossima settimana avverranno le nuove assegnazioni. In precedenza era stato pubblicato il nuovo bando mirato proprio ai potenziali “pollici verdi” siracusani.
Otterranno uno spazio di 60 metri quadrati ciascuno, dietro il pagamento di un contributo di 100 euro che servirà all’amministrazione comunale per completare la recinzione degli spazi e per preparare il terreno alla coltivazione.
Lo scopo dell’iniziativa, partita mesi addietro nell’amoio terreno recuperato lungo viale Scala Greca, è quello di promuovere nuove abitudini familiari e di indirizzare verso il consumo sostenibile.
Gli assegnatari potranno rinnovare la concessione degli spazi ogni due anni, purché mantengano i requisiti. I prodotti coltivati non possono essere rivenduti ma destinati esclusivamente al consumo familiare.




Siracusa. In un video due capolavori prendono vita con i ragazzi del Gagini

Quando si dice che l’arte prende vita. Grazie agli studenti del Liceo Gagini di Siracusa due dei dipinti più famosi tra quelli ammirabili in città diventano dei tableaux vivant. I ragazzi della V B indirizzo Beni Culturali sono “entrati” ne L’Annunciazione di Antonello da Messina e ne Il Seppellimento di Santa Lucia del Caravaggio. Ne hanno vestito i panni, studiato pose, luci e segreti per poi riportarli in vita in quadri viventi in cui loro stessi sono diventati i personaggi resi immortali dagli artisti con la guida delle professoresse Sara De Grandi e Lucia Pagano.
Il progetto – più ampio – si chiama “L’Arte siamo noi” con dipinti di Botticelli, Hayez, Leonardo, Cezanne, Mantegna, Magritte e Van Gogh realizzati “dal vivo” e in carne ed ossa. Adesso, in occasione di “Expo e Territori” i ragazzi hanno riprodotto i due capolavori presenti a Ortigia.
L’Annunciazione di Antonello da Messina è esposta nella Galleria Regionale di Palazzo Bellomo mentre il Seppellimento di Santa Lucia di Caravaggio è custodito nella chiesa di Santa Lucia alla Badia.
Al posto di colori e tele hanno usato se stessi, in una sorta di quadro animato: un’iniziativa per testimoniare la loro passione per l’arte e rinsaldare il collegamento tra la scuola e il suo territorio.
Dodici gli studenti coinvolti: Giuseppe Barone, Fabiana Bonanno, Vincenzo Custode, Mario Di Stefano, Stefano Falco, Simone Leone, Giulia Mauceri, Tanya Miraglia, Cinzia Rapisarda, Andrea Salerno, Vanessa Santoro e Irene Tinè.




Siracusa. Un orto "vivo" che produce anche musica: Sainthorto all'Artemision

Lavori in corso al giardino dell’Artemision di piazza Duomo. Da sabato alle 19 potrà essere visitata l’installazione interattiva “Sainthorto”. L’appuntamento rientra nel progetto “Il Gusto della Luce – Expo e Territori”, organizzato dall’Area Marina Protetta del Plemmirio in sinergia con il Comune di Siracusa e promosso del Ministero dell’Ambiente con la collaborazione di Coldiretti.
Arte e natura per un orto vivo, capace anche di “produrre” musica. Al termine, le piante e le coltivazioni saranno donate.




Siracusa. Voglia di impresa e fantasia, comincia l'avventura per 18 nuove start-up col contributo del Comune

I giovani siracusani hanno voglia e fantasia a sufficienza per mettersi in gioco in prima persona e tentare la via dell’auto impiego, creando nuove imprese. Altre 18 potranno nascere con il contributo del Comune di Siracusa: 10 mial euro a fondo perduto per avviare una attività. Dalla ristorazione ai servizi al turista passando per l’innovazione tecnologica, i vincitori della seconda edizione del bando dedicato alle start up hanno ricevuto i documenti di assegnazione del contributo. Hanno illustrato brevemente il loro progetto e adesso si preparano alla sfida del mercato.




Dal Teatro greco al Colosseo, suggestione continua con la Medea di Seneca prodotta da Inda

La Medea di Seneca nella versione di Paolo Magelli ha conquistato il Colosseo. Nell’antico anfiteatro, la produzione allestita dalla Fondazione Inda e già proposta al teatro greco di Siracusa, viaggia verso il terzo tutto esaurito stasera, ultima replica in programma.
Tragedia “intimista”, ha trovato una sua particolare dimensione incastrandosi perfettamente nella suggestione dello storico monumento romano. Applausi convinti al termine delle prime due rappresentazioni lo confermano. Tra i primi a complimentarsi con la produzione siracusana, il ministero ai Beni Culturali, Dario Franceschini, che ha raggiunto al termine della “prima” il backstage per stringere la mano al regista, Magelli, ed alla protagonista, Valentina Banci.
Anche Piero Angela, Lucrezia Lante della Rovere e l’attore Luigi Diberti hanno applaudito lo spettacolo scelto per “riaprire” il Colosseo. Parterre ridotto a soli 500 spettatori, a dispetto dei 3.000 di media a Siracusa.




Siracusa. Cantiere navale in fiamme a Targia. Guarda le immagini

Un violento incendio è divampato all’interno del cantiere navale Stentinello Boat, nei pressi del porto rifugio di Targia. Il rogo ha coinvolto circa cinque barconi utilizzati dai migranti per le traversate lungo il mediterraneo e tirate in secco a pochi passi dalla riva.
L’incendio è divampato attorno alle 9 di questa mattina. In un primo momento sembrava di facile gestione con l’intervento di personale in servizio nel cantiere intervenuto con degli estintori. Ma pochi minuti dopo la situazione era fuori controllo, con una densa nube nera che si levava dall’area, visibile a chilometri di distanza fino al Plemmirio.
Sei le squadre di Vigili del fuoco  impegnate per le operazioni di spegnimento. Con bombole d’ossigeno e maschere di protezione, i pompieri si sono avvicinati fino al cuore del rogo, aiutati dal mare da alcuni rimorchiatori che hanno pompato acqua gettata di continuo con idranti sulle fiamme.
Ignota, al momento, l’origine del rogo.




Siracusa. Cittadella dello Sport: rilancio del project financing (con piscina coperta) e polemiche

Non è un mistero che il rilancio della Cittadella dell Sport passi per il project financing. Con il coinvolgimento dei privati, quindi. Di questo è convinta l’amministrazione che sta seguendo la pista del progetto di finanza per dare nuova vita agli impianti sportivi voluti da Concetto Lo Bello.
Il progetto esiste ed è stato presentato a Roma per le valutazioni. Non è un iter semplice e potrebbero essere necessari anche 18 mesi per muovere i primi passi ufficiali. Intanto trapelano le prime indiscrezione, come quella relativa alla copertura della piscina. Non ne sarà creata una per la Caldarella, piuttosto si allarga la cosiddetta vasca piccola per trasformarla nella nuova casa della pallanuoto. E si punta a rendere operativa anche la piscina esistente sotto il palazzetto dello sport ma mai completata (esiste lo scavo).
Intanto l’assessore allo sport, Pierpaolo Coppa, prova anche a spegnere la polemica nata con la 7 Scogli relativamente alla gestione della Cittadella per i prossimi dodici mesi.




Siracusa. Riviera Dionisio il Grande, uno sversamento in mare allarma i residenti

Ancora un caso di presunto sversamento nel mare siracusano. Dopo la mucillagine di Calarossa e la striscia di schiuma apparsa in via Cimone, questa mattina si è colorato di marroncino un tratto di riviera Dionisio il Grande. I residenti hanno chiesto l’intervento della polizia Ambientale e della Guardia Costiera per verificare ed effettuare campionamenti. L’acqua fuoriusciva da uno scolo a ridosso della scogliera. Qualche ora dopo la segnalazione, erano ancora visibili chiazze scure e maleodoranti. Si attendono i risultati delle analisi per comprendere di cosa si sia trattato.
Bisognerà attendere fino a martedì quando Arpa e assessorato ambiente del Comune di Siracusa daranno vita ad una conferenza stampa congiunta per illustrare i risultati delle analisi effettuate in queste ultime settimane dopo i diversi casi segnalati.